Forum : Aerei ed elicotteri

Soggetto : Ansaldo SVA 5 1/48 FLY

 lananda :

9/2/2017 12:13
 Buon giorno,
l'altro giorno mi è saltata in grembo questa scatola che mi è stata regalata qualche anno fa, ma da perfetto ignorante in materia avrei bisogno di qualche dritta.
A prima vista sembra un buon modello senza grosse complicazioni: ha bisogno di qualche intervento correttivo o si può mettere assieme da scatola senza troppi patemi?
Mi posso fidare della tavola relativa alla colorazione stampate sul retro della scatola?

Ogni suggerimento è ovviamente benvenuto!
Ciao e grazie

 Lupo :

9/2/2017 12:33
 Ciao, ho anche io questa scatola, e anche quella dell'Early (che ho iniziato e temporaneamente "parcheggiato"); il modello mi sembra complessivamente buono, e comunque incommensurabilmente migliore dello SMER, che aveva ancora le istruzioni scritte in latino. Pe rquanto riguarda colorazioni e decals, invece, mi pare che qualche errore ci sia, anche se ora, a memoria, non ricordo bene: mi pare, ad esempio, che il primo soggetto avesse la grande bandiera dipinta in realtà solo su un lato della fusoliera, mentre su quello opposto c'era solo lo schema della Scuola; inoltre il "mottling" sulla superficie superiore dell'ala dovrebbe essere più o meno ipotetico, perchè mi pare che non esistano foto chiare di come tale verniciatura fosse precisamente nella realtà. Riguardo agli altri due esemplari dovrei avere qualche notizia ed immagne su un datafile che ho a casa, se hai un po' di pazienzastasera cerco di recuperarlo...

 lananda :

10/2/2017 10:00
 ....immaginavo che la faccenda della colorazione fosse incerta. ho fatto una breve ricerca su internet ma trovo quasi solo foto di modelli ed esemplari in museo.
Cerca pure con calma, tanto per ora mi serve solo capire se posso metterci mano così com'è o è meglio approfondire qualche aspetto.
Ciao e grazie

 Lupo :

10/2/2017 23:33
 Purtroppo non è che si trovi tantissimo materiale sugli SVA5, anche se è uno dei più rappresentativi aerei italiani... Saprai già che non esisteva uno SVA 5 "late", di per sé: quelli postbellici, più che altro, erano spesso bodificati con un radiatore frontale maggiorato. Questi avevano anche un doppio serbatoio dell'acqua sopra l'ala (le due bugne metalliche). Per quanto riguarda gli esemplari della scatola, è corretto il fatto che siano forniti privi d'armamento; il primo era in forza nel 1919 alla scuola di ricognizione; ti confermo che lo stemma circolare (controlla la scritta "Non ti fidar di me se il cuor ti manca", mi pare di ricordare ci fosse un errore nella scritta, non ho tirato fuori la mia scatola per verificare) era su entrambi i lati, mentre la bandiera da quello che sembra dalle foto dovrebbe esserci stata solo sul lato sinistro; per quanto riguarda il secondo esemplare: nonostante quello che lascia intendere la dicitura della scatola, era un esemplare militare, appartenente al "Gruppo sperimentale comunicazioni aeree"; il problema è che, dalla foto che ho trovato io sul Windsock, sembra che non avesse il radiatore frontale maggiorato, ma quello classico, del periodo bellico. Corretti i due serbatoi dell'acqua sopra l'ala. L'ultimo era un esemplare civile, della scuola di volo Breda nel dopoguerra; si trattava, pare, di un esemplare rimotorizzato con un motore Isotta Fraschini. Importante è ilo fatto che dalle foto tutti e tre gli esemplari avevano le ruote con i raggi in vista, prive dei copriruota. Su un sito modellistico ho trovato un commento secondo cui la fusoliera sarebbe troppo lunga di circa 5 mm, ma chissà... non mi fido mai di questi confronti sovrapponendo il pezzo a piani riferiti originali che chissà se poi sono proprio originali, o che magari nelle varie riproduzioni hanno perso un mm qua e uno là... In teoria anche le pannellature verticali incise in fusoliera sono errate, visto che la fiancata era un lungo, unico foglio di compensato; le linee scure visibili sui pochi superstiti sono in realtà file di chiodini. Invece il dorso era in più segmenti. Comunque sostanzialmente il kit mi sembra buono, io ho per ora montato la fusoliera e tutto è filato liscio. Per quanto riguarda il "mottling" dell'ala superiore di molti esemplari... è un bel problema: il fatto è che foto storiche CHIARE non mi risulta ce ne siano: c'è quella, famosa, dell'aereo di Allegri durante il raid su Vienna, ma non è che sia ottimale... la chiazzatura sembra molto fitta, ma non si capiscono bene i colori: io credo siano marrone e verde; il fatto è che tali mimetiche erano fatte solitamente sul campo, senza, verosimilmente, un vero standard; io , francamente, non vedo perché dovrebbero discostarsi da quella -originale- che si vede sul Balilla del Museo Caproni di Trento... Tanto per intenderci, nessuno degli SVA5 conservati ha l'ala mimetizzata, neanche lo SVA10 del Vittoriale. A proposito degli esemplari superstiti, fidati fino ad un certo punto nel prenderli come ispirazione: sono tutti aerei modificati a più riprese nel lungo servizio che prestarono nel dopoguerra... Credo che il più fedele dello standard di produzione sia quello del Vittoriale, ma, appunto, è uno SVA10...

 lananda :

11/2/2017 14:41
 Ciao,
tutto molto interessante.
Riguardo al "late" presumevo che si riferisse al fatto che le decals sono per esemplari post prima guerra, non ad effettive differenze di versione...santa ignoranza!
Per le decals ricordi bene: al posto di "FIDAR" c'è scritto "FIDER", cosa che unita alle altre incertezze mi farebbe propendere per il numero 2, che almeno ha un pò di colore....
Peccato per le ruote ma non credo che mi metterò a ricostruire un paio di ruote da biciletta.....per quanto riguarda i 5 mm...beh...hai già detto tutto tu:-D
Non mi resta che procurarmi il Windsock allora!
Ciao e grazie ancora per i preziosi chiarimenti!

 AndRoby :

11/2/2017 19:07
 Ciao!
Quoto al 100% quanto scritto da Lupo. Io ho le stesse due scatole in 72 e credo abbiano gli stessi pregi/difetti. Per la "late" avrei scelto anche io il Postale, il problema, secondo me, è cosa c'era sull'altro fianco. Purtroppo capitava spesso che le fiancate dello stesso aereo avessero differenze nelle colorazioni/decorazioni.
Ti segnalo inoltre che i Datafile sono attualmente due, c'è uno "SVA at war" che aggiorna un po' il N.40 dedicato al 5.
Per la differenza principale del radiatore, ti consiglio di vedere in rete foto dell'ottimo restauro dell'11721. L'aereo è stato restaurato mantenendo il radiatore allungato che di sicuro non aveva quando arrivò all'87a Squadriglia.
Se decidi di metterci mano sei il Benvenuto tra i GIS WWI, anche se farai un postwar.
Ciao!

 lananda :

12/2/2017 15:16
 Ciao,
grazie per le conferme e per i nuovi suggerimenti.
Ora vedo cosa riesco a reperire per schiarirmi del tutto le poche e ben confuse idee:-D
Ciao e grazie ancora ad entrambi!

 lananda :

13/2/2017 10:12
 Ciao,
riguardo alle pannellature sui lati, l'esemplare di Vigna sembra contraddire la faccenda del pannello unico: in almeno due punti si vede chiaramente la linea di giunzione e lo stacco delle venature tra un pannello e l'altro.
Che ne abbiano fatti un pò per sorta?
Ciao

 AndRoby :

13/2/2017 18:32
 Può essere, può essere tutto nei restauri....
Ma confermo, anche il Balilla era fatto così, un foglio unico per lato...
Pochi sanno che appeso a un muro del Museo e della Scienza e Tecnica di Milano c'è la fiancata di uno SVA della Serenissima, con tanto di Leone di San Marco....
Ciao!

 lananda :

13/2/2017 21:51
 quindi può darsi che per comodità o altri motivi sconosciuti abbiano sezionato il rivestimento?
Pensavo che si limitassero ad aggiungere il mancante risistemando al meglio il rimanente dell'originale, quindi è possibile che il rivestimento fosse talmente malconcio da doverlo rifare del tutto?
ciao

 Lupo :

13/2/2017 22:21
  Mah, vai tu a sapere. Secondo me è possibile sia che magari si sia trattata di una riparazione sul campo, magari di un danno da combattimento, sia che sia stato riparato in questo modo durante i restauri: tieni presente che l'aereo ha 100 anni, e , anche se a occhio la fiancata può sembrare robusta, ricordo che, quando ho avuto occasione di esaminare da vicino il Balilla e lo SVA di Trento, sono rimasto sorpreso nel vedere quanto sottile fosse in realtà il compensato della fusoliera; ad esempio, un limite dei Balilla costruiti su licenza in Polonia stava nel fatto che l'industria polacca non era in grado di produrre compensati sottili e leggeri come quelli italiani, e così gli aerei risultavano più pesanti di 50/60 kg rispetto a quelli di produzione Ansaldo. Ricorda inoltre che, come ti dicevo, anche questo esemplare è stato modificato nel dopoguerra, magari l'apertura della fiancata si rese necessaria per eseguire i lavori...

 Lupo :

13/2/2017 23:55
 Ferdinando, ti posto un paio di foto che ho fatto a Trento, magari ti possono tornare utili: la prima è la cosa del Balilla, in cui puoi vedere, appunto, quanto fosse sottile il rivestimento della fusoliera; la seconda è dello SVA5; può tornare utile per far capire che, secondo me, l'effetto della venatura del legno ricreata spesso dai non molti modellisti che so cimentano con gli SVA sia, molto spesso, assolutamente esagerato; l'aspetto, come vedi, è abbastanza uniforme...



 AndRoby :

14/2/2017 00:22
 Concordo anche sulla riproduzione esagerata dell'effetto legno sui modelli. Se da un lato è una cosa suggestiva, dall'altro è assolutamente uscire dalla scala e dalla realtà.
Altra cosa da tener presente è che l'Ansaldo costruiva principalmente navi ed era tecnologicamente avanzata nella lavorazione del legno. La scelta di questo materiale per gli aerei non é stata di certo casuale.

 lananda :

14/2/2017 10:38
 Ricevuto! Qui più che venature sembrano pennellate di colore....come sta scritto sulle decals "Non ti fidEr...":-D
Grazie ancora ad entrambi.
Ciao

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