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Re: SM79 AS Trumpeter 1/48 - il dilemma del pirata |
Generale di divisione
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Da: Roma
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Livello: 45
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Anche io...visto dal vivo e confermo, lavoro eccelso... devi escogitare qualcosa per far vedere il più possibile uan volat chiuso...ma visto che se ne era parlato: ma uno strappo della tela? una ambientazione mentre sostiuiscono, riparano parte della struttura? ciao, Nik -- "il concetto di dimostrabilitá è piú ristretto di quello di veritá " Hofstadter. "Non abbiate paura" Giovanni Paolo II Per mie gallerie clicca: QUI |
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» 21/6/2017 16:44 |
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Re: SM79 AS Trumpeter 1/48 - presentazione |
Generale di squadra aerea
Registrato dal: 22/10/2007
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Da:
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Livello: 56
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Quote: PiElle ha scritto: In merito all’S.79 “283-3” (del ten. Guido Focacci) recante lo stemma del “pirata a cavallo di un siluro”, vanno fatti i complimenti a chi ha dimostrato buon occhio nel rilevare la posizione errata dell’insegna. Un detto recita: “Quattro occhi vedono meglio di due”, ma a volte non sono sufficienti nel notare ciò che poi, una volta rilevato, appare lampante! Il “fotocolor” (perché di quello si tratta) che documenta lo stemma della 283ª su almeno un velivolo, era apparso alcuni decenni fa su un numero di JP4, quando la rivista era pubblicata in formato più ridotto rispetto all’attuale. Faceva parte di un paio di pagine dedicate a velivoli R.A., quasi tutte in b.n. e detto fotocolor risultava stampato al rovescio. L’originale era una diapositiva, che come si può notare nella zona centrale, reca un ingiallimento dovuto al surriscaldamento delle lampade dei proiettori dell’epoca. Per anni è rimasto soltanto una curiosità, fino a quando si è notato lo stesso stemma ed identiche macchie sul velivolo del ten. Guido Focacci. (Vedi anche pag. 88 Storia Militare Dossier n. 14). Purtroppo nel corso degli anni l’originale del fotocolor non risulta più nell’archivio della redazione di JP4, anche se siamo certi che qualcuno ne è gelosamente in possesso. Quindi le varie supposizioni sul falso fotografico sono del tutto infondate ed è ovvio che se il contrasto viene applicato in modo abnorme, al punto da far apparire la sottostante colorazione verde oliva addirittura nera, non c’è da stupirsi se porta ad allontanarsi dalla realtà. Le scrostature che si verificavano dopo un po’ di attività operativa, specie in concomitanza con i teli di protezione sbattuti dal vento, portavano ad un rapido deterioramento dello strato di vernice superiore. Si veda ad esempio anche il velivolo “283-7”. Quanto ai colori non standard apparsi sugli aerosiluranti R.A., si legga il capitolo “Note sulle colorazioni Aerosiluranti” a pag. 130 del libro sull’Araldica, vol. 2°. Ovviamente non vi sono certezze e riferimenti coloristici precisi, ma per lo meno sono esposte le richieste di modifiche da parte dei Reparti operativi ed i dinieghi al limite dell’assurdo da parte delle alte sfere ai vertici di comando. Quanto sopra per precisare la situazione effettiva; poi ognuno è libero di credere quello che preferisce. PiElle PiElle... ricordo quel numero di JP4, di tanto tempo fa, ero abbonato. Concordo al 100% Pat...lavoro eccezionale davvero, complimentoni!!! [ Modificato da Michele Raus il 29/6/2017 10:28 ] -- un siculo saluto !!! Gianni. "non ti fidar di me se il cor ti manca...!!" * Le ciofeche di syerra * |
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» 29/6/2017 09:58 |
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Re: SM79 AS Trumpeter 1/48 - i progressi del pirata |
Contrammiraglio
Registrato dal: 31/10/2009
Interventi: 1255
Da: Rome
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Livello: 30
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Carissimi, eccoci a noi... Vi ringrazio per il vostro supporto e per i vostri complimenti. Caro Pierluigi e caro Nico, capisco il vostro disappunto, Nico lo sa... io i modelli li inizio dagli interni e ci dedico la stessa attenzione del resto poi si chiude... è crudele ma necessario, non sono mai stato un seguace della 'scuola inglese' quindi non ci saranno strappi di tela o altro, di certo ci saranno finestrini aperti, tegoli della gobba retratti e portello di acesso aperto... per il resto mi basta sapere che gli interni sono come voglio io. Comunque non è più tempo di esitare... la fusoliera è chiusa... Vi posto qualche piccolo avanzamento dei lavori. Ho completato il motore che resterà esposto, con la cofanatura parzialmente rimossa . i motori sono quelli in resina di italian kits che fornisce anche il blocco compressore e carburatori. Sono stati modificati ampiamente e integrati con qualche fotoincisione della eduard. La cosa peggiore è stata la costruzione del castello motore... ma ormai è fatta.... Ho lavorato anche sulle ali. Ricavato il pozzetto del carrello, ho lavorato sulle superfici mobili. Ho previsto che il modello finito abbia le aule di ipersostentazione estratte e di conseguenza anche gli alettoni abbassati. A tal fine, ho dovuto provvedere alla creazione dei sostegni per gli ipersostentatori e ho rifatto gli attacchi di tutti gli alettoni cosi da essere poi invisibili una volta inseriti in posizione. Bene... ci vediamo presto con l'assemblaggio Pat -- Album |
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» 24/7/2017 20:31 |
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