Hans-Joachim Marseille nacque il 13 dicembre 1919 a Berlino da una famiglia di origini francesi, La carriera aviatoria di Marseille iniziò con la partecipazione ai corsi di volo della Deutsche Luft Hansa, che preparava segretamente, per conto del Ministero dell'Aviazione, i futuri piloti nel periodo in cui il Trattato di Versailles impediva alla Germania di possedere una aviazione militare. Entrò a far parte della luftwaffe il 7 novembre 1939
Appassionato di jazz e di donne, Marseille fin dall'inizio fu considerato poco capace e nel corso del 1940 venne trasferito da un'unità della Luftwaffe all'altra. Durante la Battaglia d'Inghilterra rivendicò sette vittorie aeree, ma venne a sua volta abbattuto quattro volte sulla Manica , comunque per i risultati ottenuti durante la battaglia venne decorato con la Croce di Ferro di prima e seconda classe.
Ma fu durante la campagna d’ africa che il talento venne a galla, incoraggiato dal suo comandante Eduard Neumann, intuendo le capacità del pilota, incoraggiò Marseille a sperimentare e migliorare le proprie idee di combattimento aereo.
Marseille tendeva, infatti, ad applicare una forma non canonica del combattimento aereo. I manuali tedeschi dell'epoca consigliavano di portarsi in coda all'aereo nemico con un vantaggio di quota sparando appena il nemico fosse stato a portata di tiro. Marseille utilizzava invece un attacco ravvicinato da lato, portato, sulla stessa quota, alla parte anteriore dell'aereo sparando brevi raffiche alla distanza minima.
I risultati non tardarono a venire, entro la metà del settembre 1941 aveva abbattuto altri undici aerei britannici. Il 24 settembre 1941 abbatté quattro caccia Hurricane[1] e un bombardiere medio Martin Maryland. Ma fu dal dicembre di quell'anno che il ritmo delle sue vittorie aeree iniziò a intensificarsi, grazie all'arrivo del nuovo Bf 109F che con il nuovo cannone da 20 mm montato nell'asse dell'elica esaltava il suo metodo inusuale di combattimento I suoi nemici lo temevano e il suo caccia Messerschmitt Bf 109F-4/Trop "14 Giallo" divenne famoso in tutta l'Africa.
Nel giugno 1942, a causa delle pessime condizione di salute, venne inviato in licenza in Germania. Al suo arrivo a Berlino fu accolto come un eroe dai suoi concittadini: la cosa lo stupì molto perché in Nord africa non aveva avuto modo di percepire la sua crescente popolarità, ovviamente sfruttata dalla propaganda di Goebbels. Nel corso del suo soggiorno fu decorato personalmente da Hitler con le fronde di quercia e spade sulla Croce di Ferro. Fece ritorno alla propria squadriglia il 23 agosto dello stesso anno.
Mercoledì 30 settembre 1942, di ritorno da una missione sul Cairo il suo caccia per un problema di lubrificazione al motore si incendiò riempiendo la cabina di fumo ed iniziando a perdere rapidamente quota. Marseille, accompagnato dal suo gregario , cercò di riportare l'apparecchio entro le linee tedesche e, riuscitovi, mise l'aereo in volo rovesciato per aprire il tettuccio e lanciarsi, secondo la procedura standard, volta ad evitare l'impatto contro la coda del velivolo. Marseille saltò dal Bf 109G, Il suo corpo cadde faccia in giù, a sud di Sidi Abd el Rahman, non lontano da El Alamein. Il suo orologio era fermo alle 11 e 42. I genieri italiani, che lo soccorsero tra i primi, innalzarono una piccola piramide commemorativa sul luogo della sua morte; il manufatto deperì col tempo e nel 1989 fu riedificato ed inaugurato alla presenza del comandante Neumann, dei rappresentanti del governo egiziano e dei piloti dello JG 27 superstiti.
Per la tipologia di aerei avversari incontrati Marseille fu, a mio modesto parere, uno dei più grandi piloti da caccia della seconda guerra mondiale, con 158 vittorie confermate , forse poche se paragonate ad assi come hartmann, ma questa è un’altra storia….
Spero di non avervi annoiato...
alla prossima.
Gianmario
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