Forum : Navi & C. 2009

Soggetto : U-Boot VIIb 1/350 ultime aggiunte - terminato

 Bahuerr :

5/12/2009 15:54
 Ecco qua il VII b in scala 1/350 della AFV Club, al quale mi dedicherò a partire da oggi. Mi sembra un modello abbastanza rapido e come tale una buona partenza soft per la campagna.



La plastica è decisamente ben dettagliata anche se il colore è piuttosto ingrato dal punto di vista fotografico.



Le fotoincisioni in dotazione mi avevano ben disposto all'inizio ma, a ben guardare, i pezzi analoghi stampati in plastica sono più fini. In più, sono tondi e non piatti, cosa che non guasta affatto. Tenterò di utilizzare quelli, anche se non deve essere facile staccarli senza danni

 Devis :

5/12/2009 18:57
 bello come soggetto seguro con molta attenzione perche vorrei fare anchio un sottomarino ed vedendo le foto sebra molto dettagliato il modello 8-) 8-) :-D :-D

 Bahuerr :

12/12/2009 22:01
 Il lavoro è piuttosto rapido.
Ho cominciato col montaggio della torretta.


A questo punto ho iniziato a dipingere. Il colore (gunze H337+bianco) è troppo chiaro anche in originale. Lo riprenderò successivamente, per dipingere le ringhiere incollate successivamente.



Ho scelto di utilizzare principalmente le delicatissime parti in plastica, vista la scarsa finezza delle parti fotoincise, che in più risultano sempre un po' troppo piatte.



Ecco dove sono arrivato oggi. Il modello è piccolo e lo sto affrontando con tutta calma per prendere la mano per un secondo progetto, decisamente più importante


 Bahuerr :

17/12/2009 17:29
 Da un colore troppo chiaro, sono passato ad uno troppo scuro e poi a questo qui (grigio gunze H69 + un tocco di verde H80)
E' ancora lucido e da invecchiare, e poi mancano l'antenna, le decal e alcuni cavi, prima di essere piazzato sulla solita basetta.
Ne farò un U-47 in tempo di guerra. Per questo ho grattato via i salvagente dalla torretta e l'ho dipinto con un grigio più scuro (come da letteratura sull'argomento).




Alla prossima

 syerra :

17/12/2009 20:16
 Stefano non conoscevo questo kit... scale microbe per me?!... il mitico U47... voglio proprio vedere che combini... occhio che ti sbircio :-P :-P
 
Gianni

 Bahuerr :

18/12/2009 00:09
 
Quote:
syerra ha scritto: Stefano non conoscevo questo kit... scale microbe per me?!... il mitico U47... voglio proprio vedere che combini... occhio che ti sbircio :-P :-P
 
Gianni


Beh, cominciamo a dire che le istruzioni del kit sono molto carenti. Infatti, dopo aver piazzato le decal secondo le istruzioni, mi sono accorto che le insegne sull'originale erano speculari (a rovescio). Per fortuna hanno fornito decal in doppio, però dovrò ritoccare la colorazione della torretta per cancellare le vecchie insegne. Per non parlare del fatto che il colore schlickgrau 58, che è un grigio scuro, secondo loro dovrebbe essere riprodotto col gunze H-316 (bianco sporco). Seppure avessero voluto fare riferimento al grigio chiaro pre-WWII, le decal rappresentano l'U-47 dopo la missione a Scapa Flow e quindi sarebbe sbagliato lo stesso.
Non è la prima volta che incontro problemi con le istruzioni dei kit AFV club
:-x :-x :-x

 Luciano :

18/12/2009 10:31
 Ciao Stefano

Bello..ottimo lavoro!
Ma la AFV non fa carri??

Effettivamente, in questi ultimi tempi sono usciti una miriade di kit in 1/350, sommergibili di tutti i tipi!
Ma sono così piccoli   Io ho fatto il  Toti! Sono così belli da realizzare
E si prestano benissimo per diorametti

Ciao
Luciano

 Bahuerr :

18/12/2009 13:44
 
Quote:
Luciano ha scritto: Ciao Stefano
Ma la AFV non fa carri??

Effettivamente, in questi ultimi tempi sono usciti una miriade di kit in 1/350, sommergibili di tutti i tipi!
Ma sono così piccoli   Io ho fatto il  Toti! Sono così belli da realizzare
E si prestano benissimo per diorametti

Ciao
Luciano


Infatti, la AFV fa soprattutto carri e cannoni. Mi riferivo esattamente a quelli quando ho "criticato" le istruzioni.
Se proprio vogliamo fare i pignoli, anche il dettaglio superficiale di questo sommergibile è da carro, più che da nave. Penso di risolvere il problema non calcando la mano sul dry-brushing. Per essere precisi, lo eviterò accuratamente su alcune parti.
Al diorametto ovviamente ci sto pensando. Vorrei trovare un po' di attrezzature da porto (in particolare: gru) per fare una scena di movimentazione dei siluri. Altrimenti mi tocca mettere mano al plasticard, ma bisognerà avere moooolto tempo.

 Ah, il Toti. Dovrebbe essere un kit in resina o sbaglio? Io ho in mente da tempo la corazzata Roma, ma ancora non mi azzardo a lavorare con la resina.

Ciao e grazie


 Luciano :

20/12/2009 08:55
 Si il Toti è in resina (Kit Regia Marina) una precisissima miniatura!

Ho anche il sauro e l'Aliscafo Classe Nibbio....sto pensando a un bel dioramino  tutto Marina Militare anni  '80
Ciao

 Bahuerr :

20/12/2009 14:49
 Dopo aver lottato con la documentazione ho finalmente fissato le decal, invecchiato e opacizzato il modell(in)o. Rimango dell'idea di non dargli sotto di dry brush, perché questo modello vuole rappresentare l'U-47 prima dell'uscita per il 6° pattugliamento (Luglio '40), appena dopo il ricondizionamento nei cantieri di Kiel. A parziale rettifica di quanto ho scritto in precedenza, le istruzioni NON rappresentano decal rovesciate. Ero io che avevo visto la foto dell' U-46, scambiandolo per l'U-47.

Tuttavia, le stesse istruzioni e la scatola secondo me NON permettono di rappresentare l'U-47 in TUTTE le sue configurazioni. Vediamo se riesco a spiegarmi, con quello che ho capito dalla documentazione e dalle immagini riportate nel sito www.u47.org (magnifico!):
  1. La scatola fornisce il materiale per rappresentare esclusivamente un U boot VIIb con la modifica della parte posteriore della torretta, ovvero con la piazzola per la mitragliatrice. Questa configurazione è obbligatoria;
  2. Come opzione, si può scegliere di montare o meno la torretta con la presa d'aria a forma di L sulla parte destra. IO HO MONTATO LA TORRETTA SENZA QUESTA PRESA D'ARIA e perciò ho dovuto adattarmi alle conseguenze di questa scelta, che pensavo inizialmente non determinante (la solita ingenuità, soprattutto quando si ha a che fare con un soggetto piccolo).
  3. Le decal fornite dalla scatola per l'U-47 rappresentano il solo toro. Al ritorno dal 6° pattugliamento, l'equipaggio però aveva dipinto anche il numero del tonnellaggio del naviglio affondato (più di 68.000 t). Da notare che il toro potrebbe teoricamente essere rappresentato sia con la coda oppure col muso in avanti. Tuttavia, l'obbligatorietà di montare il tipo di torretta con la piazzola per l'antiaerea, rende di fatto impossibile la configurazione con la coda del toro in avanti. Per capirci, tutte le raffigurazioni dell'U-47 immediatamente dopo il rientro dal raid su Scapa Flow, che è precedente il ricondizionamento della torretta.
Non so se si riesce a capire dove voglio andare a parare con questo criptico ragionamento, ma la conclusione è che quello che io ho tentato di rappresentare è l'U-47 dopo il ricondizionamento della torretta avvenuto nei cantieri di Kiel, con l'aggiunta della piazzola per l'antiaerea da 20 mm ma non della presa d'aria ad L (applicata a Lorient nell'autunno del 1940), e prima del rientro dal 6° pattugliamento (6 Luglio 1940). Questo perché non ho le decal con le foglie di alloro ed il tonnellaggio affondato; elementi aggiuntivi, questi, che compaiono nelle foto a partire dal 6 Luglio 1940. Questo spiegherebbe anche perché non invecchierò oltre il modello, né applicherò un dry brush eccessivo.  Il periodo nel quale il "mio" U-47 è raffigurato è molto ristretto e collocato immediatamente dopo l'uscita dai cantieri di Kiel dove è stato effettuato il ricondizionamento. Tutto questo complicato ragionamento è stato possibile solo per la documentazione presente nel sito www.u47.org. Ho tre volumi sugli U-boot, di cui uno specifico sul tipo VII, ma in nessuno ho trovato una documentazione così completa ed accurata come quella del sito di cui sopra.
Dopo tutte queste chiacchiere, ecco le foto:











I cavi li applicherò una volta incollato il modello sul diorama perché come si vede il modello è "imbarcato" (questa è notevole, per essere un sottomarino :-D :-D :-D ); quindi, dovrò fare pressione sul ponte per incollarlo in piano sulla basetta. Dovrò comunque attendere perché ordinerò un po' di materiale per il diorama solo nei prossimi giorni. Nel frattempo proverò ad autocostruire tutto il restante necessario, che non si trova in commercio.

Ciao a tutti


 Bahuerr :

23/5/2010 23:07
 Dopo un bel po' di tempo, ho ripreso in mano l'U-47 in 350.
Bene, mi era venuta l'insana idea di presentarlo in porto, completo di banchina. TRAGICO ERRORE !!!
Mi sono imbarcato (è il caso di dirlo) in uno dei casini modellistici per me più giganteschi di sempre.
Per realizzare e arredare la banchina ho dovuto:
  • Acquistare un set in resina della Goffy Model per rappresentare una fabbrica;
  • Acquistare materiale ferromodellistico per il frontale del molo;
  • Documentarmi sulle gru dell'epoca e realizzarne (per ora) una con plasticard e profilati della benemerita evergreen;
  • Trovare un modo per realizzare il molo senza farlo apparire troppo piatto.
Il tutto tralasciando la realizzazione del mare, che ormai è tecnica consolidata (gesso - v. apposito articolo nei "contenuti" di M+).
Ecco cosa ho escogitato per venirne fuori:

Una "bella" base a scalino, che ha dovuto tenere conto dello spessore del mare in gesso, la cui foto vi risparmio, per ora.


Il frontale del molo è realizzato con un muro in polistirolo espanso della Faller, da ferromodellismo, che verrà ovviamente ridipinto nel colore giusto. Il tutto ricoperto con plasticard, usato anche per il bordo della banchina. Senza dimenticare la fabbrica (in resina: Goffy Model).


A questo punto, autocostruzione della gru. Il modello è un tipico della tecnologia di fine anni '20, inizio anni '30. Niente degli anni '40? Eh no, si passa direttamente agli anni '50, visto che pochi sani di mente
avrebbero intrapreso la costruzione di una gru col rischio di vedersela bombardata il giorno dopo...
Bibliografia essenziale: sito web www.U47.org e Verschoof: Cranes - Design, Practice and Maintenance.
Non dico che mi sono fatto la verifica statica di questa gru, ma c'è mancato davvero poco.
Questo è il traliccio completo (lunghezza 35 mm) realizzato con tondi da 0.64 mm. I quadri ed i piatti erano più realistici, ma non ne ho trovati da 0.5 mm in commercio.


Questa invece è una foto malriuscita che dà l'idea del resto della gru e delle proporzioni.
Tenete conto che sotto queste gru passavano e sostavano i treni da scaricare. Quindi, mi sono dovuto informare anche delle sagome std dei treni di quel periodo. Qui l'aiuto mi è venuto dal Colombo - Manuale dell'ingegnere, edizione 1939, appartenuto al mio prozio (per la cronaca, la sezione aeronautica era curata da un "certo" Gabrielli).

La foto è bruttina perché non ho avuto molto tempo di rifarne una migliore (appena possibile...). Però vi assicuro che ci sono anche le porte e le finestre, per quanto possibile in questa scala.

Alla prossima (follia)

 yamato01 :

23/5/2010 23:28
 Stefano complimenti per il microbo, e visto l'inizio dei lavori sul porto sono sicuro che verrà un capolavoro

 Bahuerr :

28/5/2010 19:12
 Sto aggiungendo piccoli (e meno piccoli) particolari autocostruiti in plasticard, ancora da rifinire.
Questo è il risultato grezzo al momento. Mancano ancora le bitte, dei vagoni e del materiale in banchina. Ho anche idea di aggiungere un altro sommergibile oppure la S-100 in 1/350 della Trumpeter che scorazza vicino all' U-47, ma vediamo un po' se l'ispirazione continua.





Ciao a tutti
Stefano

 euro :

30/5/2010 19:05
 Che bel lavoro :-o , mi piace moltissimo!!
Effettivamente l'idea di un altro mezzo navale nelle vicinanze è è buona, anche perchè altrimenti il tratto di mare sarebbe un pò troppo spoglio... :-) ; se no dovessi metterlo, il natante in più dico :-) , forse sarebbe opportuno ridimensionare la basetta :-)

 Bahuerr :

31/5/2010 16:46
 
Quote:
euro ha scritto:
Effettivamente l'idea di un altro mezzo navale nelle vicinanze è è buona, anche perchè altrimenti il tratto di mare sarebbe un pò troppo spoglio...


A questo punto, anche per me il natante aggiuntivo è d'obbligo. Ma solo per una questione estetica. perché, tutto sommato, se uno vede le cose "in scala", il sommergibile è lungo 68 m (!!!) e lo spazio di mare "desertico" è largo solo 35 m. Se uno ci pensa bene, è del tutto normale che debba apparire più affollata la banchina che non il mare. E' un po' come per gli aerei, che nella realtà hanno molta meno "roba" intorno che non nei diorami.
D'altra parte, continuo a ripetermi che a Kiel c'è un bel canale...
Insomma, qualcosa in più metterò in mare... Adesso mi frullano per la testa 3 idee:
  • Una bella S-100;
  • Un altro sommergibile in scala 1/350, ormeggiato a fianco del primo;
  • Una bella (e gigantesca) GRU GALLEGGIANTE autocostruita che naviga lentamente "contromano" rispetto all'orientazione del sommergibile
In tutta sincerità, l'ultima idea appare sempre come la migliore

 Bahuerr :

11/6/2010 14:26
 Sono faticosamente arrivato alla colorazione (NB: sulla banchina manca ancora un bel po' di roba).
Ho tentato di rendere il mare più verde del solito usando sempre l'aerografo e lavaggi ad olio successivi. Ora mancherebbe solo una dose di dry brushing in bianco. Continuo a ripetermi che gli u-boot non venivano ormeggiati in porti con fondali caraibici, quindi se il mare tende al grigio verdognolo piatto non c'è da allarmarsi troppo. Però sono indeciso se lasciare tutto così o rendere più blu qualche zona.

 marcoaurelio :

11/6/2010 20:20
 Ma è bellissimo!! Mi ricorda il gioco per pc Silent Hunter... ci passavo ore a giocarci!!!
All ahed flank!!!!!
:-D

 euro :

12/6/2010 10:28
 Secondo me il colore dell'acqua va bene :-) , è raro che in porto sia cristallina...
Da quello che vedo hai deciso di non inserire nessun natante in più...

Bello però tutto l'insieme della banchina, colorato comincia a "rendere" di più!! :-) :-)

 Bahuerr :

12/6/2010 14:08
 
Quote:
euro ha scritto:
Da quello che vedo hai deciso di non inserire nessun natante in più...


In realtà il problema è che non ho avuto tempo di autocostruirlo o andare a comprare un'apposita scatola. L'idea che mi solletica di più è la gru galleggiante: ne ho reperiti esempi, foto e profili, ma ovviamente va autocostruita.

 euro :

13/6/2010 10:31
 

comunque un piccolo rimorchiatore che la spinga lo devi fare...:-) ;-)
Ti tengo d'occhio!!:-D ;-)

 Bahuerr :

17/8/2010 22:30
 Dopo innumerevoli autocostruzioni (e autodistruzioni di zebedei), ecco il risultato. Eravamo rimasti più o meno qui ...



E ora è quasi finito.






Ho autocostruito praticamente tutto, tranne l'u-boot, i siluri (erano nel kit) e la fabbrica in fondo (Goffy Models)

Siate clementi, visto che è il primo dioramino nel quale mi cimento

Ciao a tutti
Stefano

 Mario Bentivoglio :

17/8/2010 23:28
 BELLISSIMO LAVORO !!!

Complimenti !!!!!
:-)

mario

 pieroal :

17/8/2010 23:44
 veramente molto bello, devi metterci anche qualche figurino, li hai? continua cosi',ciao piero
;-)

 yamato01 :

18/8/2010 00:33
 devo dire proprio un gran bel lavoro

 skorpio62 :

18/8/2010 00:38
 BELLO!!!
Stefano

 Alle :

18/8/2010 15:29
 

Bello, mi piace molto.
L'unica cosa che mi convince poco è il siluro appeso alla gru in quel modo... mi dà l'idea che sia troppo "in equilibrio".
Continua così.
Pino.

 Bahuerr :

19/8/2010 10:58
 
Quote:
pieroal ha scritto: veramente molto bello, devi metterci anche qualche figurino, li hai? continua cosi',ciao piero
;-)


Ho pensato a metterceli, ma me li devo procurare, non so se quelli piatti in fotoincisione oppure quelli in resina, dipende da quali trovo più facilmente alla riapertura dei negozi.
Pensare che non li avevo presi a suo tempo perché credevo che non si sarebbero notati in questa scala, ma adesso naturalmente ho cambiato idea.
Ciao

 Bahuerr :

19/8/2010 11:11
 
Quote:
Alle ha scritto:

Bello, mi piace molto.
L'unica cosa che mi convince poco è il siluro appeso alla gru in quel modo... mi dà l'idea che sia troppo "in equilibrio".
Continua così.
Pino.



Pino, anche io quando ho visto le foto dell'epoca non credevo fosse possibile. Tralascio le foto dell'insieme gru-siluro, che devo avere da qualche parte, ma ne inserisco un paio sui dettagli della sospensione del siluro, che sono andato a cercare proprio perché non credevo ai miei occhi. Soprattutto non credevo che queste foto fossero accoppiate con descrizioni che suonano tutte più o meno così: il carico dei siluri era una delle manovre più pericolose... tante grazie!!! Notare anche i segni centrali che ho interpretato come identificazione della zona "di imbrago in equilibrio"
Particolarmente significativa è la foto in cui il siluro sospeso in quel modo viene guidato con due cavi alle estremità. Probabilmente lo stesso sistema veniva usato per "sbilanciarlo" fino a farlo entrare nelle slitte inclinate che lo portavano nel sommergibile. Anche se è lecito attendersi che ci fossero meccanismi di freno, come quelli che si mettono negli scaffali dei magazzini dei pallet, la velocità di questi aggeggi all'ingresso nello scafo doveva essere abbastanza preoccupante.
La cosa sconcertante è che ho visto foto di un sottomarino tascabile caricato più o meno con lo stesso sistema da una gru a T (quelle dei cantieri navali). Per la verità la foto è postbellica (1945), quando gli alleati hanno requisito la flotta e l'hanno sparsa nei porti di Polonia, Francia ecc.

(Immagine composta ed inserita al solo scopo di discussione modellistica)

 willydav :

19/8/2010 16:16
 sorprende davvero il tipo di imbrago utilizzato per il carico dei siluri, ma in quel contesto storico si era molto lontano dalle basilari norme di sicurezza adottate nei sollevamenti e in genere in lavori di ogni tipo (penso vi ricordate tutti le foto degli operai sospesi nel vuoto mentre fanno la pausa pranzo, durante la costruzione dell'Empire State Building...)

ad ogni modo bel lavoro, Bahuerr, soprattutto l'autocostruzione dei dettagli del diorama

ciao

 Lisandro :

19/8/2010 16:27
 Ciao,

Bello!! Grande pazienza.....

La foto che hai postato è il lavoro finito? se si mi sembra che il porto sia troppo "pulito"......ci vuole sporcizia in giro, cartacce, olio e liquami vari e tutte le altre maialate che trovi in un porto militare.

Potrebbe essere interessante inserire una bella manciata di figurini......ma c'è qualcosa in 1/350 di decente???

Ciao

 Alle :

19/8/2010 17:15
 Quindi li imbragavano davvero "in equilibrio"... :-o :-o :-o  Incredibile.
Grazie della spiegazione, si impara sempre qualcosa di nuovo. :-)
Pino.

 Bahuerr :

19/8/2010 18:57
 
Quote:
Lisandro ha scritto: Ciao,

Bello!! Grande pazienza.....

La foto che hai postato è il lavoro finito? se si mi sembra che il porto sia troppo "pulito"......ci vuole sporcizia in giro, cartacce, olio e liquami vari e tutte le altre maialate che trovi in un porto militare.

Potrebbe essere interessante inserire una bella manciata di figurini......ma c'è qualcosa in 1/350 di decente???

Ciao


Confermo che il lavoro non è completamente finito.
Figurini e maialate sono assolutamente necessarie. A quanto ne so, in 350 ci sono figuini in fotoincisione Eduard oppure in resina Goffy Models (in tinta unita e ben difficilmente colorabili).
Quanto alle maialate, aggiungerò qualche cassa, cordami, ecc ecc. Vorrei tentare anche di realizzare qualche mezzo (carrettini, camioncini), ma non so se la pazienza reggerà fino a quel punto.

 Bahuerr :

19/8/2010 19:03
 
Quote:
willydav ha scritto: sorprende davvero il tipo di imbrago utilizzato per il carico dei siluri, ma in quel contesto storico si era molto lontano dalle basilari norme di sicurezza adottate nei sollevamenti e in genere in lavori di ogni tipo (penso vi ricordate tutti le foto degli operai sospesi nel vuoto mentre fanno la pausa pranzo, durante la costruzione dell'Empire State Building...) ad ogni modo bel lavoro, Bahuerr, soprattutto l'autocostruzione dei dettagli del diorama ciao


Anche le slitte delle bombe di profondità nei caccia causavano infortuni non trascurabili.
Nell'economia di una guerra nella quale una sola battaglia produceva 3-4000 morti, erano effetti collaterali.
C'era poi tutt'altra concezione della sicurezza. Per esempio, i noti carpentieri dell'Empire (italiani e irlandesi) consideravano l'esposizione al rischio una "prova di coraggio" (ottima presa per il c..o, sicuramente fomentata ad arte). Nessuno gli aveva spiegato che la costruzione di un grattacielo non è una guerra e che una volta crepati, la famiglia sarebbe morta di fame ancora di più che con loro in vita.


 euro :

19/8/2010 19:34
 Complimenti, è davvero tutto molto bello e non è nemmeno troppo grosso coem diorama!! :-) :-)
Sbrigati a finirlo!! :-D

 AGOCAP :

19/8/2010 20:39
 ...troppo bello !!!

 G55 :

20/8/2010 13:04
 Molto bello, sei bravissimo !!
Complimenti

 Patrizio :

20/8/2010 14:53
  Bellissimo !!! concordo sulla necessita' di mailate qua e' la' ... x i figurini trovi qualche cosa anche sul sito del LARSENAL  ;-)

www.larsenal.com/GB/index.php

bravo 
PAT 
 :-D

 Bahuerr :

20/8/2010 16:16
 
Quote:
Patrizio ha scritto:  Bellissimo !!! concordo sulla necessita' di mailate qua e' la' ... x i figurini trovi qualche cosa anche sul sito del LARSENAL  ;-)

www.larsenal.com/GB/index.php

bravo 
PAT 
 :-D


Complici le bassissime spese di spedizione oggi ho acquistato i figurini e anche i camioncini: sono general motors, ma non credo faccia molta differenza ;-)
Speriamo arrivino in tempo

 Patrizio :

20/8/2010 21:51
  tranquillo sono piuttosto veloci nella spedizione, io ho comprato da loro parecchie volte... i camion GM sono molto carini, ne inseriro' anche io un paio nel mio dioramino!!   ;-)
Pat
 :-D

 Bahuerr :

20/8/2010 22:14
 
Quote:
Patrizio ha scritto:  tranquillo sono piuttosto veloci nella spedizione, io ho comprato da loro parecchie volte... i camion GM sono molto carini, ne inseriro' anche io un paio nel mio dioramino!!   ;-)
Pat
 :-D


Dimenticavo...
Grazie molte Patrizio. Mi hai evitato l'ennesima autocostruzione (dei camioncini). Non ce l'avrei fatta più !
Ciao

 Bahuerr :

2/9/2010 19:23
 Sono arrivati ieri i dettagli de L'Arsenal per completare il diorama:
  1. micromarinaretti in resina;
  2. microbiciclettine in fotoincisione (sia modello da uomo che da donna);
  3. Camioncini e autocisterne in resina;

Prevedo di mettere fine "all'annosa questione" durante il weekend. Nel frattempo mi sono divertito ad aggiungere i cavi elettrici sui "pali della luce" (v. post precedente) e ad autocostruire alcune passerelle. Comparirà tutto nelle foto finali.

Ciao a tutti
Stefano

 giangyskan :

2/9/2010 20:58
 

 SPETTACOLARE......!!!!!!!!

complimenti stefano,il tuo diorama è veramente bello.se poi penso alla scala del tuo diorama.....roba  che io ho già gli scompensi in 1/72 !!!
:nerd: :nerd: :nerd:
aspetto la fine dei lavori per ammirare il tutto.
ciao e buon lavoro

 Bahuerr :

19/9/2010 22:17
 E con questo credo proprio di averlo finito !









 roby67 :

19/9/2010 22:21
 molto ma molto bello il tutto.
I camion però sono modelli USA !!!! prede belliche?

ciao
:-)

 Bahuerr :

19/9/2010 22:55
 
Quote:
roby67 ha scritto: molto ma molto bello il tutto.
I camion però sono modelli USA !!!! prede belliche?

ciao
:-)


Beh, nel '40 si trattava sicuramente di forniture di prova della General Motors. Ci sono arrivato dopo accurata ricerca storica, favorita dal fatto che L'Arsenal (benemerita ditta) li produce belli e fatti in 1/350 e te li fa avere in meno di una settimana. A lavorare ancora pezzetti di plastica da meno di 2 mm mi avrebbero sicuramente ricoverato, ormai cieco, alla neurodeliri.
In realtà ho tentato di truccare bassamente il modello col telone in Opel Blitz. In fin dei conti, Opel=General Motors ;-)

Pssst: anche i micromarinaretti sembrano proprio americani !!! ;-)

Ciao e Grazie

 marcoaurelio :

19/9/2010 23:47
 E le biciclettine? Dovresti sporcare un pò di più tutto l'ambiente a parer mio. Per il resto è bellissimo.
Complimenti.

 lucio :

20/9/2010 11:40
 Una splendia vista d'insieme. Mi piace molto. soprattutto la prima foto.
Anche io trovo che vada un po' invecchiato, quantomeno le strade.
Un altro apputo, ma ormai credo immodificabile è questo.
Stanno imbarcando siluri? non dovrebbe esserci l'oppotuna "botola" aperta per l'imbarco?
Comunque facile fare le critiche stando comodamente seduto, io il mio modello non l'ho neanche finito... :-(

ciao Lucio

 yamato01 :

20/9/2010 12:13
 Mi piace proprio come lavoro

 syerra :

20/9/2010 13:22
  e Vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Stefano...  molto molto molto bello, come afferma il roby Gallinaccio :-P davvero un gran bel lavoro, che con qualche sporcatura in più qua e la risulterebbe più vivo, ma data la scala credo vada bene anche così ;-) Quindi bravoooooooooooooo e complimenti per essere riuscito ad arrivare alla meta ;-)

Gianni C.L. molto pro tempore... per caso:-o

 Patrizio :

20/9/2010 20:20
  Allora non scherzavi quando dicevi che mancava poco !  :-P ASSOLUTAMENTE BELLISSIMO ! BRAVO STEFANO OTTIMA RIUSCITA !  :-D
PAT 
 :-D :-D

 LELE :

20/9/2010 20:50
 Bello bello ,convincente nell'insieme,ottimo il colore dell mare ,veramente complimenti.

Saluti Gabriele.

 AGOCAP :

20/9/2010 21:33
 io ci metterei ancora qualcosina, tipo bidoni, pallet o materiali vari sul porto, in effetti risulta un poco vuoto rispetto alla zona del sottomarino
x il resto trovo il lavoro ottimo...
;-)

 Sandros :

21/9/2010 18:19
 Ciao Stefano, ottimo lavoro, buono l'effetto scenico.
Tuttavia, se posso, ti suggerisco qualche modifica:

normalmente tutte le unità ormeggiano con gomene a prua e a poppa, potresti aggiungere altre due cime a poppa, però su bitte diverse, non concentrare la tenuta su una soltanto;
come è stato già notato, durante l'imbarco dei siluri viene aperto un portello, se tu metti dei figurini in prossimità del portello, magari non si vede che è chiuso;
in genere i porti sono "luridi", perciò non guasterebbe una generale sporcatura.

Saluti
Sandro

 Alle :

21/9/2010 20:31
 Bravissimo. Considerando la scala hai fatto un lavoro più che dignitoso; se riuscissi a sporcarlo un pelino di più...

 Bahuerr :

21/9/2010 21:54
 Allora, intanto grazie a tutti dei suggerimenti, perché in assoluto è il primo dioramino che faccio. Non immaginavo nemmeno in che razza di casini mi andavo a mettere, tanto che ho l'impressione che la parola "dio-ramino" vista la scala potrebbe anche essere presa una esclamazione di disappunto dovuta ai problemi di montaggio e autocostruzione (i miei antenati da parte di madre erano toscani).

Molte delle cose che avete notato dipendono dall'inesperienza di cui sopra, un po' dal fatto che molte cose mi sono venute lì per lì dato che volevo fare una cosa molto più modesta e le idee mi sono venute in corsa e, per finire, un po' perché alla fine ero davvero saturo e non vedevo l'ora di passare ad altro soggetto. Per questo motivo mi fa molto comodo la proroga, così ci rimetto le mani con calma e aggiungo qualcosa.

Andiamo con ordine con una risposta collettiva:

1. Sporcature. Effettivamente bisogna che ci vada con la mano più pesante, perché qualche ombra e striatura c'è ma è più evidente sull' originale che in fotografia. Forse sarà per il fondo chiaro della strada o per la luce diretta, dall'alto. Fatto sta che proverò ad andarci più deciso e vediamo cosa succede

2. Riempitivi vari. Ne aggiungerò senz'altro appena mi verrà l'ispirazione (manca per esempio il carrello che ha portato il siluro appeso alla gru)

3. Ormeggi posteriori. Ci avevo pensato perchè altrimenti c'è possibilità che lo scafo "sbandieri". Poi l'idea è rimasta lì

4. Portelli aperti. L'idea del siluro sospeso è venuta dopo che avevo dipinto e soprattutto incollato il sottomarino alla base. D'altra parte mi sono convinto che anche così la situazione non è che sia proprio del tutto impossibile, anche se è contro l'iconografia classica delle pubblicazioni sugli u-boot. Tanto per parare in corner, a cose fatte, mi sono immaginato come avrei caricato io il primo siluro con una bestia di gru del genere su un ponte sottile come quello di un u-boot. La prima cosa che avrei fatto è cercare di allineare "l'oggettino" sul punto di ingresso e prendere i riferimenti per i successivi. L'oggettino infatti, secondo me, una volta sceso, non dava molte possibilità di correzioni senza urtare contro portelli aperti e persone. E' proprio questa operazione che tentano di fare i due tizi che sembrano vigili urbani (uno in banchina, l'altro a bordo). Poi, visto il ponte piuttosto stretto, fare un'operazione di centratura col portello aperto che fa da ostacolo visivo e da trabocchetto medievale sarebbe una gran rottura. Intendiamoci: l'idea della centratura mi è venuta solo quando ho visto i micromarinaretti in posizione "vigile urbano". Sicuramente non è così che facevano, ma ogni corbelleria con un fondo di verità può diventare credibile ;-)

5. Le microbiciclettine non sono riuscito a piegarle in modo decente. Eppure ho una certa pratica con le fotoincisioni. Queste qui sono fatte in due metà che vanno ripiegate l'una sull'altra. Ho avuto problemi di allineamento e lungo lo spessore si sarebbe notato che erano due metà separate. Inoltre, il punto di piegatura, posto sulle ruote, dava la fastidiosa impressione che avessero le ruote sgonfie

Per finire, proprio nessuno si è accorto del camion che percorre una strada contromano??? Ovviamente ora vi dirò che la strada è a senso unico e che la scala ridotta non mi ha consentito di autocostruire l'apposita indicazione :-D :-D :-D
L'ho piazzato apposta così per esigenze sceniche. Il cofano mi convinceva di più del lato B, anche se avevo dipinto gli indicatori di direzione e le luci di posizione/freni posteriori.

Ciao a tutti e grazie ancora
Stefano

 euro :

21/9/2010 23:01
 Che bel lavoro, complimenti!! :-) :-)
Adesso con la proroga potrai rifinire i particolari; anche se la scala non aiuta molto, effettivamente la scena andrebbe "riempita"  qua e la e dovresti aumentare la quantità di rumenta in giro... :-D :-D
ciaooo

 Bahuerr :

10/10/2010 18:45
 A grande richiesta, ho fatto alcune modifiche che riporterò anche nel thread dei modelli terminati di questa campagna, sostituendo le foto. Ho anche l'impressione che questo primo e forse ultimo diorama della mia "carriera" modellistica, comporterà una lunga sosta per esaurimento ispirazione e altri effetti... Salvo ripensamenti, come al solito: magari un modello da scatola, non si sa mai..
Ecco la galleria:

U-Boot VIIb 1/350

Ecco le ultime foto e grazie a tutti per i consigli
Stefano




















 Ariete :

10/10/2010 19:02
 Stefano..
A me piace parecchio..Ed un lavoro del genere comporta sempre un grande impegno!
Però posso dirti che sembra davvero reale!

:-)

 skorpio62 :

10/10/2010 19:33
 Bello bello bello!!!!
Stefano

 Bahuerr :

10/10/2010 19:35
 Grazie Daniele.
Senza i consigli dei partecipanti a questo forum il diorama sarebbe stato molto più "povero".
Ho iniziato quasi per caso, perché mi sembrava troppo poco presentare un U-Boot in 350 sulla sua basetta o sul mare realizzato col gesso (ormai ho collaudato la tecnica). Per questo avevo acquistato anche una Bismarck in 1/700 della Dragon, con tanto di fotoincisioni aggiuntive Eduard, destinata alla campagna. La farò con tutta calma, ma a questo punto mi è difficile pensare ad una nave senza la sua banchina e le gru. Alla fine il diorama mi ha preso la mano...
Ciao
Stefano

 Bahuerr :

10/10/2010 19:50
 
Quote:
skorpio62 ha scritto: Bello bello bello!!!!
Stefano


Grazie, omonimo !

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