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Hiroshima e Nagasaki |
Divisionar
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La mattina del 6 agosto 1945, un B-29 americano chimato Enola Gay decollò dall’isola di Tinian alla volta del Giappone. Era diretto verso la città di Hiroshima, importante centro portuale, industriale e militare nipponico. La città, nella zona sud-est dell’arcipelago giapponese contava circa 300.000 abitanti, più una guarnigione di circa 43.000 soldati e, fino a quel momento, era stata risparmiata dai colossali bombardamenti a tappeto che gli americani avevano iniziato su molte altre città giapponesi fin dal giorno della conquista dell’isola di Saipan. Un osservatore attento avrebbe notato qualcosa di diverso in quell’aereo: il colore non era natural metal, come tutti i B-29, ma era particolarmente tirato a specchio: una delle caratteristiche più evidenti di una serie di modifiche, chiamata “silverplate” per rendere l’aereo in grado di sganciare un particolare tipo di bomba: l’atomica. L’Enola Gay stava infatti preparandosi a sganciare su Hiroshima la “Little Boy”, il primo ordigno atomico a essere utilizzato in guerra. La Little Boy, pesante circa 4.000 chili, aveva una carica di circa 64 chili di Uranio 235 e una potenza di circa 15 Kilotoni (pari a 15.000 tonnellate di TNT). Il B-29, ai comandi del colonnello PAUL Tibbets del 509° Composite Squadron si avvicinò a bassa quota a Hiroshima, per poi cabrare a 9.000 metri in prossimità del bersaglio. Alle 8.15 del mattino la bomba fu sganciata sulla città giapponese e immediatamente il bombardiere americano si allontanò con una veloce manovra di evasione. Mezzo minuto dopo un’enorme esplosione, a 580 metri dal suolo, illuminò il cielo del mattino con una luce più molto più violenta di quella del sole. L’Enola Gay, anche se già a 20 km dal punto dell’esplosione, fu scosso da una violentissima onda d’urto, tanto che Tibbets pensò di essere sotto il fuoco di contraerea pesante. Neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo e l’aereo fu sconvolto da una seconda onda d’urto, causata questa volta non direttamente dall’esplosione, ma dalla riflessione, da parte del terreno, dell’onda d’urto primaria. A quel punto l’equipaggio dell’Enola Gay si precipitò ai finestrini per vedere cosa stesse succedendo al suolo e videro una gigantesca palla di fuoco che avvolgeva Hiroshima, sprigionando un’enorme nuvola di fumo e gas che si innalzava a forma di fungo per migliaia di metri di altezza. Intanto al suolo la palla di fuoco si era espansa, a un secondo dalla detonazione, fino a un diametro di 280 metri, a una temperatura di 5000° C e sprigionando venti roventi e una violentissima onda d’urto. Lo shock da esplosione e i raggi ad altissima temperatura uccisero sul colpo circa 70.000 persone, uccise dal calore e dall’onda d’urto, letteralmente dissolte o lasciando come unica traccia la loro ombra carbonizzata su uno dei pochi muri rimasti in piedi. Chi riuscì a sopravvivere, si trovò ustionato, con i vestiti fusi alla propria carne, o con gravi lesioni interne dovute allo spostamento d’aria che aveva causato una pressione fino a 15 tonnellate per metro quadro. Subito dopo l’esplosione, per effetto del calore fortissimo, ogni cosa prese istantaneamente fuoco causando un violentissimo incendio, autoalimentato dalle violentissime correnti d’aria provocate dal fuoco stesso. Nei giorni successivi circa il 20% dei feriti morì per necrosi delle ferite (un effetto della radioaatività) e per il cosiddetto “mal di bomba”: nausea, vomito, emorragie interne, perdita di capelli e denti, tutti sintomi di assunzione di dosi letali di radiazioni. Negli anni successivi, e ancora oggi, le conseguenze dell’esposizione alla radioattività, con lo sviluppo di tumori e leucemie, ha portato il numero di vittime della bomba di Hiroshima a 350.000. Sembra che nessuno si rese conto che la bomba atomica poteva causare strascichi così drammatici anche dopo la sua esplosione. La città fu completamente rasa al suolo, a parte pochi edifici di cemento armato la cui struttura portante rimase in piedi e oggi sono consacrati monumenti nazionali giapponesi. Il 9 agosto un’altra bomba, questa volta al plutonio, veniva sganciata su Nagasaki, causando altri 75.000 morti e altrettanti feriti gravi, più il fall out e le relative vittime. In seguito a questi eventi l’imperatore Hirohito offriva la resa incondizionata del Giappone. Negli anni successivi il Giappone terrà sempre viva la memoria dei morti di Hiroshima e Nagasaki e opererà attivamente, a livello diplomatico, per evitare la proliferazione nucleare. A Hiroshima è stato eretto un mausoleo dedicato alle vittime della bomba, con un braciere nel quale arde un fuoco che sarà spento solo quando sul nostro pianeta non ci sarà più un’arma atomica. Temo che quel fuoco è destinato ad ardere ancora per molto tempo. -- venite a trovarmi sul mio blog: http://millennium-klaus.blogspot.com |
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» 12/11/2009 11:30 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Tribunus Laticlavius
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Il massimo emblema della stupidità umana ( l'atomica )....... -- " Dove non giunge a coprire la pelle del Leone si deve cucire la pelle della Volpe" Strategos Lisandro -Sparta "Il valore non serve a nulla quando non si accompagna alla giustizia, e se tutti gli uomini fossero giusti, non ci sarebbe bisogno di essere valorosi." Agesilao II - Re di Sparta Matricola M+ 727 |
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» 12/11/2009 12:32 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Capitano di corvetta
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Be certo che se si considerano gli effetti provocati dalle 2 espolosioni atomiche, i brividi vengono a chiunque. C'è però da fare anche delle considerazioni: se le atomiche non venivano sgangiate, il giappone non si sarebbe arreso mai, dato il fatto che oramai per finire la guerra si doveva sconfiggere appunto solo il giappone, bisognava invaderlo, cosa che avrebbe comportato numerose vittime in più, infatti come tutti sanno i giapponesi erano indrottinati per non arrendersi mai. voi vi immaginate cosa sarebbe sarebbe stato difficile invadere il giappone, con le sue numerose isole. i bombardamenti tradizionale a tappeto che sarebbero dovuti servire per ammorbidire il terreno pre invasione avrebbero forse fatto molti più morti delle 2 atomiche. immaginate poi cosa sarebbe stato combattere una guerra metropolitana, ( basta vedere qyuello che e successo a Dresda, o vedere cosa era Berlino i giorni dopo la resa della Germania ) ( il giappone ha una configurazione geografica che rende difficile manovre militari di una certa importanza). Un altra considerazione da farsi e che le atomiche servirono ache come avvertimento all'unione sovietica, che cercava sempre di più di penetrare nel cuore dell' Europa, cosa ovviamente che non andava a genio ne agli americani ne tanto meno agli inglesi e francesi che rano le alre tre potenze vincitrici. certo forse gli americani potevano evitare di sganciarle su città, facendole esplodere ad esempio al largo dell'arcipelago giapponese, ma come si sa con i se e con i ma non si fa la storia. In ultima analisi vorrei sottolineare come la minaccia nucleare a evitato che il mondo dopo la II GM entrasse in un nuovo conflitto mondiale ( vedere crisi dei missili cubana) forse grazie alle armi atomiche e alla paura delle stesse le potenze di allora ( USA E URSS ) hanno evitato guerre, ben sapendo che l'escaletion nucleare sarebbe stata quasi sicura.. Buona Giornata a tutti -- Francesco |
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» 12/11/2009 13:04 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Divisionar
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Prima della conferenza di Potsdam, nel 1945, il Giappone, o meglio l'imperatore, fece pervenire alla Russia, ancora neutrale nel Pacifico, un messaggio che recita così: "Sua Maestà l'Imperatore, consapevole del fatto che la guerra attuale porta ogni giorno altro male e altri sacrifici ai popoli di tutte le potenze belligeranti, desidera di suo cuore che si possa rapidamente risolverla. Ma fintanto che l'Inghilterra e gli Stati Uniti insistono sulla resa incondizionata nella Grande Guerra dell’Asia Orientale, l'impero giapponese non ha alternative se non combattere con tutte le sue forze per l'onore e l'esistenza della patria. Sua Maestà è profondamente restia a qualsiasi ulteriore spargimento di sangue tra i popoli di entrambi i lati, per questo motivo, ed è suo desiderio, per il benessere dell'umanità, vorrebbe ristabilire la pace alla massima velocità possibile" Ridotta all'osso, questa è una richiesta di resa bella e buona, con l'ovvia condizione di "salvare la faccia". A quanto pare Stalin cosegnò a Truman questa missiva, quindi l'idea della resistenza giapponese fino all'ultimo uomo è tutta da dimostrare. Penso anch'io che le due atomiche furono un modo per dire forte e chiaro a tutto il mondo, in primis all'URSS, che gli USA avevano la bomba. La guerra nel Pacifico finiva e subito iniziava un'altra guerra, quella fredda. Ma qui andiamo OT Ciao Marco -- venite a trovarmi sul mio blog: http://millennium-klaus.blogspot.com |
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» 12/11/2009 13:25 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Generale di C.A.
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ma perchè concedere al Giappone l'onore della resa onorevole dopo che si era comportato in modo così disonorevole con l'attacco di Pearl Harbuor? rammentiamo l'epoca in cuì si svolsero questi fatti e la mentalità meno sensibile di quella odierna. si era visto che i civili giapponesi preferivano gettarsi da una scogliera piutosto di arrendersi alle "belve" americane cosi dipinte dalla propaganda nipponica e che l'esercito metropolitano nipponico composto da milioni di elementi ben iddotrinati con lo spirito kamikaze mai si sarebbe arreso dinanzi alle truppe USA. Lo sbarco in territorio nipponico sarebbe costato centinaia di migliaia di vite americane e qualche milione di vite giapponesi. il piano per lo sbarco era già pronto e già si cominciava a immagazzinare risorse e uomini per esso. le atomiche insieme a centinaia di migliaia di vita umane brucio anch'esso. tirando le somme quindi cinicamente si può affermare che le bombe atomiche furono un "buon affare" per entrambi i contendenti,con il valore aggiunto per gli USA di aver preso due piccioni con una fava spaventando l'impero sovietico. gli arsenali nucleari poi regalarono alla umanità altri 50 anni di pace "calda" e di guerra "fredda". l'europa non conobbe quel terzo conflitto che senza le atomiche ci è stato evitato. con il senno di poi siamo tutti capaci di setenziare se è stato giusto o sbagliato sganciare le bombe,ma io lo chiederei per prima a tutti quei genitori,moglli,figli e fidanzate di tutti queii soldati e marines USA che quello sbarco sul Giappone non l'hanno fatto. ciao -- Quote: l'intelligente sa tanto,el saggio sa poco...el mona sa tutto. Le mie gallerie |
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» 12/11/2009 19:44 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Divisionar
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mm...non lo so Roby; se l'Imperatore avesse dato l'ordine di smettere di combattere, i soldati giapponesi avrebbero ubbidito senza fiatare, a parte l'harakiri di qualche ufficiale. I giapponesi obbedivano all'imperatore. Punto. Qualsiasi cosa egli dicesse loro di fare. In effetti anche dopo l'atomica smisero di combattere solo perchè avevano ricevuto l'ordine di fare così, non per l'atomica in se. E a pensarci bene, non fu una resa così pienamente incondizionata: i giapponesi chiedevano solo di salvare l'istituzione imperiale e questo fu fatto. Questo evitò, secondo me, il protrarsi della guerra, non l'atomica. ciao Marco -- venite a trovarmi sul mio blog: http://millennium-klaus.blogspot.com |
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» 12/11/2009 20:59 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Generale di C.A.
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Quote: Clausewitz ha scritto: mm...non lo so Roby; se l'Imperatore avesse dato l'ordine di smettere di combattere, i soldati giapponesi avrebbero ubbidito senza fiatare, a parte l'harakiri di qualche ufficiale. I giapponesi obbedivano all'imperatore. Punto. Qualsiasi cosa egli dicesse loro di fare. In effetti anche dopo l'atomica smisero di combattere solo perchè avevano ricevuto l'ordine di fare così, non per l'atomica in se. E a pensarci bene, non fu una resa così pienamente incondizionata: i giapponesi chiedevano solo di salvare l'istituzione imperiale e questo fu fatto. Questo evitò, secondo me, il protrarsi della guerra, non l'atomica. ciao Marco ok! ma l'atomica convinse l'imperatore ad imporre alle forze armate la resa...che non fù proprio accolta bene dai militari,ci fù infatti un tentativo di rivolta da parte loro. non si può dire che l'atomica non svolse un ruolo decisivo. essa comunque dimostra l'imbecillità dell'essere umano: risorse enormi,sangue e sacrifici per non fare la guerra (la mutua distruzione assicurata di entrambe le parti) ,quando basterebbe essere tutti d'accordo nel non volerla fare,che ci vuole? ciao -- Quote: l'intelligente sa tanto,el saggio sa poco...el mona sa tutto. Le mie gallerie |
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» 12/11/2009 21:10 |
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Re: Hiroshima e Nagasaki |
Divisionar
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Quote: dimostra l'imbecillità dell'essere umano: risorse enormi,sangue e sacrifici per non fare la guerra (la mutua distruzione assicurata di entrambe le parti) ,quando basterebbe essere tutti d'accordo nel non volerla fare,che ci vuole? ciao porca vacca sei hai ragione, quotone!! -- venite a trovarmi sul mio blog: http://millennium-klaus.blogspot.com |
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» 12/11/2009 22:06 |
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