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Mono Steel Art Vol.1: Modern Soviet and Russian Tanks
Argomento: Veicoli militari : Visti per voi Data: 4/10/2004
In occasione dell'Hobby Model Expo tenutosi a Novegro dal 24 al 26 settembre 2004, la redazione di Auriga Publishing mi ha cortesemente fornito una copia del primo volume delle monografie di Steel Art dal titolo: Modern Soviet and Russian Tanks per la recensione. La pubblicazione non è reperibile in edicola, ma può essere acquistata richiedendola direttamente da Auriga Publishing o tramite il coupon che si trova all'interno delle riviste Steel Art e Model Time, o presso Tuttostoria.


La monografia, dedicata ai carri armati di produzione prima sovietica e russa poi (oltre che alle varie versioni originatesi dalle licenze di costruzione conferite a paesi terzi ed alle trasformazioni di mezzi di preda bellica) consta di 129 pagine stampate su carta di buona qualità. Il cuore della pubblicazione è costituito da tre esaustivi articoli a carattere tecnico/storico:
  • Un piano sessantennale di Thomas Anderson
  • T54-55-62 di Francesco Cortellini
  • Carri sovietici e cinesi dell'esercito iracheno di Thomas Anderson
e da 12 articoli modellistici:
  • T-54b di Vincenzo Lanna
  • T-55 "Enigma" di Paolo Lavagnino
  • ZS-55 di Vincenzo Lanna
  • Tiran 5 di Vincenzo Lanna
  • Tipo 69 II di Alessandro Bruschi
  • T-62e di Usick Hwang
  • T-64 di Stefano Garbin
  • T-72 g/m di Ruben Gonzales Hernadez
  • T-72 b/m di Stefano Garbin
  • T-80b di Dario Funghini
  • T-90s di Luigi Cuccaro
  • Black Eagle di Luigi Cuccaro
A corredo dei testi vi sono, fra l'altro, oltre 320 fotografie (fra mezzi reali e modelli), 20 profili a colori di mezzi in servizio presso vari eserciti, alcune tavole molto interessanti che illustrano i diversi tipi di torri, cingoli, motori ed altri dettagli utili all'identificazione dei vari tipi di mezzi. Analizzare i contenuti a livello indviduale sarebbe forse lungo e tedioso per chi legge, quindi mi limiterò a riportare le impressioni che ho potuto trarre dalla lettura. L'aspetto che più mi ha interessato è quello relativo allo sviluppo dei mezzi corazzati sovietici dal secondo dopoguerra ad oggi, soggetto che personalmente non seguo da tempo e le cui cognizioni risalivano al periodo abbastanza lungo che ho passato nell'esercito, dove però le schede identificative che studiavamo si limitavano a riportare le sagome e le caratteristiche tecniche salienti dei vari mezzi. E' stato molto proficuo poter leggere dei passi relativi all'evoluzione dei mezzi ed alle problematiche che ne sono state alla base. La parte modellistica si alterna piacevolmente a quella tecnico/storica e presenta delle realizzazioni molto belle e che spesso ritraggono dei soggetti inconsueti. Pur non essendo un grande fan dei kit di dettaglio commerciali, qui usati con dovizia, devo ammettere che per realizzare molti dei soggetti proposti l'unica alternativa sarebbe stata quella di complesse autocostruzioni "pluriennali". Molto valida, sempre per quel che concerne la parte modellistica, l'alternanza dei soggetti realizzati in scala 1/35 ed in 1/72. La lettura della monografia scorre in maniera piacevole, grazie all'immediatezza semplicità e alla chiarezza dell'esposizione, della qualità della carta e delle immagini a supporto che si possono rivelare preziose per chi si voglia cimentare nella costruzione di simili soggetti. Se proprio dovessi trovare dei nei in questa monografia direi che sono più peli nell'uovo che errori macroscopici:
  • la terminologia impiegata è sempre corretta ed usata con proprietà, ad eccezione forse del solo uso della parola "porgitore" invece che di "servente". Rispolverando vecchie nozioni e pubblicazioni sugli incarichi degli addetti alle unità corazzate, l'unica alternativa trovata al termine "servente" (che era stata mutuato dal "servente al pezzo" dell'artiglieria all'avvento dei mezzi corazzati) è stata quella di "servente/radiofonista" da quando questi ha assunto il "doppio" incarico. L'unico altro termine sarebbe "caricatore" che è la traduzione dall'inglese di "loader".
  • il primo profilo pubblicato a pagina 128 riporta "T-62 serbo - marzo 1999" mentre, come fattomi notare dallo stesso Alessandro Bruschi co-autore dell'opera, non è serbo ma bensì croato
  • il T-90s, che avevo avuto modo di ammirare a Novegro in una delle passate edizioni del concorso organizzato dal Mediolanum Modelling Club, ad essere proprio pignoli, per la particolare posizione in cui si trova nel diorama dovrebbe avere un diverso assetto del gruppo rulli/sospensioni, senza nulla togliere resto della realizzazione che a mio parere è davvero ottima
  • forse le quattro pagine di disegni e viste dedicate alla sola torre del Black Eagle mi sono sembrate un po' forzate, ma d'altra parte mi rendo conto che siano un supporto assai prezioso per chi volesse lanciarsi in un'autocostruzione
In conclusione ho trovato questo lavoro molto ben fatto, interessante e corredato da materiale iconografico e di supporto veramente notevole, insomma una panoramica ampia e non dispersiva e che ben si presta sia alla lettura che alla consultazione. Buona lettura a tutti!
Titolo: Modern Soviet and Russian Tanks
Autore: autori vari
Editore: Auriga Publishing
Pagine: 129
Fotografie: oltre 320
Prezzo: 20 Euro
Reperibilità: buona
Valutazione complessiva:
 

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