Home Page   1/72 e dintorni   Aeronautica   Diorami & C.   Figurini & C.   Navi & C.   Veicoli civili   Veicoli militari   Modellazione 2-3D
Login
Nickname

Password


Hai perso la password?

Non sei registrato?
Fallo ora!
Interface language
 
English Italiano

Translate page with Google
 

Menu principale
Home Page
Spazi personali
Ultimi aggiornamenti
Scegli spazio

Info ed uso sito
Norme utilizzo sito
Guida Editor
Domande frequenti
Mappa del sito
Guida Editor
Contattaci
Trova utenti
Link al nostro sito

Campagne
In essere
Concluse
Regolamento

Contenuti
Novità dal mercato
Visti per voi
Articoli
Guide
Da AFV Interiors
Schede tecniche
Storia
Utente del mese
Guide uso sito
Invia contenuto

Forum
I più recenti
I più letti
I più attivi
I più recenti (arg.)
I più letti (arg.).
I più attivi (arg.)

Tabelle colori
Le Gallerie di M+
Riferimento
Musei
Campagne
Album personali
Mostre
Box art
Altro
App carica Foto

M+ goes Social
Facebook

Download
Invia
Club
Utility
Istruzioni
Più scaricati

Mostre
Indice
Mostre in essere
Mostre passate

Ricerca
Sito: (Avanzata...)
Gallerie: (Avanzata...)
Tabelle colori:

Riviste:

Monografie:

Negozi di modellismo:
Musei:

M+ Shop locator

Chi è online
Visitatori:306
Utenti registrati:2
M+ Club chat:
Utenti on-line:308
 Utenti registrati:7247

Utenti collegati:
GP1964FG
VanBasten
Ultime visite:
Luciano Maffeis da 7'
rodwolf da 8'
jEnrique61 da 14'
spillone da 19'
rcrotti da 20'
haste da 23'
lowland da 26'
Elgabro da 28'
Paolomaglio da 28'
mario da 34'
Andrea da 42'
Vampire51 da 48'
Michele Raus da 56'
Nikola da 1h 12'
domenicogio da 1h 14'
Marten75 da 1h 22'
TANKETTE da 1h 27'
GiorgioBis da 1h 43'
DavideV da 1h 47'
zio54 da 1h 48'

Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
 
Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
Storia : Antica : La Legione Linteata
Inviato da Lisandro il 28/9/2007 18:08:52 (1345 letture)

Storia : Antica
Così si chiamava una speciale componente dell’esercito Sannita organizzata intorno ad una scelta cerchia di soldati che formavano una "Devotio" alle divinita protrettrici sannite; questi, dopo una cerimonia religiosa, venivano consacrati come guerrieri votati al sacrificio estremo pur di difendere il popolo sannita.


Sulla cerimonia di consacrazione abbiamo una testimonianza scritta ad opera di Livio. L’archeologia ha poi confermato in parte questa descrizione. In particolare Livio ci documenta un rito avvenuto nel 293 a.C. presso la fortezza di Aquilonia al fine di consacrare giovani guerrieri sanniti alla Legione Linteata:

”...alla guerra questi (i Sanniti) s'erano preparati con lo stesso impegno e con gran dovizia di fulgide armi; e ricorsero anche all'aiuto degli dei, giacché i soldati erano stati iniziati alla milizia prestando il giuramento secondo un antico rito, e s'era fatta una leva per tutto il Sannio con una nuova legge, in virtù della quale chi fra i giovani non fosse accorso alla chiamata dei comandanti, e chi si fosse allontanato senza il loro ordine, doveva essere consacrato alla vendetta di Giove. Poi tutto l'esercito ricevette l'ordine di radunarsi ad Aquilonia. Vi si raccolsero circa 60.000 uomini, il fiore delle milizie ch'erano nel Sannio.”

Giuramento dei Linteati

TITO LIVIO - Ab Urbe Condita - X, 38. Traduzione di M. Scandola.
Ivi, quasi nel centro dell'accampamento, si racchiuse tutt'intorno con tramezzi di graticci e plutei e si coprì con drappi di tela uno spazio che s'estendeva al massimo per duecento piedi, ugualmente in ogni direzione. Ivi si offrì un sacrificio secondo quanto s'era letto in un vecchio libro linteo; il sacerdote era un certo Ovio Paccio, un uomo di età avanzata, il quale affermava ch'egli ricavava tale sacro rito da un antico cerimoniale dei Sanniti, cui s'erano un tempo attenuti i loro antenati, quando avevano preso segretamente la decisione di togliere Capua agli Etruschi. Compiuto il sacrificio, il comandante fece chiamare da un messo i più nobili per stirpe ed imprese; essi vennero introdotti ad uno ad uno. Oltre agli altri sacri apparati, atti ad infondere nell'animo il timore religioso, v'erano anche nel centro del recinto, tutto coperto all'intorno, are e vittime uccise, e v'erano schierati in giro guerrieri con le spade sguainate. Il giovane veniva condotto davanti agli altari più come vittima che come iniziato, e gli si faceva giurare che non avrebbe rivelato ciò che avesse visto o sentito in quel luogo. Lo costringevano a giurare secondo una formula terribile fatta apposta per invocare la maledizione su di sè, sulla famiglia e sulla sua stirpe, se non fosse andato a combattere là dove i comandanti lo avessero condotto e, se fosse fuggito dal campo di battaglia, oppure avesse visto fuggire un altro e non l'avesse immediatamente ucciso. Alcuni che s'erano dapprima rifiutati di prestare tale giuramento furono trucidati attorno agli altari; i loro cadaveri, abbandonati in mezzo all'ammasso delle vittime, servirono d'esempio agli altri perché non si rifiutassero. Quando i più ragguardevoli tra i Sanniti si furono impegnati con tale imprecazione, il comandante ne designò dieci, e ad essi fu ordinato di scegliersi ognuno il proprio compagno, finché avessero raggiunto il numero di 16.000. Quella legione fu chiamata "linteata" dalla copertura del recinto in cui era stata consacrata la nobiltà; a questi guerrieri furono date fulgide armi ed elmi con pennacchio perché si distinguessero da tutti gli altri. V'era poi un altro esercito, di poco più di 20.000 uomini, che non sfigurava di fronte alla legione linteata nè per aspetto fisico dei soldati, nè per la gloria, nè per le armi. Questo contingente di uomini, che rappresentava il cuore delle milizie, s'accampò nei pressi di Aquilonia

La Legio Linteata è descritta anche in un altro avvenimento accaduto però nel 309 a.C. I guerrieri sanniti sono descritti con armi d'oro e d'argento:

”Due erano gli eserciti: gli scudi del primo li cesellarono in oro, quelli del secondo in argento; la forma dello scudo era la seguente: più larga la parte superiore, da cui son protetti il petto e le spalle, e orizzontale in cima; più appuntito in basso, per lasciare libertà di movimenti. A protezione del petto avevano una corazza a maglia, e la gamba sinistra era riparata da uno schiniere. Elmi con paragnatidi e pennacchio, per mettere maggiormente in evidenza la statura gigantesca. Tuniche variopinte ai soldati con lo scudo dorato, a quelli con lo scudo argentato di candido lino”

La descrizione di Livio risente pesantemente dalle gesta e dalle panoplie utilizzate dai gladiatori detti appunto Sanniti. Questi gladiatori avevano fama d’esseri crudeli e molto abili nel combattimento individuale. Anche la descrizione delle panoplie in oro e argento sembrano poco credibili visto il costo di un simile equipaggiamento. La descrizione della corazza sannita, molto simile alla lorica hamata romana utilizzata dal III secolo a.C. in poi, era, a quel tempo, particolarmente costosa in termini di materie prime e lavorazione, tantè che nell’esercito romano coevo era appannaggio solo degli ufficiali.
Potrebbe essere più probabile che i Sanniti, viste le numerose influenze subite dai greci italici, adottassero corazze e schinieri sul modello greco come testimoniato da ritrovamenti archeologici.

 

Link correlati

· Contenuti relativi all'argomento Storia : Antica
· Contenuti sottoposti da Lisandro

Contenuto più letto relativo all'argomento Storia : Antica:
· La legione romana

Ultimi contenuti sull'argomento Storia : Antica:
· Battaglia del fiume Trebbia

Visualizza pagina stampabile  Segnala questo contenuto ad un amico



  • I sostenitori di Modellismo Più


  •