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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
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Da: Arezzo
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Grazie Mario Ecco qualche aggiornamento. Ho fatto le tavole che coprivano il boccaporto centrale di carico e le ho sistemate lì intorno, visto che è aperto sul modello. Poi ho fatto le ancore. Quelle del kit Revell sono brutte, piccole e di forma sbagliata. Ho utilizzato un accessorio navale in metallo bianco (ma non ricordo di quale marca fossero, li avevo sciolte, senza bustina, nella mia cassettiera "navale"). Sul modello ho messo solo l'ancora di sinistra, quella di destra è calata in acqua. Ho modificato la forma dell'ancora limandola fino a farle assumere un aspetto appuntito, come erano le ancore principali del Bounty (sperando che il Bethia avesse sempre quelle). Le navi militari montavano anche due ulteriori ancore di rispetto più piccole (di solito sul parasartie di maestra) e infatti McKay le indica nel suo libro per il Bounty, ma sul Bethia non le ho messe, non ho idea se ci fossero o no. Ho rifatto le fasciature del ceppo e rifasciato con refe l'anello di metallo, poi ho dipinto il tutto. Una cosa che sui modelli spesso non si vede sono le boe che segnalano la presenza delle ancore calate in acqua. La loro forma è difficile da fare in un solo pezzo perché qui sono minuscole, così ho fatto due coni separati per ogni boa e li ho incollati assieme. Ancora di sinistra e boe in posto. L'ancora non ha gomena perché è bloccata alla murata, ma ho messo il paranco della gru di capone. La nave a questo punto è incollata alla base, quindi si vede il gel acrilico Pebeo (belle arti) che collega la fiancata al "mare". Il nastro bianco di carta adesiva serve a non sporcare il molo. Ho finito di dipingere la lancia, messo un alberetto di legno rastremato e iniziato una vela col solito sistema del "salsicciotto" di pellicola trasparente. Il pennone è di acciaio. La lancia appoggiata nella sua posizione finale. Siccome la nave è incollata alla base, ho rimesso le lanterne a poppa. Non è che non voglio fare la pedana per fare prima... La pedana l'ho finita e dipinta, quindi sarebbe solo da inserire. Ma continuo ad essere perplesso sulla sua valenza nell'equilibrio del diorama. Però ci sarebbe un aspetto storico (appunto lo scivolo per il carico del carbone) che sarebbe interessante da vedere in opera in un diorama. Ci penserò ancora un po'.... link alla galleria-- ciao Marcello INDICE realizzazioni (w.i.p.) Marina Italiana sul forum M+ I miei modelli: Navi Gallerie M+ ultimi cantieri: nave da esplorazione Stella Polare 1899; cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915; galeone inglese XVI sec.; |
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» 8/9/2016 12:41 |
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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
Generale di divisione
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Da: Milano
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Da autentico ignorante del mondo modellistico navale, penso tu abbia fatto un lavoro incalcolabile. Nella lingua italiana non esistono aggettivi superlativi sufficienti a descriverlo come merita. Penso che dal vivo occorra un'intera giornata solo per cogliere ogni singolo particolare. Ti ringrazio anche per aver reso molto facile la scelta di uno dei voti della Campagna trasporti... fabrizio -- |
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» 8/9/2016 14:53 |
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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
Coordinatore
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Da: Corte Palasio (Lodi)
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Riguardo lo scivolo,perchè non provi a postare una foto dal lato di dritta della nave per farci capire come un osservatore lo percepisce??Nelle foto che hai postato è lo scivolo in primo piano e quindi l'occhio cade li,magari vedendolo dal lato della nave ha un impatto minore ( essendo coperto da alberi e sartiame) Marco -- Saluti dalla ISS!!! |
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» 8/9/2016 15:33 |
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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
Generale di divisione aerea
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Da: Chioggia (VE)
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Per prima cosa ancora complimenti. Il modello è straordinario. Quanto allo scivolo provo a dire la mia. In effetti lo scivolo è sproporzionato rispetto al diorama è questo forse dipende dal fatto che anche se appoggia sulla coperta della nave comunque sembra un elemento in scala sbagliata. E allora cambierebbe qualcosa se tu esaltassi la sua reale funzione magari mettendoci sopra del carbone e degli uomini che lo spingono verso la stiva ? Forse così lo scivolo si integrerebbe meglio con l'insieme del diorama. In ogni caso come dicevo... Straordinario. -- FranCesco |
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» 8/9/2016 15:42 |
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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
Ammiraglio di divisione
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Da: Treviso - Mogliano Veneto
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Lo scivolo è davvero terribile... Molto sproporzionato rispetto al modello della nave, inoltre non è chiaro da subito il suo scopo: noi lo sappiamo perchè c'e l'hai detto tu... Mi permetto solo un umile consiglio: le tavole del boccaporto danno l'impressione di essere buttate a caso sul ponte di coperta, il che dà una impressione di disordine che non doveva essere comune per una nave dell'epoca. Personalmente le metterei una sopra l'altra a fianco della murata... -- Andrea Bassetto Tessera Loggia M+ 105 Corazzati moderni in 1:72 nelle mie GALLERIE La mia PAGINA PINTEREST |
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» 8/9/2016 17:24 |
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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
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Da: Arezzo
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Provo a rispondere rapidamente, cominciando dal fondo. Le tavole che coprivano i boccaporti potevano essere tirate via più o meno tutte assieme con un cavo che passava dentro gli anelli, oppure tirate su a mano con i soliti anelli e gettate rapidamente di lato. Il risultato era di fatto disordinato. La pedana è alta ma non è sproporzionata, rispecchia l'immagine che potete vedere a pg 1 di questo wip, se confrontate la sagoma della nave a sinistra del disegno vedrete che le pedane erano alte, altrimenti il carbone non sarebbe caduto agevolmente lungo gli scivoli fin dentro la nave. I carretti che salivano sulla pedana (altra ragione per cui erano grosse, si vede anche che i carri sono trainati da cavalli) ovviamente non avevano i cassoni ribaltabili come i camion moderni, di conseguenza immagino che il carbone venisse scaricato e poi gettato lungo lo scivolo, forse con le pale o qualcosa del genere (ci sono illustrazioni che mostrano lo scarico del carbone dalle navi, fatto a spalla con le ceste eventualmente scaricate a loro volta su scivoli che andavano dalla murata della nave a terra, i sistemi erano abbastanza basici). Per cui non sarebbe sbagliato mettere un mucchio di carbone sopra la pedana vicino allo scivolo. Per finire gli "omini". Ne ho solo 6, quelli del kit. In scala 110 non trovo niente, esistono in scala 120 per i trenini (scala N) ma sono troppo piccoli rispetto a quelli che ho io e non trovo personaggi vestiti in modo da simulare alla lontana l'abbigliamento di marinai od operai del '700 (che so, pantaloni e camicia o torso nudo). Comunque grazie, più ho suggerimenti e meglio ci rifletto ovviamente -- ciao Marcello INDICE realizzazioni (w.i.p.) Marina Italiana sul forum M+ I miei modelli: Navi Gallerie M+ ultimi cantieri: nave da esplorazione Stella Polare 1899; cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915; galeone inglese XVI sec.; |
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» 8/9/2016 21:08 |
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Re: nave carboniera Bethia, 1783, scala 1:110 |
Registrato dal: 11/10/2010
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Da: Arezzo
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Livello: 49
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Dopo lunga pensata... ho deciso di procedere per come era il progetto originale, quindi con la rampa per il carico del carbone. Sulla rampa ci va almeno un carrello per il carbone. L'ho fatto in cartoncino e legno. La forma richiama quelli del disegno a pg 1 di questo wip, lo stesso per le dimensioni, calcolate sull'altezza dell'uomo disegnato (in realtà i carrelli del disegno sono più alti delle persone, qui il mio è poco più basso perché altrimenti mi sembrava troppo grosso). La rampa per il carico del carbone invecchiata. Per la manovra dello scivolo ho studiato qualcosa di semplice, dato che nei disegni d'epoca non riuscivo a capire gran ché e i meccanismi mi sembravano complicati (e anche tutti diversi tra loro, quindi potevo anche studiarne un altro ancora...). Ho pensato che lo scivolo potesse essere sospeso, poi tirato avanti e quindi calato verso il basso semplicemente da un paranco della nave (da fare) e indietro da due paranchi agganciati ai piloni della rampa. Il carrello dipinto e invecchiato, il carbone è sabbia per fermodellismo. La rampa incollata in posto e il molo con una copertura di sabbia fine (setacciata in due strati di tulle). Mi accorgo che in queste foto il paranco di carico che sospende lo scivolo allo straglio maestro non si vede quasi per nulla, mi riprometto di fare una foto più chiara di questa manovra (comunque ingrandendo la foto qui sopra - ci si clicca sopra - si vedono i cavi che sostengono la parte terminale dello scivolo e salgono verso lo straglio: mi sembrava importante che lo scivolo non fosse appoggiato alla nave ma solo sospeso sopra il boccaporto, un minimo movimento della nave avrebbe danneggiato tutta la struttura). Il carrello incollato sulla rampa. Nell'ultima foto è confrontato con le dimensioni di un figurino. link alla galleria-- ciao Marcello INDICE realizzazioni (w.i.p.) Marina Italiana sul forum M+ I miei modelli: Navi Gallerie M+ ultimi cantieri: nave da esplorazione Stella Polare 1899; cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915; galeone inglese XVI sec.; |
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» 17/9/2016 23:27 |
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