Forum : Modelli di carta

Soggetto : ct RN Gen. M. Prestinari 1923, 1:200, FINITO

 marcellodandrea :

17/10/2012 19:36
 Bene, come accennavo in precedenza comincerò questo topic per fare il mio secondo modello in carta di una nave, la Prestinari tratta dai disegni di ZioPrudenzio.

Come è già venuto fuori da qualche scambio di battute con Zailan, il disegno di Prudenzio è carino ma necessita di alcune correzioni a seconda di come lo si voglia collocare temporalmente, dal momento che così com'è è incongruo. In particolare le alette di plancia e le finestrature più piccole appartengono all'ultima versione della nave (da ottobre 1942 in poi, circa) quando però lo scafo era già mimetizzato da diverso tempo. Quindi delle due l'una, o si mimetizza lo scafo, o si retrodata la nave.

Io mi sto indirizzando per la costruzione verso una foto decisamente più vecchia, che mostra il Prestinari in un porto forse francese (stando ai commenti a fondo pagina) con, dietro, la "vecchia" Amerigo Vespucci (cioè la nave precedente a quella che attualmente porta quel nome).

La foto non è datata ma posso ipotizzare che si tratti di un periodo intorno al 1927 (più o meno). La vecchia Vespucci, infatti, fu posta in disarmo nel 1928. La colorazione delle navi militari italiane d'altra parte passò da grigio scuro a grigio cinerino chiaro intorno al 1929-30, con - mi dice M. Brescia - un certo numero di eccezioni dal 1925-1926 in avanti tra cui, stando alla foto, molto probabilmente anche il Prestinari.

Questa foto mi permette di fare alcune cose nuove: una nave ormeggiata a fianco della banchina e con i teli parasole stesi. Per retrodatare la plancia utilizzerò i disegni che Zailan ha gentilmente messo su questo forum nell'altor topic sui "tre pipe".

Sarà necessario fare inizialmente tre modifiche: 1) togliere le bande bianco-rosse dalla prua (riferibili al periodo della seconda guerra mondiale); 2) modificare i codici identificativi ottici a prua, che nel 1927-28 molto più piccoli ; 3) modificare la posizione e il numero degli oblò di prua (fila inferiore), che sono diversi da quelli proposti dal disegno (che probabilmente, devo controllare meglio, riporta una modifica della nave di molto posteriore).

Per ora è tutto e la discussione è aperta :-)

 enrico63 :

17/10/2012 21:53
 Ohhhhhhh... un'altro paper ;-)

Aspetto la partenza. Io con lo Zara sono un po' fermo, anche perchè sono partito con la progettazione del maz e in questo momento mi prende di più.

ciao

 marcellodandrea :

18/10/2012 19:00
 Quote:
enrico63 ha scritto: Ohhhhhhh... un'altro paper ;-)

ciao


caro Enrico, ci provo...

Ho giusto giusto una domanda per gli esperti di grafica:

Nella fiancata del Prestinari è necessario aumentare il numero degli oblò della fila inferiore del castello. Usando Photoshop CS (quello che ho io...) come posso fare per allinearli agli altri? Immagino di dover usare il timbro clone, ma mi riesce difficile allinearli, perchè oltretutto la fila non è orizzontale ma leggermente inclinata. Pensavo di fare una linea come livello e seguire quella, per poi toglierla, ma si direbbe che il programma non me lo consenta.:-?

 enrico63 :

18/10/2012 20:14
 Ciao Marcello,

Ho usato parecchio photoshop ma da qualche anno uso gimp.
Comunque sono molto simili e, a parte i nomi dei comandi e delle varie funzioni che non ricordo, direi che i metodi sono simili fra i due programmi.
Non so quanto tu sia pratico di PS ma per fare una linea  io aprirei un nuovo livello con fondo "trasparenza". Tale livello deve trovarsi sopra il livello con la fiancata.
Qui puoi tirare le linee di riferimento vedendole sopra il disegno della fiancata senza quindi rovinarla.
Quando non le vuoi vedere togli la spunta dall'occhio che indica la visibilità del livello e quando non dovesse più servirti lo trascini nel cestino in fondo alla finestrella dei livelli.
per copiare un oblò evidenzi il livello del disegno, con una selezione lo copi anche con un po' di contorno, apri un livello con trasparenza di sfondo, e ce lo incolli. Su questo nuovo livello lo rifinisci al meglio. A questo punto lo puoi spostare in modo che si posizioni correttamente rispetto alla fiancata.
quando sei soddisfatto puoi fondere i livelli ed avere il disegno corretto.
puoi anche stampare tenendo visibili tutti ilivelli che compongono la tua immagine ottenendo una stampa completa ma tenendo separati tutti gli elementi che la compongono per eventuali altre modifiche.

Se ti ho detto cose che già conosci .......scusa :-D
se hai bisogno di altre indicazioni chiedi pure :-)

 Zailan :

18/10/2012 21:06
 
Se il profilo della nave segue un andamento retilineo, puoi semplicemente clonare l'oblo' sino al margine superiore o inferiore, per poi incollarli nella posizione dovuta, come ho sottolineato in rosso nell'esempio. Cosi' eviti di averli saltellanti.

Comunque, ti consiglierei di tentare le tecnica avanzata di Enrico, perche' e' sempre meglio apprendere qualche nuovo trucco e, sopratutto, funziona anche nei casi in cui la mia tecnica fallisce.

 marcellodandrea :

19/10/2012 12:07
 
Ho fatto come ha detto Enrico, in realtà iol motivo per cui non funzionava a me è che mi dimenticavo di selezionare un livello diverso quando andavo a clonare... (sob, mancanza di esperienza). Le istruzioni di Enrico mi hanno permesso di scoprire la dimenticanza.

Posto qui la prova che ho fatto, confrontata con un dettaglio del disegno della Cantore che compare sul volume n. 17 di A. Rastelli della serie orizzonte Mare, Albertelli 1994, pg. ? (se qualcuno conosce la pagina sarei grato se me la segnalasse).




Ho riscalato i disegni in modo che siano pressapoco uguali. Come si può vedere, dalla fiancata del Prestinari ho tolto il vecchio codice troppo grande, ma anche il fascio davanti al nome, a poppa, perchè nella foto che ho citato nel messaggio all'inizio (da Navieearmatori), la Prestinari non ha ancora questo simbolo.  Ho poi messo gli obò come consigliato. Che ne dite?

Si noterà anche che la prua è di inclinazione diversa.  Questo credo sia un errore del disegno di Zioprudenzio, infatti sempre nel medesimo libro di Rastelli il Prestinari 1941 ha lo stesso profilo della Cantore ma, poiché qui potrebbe trattarsi anche di una standardizzazione dei disegni, c'è un'altra foto del Prestinari presa ad Ancona  (sempre da Naviearmatori) in un periodo certamente vicino a quello bellico che mostra la nave al traverso con il profilo giusto ben visibile (come quello della Cantore, appunto).

Cercherò perciò di modificare anche il profilo della prua. Un passo alla volta... :-)

 Zailan :

19/10/2012 15:34
 

Mah,

Visto che ci sei ti segnalo anche altri errori.

1) Nella foto in tuo possesso noterai che GEN. M. PRESTINARI e' scritto in realta' cosi' Gen. M. PRESTINARI.

2) La piataforma del cannone centrale e' errata e va modificata come nel disegno.

3) Idem per la poppa. Il cui asse del timone scorre all'interno.

4) Il primo tubo fumogeno e' sul lato sinistro della ciminiera, non al centro.

5) Sempre nella foto, noterai che nella ciminiera centrale ci sono due tubi sottili (fischietto acustico???) che nel kit di Zio Prudenzio sono centrali (quelle specie di candelabri, pezzi 4/15) mentre in realta' sono attaccati ai lati della ciminiera e poi se ne distaccano.

6) Il ponte sopraelevato dove si trovano le ciminiere finisce con andamento rettilineo nel kit, mentre nei disegni finisce obliquo.

7) Controllati infine anche il file che ti ho mandato, perche' mi sembra che nel Prestinari non si vede l'oblo' posteriore.

 

 alcione :

19/10/2012 17:03
  Cantore che compare sul volume n. 17 di A. Rastelli della serie orizzonte Mare, Albertelli 1994, pg. ? (se qualcuno conosce la pagina sarei grato se me la segnalasse).


E' una tavola tra le pagg. 104/105 ; hai avuto la mia documentazione ?
Hai il dossier n. 3 di Storia Militare - In guerra sul mare - ? in caso contrario ti segnalo  in
4^ di copertina un disegno a colori del Prestinari nel 1942 -
ciao e buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

19/10/2012 17:26
 Quote:
Zailan ha scritto:
Visto che ci sei ti segnalo anche altri errori.

1) Nella foto in tuo possesso noterai che GEN. M. PRESTINARI e' scritto in realta' cosi' Gen. M. PRESTINARI.

3) Idem per la poppa. Il cui asse del timone scorre all'interno.

7) Controllati infine anche il file che ti ho mandato, perche' mi sembra che nel Prestinari non si vede l'oblo' posteriore.

 



Per il momento prendo in considerazione questi, relativi allo scafo (non posso fare un controllo generale dall'inizio, sarebbe dispersivo per me e forse anche per questo wip). Comunque grazie, (benedetti forum !!!)

1) Sì è vero anche gen. va cambiato, così come il secondo oblò inferiore sul castello perché nella mia modifica l'ho messo troppo indietro, ma rispetto al disegno della Cantore va spostato). Ma ero ansioso di mostrare che avevo capito come sistemare gli oblò...   :-)

3) Questo non me ne ero ancora accorto, grazie.

7) Tuttavia non ho capito bene questa: di quale oblò parli? A poppa ci sono 14 oblò e sono presenti tutti anche nel disegno. Abbi pazienza spiegami meglio.


Quote:
alcione ha scritto:  Cantore che compare sul volume n. 17 di A. Rastelli della serie orizzonte Mare, Albertelli 1994, pg. ? (se qualcuno conosce la pagina sarei grato se me la segnalasse).

E' una tavola tra le pagg. 104/105 ; hai avuto la mia documentazione ?
Hai il dossier n. 3 di Storia Militare - In guerra sul mare - ? in caso contrario ti segnalo  in
4^ di copertina un disegno a colori del Prestinari nel 1942 -
ciao e buon lavoro,
Francesco :-)


Sì l'ho avuta grazie (ti ho risposto via mail mi spiace se non ti è arrivata) ma le pagine erano rimaste fuori dall'immagine. In guerra sul mare ce l'ho, ma quell'immagine non l'ho ancora guardata perchè sto cercando di imparare amodificare lo scafo, per ora (lato divertente esso stesso, tra l'altro).





 Zailan :

19/10/2012 19:03
 Mi riferivo alla parte posteriore della plancia.

Nel Papa si vede nella tuga un oblo' che da a poppa, nel Prestinari no.
Ancora, nel 1o il piano sopra questa tuga (dove c'e' il telemetro e il faro) e' a filo della stessa, mentre nel 2o si nota che sporge fuori.

Infine, giusto per seccarti a lavoro finito, gli OBLO' di Zio Prudenzio appaiono troppo sovradimensionati... Visto che hai i piani, ti consiglierei di modificare uno di questi e di incollarli poi sopra quelli originari....

 marcellodandrea :

20/10/2012 12:19
 Quote:
Zailan ha scritto: Mi riferivo alla parte posteriore della plancia.

Infine, giusto per seccarti a lavoro finito, gli OBLO' di Zio Prudenzio appaiono troppo sovradimensionati... Visto che hai i piani, ti consiglierei di modificare uno di questi e di incollarli poi sopra quelli originari....





Capisco riguardo la plancia. Ho annotato, ma me ne occuperò quando arirverò a quel punto, seguendo la mia solita tabella di marcia.

In quanto agli oblò, il lavoro non era finito comunque per vari aggiustamenti.

Ma... se è solo per questo, ts ts, anche il colore generale dello scafo è troppo scuro  ...

8-) 8-) 8-) 8-) 8-)


(ma insomma, datemi tempo... sto imparando ora l'abc delle correzioni grafiche dei disegni)

 marcellodandrea :

20/10/2012 20:56
 Volevo precisare che io NON ho i piani della Prestinari, magari li avessi. I disegni che utilizzo provengono dal libro di Rastelli.

Comunque, ho modificato tutti gli oblò rimpicciolendoli come nel disegno che segue. Ho anche aggiustato il tagliamare, ma questo solo per avere un'idea, diciamo (comunque mi sembra quasi esatto). Ovviamente devo modificare di conseguenza anche la chiglia. Ho spostato leggermente anche i due oblò della fila inferiore del castello, adesso mi sembrano molto vicini alle posizioni che hanno sulla Cantore.  In quanto al nome della nave, il font che ho usato (copperplate) mi sembra più simile ma la "A" è ancora troppo stretta . Invece per le lettere minuscole di Gen ho usato Arial, ma la "e" non è abbastanza piatta. D'altra parte ora la scritta è collocata più esattamente sulle fiancata, in relazione agli oblò.  Anche il codice PR è in Arial, la distanza tra le lettere è stata aggiustata come da questa foto . Ora, guardando attentamente la suddetta foto ci si rende conto che gli oblò della fila superiore del castello NON sono uguali a quelli riportati nel disegno sul libro di Rastelli (14 invece di 12) e la loro distanza relativa è diversa (si prenda come riferimento la linea verticale delle lettere e si vedrà). Ergo, quegli oblò della fila superiore devono essere modificati e aumentati di numero. Per la precisione, dopo i primi tre oblò della fila superiore da prua verso poppa, va aggiunto un altro oblò  mantenendo (presumo) la stessa distanza e quindi il successivo gruppo di 4 va spostato leggermente indietro. Infine, un altro oblò va aggiunto prima dell'ultimo gruppo di 5 (per un totale, appunto, di 14 oblò equidistanti).







Ok. tutto questo è servito anche a fare pratica e infine è stato un lavoretto di mezz'ora, una volta capito il meccanismo.

ORA PERO', FOTO ALLA MANO DEL PRESTINARI, MI ASSALE UN ALTRO GROSSO DUBBIO: IL GRIGIO "CINERINO" DEL DISEGNO NON E' TROPPO SCURO ???

 Zailan :

21/10/2012 11:09
 Quote:
ORA PERO', FOTO ALLA MANO DEL PRESTINARI, MI ASSALE UN ALTRO GROSSO DUBBIO: IL GRIGIO "CINERINO" DEL DISEGNO NON E' TROPPO SCURO ???.


Prima di modificare il colore (che e' comunque un lavoro di pochi minuti se non ombreggi), ti consiglierei di stampare dei pezzi di prova, poiche' c'e' sempre qualche differenza di tonalita' tra le immagini al computer e quelle stampate. Dacci anche una mano di protettivo sopra per vedere quanto cambia e confrontalo con qualche pezzo colorato col colore  clonato del tuo Sauro.

O, se sei proprio in vena di modifiche integrali, usa il modello come base e dipingi il tutto come fa Enrico...
Sarei proprio curioso di vederlo a confronto con il Sauro "di plastica".

Quanto agli oblo', anch'io mi sono dannato l'anima per modificarli secondo le foto, sopratutto con i codici del La Masa... dove le lettere s'incastravano con essi. Tuttavia, molto poltronamente, ho modificato solo quelli a prua.

 marcellodandrea :

21/10/2012 11:26
 Ho già confrontato, accostandoli, il colore della Ape di zioprudenzio con quello del Prestinari, e l'ultimo è senz'altro più scuro.  Considerando che sto riesumando o anche scoprendo nuovi modi di usare il mio photoshop, mi piacerebbe provare a cambiare il colore in una copia di prova e vedere l'effetto che fa .
Sto rimuginando su come potrebbe essere un lavoro di pochi minuti come dici tu... ma se mi dai qualche indicazione è meglio mi sa  :-)  :-)  :-)

 Zailan :

21/10/2012 14:10
 Semplicissimo,

Apri l'immagine del Prestinari e poi quella del Sauro.

Usa lo strumento clona colore (quello a forma di contagocce, "eyedropper tool"), clicca sul colore che vuoi clonare (lo scafo del Sauro ad es.). Quando vedi che il colore selezionato e' cambiato, torna sull'immagine del Prestinari, e seleziona il secchiello che sta rovesciando il colore (paint bucket tool), clicca sull'area che vuoi cambiare il colore e sostituira' immediatamente tutto il colore di un'aerea in un altro (ad es. tutto il bianco continuo diventa nero sino a quando non trova colori diversi).

Per Velocizzare, e cambiare l'intera tonalita' di colore di un foglio, seleziona "seleziona colore" (vai su Select, color range) una volta selezionato, ancora una volta il secchiello, tutte le aree selezionate dovrebbero cambiare colore..

Se non funziona (ad es. colora solo le aree una per una), seleziona pennello e impostalo su dimensione massima, poi passalo sull'intero foglio... Sta tranquillo, solo le aree selezionate cambieranno colore.

Buon divertimento.

 marcellodandrea :

21/10/2012 15:53
 Ecco qua la versione finale: colore in grigio cinerino chiaro; scritta a poppa in Arial (il più simile che ho trovato), aggiustata in modo da occupare le posizioni giuste rispetto agli oblò di poppa (vedi la foto di rferimento su Naviearmatori); codice PR a prua ugualmente in Arial (anche questo aggiustato rispetto agli oblò sulla base di questa foto su wikipedia). La foto su Naviearmatori dà l'impressione che gli oblò della fila superiore siano spostati in avanti rispetto a quelli inferiori più o meno a metà strada, ma se si osserva l'altra foto di Naviearmatori dove il Pr è circa al traverso non è più così, le due file sono sostanzialmente in corrispondenza.
 

 marcellodandrea :

22/10/2012 22:53
 Ecco le due fiancate. In quella di sinistra ho tolto un oblò nella fila superiore del castello, perchè nella foto di riferimento (1927 circa, da Naviearmatori) chiaramente non c'è (a differenza della fiancata di dritta). Questo oblò manca pure nell'altra foto di Naviearmatori (posteriore, circa fine anni '30). Questa situazione è comune a tutti gli altri cctt della classe (confrontando tutte le foto che ho si vede in tutti).


 Zailan :

23/10/2012 10:02
 


Mancano le strisce nere in corrispondenza dei paranchi per le scialuppe, o le aggiungerai dopo? Nelle foto sono visibili su entrambi i lati.

Ci darai anche delle ombreggiature, o preferisci lasciare il colore piatto? (questione di gusti, ovviamente).

Dimenticavo, devo darti anche un'altro pezzo per la Plancia. La tuga inferiore originale e' troppo larga (quindi devi restringere anche la base bianca sul ponte) nella realta' dal retro della plancia si aprivano due porticine che davano su delle scalette per scendere. Nel Prestinari "aggiornato" queste due porte erano sparite e si accedeva alle alette tramite delle porte ricavate sui fianchi della tuga posteriore... nei piani in tuo possesso la tuga pare allargata o, viceversa, e' la plancia ad essere stata ristretta. Io ho usato un profilo del La Masa per ricalcolare le dimensioni. Infine, la posizione delle porte nella tuga che sostiene la plancia e' troppo arretrata, e le scale ci sbattono sopra. Appena finisco di correggere i miei pezzi te li invio.

 marcellodandrea :

23/10/2012 12:05
 Per le strisce nere, stavo cercando di capire che cosa fossero. Non dimenticate che vado avanti un passo alla volta, non so nulla di queste navi. Nelle foto delle varie navi della classe non sempre sono presenti in quegli anni, a volte ce n'è una sola, a volte nessuna, altre volte sono confuse insieme alle colature nere degli ombrinali di murata. Ma comunque sulle tre foto di fine anni '20 del Prestinari ci sono sempre, a sinistra quella anteriore è più larga delle 3 posteriori, mentre a dritta sono tutte e 4 uguali. Le aggiungerò, anche se per il momento non ho idea di quale fosse il loro scopo.

Riguardo le ombreggiature, in effetti stavo pensado di provare (una nuova esperienza con PS) a scurire in basso e schiarire in alto, in pratica a modulare il colore. Ma devo ancora capire come si può fare...

Infine, tu parli delle attrezzature a bordo come se avessi davanti dei piani dettagliati. E' così? Io non ho piani né disegni, salvo quelli di Zioprudenzio e i due profili del libro di Rastelli che Alcione mi ha gentilmente inviato. Non ho idea, ancora, di tutti questi particolari. Grazie comunque di parlarmene, io metto tutto diligentemente da parte e al momento opportuno li affronterò, ovviamente con la strada già agevolata dalle tue indicazioni :-)

 Zailan :

23/10/2012 15:12
 No, Marcello,

Nemmeno io ho i piani, ho solo due profili del Cantore e del Prestinari di Brescia, ma ho scaricato decine e decine di foto dei Tre Pipe, per lo piu' tratti da http://forums.airbase.ru/2009/02/t66026,95--italyanskie-korabli-4.html
e dei profili in bassa risoluzione del La Masa e Sirtori. Benche' ci siano differenze tra un'unita' e l'altra, controllo sempre tutte le foto in mio possesso per controllare i vari dettagli, confrontando le foto ai disegni... cosi' ti rendi conto spesso di semplificazioni, o fraintendimenti, tra realta' e disegno, specie se si e' presa come base una foto dove un particolare dettaglio non era perfattemente visibile. 

Quanto alle strisce nere, visibili nel Prestinari a quell'epoca, credo che avessero uno scopo semplicissimo, ovvero nascondere lo sporco che scendeva dai paranchi delle scialuppe. Guardando infatti con attenzione la foto, noterai che la striscia e sempre in corrispondenza della gruetta e che si nota dello sporco, ruggine colare da essa. In foto di altre unita' si nota solo la 1a striscia, e poi lo sporco nelle altre, o si vede lo sporco e non le strisce, ma nelle 2 foto da te postate si vede esattamente che questa sporcizia e' stata occultata da queste strisce nere.

 marcellodandrea :

23/10/2012 18:08
 Intanto grazie del sito web, a me sconosciuto. Purtroppo è in cirillico...

Riguardo l'utilizzo per coprire lo sporco, sì ne avevo parlato anche con M. Brescia e concordate entrambi. Lui mi faceva notare, riguardo la banda nera più a prua, che questa si trova in corrispondenza dello scivolo della spazzatura di cucina.  :-)

Sempre Brescia mi faceva notare come anche oggi, in diverse unità della MMI (per es. le fregate classe Maestrale) poco sopra la linea di galleggiamento ci siano triangoli o bande nere proprio a coprire lo sporco degli scarichi.

 alcione :

23/10/2012 20:23
 [quote] marcellodandrea ha scritto: Intanto grazie del sito web, a me sconosciuto. Purtroppo è in cirillico...

Molto interessante

Riguardo l'utilizzo per coprire lo sporco, sì ne avevo parlato anche con M. Brescia e concordate entrambi. Lui mi faceva notare, riguardo la banda nera più a prua, che questa si trova in corrispondenza dello scivolo della spazzatura di cucina.  :-)
[/quote]

ovvero veniva messo un tubo - come quello in sito sulle pareti dei fabbricati in ristrutturazione -
chiamato " la ghiotta ".
ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

24/10/2012 09:39
 
Quote:
alcione ha scritto: [quote] marcellodandrea ha scritto: Intanto grazie del sito web, a me sconosciuto. Purtroppo è in cirillico...

Molto interessante

Riguardo l'utilizzo per coprire lo sporco, sì ne avevo parlato anche con M. Brescia e concordate entrambi. Lui mi faceva notare, riguardo la banda nera più a prua, che questa si trova in corrispondenza dello scivolo della spazzatura di cucina.  :-)


ovvero veniva messo un tubo - come quello in sito sulle pareti dei fabbricati in ristrutturazione -
chiamato " la ghiotta ".
ciao,
Francesco   :-)


A proposito del sito web in cirillico, sempre Brescia mi fa notare come in realtà molte di quelle foto provengano, "liberamente  scannerizzate" dal suo volume "Cacciatorpediniere classe Navigatori", Albertelli 1995 (Orizzonte mare - Nuova serie) e siano state ripubblicate nel 2002 in un fascicolo russo (da cui poi le foto del sito) riprodotte in modo grossolano e senza citare la fonte. Sono stati riprodotti anche molti disegni dell'originario volume italiano, così come altri di Elio Andò originariamente pubblicati su un numero della rivista britannica "Warships".

 alcione :

25/10/2012 10:41
 A proposito del sito web in cirillico, sempre Brescia mi fa notare come in realtà molte di quelle foto provengano, "liberamente scannerizzate" dal suo volume "Cacciatorpediniere classe Navigatori", Albertelli 1995 (Orizzonte mare - Nuova serie) e siano state ripubblicate nel 2002 in un fascicolo russo (da cui poi le foto del sito) riprodotte in modo grossolano e senza citare la fonte. Sono stati riprodotti anche molti disegni dell'originario volume italiano, così come altri di Elio Andò originariamente pubblicati su un numero della rivista britannica "Warships".

e non solo, hanno scopiazzato a pieni mani da Betasom e altre pubblicazioni cartacee;
ci sono belle foto e cosette interessanti, come i disegni del ct. Poerio, Soldati o le foto
al varo del Zeffiro e quelle dei "Felini" .........basta cercare le discussioni, sono numerate
da 1 a 5 , su le navi italiane.
Ho visto anche le foto del modello in costruzione del Roma, credo quello di Barbieri.
Bye,
Francesco   :-)

 Zailan :

25/10/2012 15:00
 Quote:
A proposito del sito web in cirillico, sempre Brescia mi fa notare come in realtà molte di quelle foto provengano, "liberamente scannerizzate" dal suo volume "Cacciatorpediniere classe Navigatori", Albertelli 1995 (Orizzonte mare - Nuova serie) e siano state ripubblicate nel 2002 in un fascicolo russo (da cui poi le foto del sito) riprodotte in modo grossolano e senza citare la fonte. Sono stati riprodotti anche molti disegni dell'originario volume italiano, così come altri di Elio Andò originariamente pubblicati su un numero della rivista britannica "Warships".

e non solo, hanno scopiazzato a pieni mani da Betasom e altre pubblicazioni cartacee;
ci sono belle foto e cosette interessanti, come i disegni del ct. Poerio, Soldati o le foto
al varo del Zeffiro e quelle dei "Felini" .........basta cercare le discussioni, sono numerate
da 1 a 5 , su le navi italiane.
Ho visto anche le foto del modello in costruzione del Roma, credo quello di Barbieri.
Bye,
.



Ahemm....

Si', c'e' scoppiazzato un po' di tutto, compresi tanti piani navali di tante unita'... tra cui una ns. unita' degli anni '60/'70 scannerizzata da piani originali molto, molto consunti (KGB???). Betasom e' stato sac.......  a piene mani, ma anche tante altre pubblicazioni. Purtroppo, se cercate documentazione nostrana, i siti italiani, compresi wikipedia, sono desolattamente vuoti, cosi' pure quelli inglesi e tedeschi.... I russi, invece, offrono tantissima iconografia e informazioni, non solo in campo navale, ma anche aeronautico, tanto che oramai vedo su wiki riportati i dati di airwar.ru che offre schede e piani altrimenti irreperibili, e cosi' vale per l'esercito.

 alcione :

25/10/2012 16:48
 Quote:
Zailan ha scritto:

Ahemm....

Si', c'e' scoppiazzato un po' di tutto, compresi tanti piani navali di tante unita'... tra cui una ns. unita' degli anni '60/'70 scannerizzata da piani originali molto, molto consunti (KGB???). Betasom e' stato sac.......  a piene mani, ma anche tante altre pubblicazioni. Purtroppo, se cercate documentazione nostrana, i siti italiani, compresi wikipedia, sono desolattamente vuoti, cosi' pure quelli inglesi e tedeschi.... I russi, invece, offrono tantissima iconografia e informazioni, non solo in campo navale, ma anche aeronautico, tanto che oramai vedo su wiki riportati i dati di airwar.ru che offre schede e piani altrimenti irreperibili, e cosi' vale per l'esercito.



:-P e meno male.............ho trovato una foto del Fiume in allestimento dove si vedono in maniera chiara
i portelloni dell'hangar........
...una serie di foto a colori dello scudo del tipo montato sui Sauro,etc... in un museo........
una vera " manna "........
grazie Zailan, una bellissima segnalazione, la tua   :-D
bye, la ricerca continua ..
Francesco :-)

 marcellodandrea :

25/10/2012 19:46
 

:-P e meno male.............ho trovato una foto del Fiume in allestimento dove si vedono in maniera chiara
i portelloni dell'hangar........
...una serie di foto a colori dello scudo del tipo montato sui Sauro,etc... in un museo........
una vera " manna "........
grazie Zailan, una bellissima segnalazione, la tua   :-D
bye, la ricerca continua ..
Francesco :-)[/quote]

Lo scudo montato sui Sauro? Posso chiederti l'inidrizzo o una copia della foto?

 alcione :

25/10/2012 20:45
  QUI scorri la pagina.
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

26/10/2012 09:20
 Ah ecco, ho visto e ho scaricato le foto, grazie. Però no è la stessa torre presente sui Sauro e Turbine, anche se gli assomiglia molto. Su Archivio Luce ci sono le foto delle torri dell'Euro prese da dietro e rispetto a quelle, qui manca la piattaforma, mentre le staffe dabbasso non ci sono. Le casematte ai lati nell'Euro sembrano molto più larghe, confrontando le persone in piedi. infine non c'è la cupoletta sopra la casamatta di destra.

Se quelli dell'Euro erano VT, forse questi sono un modello diverso?

 alcione :

26/10/2012 11:41
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Ah ecco, ho visto e ho scaricato le foto, grazie. Però no è la stessa torre presente sui Sauro e Turbine, anche se gli assomiglia molto. Su Archivio Luce ci sono le foto delle torri dell'Euro prese da dietro e rispetto a quelle, qui manca la piattaforma, mentre le staffe dabbasso non ci sono. Le casematte ai lati nell'Euro sembrano molto più larghe, confrontando le persone in piedi. infine non c'è la cupoletta sopra la casamatta di destra.

Se quelli dell'Euro erano VT, forse questi sono un modello diverso?


Come dicevo anzi " del tipo ", nel senso che ne ricalca la struttura dello scudo;
poi questo è un'impianto singolo che sembrerebbe un V.T. ,dalla conformazione della culatta -
cilindrica, l'Ansaldo è rettangolare -
Sembrerebbe una  zona museale in Israele, ci sono alcuni cartelli con scritte ebraiche.
Uno degli altri pezzi esposti sembrerebbe un 102/35  S.A. (A)., del tipo che realizzai per il mio
autocannone che utilizzava il pezzo navale.
Bye,
Francesco   :-)

 Maurizio Maggi :

27/10/2012 10:38
 Ciao a tutti, mi permetto una osservazione , andate coi piedi di piombo sui siti dell'Est in generale. Prendono disegni e foto dove capita ma a parte il non citare le fonti spesso li modificano e pure male con errori ed " invenzioni ", insomma per la storia della nostra marina meglio scavare di più sul nostro materiale che prendere per oro colato notizie riciclate. Non vorremo mica farci dire come erano fatte le nostre  navi dai Russi , o no ?
Le foto sul sito mi sembra siano state fatte in un museo navale greco e ben sapete quanto materiale diverso annoverassero nella marina Greca. Quindi , nel caso del cannone, bisognerebbe essere in grado di verificare esattamente il modello per poi capire se noi usavamo lo stesso o se si trattava di un modello sviluppato per l'estero. Ogni marina aveva le sue specifiche tecniche e tante attrezzature erano simili ma non è detto fossero uguali.
Perdonate la pignoleria , magari eccessiva , ma in tanti anni di ricerche ho imparato a guardare con molta attenzione siti e libri provenienti dall'Est.
Comunque, grazie a Marcello ed alla sua passione per le navi anni 30' , ho deciso di ritare fuori e finire 
un classe Curtatone in scala 1/350 che giaceva dimenticato e trascurato in una scatola, devo decidere se farlo anni 30' o fare , ad esempio, il Castelfidardo com'era nel 42'.
Ciao Maurizio
 

 alcione :

27/10/2012 11:08
 Se il museo è in Grecia, non conosco il greco :-o , si spiega il materiale di origine italiana, visto che
anche nell'imminenza del conflitto italo-greco il governo di allora procedette alla vendita di materiale
bellico per approvvigionarsi di valuta.
Circa le fonti concordo che vanno prese sempre con le dovute cautele e di confrontarle il più possibile
con quelle certe, incrociando sino alla noia i dati ricavati, ma una foto - anche se incerta o sconosciuta
la paternità- resta una foto  e, se di buona qualità, ben venga; se poi il fruitore scambia un Montecuccoli con un Aosta, fidandosi della didascala - ed è frequante anche sulle ns. fonti, vedi Luce - ..............che
dire................
Bye,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

27/10/2012 13:51
 Ho scritto una scemenza, non è in Grecia ma deve essere in Israele data la scrittura. Ma allora , come c'è finito quel materiale che sembra Italiano, forse nel primo dopoguerra gli abbiamo venduto i fondi di magazzino ? Che ci sia stata una collaborazione con Israele , istruttori e fornitura di materiale , è storia nota,  ma quella era roba come c'è finita ? Centra poco con il Prestinari ma mi è venuta la curiosità di saperne di più.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

28/10/2012 19:23
 Bene come dicevo ho cominciato lo scheletro. E' in cartoncino perché preferisco le strutture più solide, come feci per la Ape. ovviamente, montando le ordinate, bisogna togliere all'interno uno spessore equivalente a quello del cartoncino della chiglia, altrimenti saranno troppo larghe. A prua e poppa metterò dei riempimenti sempre in cartoncino, da lisciare: comunque, cercherò di stare più attento alla forma della prua (nella Ape venne troppo stondata rispetto alla nave vera). Durante l'incollaggio ho fissato al tavolo la struttura con due strisce di nastro adesivo di carta a prua e poppa, per evitare svergolature.


 marcellodandrea :

31/10/2012 19:10
 Ho modellato la prua (e la poppa) aggiungendo degli spessori di cartoncino e lisciando con carta vetrata. Ho indurito il cantoncino con cianoacrilato e bicarbonato (uniti assieme formano un blocco duro e facile da scartavetrare).


 alcione :

4/11/2012 12:01
 Il porto della tua foto tratta da " navi e armatori " è quello di Monaco - principato - per avere una simile
inquadratura per il ct. Solferino.
Il Prestinari, Aprile 1923, fu destinato a presenziare in tale porto una gara motanautica internazionale,
in quando - sino a tale data - era alle dipendenze del Dipartimento della Spezia -  USMM, i CC.TT.
Italiani - 
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/11/2012 15:32
 vuoi dire che la datat della foto probabilmente è il 1923 ? Bene, così la colloco meglio. Grazie della precisazione. Da dove provengono le notizie che mi hai dato relative alla gara sportiva? E potresti postare qui la foto della Solferino in questione?
ciao grazie :-)

 alcione :

4/11/2012 16:26
 
foto inserita a solo scopo discussione storica/modellistica - USSMM - volume i CC.TT. Italiani -
Non so dirti della gara motonautica; l'info era nella succinta parte descrittiva dell'attività del 
Prestinari.
Forse in rete - periodo/porto e tipo gara dovresti trovare qualcosa ?? 
Bye,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

5/11/2012 20:21
 No un attimo, però ripensandoci non è che mi torni tanto la data in questione. Il problema è la verniciatura grigio chiaro. Nel 1923 era già presente?


In attesa di risposta al mio dubbio, inserisco qualche foto dei lavori.

Ho messo il "primo fasciame", cioè un primo rivestimento in carta utilizzando una copia non modificata dei ponti e delle fiancate. Ho incollato bene in modo da irrigidire e poi ho lisciato il tutto con carta abrasiva. Si notano nelle foto le correzioni a poppa e a prua (due punti dove la carta era ulteriormente irrigidita con attak).















Il prossimo passo sarà di mettere il "secondo fasciame", cioè i ponti (senza le bande bianco-rosse ovviamente) e le fiancate definitive.   :-)

 Maurizio Maggi :

6/11/2012 11:26
 Ciao Marcello nei primi anni 20' le navi erano generalmente in grigio scuro medio (  tipo Humbrol 27 ) verso la fine anni 20' divennero nuovamente grigio chiaro, però se riesci a trovare qualche foto primi anni 20 è meglio.
Ho visto le foto postate su Betasom da C.te Galati ( mi piacerebbe sapere la galleria pers, sotto quale nome stà su questo sito ), anche a me sembra un classe " Pilo ", le sistemazioni di poppa sono quelle e per provare le 13.2 hanno semplicemente sbarcato i 76/40.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

6/11/2012 15:00
 Ho una foto del Papa (1922), Cantore (1923 e gennaio 1926, datata agenzia Bozzo), Cascino (1925) tutte con livrea scura.

Purtroppo non ho foto del Prestinari con livrea scura e quelle che ho più vecchie (codici piccoli - comunque su grigio chiaro) non sono datate.

Però, considerato le altre navi e anche altri ct di altre classi, propendo a datare il Prestinari nel porto di Monaco a, circa, il 1927 (anno più anno meno), anche perchè, ripeto, sullo sfondo c'è un veliero che sembra proprio il vecchio Vespucci (andò in disarmo nel 1928).



 alcione :

6/11/2012 15:32
 Da Rastelli, Tp. tipo Pattison e Orlando - cenni sulla colorazione -
........finita la guerra mantennero fino al 1922 (circa) la colorazione grigio chiaro; poi vennero dipinti in grigio scuro, con le sigle
distintive in caratteri bianchi di grandi dimensioni;........ nel 1923 le sigle vennero dipinte in rosso........nel 1930 tornarono al grigio chiaro, sigle rosse......
Come al solito è il circa che fa testo..... :wink: :laugh:

" Ho visto le foto postate su Betasom da C.te Galati ( mi piacerebbe sapere la galleria pers, sotto quale nome stà su questo sito ), anche a me sembra un classe " Pilo ", le sistemazioni di poppa sono quelle e per provare le 13.2 hanno semplicemente sbarcato i 76/40.
Ciao Maurizio "

ecchime
:-P
Bye,
Francesco

 marcellodandrea :

15/11/2012 10:44
 Ho messo i ponti definitivi, incollati sopra quelli provvisori con la UHU. Le modulazioni di colore le ho fatte con photoshop.








Ho dato una lisciata ulteriore alle murate provvisorie, irrigidendo quando necessario con attak.

Sto prendendo una decisione, sulla base di qualche ricerchina, per le murate definitive, in particolare per il colore delle sigle identificative (nere o rosse = 1923 o 1927).


 marcellodandrea :

17/11/2012 15:19
 Ho montato le fiancate definitive, ugualmente con colla UHU sopra quelle provvisorie.

Le fiancate sono intere, cioè ho riunito su un foglio A3 le due parti staccate dei piani originali, in modo da evitare almeno il punto di giunzione a centro nave. Anche in questo caso la leggera modulazione di colore (più scuro in basso) è fatta con photoshop.

La mia ricerca sulla eventuale datazione della foto di riferimento ha condotto a risultati che non si possono dire definitivi. Tutto quanto sappiamo di sicuro (grazie ai vari contributi su questo topic) è elencato qui:

1) il porto è quello del principato di Monaco
2) stante una fonte letteraria (augurandoci che la notizia sia stata a sua volta riportata da un documento ufficiale) il Prestinari era presente a Monaco nel 1923 per una manifestazione motonautica (nel 1923 è stata fondata la Società Italiana di Motonautica presieduta da un membro della casa reale e forse le celebrazioni erano in concomitanza)
3) su ebay ci sono in vendita i biglietti delle gare della manifestazione, dai quali si deduce che si svolse almeno tra il 17 e il 22 aprile 1923
4) la colorazione del Prestinari in primo piano e del "vecchio" Vespucci dietro, in grigio chiaro, è coerente con il 1923 ma anche con il 1926-28 (mentre negli anni intermedi la colorazione fu più probabilmente grigio scuro - dopo il 1928 la Vespucci non ci sarebbe stata perché andò in disarmo).
5) la colorazione delle navi francesi sull'altro lato del porto è ugualmente coerente con gli anni '20 ma niente di più (grigio medio e lettere bianche, in seguito negli anni '30 divennero grigio chiaro e lettere bianche ombreggiate di nero). Qui ho insistito un po' di più chiedendo lumi anche a qualche contatto francese dal momento che le due navi sono chiaramente identificabili come le cannoniere Diligente e Tapageuse, ma senza risultati.

Così, ho deciso di affidarmi all'unica presenza accertata del Prestinari a Monaco, di datare perciò la foto al 1923 e colorare il codice identificativo sulla prua della nave in nero.

Sulle fiancate definitive non ci sono ancora le bande nere verticali a centro nave. Ho trovato qualche difficoltà a collocarle esattamente e preferisco applicarle in seguito (con strisce di decals nere) una volta sistemati alcuni dettagli di riferimento sul ponte.

Come si vede nella terza foto, al di sotto della banda nera originale ho lasciato un millimetro di carta bianca in più per coprire lo spessore dello scheletro (che è in cartoncino e quindi più spesso). La banda poi è dipinta di nero e risulterà "affondata" nell'acqua della basetta.  Tutto il modello ha ricevuto a questo punto due mani di trasparente opaco della ditta Novi (in ferramenta) che tende gradualmente a diventare leggermente satinato sovrapponendo molte mani. Le vernici navali in questo periodo erano satinate, quindi va bene.











 alcione :

17/11/2012 16:14
 :-o addirittura i biglietti della gara motonautica sei andato a pescare :-P
buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

17/11/2012 18:41
 Contrordine, ho preso una papera, ho letto male: in realtà ho trovato la pubblicità delle gare vinte dai motoscafi italiani Baglietto al suddetto meeting motonautico di Monaco . Sorry...  :oops:

 marcellodandrea :

19/11/2012 23:50
 Ho una richiesta per Zailan (se passa da queste parti... :-)  )


Nelle tue correzioni al Prestinari, hai proposto una piattaforma del cannone sulla tuga di centronave più larga e la parte terminale della tuga inclinata se capisco bene.

Volevo chiederti quali sono le fonti per queste variazioni.

Nelle foto che ho io, quella da Naviearmatori ripresa a Monaco presumibilmente nel 1923 mostra in effetti la piattaforma allargata (ma è l'unica dove vedo qualcosa).  Vedo infatti una piattaforma circolare molto larga, circondata da una battagliola. Non riesco a capire se la piattaforma sia articolata in corrispondenza della tuga e quindi parzialmente ribaltabile (come quella sulla murata per intenderci) oppure no. La piattaforma è sollevata rispetto al ponte di coperta (schiarendo sembra che al di sotto ci siano dei sostegni) e sopra si vedono due boccaporti aperti. Però non si vede la parte terminale della tuga.

La parte terminale inclinata si vede invece nei disegni di Brescia sul libro di Rastelli.

Sono queste le fonti o c'è qualcos'altro? (solo per completezza...  :-)  )


ciao grazie mille

 marcellodandrea :

20/11/2012 23:43
 

Nel frattempo ho preparato la tuga di coperta. Sempre nell'ottica di rendere le strutture più robuste possibile, ho inserito uno spessore di cartoncino all'interno della tuga, che in questo modo è piena e quindi non deformabile. Ho applicato le modifiche suggerite da Zailan (la piattaforma del cannone più grande come si vede anche nella foto del Prestinari a Monaco e la parte terminale della tuga inclinata come mostra il disegno di Brescia sul libro di Rastelli).  Ho aggiunto due portelli sulla piattaforma, come si vede dalla solita foto.

Sono invece perplesso riguardo la presenza di una manica a vento piuttosto grossa immediatamente a poppa della piazzola allargata del cannone centrale, sulla foto di Monaco si vede, ma sui disegni non c'è. Potrebbe essere necessaria una modifica posteriore.

Sto utilizzando la vecchia stampa del Prestinari (quella non modificata nei colori) per ricavare portelli e boccaporti da inserire con uno spessore, rispetto a quelli semplicemente disegnati.

Anche il ponte della tuga è stato desaturato con photoshop.















 

 Zailan :

21/11/2012 18:10
 Mi cercavate?

Scusate, il mio computer ha fatto per l'ennesima volta caput....

La piattaforma allargata e' visibile nella famosa foto del Prestinari, in una foto che ho del Papa in navigazione, e nello schema del La Masa.

Quanto al terminale "Inclinato"... no, ho solo il Brescia, nelle foto questo particolare non e' ben visibile....
Purtroppo, visto che le altre volte Zio Prudenzio ha fallato... Beh, non gli ho dato molta fiducia.

Sulle maniche a vento sono anch'io perplesso. Se ne vedono spuntare un po' dappertutto.

Attento al ponte di prua. Bisogna restringere la tuga sotto la plancia, trasferire in avanti la porta (altrimenti cozza contro le scale) e quindi restringere lo spazio bianco dove questa siedera'.

 marcellodandrea :

21/11/2012 18:47
 mmm... il La Masa non fa testo no?

Piuttosto, quale è la foto del Papa?  La puoi mettere qui oppure metterci l'indirizzo web se è su internet?

A meno che tu non ti riferisca alla foto ufficiale della marina, del 1937 circa (quella con due grandi capannoni dietro sulla riva), allora ce l'ho e ingrandendo si vede, effettivamente, una piattaforma più grande (non ci avevo fatto caso in prima battuta).

 alcione :

22/11/2012 14:24
 Le maniche a vento sono due e le vedi nella foto del Prestinari del libro di Rastelli - Spezia 1942 -
anche dalla foto di Monaco ne vedi quella di sx........hai fatto caso - dalla stessa foto - a dritta subito
dopo il fumaiuolo più a poppa si intravede un paramine.........
bye,
Francesco  :-)

 marcellodandrea :

22/11/2012 15:05
 Sì è vero c'è un paramine, come sarà alloggiato? ce ne occuperemo in seguito, quando arriviamo ai dettagli del ponte.

Al momento sto lavorando sulla sovrastruttura di prua, comunque parliamo un attimo di queste maniche a vento.

Prima comunque, permettetemi di alzare alti lamenti a chi ha deciso di fare una foto da una posizione perfetta per capire i dettagli del ponte e poi ha aspettato che fosse montato il telo parasole, così da non vedere nulla...  (scherzo, un po').

Nella foto di Monaco c'è il cannone a centro nave, poi in fila un portello circolare aperto (che ho aggiunto sulla piattaforma del modello), poi una manica a vento alta, poi c'è qualcosa alzato dietro e inclinato, poi una manica a vento bassa, probabilmente a fine tuga (la parte bassa è coperta da un telo o forse è un oggetto davanti?). Di seguito si vede un altro cannone.  Domanda: che fine hanno fatto gli osteriggi quadrati che zioprudenzio (e anche Brescia per il 1941)  disegna dietro la piattaforma circolare? 

Ipotesi 1: non c'erano nel 1923.
Ipotesi 2: al posto del primo di sinistra c'è la manica a vento alta e la cosa inclinata che si vede dietro, tra le due maniche a vento, è un osteriggio aperto.
Ipotesi 3: dallo spazio disponibile tra le due maniche a vento, si direbbe che ci sia un solo osteriggio,  non due come nei disegni. Forse la prima manica a vento occupa lo spazio di due osteriggi?

Riguardo le maniche a vento a prua del cannone, ho ugualmente una perplessità. Il disegno di zioprudenzio e anche quello di Brescia (nel 1941) riporta un gruppo di 4 osteriggi davanti al cannone, 2 a sinistra e 2 a destra. Però nella foto io ne vedo 3 aperti, o sbaglio?
Rispetto al modello comunque, manca la struttura cubica dietro il terzo fumaiolo (che quindi è come quello del disegno del Cantore di Brescia (nel 1921). Presumo perciò che il maggiore spazio consentito dalla mancanza della struttura cubica permetta di alloggiare quello che si vede in più rispetto al modello, sia gli osteriggi in più che le maniche a vento.

Beh, che ne dite?




 alcione :

22/11/2012 15:44
 Dunque, procedendo dall'impianto centrale vs. poppa : impianto c.le - maniche a vento - affusto di uno
dei due da 76/40 - stazione ( ruota timone ...etc....) di governo secondaria - accesso ai locali sottostanti
(alloggi uffiali, quadrato etc...  ) impianto da 102 poppiero ... se ho bel capito quello che chiedi....
a pruavia e a poppavia dell'impianto c.le da 102 ci sono dei lucernai per dare luce al sottostante locale
motori.
bye,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

22/11/2012 17:02
 Meglio una foto... :-)

1) portello in posizione poco chiara (tra due maniche a vento? inoltre se conti i lucernari sul lato sinistro sembrano 3 aperti, e non 2 come da disegno)
2) cannone da 102
3) portello aperto già aggiunto sulla piattaforma del modello
4)manica a vento alta (al posto di un lucernario?)
5) lucernario aperto?  (però sembra che su quel lato ce ne sia solo uno e non almeno due, considerando il terzo occupato dalla manica a vento - vd. disegno di Brescia e di zioprudenzio)
6) manica a vento bassa a fine tuga



(dettaglio foto tratta da Naviearmatori.net)

 alcione :

22/11/2012 17:27
 Il disegno di M.B. del Prestinari lo raffigura nel 41, mentre per  il Prestinari del 1923 devi
riferirti al Cantore nel 1921 e quadra con il Prestinari della foto per la posizione delle maniche
a vento.
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

22/11/2012 23:45
 
Sì certo, le tre maniche dietro il fumaiolo potrebbero essere le stesse. Ma poi ce n'è un'altra prima del cannone che nel Prest non si vede e nel profilo del Cantore non si capisce se c'è anche un portello circolare e quanti lucernari ci siano.  Avevo chiesto lumi a Brescia, ma lui mi fa notare che le navi subivano modifiche spesso ed erano diverse anche tra loro, perciò il Cantore fa fede fino a un certo punto.

Credo che infine farò quella zona con quello che si vede dalla foto. Ovvero, tra il fumaiolo e il cannone tre sole maniche a vento, un portello circolare tra le due a destra, tre lucernari a sinistra e due a destra. Dietro il cannone, a sinistra una manica a vento, poi un solo lucernario; a destra non so, forse due lucernari.  Infine due maniche a vento sulla parte inclinata. Le due maniche a vento che si vedono nelle foto del 1942, di diversa altezza e apparentemente affiancate, sono appunto nel 1942 e non trovo riscontri qui.

In una foto del Prest all'incirca di fine anni '20 ripresa a Taranto (e ora non ritrovo l'inidrizzo web purtroppo) , i dettagli sono così poco definiti che non si vede neppure se ci siano le maniche a vento in quella zona (in effetti sembra di no). Comunque una seconda foto, di tonalità azzurrina, su Wikipedia, è la medesima, ritoccata in modo da far sparire la città dietro, così che la nave sembra in alto mare.

E ora una domanda. Che cosa è quella cosa indicata dalla freccia rossa? I contenitori dei teli parasole? Sembrano appesi in cima ad un candeliere. In altri casi però i teli sono arrotolati sui cavi, vd. ad esempio tra i due fumaioli interiori, o in altre foto.


 alcione :

23/11/2012 19:40
 

Come hai intuito sono i sacchi a protezione dei teli, quando non usati e per dare un
aspetto di ordinato a tutta la nave.
Bye,
Francesco  :-)

 marcellodandrea :

23/11/2012 20:20
 
Ok, grazie, immaginavo ma non ero sicuro.

Comunque non scappate... ho altre domande.

1) è un oblò secondo voi?

2) a me sembra (qui e in tutte le altre foto) che il tetto della plancia sia spiovente. Voi che dite?

3) quello è un telo parasole montato ovviamente, no? (di forma un po' particolare, bisognerà studiarlo bene per riprodurlo).


(dettaglio della foto su Naviearmatori)

 alcione :

24/11/2012 00:19
 1) oblo' e a dx della scala che porta al palco di c.do c'è una porta con alla sua sx. un altro oblo'-
il rettangolo nero, da una foto del Papa sembra essere una targa e/o simile -
2) è spiovente con una copertura in tela; vedi

Giuseppe La Masa

nel caso non si vedesse la foto vai a :LA MASA
' notte,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

24/11/2012 08:39
 Grazie delle conferme e delucidazioni.  :-)

Però...     sei sicuro che ci sia un portello dopo l'oblò al primo livello? (cioè òla successione sarebbe: scaletta, oblò, portello)?


Dal patron de l'Arsenal, in Francia, ho ricevuto (con molto ritardo, in verità, avevo scritto oltre un mese fa) una segnalazione a proposito di un sito web dove si possono trovare solo in vendita, purtroppo, una quantità di foto della marina francese. Le due navi francesi presenti nella foto del Prestinari nel porto del principato di Monaco sono, come é noto, gli avvisi (o cannoniere) Diligente e Tapageuse. Nella lista delle foto in vendita , la Diligente viene riportata con il codice di identificazione a prua fin dal 1916 (vd. nel sito)

mentre la Tapageuse "solo" dal 1925

ma, mi dicono, questa data avrebbe bisogno di conferma e mi promettono un'ulteriore ricerca sui loro archivi.
Se così fosse, la foto sarebbe stata scattata tra il 1925 e il 1928 (per via della Vespucci dietro) e le lettere a prua del Prestinari sarebbero rosse e non nere.

In sé non sarebbe un grosso problema, ma a questo punto aspetterò qualche notizia ulteriore prima di procedere. 

Nel frattempo vedrò di sistemare la sovrastruttura del castello con tutte le sue misure, porte e oblò vari... :-)

 alcione :

24/11/2012 19:09
 Da Rastelli - Tp. tipo Pattison - Orlando - Albertelli edit. 1994 -
foto inserita ad uso esclusivo discussione storico modellistica -



particolare alberatura del Papa a Tripoli nell'agosto del 1942 con a riva la bandiera nera per
l'affondamento del HMS Cachalot.
Bye,
Framcesco :-)

 marcellodandrea :

24/11/2012 21:10
 Grazie, la foto spiega molte cose, purtroppo non ho il libro in questione e queste foto mi mancano...

Mi sembra di vedere che la porta ha le cerniere a poppa, non è strano? cioè, non dovrebbe essere incernierata verso prua?

Inoltre, mi sembra anche di vedere che la scaletta che va alla parte scoperta in alto non abbia, alla base, una sia pur minima piattaforma, infatti si ferma ad una certa altezza, non arriva al livello della plancia coperta. Confrontando con la foto del Prestinari a Monaco, la situazione mi sembra la stessa. Direi, vedendo le foto, che in realtà lì, in corrispondenza del portello di accesso alla plancia coperta, non ci sia alcuna piattaforma: la scaletta che sale dal ponte arriva al bordo del portello, mentre quella che va sopra alla plancia scoperta comincia sulla parete e risulta perciò anche leggermente inclinata verso l'esterno, dal momento che il ponte scoperto è più largo del compartimento sottostante. L'inclinazione certamente non agevola la salita e perciò hanno inserito un raccordo curvo per distanziala un po' dalla parete e ridurre l'inclinazione, ma non potevano più di tanto altrimenti avrebbe intralciato il passaggio dal portello della plancia. Che ne dite?

 alcione :

24/11/2012 22:58
 Sempre dalla fonte precedente :  Rastelli - Tp. tipo Pattison e Orlando - Albertelli edit. 1994 -
foto inserite a solo scopo discussione storico/modellistica -
il sig. Rastelli e l'editore Albertelli ci vogliano scusare per la riproduzione a " spizzichi " di
parte del citato volume, ma lui - Marcello - non lo tiene......(il volume ) :-P

p.s. concordo con la tua analisi precedente, le foto parlano chiaro; e poi dopo lo scavalco
sulle cannoniere classe Alano, un po di equilibrismo sui Generali non guasta ... :-P








sul primo Generali da sx - e forse anche sul Cairoli - dovresti vedere l'apertura del portello.
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

25/11/2012 15:46
 Se il rettangolo nero è lo spazio della porta aperta, sembra proprio che si aprano verso poppa... Sentirò cosa ne dice Brescia a questo proposito.


Tra le altre cose interessanti,

1) vedo sul Papa alcuni marinai che salpano l'ancora di dritta a mano   ...   come ai bei tempi andati dei vascelli....   :-)  scommetto perciò che sul ponte ci siano delle tacche per appoggiarsi coi piedi, come erano successivamente ancora sui Sauro, anche se così non si vedono. Ecco questo è un dettaglio che ci andrà messo sul modello.

2) appese sulle battagliole ai due lati (si vede meglio sulla prima foto che c'è anche a destra) ci sono le aste bianco/rosse della boa di grippia.

3) il paraonde NON ha affatto la forma sul ponte proposta dal disegno di Zioprudenzio, ma ricorda parecchio la forma di quello definitivo imbarcato sui Sauro. Devo dire che questo si vedeva anche sulla foto del Prestinari in cantiere alla Spezia nel 1942 (dal libro di Rastelli) dove, guarda caso, c'è un marinaio che scavalca :-) tanto per cambiare... ) il paraonde proprio come faceva un altro marinaio sul Battisti nel filmato Luce di arcinota memoria, quello che mi aveva fatto propendere per sistemare una scaletta dietro il paraonde. Molto probabilmente una scaletta c'è anche qui. A onor del vero i disegni di Brescia riportano questo tipo di paraonde. In considerazione del fatto che anche nelle due foto del relitto del Montanari recuperato il paraonde è di questo tipo, mi chiedo dove mai abbia visto Zioprudenzio un paraonde fatto nel modo da lui proposto?

Per finire un'altra domanda: intorno alle finestrature della plancia ci sono dei rinforzi (?) di metallo (?) verticali e orizzontali. Quelli orizzontali sono allo stesso livello di quelli verticali o sono appoggiati all'esterno? Confesso che mi sembrano esterni. (nella foto del Prestinari a La Spezia in bacino mi sembra molto chiaro no?).  Mi lascia perplesso quello più sottili a livello delle finestre. Che diavolo era?

 alcione :

25/11/2012 19:29
 I ferri orizzontali sono sovrapposti a quelli verticali - una foto chiara del Bassini -  poichè avevono
anche (?) lo scopo di permettere l'aggancio di un telo esterno, e in diverse foto delle Pattison e/o
Orlando si rileva tale particolare. In una foto del Carini il telo contorna conpletamente il blocco plancia
a partire dal primo ferro orizzontale altezza finestrini.
Bye,
Francesco   :-)

ps. ho trovato un'altra foto che mi porta a questa conclusione : i vetri della plancia erano amovibili
- in combattimento erano rimossi per limitare danni da proiezione di vetri infranti - e pertanto il
telo a 3/4 del vano aveva una funzione di frangivento.....

 marcellodandrea :

25/11/2012 23:18
 questa dei teli di protezione è una notizia molto interessante, grazie e meno male, come al solito, che c'è il forum con i suoi molteplici occhi... :-)


per cui approfitto e faccio un'altra domanda relativa ai portelli del primo livello della sovrastruttura, sul ponte.

In attesa di stabilire con certezza se i portelli si aprivano come al solito verso prua o, come parrebbe, verso poppa (Brescia mi ha risposto in prima approssimazione e mi dice che quelle che si vedono a poppa del portello NON sono le cerniere, ma le chiusure a tenuta del portello medesimo - io ho risposto di controllare la foto ad Ancona, dove sembra proprio che il portello sia aperto verso poppa - vediamo cosa ne pensa lui) , vorrei capire quanti erano i portelli. Nei disegni di Zioprudenzio del Prestinari, ce ne sono uno per parte, tutti e due davanti alla scaletta. Nelle foto che tu e Zailan mi avete postato, relative al Papa ed altri, se ne vede uno solo sul lato sinistro ma dopo la scaletta (davanti alla scaletta vedo solo un oblò, non vedo un portello, ma in altre foto non si sa mai). A destra non saprei con certezza, salvo dire che il disegno del Cantore di Brescia sul libro di Rastelli mostra un solo portello a destra, davanti alla scaletta e, nella foto del Prestinari alla Spezia nel 1942, mi sembra di vedere effettivamente un portello nella medesima posizione, a destra.

In conclusione, per quanto mi risulta al momento, ci sono due portelli, uno per parte, a destra davanti alla scaletta (verso prua), a sinistra dietro della scaletta (verso poppa).

Se potete aiutarmi a definire il numero esatto dei portelli e la loro posizione... mille grazie :-) :-) :-)

 enrico63 :

25/11/2012 23:52
 Ciao Marcello,
i tuoi lavori sono sempre appassionanti.....sviluppano una ricerca storica pazzesca :-o

 marcellodandrea :

26/11/2012 08:55
 grazie., ma qui approfitto per farti i complimenti per lo strameritato oro nella campagna sui mezzi di soccorso ;-) ;-) ;-) :-) :-) :-)

 alcione :

26/11/2012 13:12
 Foto chiare del particolare blocco plancia di dritta non ne ho, ma se vogliamo prestare fede
al disegno del lato dritta del Cantore - 1921 - abbiamo una porta a prua della scaletta; il particolare
risulta anche per classi precedenti e/o successive ai Generali nei disegni che in parte sono
dei Navimod. Bolognesi o di M.B. riprodotti sul volume di Rastelli.
bye,
Francesco    :-)

 alcione :

26/11/2012 13:15
 Quote:
enrico63 ha scritto: Ciao Marcello,
i tuoi lavori sono sempre appassionanti.....sviluppano una ricerca storica pazzesca :-o


:-P :-P :-P :-P :-P ;-) :-D
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

26/11/2012 14:38
 Quote:
alcione ha scritto: Foto chiare del particolare blocco plancia di dritta non ne ho, ma se vogliamo prestare fede
al disegno del lato dritta del Cantore - 1921 - abbiamo una porta a prua della scaletta; il particolare
risulta anche per classi precedenti e/o successive ai Generali nei disegni che in parte sono
dei Navimod. Bolognesi o di M.B. riprodotti sul volume di Rastelli.
bye,
Francesco    :-)


Anche qui ho chiesto l'opinione di Brescia in quanto autore del disegno, vedremo cosa mi dirà. Non vorrei che fosseun caso di "moda" nel disegno, per cui alla fine si fanno tutti i disegni uguali, riprendendosi l'uno con l'altro, questo rischio c'è se si parla sempre e solo di disegni - ma forse sono troppo pignolo, comunque non ci corre dietro nessuno ed è divertente cercare notizie.



Quote:
alcione ha scritto: enrico63 ha scritto: Ciao Marcello,
i tuoi lavori sono sempre appassionanti.....sviluppano una ricerca storica pazzesca :-o

:-P :-P :-P :-P :-P ;-) :-D
bye,
Francesco :-)


speriamo non siano anche da pazzi ...   :-D :-D :-D :-P :-P :-P

 marcellodandrea :

26/11/2012 23:59
 ciao, a proposito delle cerniere dei portelli, vi segnalo questa foto del Pilade Bronzetti (un Pilo), dove ingrandendo si vede, secondo me, il portello di dritta incernierato nel modo convenzionale, con le cerniere sul lato di prua (naturalmente è un Pilo e non un Generali, ma comunque.,..).   (qui non c'entra niente, ma notate che strani e bei caratteri usa per le lettere di identificazione)

La disposizione a dritta è tipicamente oblò, portello, scaletta, oblò, da prua a poppa.

In questa foto del Nicola Fabrizi (La Masa) invece, si vede comunque il portello davanti alla scaletta di dritta (al di sotto del cannone) ma non saprei proprio dire come è incernierato, si può notare comunque che a poppa della scaletta la lamiera sembra liscia, come mi aveva fatto notare anche Zailan. Si noti anche chiaramente il tipo di corrimano per la scaletta dal ponte di comando.

Aspetterò ancora qualche opinione di altri amici modellisti se dovesse arrivare, poi prenderò una decisione su quello che appare più probabile. :-)

 marcellodandrea :

3/12/2012 17:09
 

Non ho avuto altri aggiornamenti, per cui ho deciso di andare avanti e fare la plancia con le info che possiedo. Semmai faccio io qui un'osservazione che potrebbe essere ulteriore fonte di discussione per la datazione della foto del Prestinari a Monaco, in merito all'allestimento dell'ultimo livello della sovrastruttura, quello sopra il ponte di comando.

Mi sembra di capire che nella sua forma originale questo è come l'ho fatto io qui (e come è nella foto del Prestinari a Monaco), cioè in sintesi con il ponte di comando coperto da un telo spiovente. Si direbbe che in seguito il ponte di comando sia stato dotato di una battagliola coperta tutta intorno e quindi lo spazio dell'ultimo livello sia stato ampliato a questo. Successivamente compare una protezione metallica, invece di quella in tela. La sistemazione finale è poi quella del 1942-43, con la plancia dotata di alette etc. Certo la datazione delle varie foto che si trovano in rete va presa con le pinze, tuttavia alcune cose sono oggettive. per esempio due foto del Cantore in grigio scuro e lettere grandi bianche sono per forza del periodo a metà anni venti e mostrano il tetto del ponte di comando già dotato di battagliola esterna, così come la foto ufficiale della Marina per questa nave (che trovo datata 1935 - ha comunque le lettere grandi). Anche del Cascino c'è una foto in grigio scuro e lettere bianche, quindi di metà anni '20, con il tetto del ponte di comando circondato da una battagliola senza copertura in tela.
Nei La Masa, una bella foto datata 1919 del La Masa, Pilo e Missori ripresi a Venezia (l'ultima di questo genere pubblicata su Naviearmatori pochi giorni fa) mostra in tutte e tre il telo spiovente sul tetto del ponte di comando. Inoltre Cosenz, La Masa e Fabrizi (tutti in grigio scuro e lettere bianche) hanno ancora il tetto coperto dal telo a spiovente mentre la Carini (grigio scuro e lettere rosse) ha già le battagliole.
Nei Sirtori, la Acerbi in grigio scuro ha il telo a spiovente, ma questo è presente anche su una foto datata 1918 di Sirtori e Stocco a Fiume.
Per finire con i Pilo, una foto del Nullo del 1920 circa (quando era ancora il Nullo classe Pilo ribattezzato poi Fratelli Cairoli, da non confondere con quello classe Sauro) ha comunque il telo (sui Pilo la struttura della plancia è un po' diversa); infine una foto del Pilade Bronzetti della coll. Parodi datata 1917 (sempre su Naviearmatori, anche qui quando era ancora il Bronzetti e non ancora ribattezzato Giuseppe Dezza nel 1921, dopo l'ammutinamento a Fiume; anche la forma delle piccole lettere identificative - un po' "liberty" -  è diversa da quelle adottate a fine anni '20) mostra il solito telo.

 Non so se la mia ipotesi è corretta, ma sulla base di tutto questo presumo che la sistemazione con il telo spiovente a coprire il ponte di comando stia a indicare un momento abbastanza indietro nel tempo: potrebbe essere, in altre parole, un interessante indizio a sostegno dell'ipotesi che la foto del Prestinari a Monaco risalga davvero al 1923, e non al 1927-28 come avevo inizialmente ipotizzato.

Venendo alla plancia del modello, il primo livello della sovrastruttura l'ho rifatto io, più stretto (quanto la struttura posteriore del secondo livello) e poco più lungo rispetto all'originale di zioprudenzio, con porte e oblò sistemati così come da foto varie e un minimo di modulazione di colore (più scuro in basso, più chiaro in alto). Le porte sono con le cerniere a prua, in realtà nelle foto dove si vedono chiaramente sono così. Ho fatto una prova preliminare per aggiustare appena appena la posizione delle stesse, in modo che non andassero a ostacolare la scaletta.

Il ponte di comando è la struttura disegnata da Zailan, ma ho fatto qualche modifica per adattarla al Prestinari: ho schiarito il colore, ridisegnato le finestre e l'intelaiatura esterna, che presenta adesso 4 tondini orizzontali (uno a livello delle finestre - il vetro delle finestre poteva essere tolto in condizioni particolari e così sul tondino a metà finestra si sistemava un telo a protezione del ponte di comando). Le porte di accesso hanno un'intelaiatura a forma di croce.






Ho poi messo l'intelaiatura in sprue stirato nero dipinto di bianco (in alcuni casi è chiaro, in altri sono scuri, forse color legno) . Ho messo anche le luci di posizione in carta. La plancia scoperta, in alto, è fatta sulla base delle foto e dei disegni del Cantore. Ho utilizzato la stampa di Zailan per le battagliole rivestite di tela, ma confesso che per quanto il tono di colore sia buono, la trama mi sembra troppo grossa. Vediamo più avanti l'effetto che fa, altrimenti le rivestirò con un tovagliolino di carta dipinto.

Il tetto del ponte di comando, nei primi anni '20, è coperto da un telo messo a spiovente (non so se il tetto è a spiovente, ma è comunque coperto da un telo). Per prima cosa ho fatto la struttura al di sotto per sostenere il telo, sistemando degli spessori di carta.






Qui il sostegno del telo è completo. Al di sopra, incollerò un tovagliolino di carta oppure un pezzettino di pellicola trasparente per alimenti, poi da verniciare.



Appena pronto posto le foto finali.  :-)

 alcione :

4/12/2012 14:30
 A proposito di battagliole in canapa/teli e/o lamierino: in alcune foto che ho visionato - ist. Luce -
non sempre la battagliola che contorna le c/plancia - tughe etc. era in lamierino, ma in ferzi di
canapa rivestiti di teli così da sembrare - in foto - in lamierino.....
buon lavoro ,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/12/2012 19:07
 Come ho detto, la successione sembrerebbe questa: 1) tetto della sala comando semplicemente coperto con un telo spiovente; 2) plancia scoperta prolungata a coprire il tetto della sala comando, quindi con battagliole sul bordo del ponte di comando rivestite, ma anche no, in tela; 3) battagliole sul ponte di comando sostituite da paraschegge in lamiera, sagomati con il bordo superiore allargato verso l'esterno. Però non saprei dire gli anni dei cambiamenti, probabilmente cambiano da nave a nave (ma direi che il paraschegge compare a fine anni '30).

 Zailan :

4/12/2012 21:08
  Nell'articolo di Bagnasco pubblicato su Marinai d'Italia del maggio 2009 dedicato ai " Tre Pipe", si dice che la controplancia fu un'aggiornamento che subirono durante gli anni trenta. La controplancia era in tela o in lamierino, a seconda dei casi. Quella del Papa era sicuramente in tela nel 1941, e appare in questa configuarazione anche nel porto di Ancona nel 1930. Quindi, mano alle foto.

 marcellodandrea :

4/12/2012 23:25
 E' vero quell'articolo di  Bagnasco ce l'ho (è del maggio 2009 ed era on-line fino a poco tempo fa, ora non più, si arriva a fine 2009 - ma se qualcuno lo vuole glielo invio fatemi sapere) , ma me ne ero dimenticato. Nella foto 2 a pg. 10 si vedono 11 unità di varie serie tutte in secca a Taranto nel, dice l'autore, 1936-37.  Aggiunge " ...rispetto al periodo della Grande Guerra, si nota che. sopra la timoneria, è stata creata una controplancia con mparagambe in tela o in lamierino". Ora, intendiamoci, a me non interessa adesso capire con esattezza quanto ogni singola modifica è stata applicata. Però trovo in questo un ulteriore indicazione a sostegno del fatto che le foto con il tetto del ponte di comando o timoneria che dir si voglia coperto da un semplice telo a spiovente, siano tendenzialmente tutte comprese tra il 1911 (anno del primo varo) e la prima metà degli anni '20.

 alcione :

5/12/2012 16:49
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: E' vero quell'articolo di  Bagnasco ce l'ho (è del maggio 2009 ed era on-line fino a poco tempo fa, ora non più, si arriva a fine 2009 - ma se qualcuno lo vuole glielo invio fatemi sapere) , .


Presente, manda per favore, grazie ,
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

5/12/2012 21:10
 Quote:
alcione ha scritto: Presente, manda per favore, grazie ,
bye,
Francesco :-)


Fatto, alla tua e-mail   :-)  fammi sapere se è ok.


Metto qui il primo livello della plancia per come l'ho fatto io. Non garantisco che sia stampabile così com'è, ma le misure sono quelle riportate in millimetri e potete riscalarlo. Consiglio di tenere per buona la misura intera di 21 mm (e /o 10 di altezza) , il resto verrà di conseguenza. Il lato con i tre oblò è più lungo perché è curvo.





 marcellodandrea :

6/12/2012 12:15
 Ecco la plancia più o meno completata, ad esclusione delle attrezzature della controplancia, in lato. Alla fine ho ridipinto il rivestimento delle battagliole e, per il telo di copertora del ponte di comando, ho usato una cartina di sigaretta (io non ho mai fumato, ma le cartine sono utili per cosette così). Era tardi per correggere lo spazio bianco sul ponte, per il momento l'ho dipinto in un grigio medio, poi lo aggiusterò, in ogni caso ci sono alcuni armadi e altre cose appoggiate alle pareti.














Prossimo passo il paraonde e i fumaioli  :-)


 marcellodandrea :

8/12/2012 18:57
 Ho una domanda. Qualcuno ha idea di come fossero disposti i tubi di scarico delle caldaie dentro i fumaioli? Forse 1-2-1 ? (intendendo che quello più grande centrale forse ne aveva due all'interno?)

ciao grazie :-)
 

PS a proposito, ho ridisegnato i fumaioli. Ovviamente li ho ricolorati in grigio chiaro, ma ho fatto anche altre due modifiche. Ho modificato il lato di taglio, spostandolo a) a sinistra per il fumaiolo 1, sotto il tubo del vapore; b) davanti per il fumaiolo 2, sotto la scaletta; 3) a sinistra per il fumaiolo 3, sotto la scaletta.

Ho poi ricolorato la parte alta, perché sia nella foto del Prestinari a Monaco, sia in quella che compare su wikipedia    (copia di una cartolina che da un po' non mi riesce di trovare più on line - la nave in realtà non è "in navigazione", ma sta entrando a Taranto, la foto azzurra su wikipedia è stata rielaborata in modo da togliere dietor le costruzioni del canale di entrata, e ovviamente con quella configurazione non è "ca. 1930-1942", ma primi anni '20) si nota intanto che la banda nera in alto è più spessa, e poi che al di sotto della banda nera e fino all'anello dove sono agganciati i cavi di sostegno il fumaiolo è bianco (nella foto di Monaco il bianco si vede appena ma si vede se si contrasta di più, del resto bianco contro grigio chiaro è poco evidente)

 alcione :

10/12/2012 19:42
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Ho una domanda. Qualcuno ha idea di come fossero disposti i tubi di scarico delle caldaie dentro i fumaioli? Forse 1-2-1 ? (intendendo che quello più grande centrale forse ne aveva due all'interno?)

ciao grazie :-)



E' come hai ben supposto, con il centrale collegato a due caldaie.
viene bene il "Generali" ; buon lavoro,
bye,
Francesco
  :-)

 marcellodandrea :

14/12/2012 17:47
 Ho perso qualche giorno per ordinare scalette e battagliole in carta alla Drafmodel... in attesa, ecco qualche foto dei fumaioli e del paraonde.

il paraonde, come dicevo in precedenza, è molto simile a quello dei successivi Sella/Sauro/Turbine nella forma, ma non esattamente uguale nella disposizione sul ponte. Considerando l'altezza del marinaio in piedi accanto al paraonde della foto del Prestinari a La Spezia del 1942 (libro Rastelli) di ca. 170 cm, il paraonde viene alto al centro 79 cm e ai lati circa 65. Siccome quello dei Sella/etc. era di 80 cm al centro, immagino si tratti delle medesime misure. Dalle foto quello dei Sella/Sauro etc. sembra proprio uniformemente arcuato. Quello dei Generali e delle serie precedenti di tre pipe, invece, si direbbe angolato al centro, per quanto l'angolo sia stondato, come si vede nella foto sotto ma anche in un paio di foto delle navi vere. Stando ai disegni di Brescia sul libro di Rastelli ci sono due squadre che lo sostengono, non ho trovato foto in merito quindi prendo quel disegno alla lettera. Il bordo del paraonde è di legno, forse mogano non lo so, comunque marrone.








I fumaioli sono fatti con un'anima di tondino di legno e due strati di cartoncino, in alto il piano interno è posto a ca. 8 mm dal bordo superiore e all'interno ci sono dei tubi di cartoncino più piccoli per gli scarichi delle caldaie (due in quello centrale). Le bande bianche e nere sono presenti senza alcun dubbio, sia nella foto del Prestinari presente su wikipedia (che, ricordo, è una foto taroccata di un'altra che tempo fa trovai in rete e ora non trovo più... del Prestinari che entra a Taranto nei primi anni '20) sia in quella a Monaco dove se si contrasta un pochino di più si vedono bene almeno nel secondo e terzo fumaiolo (le medesime bande sono presenti anche su altre navi del solito tipo). Ho cambiato i colori sul disegno, mettendo le bande bianca e nera in cima e aggiungendo un minimo di bruciatura alla base del fumaiolo. L'altezza delle bande è regolata sul fatto che nelle foto il bordo tra bianco e nero sembra posto a metà della distanza che passa dal bordo superiore al cerchio metallico dove si agganciano i cavi di sostegno.







Ai fumaioli mancano ancora le grate in cima, i tubi di scarico del vapore (a sinistra sul primo con, presumo, il tromboncino della sirena; uno anteriore e uno posteriore per il secondo, uno anteriore per il terzo) e le scalette (una anteriore sul secondo, una sul lato sinistro sul terzo - non vedo scalette sul primo). In ogni caso la posizione e il numero dei tubi scarico vapore deve essere approfondita  :-)

ciao buon Natale a tutti !!! :-)

 marcellodandrea :

16/12/2012 12:33
 

Restando ai fumaioli, una domanda che mi pongo (se qualcuno può aiutarmi) è che cosa fossero quelle due sorta di candelabri posti ai lati del fumaiolo centrale.

Zailan inizialmente ci faceva notare che sul disegno di zioprudenzio i relativi tubi sono posti diversamente da come risultano nelle foto.

Dalle foto delle navi delle varie serie costruttive si nota abbastanza bene che i "candelabri" sul fumaiolo, intanto, non sono in asse con la nave, ma rispetto alla mezzeria sono spostati di ca. (direi) 45° a sinistra di prua e altrettanti a destra di poppa. Dalla foto del Prest a Monaco si nota poi che i tubi sottili che fanno capo a queste strutture partono: 1) per quello di sinistra, circa a 45° di poppa a sinistra (il tubicino poi piega in avanti e va a ricongiungersi col candelabro: si noti che le posizioni del candelabro di sinistra e del punto di partenza del relativo tubicino devono essere assai probabilmente - come ipotizzato sopra - più o meno spostate di 45° a sinistra rispetto alla mezzeria perchè il tubicino che poi piega in avanti sembra scorrere parallelo alla mezzeria, appunto); 2) per quello di dritta purtroppo non si vede chiaramente, ma direi (per analogia), che il tubicino si origina proprio al di sotto del candelabro di dritta (comunque, nella foto del Prest a Spezia nel 1942, da poppa, in effetti il tubicino si direbbe sottostante, ma appunto non è molto chiaro).

 marcellodandrea :

3/1/2013 19:39
 Ho terminato i fumaioli, più o meno, sistemando i tubi per lo scarico del vapore, il tromboncino della sirena e i fumogeni a forma di candelieri (in filo di rame e sostegni in carta, spostati di 45° rispetto alla mezzeria) e le scalette (in carta tagliata al laser della Drafmodel).  Le scalette nella foto di Monaco sembrano  nere ma io le ho fatte grigio scuro un po' schiarito al centro perchè se no la struttura mi sembrava troppo appesantita. Ho scelto di mettere le scalette su tutti e 4 i fumaioli perché su quello di poppa sono montate e si vede dalla foto, sugli altri non si vede ma era probabile che in porto fossero montate (ammesso che in queste navi fossero smontabili, non lo so ma nelle foto di tutte le navi della classe vedo che a volte ci sono e a volte no).

Stando alle foto le scalette dei fumaioli sono inclinate, per quanto possa sembrare strano. L'unico riferimento a scalette verticali l'ho trovato in un disegno, ma nelle foto ripeto mi sembrano inclinate. Comunque, se poi venisse fuori che sono verticali, si fa presto a spostarle.

Ho fatto anche la prima banda nera sulla fiancata a centro nave.  A sinistra, stando alla foto del Prestinari a Monaco, era più larga che a destra. Le bande sono in cartina da sigarette, dipinta di nero e incollata. Ho preferito questo sistema (anche più "canonico") , perchè dipingerle era complicato dato il rischio di portare via tutto con le mascherine. Comunque dopo una mano di trasparente opaco, la cartina è talmente sottile che sembra dipinta. In corrispondenza delle bande (4 per parte) ci sono degli ombrinali piuttosto grossi, ben visibili nelle foto. Per iniziare ho messo i primi due. Ho identificato la posizione delle altre tre bande e relativi ombrinali dalle foto, ma è necessario che sistemi altri dettagli sui ponti per posizionarle bene.

Ho messo poi le due scalette inclinate che scendono dal ponte di comando, per i corrimano ho usato le battagliole in carta tagliata al laser, riaggiustate). Nella foto di Monaco sono chiare ma con i gradini scuri: forse erano di metallo grigio scuro, forse di legno marrone, chissà; io li ho fatti color legno.

Ehm, per finire mi sono dimenticato di fare una correzione della temperatura colore, per cui le foto appaiono con dominante azzurra (per quanti tari sempre il bianco a volte la dominante compare, così di solito la correggo). Abbiate pazienza e scusate, lapsus.













Adesso penso che mi occuperò della poppa. Devo mettere i distanziatori delle eliche e ricostruire la piattaforma del timone, che nel disegno di zioprudenzio non esiste proprio e neppure sul disegno del libro di Rastelli, quindi dovrò cercare di capire un po' come era fatta dalle foto.


 marcellodandrea :

6/1/2013 12:25
 Ho messo i paraeliche, il timone e la piattaforma di poppa.  I paraeliche del disegno di zioprudenzio sono sbagliati perchè troppo corti e arrotondati, il timone va comunque modificato e quindi l'ho rifatto mentre la piattaforma non è prevista.

La piattaforma è visibile solo in due foto: una è quella di riferimento, del Prest a Monaco nel 1923; l'altra e del Papa nel 1942,

La piattaforma è sopraelevata rispetto al ponte ed è composta di due semicerchi: quello anteriore arriva a filo del portello sul ponte, il minimo indispensabile perché possa aprirsi (dalle foto sembra sovrapposto, che sia a filo è una mia deduzione ma mi sembra logico). Al di sotto scorre la barra del timone e lì arrivano le catene della timoneria di poppa. La piattaforma appoggia, a poppa, ai due grossi passacavi aperti laterali, che mostrano al di fuori una placca metallica imbullonata allo scafo.  Un altro passacavi chiuso si trova proprio sopra il timone. Quali siano i punti di appoggio sul davanti purtroppo è incompresibile dalle foto, per cui ho messo tre spessori all'interno.  Alla cerniera del timone è appoggiato il sostegno per l'asta della bandiera.

Tutte le strutture sono di carta, ad eccezione del rivestimento dei paraeliche che è di filo di cotone. Per realizzare gli spessori del timone (cerniere etc.) ho sovrapposto il cartoncino, l'ho tagliato e indurito con l'attak, poi lisciato con la carta abrasiva. La piattaforma è disegnata con photoshop.

Ho sporcato un po' a livello del timone, come mostrano le foto e messo qualche macchia di ruggine sulle saldature. Una passata di trasparente opaco uniforma il tutto.




 marcellodandrea :

8/1/2013 23:15
 Sto un po' impazzendo con le maniche a vento di centro nave. In breve, non mi riesce di montarle in modo da ridurre al minimo l'aspetto grezzo che inevitabilmente hanno con quella struttura a 3 spicchi di carta (per riprodurre la tipica curvatura delle maniche).

Ho fatto un primo tentativo nudo e crudo ma non mi piaceva proprio. Le 3 sezioni cilindriche tutte uguali creano un effetto a scalino irregolare per cui il "tubo" viene tutto spezzettato. Ho eliminato la necessità di incollare i bordi delle sezioni (si sporcherebbe tutto) usando striscioline di carta all'interno ma la giustapposizione irregolare rimane. Brutto.

Allora ho fatto un secondo tentativo indurendo la superficie con attak e lisciando, con l'idea di riverniciare. L'effetto dopo alcune passate è un po' migliore, ma la riverniciatura e l'opacizzante danno un effetto finale più vicino alla plastica che alla carta: ottengo la situazione opposta, così è "troppo" pulito e non sembra di carta...   può sembrare strano ma è brutto anche così, su una nave per ogni altro aspetto chiaramente di carta.

Domani ristampo le maniche in altre due o tre copie, perchè mi è venuta un'idea e voglio provare. La manica a vento ha una sezione che nella realtà si allarga in corrispondenza della presa d'aria in alto. Voglio provare, perciò, a incollare le tre sezioni cilindriche non tutte con lo stesso diametro, come indica il disegno, ma con diametri appena appena diversi sistemando il più grande in alto e gli altri due gradualmente più piccoli. In questo modo, dovrei riuscire ad incollarle aggiustandole l'una dentro l'altra, eliminando l'effetto a gradini irregolari e ottenendo invece una effetto simile ad un tubo telescopico, con il cilindro più stretto alla base e gli altri via via più grandi verso la presa d'aria in alto.

Vedremo...

 Zailan :

9/1/2013 21:42
  
Aehm,

Non c'era qui "qualcuno" che ti aveva suggerito di applicare al Prestinari le tue tecniche di autocostruzione sin dall'inizio???

Come vedi questo e' il problema dei papermodel, ovvero che dipingendo, i colori non saranno piu' gli stessi e, come tu stesso puoi ben vedere, stona rispetto al papermodel puro.

Ora, c'e' un'altra soluzione, le maniche a vento dell'Insidoso...
(io non le ho montate per pigrizia).

 marcellodandrea :

15/1/2013 23:11
 Ho provato con le maniche a vento del'Insidioso, ma le sezioni erano molte di pù e gli "scalini" pure, inoltre erano più basse di quelle del Prestinari che invece dalle foto sembrano almeno di altezza corretta. Così alla fine ho lasciato quelle, altrimenti non vado più avanti.

Dunque ho messo le maniche a vento, ho completato le bande nere sulle fiancate e ho messo anche le selle per le scialuppe (sono lunghe in scala ca. 10 mm) , che nel disegno di Zioprudenzio non sono proprio previste. Anche le selle sono riprese dalla foto a Monaco.









Arrivato a questo punto, mi sono accorto di un errore nella colorazione che purtroppo non è più rimediabile al 100%. Il Prestinari, infatti, ha una banda nera alta ca. 1,5 mm (in scala) che corre alla base di (probabilmente) TUTTE le sovrastrutture (plancia, tuga, fumaioli, selle delle scialuppe, armadi, maniche a vento, battagliole etc.). Osservate con attenzione la foto di Monaco e vedrete.

Giunto a questo punto, ho potuto dipingere di nero la base delle selle e degli armadi che ho cominciato a mettere. E' nera anche la base di tutte le battagliole e questa la potrò fare ugualmente. Infine forse posso rimediare per la plancia, vedremo, ma purtroppo non posso più per i fumaioli, salvo farli sicuramente imprecisi perchè inclinati.

Dalla foto non si vede nulla perché appare tutto in ombra, ma data la situazioe mi viene da pensare che una banda nera corra anche lungo il fianco della tuga a centro nave (quella sopra cui si trovano i fumaioli) ma anche questo ormai non è più fattibile.

 marcellodandrea :

19/1/2013 23:13
 Ho corretto l'errore di colorazione, utilizzando striscioline di carta velina verniciata di nero, sulla plancia, sui fumaioli e sulle maniche a vento, che è poi tutto quanto si vede dalla foto di Monaco, ed è venuto meglio di quanto pensassi ...  :-)  :-)  :-)   Devo ancora decifrare comunque la banda nera che si vede nella foto di Monaco sul lato posteriore della sovrastruttura, davanti al primo fumaiolo: sembra una banda molto alta, fin quasi alla targa rettangolare sotto l'oblò (ma sul fianco è molto più bassa, si distingue dietro la scaletta).

Ho pensato se mettere la banda nera anche lungo la tuga di centro nave... e ho lasciato perdere perchè in effetti dalla foto non si vede. Non so se ho fatto bene, anche perchè, in effetti, a me pare proprio che il lato sia semplicemente tutto nero...  Nel qual caso si fa presto a riverniciarlo, semplicemente. Ci devo riflettere su.


A questo punto mi è venuto in mente che forse anche il paraonde poteva avere la banda nera, però nella foto di Monaco si vede il lato posteriore sinistro e sembra tutto grigio chiaro. Invece, in questa foto qui (la solita ritoccata del Prest che entra a Taranto, a mio parere quasi coeva con quella di Monaco) la banda nera sembra proprio che ci sia sul lato anteriore del paraonde. Ma perchè sarebbe solo sul lato anteriore e non anche su quello posteriore?

La banda nera andrà messa comunque sulle altre maniche a vento e sulle battagliole, come dicevo.






 alcione :

20/1/2013 12:42
 Le strutture - tughe, blocco plancia etc. - sono fissate al ponte con dei profilati ad " L " e le bande scure che vedi non sono altro che delle striscie di ripresa del colore del ponte;
anche il paraonde non sfugge alla regola, sia dal lato interno che esterno. L'altezza delle riprese di colore variava da nave a nave.
Ti basta vederti un po di foto sul sito del Luce alla voce cacciatorp...Bersagliere o Bersagliere.
Alla via così, bravo !
saluti.
Francesco :-)

 marcellodandrea :

20/1/2013 15:45
 Grazie questo chiarisce tutto, ma devo insistere sul fatto che il lato posteriore del paraonde del Prestinari, nella foto di Monaco, NON ha la banda scura, dalla foto si vede bene (o almeno così mi pare).   Comunque, nel frattempo ho messo la banda anche al paraonde (lato anteriore) :-)

 alcione :

20/1/2013 19:06
 Vedi a volte la ripresa del colore - grigio scuro, ponte -  era così sottile da essere
appena al disopra del profilato  a " L " o coincidente con la stessa, come ho avuto
modo di osservare su di un paraonde - lato interno -  di una torpediniera.
buon lavoro,
bye,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

20/1/2013 19:45
 Capisco, riguarderò con più attenzione e logica vuole che sia da entrambi i lati. Però sul lato anteriore del paraonde la banda nera è molto alta, arriva quasi a metà altezza (quindi a poco meno di 40 cm) o almeno così è nella foto su wikipedia. Di conseguenza pensavo che anche quella dietro avrebbe dovuto essere ben visibile, se c'era. Tuttavia, considerando che si trattava di una prassi comune, allora penso che sul bordo posteriore del paraonde ne metterò una molto bassa, un mm in scala circa.

Nel frattempo ho messo anche le scalette verticali che portano alla controplancia. Sempre guardando la solita foto, si nota direi chiaramente che al di sotto della scaletta c'è una banda nera verticale, l'ho fatta con la solita strisciolina di carta velina. Ma ormai metterò le foto insieme ad altri progressi.

 marcellodandrea :

22/1/2013 20:19
 ciao a tutti

qualcuno ha immagini o disegni dei lanciasiluri binati presenti su queste navi nei primi anni '20 ?   Mi dicono che sul libro di Rastelli sui ct tipo pattison odero c'è qualcosa....

grazie :-)

 marcellodandrea :

30/1/2013 23:34
 Oltre alla foto del Prestinari a Monaco che già avevo, ho ricevuto qualche aiuto con la segnalazione di una foto del sistema di puntamento (sul ct Solferino) e un paio di foto del relitto del Prestinari nel 1945 e del Montanari nel 1943. Qualcosa, volendo, si vede anche nella foto del Prestinari nell'ottobre 1942, sul libro di Rastelli. Nella foto del relitto del Prestinari si nota un dettaglio che non ho messo però, perché nella foto di Monaco chiaramente non c'è: un seggiolino posto dietro i tubi lanciasiluri, per l'operatore che manovrava il volantino (nella foto del Solferino sembra che l'operatore sia seduto, ma nella foto di Monaco il seggiolino non c'è sicuramente). E' possibile che fosse un dettaglio amovibile.

in tutte queste foto si nota poi che il tamburo è nettamente più alto di quanto previsto dai disegni di Zioprudenzio.

I tubi dei lanciasiluri, la base e il tamburo, nella foto di Monaco, sono scuri, presumo grigio molto scuro, come il ponte. Li ho dipinti a pennello, poi una mano di trasparente sopra che li rende leggermente satinati.

Ho modificato la forma del tubo in avanti, quella di Zioprudenzio è corretta ma per il Prestinari nel 1942-43 (curioso, i tubi sono stati sostituiti con altri di diversa forma?): il profilo giusto del cucchiaio (si chiama così?) nel 1923 si vede nella seconda foto del modellino (e anche, ovviamente, in quella del Prestinari a Monaco - ma anche in altre, ad esempio il Cantore ce l'ha così ancora nel 1943).








Ho messo anche le scalette che portano alla controplancia, sono inclinate e non scendono fino al livello della plancia ma si arrestano un po' più in alto. L'inclinazione renderebbe impossibile alla porta di accesso al ponte di comando di aprirsi verso l'esterno (infatti si apriva in dentro ovviamente). Al di sotto delle scalette la parete è verniciata di nero o di grigio molto scuro, anche questo si vede bene nella foto di Monaco. La strisciolina nera è carta velina verniciata in nero, incollata con vinavil.

Ho messo un'altra strisciolina nera alla base del lato a poppavia del paraonde. E' circa la metà di quella sul lato anteriore. Devo dire che quella sul lato anteriore è sicuramente molto alta perchè si vede bene nella foto del Prestinari su wikipedia, che è circa coeva. Quella dietro - a dir la verità - non riesco a vederla chiaramente nella foto di Monaco, ma in effetti dovrebbe esserci, così l'ho fatta molto più bassa.

Per finire ho messo anche le maniche a vento sul castello di prua.





Adesso mi sto dedicando un po' al diorama, la banchina va studiata perché dalla foto risulta più alta del ponte di coperta del Prestinari. Ho guardato su google maps, la banchina si trova sicuramente accanto a quello che oggi è il Quai des Etats Unis, sul lato Nord del porto.

 alcione :

31/1/2013 16:29
 Cercavo il l.siluri del Da Recco e trovo il puntamento del Solferino :-P meno male che ci sono
le foto dei reduci  per gettare qualche piccola luce.....
A proposito, al femminile " cucchiaia ".
Buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

1/2/2013 00:03
 

Piccolo consulto:






Il disegno sopra è un collage con un dettaglio della tuga di centro nave di Zioprudenzio a cui ho sovrapposto la piattaforma più larga per il cannone disegnata da Zailan (più altre modifiche).

I cerchi rossi sono la posizione delle maniche a vento così come le vedo nella foto del Prestinari a Monaco.  Anche tutto il resto è posizionato così come mi sembra sia in quella foto. I dettagli con ? non si vedono nella foto e sono ipotetici. Il ? indicato dalla freccia verde è quello più strano, nella foto sembra proprio che lì non ci sia niente.

Che ne dite?

 zio54 :

1/2/2013 09:09
 a parte l'ammirazione per il bellissimo lavoro che stai facendo ..... l'albero verso poppa in che punto va collocato ?
mi sembra vada collocato proprio alla fine della tuga di coperta che sostiene i fumaioli e il cannone , giusto ?
e che diametro dovrebbe avere ?
grazie :-)

 marcellodandrea :

1/2/2013 09:35
 Il rialzo si chiama tuga. L'albero di maestra era situato a poppa della tuga, ed è presente sul Prestinari fino ai lavori dell'estate 1942, quando fu rifatto il ponte di comando e messe le ali di plancia.

In breve, la situazione è questa:

1941 (ma non so dire i mesi) : albero di maestra a poppa presente, plancia di vecchio tipo, strisce bianco-rosse a prua, scafo grigio cinerino chiaro.

1942, albero di maestra a poppa presente, plancia di vecchio tipo, strisce bianco-rosse a prua, mimetizzazione dello scafo a due toni di grigio.

fine 1942 in poi: albero di maestra assente, plancia di nuovo tipo con le ali, colorazione uguale a prima.

La posizione dell'albero, stando alle foto, corrisponde a quella del disegno del Cantore 1921 sul libro di Rastelli, ovvero tra i due cannoncini da 76/40 Ansaldo mod 1917 situati a poppa della tuga. In quegli anni, ai lati dei cannoncini c'erano due piattaforme semicircolari ribaltabili fuori bordo per aumentare lo spazio intorno ai cannoni (che sul mio Prestinari dovrò mettere).

Confrontando i disegni sul libro di Rastelli del Cantore 1921 e del Prestinari 1941 e le foto e notizie disponibili, si nota che i cannoncini furono poi sostituiti (nel 1939 circa) da due mitragliere Breda da 20/65, situate però in posizione leggermente più arretrata verso poppa, le piattaforme semicircolari ribaltabili furono tolte.
 

Venendo al Prestinari così come lo presenta Zioprudenzio, si tratta in sostanza della versione da fine 1942 in poi, salvo che la colorazione è invece quella del periodo precedente e troppo scura per essere il grigio cinerino chiaro della Marina.

La cosa meno problematica da fare, secondo me, sarebbe di lasciare tutto così com'è e di utilizzare il disegno che ha elaborato Zailan per fare la plancia di vecchio tipo (è in questo topic, qualche pagina più indietro, ma è un formato A6, attenzione quando si stampa altrimenti se si riporta così com'è su A4 viene piccolissima...). Poi si aggiunge l'albero a poppa e così va tutto a posto.

 zio54 :

1/2/2013 10:09
 grazie , preciso e esauriente come sempre.....
come dicevo in un altro post , ho deciso di costruire il modello così come è nella stampa di Zioprudenzio.
E' il mio primo modello di nave , lo sto costruendo come da "scatola" in modo da dedicarmi solo alla costruzione.
Ormai sono arrivato alle strutture di coperta perciò i tuoi giusti suggerimenti mi serviranno se un domani proverò a rifare il modello. :-)
a proposito ..... una volta incollate le ordinate , è meglio incollare il ponte e poi le fiancate o il contrario ?
in rete ho trovato sia l' una che l'altra soluzione .
ciao !

 marcellodandrea :

1/2/2013 11:32
 Questo è ilmio secondo modello di nave in carta, e non ho esperienza di scafi "leggeri", senza rinforzi in solido cartoncino. Nel mio sistema viene prima il ponte e poi le fiancate, in modo che le fiancate si appoggino lateralmente sul ponte, il che è anche più realistico. L'eccedenza eventuale si rifila, così tutto viene preciso.

 alcione :

2/2/2013 19:40
 Controlla la tua posta priv. tra una decina di minuti; due foto dal solito libro che, comunque,
non ti saranno chiarificatrici del tutto   :-? ma non c'è di meglio;
io direi che sono osteriggi del locale macchina sottostante, così sembra da classi simili.
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

2/2/2013 23:34
 Quote:
alcione ha scritto: io direi che sono osteriggi del locale macchina sottostante, così sembra da classi simili.
bye,
Francesco :-)



foto ricevute, grazie mille !!!  :-)

ma... abbi pazienza, che cosa sono osteriggi del locale sottostante? a che cosa ti riferisci?

 marcellodandrea :

3/2/2013 11:31
 Torno un attimo al discorso sulla datazione della foto del Prest a Monaco, ma più che altro per segnalarvi una foto in un sito che diventa gradualmente sempre più interessante. La foto è questa e riporta i cct Solferino e Confienza (cl Palestro) allineati davanti ad una serie di "tre pipe"  (sullo sfondo lo yacht reale). Non è chiaro quali "tre pipe" siano, ma la cosa interessante è la data 1927 e il fatto che tutte le controplance siano dotate di battagliole rivestite, fin sul bordo anteriore: un indizio in più che il Prestinari a Monaco deve risalire a qualche anno addietro, evidentemente prima della verniciatura in grigio scuro e quindi probabilmente al 1923.

 alcione :

3/2/2013 23:42
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
ma... abbi pazienza, che cosa sono osteriggi del locale sottostante? a che cosa ti riferisci?


Osteriggi,.....su taluni boccaporti si collocano armature con vetri e portelli - muniti di vetri - che si possono tenere sollevati per dare aria e luce ai locali sottostanti.
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/2/2013 00:24
 Aspetta, mi sono espresso male. Volevo dire a quali strutture ti riferivi riguardo gli osteriggi. A quelle che ho disegnato io con il punto interrogativo? Il punto interrogativo non vuol dire che non so cosa potrebbero essere, ma non so se ci sono e quanti sono, perché nella foto non si vede (mentre quelli che si vedono seono parzialmente diversi dai disegni e quindi non è detto che il resto sia proprio così come è disegnato).

Piuttosto chiedevo un'opinione sul resto delle strutture, quelle che ho messo nel disegno. In pratica chiedevo se guardando la foto il mio disegno può essere corretto secondo voi oppure ho preso fischi per fiaschi...  :-)

 marcellodandrea :

10/2/2013 23:04
 Bene, dalla foto del Prestinari a Monaco ho ricavato per quanto possibile la forma della banchina. Dalla foto si direbbe in cemento, così ho fatto una struttura in polistirolo e poi l'ho ricoperta con cartoncino leggero. Sul cartoncino ho incollato la stampa di una texture di cemento trovata su internet, schiarita e stampata in b/n per evitare che il grigio venisse rosa in stampa. Ho messo la scaletta all'altezza del terzo oblò di sinistra (da prua ), dove arriva anche la passerella insomma,  sistemando ai due lati due piloni di cemento (cartoncino di 2 mm di spessore rivestito del solito foglio stampato con la texture del cemento) e un altro a poppa, circa all'altezza del timone. Ho messo poi gli altri piloni verso prua alla medesima distanza e almeno per i primi direi che sono in una posizione molto simile a quella della foto.  Su Google maps, la banchina è ancora visibile nel porto (è quella che corre lungo Quai des Etats Unis, sul lato N). I bittoni sono ugualmente di cartoncino, ma la parte superiore è stata resa un po' più tondeggiante con un po' di stucco lisciato in acetone.
Il mare è fatto con il cartoncino da disegno che uso di solito, di texture molto grossolana. Non ne avevo di abbastanza lungo, così ho fatto una giunta all'estremità destra (la linea ad S) , la ricoprirò con un pochino di gel acrilico per farla sparire.

Le foto illustrano le varie fasi.






















 marcellodandrea :

16/2/2013 20:07
 Ho attrezzato la parte terminale della tuga, dietro il terzo fumaiolo, per come si vede sulla foto di Monaco e per come la leggo io, si intende. La situazione è molto simile a quella disegnata da Brescia per il Cantore nel 1921 (almeno di profilo, purtroppo quel disegno non è in pianta).   Riguardo le maniche a vento in particolare, le ho ingrandite rispetto a quelle proposte da zioprudenzio, perché nella foto sono in effetti molto più grandi (la prima è anche più alta delle altre). Ho usato la stampa originale come modello, ma ritagliando margini più ampi e usando un tondino ( di legno per la curvatura iniziale e il manico spezzato di una limetta per il diametro finale)  più grande per metterle in forma: non avevo le misure esatte, mi sono regolato per come "appaiono nelle foto.
Gli osteriggi quadrati a prua del cannone sono chiaramente aperti verso prua, mentre nella foto non è chiarissimo come siano aperti quelli a poppa del cannone. Comunque, schiarendo molto e inserendo dei falsi colori per contrastare ancora di più, penso di poter dire che siano senz'altro aperti verso poppa, come li ho messi io.
La nave è solo appoggiata sulla base che, ovviamente, deve ancora essere rifinita.


"




 alcione :

17/2/2013 12:28
 bene, anche io sono alle maniche a vento per il Da Recco e sto attrezzando i ponti
con bitte, osteriggi e quant'altro.
a presto,
Francesco   :-)

 enrico63 :

17/2/2013 22:53
 Ciao Marcello,
sempre più bello!! ;-)

 marcellodandrea :

27/2/2013 19:08
 Grazie Enrico, ma poi vediamo alla fine... :-)


Ho fatto i pezzi da 76 davanti alla timoneria di poppa. Sono in cartoncino (più strati di carta da 200 gr per arrivare ad uno spessore ragionevole, sia per la base circolare (1 mm in scalal rispetto ai disegni) che per la gondola. Il cannone è in legno rastremato. Ho trovato i disegni qui e una foto qui.







Le piattaforme ribaltabili ai lati dei cannoni sono ricavate dalle foto. In particolare, la foto del Prestinari al traverso a pg 81 del libro di Rastelli (e di nuovo grazie a chi mi ha fornito le fotocopie di queste pagine) , opportunamente ingrandita, dovrebbe dare forma e dimensioni quasi esatte (appunto perché è al traverso o quasi). Comunque il risultato dell'ingrandimento, confrontato con altre foto di queste piattaforme nei vari Generali, sembra abbastanza vicino a quanto appare nelle foto. Per il colore esterno, al momento di stampare la nave coi nuovi colori avevo fatto stampare anche una mezza pagina col grigio chiaro, così ho ritrovato il medesimo tono. Lo stesso per il grigio scuro dei ponti. Ho aggiunto un minimo di ruggine sui meccanismi.







Nel disegno originale di zioprudenzio le mitragliere AA (che sostituirono i pezzi da 76) sono situate sui cerchietti bianchi subito a poppavia dei cannoni nella foto qui sotto. Quei cerchietti bianchi li dovrò verniciare (ed eventualmente coprire con qualche masserizia). La posizione dei cannoni d'altra parte è senz'altro quella che ho messo io. In tutti i Generali le piattaforme sono situate a cavallo dei primi due oblò e i due meccanismi (simmetrici rispetto alla piattaforma) sono messi esattamente a proravia di questi due oblò  (il che comporta poi un leggero spostamento a prua della piattaforma rispetto ai due oblò medesimi). I cannoni, infine, sono centrati rispetto alle piattaforme (si vede benino anche nella foto del Prestinari a Monaco) e quindi non possono stare che in quella posizione.

I cannoni sono colorati in grigio chiaro ma la base, come al solito, è in grigio molto scuro/nero (ugualmente si vede nella foto di Monaco).


 marcellodandrea :

15/3/2013 21:22
 Ho cominciato a rifinire la basetta, un po' per volta. Ho riempito lo spazio tra il cartoncino (il "mare") e il muro con gel acrilico e dato un'altra mano di colore di fondo all'acqua (il mio solito grigio verde con un lavaggio blu) e una prima lumeggiatura in grigio verde più chiaro. Ho fatto un leggero lavaggio con un bruno e un verde scuro anche al molo.





Poi ho messo i cannoni da 102. Il cannone di centro nave è sollevato perché così è sulla foto di riferimento a Monaco. Devo dire che ho qualche dubbio sul colore della parte interna delle scudature (grigio scuro) che è poi quello proposto da zioprudenzio: in realtà non lo so quale fosse il colore giusto, se possibile vorrei cercare delle conferme (in caso contrario lo cambio).

Come per i cannoni da 76, anche qui le canne sono in tondino di legno rastremato. I due pistoni superiori invece sono in tondino di plastica. Il resto è il disegno originale in carta di zioprudenzio.

Nelle foto, la nave è solo appoggiata sulla basetta.







 marcellodandrea :

7/4/2013 19:38
 

cari amici

 

ho bisogno di un piccolo aiuto.

Sto cominciando a dedicare un po' di attenzione all'alberatura, e mi accorgo ora che nella fotocopia che ho dei disegni del Cantore (di M Brescia, sul volume di Rastelli, Orizzonte mare n. 17, 1994, pg 105)   purtroppo la testa dell'albero di trinchetto è tagliata, così che non riesco a calcolare l'altezza completa.  Qualcuno può aiutarmi a trovare la misura precisa?


ciao grazie :-)

 alcione :

8/4/2013 17:39
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:

cari amici

 

ho bisogno di un piccolo aiuto.

Sto cominciando a dedicare un po' di attenzione all'alberatura, e mi accorgo ora che nella fotocopia che ho dei disegni del Cantore (di M Brescia, sul volume di Rastelli, Orizzonte mare n. 17, 1994, pg 105)   purtroppo la testa dell'albero di trinchetto è tagliata, così che non riesco a calcolare l'altezza completa.  Qualcuno può aiutarmi a trovare la misura precisa?


ciao grazie :-)



Ti ho mandato una mail con la parte del disegno mancante :-D
saluti,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

8/4/2013 18:15
 ricevuta, grazie  :-) :-) :-)

 enrico63 :

9/4/2013 21:56
 Bello bello!!!!!
anzi bellissimo
;-)
ciao

 marcellodandrea :

17/4/2013 11:04
 Sotto la coffa dei Generali (in altre foto, non in quella di Monaco) si nota un aggeggio che non so decifrare, anche se a prima vista sembrerebbe una campana, ma potrebbe essere anche un fanale... si vede benino  per esempio in questa foto del Cantore. Ce l'hanno anche i La Masa, Sirtori e Pilo, ma ugualmente incomprensibile per me.

Avete idea di che cosa sia ???  :-)  :-)  :-)

 stebi51 :

17/4/2013 12:40
 Dovrebbe essere il "fanale di testa d'albero" ovvero la luce bianca di posizione con angolo di proiezione di 225 gradi.
Dai un'occhiata QUI. :-)

 marcellodandrea :

17/4/2013 23:13
 Credo tu abbia ragione. Maurizio Brescia mi dice la stessa cosa e mi invia questa foto, che assomiglia parecchio a quelle che vedo sulle navi. Ok, cercherò di riprodurla, la difficoltà è farla in carta in quella scala (in plastica sarebbe lavoro di pochi minuti...).

 marcellodandrea :

22/4/2013 17:50
 Ho finito gli alberi e li ho dipinti, tra poco posterò le foto. Nel frattempo ho chiarito altri tre problemi, anche discutendone su betasom.it e con Maurizio Brescia.

1) l'albero di trinchetto è assicurato alla sovrastruttura della plancia tramite due mastre a forma di "V" (l'albero è sul vertice della V, i due bracci sono attaccati alla sovrastruttura). Nei disegni e nelle foto le mastre si vedono, ma non era chiarissimo se fossero a "I" oppure a "V", per quanto il fatto il braccio visibile sulla sovrastruttura fosse leggermente spostato rispetto all'oblò sulla mezzeria facesse supporre che fossero a V).

2) la scaletta che sale alla coffa è posteriore, e non anteriore come logicamente mi proponevano su betasom.it. Qui le foto sono chiare, anche se ne ho solo due di altrettanti La Masa, una del Fabrizi e una del Carini (faccio prima a linkarvi il post su betasom, dove ci sono tutte e due).

3) dettaglio non secondario, Brescia mi precisa che il trinchetto era disassato a sinistra rispetto alla mezzeria. Questo mi ricorda l'analoga situazione dei Sauro. Maremma maremma, avevo già fatto il foro per alloggiare l'albero sulla mezzeria... dovrò lavorare di fino per spostarlo di circa un millimetro verso sinistra e coprire lo spazio a destra con qualcosa, penso utilizzerò le beneamate masserizie, cordami vari etc.).

 marcellodandrea :

23/4/2013 19:47
 

Ecco un ultimo aggiornamento. Come dicevo, ho fatto gli alberi ma sono così sottili che hpo dovuto farli per forza in metallo (non avrei saputo come altro fare), d'altra parte i pennoni e la coffa sono di carta.

Ho messo, comunque, anche qualche altro dettagli. In particolare, i bordi intorno ai condotti delle ancore sul ponte e intorno agli occhi di cubia, sulle fiancate. Sono incarta, i cerchietti in particolare sono fatti di tre strati di carta da 200 gr, indurita con attack, forata con un trapanino, poi indurita ancora e lisciata. infine rifilata intorno.

A poppa ho messo la timoneria ausiliaria, ma manca ancora una ruota del timone (nel modello di zioprudenzio ce ne sono solo due grandi), più piccola, a poppavia delle due maggiori.




Il fanale di navigazione, appeso sotto la coffa, ha il corpo centrale in carta (un tondino ottenuto col solito sistema, indurito con attack e lisciato), mentre le due basi circolari, sopra e sotto, sono in plastica.







il trinchetto montato visto da dietro. i colori sono quelli del Prestinari nel 1923 e presumo lì intorno, dal momento che un'altra foto quasi coeva li mostra nella stessa colorazione. Su altre navi o in anni diversi possono cambiare. La scaletta, come si diceva, è posteriore.

Rispetto al disegno del Cantore, ho modificato la disposizione delle mastre che agganciano il trinchetto alla sovrastruttura della plancia, in particolare quella superiore è più in alto (vedi foto del Prest a Monaco), come appunto nel modello.




Questa è la maestra con la parte basale grigio scuro. Nella foto del Prest a Mponaco non si vede perché c'è il telo parasola che copre quella parte, ma è così dipinta nell'altra foto del Prest quasi coeva mentre entra a Taranto (e comunque la parte basale doveva essere scura, come ogni altra cosa sui ponti). Come dicevo c'è la timoneria, ma manca una ruota più piccola dietro, che devo aggiungere.

 marcellodandrea :

26/4/2013 15:33
 A proposito ho ritrovato il link della foto completa del carini, danneggiato a prua, dove si vede la questione scaletta, come precisato più sopra. Eccolo qua (più o meno a metà pagina).

 marcellodandrea :

19/5/2013 14:50
 

Sono andato un po' avanti col Prestinari. Ho messo le catene delle ancore (in filo di refe annodato e incollato, poi dipinto di nero) e le ancore, in carta, ugualmente dipinte di nero.





Poi ho fatto, sempre in carta, il proiettore e la colonnina del telemetro, seguendo le misure in scala ricavate dal disegno del Cantore sul libro di Rastelli. La battagliola della colonnina, nella foto del Prestinari a Monaco, è rivestita di tela.





Dalla medesima fonte si nota che il telo di rivestimento era sollevato a sinistra, e lì presumo che salissero sulla piattaforma. Così ho fatto lo stesso sul modello. La scaletta lungo la colonnina è una mia ipotesi, ma a occhio era troppo alto per salire senza scaletta...


 

Ho quasi completato anche le scialuppe, nel senso che adesso mancano solo le manovre delle gruette e i paranchi per sollevare le imbarcazioni. Selle e scialuppe sono in carta, le gruette sono di metallo, con i dettagli di carta. Ho discusso un po' con Maurizio Brescia a proposito della loro attrezzatura, per quello che si vede dalla solita foto di Monaco. La scialuppa di sinistra ha un'asta a bordo, che dovrebbe essere l'albero della vela sghindato. Ho messo comunque anche i remi. Nella foto la scialuppa di destra non c'è, io però l'ho messa perchè vorrei fare il diorama finale in un momento leggermente diverso da quello mostrato (cioè, vorrei evitare di mettere tutti quei teli parasole, altrimenti poi non si vede granché: così ho pensato che se il momento è un altro, la scialuppa di destra potrebbe essere a bordo). Altro discorso per le aste che in molte foto dei tre pipe si vedono rizzate alle gruette delle scialuppe: quella di sinistra nella foto non c'è, mentre quella di destra non si vede. Dovrebbero essere aste di posta, mi piacerebbe mostrare in funzione quella di destra come si vede in alcune foto dei tre pipe medesimi. Le foto in questione non sono chiarissime ma le aste sono chiaramente in azione, diciamo così, con le biscagline che scendono giù e le manovre in posto, oltre che alcune imbarcazioni lì sotto. Ne parleremo più avanti, al momento di sistemare definitivamente la nave sulla basetta.

Per finire, ho messo la terza ruota del timone, più piccola, alla timoneria di poppa.

 marcellodandrea :

3/6/2013 20:17
 Rispetto alla situazione precedente ho modificato qualcosa...

Ho sostituito le catene di refe delle ancore con altre in ottone, sono assai più precise e pulite di quelle in refe.




Ho terminato l'attrezzatura della scialuppa di sinistra




e sostituito quella di dritta con un motoscafo, così come si vede dalla foto del Cantore in livrea scura, presa probabilmente non più di 2-3 anni dopo la foto del Prest a Monaco. in realtà non ho idea di che cosa avesse il Prest a dritta, ma siccome l'unica foto chiara che ho (il Cantore) mostra un motoscafo, allora così ho fatto, in questo caso coperto da un telo (fatto con pellicola trasparente da cucina poi verniciata).




Infine ho aggiunto le gruette a poppavia del secondo fumaiolo, insieme alla piccola scialuppa a dritta (è un disegno tratto dai piani della corazzata Duilio di fine '800). Sono tutte ben visibili sulla solita foto di Monaco. Le dimensioni delle due più piccole si ricavano dal disegno del Cantore 1921 di M Brescia sul libro di Rastelli. Per quella più grande ho cercato di approssimare dalla foto del Prest a Monaco. Le gruette sono di ottone con il motorino in carta e il cavo in refe nero.





 enrico63 :

4/6/2013 00:11
 Ciao Marcello,
grande lavoro...mi piace un sacco la copertura del motoscafo ....bell'idea la pellicola trasparente.
Immagino tu l'abbia verniciata ad aerografo?!

 marcellodandrea :

4/6/2013 00:24
 No, non così piccolo. E' un fondo chiaro con alcuni lavaggi bruni ad olio, poi drybrush e infine trasparente opaco.

 alcione :

6/6/2013 12:53
 De gustibus....non mi piacciono le coperture - in generale - ma la tua è accattivante....ma sarebbe
stato più bello senza :-P
ciao Marcello,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

6/6/2013 14:37
 eh hai ragione, sarebbe stato meglio senza, ma così facendo forse sarebbe stato sbagliato, nel senso che non sapevo come era fatto il motoscafo sopra (anche nel Cantore è parzialmente coperto; e nella foto del Prestinari coeva che entra a Taranto [su wikipedia] l'imbarcazione di dritta è coperta, ergo... ) :-)

 marcellodandrea :

8/6/2013 16:52
 Ho cominciato a mettere le battagliole, partendo dal punto più critico, le scalette del castello. Le battagliole sono di carta tagliata al laser della Drafmodel, i candelieri più alti per i teli parasole sono di metallo da 4 decimi di mm di diametro.   Le catenelle sono dipinte grigio scuro, i candelieri grigio chiaro.


 alcione :

8/6/2013 19:23
 Presente, di qui e di la
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

8/6/2013 22:54
 Ho appena ritrovato su e-bay la foto originale del Prestinari a Taranto, da cui è stata tratta quella taroccata azzurrina su wikipedia. L'indirizzo è a questo link e la data del bollo è il 1922 (quasi coeva di quella a monaco, come immaginavo).

Vi segnaloanche questa foto, in livrea grigio scuro e lettere grandi bianche, presumo della metà anni 20 circa. Questa la foto intera.

Scorrete tutto il sito qui sopra, è una miniera di informazioni e foto interessantissime.

 marcellodandrea :

15/6/2013 15:51
 Ho completato le battagliole sul castello e sul ponte lato sinistro. Le battagliole sono in carta e i candelieri alti in filo di rame.

Ho cercato di mettere lo stesso numero di candelieri alti visibili sulla nave vera, considerando che le distanze tra i candelieri bassi sulle battagliole della DrafModel non sono esattamente uguali, come è ovvio, a quelli del Prestinari. Con qualche piccolo aggiustamento e con mia sorpresa, il numero dei candelieri alti è identico e la posizione ragionevolmente uguale a quella della nave vera pur mantenendo la corrispondenza con i candelieri bassi delle battagliole in carta.

Le battagliole sono tutte dipinte in grigio scuro. I candelieri sono in grigio chiaro ma hanno tutti la base grigio scuro/nero.

Ho aggiunto anche un po' di ombrature di sporco sulle fiancate, perché nella foto di Monaco è ben visibile in lunghe striature verticali.





Sempre nella solita foto si vedono dei teli che coprono le battagliole sull'angolo sx del castello, li ho riprodotti con la solita pellicola dipinta. Ho aggiunto anche la grossa cassetta a sx della sovrastruttura, ugualmente visibile nella foto e con il solito bordo nero in basso.





E' meglio mettere prima i candelieri alti, valutando la loro posizione sulle dimensioni delle battagliole, poi dipingerli e infine mettere le battagliole, ugualmente già dipinte.




Davanti ai lanciasuliri non ci sono battagliole ma delle catenelle (che devo ancora mettere) che arrivano dal candeliere alla base del lanciasiluro.



A poppa devo ancora decidere dove vanno a finire le catenelle dell'ultimo candeliere, perché non è chiaro. Ugualmente non è ancora chiaro come erano ripiegate le battagliole che proteggevano il bordo delle piattaforme semicircolari dei cannoni da 76.

 paperterminal :

16/6/2013 00:33
  Complimenti Marcello è bellissimo,....  che i plasticari muoiano d'invidia!
 
ciao,
paperterminal 

 marcellodandrea :

16/6/2013 12:38
 Grazie, ho ricambiato sul tuo Savoia Pomilio.... ma, ehm, non dimenticare che io sono un plasticaro... :oops: :-D

 marco1971 :

16/6/2013 15:28
 Ciao Marcello,

davvero un gran bel lavoro!

Marco

 enrico63 :

16/6/2013 21:01
 Ciao Marcello,
bel lavoro ;-)
Inoltre mi fai ricordare la mia paper nave che giace in attesa e mantieni vivo il desiderio di proseguirla!!!

 alcione :

19/6/2013 11:23
 Ciao Marcello, cavi e candelieri delle piattaforme fuoribordo venivano semplicemente tolti
quando le piattaforme erano in posizione di riposo; i cavi erano segmentati e non di una lunghezza
unica.
buon lavoro,
Francesco :-)

 francisco :

19/6/2013 11:42
 Sono un plasticaro.....e.....

muoio di invidia......

é bellissimo Marcello!!!!!!!

Franco

 marcellodandrea :

3/7/2013 16:46
 Quote:
alcione ha scritto: Ciao Marcello, cavi e candelieri delle piattaforme fuoribordo venivano semplicemente tolti
quando le piattaforme erano in posizione di riposo; i cavi erano segmentati e non di una lunghezza
unica.
buon lavoro,
Francesco :-)


grazie, pensavo ma non ero sicuro...

Ho finito di mettere le battagliole sul lato dritto di coperta. Dato che questo lato è invisibile o quasi sulla foto del Prestinari a Monaco, ho cercato di capire qualcosa per la posizione dei candelieri alti dalle due foto del Cantore in livrea grigio scuro (metà anni venti quindi) che compaiono su wikipedia. Studiandoci un po' mi sembra di capire che le ultime battagliole a poppa mandino le catenelle all'alberetto di mezzana, quindi dovrò aspettare di metterlo in opera per completare questa parte. Davanti al motoscafo di dritta ho messo le battagliole, soprassedendo all'idea di mettere l'asta di posta fuoribordo perché preferisco mettere il barcarizzo a poppa (che è del tutto invisibile qui, ma sempre nel Cantore si vede immediatamente a poppa della piattaforma semicircolare del cannone da 76). D'altra parte l'asta di posta non è neppure rizzata sulle gruette del motoscafo, nella foto almeno questo è chiaro, quindi non c'è e basta (così come a sinistra).







Per curiosità, ho fatto un elenchino delle cose che mancano più o meno in ordine di messa in opera, prima di poter considerare finito il modello (prescindendo dal diorama):

 -bitte e passacavi a prua e poppa (ho dovuto aspettare di mettere le battagliole, non volevo rischiare di avere un candeliere proprio davanti a un passacavo)
-alcuni dettagli delle catene della timoneria di poppa
-2 armadietti alla base dell'albero di maestra (forse, non riesco a capire se ci sono o no)
-paramine posto in verticale a dx del terzo fumaiolo
-2 rastrelliere (a dx e a sx) con 4 remi posti in verticale, subito a poppavia delle piattaforme semicircolari dei cannoni da 76
-2 salvagente a ciambella sulle battagliole a poppa (tra il 2° e il 3° candeliere alto partendo da poppa)
- a proposito di salvagente a ciambella, mi sembra che ce ne sia uno visibile anche sul lato sx della plancia, proporio detro la luce di posizione (forse c'è anche sul lato dx)
- studiando la foto, mi sembra che la grossa cassetta che ho messo sul ponte a sx della sovrastruttura del castello si veda anche sul lato dx, però sono incerto perchè la prospettiva non mi torna tanto, forse sono i teli sulle battagliole (come a sx) ma ugualmente non sono sicuro...
- restando a quella zona (il bordo a poppavia del castello) ci sono due maniche a vento piccole a sx che vengono su dal ponte di castello e una a dx molto alta che mi pare venga su dalla coperta (tra la paratia esterna e la scaletta)
-qualcosa tipo una cavigliera per le sagole delle bandiere negli alberi (immagino che avessero caviglie o gallocce, qualcuno lo sa???)
-cavi dei fumaioli
-le sagole delle bandiere e poi le sartie dei due alberi
-alberetto di mezzana e quindi le catenelle alle battagliole a poppa
-aerei della radio
-barcarizzo a dritta in opera
-cavi dei teli parasole e cavi dei candelieri alti
-una scaletta sul lato a poppavia di dritta del paraonde (sono quasi sicuro che ci sia, si vede in una foto del Prestinari a Spezia nel 1942 un marinaio che si muove come si ci fosse una scaletta, e in altri cctt c'era proprio nello stesso punto)

ciao :-)
Marcello

 Utente2662 :

3/7/2013 18:03
 stai trasformando un disegno stampato in off set in un piccolo capolavoro, come sempre. Fantastico. Bellissimi i dettagli autocostruiti e quelle coperture delle scialuppe viene voglia di mangiarle :-D

Bob, noto commentatore tecnico/modellistico :-D :-o

 marcellodandrea :

9/8/2013 00:00
 

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post, ma purtroppo il "vecchio" Prestinari ha subito un incidente irreparabile (una pila di libri ci è finita sopra). Passata la rabbia, ho deciso di rifarlo utilizzando tutto quanto poteva essere salvato della prima nave e approfittando per effettuare una serie di correzioni ad alcuni errori o omissioni del primo modello.  Nella prima foto il nuovo scheletro e, dietro, il relitto della vecchia nave.




Ho deciso di provare a fare lo scheletro ancora più robusto. Nella foto un semplice sistema per garantire che lo scafo si incolli senza svergolamenti, mentre viene rinforzato come mostrato. Una volta che tutto è secco si scartavetra e si liscia meglio possibile. Infine ho montato i due rivestimenti come già per il vecchio scafo.




Una correzione sostanziale al vecchio disegno è l'aggiunta del'antisdrucciolo sul ponte. Ho messo a frutto l'esperienza fatta cercando di modificare il ponte del Dardo. In questo caso l'antisdrucciolo ha forma diversa da quella dei successivi ct. Ho lasciato una sezione liscia a prua, perché alcune foto del Carini (un La Masa) danneggiato la mostrano così. Ho aggiunto anche la raggiera intorno all'argano a mano, in precedenza era dipinta, ora disegnata è più precisa.

Per finire, ho aggiunto anche il disegno delle lamiere sulla fiancata (queste sono sempre ben evidenti nelle foto).




Mentre ho potuto salvare la plancia, la tuga di centro nave e i fumaioli sono finiti schiacciati sotto i libri. Ho rifatto la tuga colorando i lati di grigio scuro (nella foto del Prest a Monaco si vede, ma quando me ne sono accorto era tardi per correggere nel primo modello). Ho rifatto anche i fumaioli correggendo un altro errore, lo spessore delle fasce nere e bianche in alto: nel vecchio modello erano troppo spesse, adesso sono più sottili e più corrette.



 
A poppa ho cambiato poco, salvo la presenza dell'antisdrucciolo. Comunque, ho rifatto le piattaforme semicircolari ai lati dei cannoni da 76 simulando la grata. Ho messo anche i salvagente a ciambella sulle battagliole a poppa. La posizione del salvaeliche è più corretta rispetto a quella del modello precedente (vd. foto di riferimento).




Ho ridipinto il motoscafo a destra in color legno satinato scuro (come effettivamente era). Il telo invece, che in precedenza era scuro, l'ho rifatto color canapa chiaro, come si vede in molte foto. Nella foto si nota appena ma ho già aggiunto la scaletta dietro il paraonde.





Non ho ancora rimontato la scaletta sull'albero di trinchetto, ma per il resto il modello è come l'avevo lasciato prima dell'incidente, con qualche dettaglio in più. Da qui riparto nell'esposizione, cercando di terminarlo senza ulteriori intoppi...

ciao :-)
Marcello








 

 Zailan :

9/8/2013 13:27
  Caro Marcello,

capisco la tua rabbia, anche il mio Papa era stato varato da mia madre, che lo ha fatto cadere di prua. Fortunattamente, i danni erano molto, ma molto piu' limitati. Giusto una critica, visto che dovevi ristampare il ponte di poppa, non ti conveniva stamparlo in pezzo unico unendo i due pezzi che lo compongono? (nel foglio a4 ci sta giusto). Avresti eliminato quell'antiestetica giuntura che passa sul timone di riserva... Ad ogni modo, il modello ci ha solo guadagnato da questa sventura!

 marcellodandrea :

9/8/2013 16:08
 Eh sì, sul momento volevo buttare via tutto...   ma ho pensato che la ricerca era durata mesi e mi spiaceva sciuparla così. C'erano molti dettagli importanti intatti o quasi, plancia, cannoni etc, così ho valutato che rifarlo avrebbe occupato poco tempo.

Quella che si vede accanto alla timoneria ausiliaria non è una linea di giunzione, ma le catene della timoneria medesima, che ho lasciato a livello del ponte (cioè non ci ho incollato sopra le catene ristampate come prevedeva zioprudenzio) perché mi sembrava più realistica. Forse nella foto sotto si vede meglio. Nella foto si vede un'altra cosa che ho modificato in questo modello: la disposizione dei fili sulle battagliole. Quelle triple che avevo usato non erano corrette, perché i due fili in basso sono ravvicinati nelle navi italiane. Inoltre, manco a dirsi, il foglio con le battagliole triple era quasi terminato e ricomprarlo in polonia era una scocciatura. Così ho utilizzato quelle doppie aggiungendo in basso un filo ulteriore di sprue stirato e dipingendo il tutto in grigio scuro. Nelle battagliole sull'altro lato della foto si vede bene la disposizione finale, che è più corretta, appunto.



 Alle :

10/8/2013 00:58
  Che dire... è molto meglio del primo... complimenti.
Pino.

 marcellodandrea :

12/8/2013 15:32
 Grazie, ho approfittato dell'incidente per correggere una serie di errori che via via emergevano (ad avere tempo e voglia, i modelli bisognerebbe sempre farli due volte...).

Qualche progresso verso il completamento. Ho rimesso la scaletta dell'albero di trinchetto e le staffe che lo agganciano alla sovrastruttura del castello. Ho poi incollato la nave nello scasso del cartoncino nella sua basetta e collegato le due parti con gel acrilico. In genere c'è bisogno di due-tre mani di gel per evitare che, seccandosi, questo ritiri e si formi comunque un avvallamento in prossimità dello scafo.  La foto qui è stata fatta prima che il gel seccasse, per far vedere dove è stato messo. Una volta secco sarà colorato nello stesso colore del resto del "mare".




 Tra le cose che mi sono dimenticato di specificare alla ripresa, le bande scure sulla fiancata in questo caso sono disegnate all'origine. Ho potuto infatti prendere le misure sulla fiancata del vecchio modello, e così le ho facilmente ridisegnate qui.

 alcione :

13/8/2013 18:05
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:  Questa la foto intera.

.


Non tutto il male .....anzi ci hai guadagnato, anche se comprendo lo sconforto del momento.
Venendo alla foto del PR in evidenza, hai notato quel particolare tra l'albero e la parete posteriore
del blocco plancia ? azzardo : un carley di prima grandezza ? non ho riscontri simili se non per la
classica foto del LM che defila sottobordo ad una corazzata: si vede il carley nella stessa posizione.
Le sagole delle bandiere di segnalazione dovrebbero essere infierite su di una "ringhiera " 
posteriore al fuso dell'albero ed al livello del ponte di castello ( dovrei averti inviato una foto del
Papa centronave quando si parlava di oblò, porte e scalette del blocco plancia ) 
Non sono sicuro sul particolare della scaletta che hai messo sul lato interno del paraonde;
di sicuro esternamente avveniva lo scavalco ( vedi foto che dovresti avere del PR in bacino alla Spezia
nel '42 ) - dal lato interno, quando presente, c'era uno scalino a mezza altezza circa.  
Vero, bisognerebbe sempre farne due di modelli quando si autocostruisce....ma poi si pensa, nelle
more, di farne un'altro più o meno simile e con le migliorie dettate dalla precedente esperienza    :-P
Ciao e buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

13/8/2013 19:36
 Quote:
alcione ha scritto: Non tutto il male .....anzi ci hai guadagnato, anche se comprendo lo sconforto del momento.
Venendo alla foto del PR in evidenza, hai notato quel particolare tra l'albero e la parete posteriore
del blocco plancia ? azzardo : un carley di prima grandezza ? non ho riscontri simili se non per la
classica foto del LM che defila sottobordo ad una corazzata: si vede il carley nella stessa posizione.
Le sagole delle bandiere di segnalazione dovrebbero essere infierite su di una "ringhiera " 
posteriore al fuso dell'albero ed al livello del ponte di castello ( dovrei averti inviato una foto del
Papa centronave quando si parlava di oblò, porte e scalette del blocco plancia ) 
Non sono sicuro sul particolare della scaletta che hai messo sul lato interno del paraonde;
di sicuro esternamente avveniva lo scavalco ( vedi foto che dovresti avere del PR in bacino alla Spezia
nel '42 ) - dal lato interno, quando presente, c'era uno scalino a mezza altezza circa.  
Vero, bisognerebbe sempre farne due di modelli quando si autocostruisce....ma poi si pensa, nelle
more, di farne un'altro più o meno simile e con le migliorie dettate dalla precedente esperienza    :-P
Ciao e buon lavoro,
Francesco :-)



Sì, sul Prestinari grigio scuro l'aggeggio in questione è proprio un grosso carley, appeso lì dietro la plancia.  Però nella foto di Monaco non c'è nulla lì, ovviamente.

Nella foto del Papa che ho io l'albero e il blocco plancia si vedono da dietro, ma non si vede nulla dabbasso. Non so se è la stessa foto. Comunque pensavo anche io di mettere qualcosa o sulla parete del castello e proprio dietro l'albero. Vedrò altri pareri, poi vi faccio sapere.

La scaletta è così fatta nella serie Sella/Sauro/Turbine e in avanti si scavalcava, sì. Non ho alcuna evidenza per questi caccia qui. Se tu hai una foto per lo scalino a mezza altezza la vedrei volentieri (a togliere quella minuscola scaletta faccio in un attimo).

Bene bene, si torna a discutere...  :-)
Presto tornerò nella stanza italiana, appena terminato questo.
ciao grazie.

 alcione :

13/8/2013 21:43
 Quella è la foto del Papa; guarda bene e vedrai una sorta di ringhiera con le sagole 
allacciate.
Per la scaletta ho riguardato il volumetto sui cctt.Pattison ma non si vede la parte
interna del paraonde; se sei sicuro lasciala così come l'hai fatta;
sei certo del corrimano ? sui Navigatori - ad esempio - c'è il gradino sul lato interno ed 
esterno, senza corrimano; sui Soldati si apriva un breve tratto verso prua.
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

13/8/2013 23:23
 Non sono sicuro perché non ho nulla sui tre pipe in merito alla scaletta. La foto sul Sella mostra chiaramente la scaletta interna ed un corrimano a destra (però non la ritrovo in rete purtroppo). In questa foto, sempre del Sella, la scaletta si vede comunque in basso a destra e si vede anche il corrimano, a destra della scaletta, che si eleva ben al di sopra del paraonde. Nel filmato dei Sauro nel '31 il marinaio che scavalca si appoggia a sinistra e non a destra però...

In altre parole, il corrimano che ho messo io sul Prestinari a sinistra è solo un'ipotesi, ma se ci fosse un corrimano da quella parte, il marinaio che scavalca il paraonde del Prestinari a Spezia nel '42 non avrebbe ragione di appoggiare la mano alla battagliola...   :-)

In quanto alle sagole, ho capito a cosa alludi. Parli della battagliola che chiude il castello a poppavia. Sì è vero le sagole vanno lì. Grazie della segnalazione, non avevo notato bene. In altre foto, dei Generali o simili, non riesco a vedere niente di chiaro.

In conclusione, la scaletta per il momento la lascio così. Le sagole così stando le cose sono propenso a fissarle alla battagliola. Ma doveva esserci qualcosa per legarle, tipo una caviglia...

PS a proposito del paraonde, ho messo un dettaglio che prima non c'era: due piccoli passacavi aperti, uno per lato, sopra il bordo del paraonde, che a guardar bene si vedono in molte foto.

 alcione :

14/8/2013 16:14
 Stante così le cose allora dovresti riposizionare il corrimano più in avanti e più in alto;
fatte le debite proporzioni con l'altezza del paraonde che arriva +/- all' anca.
Nel filmato del Sauro il marò che scavalca si appoggia anche ad uno scalino presente
sulla faccia esterna del paraonde, sicuramente perchè di dimensioni maggiori rispetto
a quello del PR.
Riposizione e fai un più alto il corrimano- prova le misure sulle scale di casa - e procedi.
Le sagole sembrano annodate sul guardamano, non vedo caviglie e poi ci dovrebbe essere
una cavigliera.
Avevo notato i passacavi :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

15/8/2013 10:56
 Ho deciso di inserire qui almeno un piccolo ritaglio della foto del Sella dove si vedono bene scaletta e corrimano.  Come vedi il corrimano è di foggia un po' particolare. In fin dei conti potrei rifarlo così, a sinistra però (altrimenti, come dicevo, perché appoggiarsi alla battagliola per scavalcare se ci fosse un corrimano su quel lato?).


(FOTO INSERITA A SCOPO DI DISCUSSIONE MODELLISTICA - DETTAGLIO)




Per il Sauro effettivamente potrebbe esserci uno scalino, ma non è chiaro. Quello che si vede davanti, scuro, è un'altra cosa, infatti il piede del marinaio sparisce dietro e va ad appoggiarsi altrove. Ci rifeltterò sopra, nel senso che devo decidere se quando poi scende anche con l'altro piede, questo si appoggia allo stesso livello del primo oppure più in basso (forse si può valutare sulla base della piegatura della gamba). nel caso, aggiungerò uno scalino sul davanti del paraonde del Sauro :-)

Le sagole potrebbero essere annodate, non lo so. Chiederò altri lumi, vediamo se arrivo a qualche conclusione, purtroppo le foto non mi aiutano per nulla.



 marcellodandrea :

16/8/2013 22:59
 

Tornando al modello, ho dipinto l'acqua in blu-verde, fatto un drybrush con grigio verde più chiaro (leggermente più chiaro intorno alla nave e sotto il molo - a ridosso delle bande nere sulle fiancate ho accennato un lavaggio nero, ma in effetti è sufficiente il vernidas per far riflettere le bande in "acqua"), messo qualche minima schiumina bianca vicino al molo giusto per ricordare che è il mare e ricoperto tutto con vernidas (una mano per ora, poi in seguito un'altra).  Ho poi aggiunto altri dettagli: in particolare le aste di grippia sulle battagliole di prua, due paia di grosse bitte (tra le prime due paia di maniche a vento) e i passacavi aperti sopra l'ancora (i passacavi sono in carta: due strati di cartoncino irrobustiti con l'attak, poi forati con un trapanino e infine rifilati intorno nella forma dei passacavi).





Continuando nei dettagli, ho portato ad un gancio fittizio sul ponte i cavi delle gruette laterali, così come in effetti si vede dalla foto del Prest a Monaco.





Infine, a poppa ho aggiunto la colonnina della bussola a destra della timoneria ausiliaria, le rastrelliere con i remi ai lati del cannone, le due coppie di bitte davanti alla piattaforma del timone, l'asta della bandiera a poppa (è uno spillo entomologico in acciaio, sottile e robustissimo), oltre che i passacavi ai due lati del timone. Ho modificato i due sostegni dei due candelieri alti di poppa, che guardando meglio non andavano verso l'interno ma lungo la battagliola per opporre resistenza alla trazione evidentemente. Questo mi fa sospettare che semplicemente non ci sia l'ultimo pezzettino di battagliola che ho messo verso poppa (dopo i candelieri alti). E' di carta e posso toglierla con due colpettini minuscoli di forbicine, ma devo vedere bene se è davvero così. In effetti mi sembra sempre di più che, nella foto del Prest a Monaco, le catenelle, dagli ultimi candelieri alti, vadano direttamente all'asta della bandiera. Voi che ne dite?





Per finire una domanda: ma queste navi non avevano gli avvolgicavi dietro il paraonde?  in alcune foto leggermente più tarde li vedo...


 

 marcellodandrea :

20/8/2013 16:42
 

Ho messo la passerella dal molo alla nave, il corrimano sul molo in alto e il barcarizzo abbassato sulla fiancata a dritta. E' tutto in carta, salvo la gruetta del barcarizzo, in ottone. Il barcarizzo è copiato pari pari da una foto del ct Bassini (un La Masa) alla fonda: non c'è la piattaforma in basso a pelo d'acqua, come invece prevedeva il disegno di zioprudenzio. In effetti c'è una foto del Cantore ugualmente alla fonda con il barcarizzo abbassato, ma è troppo lontano e non si capisce, così ho usato a modello quello del Bassini, suppongo fossero uguali.

Le due linee nere al di sotto delle piattaforme semicircolari laterali dei cannoni da 76 sono un'aggiunta: si tratta delle guide dove scorrevano i sostegni della piattaforma quando veniva abbassata (due striscioline di carta nera incollata). Si vedono chiaramente nella medesima foto del Bassini usata per il barcarizzo.  Comunque il nero potrebbe essere troppo pesante anche considerando eventuali ombre, dal momento che in effetti sono scanalature in origine verniciate di grigio, magari consumato e rugginoso ma grigio. Nella foto del Prest a Monaco si notano appena, solo ingrandendo molto e sapendo che ci sono... Vedrò se schiarire il colore.





Ora vado al mare per qualche giorno, ci sentiamo i primi di settembre... :-)

 enrico63 :

25/8/2013 00:01
 Ciao Marcello,
che ti posso dire...il solito tuo lavoro da invidia!
Sono assolutamente d'accordo con te quando dici che i modelli andrebbero fatti due volte per correggere errori e migliorare paticolari....ma tant'è!!

 marco1971 :

1/9/2013 16:15
 Ciao Marcello,

un lavoro incredibile! Quasi quasi mi viene voglia di passare alla 1:200 per mettere tutti quei dettagli. Ho detto quasi ;-)

Complimenti ancora!

Marco

 marcellodandrea :

6/9/2013 23:23
 Grazie a tutti come sempre  :-)

Ho fatto alcune aggiunte e alcune modifiche.

Per cominciare ho modificato la manica a vento a destra del primo fumaiolo. Inizialmente l'avevo posta alla fine del castello, ma parlandone con Maurizio Brescia e osservando meglio la foto del Prest a Monaco e il disegno del Cantore sempre di Brescia (sul libro di Rastelli) è venuto fuori che la manica è senza dubbio sul ponte di coperta e quindi ha questa forma così allungata. Lì vicino, proprio anteriormente a destra del primo fumaiolo, ho aggiunto una gruetta che è ugualmente disegnata sul Cantore e che, mi dice Brescia, doveva servire per l'amantiglio dell'asta di posta quando era estesa fuori bordo. La manica a vento è di carta, la gruetta di rame.




In quest'altra foto si vede meglio la nuova manica a vento. Ho messo poi le sagole delle bandiere, che vanno dal pennone di trinchetto alle battagliole che chiudono il lato a poppavia del castello. Anche qui ho chiesto qualche lume su come venissero fissate, secondo Brescia tramite alcune gallocce sul corrimano. In questa scala le gallocce sul corrimano sono invisibili, ma ho messo un paio di rotoli di corda a simulare il punto di fissaggio.





Un'altra modifica.
Ho tolto il pennone in alto perché nelle foto più chiare che ho non mi sembra un pennone tradizionale e a dir la verità, in ogni caso sarebbe staccato dall'albero. Ho aggiunto invece le due piccole asticelle orizzontali quasi a livello del pennone alto, da cui scendono due cime (doppie in realtà), con relativi bozzelli. Queste cime e quelle degli amantigli del pennone di trinchetto non ho la più pallida idea di dove venissero fissate, ho scelto di portarle a piè d'albero e di sistemare in posto alcuni rotoli di corda, a simulare qualche galloccia lì presente.

Forse la situazione è quella illustrata da una foto della torpediniera Giacinto Carini (un La Masa), ripresa nel 1918 dopo aver danneggiato la prua. Si noti pure dalla foto che gli amantigli del pennone di trinchetto vanno alla testa di moro. Ci sono altre foto kmolto chiare, tutte dei La Masa purtroppo, che illustrano qtesta situazione. Bisogna vedere però quanto sia applicabile ai Generali. Ora non è il momento di parlarne, ci tornerò sopra al momento di mettere sartie e radio.

(foto inserita a scopo discussione modellistica - torpediniera Carini 1918, dettaglio)







Nel frattempo ho sostituito anche il corrimano della scaletta del paraonde e i cavi di ancoraggio dei fumaioli, ma non li ho ancora fotografati, poi vi dirò.

Ora sto mettendo i teli parasole, penso più o meno tutti ripiegati o quasi.  Poi come detto sopra metterò le sartie degli alberi e infine gli aerei della radio. Si intende che NON potrò simulare la situazione che si vede sul Carini - e che è identica nel Prestinari - cioè i cavi quadrupli con quelle crocette interne a sostenerli... :-)

 marcellodandrea :

8/9/2013 12:18
 

Ho messo i cavi dei teli parasole e centronave e a poppa, seguendo quanto appare nella foto del Prestinari a Monaco. Ho messo anche i cavi di sostegno dei fumaioli, seguendo i disegni del Cantore. Il telo tra i primi due fumaioli è realizzato facendo colare il vinavil su un filo di sprue stirato, in modo che le varie goccioline si accumulino una dietro l'altra, simulando la tela raccolta e legata.







A poppa ho messo i cavi e il nuovo candeliere dietro il cannone, ma non ho messo teloni, perchè devo ancora decidere quali teli fare stesi e quali ripiegati.

 marcellodandrea :

10/9/2013 16:09
 Ho finito di mettere i cavi dei teli parasole, ma i teli sono tutti ripiegati (li ho fatti con pellicola trasparente dipinta) perché mi dispiaceva coprire il ponte. Ho messo anche le sartie degli alberi e le gomene di ancoraggio (in filo di refe) che, essendo il bordo della basetta vicino alla nave, finiscono appunto sul bordo. Le gomene passano tutte dentro i passacavi giusti stando alle foto del Prest, sul bordo della nave. Per finire ho messo anche il cavo (elettrico presumo - qui filo di ottone) che scorre sul molo e va alla nave sul fianco sinistro.












A questo punto dovrei mettere i cavi della radio.

Come dicevo - vd. le foto del Carini di un paio di post più sopra e la seguente del La Masa 

(foto inserita a scopo discussione modellistica - dettaglio)





 l'andamento dei dielettrici delle radio (due cavi quadrupli, con collegamenti fatti da piccole crocette, tesi tra i due pennoni e poi dal pennone di trinchetto al castello davanti alla plancia) è uguale nei Generali e nei La Masa. Quello che sembra diverso è l'attrezzatura dei due pennoni.   Nei La Masa (vd. foto sopra) i pennoni sono portati chiaramente staccati dall'albero (quello di maestra davanti l'albero ovviamente; quello di trinchetto dietro l'albero, verso poppa), liberi di "penzolare" elasticamente in modo da tendere i cavi delle radio. Un'unica drizza, che si sdoppia in due e va alle estremità del pennone, li sorregge. Stando alla foto del La Masa nel post precedente, almeno per la maestra, si direbbe che questa drizza passi dentro una carrucola interna all'albero (un po' alla francese) e poi scenda in basso fino ad un bozzello posto a circa metà albero, entro cui passano due cavi (potrebbe essere un paranco con una cima che va dalla coperta al bozzello e ridiscende verso la coperta con, forse un altro bozzello sul ponte). Il pennone sull'albero di maestra sembra poi trattenuto da due cime che dalle sue estremità vanno giù al ponte e che forse servono a evitare che svolazzi troppo strappando la radio.

Nei Generali non vedo nulla di tutto questo, i due pennoni alti sembrano ben aderenti agli alberi. Nella foto del Prest a Monaco il pennone della maestra sembra dotato di due amantigli semplici, diciamo così, con tanto di bozzelli. Al centro del pennone, proprio sotto,c'è un grosso "coso" scuro (sembra un grosso bozzello) che, tutto considerato, sembra far parte di un sistema di cavi che bloccano il pennone in quella posizione, tirandolo verso il basso (una manovra che ha un nome ma che adesso non ricordo). Poi non vedo altro, la sartia posteriore di sinistra nell'immagine è proprio sovrapposta all'albero e confonde un po' la vista. Anche il pennone in cima al trinchetto sembra ben aderente all'albero. Nelle altre foto che ho dei Generali con albero di vecchio tipo la situazione sembra sempre questa.

Salvo prove contrarie, sarei dell'opinione di sistemare i due pennoni a poppavia del trinchetto e a proravia della maestra (come sui La Masa) ma sorretti da due amantigli (senza drizza unica) e bloccati in posto da un cavo centrale che va dabbasso.

In quanto ai dielettrici quadrupli con crocette di collegamento, penso siano troppo complicati da replicare, in questo caso mi prenderò una libertà e li farò doppi. Ma devo ancora capire in quale punto vanno a finire a prua, sul castello.

Poi, una volta messe le radio, mancheranno solo le bandiere (a prua e poppa) e poi avremo finito, penso...

 marcellodandrea :

16/9/2013 16:24
 Sui sistemi di ormeggio delle navi alla banchina ho avuto un interessante scambio di mail con Maurizio Brescia il quale mi segnala, e io segnalo a voi, questo post su Betasom relativo proprio ai diversi sistemi di ormeggio (se non vedete le immagini, fate copia-incolla su un foglio word e queste compariranno sul foglio). Ho potuto così notare qualche inesattezza nel modello che sono andato a rimediare, per quanto possibile.

Brescia mi invia anche la foto sottostante, che ugualmente vi giro per orientarvi sulle considerazioni che seguono.

(dettaglio di foto tratta da www.naviearmatori.net, modificata)




Riporto qui pari pari quanto mi dice Brescia:

In effetti, le cime di ormeggio del Prestinari come sistemate sul tuo modello presuppongono una soluzione che non sarebbe per nulla reale, in particolare relazione al fatto che l'unità si trova ormeggiata in banchina. Nella prima foto (quella della prora), ci sono due cavi più grandi che sembrano essere collegati a due corpi morti, oltre ad un cavo più piccolo (a sinistra, più esterno) che anch'esso finisce in acqua, quindi verosimilmente facente capo anch'esso ad un corpo morto. A poppa ci sono altri quattro cavi (mi sembra), arrangiati analogamente. Questa soluzione non è riscontrabile nemmeno in un ormeggio fluviale, ove - al massimo - sarebbero presenti due corpi morti a prora e uno a poppa o viceversa, ma quattro sono davvero troppi, anche in considerazione del fatto che l'unità è affiancata ad una banchina, a cui sarebbe stato più logico ormeggiarsi con cavi dati volta sulle bitte, come in effetti si vede dalla foto. Inoltre, la posizione dei cavi d'ormeggio del modello diretti ai corpi morti , inoltre, presuppone una collocazione di questi ultimi troppo vicina alla prora e alla poppa, il che - non disponendo l'ormeggio del necessario "imbando" - provocherebbe lo strappo dei cavi o lo scollegamento dei corpi morti della catenaria in presenza di movimenti della nave causati da una traversia di vento in senso laterale o anche longitudinale. In pratica, gli ormeggi devono avere molto "imbando" (ossia venire filati e dati volta su bitte e/o corpi morti quanto più possibili distanti dalla prora e dalla poppa della nave ormeggiata. Più un cavo d'ormeggio tende ad essere parallelo alla superficie del mare, più sarà efficiente; più tenderà alla verticale, meno sarà efficiente. (Questo è anche il motivo per cui, una volta che l'ancora ha toccato il fondo bisogna filare molte lunghezze di catena che si adagiano sul fondale: è la catena sul fondo a tenere ferma la nave, non l'ancora).   In effetti, se guardi la foto di "Navi e Armatori" che allego, e fai riferimento al terzo schema del topic che ti ho segnalato, vedrai che - ricavando quanto segue dalla fotografia - il Prestinari dispone dei seguenti ormeggi:   A prora: • Una cima d'ormeggio di prora (o "cavo alla lunga" di prora") che finisce su una bitta non visibile in fotografia, ma non su un corpo morto subacqueo. (1) • Un "garzonetto" (ossia una cima più leggera) per il recupero del "cavo alla lunga" di cui al punto precedente. (2) • Il "traversino" dell'ormeggio di prora, che - nella foto - è chiaramente dato volta ad una bitta in banchina. (3) Non c'è uno "spring che - in effetti - non è sempre presente in questo tipo di ormeggi.   A poppa • Una cima d'ormeggio di poppa (o "cavo alla lunga di poppa") (4), con relativo "garzonetto (5), dati volta sulle bitte poppiere di sinistra dell'unità e terminanti - per forza di cose - su una bitta in banchina (distante e non visibile) e non su un corpo morto. • Sulle bitte poppiere di dritta sono dati volta un cavo alla lunga con "garzonetto" (6) e uno pseudo-traversino (7): le tre cime del gruppo (6)/(7) non finiscono su un corpo morto subacqueo, ma danno volta su una bitta in banchina ubicata su una porzione di molo aggettante verso l'esterno, non visibile nella foto. (In pratica, il Prestinari è ormeggiato in una banchina ad "L", la cui base corta non si vede nella fotografia - ho verificato sul piano nautico, ma anche a memoria mi ricordavo che fosse così. nel porto di Monaco..). • L'unico cavo di ormeggio collegato ad un corpo morto è il n. (8), necessario per mantenere la nave in posizione in ragione del particolare ormeggio poppiero e della mancanza dei due "spring".

Il problema del modello è che dispone di pochissimo spazio libero fino al bordo della basetta, questa è stata la ragione per cui ho appoggiato le cime all'acqua, ma ammetto che se stanno in acqua presuppongono un corpo morto, il che non è.

Ho cercato allora di sistemare le cime come dalle foto seguenti:




A prora con cavo d'ormeggio (avanti) e traversino (dietro). Il traversino è effettivamente dato di volta sulla bitta giusta (intendo la bitta del modello corrispondente alla medesima della foto). Il cavo d'ormeggio è sull'ultima bitta, anche se non so (perché dalla foto non si vede) se era proprio quella o una successiva. Se fosse stata una successiva, sarà sufficiente toglierlo dalla bitta e appoggiarlo alla banchina. Non ho ancora messo il garzonetto perchè, confesso, non ho idea di come venisse legato alla cima più grossa.

Ho tolto la cima a dritta della prora.

Noterete che ho messo il jack al bompresso (carta dipinta a pennello). Nella foto tira un po' di vento, anche la bandiera a poppa sarà ben spiegata, come da foto.

A poppa si verifica la situazione che inizialmente mi aveva fatto optare per appoggiare i cavi in acqua . Mentre la nuova cima d'ormeggio al corpo morto va effettivamente in acqua (sull'angolo inferiore della foto), le altre dovrebbero andare alla banchina a poppa (che non c'è). L'unica soluzione è allora quella di irrigidirle (con attak)  e lasciarle sospese a mezz'aria. E' un po' sui generis, ma se immaginiamo di tagliare lì la scena, è corretto. Considerando che in quella posizione (alla fine delle cime) c'è la parete di plexiglass della bacheca, l'effetto è all'incirca quello di un "taglio" della scena.





Per finire, noto che la stanza relativa ai Papermodel è molto attiva, mentre quella della Marina Italiana al confronto decisamente langue (con la notevole eccezione di nave San Marco) da parecchio tempo. A quella stanza ci tengo dal momento che ho contribuito a crearla. Pensavo di lasciare questo post qui fino alla fine, ma adesso sarei tentato di trasferirlo di là, per vedere se si può rivivacizzare e far ritornare un po' di gente a fare modellini e discutere di cose navali. I papermodellisti mi perdoneranno.

 enrico63 :

16/9/2013 16:35
 Ciao Marcello,

a parte le ovvie considerazioni sulla bellezza del tuo modello apprezzo moltissimo la tua ricerca delle perfezione fin nei dettagli più piccoli!!! E' la fedeltà assoluta alla realtà che da ai modelli quella marcia in più che li fa diventare eccezionali!!

Per lo spostamento del modello è giusto che tu faccia quello che ti sembra più giusto. E capisco il tuo desiderio di vitalizzare la stanza della marina...è quello  a cui tenevo io nei confronti di questa stanza dei paper model! Quindi hai la mia benedizione :-P :-P :-P
Ti seguirò anche nella nuova sede :-)

 marcellodandrea :

16/9/2013 18:39
 Grazie come sempre. Prima di spostare questo topic nell'altra stanza (comunque tra qualche giorno) , presenterò qui un modello di carta che ho fatto prima del Prestinari ma che poi per ragioni banali non ho mai trovato il tempo di presentare. Si tratta di un Pz 38T (un tank) che uno di voi (forse proprio tu ma non ricordo, abbiate pazienza...) mi ha gentilmente inviato da costruire. E' stato divertente, ma sono impazzito sui cingoli.  Comunque, nei prossimi giorni metterò anche questo modello.

Grazie se mi seguirete anche nell'altra stanza. io farò lo stesso con voi, ormai mi diverto anche qui  :-)

 marcellodandrea :

9/10/2013 12:07
 Beh a quanto pare la stanza marina italiana ha adesso qualche punto di incontro, per cui per il momento questo topic lo lascio qui.

Nel frattempo ho messo la bandiera a poppa (carta dipinta a pennello - con una disposizione simile a quella della foto di riferimento) , in attesa di chiarire e/o prendere comunque una decisione sulla questione delle antenne radio (vedi il topic specifico che ho aperto in marina italiana).

 marcellodandrea :

13/10/2013 15:10
 Così, dopo un po' di travaglio "teorico" (vd. la discussione nella pagina della marina italiana) e molto travaglio "tecnico" (mi si rompeva sempre, ho dovuto rifare un sacco di volte per trovare un sistema compatibile con le mie non eccelse capacità) , ho cominciato a montare le antenne radio. Sono in sprue stirato, i sostegni a "X" sono di carta (due striscioline sottili incollate in croce e poi tagliate a misura dopo averle incollate ai fili). Le frecce rosse indicano un punto in cui lo spue è piegato con un angolo quasi retto. Lì va incollato il cavo che sostiene l'antenna anteriore, che scende sul ponte di castello. La parte verticale (dalla punta della freccia rossa al pennone sopra) poi la ingrosserò con un pochino di vinavil fino a costruire pian piano due isolanti (penso fossero in ceramica). Lo stesso dovrò fare vicino al pennone di maestra, a poppa. In effetti devo ancora decidere dove vanno a finire le antenne che scendono a prua, purtroppo non è chiaro, solo che vanno davanti al paraonde. Vedrò se capisco meglio.

Come avevo detto in precedenza, ho fatto le antenne doppie. In realtà sarebbero quadruple, ma dubito che sarei riuscito a rifarle con 4 cavi ognuna (ogni cavo al capo di un braccio della croce). Anche i sostegni a croce sarebbero di più, ma metterli è una rogna, basta una distrazione minima con la colla e devi rifare tutto da capo (lo sprue è fragilissimo) , così ho messo il minimo sindacale perchè desse almeno l'impressione che si ottiene guardando le foto.


 Maurizio Maggi :

13/10/2013 16:35
 Marcello complimenti, un bel lavoro. Peccato per la mancanza delle cime di ormeggio a poppa verso la banchina e , forse sbaglio,  non vedo la bandiera di bompresso a prora.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

13/10/2013 19:28
 no il jack sul bompresso c'è, devi salire indietro di qualche post per vedere una foto. Comunque quando metterò quelle finali sarà visibile  :-)

Dimenticavo di dire che, naturalmente, tutto l'armamentario delle antenne radio viene dipinto in nero.

 marcellodandrea :

18/10/2013 19:04
 In attesa di chiarire la questione delle antenne di prua (vd. il topic sulla pagina di marina militare italiana) ho fatto un paramine. Il Prestinari ha sicuramente un paramine grigio scuro appoggiato sul fianco dritto del terzo fumaiolo. E' probabile (ma non si vede con assoluta certezza) che ce ne sia un altro sul fianco sinistro, ma sembra visibile solo longitudinalmente e non è molto chiaro.  Così ho deciso di mettere solo quello a dritta che è chiaramente visibile. Il paramine ha il corpo pirncipale in tondino di legno, le ali e i timoni in carta, i dettagli minuti sono in plastica e rame.

Anche qui c'è una domanda: i paramine erano aggeggi di 3 metri e 30 cm di lunghezza (in scala 1:200 fanno 16,5 millimetri)e immagino fossero abbastanza pesanti. Come è possibile che fosse semplicemente appoggiato al fumaiolo? forse c'era una specie di sella? e poi, non c'era niente per tenerlo fermo o per sollevarlo ?



 alcione :

21/10/2013 19:38
 Il paramine per unità da guerra ad elevata velocità ( ct. e tp. ) tipo " C " -lung.-f.t.mt. 3,30, diametro corpo
c.le mm. 472 -
il testo di Bagnasco su Le armi delle navi Italiane non fornisce il peso.
Ho presente la foto da cui hai tratto il particolare del paramine, che appena si intravede, ma nulla
di più   :-?
Mi riguardo il testo di Rastelli :-P
ciao,
Francesco :-)

 alcione :

21/10/2013 19:48
 

Meno male che era stata inserita nelle discussioni precedenti : il paramine non mi sembra rizzato al
fumaiuolo, ma sul piano di coperta sicuramente con delle selle , e per la sua movimentazione forse
la gruetta che si trova di poco a poppavia ?
saluti,
Francesco 

 t-28 :

22/10/2013 11:16
 senza parole :-o :-o :-o :-o :-o

 marcellodandrea :

22/10/2013 15:06
 ciao t-28, grazie  :-)


riguardo i paramine, metto allora una foto più chiara sul particolare:

(Prestinari, dettaglio di foto tratta da naviearmatori.net)





la freccia rossa indica il paramine che si vede più chiaramente.  Il cerchio verde indica il paramine (?)  di sinistra, visto longitudinalmente: a me pare che la parte anteriore sia in primo piano, una delle due "ali" (non so come chiamarle) sia sollevata verso l'alto (l'altra dovrebbe essere perciò in basso, proprio come nel paramine di dritta) e quindi la coda converga verso la mezzeria a proravia del fumaiolo.  Sospetto che se è così, anche il paramine di dritta non sia sul ponte ma messo nella stessa posizione. Riguardo gli eventuali sostegni e riferendosi al paramine (?) di sinistra, forse quella sorta di macchia nera proprio sopra il lanciasiluri di sinistra è una sella? Ma non mi torna tanto con le ombre... nel senso che dovrebbero vedersi il muso del paramine e l'ala inferiore.

Riguardo le gruette, quella di sinistra davanti al lanciasiluri avrebbe la lunghezza giusta ma non quella di dritta, davanti alla scialuppa piccola (a poppavia del lanciasiluri di dritta).

 alcione :

22/10/2013 17:53
 Se dovessi esprimere un voto in percentuale direi che al 50% non mi sembra un P.M.
quello di sx., anche se gli somiglia alquanto - prova ad osservare una foto di un  P.M. ed
immaginala nella stessa angolazione del particolare ingrandito -uno per tutti quello che
sembra essere l'aletta con il contrappeso, dalla foto il particolare è sulla mezzeria del
corpo centrale e non'è così sul P.M.     
Per l'altro se fosse rizzato al fumaiuolo lo sarebbe in verticale - dovendo avere due punti
di ancoraggio su di una superfice verticale;  poichè è messo orizzontale e non essendoci
nessuna superficie a cui addossarlo - come ad esempio le barbette delle torri di g.c. degli
inc. e n. da batt. - ne deduco che sia stato posizionato sul piano di coperta e su delle selle.
Comunque i "Generali " o meglio i Cantore  - successivamente - imbarcarono regolari
gruette S.A.B.I.E.M. a poppa estrema, e questo avrebbe tagliato la classica " testa al toro " :-P
sssssaluti,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

22/10/2013 18:50
 mmmm... mi sa che non ce lo metto per niente e mi risparmio i pensieri :-D :-D :-D

 alcione :

22/10/2013 19:11
 Almeno quello a dritta lo potresti inserire ,non sbagli   :-D
un salomonico ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

22/10/2013 23:11
 vediamo... :-)

 Maurizio Maggi :

23/10/2013 22:08
 Ma siete proprio sicuri che ia un paramine ? A me non sembra, la forma non mi convince , non riesco a capire cosa possa essere ma sarebbe strano che un paramine fosse conservato a centro nave , inoltre : dove stà la gruetta per calare il paramine a mare, dove stà l'argano dedicato ( ricordo che si utilizzava un cavo d'acciaio con delle caratteristiche particolari ) e perchè ne vediamo uno solo ? Sarebbe una anomalia.
Le gruette che si vedono sono quelle dedicate ai tubi lanciasiluri , boh !!! Marcello ma quando ti scegli un soggetto più umano ? Confessa , se non sono strani non ti piacciono !
Ciao Maurizio

P.S. cerco di scavare e scoprire qualcosa ma è veramente dura

 marcellodandrea :

24/10/2013 08:35
 Quote:
Maurizio Maggi ha scritto: Marcello ma quando ti scegli un soggetto più umano ? Confessa , se non sono strani non ti piacciono !
Ciao Maurizio

P.S. cerco di scavare e scoprire qualcosa ma è veramente dura



quando non avrò più il vostro aiuto :-) :-) :-)



Però ora forse esageri con i dubbi. Cioè, se non è un paramine che cosa è? Anche quella sorta di mini-traliccio (per intenderci così appare, così capiscono tutti) che collega il corpo all'ala è identico a quella dei paramine (anche se non vedo la cesoia) , poi ci sono i contrappesi in cima all'ala etc.  Se guardate il probabile paramine che si vede sul lato sinistro, si notano pure i dettagli tipici della parte anteriore di un paramine, confrontate con una foto del link qui sotto.

Sempre per permettere a tutti di seguire, queste sono foto di paramine.  Questo è un bel topic su betasom.it sui paramine e sul loro utilizzo, con i disegni dei paramine italiani, anche il tipo C qui in questione.

Ma sono d'accordo sui dubbi per manovrarlo in quella posizione, li avevo espressi anche io. Ho messo una domanda sul topic su betasom (quello linkato sopra), vediamo su qualcun altro ci aiuta a chiarire la questione.

 marcellodandrea :

24/10/2013 15:24
 Ok, ho appunto avuto una risposta dettagliatarelativa ai paramine alloggiati a fianco del fumaiolo  sul topic di betasom.  Ho chiesto qualche foto, spero che ne pubblichino qualcuna.


Nel frattempo, pubblico le foto delle antenne radio in posto. Ho deciso di sospendere la ricerca e montare le antenne anteriori per come sembrano a me sulla foto del Prestinari, cioè portate al secondo candeliere alto da prua. Come ho già detto, i distanziatori a croce sono di carta per cercare di rispettare (quando ci riesco) la filosofia del papermodel. Gli isolatori invece sono di vinavil (poi dipinto). I cavi sono di sprue.










Adesso, sulla base di quanto mi dicono e, spero, mi faranno vedere con qualche foto sul topic di betasom, cercherò di sistemare il paramine. Poi avremo finalmente finito.... 

:hammer: :hammer: :hammer: :pint: :pint: :pint: :pint:

 marco1971 :

24/10/2013 21:14
 Ciao Marcello, gran bel lavoro!

Marco

 enrico63 :

24/10/2013 21:32
 Bellissimo Marcello!!!!
Le tue realizzazioni hanno sempre una carica di realismo eccezionale!!!!!
ciao
:-)

 marcellodandrea :

25/10/2013 18:32
 Grazie, ma sono stato fortunato due volte, la prima scegliendo questo modello, che mi ha permesso di conoscere questi cacciatorpediniere che sono davvero interessanti e anche belli con la loro aria vintage, la seconda quando ho semidistrutto il precedente Prestinari, così da poter fare una serie di correzioni che hanno migliorato il lavoro certamente (ma qualche imprecisione c'è pure ora - a prescindere dalle mie capacità costruttive intendo, cioè dettagli che a posteriori correggerei se ora fosse possibile).

 marcellodandrea :

29/10/2013 11:26
 Sono costretto a lasciare in sospeso (o lasciar perdere per ora) la questione paramine, perché pur avendo notizie abbastanza sicure della loro presenza ai lati dei fumaioli (vedi il topic su betasom citato qualche messaggio sopra) non ho invece notizie su come fossero alloggiati (selle e cavi per assicurare il tutto sì, ma come sui "Generali"? Boh...

E così, finalmente,  ecco qualche foto FINALE     :pint:  :pint:   :pint:








Manca a stretto rigore la bacheca in plexiglass che farò nei prossimi giorni.

Come sempre, grazie a tutti per la collaborazione e i numerosi consigli e documenti. Un grazie particolare a Zailan per avermi dato il suo disegno della plancia vecchio stile dei tre pipe, che infatti compare anche sul mio Prestinari. Come dico sempre, è il bello dei forum. Arrivederci sulla pagina della Marina Italiana :-)

 alcione :

29/10/2013 16:27
 Fa veramente un gran bell'effetto in b/n.
Mi spiace che,  nonostante tutto, tu non voglia mettere il paramine, ma lo farai di sicuro
in un secondo tempo con l'aiuto di Brescia e  del suo archivio.
Ciao,
Francesco  :-)

 enrico63 :

29/10/2013 16:45
 Bellissimo Marcello!! il mare è sempre das verniciato?

 Utente2662 :

29/10/2013 16:56
  siano in carta o plastica i tuoi modelli incantano sempre. Complimenti sinceri.

Bob :-)

 marcellodandrea :

29/10/2013 19:50
 Il mare è sempre carta da disegno Fabriano a grana grossa da 300 gr, verniciato e poi con due mani di vernidas, sì.


Grazie a tutti di nuovo, ma questo modellino mi ha fatto sudare parecchio e non per l'incidente di metà percorso, ma perché c'è voluto un sacco di tempo per dirimere molte questioni. Mi rendo anche conto che ci sarebbero comunque diverse cosette da migliorare. Su betasom Alagi mi ha invitato a mettere aerei delle radio più sottili (se possibile ha detto in verità).  Lo so che sono un tantino spessi, così come i distanziatori di carta, ma utilizzare la lenza era impossibile, o almeno io non sapevo come fare perché i cavi hanno un imbando sensibile (insomma non sono tesi) e i fili di lenza venivano tutti serpentini. Ho dovuto usare lo sprue e l'ho fatto sottile almeno cinque o sei volte di seguito, per poi vederlo deformare o rompere alla prima inezia e magari con l'antenna quasi completata. Infine l'ho fatto così e come mi è venuto bene... zac, l'ho lasciato così senza toccarlo più, evitando un attacco isterico, diciamolo pure  :-) 

Comunque ho ampliato moltissimo il mio archivio fotografico di navi italiane (che è a disposizione del forum se necessario, ovvio) e ne so un po' di più anche io. Fino a qualche anno fa non mi sarei scomodato per niente di meno di un incrociatore pesante, poi ho scoperto i cacciatorpediniere e ho fatto lo Slater  (che mi servirà parecchio per l'Aldebaran), Aviere e Artigliere, il Sauro e infine il Prestinari. Ho cominciato, nella pagina della marina italiana, l'Aldebaran appunto. Ma mi piacerebbe parecchio fare, prima o poi, un altro ct anni '20 in livrea grigio scuro e codici bianchi grandi, però non un LaMasa, diciamo un Sirtori o un Pilo. Zailan mi ha mandato un po' di materiale sulla torpediniera austriaca 98M, avuta in forze dalla Regia marina nel 1919 in occasione della parata della vittoria a Venezia, e farla in papermodel con la bandiera italiana non mi dispiacerebbe ugualmente.

Ma ora mi dedico alle Aldebaran in plastica. Poi si vedrà  :-)



 Alle :

31/10/2013 21:43
 Hai tribolato parecchio per terminarlo ma alla fine hai realizzato un modello fantastico. La mia più sincera ammirazione.
Pino.

 marco1971 :

1/11/2013 15:31
 CIao Marcello,

Congraturazione, davvero un bel modello! :-) :-)

Marco

 willydav :

3/11/2013 09:03
 :nerd: :nerd:
fantastico !

complimenti vivissimi per la realizzazione
ti avrà fatto tribolare, ma visti i risultati finali ne è valsa la pena

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