Forum : RAF 2009-2010

Soggetto : Bristol Beaufighter Revell (Matchbox) 1/72 - si comincia

 Clausewitz :

19/11/2009 22:40
 Ecco il kit che presento per la campagna RAF, in omaggio a Mario Bartoli.

RAF1

RAF2

Ciao a tutti

Marco

 nicknamenonvalido :

19/11/2009 22:45
  Ne ho fatto uno uguale 19 anni fa da scatola matchbox, in due colori uno tipo sky e un grigio scuro, o erano 3.......forse c'era anche una stampa nera o grigio molto scura......


 Clausewitz :

19/11/2009 22:52
 Anch'io lo feci, ma il mio era sabbia-marrone-nero, sarà stata un'edizione anteriore o posteriore...

Saranno stati...25 anni fa....tempi più spensierati....in effetti sono felice di rifare questo kit, anche per quello.

Ciao

Marco

 starflyer :

19/11/2009 22:52
 Buona campagna anche per te Marco con il tuo bimotore, uno dei pochi.......mi chiedo se qualcuno ci regalerà un bel bombardiere tipo Lancaster, Halifax con quattro bei motori.

 Giulio_Gobbi :

19/11/2009 23:42
 Si, è lui! Il vecchio e valido Matchbox! :)

 AndRoby :

20/11/2009 01:28
 Un altro "vintage" è atterrato in Campagna RAF...bella scelta!!
E Buona Campagna anche a te!

 euro :

20/11/2009 08:05
 Bello questo aereo!! :-)
Spero anche io di "portare" un modello vintage... :-) :-)

 Clausewitz :

21/11/2009 14:06
  

Il Bristol Beaufighter era un bimotore nato per essere un caccia notturno, un caccia-bombardiere e anche un aerosilurante.

Il Beaufighter nacque a causa delle lungaggini avute nello sviluppo di un caccia pesante bimotore, il Westland Whirlwind. Si suggerì allora di sviluppare un nuovo caccia pesante, a partire da un aereo già esistente, il bombardiere-aerosilurante Bristol Beaufort. Anche il nome, "Beaufighter" altro non era che la derivazione dal nome Beaufort.

Il Beaufighter nasceva quindi come un aereo destinato a colmare un vuoto, in attesa del Whirlwind.

La cellula del Beaufighter era quindi identica a quella del Beaufort, ma furono subito apportate delle modifiche, per dare al nuovo aereo le necessarie capacità di combattimento aria-aria; la stiva bomba fu eliminata e lo spazio così ricavato fu destinato all'alloggiamento di quattro cannoni da 20 mm. Inizialmente i cannoni erano alimentati con caricatori a tamburo da 60 colpi, ma questo rendeva necessario l'intervento del radarista di bordo, che doveva scendere nel vano cannoni e cambiare, a uno a uno, i caricatori, magari nel bel mezzo di un combattimento aereo. I caricatori furono subito abbandonati per passare alla più pratica alimentazione mediante nastri di proiettili. Oltre ai quattro cannoni, il Beaufighter portava anche sei mitragliatrici da 7,7 mm.

I motori Bristol Taurus del Beaufort furono sostituiti con due più prestanti Bristol Hercules e di conseguenza furono allungate le gondole, per evitare la trasmissione di vibrazioni alla cellula dell'aereo. Nonostante la maggiore potenza, 1.600 HP per ogni motore, il Beaufighter non fu mai un mostro di velocità, arrivando ai 540 km/h e, come caccia notturno, fu presto soppiantato dal ben più veloce Mosquito.

Tuttavia il Beaufighter fu un aereo molto popolare, usato su tutti i fronti della seconda guerra mondiale come caccia pesante a lunga autonomia, assaltatore e aerosilurante.

 

Il Beaufighter fu utilizzato anche dopo la guerra, dalle aviazioni turca, dominicana, portoghese e israeliana.

La versione TF Mk.X, che realizzerò, era un aerosilurante che operava nell'Atlantico contro il naviglio tedesco, in cooperazione con altri Beaufighter che, armati di razzi e coi cannoni da 20 mm mettevano a tacere la contraerea nemica, per aprire la strada ai gemelli, dotati di siluro.

 Claudio_C. :

28/11/2009 19:28
 Devo avere anch'io la vecchia scatola Matchbox ...
Ma la qualità ... com'è?!? Se ne può ricavare un modello impiegato sui cieli Italiani, o meglio ancora di stanza in Italia nel 1944 ...?!? O devo prendere il kit dell'Hasegawa della versione Mk VI?!?

Fatemi sapere ... dopo tanto ravanare al suolo vorrei fare qualche oggetto volante ...

 yamato01 :

29/11/2009 14:44
 Bellissimo soggetto hai scelto proprio un ottimo soggetto

 Clausewitz :

29/11/2009 17:30
 Ho iniziato a montare ali e siluro

RAF3

e fin qui tutto bene, ma il bello viene adesso, questo è tutto ciò che la scatola offre per gli interni:
RAF4

non so come fare per aggiungere un minimo di dettaglio: so che esiste un set della Aires, ma va bene per l'Hasegawa, inoltre è un aftermarket di resina e io odio entrambe le cose.
C'è anche da dire che una volta chiusa la fusoliera non si vedrà quasi più nulla. Insomma, che faccio? Avete idee?

ciao

Marco

 Ale :

29/11/2009 17:40
 Io direi di lasciare tutto com'è...è inutile uscire scemi con la resina e intossicarsi per poi non vedere nulla alla fine: si risparmia tempo e denaro!
ciao
Ale

 Clausewitz :

29/11/2009 17:50
 Grazie Ale, anch'io credo che farò così. Di resina non ne voglio sapere e di autocostruirsi qualcosa...non saprei come fare. E poi dopotutto è 1/72, mica 1/48...

ciao

Marco

 Devetz :

30/11/2009 18:42
 ciao

..io sto costruendo il vecchio matchbox multicolore..(noto che è proprio lo stesso stampo..)...e per il cockpit mi sono limitato a fare delle pseudo consolle laterali ed un cruscotto (tanto perchè il cockpit sia riempito)...una volta messo il tettuccio non vedrai nulla tranne delle macchie verdi e pelle marrone (il cuscino sedile); il 1/72 è bello anche per questo..

a proposito, che soggetto hai intenzione di fare..? (magari lo hai detto in precedenza e non ho letto il messaggio..)

Ciao e Buon Modellismo
Andrea (devetz)

 Clausewitz :

1/12/2009 22:20
 Ho chiuso la fusoliera e montato le ali

RAF5

xAndrea: farò la versione aerosilurante, come vedi ho letto in ritardo il tuo messaggio, ma vedrò se riesco a fare qualcosa in endoscopia :-D

Ciao

Marco

 Clausewitz :

6/12/2009 22:57
 Ho dipinto le superfici inferiori in quello che dovrebbe essere un grigio chiaro-azzurrino-verdino, ma non so se ho centrato bene la tonalità giusta....

RAF6


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