Forum : Modelli di carta

Soggetto : RN Prestinari finita & RN Papa aggiornamento

 dj :

2/2/2015 18:26
 Salve a tutti.
Qualcuno potrebbe obiettare “Ancora! Basta con queste tre pipe !”. Ma mi dovete perdonare perché essendo a digiuno di papermodellismo ho voluto cominciare con qualcosa che sembrasse facile ed ampiamente documentato. Quindi sono partito dal pdf del compianto Fabrizio Prudenziati, al secolo Zio Prudenzio grande artista della carta, opportunamente modificato per riprodurre il Prestinari nel tardo 1941 ritratto in questa foto.



A dirla tutta le operazioni di modifica sono partite quando lo scafo era già pronto prendendo come riferimento l’eccezionale modello di Marcello d’Andrea (vedi qui). Il resto è venuto dopo. Diciamo che questo primo modello è servito per fare esperienza su mondo per me sconosciuto, sperimentare nuove tecniche, materiali ed approcci . Al momento il modello è in una fase molto avanzata tanto che ho preparato altre due scafi, uno per la R.N. Papa versione mimetica 1943 e l’altro per la R.N. Insidioso versione I G.M. Questo è il sistema che ho utilizzato per costruire gli scafi, costolatura in cartone rigido da 2 mm.



Successivamente lo spazio tra le ordinate è stato riempito con dei tasselli tagliati a misura di una specie di poliuretano utilizzato per costruire tavole da surf ed in edilizia.   Le puntine sono indispensabili per tenere il piu rigidamente possibile la struttura ed evitare che si fletta quando la colla vinilica “tira” durante l’asciugatura. Bisogna rimuoverle solo dopo che sono stati aggiunti quasi tutti i blocchetti. Una bella carteggiata e lo scafo prende forma.

 

Ora il tutto viene ricoperto dalle dime che riproducono le fiancate ed i ponti. Il tutto viene poi verniciato con due o tre mani di trasparente acrilico. Tra una passata e l’altra una lieve carteggiata serve a rendere il tutto più liscio e pronto a ricevere le fiancate ed i ponti definitivi stampati ovviamente a colori. In questo modo lo scafo diventa un blocco unico indeformabile e non presenta ritiri tra le ordinate dovuti alla trazione dell’incollaggio.  

 
scafo del prestinari prima dell'incollaggio delle fiancate e dei ponti definitivi



Scafo R.N. Papa completato.

Scusate se sono stato un pò lungo e se ho commesso qualche errore
Dimenticavo ma forse si è capito che la scala è 1:400 ..... le mogli comandano (capisci a me   ;-) )

 marcellodandrea :

2/2/2015 19:10
 Quote:
dj ha scritto: Salve a tutti.
Qualcuno potrebbe obiettare “Ancora! Basta con queste tre pipe !”.

A dirla tutta le operazioni di modifica sono partite quando lo scafo era già pronto prendendo come riferimento l’eccezionale modello di Marcello d’Andrea (vedi qui). Il resto è venuto dopo.



Giuro che non sono io re-iscritto con un altro nickname ...  :-D :-D :-D :-D :-D

In quanto ai tre pipe in carta, devo ancora fare un La Masa in grigio scuro per essere soddisfatto, perciò dovranno sorbirsene altri...

Per finire, ottima la tecnica per livellare lo scafo, anche secondo me le fiancate devono essere lisce il più possibile. Quando sarai vicino a completare i modelli, avvisami qui o con un mp così ti inserisco nell'indice dei wip di navi italiane, nella stanza dedicata alla Marina italiana.

Buon lavoro  :-)

 dj :

2/2/2015 19:57
 Certamente Marcello..... sarà un onore !

 alcione :

3/2/2015 18:08
 Di certo non sarò neanche io a dire " basta " quando si parla o si fanno modelli della Regia Marina :-D
Il poliuretano è di quelli che si usano per i pannelli isolanti ?
Ti seguirò con vero piacere,
saluti
Francesco :-)

 enrico63 :

3/2/2015 18:25
 Ed eccoti al''opera! Non si dice mai basta ad un modellista all'opera:-D
La tecnica che hai adottato è sicuramente valida e il lavoro da te fatto appare veramente preciso. Aspetto di vedere il prosieguo dei lavori!
Ciao
:-)

 dj :

3/2/2015 19:02
 
Quote:
Il poliuretano è di quelli che si usano per i pannelli isolanti ?


Si sono di colore giallo chiaro, credo che ci siano anche di colore blu. Si tagliano facilmente e rispetto al polistirolo sono carteggiabili. Io li incollo con il vinavil ma prossimamente proverò la colla alifatica perchè carteggiabile anch'essa. Nel corso del montaggio vorrei condividere con voi anche questo aspetto molto importante nei papermodel relativo alle colle da utilizzare (direi anche nel modellismo in generale).

Aggiungo qualche piccolo particolare





Telemetro e faro di scoperta



Le grandi maniche a vento caratteristiche dei tre pipe



Passacavi di poppa e prua



Questo è il sistema che ho usato per non maneggiare direttamente il modello ed evitare di sporcarlo.
Purtroppo a questo punto lo scafo era già stato fatto per cui non è stato più possibile correggiere l'errore del numero degli oblo sulla fiancata di prua, pero vista la funzione sperimentale della costruzione sono andato avanti. Forse lo correggerò più avanti aggiungendo degli oblò stampati su una decal trasparente.
Successivamente lo scafo sarà incollato sulla base con il mare (il varo !) e quindi completerò il montaggio. Così facendo si evita non solo di toccarlo ma si avrà una base solida per procedere con il montaggio dei particolari anche più minuti riducendo il rischio di danneggiarli.
L'arsenale sta già lavorando all'armamento....

;-)
Saluti alla prossima Giuseppe .....

 Lupo :

3/2/2015 19:31
 che bello, complimenti!

 dj :

7/2/2015 11:03
 Salve a tutti.....
questi sono i volantini dei cannoni realizzati con spue incrociati e filo di rame smaltato da 0,25 mm il tutto incollato con una "leccata" di colla liquida per plastica. Dopo la completa ascigatura ho tagliato l'eccesso.








Questo è il cannone da 76/40 con i relativi volantini





questo è il cannone 102/45





al completo (prima dei volantini)




Alla prossima con il mare croce e delizia dei modellisti ..... speriamo bene, qualche esperimento l'ho già fatto ma non mi ha soddisfatto :-(  .... ma non mi arrendo ;-).

Saluti Giuseppe

 marco1971 :

7/2/2015 18:24
 Ciao Giuseppe, un lavoro davvero impressionante :-) . Sei davvero bravo!

Molto interessante la tua tecnica di riempimento dello scafo!

Le grandi maniche a vento le hai piegate già con la carta rivestita attorno al filo di rame o hai attaccato due pezzi insieme?

Marco

 alcione :

7/2/2015 18:42
 Notevole, veramente notevole :-o
ciao,
Francesco :-)

 dj :

7/2/2015 23:55
 Grazie ragazzi per i complimenti.

Quote:
Marco dice:
Le grandi maniche a vento le hai piegate già con la carta rivestita attorno al filo di rame o hai attaccato due pezzi insieme?


Le maniche a vento, sia quelle grandi che le altre più piccole, sono fatte con carta degli elenchi telefonici in quanto sottile ma resistente. Le taglio con precisione in lunghezza perchè questo ne determina lo spessore. Poi la arrotolo con il vinavil intorno al filo di rame, in questo caso da 1,2 mm per quelle grosse e circa 0,5 mm per le altre, in modo molto serrato aiutato proprio dalla presenza del filo che funge da supporto. Ad asciugatura avvenuta faccio un taglio a 45 gradi così come da foto e le incollo tra loro.


Successivamente le spennello con colla ciano, le carteggio per darle la forma arcuata ed infine le taglio a misura. In questa fase ritorna molto utile il filo di rame sia perchè ne facilita la presa ma soprattutto perchè quando eseguo i tagli la carta non si schiaccia ma rimane perfettamente tonda.
Per finire con una fresetta montata su un trapanino a mano allargo il foro. Nelle maniche a vento più piccole incollo il filo di rame così da utilizzarlo per il fissaggio sul posto . ;-)

Saluti a tutti da Giuseppe :-D

 dj :

13/2/2015 20:46
 Maniche a vento e tubi lanciasiluri in posizione



Plancia stile 1941





intanto il mare ..... "monta"  ;-)
ciao Giuseppe

 marco1971 :

14/2/2015 11:15
 Bel lavoro Giuseppe! :-)

E grazie per la tip!

Marco

 dj :

14/2/2015 13:12
 Grazie Marco
io penso che le tip in un w.i.p. (:-? sembra uno sciogli lingua!) siano più importanti delle mere foto del modello perchè danno spunto per discussioni e permettono di conoscere e condividere tecniche diverse e magari trovare soluzioni per problemi comuni. Tante volte ho cercato di copiare altri modellisti perchè sono convinto che così si cresca e si possa trovare la strada anche per soluzioni proprie da condividere a loro volta con gli altri.
Non è forse questo lo spirito di un forum?
P.S. ti seguo fin dal tuo primo Prestinari ;-)

 enrico63 :

17/2/2015 10:07
 Ottimo! Procedi alla grande
;-)

 marcellodandrea :

17/2/2015 21:19
 Aggiungo i miei complimenti, molto ben fatto :-)

 dj :

20/2/2015 19:53
 Grazie a tutti
eccoci con il mare che devo dire mi incute un pò di timore perchè ho la paura di rovinare tutto il modello.
Questo è stato il mio approccio: inizialmente ho ritagliato una basetta di multistrato che potesse racchiudere tutto il modello (circa 25x10 cm). Successivamente un rettangolo di polistirolo da 1 cm poco più piccolo della basetta stessa al fine di tenere il modello leggermente sopraelevato a sua volta rivestito con bacchette di legno tutte intorno.
Sopra questo rettangolo è stato incollato del cartoncino e sopra un foglio da disegno sul quale è stato ritagliata la forma dello scafo. Tra questi due fogli sono stati aggiunti degli spessori di schiuma (come quella usata per riempire le ordinate) per simulare le onde alzate dalla prua in navigazione.
Sono state poi passate tre mani sottili di acrilico verdastro ad aerografo precedute da due passate di verde spay a smalto per non far "bagnare" successivamente la carta con l'acrlico.










Su questa superficie ho applicato della carta igienica aiutato con un pennello imbevuto di vinavil diluito picchettando leggermente la carta igienica in modo da creare sia le scie lasciate dalla nave che le onde del mare leggermente increspato. Per fare questo bisogna lavorare con il pennello sempre nella stessa direzione nella quale si presuma che soffi il vento che alza le onde.
Siccome il vinavil impiega molto tempo ad asciugare questo favorisce la correzione di qualche errore o l'aggiunta di altra carta igienica per le scie e da più tempo per la lavorazione.

sotto la superficie asciutta


Una volta completamente asciutto l'ho colorato con un blu ad olio molto diluito al quale sono seguiti vari passaggi con blu scuro sempre ad olio in modo selettivo per dare profondita alle onde specialmente quelle create dalla nave. Allo stesso modo al blu originale e stato aggiunto una quantità sempre maggiore di bianco per la sommità delle onde fino al bianco puro per la schiuma e le scie.



Una volta incollato il modello è stata aggiunta la schiuma intorno allo scafo realizzato con una miscela di vinavil e farina (quella sul vetro vi assicuro che è farina..... del mio sacco ! 8-))



La miscela vinavil-farina (vera) è stata aggiunta in strati successivi per simulare le onde di prua.



e quelle che corrono lungo lo scafo



Manca solo il trasparente lucido che da darò successivamente.
Uff...che fatica .... alla prossima e non sniffate la farina! .... cioè non sniffate NIENTE perchè la nostra droga è il MODELLISMO !
Ciao Giuseppe

 marcellodandrea :

20/2/2015 20:12
 Però, un lavoro notevole... io personalmente preferisco mari più grigio-verdi, ma è questione di gusto personale, perché comunque il mare è anche blu profondo in giornate molto luminose.

 dj :

21/2/2015 08:50
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: ... io personalmente preferisco mari più grigio-verdi, ma è questione di gusto personale, perché comunque il mare è anche blu profondo in giornate molto luminose.

Si Marcello effettivamente concordo con te ....... dovrebbe essere almeno più scuro ma essendo il primo "mare" che realizzo mi è sembrato accettabile.
In ogni caso cercherò di effettuare leggere velature scure e vedere poi come viene. Sperimentare e sperimentare sempre.
Per il prossimo che riguarderà la R.N. Papa ti romperò un pò le scatole....;-)


Ciao Giuseppe

 marcellodandrea :

21/2/2015 08:53
 No forse mi sono espresso male, volevo dire che il tuo mare era ben fatto e il tuo blu era comunque realistico, anche se diverso dalle mie preferenze di colore. :-)

 dj :

22/2/2015 10:45
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: ... il tuo blu era comunque realistico, anche se diverso dalle mie preferenze di colore. :-)

Si Marcello ho capito ..... però al prossimo mi aiuti lo stesso :eye:

 enrico63 :

22/2/2015 18:07
 Caspita!!!
Veramente bello ...complimenti.

ciao
enrico
:-)

 ABC :

22/2/2015 20:06
 Bellissimo lavoro!

Sinceri complimenti.

Alessandro :-) :-) :-)

 dj :

23/2/2015 18:15
 Thanks guys, ovvero per ABC Alessandro ... gracias chico ,;-)
... dopo il mare eccoci agli alberi di trinchetto (giusto ?) e di poppa. A questo scopo ho effettuato una semplice modifica ad un saldatore al fine di utilizzare solo lo stagno strettamente necessario per eseguire le saldature e quindi evitare una mappazza da dover poi rifinire con le limette. Si tratta di poche spire di rame strette sulla punta.
Lo stesso attrezzo tornerà utile per tutti gli altri lavori visto che non voglio fare uso di fotoincisioni.



Bisogna tenere la piccola punta sempre pulita e bagnata con la necessaria quantità di stagno per eseguire una perfetta saldatura al primo colpo. Pulire perfettamente le parti da saldare ed eventualmente fare uso di un flussante o pasta saldante.
Questo è il sistema che ho usato per tenere bloccati i pezzi di rame che costituiscono gli alberi.



Sono tondini di rame da 0,6 mm rastremati in cima con lima e carta abrasiva.







Una volta puliti con la trielina per togliere ogni residuo della pasta e sono pronti per la verniciatura.
Alla prossima ...... a voi piacendo...
Hasta la vista companeros (por Alehandro.....:-D)

Giuseppe (Josè per ...... avete capito! ;-) )

 marco1971 :

23/2/2015 22:33
 Bel lavoro di saldatura :-)

Non si finisce mai di imparare.

Marco

 dj :

27/2/2015 19:12
 Salve gente
ho bisogno di una informazione ...... sapete di che colore era la luce di navigazione qui cerchiata in rosso ? :-?



grazie .....

Saluti Giuseppe  :-)

 dj :

28/2/2015 09:16
 Facendo un giro in rete ho trovato questo tratto da http://www.clubnauticobordighera.it/rinfreschiamo/segnali/segnali.htm



.... aòò e potevi cercà prima !! 8-)    .....a poi  :-P

 dj :

7/3/2015 12:08
 Piccolo aggiornamento.......le ancore.
Dopo vari tentativi (carta, plastica) ho provato con il solito filo di rame da 0,5 mm.
Di seguito le parti che la compongono. In questo caso le parti sono state incollate con la ciano, ma possono essere tranquillamente saldate anzi forse è meglio.
Le estremità sono state schiacciate e poi lavorate con la limetta.



Ciao da Giuseppe :-)

 marcellodandrea :

7/3/2015 15:01
 molto belline, bravo :-)

 marco1971 :

7/3/2015 17:40
 Interessante anche questo modo di farle, ma il bello è riuscire a farle di carta... :-D

Marco

 dj :

9/3/2015 21:13
 
Quote:
marco1971 ha scritto: Interessante anche questo modo di farle, ma il bello è riuscire a farle di carta... :-D Marco

Si Marco hai ragione ma questa è la mia interpretazione del papermodellismo e quindi non esito, dove necessario, anche all'utilizzo di materiali diversi dalla carta anche se limitatamente ai fili di rame.
Diciamo che, al momento, non faccio parte degli "integralisti" ed ogni tanto mi prendo qualche innocente piccola libertà.
Comunque questo potrebbe essere anche argomento di un appropriato topic sul "confine" del papermodellismo. ;-)

Ciao Giuseppe

 enrico63 :

10/3/2015 23:43
 Molto belle le ancore....anche se metalliche:-D
Ciao
:-)

 dj :

12/3/2015 09:32
 
Quote:
enrico63 ha scritto: Molto belle le ancore....anche se metalliche:-D
Ciao
:-)

Perchè ne hai mai viste di carta? :-P :-P :-P



Ciao Giuseppe

 enrico63 :

12/3/2015 10:10
 
:-P :-P :-P

 dj :

14/3/2015 13:27
 Salve a tutti......
ecco qualche ritocco sul mare e sulle scie







L'albero di trinchetto è un pò sbilenco perchè non ancora fissato.

Alla prossima Giuseppe :-D

 marco1971 :

14/3/2015 14:57
 Ciao Giuseppe,

la basetta con il mare é davvero fantastica! Devo ammettere che da un tocco in più a qualsiasi modello!

Marco

 alcione :

14/3/2015 18:16
 Applausi,applausi e ancora applausi.... :-D
ciao,
Francesco :-)

 dj :

19/3/2015 18:35
 Alcione grazie per gli applausi.

Quote:
marco1971 ha scritto: Ciao Giuseppe, la basetta con il mare é davvero fantastica! Devo ammettere che da un tocco in più a qualsiasi modello! Marco


Marco grazie,
è vero la basetta con il mare risalta molto di più i modelli ed inoltre ti permette di dotarli di una teca per metterli a riparo dalla polvere soprattutto in questa scala dove si rischia di danneggiarli per pulirli.
Come si vede dalla foto inizialmente ho fatto una teca di polistirene trasparente ma la sua trasparenza non mi soddisfava. Così ho deciso di farla di vetro.
Ho fatto una prova di "incollaggio" e visti i risultati positivi ne sto realizzando una definitiva.
Alla prossima con le foto delle due teche a confronto.

Ciao Giuseppe :-D

 dj :

21/3/2015 09:24
 Eccoci alla teca elemento per me fondamentale per proteggere i modelli dai danni fortuiti ma soprattutto dalla polvere. Come ho già detto ne avevo già realizzata una in polistirene trasparente ma la sua "trasparenza" non è granchè. Poi è molto delicato e si riga facilmente. Anche solo con un panno si opacizza tanto che ho deciso di realizzarla in vetro. Ho comprato un tagliavetro ed ecco le due teche a confronto :





Come potete vedere non c'è paragone tra i due materiali. Ora il modello è al sicuro .... spero.  :-P
A voi la parola....... se vi và.  :-D

Ciao Giuseppe

 willydav :

21/3/2015 11:18
 Bellissimo !
Il mare poi sembra vero

Ottimo lavoro

:-)

 dj :

22/3/2015 09:50
 Grazie Alberto
Ave Tribunus Laticlavius Albertus morituri te salutant !

Salve Iosephus :-D

 marcellodandrea :

22/3/2015 14:43
 Sì in vetro è meglio, ma in futuro ti consiglierei di fare la bacheca prima di inserire il modello nella basetta, così da lavorare sulla bacheca liberamente. Probabilmente qui non hai avuto problemi, ma può sempre succedere qualcosa ed è meglio se il modello non c'è ancora...  Comunque proprio un bel lavoretto, complimenti :-)

 dj :

22/3/2015 15:29
 Marcello grazie....
effettivamente la teca in plastica l'ho preparata prima così da mettere al riparo il modello alla bisogna da eventuali incidenti durante la fase di costruzione. Solo successivamente l'ho sostituita con quella in vetro.
La vecchia in plastica ora servirà come protezione per i prossimi modelli prima di quella definitiva di vetro.

 dj :

27/3/2015 11:09
 Aggiornamento scale realizzate con la retina per le zanzariere. I quadratini sono da 1x1 mm quindi ne ho sovrapposti 2 su un'unica fila ottenendo dei rettangoli da 1x0.5 mm più consoni alla scala 1:400.



Questa rete ha una trama incrociata quindi i "gradini" della scala si venivano a trovare uno in alto e l'altro in dentro creando un effetto sgradevole. Ho così tagliato con un bisturi affilato i "gradini" in alto indicati nella foto con la freccia rossa e li ho riposizionati dentro. Nella foto dovrebbe essere evidente la differenza tra quella di sinistra (freccie rosse) e quella definitiva di destra con i gradini riposizionati.



Di seguito i relativi corrimano con filo di rame.



sto escogitando un sistema per realizzare le battagliole in casa.... ci siamo quasi ;-)
Vediamo se riesco a fare un modello photo etch free :-P

Saluti a tutti Giuseppe :-D

 dj :

1/4/2015 22:18
 Ladders in place ....





La scaletta che sale sul tetto della plancia è in tulle per bomboniere "rinforzato" con colla liquida. Aggiunti anche i salvagenti e le luci di navigazione (rosso sinistra, verde dritta).

That's all, folks ..... Joseph :-P

 dj :

12/4/2015 18:12
 Nell'attesa di terminare le battagliole ecco un piccolo upgrade riguardante i rompi fumo (credo che si chiamino così :-?)  dei fumaioli realizzati con filo di rame da 0,3 mm saldato con il solito sistema.





Qui bisogna munirsi di un po di pazienza e con una limetta pulire lo stagno in eccesso. Più tardi due foto con i pezzi messi sui fumaioli.

....per il momento ciao da Giuseppe.

 dj :

13/4/2015 00:43
 Ecco la grata rompi fumo piazzata sul fumaiolo centrale.





per ora è tutto..... ciao Giuseppe.:-D

 ABC :

13/4/2015 11:22
 Ciao dj e ciao a tutti

Ragazzi.... qui siamo a livello di lavori di microgioielleria! Se penso alle dimensioni reali del modello mi viene un capogiro!

Alessandro :-o :-o :-o

 Alle :

13/4/2015 21:29
 Che bella che è... Continuo bonariamente ad invidiarvi. ;-)

 marco1971 :

14/4/2015 20:19
 Eh Sì, è davvero bravo il nostro Giuseppe :-D :-D :-D

Marco

 dj :

18/4/2015 19:33
 Ciao a tutti
Alle e Marco : grazie per i complimenti;
Alessandro : grazie. Effettivamente la scala 1:400 è per me un pò impegnativa soprattutto per un primo modello navale ma avendo intenzione di farne altri (dovete sopportarmi!) la questione spazio diventa importante (*) e preferisco lavorare su un'unica scala.
(*) sono stato minacciato "...e ora dove le metti 'ste navi??" :-x

A presto Giuseppe :-D

 ABC :

18/4/2015 19:39
 Ma dai!?..... Sei stato minacciato???....... e da chi??? 8-) 8-) 8-)

Alessandro.....

 dj :

18/4/2015 19:42
 
Quote:
ABC ha scritto: Ma dai!?..... Sei stato minacciato???....... e da chi??? 8-) 8-) 8-) Alessandro.....


Che domanda .....



Ti ricorda qualcosa ? :-P

Ciao Giuseppe

 ABC :

18/4/2015 20:14
 Ehhh!....si', .....fratello di modellismo!!!

Alessandro ;-)

 dj :

23/4/2015 01:10
 Fratelli di modellismo rieccoci qui con le battagliole.
Vista la natura sperimentale del modello ho deciso di provare la loro costruzione (ricordate "photo etch free" ?). Bene dopo varie prove credo di aver imboccato la strada giusta. Sono partito con la costruzione di un telaio da 23 x 6 cm realizzato con un cartone molto rigido da 2,5 mm di spessore sul quale ho incollato un foglio di carta millimetrata. L'incollatura del foglio deve essere perfetta e senza grinze perchè le righe millimetrate  faranno da riferimento per i fili tirati sul telaio. Al centro è stato praticato uno scasso di 16 x 3 cm.





Sull'asse delle "ordinate" saranno tirati i fili per i cavi delle battagliole mentre sull'asse delle "ascisse" i fili che rappresentano i candelieri.
I fili saranno fatti passare attraverso dei tagli eseguiti con una lametta sui lati del telaio. La loro precisione sarà essenziale per la buona riuscita delle battagliole.
Per il filo bisogna utilizzarne uno che non abbia "pelucchi" e che abbia il giusto spessore. Io ho usato un filo per pesca a mosca che viene utilizzato per le legature e la preparazione delle mosche finte.
E' stato colorato di nero con pennarello indelebile per simulare il cavo e di grigio cenere per i candelieri.





L'ingrandimento evidenzia meglio quanto suddetto. Il cavo di rame teso serve per arcuare leggermente il telaio in modo che i fili delle ordinate si tocchino con quelli delle ascisse.
Ora è il momento di passare la colla con delicatezza per non spostare i fili almeno finchè la colla non fa presa. Ho dato circa 5 o 6 passate di colla liquida.
Questa è realizzata con una sorta di mix di vernice acrilica trasparente opaca di 2 tipi diversi con l'aggiunta di acqua in uguale misura passata con un pennellino soprattutto nei punti di incrocio tra cavi e candelieri.
Bene per il momento è tutto.... aspettando che la colla tiri saluti da...

Giuseppe :-D :-D :-D

 marco1971 :

23/4/2015 21:39
 Ciao Giuseppe,

avevo provato anche io questo metodo ma utilizzare vernice acrilica come colla no. :-o Se l'esperimento funziona ci posso fare anche io un pensierino ma sono un po' dubbioso che del filo di nylon resti attaccato solo con la pittura che gli fa da guscio. :-D
Felice di essere smentito 8-)

Marco

 dj :

24/4/2015 14:02
 Quote:
marco1971 ha scritto: Ciao Giuseppe, avevo provato anche io questo metodo ma utilizzare vernice acrilica come colla no. :-o Se l'esperimento funziona ci posso fare anche io un pensierino ma sono un po' dubbioso che del filo di nylon resti attaccato solo con la pittura che gli fa da guscio. :-D Felice di essere smentito 8-) Marco


Ciao Marco
il sistema è valido e lo ho già collaudato con un piccolo e più semplice intreccio di filo prima di imbarcarmi (termine appropriato :-P) nell'impresa del telaio che richiede più tempo e precisione ma del tutto fattibile con un pò di pazienza.
Il segreto (se di segreto si può parlare) sta nel filo utilizzato che NON E' di naylon come tutti i fili da pesca (conosco l'argomento sono pescasportivo ;-) ) perchè altrimenti davvero, come hai già precisato tu, sarebbe difficile da incollare, anche se ci sono dei sistemi utilizzati in pesca (ecco che ritorna il lato piscatorio) ma ho utilizzato una soluzione più facile. Sono stato poco preciso quindi specifico che il filo in questione è utilizzato per costruire o legare le esche finte nella pesca a mosca e conosciuto come fly tying thread.
E' venduto nei negozi di pesca attrezzati per la pesca a mosca altrimenti .... mamma internet va bene lo stesso :-P
Esiste di vari spessori ed è leggermente precerato ma è sufficiente passarlo attraverso uno straccetto imbevuto di alcol per essere pronto. Io ho usato lo spessore 6/0 perchè è il più fino che ho trovato ma esiste anche il 3/0. E' formato da un intreccio di sottilissimi fili di polistirene e si incolla facilmente con il mix di vernice trasparente acrilica. Anzi il propotipo costruito, dopo varie pennellate, era abbastanza rigido da agevolare il lavoro di sistemazione sulla nave. Poi vi dirò come andrà con quello che sta asciugando. Inizialmente volevo utilizzare del comune filo di cotone ma aveva troppi "pelucchi". Esistono anche fili di seta che penso possano andare bene lo stesso. Altra cosa importante è di lasciare asciugare la pseudo-colla senza muovere i fili prima delle successive passate ed insistere di più dove i fili si incrociano.



Questo è il filo utilizzato. Il colore è indifferente perchè si tinge facilmente.
Per il momento è tutto. Ci si sente dopo.......

Ciao Giuseppe :-D

 enrico63 :

25/4/2015 10:39
 Io avevo provato col filo di cotone da cucito...quello normale. Incollato con colla vinilica molto diluita con l'aggiunta del colore. Il risultato è stato buono e niente pelucchi.
Certo il filo che hai usato tu è interessante anche, credo, per i diametri. I numeri 3 e 6 a cui fai riferimento a che diametro corrispondono?
ciao

 dj :

25/4/2015 12:19
 Quote:
enrico63 ha scritto: Io avevo provato col filo di cotone da cucito...quello normale. Incollato con colla vinilica molto diluita con l'aggiunta del colore. Il risultato è stato buono e niente pelucchi.
Certo il filo che hai usato tu è interessante anche, credo, per i diametri. I numeri 3 e 6 a cui fai riferimento a che diametro corrispondono?
ciao

Ciao Enrico
i diametri hanno quei riferimenti perchè credo siano misure anglosassoni. Comunque ho provato a misurare con il calibro il 6/0 e risulta essere con buona approssimazione poco superiore a 0.10 mm. Dico buona approssimazione perchè si schiaccia leggermente e diventa diffile da misurare. Vediamo dopo montato "l'effetto che fà".
Il 3/0 dovrebbe essere più piccolo ma non l'ho trovato. Quando ripasso al negozio di pesca (ricomincia la stagione ! ;-)) vedo se l'amico Germano l'ha ordinato. Come ho già detto il filo di cotone anche se trattato come hai fatto tu rimaneva con troppi pelucchi. Forse avrei dovuto prenderne uno di poliestere.
Ma quando entro in merceria e chiedo certe informazioni o cose, visto che sono tutte donne, mi guardano un pò strano :-P.
"...emmm mi servono perchè costruisco navi..." risposta "e si si, capisco..." guardandosi tra di loro ! Cosa vorra dire ... boh ! :-? :-P:-P:-P
Non oso chiedere che marca e tipo era quello che hai usato tu. Come lo spego alla commessa della merceria? "un mio amico mi ha consigliato...." :-P:-P
Se fosse "piacente"  (la commessa) saprei come fare ! ;-)

Giuseppe

 dj :

3/5/2015 17:41
 Salve a tutti
due foto sulle battagliole dopo averle tolte dal telaio. Per i tagli a misura ho utilizzato un bisturi chirurgico usa e getta perchè devono essere netti e precisi (viste le dimensioni) utilizzando come dima per le misure della carta millimetrata incollata su un cartoncino dello stesso tipo del telaio.





I candelieri più alti servivano per sostenere i cavi che sorreggevano le coperture di tela (parasole) che venivano utilizzate per ombreggiare il ponte quando la nave era ferma. Bisogna fare attenzione affinchè i candelieri alti di dritta abbiano il proprio corrispondente a sinistra.



Alla prossima con le battagliole al loro posto ;-)

Ciao Giuseppe

 enrico63 :

3/5/2015 18:52
 Il risultato mi sembra molto buono!  Adesso le vediamo montate ma credo saranno ottime;-)

ciao

 dj :

5/5/2015 19:55
 Enrico eccoti accontentato....
finalmente le battagliole al loro posto non completamente ma rimane fuori un pezzo di poppa che devo ancora rifinire con le piattaforme ribaltabili dei cannoni da 76/40.
Ecco la prua....





da notare la grandezza (in tutti i sensi) dell'uomo vitruviano ;-)





Bene alla prossima ......ciao a' brutti ! :-P  (n.d.r. tipico sleng romanesco)

Giuseppe

 marco1971 :

6/5/2015 19:37
 Bravo Giuseppe! Le battagliole montate sono fenomenali!

Marco

 dj :

7/5/2015 12:23
 Grazie Marco
è vero le battagliole rifiniscono molto bene il modello, avevo timore che il filo fosse troppo spesso ma credo invece che vada bene. Che ne dite?

Ciao Giuseppe :-D

 enrico63 :

7/5/2015 17:13
 Eh si!!  Son molto belle
;-)
Ciao

 marcellodandrea :

7/5/2015 18:47
 

Un buon lavoro davvero . Non riesco a vedere dalle foto se c'è già o no, ma poi i candelieri alti dovranno essere connessi tra loro da un altro cavetto che corre lungo tutta la fiancata.

 dj :

8/5/2015 21:33
 Grazie Enrico e Marcello......
e si ragazzi a Marcello non sfugge niente! Al momento il cavo tra i candelieri alti non è presente lo aggiungerò più avanti a lavoro quasi ultimato per non creare danni.
Qualcuno  l'ho già fatto per fortuna senza conseguenze. Ho quasi strappato una battagliola sulla parte a poppa mentre aggiungevo i timoni di manovra posteriori (prossimamente le foto).

Ciao a tutti Giuseppe :-)

 marcellodandrea :

9/5/2015 08:31
 beh io ho scritto "poi".... :-)


a proposito, ho messo i tuoi due modelli nell'inidice dei wip italiani, nella stanza apposita. Guarda che sia tutto a posto.

 pawn :

9/5/2015 08:38
 Impressionante il risultato che stai ottenendo

 dj :

9/5/2015 17:02
 Grazie Fabrizio per i complimenti.
Marcello il link va bene però linkando il prestinari 1:400 di Marco comunque va sul mio WIP e non quello di Marco.
Saluti e grazie

Giuseppe

 dj :

11/5/2015 13:24
 Ora il link è ok. Grazie Marcello ;-)

Giuseppe

 dj :

15/5/2015 19:23
 Ehilà ragazzi
un aggiornamento del lato poppa con le piattaforme ribaltabili dei pezzi da 76/40, i timoni ausiliari ed i restanti argani di carico dei siluri.

Ecco le piattaforme realizzate con il solito filo di rame incollato con la ciano su un nastro traforato natalizio (non si butta via niente! ;-) ) e successivamente pittato.







Con ..... indovinate un pò... bravi! il filo di rame ho fatto due cerchi il primo del timone vero e proprio mentre l'altro, di diametro maggiore, da usare come dima per tagliare i raggi eccedenti realizzati in sprue stirato.





Infine gli ultimi argani mancanti utilizzati per caricare i siluri come quello in foto in rame (ma va..) e vinavil....







Bene per il momento è tutto .... alla prossima quando tutto sarà al suo posto ...tempo permettendo  :-P

Statemi bene Giuseppe :-D

 marcellodandrea :

16/5/2015 08:18
 

vedo che tutto procede bene :-)

che foto è quella della gruetta? è un dettaglio o la foto intera? che nave è, quale data etc.  :-)

 enrico63 :

16/5/2015 15:38
 Bello il nastro natalizio!! Devo averne in giro qualche pezzo...va assolutamente recuperato. La trama è veramente fine.
Ah...belli anche i progressi sulla nave:-D

 dj :

18/5/2015 18:24
 Grazie Enrico.... per Marcello :
la foto è un ingrandimento di una relativa all'ex cacciatorpediniera Fuciliere penso scattata negli anni venti perchè, in altre foto, la stessa nave è ripresa con il fascio littorio sul retro dell'ultimo fumaiolo a poppavia.
Fa parte di una serie di foto scaricate dal sito pictures archives dove ho ripreso anche quella del telemetro che ti ho inviato.
Ho preso questa perchè nella foto di riferimento del Prestinari del 1941 postata all'inizio del wip non si vedevano bene le gru di carico ma confrontandola con quella del Prestinari del tuo wip mi sono sembrate molto simili.
Ho anche queste foto di cui la prima di origine sconosciuta....



mentre questo ingrandimento, proprio del Prestinari, ripreso, credo, dallo stesso sito di cui sopra



Che ne dici ??

Ciao Giuseppe

 marcellodandrea :

18/5/2015 21:32
 La gruetta in alto non so, forse considerando il lanciasiluri singolo a proravia si potrebbe arrivare ad una identificazione della classe, almeno. La seconda è il Prestinari ovviamente, fotografato nel 1924-27 all'incirca. E' bene che ti segni le date quando archivi una foto, perché nelle varie epoche le dotazioni  cambiano e non è detto che un dettaglio ci sia sempre. Buon lavoro :-)

 dj :

21/5/2015 12:27
 Grazie Marcello delle tue preziose indicazioni, ma non tutte le foto che raccolgo su internet hanno indicazioni precise. Qualche volta non ci sono affatto e quindi diventa per me difficile classificarle se non con l'auito di persone che frequentano il forum come te.

Ciao Giuseppe   :-D

 marcellodandrea :

21/5/2015 14:23
 Dal momento che partivano le ordinanze su colori e codici a quando tutte le navi si adeguavano passava sempre un po' di tempo per cui le date sono indicative, anno più anno meno.

fino al 1915 compreso - grigio scuro senza codici a prua

dal 1916 al 1923 - grigio chiaro con codici piccoli neri di un font particolare, un po' "liberty"

dal 1923 (al 1924 ?) - grigio scuro con codici piccoli bianchi (ne conosco alcune ma solo su foto presenti alla "crisi di Corfù" nel settembre 1923

dal 1924 al 1928 - grigio scuro con codici grandi bianchi di un font nuovo più squadrato (da qui in poi: anche codici piccoli a poppa)

dal 1928 al 1930 - grigio scuro con codici rossi grandi

dal 1930 al 1941 - grigio chiaro con codici rossi grandi

dal 1941 al 1943 - grigio chiaro con vari toni di grigio o altro sopra per vari tipi di mimetica e codici grandi rossi

dal 1944 al 1948 circa - scafo grigio medio e sovrastrutture grigio chiaro (come navi alleate)

dal 1948 al 1953 - come prima delle mimetiche di guerra, grigio chiaro con codici grandi rossi

dal 1953 in poi - codici NATO rossi grandi del tipo lettere + numeri o solo numeri

Tutto questo riferito al naviglio minore, torpediniere e cacciatorpediniere.

 dj :

22/5/2015 18:22
 1000 grazie Marcello!!
Mi sorge un dubbio ma il Prestinari all'inizio del 1941 (anno della foto di riferimento) aveva ancora i paramine?
Ho delle foto delle torpediniere gemelle Montanari e Papa del 1942 con i paramine ma nulla del Prestinari tranne che qualche ingrandimento successivo al 41 ma nessuno della zona di poppa. Un aiuto please ....
:-? :-? :-?

Giuseppe ... in trepida attesa

 marcellodandrea :

22/5/2015 23:37
 Ho una foto del 1940 del Prestinari che mostra i paramine. Nelle foto dell'ottobre 1942 del Prestinari in cantiere a La Spezia i bracci dei paramine a poppa ci sono, ma purtroppo non si vede se furono lasciati una volta rimesso in navigazione e sul relitto recuperato nel 1945 non c'era più la poppa... :-)  Vero è che nel disegno di Maurizio Brescia del Prestinari nel 1941 i paramine non ci sono, ma tra disegno e foto è a foto che conta. Il Papa ad esempio nelle foto dell'agosto 1941 i paramine ce li ha, così il Montanari nel 1943 (non ho altre foto di Generali datate sicuramente negli anni 1941-43)

 dj :

23/5/2015 18:02
 In attesa di ulteriori elementi ho condotto delle ricerche dalle quali risulterebbe una imprecisione sulla datazione della foto di riferimento (che posto di nuovo per semplicità di discussione) dove la didascalia su wikipedia recita "La Prestinari agli inizi del 1941. Sulla destra s'intravede la poppa del piroscafo Bainsizza." pubblicata su "navi e marinai italiani della 2 GM" di E. Bagnasco.



Più probabilmente la foto dovrebbe riferirsi a fine 1941 dato che il Prestinari, almeno fino al 3 ottobre 1941, era impegnato come scorta sulla tratta Bari - Valona e solo successivamente trasferito a missioni di scorta di convogli tra Italia e Libia dove il piroscafo Bainsizza fin dal luglio 1940, data di requisizione della Regia Marina, era stato destinato quale trasporto da carico.
Considerato che il Bainsizza venne affondato al largo delle coste libiche la mattina del 15.10.1941 la foto può essere databile tra il primi di ottobre 1941 (data di trasferimento del Prestinari) ed il 13/14.10.1941 (data di affondamento del Bainsizza) e non prima.
Ma c'è anche la possibilità che il piroscafo ripreso non sia il Bainsizza ma il Monrosa requisito dalla Regia Marina nel novembre del 1940 e destinato proprio alle rotte verso l'Albania.
Il Monrosa effettuò numerose missioni nella tratta Bari - Valona - Egeo e venne molte volte scortato proprio dal Prestinari.
Difatti confrontando le poppe delle due navi si nota una marcata somiglianza e la foto di riferimento purtroppo non scioglie il dubbio tra Bainsizza o Monrosa. (foto riprese da http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.it da www.grafasdiving.gr e www.naviearmatori.net)


piroscafo Bainsizza


piroscafo Monrosa


poppa del piroscafo Monrosa

Comunque visto che il Monrosa fu affondato il 25.10.41 al largo di Phleva, al massimo la foto può essere datata tra novembre 40 (data di requisizione) e inizio ottobre 1941 (data in cui il Prestinari non era stato ancora trasferito).
Quindi, in ogni caso, il disegno di Maurizio Brescia che rappresenta il Prestinari nel 1941 senza paramine può essere solo successivo all'ottobre del 1941, visto che la foto di riferimento non presenta ancora le alette di plancia (presenti nel disegno di Brescia) e mantiene ancora i cannonni AA da 76/40 a poppavia (assenti nel disegno e sostituiti da 2 complessi binati Breda da 20/65).
In conclusione sono più propenso nel pensare che in quella foto i paramine fossero ancora presenti, considerando anche quanto detto da Marcello "Nelle foto dell'ottobre 1942 del Prestinari in cantiere a La Spezia i bracci dei paramine a poppa ci sono".
Che ne pensate ?
In attesa di ulteriori notizie vi saluta Giuseppe:-D :-D :-D

 marcellodandrea :

26/5/2015 17:32
 ciao Giuseppe

rispondo di nuovo più che altro per verificare che i miei problemi di accesso al forum siano superati. Sono entrato con firefox e a quanto pare funziona (ma anche ieri avevo provato con firefox e non funzionava... mah). Per il resto ti confermo quanto detto sopra (l'ho messo anche su betasom), la foto dell'estate 1942 in cantiere mostra la gruetta del paramine sinistro in posto a poppa, quindi nei mesi precedenti il Prestinari ce l'aveva sicuramente.
La datazione della foto è un'altra questione. La forma del timone, così a impressione, mi ricorda più quella del Bainsizza che del Monrosa, ma è solo un'impressione e magari è sbagliata. Così a memoria non ricordo tutti i dettagli del Prestinari in quel periodo, confrontando armi e attrezzature potresti arrivare a qualche conclusione, ma più di tanto non si può  :-)

 dj :

29/5/2015 21:55
 Si Marcello
ormai, visti gli indizi fino a qui raccolti, sono convinto che nel 1941 il Prestinari fosse ancora dotato dei paramine. Nel frattempo però sono andato avanti con gli scivoli per le bombe di profondità che stavano a poppa proprio vicino ai paramine. Ho fatto uno schizzo del lanciabombe e poi l'ho realizzato utilizzando il filo di rame per la struttura degli scivoli e la carta per le bombe di profondità.








Alla prossima  con le foto di tutti i particolari al loro posto.

Saluti Giuseppe :-D :-D :-D

 marcellodandrea :

3/6/2015 23:52
 ciao Giuseppe

stasera mi sono accorto di aver dimenticato di inserire una cosa nello schema sulle colorazioni. In effetti, il perido dal 1916 al 1923 circa, dovrebbe essere suddiviso come segue:

dal 1916 al 1917 circa - grigio chiaro e codici neri piccoli
dal 1917 al 1918 - varie navi con mimetiche sperimentali in grigio chiaro e grigio molto scuro, a linee spezate o ondulate, e codici neri piccoli
dal 1919 al 1923 circa - come 1916-17

 dj :

4/6/2015 14:08
 Ciao Marcello
solo adesso, in colpevole ritardo, ho aperto la email che mi hai mandato quando ormai avevo già montato gli scivoli delle bombe di profondità ed i supporti dei paramine ed ho immediatamente realizzato di aver sbagliato come evidenziato dalla realtà delle foto. Purtroppo mi sono fidato di una foto della nave gemella Papa ma come dici bene tu la vita operativa delle navi è per ogniuna diversa anche se facente parte della stessa classe: solo le foto parlano chiaro! E dire che poco prima ho scritto la stessa cosa a Marco !
Dannata legge di Murphy :-x
Ora vedrò se è possibile riparare l'errore senza fare altri danni ... la carta certe volte non perdona ! :sentence:

Saluti da Giuseppe .... speranzoso :-D

 marcellodandrea :

4/6/2015 16:24
 La realtà della foto è tale quando la foto è chiara al di là di ogni dubbio. Purtroppo spesso non lo è : vd. Audace...  sob  :-)

  (comunque la foto ha il suo peso sempre, si capisce)..

 dj :

14/6/2015 20:01
 Ciao a tutti, belli e brutti
ringrazio di nuovo Marcello per le foto del Prestinari in particolare per quella relativa al 1940 nel porto di Durazzo che ha risolto i dubbi relativi alle disposizioni di poppa. Purtroppo, come ho già scritto, avevo già disposto i supporti dei paramine e gli scivoli delle tramogge delle BTG e quindi ho dovuto corregere gli errori.
Di seguito le foto di come era la zona di poppa.

 



Dalla foto del 1940 appaiono evidenti gli errori (freccie rosse):
1) sul lato sinistro è presente solo il paramine.
2) sul lato di dritta la tramoggia con le BTG, tra l'altro molto più lunga, precede il paramine.
Da notare, sempre sulla fiancata di dritta dopo il paramine, il dispositivo a nafta per la cortina fumogena (il tubo nero).



La modifica, seppur semplice, ha purtroppo lasciato il segno (limiti della carta) perchè nello staccare gli scivoli è venuta via anche parte del colore del pavimento di poppa che dovrò mascherare in qualche modo :-( .
Credo comunque di aver limitato i danni.
Le tramogge comunque saranno riutilizzate per il Papa, stavolta correttamente visto che ho le foto :-P.
Il metodo per la costruzione del nuovo scivolo è lo stesso già sperimentato: rame e carta. La punta da trapano da 1 mm è utilizzata come supporto per avvolgere la carta per le bombe.









I piccoli pezzetti di filo di rame nelle bombe replicano i dispositivi di innesco delle BTG.
Alla prossima con i parmine  ed il dispositivo fumogeno che sono già in cantiere.

Ciao Giuseppe :-D

 corale :

14/6/2015 21:50
  Sti seguendo da profano, ma con tanta ammirazione questo bellissimo lavoro.

 dj :

15/6/2015 11:31
 Ciao Alessandro
ti ringrazio per i complimenti ma anche io sono diciamo "mezzo" profano sulla materia "marinara" visto che mi sono sempre occupato di mezzi corazzati, anche se sotto sotto covava ben altra passione. Poi all'improvviso la folgorazione ( non tanto all'improvviso però mi piace dire così) e sono passato dalla terra e fango all'acqua salata :-P, anche se in precedenza avevo già costruito qualcosina di classico a vela.
Messaggio per Marcello:
perchè non aggiungi nel forum  Marina italiana - Navi e storia la nota che mi hai mandato sulla colorazione delle navi italiane di qualche post fà? (proponiamo agli amministratori del forum di numerare i post ?)
Così potrà essere di più facile consultazione (entrambi, colarazione navi e post ;-))

Ciao Giuseppe :-D

 enrico63 :

15/6/2015 12:47
 Sarai anche profanonavale ma....grande risultato!!
Bel lavoro....sia di studio che di costruzione;-)

Caio

 marcellodandrea :

15/6/2015 16:30
 
Quote:
dj ha scritto:
perchè non aggiungi nel forum  Marina italiana - Navi e storia la nota che mi hai mandato sulla colorazione delle navi italiane di qualche post fà? (proponiamo agli amministratori del forum di numerare i post ?)
Così potrà essere di più facile consultazione (entrambi, colarazione navi e post ;-))

Ciao Giuseppe :-D




Per la numerazione possiamo parlarne direttamente ai moderatori.

Per la nota sulla colorazione, si può fare ma sarebbe meglio avere altri contributi per completezza (ioo l'ho buttata giù un po' a grandi linee...), ad esempio sulle tonalità dei colori etc. Provo a chiamare a raccolta ivari marinai di qui, vediamo se mi danno una mano. Eventualmente si può fare anche su betasom e unire le due cose.

 dj :

15/6/2015 21:09
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto:
Per la numerazione possiamo parlarne direttamente ai moderatori.

Per la nota sulla colorazione, si può fare ma sarebbe meglio avere altri contributi per completezza (ioo l'ho buttata giù un po' a grandi linee...), ad esempio sulle tonalità dei colori etc. Provo a chiamare a raccolta ivari marinai di qui, vediamo se mi danno una mano. Eventualmente si può fare anche su betasom e unire le due cose.

Ottimo per entrambe le cose ! ;-)

Quote:
enrico63 ha scritto:
Sarai anche profanonavale ma....grande risultato!!
Bel lavoro....sia di studio che di costruzione ;-)
Ciao

Grazie Enrico ! Però io ho detto "mezzo" profano .... :-D :-D :-D :-D :-D
A parte gli scherzi questo è anche frutto della condivisione degli sforzi, delle esperienze, conoscenze e delle opportunità che un forum come M+ mette a disposizione di tutti. Quindi grazie a tutti voi e a Modellismo più.

Ciao Giuseppe :-D

 dj :

18/6/2015 22:05
 Ecco l'ultimo aggiornamento relativo ai paramine. Non sono ancora rifiniti con il colore così da evidenziare meglio i materiali utilizzati.







A proposito signori il cantiere chiude momentaneamente per ferie, quindi ci sentiremo più in là. ;-)
Comunque l'amministrazione registrerà i vostri graditi messaggi ed inoltrerà la risposta appena possibile.

Ciao belli ...... Giuseppe :-D :-D :-D

 ABC :

18/6/2015 22:37
 .....sempre piu' in ammirazione.....

Siamo ormai alla microchirurgia.

Alessandro :-o :-o :-o

 enrico63 :

19/6/2015 23:13
 
:-o :-o...no comment!!

 dj :

3/7/2015 12:40
 Grazie Alessandro ABC per i complimenti .....
e no Enrico .... commenta pure ! :-D :-D :-D
In attesa che il cantiere riapra alle maestranze, Giuseppe saluta .... :-D :-D :-D

 dj :

20/7/2015 15:30
 Ben trovati a tutti ....
ho terminato la costruzione dei paramine e dei relativi supporti. Ecco qualche foto dei supporti ...





e i paramine nel complesso





Qualche prova a "secco" ...

Alla prossima .... Antò fa caldo .... :-D :-D :-D

Calorosi saluti da Giuseppe ;-)

 dj :

4/8/2015 22:34
 Salve gente
ecco la zona di poppa quasi terminata con tutte le dotazioni al loro posto (questa volta correttamente :-)) : paramine, tramoggia BTG e il dispositivo per la cortina fumogena



Sono stati aggiunti anche i tiranti dell'albero di poppa e il cannone da 102/45 .....



Sono state anche aggiunte varie striature di ruggine e sporco ...

 







Prossimamente sarà la volta dell'albero di trinchetto (tiranti ed antenne radio) e poi partendo dalla prua ed andando verso poppa cerchero' di aggiungere eventuali altri particolari che dovessero essermi sfuggiti ... forse sarà il caso di fare una sorta di check list   ;-)

Alla prossima Giuseppe :-D :-D :-D

 marcellodandrea :

5/8/2015 10:02
 I "tiranti" sono le sartie degli alberi :-) Ottima l'idea della checklist finale.
Perché la dominante blu nelle foto? Sono fatte all'aperto all'ombra? Se fotografi in digitale devi rifare la taratura del bianco prima di fotografare sotto un'altra luce.

 enrico63 :

6/8/2015 00:21
 Eh si caro il mio Giuseppe......proprio veramente molto bella!!
Quando si riempiono di particolari sti modelli di navi diventano veramente affascinanti:-o
ciao
:-)

 dj :

10/8/2015 11:08
 Grazie Enrico ....
Si Marcello le foto hanno una dominante blu ma avevo fretta di postarle. Sono state fatte in fretta con un ipad che purtroppo nella sua semplicità di utilizzo, non prevede la taratura di molti parametri tra cui anche la taratura del bianco. Non so se esistono delle app per migliorare gli scatti ma quando il modello sarà completato farò meglio ... spero (usando una seria reflex digitale!) :-D

Alla prossima Giuseppe ;-)

 marcellodandrea :

10/8/2015 15:28
 Penso che photoshop possa correggere facilmente le dominanti, puoi provare :-)

 dj :

11/8/2015 11:44
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: Penso che photoshop possa correggere facilmente le dominanti, puoi provare :-)

Grazie del consiglio Marcello. Ora le foto di pagina 10 sono state corrette ;-)....

Ciao Giuseppe :-D

 minicaretti :

12/8/2015 17:24
  ciao Giuseppe,
sono appena arrivata nel forum e, come ho scritto nel mio post di presentazione, anch'io amo molto lavorare con la carta. Come puoi immaginare, quindi, sono rimasta senza parole a seguire il wip della tua prima nave. In particolare, da profana totale, mi sono innamorata dei portamine, con quelle loro alette/stabilizzatori/quelcheè - scusa la terminologia a casaccio... mi sarebbe molto utile sapere come le hai incollate, io con pezzi così piccoli e sottili non riesco mai a ottenere una presa soddisfacente (uso colla vinilica).

grazie e ancora moltissimi complimenti! non sapevo nemmeno che esistesse il papermodellismo :)
ciao


 dj :

12/8/2015 18:33
 
Quote:
minicaretti ha scritto:  grazie e ancora moltissimi complimenti! non sapevo nemmeno che esistesse il papermodellismo :)
ciao

Non preoccuparti fino a qualche tempo fa neanche io sapevo che esistesse...

Per i pezzi piccoli prima li fermo al loro posto con una "leccata" di colla in stic (Uhu stic)  o colla liquida per plastica; attendo un attimo che la colla faccia presa e poi rinforzo l'incollaggio con una sorta di colla molto liquida (della consistenza del latte) data con un pennellino. La colla in questione non è proprio una colla ma è una sorta di mix in parti uguali di vernice trasparente acrilica e acqua con l'aggiunta di spirito bianco.
Il trasparente acrilico è della Maimeri "vernice finale opaca all'acqua" ed è molto utilizzato appunto come protettivo nei lavori di decoupage.
Una volta asciutto risulta praticamente invisibile e si possono dare più passate per rinforzare l'incollaggio.
Opportunamente diluito lo uso anche come protettivo vero e proprio per rendere la carta pronta a ricevere ulteriori lavorazioni quali striature per simulare polvere, ruggine o sporco.
Limito l'uso del vinavil agli incollaggi più robusti quali le costolature dello scafo o grandi strutture che necessitano di rinforzi (torrette, plancie, fumaioli eccetera).
Grazie per i complimenti e un saluto da Giuseppe :-D :-D :-D

 minicaretti :

12/8/2015 19:14
  Quote:
dj ha scritto:

Per i pezzi piccoli prima li fermo al loro posto con una "leccata" di colla in stic (Uhu stic)  o colla liquida per plastica; attendo un attimo che la colla faccia presa e poi rinforzo l'incollaggio con una sorta di colla molto liquida (della consistenza del latte) data con un pennellino. La colla in questione non è proprio una colla ma è una sorta di mix in parti uguali di vernice trasparente acrilica e acqua con l'aggiunta di spirito bianco.


interessantissimo Giuseppe, grazie!

vediamo se ho capito: la mistura è vernice trasparente/acqua in parti uguali con un po' di... acquaragia o trementina? e più o meno quanto?

sembra molto utile anche come protettivo, come dici tu. A questo proposito due domande: E' carteggiabile? Riesci a spennellare la carta senza che si imbarchi? Potrebbe aiutarmi parecchio in questi lavoretti qua, per cui sto usando ennemila mani di gesso acrilico (che è carteggiabile ma che tende a deformare la carta mentre asciuga).

grazie ancora!
marcella


 dj :

14/8/2015 12:22
 La mistura è 50% trasparente acrilico e 50% di acqua con aggiunta di spirito, o quello per dolci (ma costa) o quello rosa "sbiancato" al sole (metti lo spirito in un contenitore ermetico in vetro, quello delle confetture, e lo lasci per qualche settimana sotto i raggi del sole e ... magicamente diventa incolore).
Per il trasparente acrilico ho fatto diversi esperimenti. Il Maimeri al tatto è molto "appiccicoso" quindi si presta molto bene come collante. Ha il difetto però di rimanere un pò troppo lucido e non proprio opaco.
Quindi recetemente ho modificato la "pozione" ed aggiungo un acrilico trasparente opaco della Vallejo (70.520):
25% Maimeri 25% Vallejo 40% acqua 10% spirito bianco.

Quote:
minicaretti ha scritto:   .....sembra molto utile anche come protettivo, come dici tu. A questo proposito due domande: E' carteggiabile? Riesci a spennellare la carta senza che si imbarchi? Potrebbe aiutarmi parecchio in questi lavoretti qua, per cui sto usando ennemila mani di gesso acrilico (che è carteggiabile ma che tende a deformare la carta mentre asciuga).

Se hai notato nella preparzione dello scafo della nave (vedi qui) le costolature sono state rivestite con carta bianca sulla quale poi è stato incollato lo scafo vero e prorpio stampato a colori. Bene la carta bianca è stata irrigidita proprio con varie passate di trasparente Maimeri poco diluito (20% acqua) ed una volta asciutto è stato delicatamente carteggiato.
Per la questione dell'imbarcamento  ... è una nave ! (:-P .... battutaccia !) non ci sono stati problemi perchè la struttura dello scafo (cartone e materiale riempitivo di poliuretano)  è molto rigida.
Ma comunque l'acrilico essendo a base d'acqua qualche problema lo dà sicuramente se la struttura non è ben rigida.
In taluni casi utilizzo una vernice trasparente a smalto opportunamente diluita per farla penetrare meglio nelle fibre della carta o la colla cianoacrilica per piccoli pezzi.

Saluti da Giuseppe :-D

P.S. ho visto i tuoi lavori e sono meravigliosi

 enrico63 :

14/8/2015 13:09
 Urca che pozione:-o :-o
Io uso solo vinavil e cianoacrilato per irrigidire. Vero è che la voro in bianco e poi coloro tutto.
Ma la presa si mantiene efficace anche nel tempo??

 dj :

18/8/2015 00:01
 Ciao Enrico
la differenza di lavorare con carta già colorata sta nel fatto che bisogna stare molto attenti a non rovinarla, sporcarla o macchiarla soprattutto mentre si usa la colla.
A tale scopo, per incollare lo scafo stampato del Prestinari, ho usato una colla aceto vinilica che ha il vantaggio di non bagnare la carta come quella vinilica. Eventuali eccessi di colla o fuori uscite possono essere facilmente rimosse senza danneggiarla o sporcarla. La sua tenuta è molto robusta.
Però ha il difetto che una volta posizionata la carta questa difficilmente si sposta e quindi bisogna fare subito "centro".
Invece per lo scafo del Papa ho provato ad incollarla come si fa per la carta da parati utilizzando come colla la mistura vernice acrilica ed acqua.
Il vantaggio sta nel fatto che con questo sistema la carta è facilmente aggiustabile. Una volta asciutta fa praticamente corpo unico con la struttura alla quale è incollata.
Come ho già detto però la finitura rimaneva non proprio opaca e quindi lo scafo è stato completamente ripassato con la vernice trasparente opaca vallejo (codice 70.520). Lo stesso sistema è stato utilizzato per incollare la carta stampata sul ponte.

Ciao da Giuseppe :-D


 dj :

11/9/2015 18:52
 Dopo varie chiacchere, pozioni ed una sosta alquanto lunga rieccoci qua con l'aggiornamento delle sartie dell'albero di trinchetto.
La sosta però non è stata oziosa ma è stata impiegata per porre le basi di un nuovo progetto navale visto che il Prestinari è quasi terminato, anche se il cantiere continuerà con il Papa.
Ecco alcune foto dell'aggiornamento riguardanti la realizzazione delle sartie con carrucole



e la loro disposizione sull'albero di trinchetto





ancora mancano le sartie di sostegno dell'albero e le antenne filari .... ufff

Alla prossima Giuseppe :-D

 dj :

18/9/2015 09:27
 Mi hanno spiegato (grazie Marcello ;-)) la corretta terminologia "marinara" di quei cavi che ho genericamente indicato come "tiranti" . Se ho capito bene i cavi con le carrucole sono sagole e servono per rizzare le bandiere di segnalazione e sono definite come manovre correnti ovvero mobili. Quelle che sorreggono gli alberi sono sartie e sono manovre fisse o cavi dormienti. Giusto :-?
Bene ho completato l'albero di trinchetto con le sartie ;-) ora mancano solo le antenne filari ....











Alla prossima Giuseppe :-D

 marco1971 :

18/9/2015 20:40
 Grandissimo lavoro, davvero impressionante! :-D :-D

Marco

 alcione :

19/9/2015 19:58
 Bel lavoro Giuseppe e nel rileggermi il wip
ho annotato alcune tue esperienze che possono
ritornare utili ;-)
ciao,
Francesco :-)

 dj :

22/9/2015 14:51
 Grazie Marco !
Grazie anche a Francesco .... sono contento che le mie elucubrazioni, pozioni, sperimentazioni ed altro possono tornare utili....
Il vero spirito del forum !!! ;-) ....  non prendetemi troppo sul serio .... :-P

Saluti a tutti Giuseppe :-D

 dj :

3/10/2015 18:08
 Salve a tutti ...
piccolo aggiornamento con le antenne filari tese tra i due alberi. Sono stati aggiunti anche gli isolatori, sia  sulle antenne che sulle sartie che terminano in prossimità delle antenne stesse.













Qua ci sono anch'io ! :-P :-P :-P

Alla prossima da Giuseppe :-D

 marco1971 :

3/10/2015 18:19
 Mamma mia, o hai una manona da scaricatore di porto :-D o il modellino è davvero in scala 1:400. :-P

Scherzi a parte ottimo lavoro!

Marco

 enrico63 :

5/10/2015 20:18
 Ma insomma...fate dei microbi ma col supe dettaglio:-x :-P  Confessa che usi ochhiali + lenti addizionali + lentone ecc...

Bel lavoro Giuseppe
:-)

 Alle :

6/10/2015 00:36
  Impressionante, davvero bella. Solo dall'ultima foto ho capito quanto è piccola. 

 dj :

12/10/2015 19:36
 Marco grazie, ma stai attento a non scherzare troppo con gli scaricatori di porto :-P :-P :-P
@ Peppe Alle : grazie, ma non ho capito se è impressionante il mio pollice e bella la nave o viceversa :-P :-P :-P
Quote:
enrico63 ha scritto: Ma insomma...fate dei microbi ma col supe dettaglio:-x :-P  Confessa che usi ochhiali + lenti addizionali + lentone ecc...:-)

 .... sotto la risposta :-P



Scherzi a parte .... grazie a tutti voi per i complimenti ...
ed ecco gli occhiali che uso con lenti intercambiabili con vari ingrandimenti. Senza di loro lavorare su piccoli particolari diventa, no quasi, ma impossibile (almeno x me).



Saluti a tutti da Giuseppe :-D :-D

 dj :

23/11/2015 19:20
 Salve a tutti
ulteriore aggiornamento con l'aggiunta del cavo che collega insieme tutti i candelieri ed utilizzato per stendere i teli parasole. Per ultimo la bandiera tricolore della Regia Marina sull'alberetto di poppa.
Devo dire però che quella stampata, seppure ben fatta, non mi soddisfava appieno a causa dell'eccessivo spessore quando ripegata su se stessa per ottenere la doppia facciata. Ho cercato quindi una soluzione.
Ho dapprima incollato la bandiera su un pezzo di cartoncino. Poi a colla completamente asciutta ho cercato con un bisturi affilato di "spellare" con delicatezza la parte superficiale stampata.



Successivamente, a distacco completato, ho girato la bandiera e dalla parte opposta la stampa, sempre con il bisturi, ho asportato un ulteriore strato di carta (quella specie di laniccia che si vede).



Come vedete di seguito la parte opposta non stampata comincia a far intravedere i colori nazionali con lo scudo sabaudo ....



A questo punto ho ritagliato una sola parte e con una mano di "pozione" magica (quella già descritta) il colore è risorto anche sul lato opposto.
Più sottile di un singolo foglio ;-)
Ecco il risultato (misura poco più di 3 x 2 mm) ..... che ne pensate ?? Fatemi sapere.





La nave può considerarsi terminata ... la prossima volta cercherò di postare le foto del modello completo .... ma non vi libererete di me perchè questo post continuerà con la R.N. Papa :-P :-P ... non è una minaccia

sull'attenti alla vista dei colori nazionali Giuseppe saluta :-D

 Alle :

23/11/2015 20:30
  La bandiera direi che è ok... Aspettiamo le foto della nave completa.
Ciao omonimo.
Pino.

 Maurizio Maggi :

24/11/2015 12:13
  Giuseppe, bel lavoro ! Nonostante sia di carta e io odio la carta, ma anni fà sono rimasto sbalordito ad una fiera a Dortmund davanti ad uno stand che esponeva circa 150 modelli di carta in varie scale assolutamente fantastici.
Bello il mare, realistico ; ad essere proprio sincero mi piacciono un po meno le canne dei cannoni , ma usare un tubicino di ottone ? Bello anche il dettaglio di coperta, tieni presente per un prossimo modello che in periodo di guerra veniva eliminato tutto quello che poteva creare problemi all'armamento e al brandeggio ; le navi operavano con la cosidetta " fronte sgombra " . Quindi le estensioni sulle battagliole non dovrebbero esserci e anche dei tratti di battagliola veniva eliminata. Pero noi non lo diciamo a nessuno perchè in realtà ci piace così , ricca di dettaglio. Potresti aggiungere qualche figurino , l'equipaggio farebbe una bella figura. Mi sembra che L' Arsenal ( ditta francese ) li faccia in 3D anche in scala 1/400, io li ho presi in scala 1/350 e sono ottimi non piatti come i fotoincisi.
Ciao e complimenti 
Maurizio

 lananda :

24/11/2015 12:34
 ...qui ogni commento, per positivo che sia, diventa riduttivo...:-D :-D :-D

 dj :

26/11/2015 11:27
 Ciao Pino (anche a me i famigliari e gli amici mi chiamano così) ho già fatto le foto e le pubblicherò al più presto ...

Grazie Ferdinando per i commenti ma si può sempre migliorare ....

Un grazie anche a Maurzio ....
per le canne dei cannoni ci sto lavorando su per le prossime realizzazioni ma saranno sempre di carta sperando di raggiungere un risultato migliore (vedi Fernando??).
Per l'equipaggio raccolgo la tua proposta ed "animerò" la nave successivamente. In tal senso ho un set di figurini Tamiya che sto cercando di modificare in 3D. Concordo appieno il giudizio su quelli L'Arsenal e ci sto facendo un pensierino...
In riferimento alla "fronte sgombra" e le estensioni sulle battagliole ti prego, se puoi, di essere più preciso e di segnalarmi  qualcosa di specifico in considerazione del fatto che il wip continuerà con la R.N. Papa e vorrei non ripetere gli errori (e c'è ne sono) che ho fatto sul Prestinari.
Un grazie a tutti da Giuseppe (per gli amici e a chiunque piace anche PINO) :-D :-D :-D

 marcellodandrea :

26/11/2015 18:33
 Maurizio intende che tutte le battagliole e candelieri vari dal cannone in avanti venivano tolti per avere il campo di tiro libero.  Come ho già detto, bel modellino, complimenti. :-)

 alcione :

26/11/2015 18:44
 Bravo Giuseppe :-D un sincero ed appassionato
" ben fatto " e " alla via così "
saluti,
Francesco :-)

 Zailan :

26/11/2015 19:19
  Mah, io le battagliole le vedo...
e' vero che questa foto e' stata presa in bacino, ma alla fine e' sempre la foto che fa testo.


 Maurizio Maggi :

26/11/2015 21:59
  Ciao Pino
per fronte sgombra si intende quando una nave disarma tutti gli accessori utili in tempo di pace e mantiene a bordo lo stretto indispensabile per divenire operativa in guerra. Per fare un esempio , sulle corazzate quando uscivano in missione di guerra venivano sbarcate e lasciate a terra la maggior parte delle imbarcazioni di servizio in quanto potenziali fonti di incendio e i ponti venivano irrorati di acqua di mare  ( quelli in legno ) per lo stesso motivo. Diverse marine eliminarono , all'inizio delle ostilità, rivestimenti in linoleum antisdrucciolo dai ponti sempre per lo stesso motivo. Le battagliole naturalmente rimanevano anche per motivi di sicurezza, immagina con mare grosso ,  le ondate che spazzavano il ponte di un cacciatorpediniere, se scivolavi e non ci fossero state le battagliole , beh immagina. Le foto che allego mostrano la prora di un ct classe soldati e la torp. Bassini, come vedi le battagliole ci sono ad altezza che non ostacola la punteria dei pezzi, venivano quindi eliminati i candelieri alti  e relative draglie ( i cavi in acciaio che i stessi sostenevano ) che potevano servire per montare i tendoni per fare ombra etc. etc..
Il tuo modello, senza le bande rosse e bianche a prora sembrerebbe una torpediniera in navigazione in periodo di pace. Bada , questo non toglie nulla al lavoro e ai complimenti che, giustamente , ti abbiamo fatto tutti.
Ciao Maurizio




 Zailan :

26/11/2015 23:22
  Scusa Maurizio,

non voglio sembrarti insistente, ma non sempre e' cosi'. Ora, ho foto di due Tre pipe in mimetica (uno e' l'Insidioso a due pipe) con l'asta portabandiera, e qui ti posto altre unita'. 
Vero, sono in porto, e probabilmente durante le operazioni in mare venivano smontate. In effetti, da neofita che sono, mi ero chiesto anch'io come facessero a sparare con tutto quel groviglio davanti. L'unico errore, se c'e', e' che l'unita' e' in navigazione.






[ Modificato da Hoot il 12/12/2015 12:15 ]

 Maurizio Maggi :

27/11/2015 13:23
  Zailan stiamo dicendo le stesse cose , in effetti le foto non mentono ! Io pero avevo parlato di candelieri non di aste portabandiera. In navigazione spesso veniva abbattuta sul ponte in quanto fissata su perni girevoli e immediatamente ripristinata all'ingresso in porto in quanto era obbligatorio, appena calata l'ancora, mostrare la bandiera di bompresso. Talvolta l'asta non veniva tolta anche perché l'ingombro che dava era molto poco.
La prima foto, Torp. Lira  metà del 42' , mostra a prora solo la battagliola , altri ingombri tutti tolti, e un telo parasole a poppa, ma ci mettevano un attimo a mettere o/a togliere . La terza , torp. Castore fine 1942 , la nave è in bacino quindi tutto è possibile !  La seconda foto invece , Torp. Lince 1942 , mi intriga molto , intanto il disegno della mimetica è abbastanza diverso da quello riportato sui vari testi e poi , ma probabilmente sono giochi di luce o negativo alterato o foto riprodotta male , la Lince sembrerebbe dipinta a tre toni di colore anzichè due (  grigio cenerino chiaro e grigio scuro ) . Urge indagare !
Ciao Maurizio

 Zailan :

27/11/2015 14:57
 No, non credo che sia una mimetica a tre toni,
semplicemente, con l'usura, cattiva pitturazione, e' venuto fuori il precedente schema mimetico "splinter". Mi ricordo di qualcosa del genere quando feci il modellino del Graf Spee. Nelle foto si poteva vedere nel torrione principale affiorare un precedente schema mimetico... 

 marcellodandrea :

27/11/2015 18:01
 Solo per amore di discussione, vi segnalo la foto di riferimento del mio Audace. Se ingrandite, vedrete che tutte le battagliole di prua sono assenti, dal cannone in avanti.

I numeri non hanno importanza, ho usato una foto del topic della campagna.



 dj :

27/11/2015 19:37
 Ringrazio ancora tutti per i complimenti : Francesco, Marcello, Zailan e Maurizio ma mi preme anche partecipare a questa interessante discussione.
Ho notato anch'io come Zailan la presenza, durante il periodo bellico, delle aste dei candelieri su molte foto di unità anche in navigazione come anche la loro assenza. Diciamo che in mancanza di documentazione fotografica accertata e quindi nel dubbio, la logica (nessun ostacolo per gli armamenti) fa propendere di più su quanto dice giustamente Maurizio soprattutto in riguardo della zona di prua (foto di Marcello).
Ma allora come la mettiamo con il pezzo da 102/45 a poppavia ostacolato nel brandeggio dalla vicina manica a vento? (freccia gialla) Certo queste erano amovibili (almeno presumo) e quindi di rapido smontaggio (come i candelieri ;-)).
Non voglio a tutti i costi difendere la mia scelta di montare i candelieri e relativi cavi per i teli anche perchè se il buon Maurizio avesse insinuato prima in me il dubbio avrei volentieri evitato la faticaccia per la loro realizzazione :-P :-P :-P.
Scherzi a parte ben vengano queste discussioni !!
Comunque tutto questo è scaturito dal fatto che dopo aver pubblicato la foto di riferimento del primo post l'ho "rinnegata" poi facendo la nave in navigazione ... diciamo che la nave è appena uscita dal porto urgentemente e i marinai non hanno ancora provveduto ad attrezzare la nave a "fronte sgombra" anzi eventualmente sarebbe un'idea nel piazzare i figuri intenti in questa operazione :-P.
In attesa delle foto della R.N. Papa propongo fin da ora un sondaggio : candelieri e cavi a prua si o no ? Cominciate a pensarci  :-D

Grazie a tutti da Giuseppe :-D


 enrico63 :

28/11/2015 09:35
 Bella la riproduzione del tricolore. Ma il cavo dove è attaccato non dovrebbe essere più teso?? O dico na caxxata??
Ciao
:-)

 dj :

28/11/2015 12:09
 Ciao Enrico
l'idea era quella di riprodurre una manovra della bandiera un pò lasca smossa dalle raffiche di vento che iniziano a smuovere il mare (come nella foto di Marcello) ...
Quote:



... ma se questo non è arrivato, allora ho sbagliato qualcosa ?? :-(   O forse la foto non aiuta dato che è stato "zoommato" il solo particolare lasciando fuori il resto della scena ??? Alle prossime foto con panoramica completa fatemi sapere ....

Saluti da Giuseppe :-D

 Maurizio Maggi :

28/11/2015 14:39
  Un ciao a Giuseppe , a Pino  , a DJ  e ad Enrico !
La foto dell' Audace mostra lo stesso in manovra a lentissimo moto nella rada di Brindisi mentro il San Giorgio o il San Marco sullo sfondo è all'ancora . Dalla bandiera si capisce che c'é una bella brezza non sufficiente a smuovere le acque del porto ma è probabile che fuori dal porto il mare era pieno di crestine bianche ( le cosidette pecorelle !) . Tutte le manovre e le sartie non sono mai tesate al massimo , questo per consentire un minimo di elasticità all'albero . La bandiera viene issata al picco con una sagola che dovrebbe apparire doppia  in quanto scorre in un bozzello ( una carrucola ) fissato all'estremità del picco, altrimenti come potrebbe essere issata o ammainata ? Le uniche manovre composte da un solo cavo ,   d'acciaio , solo quelle del sartiame che sostine l'albero. Tutte le altre sono sagole che passano appunto in un bozzello e sono sempre più lasche del sartie. Il problema con i modelli navali e cercare di conoscere e sapere come si manovrava e come venivano gestite le tante diverse attrezzature a seconda che fosse un periodo di pace o se in guerra , cosa cambiava tra una navigazione di guerra ed una sosta in porto ? Non è facile e cè sempre da scoprire qualcosa di nuovo, anche perchè quello che era in uso su di una torpediniera ( magari una vecchia tre pipe ) non era lo stesso su di un cacciatorpediniere più moderno per non parlare poi delle grandi navi. Certe volte invidio quelli che fanno i carri armati !
Chiedendo scusa per qualità disgustosa del mio scanner metto una foto del Papa negli anni 30' , lo farei cosi , pieno di tutto e di più !
Ciao Maurizio

 dj :

7/12/2015 14:21
 Ciao Maurizio
la RN Papa, come si dice, è già stata impostata con lo schema mimetico a due toni (vedi post iniziale) quindi riprenderemo la discussione sulle disposizioni tra breve. Nel frattempo le foto della R.N. Prestinari terminata, o quasi perchè vorrei aggiungere l'equipaggio ma lo farò insieme al Papa (la nave...).























Grazie a tutti e vi ricordo di rimanere in questi paraggi perchè il wip continuerà con la R.N. Papa (in tema con il Giubileo .... battutaccia :-P) ed ho bisogno del vostro aiuto per correggere eventuali errori ... (azz... gira gira mi sono dimenticato di dare il trasparente al mare!)

A presto Giuseppe :-D :-D :-D

 macetta :

7/12/2015 15:04
 COMPLIMENTI !!!! GRANDE REALIZZAZIONE !!

 CR.42 :

7/12/2015 15:55
 Francamente non mai aperto un post di questa categoria, ma devo ammettere di essere stupito dalla qualità dell'esecuzione.
Se non sapessi che è di carta, avrei pensato che si tratta di un modello in plastica!
Le mie più sincere congratulazioni.

Ermanno

 ilducaluca :

7/12/2015 17:40
 Alla faccia...!!! :-o :-o :-o
Che meraviglia!!!

 dj :

7/12/2015 19:12
 Grazie per i complimenti ... troppo buoni... :oops:

@ macetta Claudio approvo il tuo incipit  "Buon modellismo, economico, a tutti" e lo sposo in pieno ... nel mio caso aggiungerei anche "photo etch free" (quando possibile...)
@ Ermanno sono contento di aver catturato la tua attenzione e passa più spesso da queste parti che mi fa sempre piacere
@ Duca è un onore ... un nobile ! Scherzo grazie delle :-o... faccine ...

Tornate a trovarmi .... prossimamente con la RN Papa .... Ciao Giuseppe :-D :-D :-D 

 ABC :

7/12/2015 20:55
 Ciao Giuseppe

Realizzazione a dir poco stupenda, complimenti vivissimi per il tuo magnifico lavoro! Rimango collegato per la RN Papa.....

Alessandro :-) :-) :-)

 fabiowrc :

7/12/2015 22:10
 Complimenti anche da parte mia.
Le navi della seconda guerra è sempre un piacere vederle realizzate

Fabio.

 Alle :

8/12/2015 01:22
  Anche questa è una grande realizzazione. Complimenti, complimenti vivissimi.
Pino.

 marco1971 :

8/12/2015 17:46
 Bravo Giuseppe, ottima realizzazione! :-)

Marco

 alcione :

10/12/2015 16:04
 Giuseppe,
è sempre un vero piacere ammirare un buon
lavoro,che ha visto tanta passione ed impegno :-D
ciao,
Francesco :-)

 dj :

11/12/2015 22:54
 Salve ragazzi, grazie a ...
@ Alessandro .... aspetto tue visite e commenti sulla RN Papa (invito esteso a tutti ovviamente)
@ Fabio anche in te sotto sotto cova un marinaio ... la foto della RN Da Noli ti tradisce ... allora cosa aspetti "buttati" in una realizzazione marinara ;-)
@ Alle ... grazie tra omonimi ci si capisce...
@ Marco ti verro presto a trovare nel tuo wip sulla bella Emden
@ Francesco le tue parole mi rendono felice perchè il modellismo è fatto di passione ed impegno e quindi il tuo è un riconoscimento che mi gratifica e mi onora :oops:

grazie ancora a tutti .... Giuseppe :-D

 enrico63 :

12/12/2015 11:54
 Stupenda Giuseppe:-o
Grandissimo lavoro sulla nave ...preciso pulito e molto ben dettagliato. E poi messe a mollo nel mare acquistano ancora più fascino!!
Ancora complimenti.
Ciao

 corale :

12/12/2015 18:02
 Sono sempre più affascinato da questi capolavori di carta :-o

 Oberst_Streib :

13/12/2015 09:31
 

:-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o
Giuseppe, 'no spettacolo come al solito!
Pochi modellisti navali qui, ma tutti dediti alla ricerca esasperata del particolare, del dettaglio, del realismo storico.... bravi bravi bravi.
E poi e' pure di carta..... che invidia....

:-) :-) :-) :-)

 dj :

14/12/2015 12:31
 Grazie ... ad Enrico ed ai due Alessandro, Corale e Oberst_Streib ...

a presto Giuseppe :-D :-D

 marcellodandrea :

24/12/2015 21:52
 Su you tube ho trovato questo filmato del 1933.

 dj :

27/12/2015 11:35
 Grazie Marcello
questo video mi era sfuggito ... ho notato una particolarità:
quando le torpedinere escono da Taranto hanno l'albero di trinchetto abbassato tanto da passare tranquillamente sotto il ponte girevole. Poi verso la fine del filmato si vedono chiaramente con l'albero alzato (RN Abba) :-? :-?.
Forse con semplici manovre si poteva anche abbassare ed alzare .... Mah :-?

Saluti ed auguri a tutti Giuseppe :-D :-D

 dj :

12/1/2016 23:08
 Salve a tutti
anno nuovo .... nave vecchia ! Cioè terminiamo quello che è stato iniziato.... RN Papa versione mimetica 1943 ...
alcune foto per evidenziare lo stato attuale dei lavori



trama antiscivolo sui ponti


Fumaioli (... 3 pipe ...)



Dima per inclinazione fumaioli









ai prossimi aggiornamenti .... saluti Giuseppe :-D :-D :-D

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