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Soggetto : Club Modellistici

 MArco Alpozzi :

30/12/2005 11:41
 sull'onda della discussione aperta da Ivano,
vorrei sapere, che cosa sono esattamente i club modellistici...

c'è ne sempre un gran parlare, vedo sulle riviste che molti sono iscritti, ma non ho ancora ben capito come siano, come funzionino...

chi mi sa spiegare?

ciao
MArco

 sherman :

30/12/2005 13:08
 Marco,
cerco di darti un quadro il piú semplice possibile, altri forniranno ulteriori informazioni. Mi scuso con tutti se parlerò piú che altro di esperienze personali.
In Italia le associazioni di modellismo statico (per il momento mi riferisco solo a queste) nacquero alcuni decenni fa, in qualche caso come sezioni di importanti club internazionali. Il numero dei gruppi italiani crebbe rapidamente e molti di loro si riunirono nella FIMS (Federazione Italiana Modellismo Statico), che funzionò egregiamente per vari anni fino a che non risultarono piú convocate le assemblee degli iscritti. Avendo vissuto quelle vicende, per molti versi entusiasmanti e utili per successivi passi, posso ipotizzare che il congelamento (perchè di scioglimento ufficiale non si può parlare) della federazione sia avvenuto per le dimensioni troppo grandi da essa raggiunte. In pratica era diventato impossibile riunire i rappresentanti di decine di associazioni provenienti da tutta (proprio tutta) Italia; le assemblee non contavano un numero sufficiente di persone presenti (neanche considerando le deleghe) e non potevano deliberare.
Nel 1989, dalle esperienze, comunque positive, della FIMS nacque il Coordinamento Modellismo Statico Toscano Pegaso, che al momento raggruppa undici associazioni toscane, in pratica quasi tutte. Riunire i rappresentanti di questi gruppi, anche se non sempre facile, è possibile agendo in ambito regionale e infatti dai tempi della fondazione almeno un'assemblea annuale si è sempre tenuta; il Pegaso ha una segreteria a nomina biennale, un proprio regolamento per i concorsi (derivato da quello della FIMS e da quattro anni adattato alla formula "open"), un calendario delle manifestazioni nazionali ed estere (che serve per evitare appuntamenti concomitanti, per lo meno nella regione, ed è utilizzato anche da club non toscani). I club aderenti scambiano tra loro informazioni, cataloghi, documentazione e liste di materiali, organizzano mostre ed altri eventi, producono insieme modelli e articoli per pubblicazioni, anche straniere.
Da anni il Pegaso tenta di "esportare" l'idea del coordinamento in altre regioni o parti d'Italia. Se la FIMS era diventata troppo grande, tenere in contatto ed eventualmente riunire i rappresentanti di pochi coordinamenti sarebbe sicuramente piú facile. Purtroppo a oggi non risultano esistere iniziative del genere.
Al di fuori del Coordinamento Pegaso (i cui iscritti non sono persone fisiche ma club, ognuno dei quali mantiene propria autonomia) esistono moltissimi gruppi. Agli inizi degli anni Novanta il Pegaso condusse un censimento dei club italiani, arrivando a contarne poco piú di duecento. Dopo pochi anni il numero di quelli esistenti e operativi è sceso a 160-170 e attualmente dovrebbe essere stabilizzato sui 150, distribuiti in tutto il Paese. Alcuni gruppi sono nati e spariti in breve tempo, altri risultano esistere solo come nome, altri ancora si sono scissi (anche piú volte), pochi - come è stato detto in un altro post - si sono riuniti.
Tra alcune di queste associazioni esistono amicizie, collaborazioni, sinergie, ma con molte non ci sono veri contatti. Questo è un peccato, non fosse che per organizzare concorsi non contemporanei e per garantire una maggiore partecipazione a mostre e ad altre manifestazioni.
Da sempre sostenitore dell'associazionismo (non solo nel mondo modellistico), anni fa parlai di queste cose su vari notiziari e riviste. Molti, troppi (secondo me) modellisti non risultavano e non risultano iscritti a qualche club. Se una persona non si trova bene con un determinato gruppo - non occorrono fatti negativi, a volta basta che non ci siano soci interessati a particolari branche modellistiche -, nessun problema, ne esistono altri. La distanza non dovrebbe costituire un handicap, perchè i maggiori gruppi pubblicano bollettini (quando non notiziari a livello delle migliori riviste del settore), hanno un sito internet e mantengono un occhio di riguardo per gli iscritti esterni, quelli cioè che non possono frequentare spesso o mai la sede del club.
Al momento mi risultano esistere quattro associazioni nazionali che pubblicano notiziari (CMPR, CRS, GMT, IPMS-Italia), una trentina di club maggiori e un centinaio di gruppi piú piccoli. Naturalmente un modellista può essere iscritto a piú club. Generalmente la quota associativa annuale costa poco (anche se conosco punte abbastanza elevate) e le spesa può essere ripresa grazie a sconti presso negozi e produttori, servizi navetta tra manifestazioni, ordini di pubblicazioni e materiali collettivi e altro.
Consiglio a tutti i "single" di provare almeno a contattare o a frequentare un gruppo. I risultati che ho potuto verificare sono spesso stati positivi, anche come crescita di conoscenze ed esperienze da parta del singolo. Nei pochi casi di "incompatibilitá ", come ho detto c'è sempre la possibilità di tentare da un'altra parte.
In attesa di altri interventi, buon associazionismo a tutti,
Daniele Guglielmi

[ Modificato da sherman il 30/12/2005 13:28 ]

 mike_husky :

30/12/2005 13:39
 Intervengo volentieri su questo interessante argomento.

Ammiro molto quanto detto da Daniele circa la riunione di un gruppo di club in un'unica organizzazione di supervisione. Indubbiamente i risultati migliori si ottengono unendo le forze e non separandosi.
sento molto l'esigenza di inserirmi in un club modellistico ma ahimè dalle mie parti (in Sicilia ) esistono tanti gruppi piú o meno attivi ma comunque molto frammentati. Addirittura nella mia città ( Catania ) esistono piú gruppi ma probabilmente solamente uno è in piena attivitá , si tratta del CSMS , un gruppo che si occupa esclusivamente di figurini ( e con risultati importanti ).
Anche io ho provato a creare un gruppo modellistico ( Husky Model Club) ma divergenze di vedute e di obbiettivi hanno un pò frenato il mio slancio iniziale.
Piú tentativi nel cercare di raddrizzare la "baracca" senza risultato mi hanno fatto desistere.
Adesso anch'io faccio modellismo "in isolamento"

Personalmente ho trovato grande disponibilità presso i Lilliput di Aosta , ottime persone prima ancora che ottimi modellisti. Putroppo la distanza che ci separa limita molto " la mia partecipazione attiva" al club.

L'augurio è quello che anche in Sicilia si possa creare un gruppo unico , simile al Pegaso , per mettere insieme le associazioni che già esistono e che nel loro piccolo cercano di organizzare qualcosa. Ad esempio i Modellisti Nisseni negli ultimi anni hanno fatto , a mio gudizio , i passi piú importanti e di qualità ( per primi hanno tentato di mettere su servizi navetta per le altre mostre in Italia , e comprendete bene che lo sforzo organizzativo per partire dalla Sicilia non è indifferente).
Ma a questi tentativi devono aggiungersi la volontà di tutti di essere piú costruttivi e meno "modellisti isolati".

In attesa di tempi migliori .......
Mike_Husky

 sherman :

30/12/2005 14:35
 Bene che ci siano vari interventi sull'argomento.
Mi preme precisare (visto anche il termine usato da Mike_Husky di "supervisione", anche se so cosa lui intendeva) che il Pegaso e altri eventuali coordinamenti servono, lo dice il nome, per coordinare varie associazioni, ma non si pongono in una posizione di superiorità rispetto a essi. Ogni club mantiene le proprie caratteristiche e indipendenza.
Mike, se posso darti un consiglio, perchè non provi inizialmente a creare una sezione di un'associazione nazionale? Per esempio del CMPR o dell'IPMS-Italia. Una volta partiti con riunioni e attività e radunato attorno a te un discreto numero di soci (non esistono quantità precise), potresti staccare (senza traumi) il gruppo e dargli un nuovo nome; se invece preferiste continuare con la grande associazione, i vantaggi sarebbero parecchi. L'avvicinamento al Lilliput è già qualcosa, con loro puoi mantenere i contatti attraverso e-mail, il loro sito e altri sistemi. L'importante è comprendere tutte le potenzialità date dall'appartenenza a un gruppo, anche in termini di conoscenze e di risparmio di tempo e denaro.
Riguardo l'idea di creare un coordinamento in tutta o parte della Sicilia, l'idea è splendida. Spero che la cosa vada avanti, da parte mia sono a disposizione per fornire informazioni.
Saluti, auguri e buon modellismo,
Daniele

 Topo :

30/12/2005 14:57
 Parlo per esperienza personale di piccolo club;
Oltre a quanto sopra detto, a mio parere lo scopo è la condivisione di documentazione, discussione su tecniche, analisi di lavori propri ed altrui, confronto costruttivo tra modellisti;
in una parola, "crescere" modellisticamente grazie al confronto costruttivo con altri appassionati.
Unico requisito richiesto, secondo me, è il coraggio di mettersi in discussione e la capacità di confrontare il proprio lavoro con quello di altri in maniera serena e matura (cosa non proprio scontata...).

In sostanza è una cosa che consiglio caldamente a tutti.

Saluti :-)

 sherman :

30/12/2005 15:43
 Piccolo o grande club, l'importante è la passione che accomuna i soci.
Conosco molti modellisti entrati in un gruppo sapendo appena appena incollare qualche pezzo di plastica e dopo pochi anni affrontare concorsi, anche internazionali, senza problemi, oppure autocostruire interi modelli o pubblicare articoli e libri.
Alcuni gruppi organizzano corsi di modellismo e "gite" (come le chiamo io), quali le visite a musei, collezioni, manifestazioni. Un esempio fra tutti. Il CMT di Torino sta organizzando - come detto in altra parte del sito - un pulman pieno di modellisti che ad aprile andrà al concorso/fiera di Torrent. Oltre al divertimento di andare tutti insieme, il risparmio di tempo, denaro e di rischi legati alle prenotazioni è senza paragoni rispetto a quello che un singolo potrebbe fare.
Un altro vantaggio è dato dalla disponibilità di una biblioteca di gruppo. Da soli è impossibile trovare e comprare tutto quello che l'attuale mondo editoriale può offrire, ma con gli acquisti fatti dai singoli soci oppure pagati con la cassa comune la quantità di documentazione a disposizione aumenta in maniera vertiginosa. A volte esistono laboratori di modellismo mantenuti dai club, dove i soci possono esercitarsi, imparare, migliorarsi o... lavorare senza lo stress di casa propria.
Potrei andare avanti a lungo. Naturalmente ogni associazione ha le sue caratteristiche e i suoi problemi, ma ritengo che i vantaggi siano molto superiori rispetto agli svantaggi.
Ancora saluti,
Daniele

 Tuppe tuppe :

30/12/2005 18:00
 Ciao ragazzi, l'essenziale l'hai detto te Daniele e non posso che aggiungere la voce dell'ispiratore del club Lilliput, arrivato ad Aosta, nell'allora negozio che ahinoi ha chiuso i battenti vidi dei bei modelli in vetrina, come li ammiravo sulle riviste e chiesi se potevo essere messo in conatto con gli autori.
Scoprii che tanti bravi modellsti "single" ma che alcuni non si conoscevano nemmeno, da lì ci siamo riuniti e nel 97 nasce il nostro club.
Tra alti e bassi siamo qui e non posso che confermare che associarsi fa solo che bene.
I presupposti per crescere e divertirsi insieme sono pochi, buona volontà e disponibilità da parte di chi è piú esperto a mettersi in gioco senza far pesare nulla.
Con questi presupposti cerchiamo di essere e renderci utili per chi ha meno possibilitá .
Per Marco oltre al C.M.T. da contattare, ora che c'è anche Ivano sarà ancora piú facile, puoi sempre organizzarti e venirci a visitare (senza nessun obbligo) con gli altri ragazzi di Torino.
Ciao a presto buon modellismo e rinnovo gli auguri.
Francesco "tuppe tuppe"

 Pierpaolo :

30/12/2005 18:27
 Quote:

Tuppe tuppe ha scritto:
Per Marco oltre al C.M.T. da contattare, ora che c'è anche Ivano sarà ancora piú facile, puoi sempre organizzarti e venirci a visitare (senza nessun obbligo) con gli altri ragazzi di Torino.
Francesco "tuppe tuppe"


Da altro ragazzo lillipuziano di Torino aggiungo che la riunione , ad Aosta , sarà il 27 gennaio (venerdì) .. se Marco si vuole unire alla comitiva viaggiante (di solito siamo 4-5 a salire) è il benvenuto .. naturalmente senza obbligo alcuno .. in fondo anche io che ci sono da un anno non sono mai stato obbligato a far nulla :-D

 MArco Alpozzi :

30/12/2005 19:42
 grazie a tutti per le delucidazioni!!

il 27 dite...
hummm
si può fare!!
ci sentiamo e ci mettiamo d'ccordo!
grazie mille a tuti per le risposte, se ero indeciso, ora non lo sono piú...
:-D :-D :-D

 sherman :

31/12/2005 11:41
 Marco, dai retta, prova e poi ci dirai cosa pensi dei club con i quali avrai contatti.
A proposito, per tenerti aggiornato sull'esistenza e sui recapiti delle associazioni ti consiglio "Model Time", che periodicamente pubblica un elenco dettagliato. La stessa rivista propone un calendario delle manifestazioni organizzate dai club, anche stranieri.
Ciao e ancora auguri,
Daniele

 Andrea :

31/12/2005 13:25
 Senza dubbio l'associazionismo dovrebbe essere la tendenza naturale di qualsiasi modellista. E' vero che come hobby il modellismo è squisitamente "individualista", ma raggiunge la pienezza di risultati solo il confronto con gli altri. Da soli, alla fine, ci si può trovare dinanzi problemi spesso insormontabili e, quel che è peggio, neanche una spalla amica sulla quale piangere! E' il classico tema della forza del gruppo: da soli in rischio di soccombere è alto...
Bisogna però essere anche bendisposti verso l'associazionismo: partecipare alle riunioni, alla vita sociale del gruppo, esporre i propri modelli. Dalla mia esperienza personale ho scoperto che non sono molti i modellisti disposti a mettersi in gioco. E quindi gruppi anche grossi vivono solo grazie alla voglia di fare della solita "sporca mezza dozzina". Per questo, se per un motivo o per l'altro viene a mancare questo supporto, è quasi sicuro il naufragio di una esperienza anche importante.
Da parte mia, faccio parte del PanzerGruppe "Venezia": meno di dieci persone, ma certo con molta voglia di fare. Devo molto di quello che sono (modellisticamente parlando!) proprio a loro. Naturalmente i modellisti del veneziano e dintorni sono tutti bene accetti!

 Ivano :

1/1/2006 15:46
 Visto che sono stato citato, mi tocca dire qualcosa... In primo luogo voglio cogliere l'occasione per fare gli auguri piú sentiti a Francesco Tuppe Tuppe e famiglia (quando ci si sente?).
In quanto a Marco - a cui vanno i miei migliori auguri di un ottimo 2006 - sicuramente un salto al Lilliput faresti bene a farlo, ma se ti interessa dare un'occhio anche al CMT per vedere l'ambiente, sono a tua disposizione (se mi contatti con un post ti invio il mio numero di telefono)...
Credo che i gruppi siano utilissimi per tutti i motivi citati (scambio di esperienza, organizzazione, scambio di documentazioni ed informazione) ma alla base, almeno per quello che mi riguarda, vi è l'amicizia.
Con i soci de I Tauri, ad esempio, è nato un rapporto di amicizia che va oltre i clubs, in quanto la frequentazione continua quotidianamente - ieri sera, ad esempio, cenone di natale con soci-amici!!!- nelle case di uno piuttosto che dell'altro, ed anche quando non si è piú nello stesso gruppo. Il passaggio al CMT nasce proprio da questo: è da due anni che lavoravamo insieme e vedere oggi Piero Parlani come Presidente del CMT mi è molto difficile - idem per altri soci CMT - perchè tra noi si è instaurato in primo luogo un rapporto di vera amicizia che va - appunto - oltre l'attività modellistica e di club....
Buon 2006 e buon modellismo a tutti!!!
Ivano

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