Forum : Aeronautica Militare

Soggetto : L'Atlas, lo STARTER del 104

 Paolomaglio :

7/11/2019 06:50
 Uno dei principali limiti del 104 era la necessità di avere due carrelli a terra per fornirgli elettricità ed aria compressa. Questo limitava molto la possibilità di dispiegare il velivolo su basi secondarie e non predisposte con i carrelli.
A metà degli anni ottanta l'AM emise una richiesta di modifica per dotare il velivolo di apposita cartuccia starter ma anche se alcuni furono modificati in tal senso, non se ne fece nulla, il 104 aveva comunuqe bisogno di una pista di 3000 metri per operare in sicurezza era quindi impossibile disperdere i velivoli su aeroporti minori.

FInalmente, dopo tanti anni di rischieste l'italianissima VIDEOAVIATION ha messo in produzione i due carrelli in scala 1/48:



chi apprezza i diorama aeronautici è quindi accontentato



finora erano solo disponibili in 48 carrelli simili ma impiegati solo nelle basi USAF, il produttore di questi ultimi è la CMK



la materia principale è a resina, di ottima fattura, senza bolle e bella liscia, poi ci sono decals, fotoincisioni e il tubo in corda sintetica.



personalmente apprezzo molto il fatto che i componenti principali arrivino a casa già liberati dalle materozze di stampa



i colori da utilizzare per i carrelli sono due: giallo fino al 1970 circa e poi verde oliva chiaro o sbiadito non tendente al marrone



inutie dire che il prodotto sta andando a ruba, ache perchè il prezzo mi pare più che onesto, consiglio di affrettarsi a chi fosse interessato....

 uavpredator :

7/11/2019 07:37
 " il 104 aveva comunuqe bisogno di una pista di 3000 metri"
No il limite era di 2000 ml .Grosseto aveva una pista di 2349,50 e si operava in piena sicurezza anche in addestramento.
So che in alcune condizioni era possibile fermarsi anche in 1500 ml.
I problemi sull'utilizzo del 104 e della loro dislocazione in altre basi erano altri tipo, la presenza delle barriere di ingaggio a fine testata pista ed adeguate aree per le prove motorei .
Mauro

 uavpredator :

7/11/2019 07:53
 per rendere l'idea dello spazio che servisse per le prove motori pur in presenza di scudo deflettore dei gas.
Mauro

 Paolomaglio :

7/11/2019 07:59
 Grazie per la precisazione Mauro, ti chiedo se è possibile che i CB avessero bisogno di più pita in quanto gravati da un maggior peso al decollo?

 uavpredator :

7/11/2019 08:08
  No nessun problema per il decollo Ghedi e Rimini erano circa 3000  m.l. perchè si operava o si sarebbe dovuto operare con armamento atomico e quindi gli spazi necessari alle operazioni erano stati incrementati del 25% .
Mauro

 syerra :

7/11/2019 12:43
 Paolo dove si possono acquistare?! Grazie

 Paolomaglio :

7/11/2019 15:04
 Si pososno trovare solo su VIDEOVIATION.com che spedisce con raccomandata italia.
Purtroppo la prima produzione è già esaurita causa fotoincisioni che devono essere prodotte da terze parti.
Maurizio mi dice che potrà accettare nuovi ordini solo dal 18 del mese corrente.



due foto mie del 2009 quando "accendemmo" il 104 di Cervia, in realtà girava solo l'Atlas ma si accesero le luci.



scusate i colori, era una cena in notturno, le ho schiarite il più possibile ma senza flash i colori son quello che sono, si nota tuttavia lo sbiadimento del verde.

 syerra :

7/11/2019 15:42
 ok grazie Paolo, magari li pre-ordino... per la foto prova a dare un pelino di contrasto in più, vedrai che migliora! ;-)

 matte :

7/11/2019 17:20
  Non sapevo che atlas copco producesse anche in campo aeronautico. Molto bello il set in resina 

 uavpredator :

7/11/2019 18:07
 qui la corretta disposizione del gruppo accensionei
Mauro

 Phoenixs :

7/11/2019 23:11
 Speriamo che Maurizio pensi anche ad una versione in 1/32.

 Paolomaglio :

12/11/2019 06:45
 

due carrelli si assemblano molto bene e in pochi minuti, rispetto ai CMK apprezzo in pertiolare la precisione degli ancoraggi per assali e ruote.
Unico problemino riguarda le maniglie fotoincise laterali del carello più grosso, si finisce per sfiorarle ed, essendo minuscole si staccano, le rimpiazzerò con filo di rame.



forme e dimensioni sono differenti dai tipi d ame fotografati a Cervia mentre solo uno dei due corrisponde a quello della foto di Grosseto.



molto comodo il fatto che i cerchioni esterni siano stamapati a parte, odio dipingere i pneumatici!!!



adesso ci andrò di invecchiamento e sbiaditura,

 hueyfan :

15/11/2019 15:22
 Quote:

Paolomaglio ha scritto:
[…]
forme e dimensioni sono differenti dai tipi d ame fotografati a Cervia mentre solo uno dei due corrisponde a quello della foto di Grosseto.
[…]


I due carrelli prodotti da Maurizio/Videoaviation sono un compressore Air Partner della prima serie produttiva, consegnata a partire dagli anni Sessanta per la linea volo del '104 ed un GPU Hobart JetEx 2D.
Nelle tue due foto si vedono invece un altro Air Partner ma di una serie più recente, pressappoco contemporanea ai Tornado, ed un GPU di produzione Aermacchi, successivo allo Hobart e più o meno risalente all'entrata in servizio degli AMX.
Infine, nella foto di Mauro si vedono rispettivamente: in primo piano, un compressore Air Partner primo tipo e un altro GPU Aermacchi, dietro al '104 un altro compressore Atlas Copco Air Partner di una serie intermedia tra i due sopra detti e, seminascosto, un trattore della ditta jesina Pieralisi.
Circa quest'ultima foto è interessante il secondo Air Partner, che finora avevo visto in servizio solo presso l'aviazione olandese, e il Pieralisi, soggetto assai raro di una ditta che produce principalmente frantoi e altre macchine per la lavorazione dell'olio d'oliva, muletti e... schiacciasassi :-)
Nota pettegola, i titolari della Pieralisi sono parenti della compianta, bella e brava attrice Virna Lisi, il cui vero cognome, all'anagrafe era appunto "Pieralisi".

Luca
LIN

 Paolomaglio :

16/11/2019 06:40
 Molte grazie Luca, ora è tutto chiaro.

 uavpredator :

16/11/2019 10:40
 Come ben detto da Luca almeno a Grossetto sono stati utilizzati 3 serie di Atlas Copco Air Partener
La prima serie fu la più diffusa (quella per intenderci del modello proposto) era caratterizzata da problematiche di funzionamento e affidabilità notevoli tra cui rumore, surriscaldamento e trafilamenti di olio.
D'estate si faceva funzionare solo a portelli aperti per migliorare il raffreddamento del compressore, di derivazione commerciale, e quindi non adatto a cicli continui di accensione e spegnimento giornalieri tenuto conto che l'avviamento motore di un 104 poteva comportare la necessità di molti minuti di erogazione della massima portata di aria compressa.
Ciò comportava surriscaldamento e quindi trafilamento d'olio di lubrificazione dei cuscinetti con necessità di continue sostituzioni dei filtri.
Era pesante e quindi si preferiva lasciarli sui piazzali anche perchè la movimentazione non era agevole e doveva essere eseguita a bassisima velocità ( mi pare di ricordare che il carrello fosse privo di sospensioni e freni) e a componenti freddi.
La seconda serie giunse se non erro in concomitanza con i TF ex Tedeschi inglobati in AM ma non so dire se fosse un omaggio del pacchetto o una nuova fornitura ad hoc.
La terza serie in sostituzione delle precedenti, e che avrebbe dovuto risolvere le sopra indicate problematiche , giunse in linea in numeri consistenti, quando già il 104, era in via di dismissione.
Relativamente ai rischieramenti esisteva comunque una colonna mobile attrezzata con Compressori e GPU su ACL e furgoni e con tutta la dotazione necessaria per il supporto a terra degli aeromobili stanziata al 3° Stormo di Verona Villafranca. Ogni aeromobile aveva la sua specifica "colonna" che poteva essere aviotrasportata con l'ausilio della 46° Aereobrigata smentre era a disposizione sempre di un P166M per il trasporto urgente dei ricambi.
La ditta Pieralisi (di cui non sapevo la parentela con l'attrice) sino a tutto il 1990 era nell'albo fornitori AM sia per manutenzione di mezzi sia per la fornitura di container attrezzati e la fabbrica era allocata nella zona industriale di Jesi.
Mauro

 Paolomaglio :

1/12/2019 06:04
 

finalmente ho messo le decals, adesso opaco + invecchiamento...

 Paolomaglio :

1/12/2019 11:53
 

finito con qualche licenza poetica e adesivo



perdonate la ruota che si è girata, odio tutti i mezzi a 4 ruote, questo qui si può maneggiare solo prendendolo per le ruote e finisce che poi girano e non solo quelle..... :-D

Adesso penserò ai tubi... 8-)

 matte :

1/12/2019 20:29
 Fatti molto bene, bravo . In che senso, si è girata una ruota? Il bianco che si intravede sotto?

 Paolomaglio :

2/12/2019 05:30
 Quote:
In che senso, si è girata una ruota? Il bianco che si intravede sotto?.


esatto, avendo un lato appiattito andrebbero incollate con quello che poggia sul pavimento ma la ciano non mi da il tempo di trovare la posizione esatta, così ho preferito non incollarle, ma si girano, proverò con il siicone Tamiya che ci mette qualche minuto a tirare....

 matte :

2/12/2019 14:37
 Ok, ora ho capito 

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