Forum : Ro.Ber.To

Soggetto : Pz. Kpfw. IV ausf. G - primi lavori e problemi

 GP1964FG :

8/1/2017 19:04
  Ho incominciato da qualche giorno i lavori, pur con le solite difficoltà "logistiche" note agli amici.

Inserisco qualche foto: link


Per rispondere all'amico che voleva vedere com'è il kit Italeri, dico che ....vale quello che paghi! Se si confronta con il kit Dragon, non c'è storia, a vantaggio del cinese. In definitiva, l'Italeri, nonostante sia dichiarato sulla confezione come "fully upgraded mould", è sempre il vecchissimo Panzer IV ausf. F/F2/G della Casa, con qualche ritocchino e assottigliamento, e con 3 stampate aggiuntive prese da qualche kit di Pz. IV ausf. J, con i cingoli a maglie separate in plastica e vari pezzi aggiuntivi. Di positivo c'è che dalla scatola si possono ricavare diverse versioni; anche se non c'è scritto, ci sono pezzi per l' F2, il G, l' H e il J....di negativo c'è che i pezzi hanno la loro età, con sbavature di fusione, piccoli ritiri, e segni di estrattori (in particolare, sulla piastra posteriore, vicino ai tendicingolo, ho tribolato per carteggiare, nel ridotto spazio, due cerchietti ben visibili...). Inoltre, il livello del dettaglio è molto inferiore al concorrente cinese; mancano parti secondo me importanti come la corazzatura aggiuntiva sulla trasmissione, vicino alla ruota motrice, o la corazza aggiuntiva sul cielo della torretta, per non parlare di viti e bulloni che nel kit Dragon sono riprodotte anche dove secondo me mai nessuno potrà vederle, mentre nel modello italiano mancano anche dove sono assolutamente visibili....in definitiva, ho da tribolare un po', però, dato che ho poche speranze di gloria  ;-) , almeno ci gioco un po'...

Ciao
Gianfranco

 Mario Bentivoglio :

8/1/2017 19:38
 Dai, che alla fine ne tirerai 'fuori0 un bel modello nonostante qualche pecca dovuta all'età del kit.
Ce l'ho anch'io la vecchia scatole dell' 'H' e con qualche intervento di autocostruzione non viene affatto male.
Non mollare...avanti così !!!
:-)
ciao
mario

 Nicola Del Bono :

9/1/2017 09:34
 dai, non ti abbattere....il soggetto è troppo bello...ho trovato in rete questa foto (forse la conosci già) ma temo non ci sia altro relativo al pzkg IV



ciao, Nicola

 MG42 :

9/1/2017 09:40
 Gianfranco nn ti scoraggiare,un consulente come Nicola nn e' da tutti.
Ti ricordo di mettere il link all'album.

ciao
enrico

 Antonio 13 :

9/1/2017 10:18
 Gianfranco, mandami un indirizzo mail, ti invio qualcosa.

 GP1964FG :

9/1/2017 16:13
  Grazie a tutti voi per il sostegno! E' bellissimo che persone competenti, esperte e magari impegnate in concorsi "veri", stiano tutte qui a dare una mano, in modo assolutamente gratuito, ad uno che in definitiva non conoscono nemmeno! E pensare che in giro c'è tanta gente che vale molto meno e che si autocelebra.... 
Come dicevano quelli della Divisione M....BOIA CHI MOLLA !  Io non mollo, state tranquilli.

Per Nicola: in effetti quella è l'unica foto del Panzer IV della Divisione M su Internet. Ho trovato qualcosa sul Panzer III ausf. N e sullo Sturmgestutz, ma non molto. La foto che mi hai inviato ha una risoluzione migliore di quella da me scaricata, per cui è utilissima. Il mio modello si ispira proprio a tale foto.

Per Antonio: grazie ancora per la documentazione

Per Enrico: scusa l' OT, ma come si fa per creare una scritta "link" attiva, che rimandi direttamente alla galleria? Io riesco a copiare tutto l'indirizzo e ad inserirlo nel messaggio, ma così è scomodo per chi deve visionare.... inoltre, posso inserire le foto nei messaggi, o è preferibile inserire solo il link?

Grazie
Gianfranco

 GP1964FG :

10/1/2017 18:40
  O.T.
Per Enrico: ho risolto per il discorso del link!
Posso comunque inserire qualche foto nei messaggi, o solo il link?

Per Nicola: c'è un'altra foto sul sito zimmerit.it , credo che sia di un'altro carro o è stata presa in un'altro momento...ci sono anche due miliziani seduti sui portelli della torretta, che secondo me hanno il fez nero....il marconista ha una divisa nera, e potrebbe essere un carrista tedesco...se così, potrei fare una bella scenetta (se riesco a dipingere decentemente i figurini), proprio in tema con RO.BER.TO.

Grazie
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

15/1/2017 20:19
 Eccomi...allora intanto ti  giro un altra foto di PZKW IV (on so se sia la stessa di Zimmerit che citavi), spero quantomeno in risoluzione migliore...sulla destra (nell'altra foto troncata) dietro ad uno stug si vede un altro PZKW IV...



in generale in tutte le foto mi è sembre sembrato di vedere solo equipaggi Italiani, tieni presente che in l'abbigliamento era eterogeneo..ad esemipo a volte sotto la divisa grigio verde c'era la camicia nera (uniforme da campagna della milizia), a volte veniva utilizato il fez...alcuni autori ipotizzano anche l'uso di uniform inere stile tedesco a volte (ma non c'è documentazioen scritta a proposito..)

infine dalla varie foto in BN sembrerebbe proprio che l'azzurro del rombo fosse bello carico, vivido...ma occorerebbe anche sapere bilanciamento/esposizione delle stesse...ma direi che decals revell/Italeri non siano poi così lontane dalla verità...

ciao, Nicola

 GP1964FG :

15/1/2017 21:39
  Si, è questa la foto riportata su Zimmerit. Ne ho trovata una versione a buona risoluzione, che ho preso come riferimento.
Una cosa che non riesco a stabilire con sufficiente certezza da questa foto è se la corazzatura aggiuntiva da 30 mm posta sulla parte frontale della casamatta (che copre il globo della mitragliatrice e il visore del pilota, per intenderci...) è imbullonata o saldata...poichè analoghi mezzi della 16^ panzer forniti presumiblmente nello stesso periodo (fine Aprile - Maggio...) avevano tale piastra imbullonata, ed era imbullonata anche su alcuni ausf. H early, mi viene tale dubbio. Il kit Dragon 6594 (Pz. Kpfw. IV ausf. G April May 1943) la dà saldata, in due pezzi divisi proprio in corrispondenza dell'installazione della mitragliatrice, Italeri dà un'unica piastra liscia...non ci metto niente ad aggiungere qualche bullone, inoltre ho fatto il taglio per "movimentare" un po' tale parte.

Ciao
Gianfranco

 MG42 :

16/1/2017 07:29
 
Quote:
GP1964FG ha scritto:  O.T.
Per Enrico: ho risolto per il discorso del link!
Posso comunque inserire qualche foto nei messaggi, o solo il link

Grazie
Gianfranco


Nei post carichi tutte le foto che vuoi ma, cmq devi prima inserirle nel tuo album personale coerente alla campagna

ciao
enrico

 raf :

18/1/2017 09:53
  Caro Gianfranco,sono contento di trovarti qui al lavoro e ti auguro di cuore un buon lavoro,preciso come sei tu sono certo che dal cappello a cilindro uscira' un oggetto piuì che bello,di nuovo buon lavoro,Raffaele

 GP1964FG :

21/3/2017 16:59
  Continuano i lavori intorno al mio panzer, anche se non riesco a essere veloce e purtroppo sono ancora lontano dalla conclusione, mentre altri hanno già terminato. Comunque, tengo duro, e faccio di tutto per portare avanti la costruzione di un modello almeno presentabile.
In verità, ho avuto la forte tentazione di buttare via tutto, e magari ripartire da zero comprando il kit Dragon. Ma, a parte reperire il kit specifico, mi rode aver perso tanto tempo e tanti soldi su questo benedetto Italeri, e non riuscire nemmeno a finirlo....
A parte i discorsi già fatti sulla scarsa qualità delle stampate, piene di bave, di segni di estrattori anche su particolari minuscoli, addirittura con parti (come le balestre e i carrelli) con evidenti difetti di allineamento di stampo e controstampo (si dice così....boh), per cui tra la parte anteriore e quella posteriore di ogni pezzo c'è uno "scalino" di almeno 0,5 mm.... la mazzata finale l'ho avuta nel montare la torretta. Come potete constatare dalle foto, la parte inferiore (quella che si incastra sullo scafo) ha due parti della scudatura che dovrebbero unirsi alla parte superiore creando uno spigolo netto e preciso; invece queste due "alette" di plastica hanno un'angolo più stretto della parte superiore, più aperta, per cui l'unione dei due pezzi lascia un evidentissimo scalino! Ho dovuto ritagliare due guancette di plasticard, adattarle, stuccarle....
Infine, ho scoperto che il kit, dato per realizzare la versione H, in realtà è .... un fritto misto di pezzi, che forse va bene per un Ausf. J (montando i pezzi giusti e facendo qualche correzione e modifica), ma che da scatola non va bene per un Ausf. H, soprattutto dei primi lotti, o un G late, come il mio soggetto.
La Casa italiana, in questo kit e in altri da esso derivati, ha messo i rulli portacingoli delle ultime versioni, quelli senza gomma! Avranno pensato "tanto, davanti, ci sono gli schurzen che li coprono..." . Ma gli schurzen sui lati dello scafo sono stati portati solo da alcuni carri, e per un periodo abbastanza breve, e spesso venivano persi, o smontati. I Panzer IV in Italia ad esempio non mi risulta li avessero (non venivano proprio montati), avevano solo le protezioni intorno alla torretta. 
In definitiva, ho fortunatamente trovato un vecchio kit Italeri che aveva ancora i rulli giusti, e ho dovuto cannibalizzare quel modello.
Altri lavori di modifica e miglioria sono necessari per realizzare un ausf. G prodotto nel Marzo - Aprile del 1943. Ormai era stata avviata la produzione (ad Aprile) dell' H, per cui gli ultimi G avevano tutte le caratteristiche della versione successiva, e di fatto erano (quasi) indistinguibili. In particolare, vennero montate delle piastre aggiuntive, che inizialmente erano saldate, poi imbullonate, infine, vennero prodotte le lamiere da 80 mm e quindi vennero "integrate" nella corazzatura principale. Sul modello stranamente c'è solo la piastra aggiuntiva davanti alla casamatta (abbastanza semplificata) ma non c'è quella davanti alla trasmissione e nemmeno sul cielo della torretta....inoltre mancano anche quelle a protezione delle uscite della trasmissione, vicino alle ruote dentate motrici, molto evidenti sui mezzi del periodo e rivettate (per questo mi servono i rivetti ....).

Ecco il link all' ALBUM

Ogni critica o suggerimento è ben accetto....anche quello di buttare tutto e darmi all'ippica 

Ciao
Gianfranco

 Nicola Del Bono :

21/3/2017 17:25
 Non mollare!!! tutta la mia comprensione....ma a questo punto devi continuare...

PS e poi bella la canna ;-)

ciao, Nicola

 ABC :

21/3/2017 18:38
 RESISTERE!

Alessandro :-) :-) :-)

 El-Condor :

22/3/2017 11:05
 Non ripeto ciò che ti ho detto in privato, però mi associo agli incitamenti a proseguire.

La chiusura della Campagna è lontana e dovresti farcela nonostante le difficoltà che incontrerai.

Ciao da Agostino

 raf :

27/3/2017 10:53
  ..chi inizia come si dice e' a meta' dell'opera,per questo mi permetto di dirti..CONTINUA,avrai grande soddisfazione,Raffaele :-) :-) :-) :-)

 mario :

27/3/2017 15:04
 Nel lontano 2011 avevo postato solo le informazioni relative ai veicoli StuG III, ma avevo preparato anche quelle per carri, che andrebbero aggiornate con le ultime pubblicazioni (come minimo Panzer Tracts 4-3 e i libri di Craig Ellis):

https://www.modellismopiu.it/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=120805&forum=103&start=0&viewmode=flat&order=0

Ho fatto un controllo incrociato tra le caratteristiche esteriori dei veicoli corazzati tedeschi consegnati alla divisione corazzata “M” visibili nelle fotografie d’epoca, ho stimato la probabile data di produzione e ho estrapolato le caratteristiche non visibili che probabilmente dovrebbero dovuto avere. Come è noto le modifiche non avvenivano contemporaneamente in tutte le fabbriche che producevano un veicolo, e non su tutti i veicoli nella stessa catena di montaggio, quindi per queste osservazioni resta valido il principio generale che quello che non si vede non è sicuro al 100% e comunque non è necessariamente valido per tutti i veicoli consegnati.
Se qualcuno fosse a conoscenza di ulteriori fotografie oltre a quelle riportate in bibliografia, sarei molto felice di vederle per correggere e implementare questo lavoro.
Nell’articolo su Storia Militare 133 di Filippo Cappellano è riportato che “…Ai primi di maggio (1943)… arrivarono a Chiusi i materiali d’armamento tedeschi (carri armati, semoventi d’assalto….”
I veicoli corazzati erano:
12 Panzerkampfwagen IV ausfurung G
12 Panzerkampfwagen III ausfurung N
12 Sturmgeschutz III ausfurung G
Dalla combinazione delle diverse caratteristiche (che elenco più sotto) è confermato che i veicoli erano nuovi e appena prodotti:
i PzIV sono stati prodotti molto probabilmente nel mese di marzo 1943 da una delle tre case produttrici, Krupp, Vomag oppure Nibelungewerk;
i Pz III sono stati prodotti molto probabilmente nel mese di marzo e aprile 1943 dalla Miag;
la produzione degli StuG III è abbastanza complessa e, anche se sono i veicoli di cui conosco più fotografie, li sto ancora studiando.
Comunque i 12 Sturmgeschutz III ausfurung G della 16° Divisione SS “Reichsfurher” ripresi nelle strade adiacenti a Piazza del Popolo a Roma nel gennaio 1944, non sono gli stessi precedentemente appartenuti alla Divisione M.
L’identificazione dei PzIII si basa su tre fotografie, quella dei PzIV su una sola (!) e quella degli StuG su nove fotografie.


PzIII Ausf. N
I panzer III Ausf. N sono stati prodotti in due serie: l’ultimo veicolo della prima serie (iniziata per completare tutti i panzer III ancora sulle catene di montaggio con cannone da 75mm corto in sovrannumero perché la produzione dei PzIV era passata la cannone da 75mm lungo), chiamata Einmalige Serie da Jentz & Doyle, è stato prodotto nell’ottobre 1942; quindi è improbabile che i panzer della divisione italiana appartenessero a questa serie. Della seconda serie, Auslauf Serie (ordine rimanente dei Pz M da completare come N) sono stati prodotti 82 veicoli dalla MNH tra l’aprile e l’agosto 1943, e 85 veicoli dalla Miag tra il febbraio e l’agosto 1943. Come ho già scritto i Pz III molto probabilmente appartengono alla Auslauf Serie, e sono stati prodotti nel mese di marzo e aprile 1943 dalla Miag, visto che la MNH ad aprile aveva appena iniziato la produzione dei PzIII.

Torretta:
La torretta, armata con il cannone da 7.5cm L/24, presenta una disposizione dei bulloni differente dalle versioni precedenti, dovuta al differente fermo posteriore del cannone e dal diverso sistema di mira. Oltre a questi bulloni, sono possibili due diverse configurazioni degli ulteriori bulloni presenti sul tetto della torretta. Le due configurazioni sono ben visibili nei disegni su Panzer-Tracts 3-3. Non so quale configurazione fosse presente sui veicoli in questione.
Il visore frontale destro non è più installato sui PzIIIn e neanche i visori laterali.
Sui lati della torretta sono presenti i lancia fumogeni. Nelle foto degli StuGIII sono chiaramente scarichi, in quelle dei PzIII e PzIV non è visibile in che condizione siano.
La cupola del capocarro è il modello con spessori aumentati e portello singolo.
Sulla torretta sono montati gli Schurzen, mentre non sono montati sullo scafo, nè sono presenti i supporti.

Scafo:
La corazza frontale della sovrastruttura è priva delle aperture per i periscopi del pilota, mentre è presente la corazza distanziata Vorpanzer.
Non sono presenti i portelli laterali d’emergenza.
Nelle foto si vede chiaramente l’ombra di alcune maglie di cingoli sullo scafo laterale, che potrebbe far pensare alla presenza di supporti per i cingoli di riserva tra le ruote e i ruotini di rinvio, ma ad un’analisi più attenta sono solo l’ombra delle maglie dei cingoli superiori.
Non sono in grado di stabilire se sia presente l’anello corazzato di protezione alla base della torretta.
I portelli d’ispezione ai freni sono a sportello singolo e senza cerniera.
E’ presente il supporto per 15 maglie di cingolo di riserva sullo scafo frontale. I cingoli di riserva sui PzIII sono verniciati di un colore più scuro della vernice di fondo dei mezzi (RAL 7028) probabilmente perché sono verniciati con rosso minio antiruggine (RAL 8012).
I cingoli sono il modello Kgs.61/400/120, cioè con la predisposizione delle maglie antiscivolamento su terreni ghiacciati.
Non conosco foto in cui siano visibili i veicoli posteriormente, quindi le informazioni successive non sono basate su evidenze fotografiche.
I portelli d’ispezione del vano motore dovrebbero avere una singolo sportello e i pannelli corazzati rialzati per l’areazione.
Dovrebbe essere presente un semplice gancio di traino posteriore.
Dovrebbe essere presente la predisposizione per guadi profondi, che consiste di:
marmitta cilindrica con valvola superiore:
foro sui tre pannelli corazzati rialzati e sui due pannelli corazzati rialzati per l’accesso alle ventole;
deflettore metallico per allontanare il flusso d’aria dal terreno non presente;

Distribuzione degli attrezzi:
Non è presente la tromba sul copricingolo sinistro.
Le aste per la pulizia della canna sono collocate verticalmente sulla parte anteriore del copricingolo sinistro.
La cassetta degli attrezzi è montata sul copricingolo sinistro.
Le due ruote di scorta sono montate sul copricingolo sinistro.
Il martinetto di sollevamento è montato sul copricingolo sinistro al posto della configurazione più comune con l’estintore Tetra.
Sono presenti i due fanali anteriori modello Bosch.
Delle luci posteriori dovrebbe essere presente la luce impermeabile cilindrica sul retro del copricingolo sinistro e non essere installa la luce di posizione sul copricingolo destro, nè l’incasso nella parte mobile del copricingolo.
Nelle foto del Bundesharchiv pubblicate in “… come il diamante” di S. Combatti e M. Nava pag. 120-125 si vede un PzIII Ausf.N (il 12 0 13 settembre secondo gli autori) in sosta con sei taniche appoggiate in diversi punti del veicolo e il simbolo della Divisione Corazzata CC.NN: “M” cancellato con una vernice più scura della colorazione di base del carro.
PzIV Ausf. G

Torretta:
Sono presenti i lancia fumogeni (installati solo tra febbraio e giugno 1943), non è visibile il colore e se sono carichi; probabilmente sono color giallo sabbia RAL 7028.
Il cannone è lungo 48 calibri, il freno di bocca è a due camere, con estensioni laterali ridotte.
Dovrebbe già essere stato eliminato (dal marzo 1943) lo sportellino circolare per le segnalazioni sul tetto della torretta (non visibile).
Dovrebbero essere già stati eliminati i visori laterali (particolare non visibile) e il visore frontale destro.
Non è presente l’anello circolare per montare la MG antiaerea sulla cupola del capocarro.
La cupola ha il portello superiore in una sola parte.
Sembra sia montato l’anello circolare a protezione della base della cupola, che invece dovrebbe essere presente sui veicoli prodotti successivamente all’aprile-maggio 1943. Ma non si vede chiaramente nelle fotografie.
Gli Schurzen sono montati solo sulla torretta, mentre non sono montati attorno allo scafo, né sono presenti i supporti. Gli Schurzen sui PzIV appena prodotti sono stati installati da aprile 1943 e sono stati aggiunti “sul campo” a veicoli precedenti.
Le modifiche relative all’installazione dell’antenna radio sono un po’ complesse: dovrebbero essere ancora presenti le due strisce di legno montate lateralmente al contenitore sul retro della torretta per abbattere l’antenna quando la torretta gira in senso antiorario (anche se con l’installazione degli Schurzen sono inutili). E’ presente una piccola barra metallica saldata sulla destra della mitragliatrice per abbattere l’antenna quando la torretta ruota in senso orario.

Scafo:
Il carro è chiaramente un Ausf. G, con le ruote motrici uguali al Ausf. F, le ruote di rinvio saldate, e quattro ruotini in gomma. I mozzi dei rulli sono di modello “intermedio”.
I portelli del pilota e dell’operatore radio sono privi dello sportellino circolare per le segnalazioni visive. La protezione intorno agli sportelli è ancora quella composta da 5 barre metalliche.
E’ presente il supporto per le dieci maglie di cingolo di riserva sul fronte dello scafo (anche questo di primo modello) ed i supporti per montare ulteriori sette maglie di scorta orizzontalmente sul fronte del carro. Le maglie di riserva, a differenza di quelle presenti sui PzIII, sembrano giallo sabbia, come il veicolo.
Il portello rialzato sopra il vano motore dovrebbe essere il modello saldato con i lati inclinati (non visibile).
I portelli di accesso al vano motore dovrebbero avere la modifica Tropen (quindi le feritoie di aereazione sono presenti) (non visibile).
Lo sportello per l’accensione a basse temperature dovrebbe essere presente sulla piastra posteriore verticale ed il coperchio dovrebbe essere di tipo saldato (non visibile).
Sono ancora presenti i visori laterali sullo scafo, eliminati dal giugno 1943.
L’antenna radio è ancora montata sul lato destro della sovrastruttura, mentre sarà montata sulla sinistra del vano motore a partire dai veicoli prodotti a maggio 1943.
La corazza aggiuntiva di 30mm sulla parte frontale dello scafo saldata, mentre la piastra addizionale sarà imbullonata a partire dall’aprile 1943. I fori per i periscopi del pilota non sono presenti e la corazza addizionale copre l’area dove si dovrebbero trovare i due buchi. Intorno al supporto sferico della mitragliatrice la corazza addizionale e divisa in due parti.
Probabilmente la marmitta per il motore ausiliario per la rotazione della torretta ha lo scarico rivolto verso il basso (non visibile) (anche per questo dettaglio ho dei dubbi).

Distribuzione degli attrezzi:
E’ presente la cassetta per i due rulli di scorta sul copri cingolo sinistro. La cassetta è il primo modello, poco profonda.
Le aste per pulire la volata sono quattro e sono montate tutte assieme sul lato sinistro del vano motore, lateralmente.
Il badile dovrebbe essere rivolto verso l’avanti, da maggio sarà rivolto all’indietro (non visibile).
Il blocco di legno che fa da base al martinetto non è presente, ma ci sono i supporti in metallo.
La disposizione del martinetto, dell’accetta e dell’attrezzo per la manutenzione delle maglie dei cingoli non è visibile ma dovrebbe essere: martinetto da 20t, e ascia con la lama rivolta verso l’interno (devo riconoscere che non sono molto sicuro al riguardo).
Sul lato destro del carro è presente il supporto in legno per l’antenna ribaltata e non sono installati i filtri esterni cilindrici (presenti a partire dall’aprile 1943).
Le luci Bosch sono due, una per copricingolo, da aprile 1943 inizia ad essere montata solo quella sinistra.
La luce posteriore è una singola Abstandsruecklicht rettangolare montata sul copricingolo sinistro.

Sturmgeschutz III G

Da quello che si vede nelle fotografie, gli StugIII italiani appartengono ad almeno tre diversi modelli.
Su una fotografia si legge il numero di serie 92270 sulla sinistra della sovrastruttura. Questo numero rientra nella produzione Alkett del mese di aprile 1943.

Questo veicolo dovrebbe essere caratterizzato da:
La piastra frontale da 80mm (che si vede anche in altre fotografie).
Sul fronte della sovrastrutture la corazza è di 50mm con 30mm di corazza addizionale imbullonata; dal lato del pilota sono presenti otto bulloni, che coprono i periscopi (visibile).
Le piastre laterali dello scafo prolungate in aventi e forate per il traino (visibile).
Portelli d’ispezione ai freni con due ante che si aprono lateralmente, trattenute da ciascuna da due piccole cerniere (nella fotografia in cui si vede la corazza frontale da 80mm questo tipo di portelli si riconoscono chiaramente, ma nella fotografia in cui si legge il numero di serie mi sembra di riconoscere i portelli di ispezione ai freni con una sola anta incernierata verso la prua del mezzo, se fosse così il veicolo apparterrebbe ad un’altra serie di produzione e complicherebbe tutto).
L’estrattore di fumo dovrebbe essere sulla parte posteriore della sovrastruttura (non visibile); il supporto per le maglie di cingolo di riserva dovrebbe poter contenere sei maglie di riserva sul lato sinistro e quattro sul lato destro;s e invece il veicolo fosse stato costruito prima di febbraio 1943 l’estrattore di fumo i troverebbe ancora sul tetto della sovrastruttura e il supporto per le maglie dei cingoli potrebbe contenere fino a 13 maglie.

Un veicolo mostra la seguente configurazione:
La piastra frontale da 50mm con corazza da 30mm imbullonata (visibile).
Sul fronte della sovrastrutture la corazza è di 50mm con 30mm di corazza addizionale imbullonata; dal lato del pilota sono presenti sette bulloni, che coprono i periscopi (visibile).
Portelli d’ispezione ai freni con due ante che si aprono lateralmente, trattenute da ciascuna da due piccole cerniere.

Un altro veicolo mostra invece la seguente configurazione:
Piastra frontale da 50mm con corazza da 30mm imbullonata (visibile).
Corazza addizionale imbullonata dal lato del pilota mediante otto bulloni, che coprono i periscopi (visibile).
Portelli d’ispezione ai freni con due ante che si aprono lateralmente, trattenute da ciascuna da due piccole cerniere.

In una fotografia che ritrae da dietro uno StuGIII si vede chiaramente l’estrattore di fumo sul retro della sovrastruttura, ma non sono in grado di associare questa caratteristica a quelle della parte anteriore del veicolo.
Due lancia-granate nebbiogene tripli di colore più scuro del resto del veicolo, (visibile);
Canna del cannone scura, probabilmente verniciata nella caratteristica vernice smaltata per alte temperature, di colore grigio medio (visibile);





Le caratteristiche comuni a tutti i veicoli dovrebbero essere:
Due serrature con piccolo coperchi sui portelli d’ispezione ai freni (visibile).
Deflettore centrato daventi al visore del pilota (visibile).
Fermo del cannone assente (visibile);
Supporto per maglie di cingoli sul fronte del veicolo assente (visibile);
Ganci per sollevare la sovrastruttura saldati sui lati della corazza frontale della sovrastrutture e occhielli ad U saldati sui lati della piastre laterali della sovrastrutture (visibile).
Sul tetto è presente lo scudo per la mitragliatrice (visibile).
La cupola del capocarro è priva di deflettore anteriore. Il portello del capocarro aperto rimane a 45° (visibile).
La piastra posteriore dello scafo e divisa in cinque segmenti separati da tre bulloni a testa conica (non visibile).
Il tetto della casamatta è fissato alle pareti laterali mediante viti a spacco (visibile).
Il portello sul tetto è diviso in due parti e si apre fronte-retro (visibile), la serratura è sull’anta posteriore (non visibile);
Il portellino per Flap per il telescopio a forbice con una maniglia separata per l’apertura (non visibile);
Periscopio del cannoniere con corazza scorrevole che copre l’apertura sul tetto della camera di combattimento (visibile);
Non sono installati gli Schurzen (visibile);
No è applicator lo Zimmerit (visibile);
Il mantelletto è il modello saldato con cinque lati squadrati (visibile);
Dovrebbe essere presente un grosso deflettore di lamiera che nasconde completamente alla vista le marmitte (non visibile);
Non dovrebbe essere presente nessun gancio di traino posteriore (non visibile);
Le ruote motrici hanno il mozzo corazzato che copre i bulloni (visibile);
Turri i ruotini di rinvio sono gommati (visibile);
I cingoli sono il modello ATL 05/SK23, con quattro intagli (visibile);
Il freno di boccha è il modello a due camere, con estensioni laterali ridotte. (visibile);
E’ presente la luce Notek sulla piastra frontale dello scafo (visibile);
Sul copricingolo posterior sinistro, privo di incasso, è installata la luce di coda cilindrica impermeabile (visibile);
No è presente la luce stop sul copricingolo posteriore (visibile);
Il copricingolo è orizzontale e senza pieghe o angoli nella parte centrale (visibile);
Sono presenti dei corti parafanghi anteriori e posteriori ai copri cingoli (visibile);
I copri cingoli sono sorretti da due braccetti tubolari al primo e quarto posto, e due supporti a T uno al centro della sovrastruttura e uno alla fine (visibile);
Le piastre superiori e posteriori al vano motore portebbero essere sia ad incastro, sia semplicemente ravvicinate (non visibile);
Dovrebbero essere presenti due ganci di traino ad S sul copri cingolo destro, riposti dietro il secondo braccetto di supporto a T (non visibile);
L’estintore Tetra è montato diagonalmente sul copricingolo (visibile);
Non sono sicuro che l’ascia sia presente sul copri cingolo destro, potrebbe non essere intallata (non visibile).
Il piede di porco si trova tra il 3° e 4° supporto del copri cingolo (visibile);
Non dovrebbe essere presente il cilindro antipioggia per il periscopio del puntatore (il periscopio di mira non è mai visibile nelle fotografie ed il portello scorrevole è chiuso);
Sopra il vano motore dovrebbero essere presenti di blocchetti di acciaio piccoli o grandi per fermare i portelli di accesso al motore e alle ventole prima che raggiungano la posizione orizzontale (piccolo o grandi)
Le due basi per l’antenna (quella di destra è usata solo sui veicoli comando) ha due viti visibili solo sulla lato sinistro (non visibile);
Sono presenti le feritoie circolari invece che i visori laterali (visibile);
Dovrebbe essere presente un portellino bombato sullo scafo posteriore trattenuto da quattro bulloni (non visibile).



Le mie fonti sono:
per quanto riguarda la storia della divisione corazzata "M" l'articolo di Filippo Cappellano su Storia Militare, numero 133;
per le foto dei veicoli italiani: l'articolo (foto dei PzIV e StuGIII), l’articolo di B. Benvenuti su Storia militare numero 2, "La meccanizzazione dell'esercito fino al 1943" di Ceva e Curami (foto di tutti e tre i mezzi corazzati), “… come il diamante – I carristi italiani 1943-45” di Combatti e Nava, e c'è anche una foto di un PzIV sul libro di Nicola Pignato "I carri dell'Asse", inoltre ho alcune foto di StuGIII trovate in rete di cui non ricordo l'origine;
per l'identificiazione delle caratterisitche: Panzer Tracts di Jentz & Doyle (volumi 3-3 e 4 in questo caso), "Sturmgeschutz III" di Muller & Zimermann, "PzKpfw IV at the front" Vol3Craig Ellis
e l'Osprey New Vanguard 39 di Jentz & Doyle.
Le fotografie a migliore risoluzione sono quelle del libro di Ceva e Curami (collezione Benvenuti)



Ipotesi superate: mentre i veicoli italiani hanno la piastra da 50mm e la piastra addizionale da 30mm imbullonata. Inoltre nella stessa foto in cui si legge il numero di serie, mi sembra di riconoscere i portelli di ispezione ai freni con una sola anta incernierata verso la prua del mezzo (questi tipo di portello è presente solo sui 142 scafi di PzIII Ausf. M prodotti dalla MAN e completati dalla Miag come StuG; oppure sui 98 scafi di PzIII Ausf. J, L, M prodotti dalla Miag e completati come StuG ); i veicoli italiani non possono essere su scafo di PzIII Ausf. M, MAN o Miag, perché non è presente la marmitta con valvola di scarico per guadi profondi. In un’altra fotografia si vedono invece gli sportelli con due ante ad apertura laterale, indicazione di uno scafo prodotto espressamente per uno StuG.

Veicoli da scafo PzIII Ausf. L: deflettore davanti alla feritoia del pilota spostato verso il centro del veicolo, i portelli di ispezione ai freni con una sola anta incernierata verso la prua del mezzo, portello circolare sul fondo dello scafo per il drenaggio del liquido refrigerante, la cupola del capocarro non si apre esattamente verso il dietro del veicolo ma leggermente a destra o a sinistra.
Veicoli da scafo PzIII Ausf. M: copricingolo con una piega nette alla fine della casamatta, assenza del bullone centrale sopra il visore del pilota, portelli ispezione freni senza cerniere, saldatura per l braccetto frontale per le maglie di scorta (il braccetto però non è mai installato), deflettore davanti alla feritoia del pilota spostato verso il centro del veicolo, portello circolare sul fondo dello scafo per il drenaggio del liquido refrigerante, marmitta per guado profondo, corazza 30mm saldata, parte terminale dei copricingoli ribaltabile, gancio di traino posteriore, fori sui sui tre pannelli corazzati rialzati e sui due pannelli corazzati rialzati per l’accesso alle ventole, estintore parallelo al copricingolo

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