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Re: Film su foibe |
Colonnello
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Da: Roma
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Quote: Marcello G. Novello ha scritto: Ogni anno, intorno al 25 aprile la RAI,
Ricordi intorno a quale anno abbiano propinato, come dici tu, quello sull'Ossola: È vero che guardo molto poco la TV, ma sarei dovuto accorgemene lo stesso. Cercarlo qui a Roma mi sarà piú facile che cercarlo a Bologna. Grazie. PS: io non insegno niente a nessuno, cerco solo di imparare! |
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» 8/2/2005 23:30 |
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Re: Film su foibe |
Generale di Brigata
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Da: Brescia
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Caro Maurizio, non sono intervenuto nella discussione per un semplice motivo: non ho voluto vedere lo sceneggiato, come non ho voluto leggere i libri di Pansa. Per chi la pensa come noi, permettimi di dirlo, non c'è bisogno di aspettare sessanta anni per sapere certe cose. Certamente, come hai detto tu, è utile che finalmente se ne parli ed è logico che a qualcuno dia fastidio, ma questo è un forum di modellismo e penso che sia giusto e doveroso lasciare fuori la politica. Un' altra cosa:per quanto riguarda le maiuscole io devo aver studiato alla tua stessa scuola ciao -- Giovanni |
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» 8/2/2005 23:42 |
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Re: Film su foibe |
Tribunus Laticlavius
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Da: Reggio Calabria
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Dire "come mi insegni" è un modo cortese per dire "come certamente saprai". Dicevo "propinare" perchè nel 1974 e in quegli anni lì non c'erano alternative. Non conosco la tua età ma se hai piú o meno i miei anni (40) ricorderai che fino all'avvento delle tv private c'era una sera un film, una sera tribuna politica, una sera il documentario, il pomeriggio la tv dei ragazzi cominciava dopo un certo orario per permettere ai ragazzi di fare i compiti senza distrazioni. Non sto scherzando. C'erano anche programmi (Alberto Manzi) per insegnare i rudimenti dell'ortografia agli allora tanti analfabeti. E poi il sabato Canzonissima. Tutto sommato una palla mostruosa, ma ci si accontentava... Con amicizia... -- Basta poco, che ce vo'? |
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» 8/2/2005 23:43 |
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Re: Film su foibe |
M+ Staff
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Da: Siena
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Caro Maurizio, scrivere senza rispondere alla tua evocazione è uno degli obiettivi che mi propongo, insieme al rispetto delle idee altrui, pur non condividendole a pieno. Ma l'obiettivo principale è quello di scrivere ricorredo al pensiero filosofico del manicheismo proprio di S. Agostino prima maniera. Qui si vuole imbastire una discussione sulla coesistenza e lotta perpetua dei due principi del bene (spirito, luce) e del male (materia, tenebra) e sull'individuale esercizio di liberazione, considerando quindi la chiesa inutile per la salvezza? Son pronto! "Non si possono giudicare le cose in base alle categorie di giusto o sbagliato. Non esiste una "verità finale" o una "verità assoluta". Esiste, invece, un continuo stimolo alla ricerca. La gente tende a considerare le strategie di azione alternative distinguendole in "giuste" o "sbagliate". Come se esistesse un modo "giusto" e "sbagliato" di fare le cose. Come se un approccio fosse "corretto" e quelli alternativi "errati". Questo è un modo di pensare manicheo, che riduce la nostra capacità di capire le conseguenze molteplici di ogni azione". (Jerome Liss) E allora, cui prodest? Libertà assoluta di non essere asserviti ad una scatola piena di immagini quando queste non ci piacciono, ma l'augurio e la speranza è che tale infernale aggeggio abbia ricevuto lo stesso trattamento quando trasmetteva la cultura di partito e di stato in epoca passata. Quanto meno sarebbe un atteggiamento lineare e obiettivo. Leggo di "programma troppo sfacciatamente sponsorizzato da un partito per poter sperare in una visione non dico storicamente corretta ma almeno non manichea." (Michele) e "perchÈ È stato preceduto da una palese strumentalizazione da parte di un partito di governo" (MiG-Silvano). Ritengo che il nostro servizio pubblico, in questo, sia il miglior elemento per poter dire che ha mantenuto nei suoi 50 anni di vita un atteggiamento il piú coerente possibile. Gli anni in cui era necessario un pentapartito per riuscire a formare una maggioranza di governo non sono poi tanto diversi da quelli che viviamo in questi anni di seconda repubblica. Soprattutto per il servizio pubblico offerto dalla televisione di stato. Allora come adesso è sempre sotto l'egida dei nostri rappresentanti, scientemente eletti. Per questo non riesco a trovare un motivo valido e concreto per giustificare lo sdegno dei nostri due utenti. Non cercherò assolutamente di essere breve, per questo mi chiedo sulla base di quale costrutto si possa attribuire ad altri (e il riferimento alle sollecitazioni fatte dal partito di governo è ovvio) un pensiero manicheo quando per decenni (e il processo non ha ancora avuto termine) è stato proprio il dirimpettaio politico di chi oggi governa a voler costruire la base civile di una società sul manicheismo. Ma in una società cresciuta e pasciuta nell'esaltazione del bene (il proprio) e nel culto degli errori (degli altri), soprattutto se gli altri sono quelli che devono essere obliati e disconosciuti, si ritrova il pensiero del Liss e quindi si ha il potere di assurgere al ruolo di decisori di chi ha fatto bene e chi ha fatto male. Rientra in questo atteggiamento, l'oscuramento di una parte di storia che se solo minimamente si può avvicinare a scalfire l'ordine predisposto delle cose, scatena il rifiuto del prenderne coscienza soprattutto se non viene dalla parte "giusta". Si preferisce leggere piuttosto che vedere, come se la letteratura e l'intellighenzia che ci ha affascinato per 60 anni e che ha taciuto e misconosciuto i fatti giuliani all'improvviso trovasse la linfa necessaria per parlare di ciò che ha volutamente sotterrato insieme a quei poveretti. Caro Avv. Sansoni (vero Andrea che mi permetti la terza persona?) perchè chiudere l'argomento dentro l'amaro sapore dell'oblio? Sei proprio certo che si tratta di voler dimenticare ciò che non si è conosciuto? Troppo elevato è il concetto che ho di te, mio caro, per vederti scadere nel populismo e cercare una giustificazione alla quale tremano le gambe: "accomunare il tema delle Foibe a tanti altri argomenti dolorosi del nostro passato" e che quindi si tende a non volersene occupare da parte della gente comune. Giustificazione o scusa? A te la scelta, proprio quando altrettanti episodi di efferata brutalità ci vengono ricordati al suono delle fanfare. Quando vai da casa al tribunale prova a chiedere in giro... prova a sentire chi ti circonda pronunciando le parole foibe e fosse ardeatine... dimmi quanti conoscono le prime e quanti le seconde. Qualora la tua risposta al quesito trovasse terreno fertile per una conoscenza dei soli secondi terribili orrori, vorrà dire che mi farò carico del costo del ciclostile di tutta (sic ma in verità poca) la pubblicistica sulle foibe per poter diffondere ciò che evitiamo, in modo da erudire il popolo ignorante, rispondendo all'antica strumentalizzazione di chi costruisce una nuova patria, la vuole comandare e poi si permette il lusso di decidere cosa deve essere ricordato e cosa no. "Viatori assetati di libertá fummo a caso rastrellati nelle strade e nel carcere per rappresaglia getatti in massa trucidati murati in queste fosse italiani non imprecate mamme spose non piangete filgi portate con fierezza il ricordo dell'olocausto dei padri se lo scempio su di noi consumato sarà servito al di là della vendetta a consacrare il diritto dell'umana esistenza contro il crimine dell'assassino" (dalla targa all'interno delle fosse ardeatine) Saluti -- |
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» 9/2/2005 02:00 |
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Re: Film su foibe |
Tenente Colonnello
Registrato dal: 28/4/2004
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Personalmente ho visto solo degli spezzoni della fiction e sinceramente non mi ha entusiasmato, troppo melemsa nella ricerca della commozioni con bambini e amori impossibili. Il problema vero è però un'altro: secondo voi era possibile fare un film piú realistico e crudo sulle foibe? un film che ripercorresse il tempo in cui gli italiani erano buttati dentro e che va dall'8 settembre 1943 all'estate del 1945?. Per favore, siamo seri, in un paese come questo è già un miracolo che si sia riusciti a fare questo. Tra l'altro questa fiction ha avuto il grande pregio di aver comunque messo a conoscenza della maggioranza degli italiani che sono esistite le foibe e cosa sono state. Se poi c'è stata una strumentalizzazione politica di parte non mi riguarda, anche perchè allora qualcuno dovrebbe spiegarci perchè per almeno 50 anni nessuno ne ha parlato. Ricordo che i primi infoibati del '43 erano italiani non necessariamente fascisti, ma che agli occhi degli slavi rappresentavano l'Italia e quindi dovevano essere soppressi, mentre nel '45 nelle foibe ci finì di tutto, compreso soldati alleati che erano stati testimoni dei sopprusi dei titini. Dire poi che nelle foibe finirono i fascisti è non conoscere la storia, perchè allora vuol dire che anche i bambini di pochi mesi o anni lo erano, come lo erano i componenti del CLN che non accettavano le indicazioni dei titini, come lo era il Clero che invece era storicamente antifascista, come lo erano gli operai e i contadini infoibati anchessi. Ma il problema reale è un altro. Dalla fine della guerra al 1987, delle foibe se ne è solamente parlato nei circoli degli esuli istriani e dalmati, non avendo nessun riscontro esterno. Il primo giornalista storico a togliere il velo è stato Antonio Pitamitz, con una serie di articoli pubblicati su Storia Militare che fecero scalpore. Poi dinuovo il nulla. Quando vene decretato che la foiba di Basovizza, dove i morti sono contabilizzati a metri cubi di materiale inerte!!!, doveva diventare monumento nazionale, il decreto fu fatto passare di notte e comunicato da Spadolini, perchè il Presidente della Repubblica non voleva essere coinvolto piú di tanto. Ricordo inoltre che in oltre 60 anni, solo due presidenti si sono recati in pellegrinaggio a Basovizza: Cossiga e Ciampi, tutti gli altri padri della Repubblica mai!!!!. Quindi ben vengano trasmissioni che mettono in risalto cose mai viste prima, da qualsiasi parte provengano. L'importante è parlarne e sollevare il velo che le ha tenute nascoste sino a oggi. Sulle foibe avrei tante cose da dire, ma visto che siamo su un sito di modellismo è meglio tornare a questo. Personalmente sono molto sensibile all'argomento, sarà per le origine.
Carlo |
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» 9/2/2005 11:02 |
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Re: Film su foibe |
Generale di squadra aerea
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Da: Roma
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Livello: 58
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Non sono intervenuto ma ho letto tutto per un motivo molto semplice: sono molto ignorante sull'argomento, e sto traendo indicazioni utilissime per cominciare a studiare. Vorrà dire che le gesta marziali sulla linea gotica aspetteranno, domenica vado in libreria, grazie a tutti. Se qualcuno riesce a farmi leggere gli articoli su Storia Militare gliene sarei grato, contattatemi via MP o mail. [ Modificato da Giulio_Gobbi il 9/2/2005 11:45 ] -- Giulio Gobbi Io non faccio quello che non si vede, ma mi piace pensare che c'è. |
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» 9/2/2005 11:43 |
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Re: Film su foibe |
Obersturmführer
Registrato dal: 3/11/2004
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Livello: 4
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E' la prima volta che scrivo qualcosa su questo forum, però le argomentazioni portate da Vito Zita e da Cuca mi trovano profondamente concorde, le citazoni di Liss e di S. Agostino rimandano al concetto stesso dell'interpretazione del bene e del male, che, ritengo, si possa applicare anche ad un argomento come le foibe, sino ad oggi, checchè se ne dica, sottaciuto ed ignorato.
Non mi inoltro sui giudizi dati sugli esuli giuliani negli anni passati, ma mi limito a riportare un aneddoto raccontatomi da mio padre, ex Maresciallo di PS, scomparso nel 1999.
Negli anni dal 1946 al 1949 era in servizio a Verona e in quella città giungevano, privi di tutto, i profughi dall'Istria, alcuni gruppi di facinorosi, guarda caso orientati in un certo modo, li accoglievano coprendoli di improperi, perchè non volevano restare nel paradiso Jugoslavo!!!!
Pertanto, la fiction, con tutti i suoi limiti, melensa, strappacuori, infarcita di bimbi splendidi e preti caritatevoli, pacifisti ed eroici, va , secondo me, salutata come una importante novità nel nostro panorama televisivo, se non altro perchè apre una prospettiva su un argomento sino a poco tempo fa intoccabile, (ricordate la presa di posizione di Pertini?)
-- Leopoldo Pompili Wenn alle bruder schweigen |
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» 9/2/2005 12:06 |
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