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Triumph T100 - Revell 1/8
Argomento: Veicoli civili : Articoli Data: 30/8/2004
Tra le Case che hanno contribuito al successo dell'industria motociclistica britannica, la Triumph occupa sicuramente uno dei gradini piu alti. Il propulsore "Speed Twin" ha equipaggiato, nelle diverse versioni ed evoluzioni (350/500/650/750cc), tutte le maxi Triumph dal 1938 fino alla chiusura della fabbrica, nel 1975. II modello piu diffuso dal 1938 al 1955 é stata la "T 100" (il 100 stava per la velocitá massima, appunto di 100 miglia orarie, circa 160 km/h). La bicilindrica di 500 cc fu resa famosa da Marlon Brando nel film "II Selvaggio"; buoni anche i risultati nelle competizioni, per merito dei privati, dato che la Casa non si impegnó mai ufficialmente.


Nel 1964 (ben 40 anni fa), la vecchia Revell Americana produsse due kit della T100 in due versioni, stradale e custom/scrambler, in scala 1/8. I vecchi kit sono introvabili da molto tempo, ma la odierna Revell ha rimesso nel catalogo 2004 la versione stradale ; il soggetto di quest'articolo, un kit originale, proviene da una mostra-scambio, il che mi dá lo spunto per un consiglio agli appassionati motomodellisti : visitatene il piú possibile, perche spesso si trovano pezzi veramente unici e, tutto sommato, anche a prezzi molto accessibili, visto lo scarso interesse per le moto (purtroppo o per fortuna ?) mostrato dai collezionisti e modellisti. La scatola é di quelle di una volta, con una copertina un'pó sui generis, ma cio che realmente interessa é il suo contenuto. I pezzi, fortunatamente tutti presenti (controllate sempre), non sono molti, ma la qualitá è eccellente, nonostante la veneranda etá ; la plastica é molto buona, per niente vetrosa, in due colori, nero e cromato ; le gomme sono in materiale molto morbido e non rovinate dal tempo. Con questa scatola si possono realizzare almeno sei versioni diverse : la "Speed Twin" del '38, la T100, la T100 America (la moto del "selvaggio"), la GP del '50, la TR 5 Trophy (Scrambler) e la prima serie della T110 (650 cc). Ho realizzato la versione stradale con "kit" da corsa, utilizzata dai corridori privati all'inizio degli anni 50. II caratteristico "Parallel Twin" é perfetto, c'é solo da aggiungere qualche dettaglio al magnete (il comando dell'anticipo a filo) e I'attacco del contagiri (in corrispondenza della dinamo, sulla parte anteriore del carter); mancano i tubicini dell' olio tra le canne copriaste e la testata. È importantissimo disporre di una buona documentazione fotografica. Da aggiungere anche i tubi dell'olio da e verso il serbatoio di quest'ultimo. I carburatori sono molto belli, nella versione "kit" vanno montati entrambi, con una sola vaschetta comune montata elasticamente al posto della batteria. Il telaio é molto preciso, per dimensioni e andamento dei tubi : bisogna eliminare la dinamo dalle piastre anteriori, gli attacchi per le pedane e quelli per la scatola portattrezzi ; i comandi arretrati vanno montati in corrispondenza dell'attacco della leva del freno posteriore, a sua volta da spostare sull'attacco della marmitta dal lato frizione, ed alla stessa altezza sull'altro lato . La forcella è un pó esile e va ingrossata almeno di 1mm nella zona dei copristelo. La fattura delle ruote é molto buona, ma ho preferito rifare cerchi e raggi (filo d'acciaio armonico da 3/10); da aggiungere qualche dettaglio al "famigerato" mozzo elastico Triumph (posteriore) ed alla piastra del freno anteriore ; i pneumatici vanno "addolciti" con carta abrasiva a grana grossa poiché il battistrada è un pó troppo "scrambler". La carrozzeria é molto precisa nelle linee, ho rifatto gli attacchi di entrambi i parafanghi, accorciando il posteriore. È stato necessario costruire il cuscinetto sul parafango posteriore con plasticard da 1mm ; la sella, un po' troppo "liscia", é stata arricchita con i rivetti e le cuciture (tondino evergreen da 0.5 mm) ; rifatte anche le molle ed i loro attacchi. Le piastre portanumero sono in plasticard da 0.5 mm, bordate con tondino, sempre da 0.5 mm. II manubrio é stato rifatto con tubetto evergreen riutilizzando le manopole (molto belle e con tanto di scritta) e le leve originali; vanno aggiunti il comando dell'acceleratore (misteriosamente assente) ed il manettino per la regolazione dell'anticipo; vanno rifatti anche gli attacchi del manubrio, con frenasterzo, leggermente arretrato, e del contagiri. La scala del contagiri (Smith) e l'unica decal fornita nel kit (in alternativa c'e anche il contakm), molto sottile e precisa; da notare che é a fondo trasparente, quindi é necessario dipingere in bianco il quadrante. Per la verniciatura della carrozzeria ho scelto un grigio metallizzato chiaro, tipico delle T100/52 con bande azzurre e filettature celesti : é incantevole la scritta Triumph a rilievo sul serbatoio e sulle guance in gomma : peccato che queste ultime siano stampate direttamente sul serbatoio visto che non sempre erano presenti (forse erano optional). Gli scarichi sono esatti nella linea : le T100/kit montavano alternativamente tromboncini a megafono oppure semplici collettori diritti; le marmitte, per chi volesse realizzare la versione "turistica", sono perfette ; c'é anche il caratteristico portaoggetti da applicare sul serbatoio. E' un kit alla portata di tutti, interessante e sicuramente d'effetto, sia per colori che per dimensioni, e che non dimostra affatto la sua veneranda etá.




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