Ciao Dario,
anzitutto voglio ringraziarti per i complimenti e l'apprezzamento riservato a questo lavoro.
La tecnica di rivestimento metallico (MWP) eseguita con il nastro metallico autoadesivo (quello normalmente usato in campo idraulico) è adatta a quasi tutti i modelli, dipende molto dal tipo e dalle dimensioni, mi spiego meglio con la seguente illustrazione:
Come puoi notare, qui sopra viene rapportato il
modello in scala 1:72 ( EC-121 Warning Star) con lo Spitfire Trumpeter in scala 1:24. Il Warning Star potrebbe essere rivestito senza alcun problema, se non, quello del massimo rispetto della scala per le eventuali rivettature e pannellature in quanto le dimensioni importanti di questo modello, consentono, se del caso, il ricorso a tale tecnica.
Ora, sempre per sgombrare il campo da equivoci o dubbi, un altro esempio di misure e scale in rapporto al tipo del modello da rivestire e, naturalmente, all'epoca di appartenenza:
B-58 Hustler, Revell kit 1:48 VS Fiat G50 bis "Freccia" Special Hobby kit 1:32:
Nell'immagine sopra, puoi notare come il "
freccia " in scala 1:32, misuri all'incirca quanto un propulsore del B-58 Hustler e nella realtà, credo che sia piuttosto probabile, sicchè ancora una volta, un modello in scala inferiore (Hustler 1:48) ha potuto, grazie alle dimensioni importanti, fruire egregiamente della tecnica MWP.
Fatte queste doverose precisazioni, concordo con te nel ritenere comunque più duttile e con migliori aspettative in termini di risultati su un modello di scala superiore o, come sopra spiegato, dalle dimensioni importanti.
Tra l'altro, non va mai dimenticato che, (parlo per esperienza diretta), la tecnica di rivestimento metallico comporta un minuzioso lavoro di tecnica, esperienza e buona manualità, qualità difficilmente e credo, inutilmente applicabili su modelli di piccole dimensioni.
Qui di seguito, un piccolo
step by step della procedura spero esplicativo, della tecnica MWP che utilizzo per rivestire i miei modelli:
PROCEDURA DI CLONAZIONE DEL PANNELLO ORIGINALE applico alla parte da rivestire, un lembo di foglio A4 autoadesivo opaco adatto alla scrittura, avendo cura di farlo aderire perfettamente all'area interessata servendomi di un bastoncino (cotton fioc)
Come si può notare nell' immagine sottostante, tutte le linee, le rivettature e le punzonature del pannello
originale sono ben visibili: questo perchè
, prima di applicare il foglio autoadesivo, ho praticato un semplice ma efficacissimo allo scopo, lavaggio ad olio/resina che, mi ha evidenziato ogni informazione da ritrascrivere sul pannello in alluminio.
Con una matita, risulta semplice ritrascrivere tutte le informazioni necessarie sul foglio opaco.
Una volta completata questa operazione, stacco delicatamente il foglio autoadesivo che riflette l'esatto pannello da clonare sul nastro di alluminio piuttosto che lamierino metallico ultrasottile.
Così si presenta il pannello ritrascritto e completo di tutte le informazioni originali (comprese le linee di rivettatura)
Prendo il nastro metallico (
con film di protezione mi raccomando) e, taglatone un lembo di giusta
dimensione per il lavoro che ci riguarda, lo fisso con del nastro adesivo, al piano di lavoro antitaglio:
Fisso il pannello ritrascritto e procedo alla vera e propria clonazione del pannello originale servendomi degli strumenti di precisione per replicare correttamente il pannello in questione.
Serviranno bisturi (preferibilmente al carbonio e comunque pulitissimi e disinfettati), aghi da compasso o incisori, righelli di metallo, rivettatrici e dime:
Il pannello così perfettamente clonato, deve essere ora tagliato con cura e massima precisione, pena, rifare tutto da capo:
Una volta tagliato, il pannello viene applicato al modello per la fase finale di rivestimento.
Questa operazione è molto delicata e pericolosa nel senso di rfare tutto da capo, in quanto, una posa errata o accidentalmente imprecisa, potrebbe comportare la presenza di arricciature o segni assolutamente inaccettabili. Per evtare e/o scongiurare tale più che probabile evenienza, ho affinato con il tempo e l'esperienza, una particolare tecnica che ho battezzato di "rollata" nel vero senso della parola.
Servendomi di un cilindro sottile e liscio di metallo ( ma va bene anche di legno o plastica) appena scaldato a fiamma dolce, viene delicatissimamente e velocemente rullato sul metallo in modo che lo stesso, si stira e non produce pieghe o grinze.
Questo, è l'effetto finale così come mi aspettavo.
Spero di esserti stato di qualche aiuto e comunque, puoi trovare moltissime altre info e foto esplicative sul mio sito
www.adventurephotomodels.com/how-to/metal-work-panels-la-guida/ Giorgio