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Nave Oneraria Romana |
Tribunus Augusticlavies
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Livello: 31
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Buongiorno a tutti. Vi presento un piccolo Wip mercantile. L'idea nasce dalla scoperta di questo sito http://www.finescrollsaw.com/freepatterns.htm che offre dei modelli per traforo scaricabili gratuitamente. Fra i modelli ho trovato questo Ho ripassato il tutto in autocad per riportare il disegno nella scala che mi interessava (1:100 circa), tuttavia strada facendo mi sono reso conto che il modello così come presentato non mi soddisfava, ed ho pensato bene di apportare delle modifiche, per poter dotare lo scafo di fasciame. quello che vedete di seguito quindi, andrà ricoperto interamente con listelli di noce. Per la mia esperienza è questo il processo piú difficile. Non l'ho mai fatto e ho paura di cominciare col piede sbagliato. I consigli sono dunque ben accetti. Per piegare i listelli userò questo sistema: bagnare le estremità del listello ed asciugarle viziandole con le mani sulla punta di un saldatore a penna da elettricista. E' uno dei metodi descritti sul libro di Vincenzo Lusci. Tuttavia lo scafo di questa nave ha una forma a "bagnarola" e il procedimento per fasciare lo scafo non è uguale a quello usato per i classici Galeoni del 600 e del 700. Ripeto i consigli sono Ben accetti. Ora qualche foto. La sezione del ponte La chiglia Lo scafo formato da tre sezioni di diverso spessore modellate con trapano cinese tipo Dremel Scafo e chiglia assemblati Ora devo partire col fasciame Che ne pensate? Saluti Alessandro -- |
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» 14/10/2008 10:30 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
Ammiraglio di divisione
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Ciao Alessandro...... Simpatico come soggetto!!!!!! Il consiglio della guida di Vincenzo Lusci.........io ne ho una che ha quasi 35 anni......va bene........però prima di mettere in piega i listelli io li rastremerei alla giusta misura ad entranbe le estremità. In questo modo .....essendo la larghezza del listello minore farai meno fatica a piegarli....ma.....soprattutto.....eviterai di doverli rastremare a piegatura avvenuta che non è ne semplice ne comodo. Io farei attenzione anche alla rastrematura del bordo che va a formare lo spessore del listello vero e proprio....solitamente.....è proprio la mancanza di rastrematura in questa parte che tende a far aprire i listelli verso il basso. Naturalmente ciò che ti ho appena suggerito vale soprattutto per la poppa e la prua che sono le parti con la curvatura più accentuata. Un valido espediente....che peraltro ricalca il metodo di costruzione vero......(sulle navi reali il singolo listone che andava a formare il fasciame molto difficilmente era in un pezzo unico).........è quello di dividere in due il listello a centro scafo e partire con una parte verso prua e con l'altra verso poppa.......questo metodo ti creerà molti meno problemi di posizionamento. Franco -- |
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» 14/10/2008 11:29 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
Tribunus Laticlavius
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Livello: 40
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Grande Caesar!!!!!! Un bel lavorone......attendo di vederlo finito!!! Ciao -- " Dove non giunge a coprire la pelle del Leone si deve cucire la pelle della Volpe" Strategos Lisandro -Sparta "Il valore non serve a nulla quando non si accompagna alla giustizia, e se tutti gli uomini fossero giusti, non ci sarebbe bisogno di essere valorosi." Agesilao II - Re di Sparta Matricola M+ 727 |
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» 14/10/2008 12:05 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
M+ Staff
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Da: Roma
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Livello: 54
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Caro Alessandro, sono contento che ci sia ancora qualcuno che fa navi in legno, come il sottoscritto taaaaaanti anni fa... Per esperienza ti dico che il fasciame è una brutta bestia, devi partire con il piede giusto altrimenti sono dolori (e risultati orribili). Per piegare i listelli lascia perdere il saldatore. In commercio c'è un apposito piegalistelli che funziona come un saldatore, ma ha la testa sagomata appositamente allo scopo. Ce ne dovrebbero essere un paio di tipi, uno con la testa cilindrica e un altro con un profilo sagomato come una C con una curvatura progressiva. I listelli vanno inumiditi dalla parte verso la quale devono essere piegati e poi, appoggiandoli su un piano, piegarli con il piegalistelli ben caldo appoggiato sopra. Altro particolare importantissimo, la rastrematura. Le estremità dei listelli devono essere appuntite, seguendo la linea delle curve dello scafo. Inoltre, sul lato minore, va asportata una cert parte di materiale per far sì che i listelli combacino l'un l'altro. In pratica devono avere una sezione con i lati piccoli inclinati. In pratica pensa a come sono fatti i legni di una botte, il principio è lo stesso. Spero di esseere stato chiaro, se hai difficoltà ci possiamo anche sentire per telefono. -- Ciao, Stefano. matr. M+ 2085 Quote: tutto ciò che è tondo si può fare con il tornio i miei modelli] |
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» 14/10/2008 12:27 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
Tribunus Augusticlavies
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Da: Palombara Sabina, ROMA
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Grazie a tutti per i consigli, ora ho ancora piu terrore ad iniziare!!!! Del piegalistelli conoscevo l'esistenza, che anche il libro di Lusci ne parla. Anche la rastrematura delle estremità sapevo che bisognava fare. Tuttavia quello che non riesco a capire è : "come faccio a capire quanto va rastremato un listello?" è una semplice stima? Stefano oggi pomeriggio, previa moglie e figlio, dovrei cominciare con i primi listellini. Penso che avere lo scafo pieno, anzichè le classiche ordinate, mi permetta anche di correggere eventuali errori. Cosa mi consigliate, riempire entrambe le fiancate contemporaneamente o procedere a riempirne prima una per intero e poi l'altra? Grazie di nuovo a tutti ed in particolare a Stefano per la disponibilità (il tuo num. ce l'ho, quindi se ne ho bisogno...... Tranquillo non ti chiamerò nè in orari di siesta ne di notte!). Di nuovo Grazie! Alessandro -- |
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» 14/10/2008 12:49 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
M+ Staff
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Da: Roma
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Livello: 54
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Prima di iniziare è meglio che ci sentiamo. Comunque ti allego un disegnino fatto al volo per spiegare meglio quanto ho scritto prima. Ovviamente le misure indicate sono approssimative, tanto per dare un'idea. Circa l'ultima domanda, è meglio procedere simmetricamente su entrambe le fiancate dello scafo, un listello per volta. Per capire quanto devi rastremare... provo a spiegartelo. Piazzi un listello di prova partendo dall'alto, togliendo circa 0,5mm a scalare 1/3 verso la prua e 1/3 verso poppa, tenuto con degli spilli. Accosti sotto un altro listello affiancato al primo, lo pieghi seguendo la curva dello scafo e vedi quanto si sovrappone senza forzature. Fai un segno a matita da dove inizia a sovrapporsi fino alla fine, rastremi e lo riprovi, fin quando non va bene. Così per ogni listello..... E' lungo e noioso, ma non c'è altro sistema. -- Ciao, Stefano. matr. M+ 2085 Quote: tutto ciò che è tondo si può fare con il tornio i miei modelli] |
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» 14/10/2008 13:11 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
Tribunus Augusticlavies
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Grazie delle spiegazioni Stefano. E' tutto piú o meno chiaro. In ogni caso non ho iniziato ancora nulla, quindi ti chiamerò prima di mettermi all'opera! Grazie ancora. Alessandro -- |
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» 16/10/2008 09:29 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
Capitano di corvetta
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Da: Terzo di Aquileia (UD)
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Ciao Alessandro Per me il legno è un perfetto sconosciuto comunque mi sembra di vedere un bel lavoro Ti seguirò per vedere come va buon avanzamento lavori Luciano -- Luciano Rizzato www.navymodeling.com |
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» 2/12/2008 18:32 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
Ammiraglio di divisione
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Cia Alessandro, un metodo che ho sentito per sapere con una certa approssimazione di quanto va rastremato un listello e' il seguente. Misuri la lunghezza dell'ordinata maestra, con un pezzo di corda. Dividi la lunghezza per la larghezza dei listelli che vuoi usare e cosi' scopri quanti listelli devi mettere nella sezione maestra. RIpetendo la misura della lunghezza delle ordinate (nel tuo caso una qualsiasi sezione della nave, visto che e' in legno pieno) e lo dividi per il numero dei listelli e scopri quanto deve essere largo un listello in quel punto della nave. Mettendo assieme tutte queste misure hai una approssimazione della rastremazione che devono avere i listelli. Questo per me e0 una approssimazione, perche questo metodo va benissimo per fare rastremazioni cilindriche, tipo le botti, ma sulle linee di uno scafo da solo un'idea. Conoscendo molti modellisti navali in legno, so che loro partono dalle linee del ponte nella stesura dei listelli, con o senza rastremazione, perche' in alcuni scafi i listelli piú alti richiedono poca rastremazione. Poi piegano i listelli successive e adagiandoli sullo scafo vedono di quanto vanno effettivamente rastremati e dove. Certo e' un metodo empirico, ma credo che sia meglio di niente. Sottolineo anche la smussatura da fare sui fianchi, come suggerito da Stefano. DIrei che e' essneziale per non avere aperture tra un listello e l'altro. Ciao, Rodolfo. -- |
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» 3/12/2008 16:43 |
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Re: Nave Oneraria Romana |
M+ Staff
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Da: Roma
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Un altro consiglio che mi sento di darti. Lasciando per ora l'argomento fasciame, anche il rivestimento del ponte è fatto con listelli. Uno dei difetti principali che ho visto sui modelli navali in parecchie mostre è dato dal "fuori scala" della larghezza di questi. Spesso vengono utilizzati, in scala 1/100, listelli larghi 4 o 5 mm per tutta la lunghezza del ponte, corrispondenti a degli originali di 40 o 50 centimetri, assolutamente inverosimile. Le tavole originali dovrebbero essere di circa 10/15 cm di larghezza e lunghe al massimo un paio di metri, quindi fatti due semplici calcoli. Un buon sistema per fare il ponte è il seguente: -vernicia di nero opaco i lati più sottili dei listelli prima del montaggio. Questo simulerà la pece che sigillava il ponte tra una tavola e l'altra. per me il legno migliore per questo lavoro è il bosso, comunque è meglio usare un legno chiaro che poi verrà scurito con l'anilina. -per simulare le giunte di testa tra una tavola e l'altra è sufficiente praticare delle tacche trasversali sul listello. Anche qui darai un po' di vernice nera. -fatto questo con un trapanino o una punta molto piccola fai dei forellini lungo le tavole per simulare la chiodatura (che era di legno) sui bagli. -poi dai una levigata con carta vetrata, passa una mano di mordente o anilina noce, che verrà assorbita dalla polvere di legno depositata nelle fessure, mentre la superficie piatta dei listelli rimarrà più chiara. finito questo, dai una mano di turapori per sigillare il tutto e poi passalo ancora con una leggera carteggiatura e lana d'acciaio. Risulterà una finitura opaca molto gradevole e duratura nel tempo. Se hai altri dubbi chiedi tranquillamente -- Ciao, Stefano. matr. M+ 2085 Quote: tutto ciò che è tondo si può fare con il tornio i miei modelli] |
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» 4/12/2008 12:02 |
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