Ho iniziato il lavoro vero e proprio sul modello colorando lo scarico e dando la base per l'abitacolo, ma andiamo per passi.
I pezzi che compongono lo scarico del motore sono stati colorati con vari toni Alclad ceh vanno dall'acciaio al metallo brunito.
Alcune parti sono invece in verde lavato con colori bruni. La foto mi ha appiattito tutti i colori. Peccato perchè una volta chiuso il tutto si vede gran poco.
Ho riempito di piombini da pesca il cono del radar. (meglio farlo subito altrimenti finisce che mi dimentico di farlo)
Ho montato il seggiolino. Increedibile!
7 pezzi di resina (ai quali verranno aggiunti altri 10 pezzi fotoincisi) finissimi e con una definizione dei dettagli eccellente. Peccato che sia difficile da montare, serve la lente d'ingrandimento e bisogna posare piccole gocce di ciano solo dove serve.
Eduard usa due tipi di resina nei suoi set. Una chiara e una scura. La chiara è simile a quelle Aires, morbida. Quella scura è più dura e bisogna fare più attenzione a non spezzarla, ma si rende necessaria nei pezzi più fini.
Il dettaglio non si ferma mai, anche la parte posteriore riproduce tutto quello che è visibile sul sedile vero.
Ed ecco una parte, diciamo complicata. Che colore per gli interni? C'è poco da fare bisogna sintonizzarsi sul colore delle fotoincisioni precolorate per poi applicare, effetti e abbassamenti di tono. Dopo vari tentativi ci sono riuscito. Leggete sotto per avere la miscela.
Ecco la Trimurti cromatica. In un sito che non ricordo avevo visto un astuto modellista tedesco che aveva individuato la miscela H.46 (50% + H.25 (50%) come la soluzione definitiva per accordasi al colore delle fotoincisioni Eduard. Mi sono subito procurato l'orribile Verde Smeraldo. Ma dopo alcune prove ho notato che il colore pur molto simile a quello Eduard mancava di Brillantezza. E allora ho rifatto la miscela aggiungendo un poco di H.45 ed ecco che il colore ha virato verso il tono corretto.
Indicativamente ho usato H.46 (45%) + H.25 (40%) + H.45 (5%)
Ed ecco il risultato. Noterete che alla fine ho scelto di usare i cruscotti in resina invece di quelli fotoincisi precolorati. Il motivo è semplice: quelli in resina sono spaventosamente belli e sono tridimensionali. Per cui con una attenta colorazione e un po di fortuna dovrebbero venire "meglio" di quelli in metallo.
Prima di colorare con il verde azzurro pancia di ramarro sul cruscotto principale ho dato una passaggio di bianco che ho mascherato con una sottile fettuccina di nastro Tamiya per ottenere la singolare linea bianca presente nei cruscotti degli aerei sovietici.
Adesso si passa agli effetti speciali sperando di riuscire a fare bene.
Se avete notizie sui colori della mimetica aiutatemi pure un mano è sempre gradita.
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FranCesco