| |
|
FW 190-D9 Revell 1/32, Credo 1968? Finito!!!! |
Generale di brigata
Registrato dal: 15/10/2011
Interventi: 1922
Da: Udine
Offline  
Livello: 36
|
|
Ho preso l' occasione per inaugurare il Vintage WIP con un modello costruito su commissione tre o quattro anni fa, cominciato quasi per scherzo, si è traformato in una cosa seria, per rendere più interessante il tutto, lo posterò come e si trattasse di un wip attuale, spero che perdonerete questo "imbroglio a fin di bene" E andiamo ad iniziare, dicendo che la costruzione di questo soggetto è andata in parallelo alla costruzione del ben più recente Hasegawa. ciu is better den uan --> Soggetto Come ero solito fare ho ridotto al massimo l’ uso di kit di aftermarket ho acquistato solamente un foglio decal della Eagle Strike per i 190 Lange Nase, mi attraeva particolarmente l’1 nero dell’ Oblt. Hans Dortenmann, 14 JG 26. Il velivolo 1 nero, werk n° 210003 era il 3° fw 190 D-9 consegnato, originariamente testato a Rechlin e quindi assegnato a Dortenmann, sopravvisse al conflitto, ma fu fatto saltare in aria dal pilota stesso, alla fine delle ostilità. Era colorato con il tipico schema del periodo, suprfici inferiori in RLM 76,superfici superiori in RLM 82-83. Uscito di fabbrica con il tettuccio di tipo dritto, fu in seguito modificato, installandone uno del tipo bombato. Hans Dortenmann Oberleutnant Hans Dortenmann nasceva l’11 dicembre 1921 a Weingarten nella regione del Württemberg. Stava servendo nell’esercito come soldato di fanteria nell’ aprile 1941, quando fu trasferto alla Luftwaffe, dove ottenne il brevetto di pilota. Allla fine dell’ addestramento, Dortenmann fu assegnato al 2./JG 54, sul fronte Orientale,con il grado di Leutnant. Si guadagnò la sua prima vittoria il 6 febbraio 1944, quando speronò un La-5. Il Fw 190 A6 di Dortenmann “7 Nero” ebbe gravi danni all’ala sinistra, ma ,nonstanta ciò, riuscì a rientrare al campo d’aviazione di Orscha-sud, dove atterrò con successo sulla pancia. La vittoria fu confermata da Ulrich Wöhnert ( 86 vittorie, RK) di cui era gregario. Il 10 giugno il 2. / JG 54 fu trasferito dal fronte Orientale a quello Occidentale, per riunirsi al III./JG 54. Durante le operazioni sul fronte Orientale Dortenmann aveva accumulato 14 (15) vittorie. Il 20 giugno 1944, fu nominato Staffelkapitän del 2. / JG 54 che divenne 12/ JG 54 il 10 Agosto. Dortenmann fu abbattuto vicino a Parigi il 26 giugno sull’ Fw 190 A8 ” 1 Rosso ” ma riuscì a salvarsi con il paracadute. Sul fronte di Invasione, Dortenmann abbattè 6 velivoli alleati. Alla metà di Agosto, il III./JG 54 fu trsferito in Gerania per un breve periodo di riposo e rieqipaggiarsi. Alla fine di Settembre il Gruppo ricevè il suo primo Fw 190 D-9, divenendo operativo 12 ottobre dopo solo poche settimane di addestramento. Su richiesta del Maggiore Nowotny (258 vittorie, RK-Br, ucciso in azione l’ 8 novembre 1944), il 9. / JG 54 ,al comando dell’ Oberleutnant Wilhelm Heilmann (34 vittorie) andò a Hesepe ed il 12. / JG 54, sotto il comando del Leutnant Dortenmann andò ad Achmer, dove iniziarono a volare missioni di protezione alle basi dei ME 262 del Kommando Nowotny fino al 25 dicembre, quando il III./JG 54 fu messo sotto il controllo operativo del Maggiore Karl Borris (l43 vittorie, RK) del I / JG 26 per l’ Operazione Bodenplatte. Il 29 dicembre, Dortenmann abbattè uno Spitfire della RAF nell’area di Münster,ma lo stesso giorno il III./JG 54 perse il suo Gruppenkommandeur Hauptmann Robert Weiss (121 vittorie, RK-El) oltre ad altri 12 altri piloti, in combattimento con Spitfires e Typhoons. Dortemann assunse la funzione di Gruppenkommandeur ad interim del III./JG 54 il 30 dicembre, e mantenne questo incarico fino all’ 11 febbraio 1945. Il 1 gennaio 1945, Dortenmann condusse il III./JG 54, durante l’ Operazione Bodenplatte, contro il campo d’aviazione di Bruxelles-Grimbergen, perdendo 12 dei suoi 17 piloti. Il 12. / JG 54 fu sciolto il 19 febbraio 1945 ed i piloti rimanenti furono distribuiti nelle rimanenti Staffeln del III./JG 54, a Dortenmann tocco il comando dell’ 11. / JG 54. Il 25 febbraio, il III./JG 54 fu assorbito dal JG 26 con Dortenmann 11. / JG 54 rinominata 14. / JG 26. Il 29 marzo 1945, L’ Oberleutnant Dortenmann fu nominato Staffelkapitän del 3. / JG 26.Gli fu assegnata la Ritterkreuz il 20 aprile 1945 per le sue35 vittorie. Durante questo periodo volò 28 missioni di attacco al suolo, distruggendo un aliante da trasporto, due aerei, una autobotte, sette autocarri, tre veicoli corazati trasporto truppa ed una postazione contraerea. Volò la sua ultima missione di combattimento il 27 aprile, abbattendo uno Yak-3 su Berlino. Hans Dortenmann sopravvisse alla guerra la guerra e morì 1 aprile 1973. In 150 missioni di combattimento, Hans Dortenmann fu accreditato di 38 vittorie, 16 sul fronte Orientale e 22 sul fronte Occidentale, incluso un bombardiere quadrimotore e sei Mustang. Registrò 18 vittorie con Fw 190 D-9 (W.Nr. 210 003), divenendo il pilota di maggior successo con questo velivolo. Materiali Vediamo un po’quali sono i materiali utilizzati per la costruzione del 190. Aftermarket: -Foglio decal eagle strike. Banca dei pezzi ( leggesi FW 190 D9 Revell/Haesgawa dove non altrimenti specificato) .-Timone di direzione . -Canopy del tipo bombato . -Pedaliera, da BF 109 G6 Hasegawa . -Decal strumenti da BF 109 G6 Hasegawa . -Canne mitragliatrici da 13 mm da BF 109 G6 Hasegawa. Parti copiate dal 190 Revell/Haesgawa (dove non altrimenti specificato) con stampi in silicone e riprodotte in resina: -Vani carrelli. -Portelli carrelli. -Guaine in pelle o tela cannoni 20 mm alari. -Pannello strumenti. -Consoles laterali. -Vano porta bagagli. -Pilone subalare. -Serbatoio ausiliario. -Seggiolino pilota (Aires) Parti modificate: -Pannellature in positivo asportate e reincise. -Scarichi motore aperti a mezzo fresa sferica. -Presa d’ aria portello armi fusoliera aperto a mezzo fresa sferica. -Cofanatura superiore forata per installazione armi da 13 mm. -Presa d’ aria compressore raccordata allafusoliera. -Terminale Antenna Morane in filo di rame. -Mozzo ruote migliorato. -Pneumatici appiattiti. -Vasca pilote accorciata mediante avanzamento paratia corazzata posteriore. -Elevatori distaccati e riposizionati in posizione leggermente a cabrare. - Ruotino di coda rotato. Parti autocostruite: -Leverismi pedaliera (plasticard) -Flap e relativo vano (plasticard) -Canne cannoni 20 mm alari ( tubi di rame) -Parte posteriore del motore visibile attraverso vano carrelli (plasticard, balsa, cotton fioc, un dado esegonale autofrenante, fili di rame rivestiti e non) -Indicatori alari carrello fuori (spezzoni di spillo) -Antenna radiogoniometro ( lamierino di rame) -Collimatore Revi ( plasticard, cristal clear, acetato) -Portacarte lato destro abitacolo ( lamierino di rame) -Tubo di pitot (tubo in rame, spillo) Vasca originale. Seggiolino Hasegawa a SX, quello Revell a DX, allafine ho copiato l' Aires. Avanzamento della paratia corazzata con conseguente riduzione della lunghezza della vasca. Copia in resina del pannello strumenti del FW 190D-9 Revel/Hasegawa Assemblaggio a secco della vasca. Vasca colorata con un fondo grigio, accanto alla stessa il seggiolino originale Aires, la cui copia in resina è installata nell’ abitacolo . Vasca assemblata e colorata. Si intravede la parte posteriore del motore autocostruita. Gli strumenti sono decal, ritagliati singolarmente da un foglio dedicato al BF 109 Hasegawa Taglio degli elevatori. [ Modificato da Michele Raus il 26/9/2012 14:55 ] |
|
» 25/9/2012 21:54 |
|
|
|
Re: FW 190-D9 Revell 1/32, Credo 1968? |
Generale di brigata
Registrato dal: 15/10/2011
Interventi: 1922
Da: Udine
Offline  
Livello: 36
|
|
Un grazie a Cesko e Kruaxi, troppo gentili, ma ndiamo avanti con il wip. Una curiosità a proposito delle decal, nella scatole erano doppie, evidentemente un errore, piuttosto scarne, pochi gli stencil,ma, udite udite, c' erano le savastiche! Credo una vera rarità trattandosi di un Revell. Naturalmente i pannelli sono stati reincisi, ho seguito quelli del modello, no ho voluto verificarne la correttezza. A dir il vero sono venuti un po' pesanti. per poi dedicarmi all' autocostruzione dei flap, un po' basici ( voglio essere ottimista!!!!!) interamente realizzati in plasticard. e per finire il pitot, in tubo di rame e spillo, i cannoni alari da 2 cm ( lo dico alla tedesca) e le cuffie in pelle o tela? che sigillavano l' apertura sul longherone alare, dalla quale fuoriuscivano le canne, copiata in resina dall' Hasegawa. Nel prossimo wip la colorazione. Ciao e buon modellismo, Roberto |
|
» 26/9/2012 19:01 |
|
|
|
Re: FW 190-D9 Revell 1/32, Credo 1968? |
Generale di brigata
Registrato dal: 15/10/2011
Interventi: 1922
Da: Udine
Offline  
Livello: 36
|
|
Proseguiamo con la colorazione, un leggero preshading e via con RLM 76 Gunze, e la prima rata della banda della difesa del Raich. Timone, prelevato dall' Hasegawa che aveva code per due versioni, in Gelb 04, rigorosamente danneggiato dal nastro per mascherare, ma verrà aggiustato in seguito. Leggera velatura di RLM 76 sulle ali, perchè l' abbia fatto è un mistero anche per me. Banda im fusoliera finita e timone ritoccato. Ali e timoni di profondita colorati a mano libera, niente Patafix questa volta. I verdi tedeschi di fine guerra non mi sono mai piaciuti. In seguito ho velato il più chiaro dei due con il più scuro, ed il piu scuro con il verde nero RLM70. Ed eccolo assieme al fratellino Rev-gawa che ha fatto anche da donatore di organi! Ho proceduto per un po' in parallelo, poi il vecchietto ha distaccato il giovincello. E dopo trepidante rimozione delle mascherine autocostruite, ecco a voi le croci alari, il bianco in foto spara tantissimo e nasconde i dettagli sottostanti. Parabrezza incollato giusto prima di procedere alla verniciatura della mimetica dorsale. Dorso dipinto. Per la separazioni tra i verdi e l' azzurro ho usato il Patafix,per mascherare. Sulle ali si possono notare che i toni brillanti dei colori originali, sono stati volutamente smorzati come descritto in precedenza. Macchioline lato DX,a mano libera. ...e lato SX. E per finire numero tattico e croce di fusoliera, anchessi dipinti coN mascherine autocostruite. Il bordo bianco dell' 1 non è centratissimo, ma la fotoè parecchio ingrandita. L' ultima puntata vedremo il modello finito, fotografato con luce narturale su basetta e sfondo boscoso vero, arrivederci all'ultima puntata. Ciao Roberto |
|
» 27/9/2012 20:58 |
|
|
Utenti online: 1 Utenti stanno visualizzando questa discussione
|
|
Ci sono 1 utenti online. [ Amministratore ] [ Staff ] 1 Utenti anonimi 0 Utenti registrati: |
|
|
|