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Soggetto : Simulare la piegatura dei metalli sulla plastica

 Ariete :

18/2/2010 20:16
 Ora..
Premesso che l'uso delle fotoincisioni aiuta moltissimo in questo caso..
Basti notare questo splendido modello:





Mi chiedevo però come ha fatto questo modellista giapponese a riprodurre le ammaccature sulla plastica:



Senza rovinarla.. :-o !!

Ho usato diverse volte la tecnica dell'ago incandescente..
O comunque di un altro attrezzo caldo a sfiorare la plastica..

Ma senza rovinare nulla..O senza segni evidenti non mi era mai capitato di vederlo..
Nemmeno i bordini esterni dei parafanghi..
Beh..
Mi lascia stupito il lavoro che ha fatto..

Che ne dite?

 yamato01 :

19/2/2010 23:46
 Devo dire che il lavoro del Giapponese è superlativo ma anche quello tuo non è niente male, mi servirà di aiuto in quanto ho anche io lo stesso modello!

 skorpio62 :

19/2/2010 23:50
 Prima di montare il pezzo scaldi la plastica con un phon e la modelli con delle pinze.
Stefano 

 Fabio :

20/2/2010 10:24
 A quanto detto dall'esimio Dott. Skorpio, aggiungerei che le parti oggetto dei nostri desideri distruttivi devono essere assottigliate di parecchio prima di scaldarle e che ci si deve ricordare che se il parafango è ammaccato per bene lo devono essere anche le parti che ci sono montate sopra (vedi nello specifico il cassone porta dotazioni perfettamente integro sul parafango molto danneggiato e fatto, il primo, di metallo molto più leggero di quello del parafango stesso).
Un'ottima alternativa al piegare la plastica (i guru dicono che va portata ad una temperatura di 80° perchè sia lavorabile, ma mi sfugge come con un asciugacapelli in una mano ed un termometro nell'altra si possa essere certi di aver raggiunto la corretta temperatura ;-)) è quella di usare le parti originali come dima e di rifarci su con dell'alluminio di quello delle vaschette per alimenti la parte da danneggiare. In questo modo:
  • si hanno sempre gli originali a disposizione come dima per rifare n volte quelli da danneggiare in caso il risultato non ci soddisfi
  • non c'è il rischio di esagerare con la temperatura e fare paciughi difficilmente recuperabili sulla plastica
  • non c'è il rischio di coinvolgere nella scaldata parti che non devono riportare danni
  • non si deve ricorrere all'uso di costose foto incisioni
  • ci si risparmia tutta la fase di assottigliamento della plastica che comunque rimane sempre fuori scala
Ciao
Fabio

 Ariete :

20/2/2010 12:14
 Grazie Ragazzi.. ;-)

Salvatore lo IS-2 con i parafanghi in metallo NON è mio..
E' di Rick Lawler, che tra l'altro conosco, ma mi sogno di fare modelli come i suoi!! ;-)

 yamato01 :

21/2/2010 04:21
 Ciao Ariete pensavo che il modello nella terza foto fosse il tuo perchè è a quello che mi riferivo, comunque un gran bel lavoro!

 Ariete :

21/2/2010 08:34
 No, quello è il carro del giapponese.. :-P

 yamato01 :

22/2/2010 00:18
 Allora ho toppato sorry

 skorpio62 :

22/2/2010 00:33
 "E' di Rick Lawler, che tra l'altro conosco, ma mi sogno di fare modelli come i suoi!! "
....io non lo conosco ma me lo sogno lo stesso di fare i modelli come i suoi!  :-D
Stefano

 Ariete :

22/2/2010 09:54
 Eh..Ste..:-P
Vorrei cimentarmi in quei bei parafanghi fotoincisi della Aber..
Ma ho una paura tremenda di sbagliare.. :-(



Guarda come Rick ha tagliato lo scafo:



C'è quel cavolo di bordino attaccato allo scafo che non capisco come "nascondere"..
Visto che sulle fotoincisioni c'è già il bordo si andrebbe a sovrapporre..
Pensavo di limare per bene e mettere un pò di stucco a simulare la testurizzazione che comunque dovrò accentuare in molti punti..

 yamato01 :

22/2/2010 22:57
 Per testurizzare puoi provare lo sprue scaldato!

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