Forum : Ro.Ber.To

Soggetto : Ju 87 D3 Regia Aeronautica---FINITO

 El-Condor :

1/1/2017 22:21
 Auguri di Buon Anno a tutti i forumisti e famiglie.

Mi iscrivo a questa Campagna con un Ju 87 D3 in scala 1/48 della Italeri, rappresentante un velivolo della 216^ Squadriglia operante dall'aeroporto di Capua nel 1943.

Il modello è da modificare in quanto rappresenta la versione D5 che ha un'apertura alare maggiore della D3, più altri particolari minori come illustrerò nel prosieguo del montaggio.
Ciao da Agostino







Immagine inserita al solo scopo di discussione




Album

 GP1964FG :

1/1/2017 23:42
  Ciao Agostino, auguri di Buon Anno e buon lavoro.
Bel soggetto, un aereo stupendo, e uno dei simboli (come ho scritto nella mia presentazione per questa campagna) dell' Asse Roma-Berlino-Tokio.
Ti seguo con molto interesse.

Ciao
Gianfranco

 MG42 :

2/1/2017 10:36
 Il "Picchiatello" e' sempre ben voluto !!!

ciao
enrico

 adlertag :

2/1/2017 14:26
 Ciao
Buon lavoro, ma ricordati di accorciare le ali: il D3 aveva quelle corte della versione B, mentre quelle del tuo kit sono quelle lunghe con i cannoni da 20 mm. Ti seguo con interesse, che di D 3 in giro se ne vedono pochi.
Riccardo

 Bongy57 :

3/1/2017 04:07
  Ottimo soggetto...e del modello Italeri ci sono buone recensioni!

 Patrizio :

8/1/2017 14:56
  Ciao Agostino, benvenuto alla campagna ! 
Ti prego di formalizzare l'iscrizione utilizzando il link seguente


QUI

A presto 
Patrizio 

 berto30 :

18/1/2017 20:24
  Bello io l'ho in 32 ottimo soggetto buona campagna

 Righettone :

18/1/2017 21:32
 Ciao, soggetto intrigante, mi farai da apripista, ho in attesa da tempo un D3 della Fujimi in 72 da realizzare
uguale al tuo, che adocchiai sulla stessa immagine da Dimensione Cielo.
Ti seguirò con attenzione.

Enrico

 El-Condor :

6/3/2017 21:35
 Cordiali saluti a tutti i Campagnoli e grazie per gli apprezzati incoraggiamenti.

Fino ad ora la mia costruzione ha subito un forzato rallentamento in quanto, leggendo pareri discordanti, ho avuto parecchi dubbi sulla correttezza o meno della forma e delle dimensioni del kit. Pertanto per non avventurarmi in una realizzazione che forse mi avrebbe portato ad impegnarmi mesi per ottenere alla fine un risultato deludente, ho ritenuto opportuno documentarmi al meglio e rendermi conto di persona della effettiva qualità del kit.
Alla fine, grazie alla collaborazione di Gianfranco GP1964FG ed al supporto esaustivo e determinate di Roberto ROBY69, sono giunto ad una conclusione serena che mi invoglia a proseguire nella realizzazione.
Ovviamente sono ben lieto di conoscere e considerare pareri e conclusioni differenti dalle mie.

Il primo ostacolo è stato accertare la lunghezza effettiva della fusoliera della serie D.
Le misure, a seconda degli autori e dei trittici, vengono riportate in m. 11.00; m.11,10 e m. 11.50 (in scala 1/48 rispettivamente cm. 22,9 ; cm.23,1 e cm. 23,95), che si traduce in una differenza di mm. 10 in lunghezza, nonché un diverso sviluppo in verticale con evidente diversificazione delle forme.

Riporto una doverosa nota, credo a conoscenza di pochi, al fine di evitare errori e spesso prese di posizioni contrastanti: gli scanner e le stampanti consumer nonchè le fotocopiatrici da ufficio (quindi prodotti non professionali) non hanno lo stesso rapporto di ingrandimento o riduzione nominale sui due assi, lunghezza e altezza. Questo l’ho constatato di persona in ambito lavorativo e confermato dai tecnici delle principali ditte alle quali ho posto il quesito.
Pertanto, quando desidero una precisione estrema, elaboro un disegno ritenuto da fonti autorevoli corretto e definisco esattamente la lunghezza, mentre per correggere l’altezza ricorro a programmi di grafica che mi permettono di variare un parametro indipendentemente dagli altri.

Determinato nel venirne a capo con cognizione di causa e dopo aver passato molto (sicuramente troppo) tempo a visionare trittici e riportarli in scala 1/48 nelle tre misure di cui sopra, alla fine ho rilevato che per il master è stato preso a modello il disegno della MBI Sagitta, che riporta correttamente la lunghezza dell’aereo reale in m. 11,50.






Non essendo molto ferrato in materia ed anche se ho visionato centinaia di foto, non sono in grado di affermare se tali viste siano quelle più corrette tra le tante autorevoli pubblicate. Pertanto le adotto per avere un punto di riferimento e poter (finalmente) iniziare il montaggio.

Ho notato che, dall’abitacolo ai piani di coda, il disegno ed il kit combaciano mentre il cofano motore è leggermente corto. Inoltre l’ogiva e l’elica risultano sovradimensionate. Probabilmente essendo la stampata in comune con la versione B2, questi due particolari mi sembrano più adatti ad essa.
Comunque reputo che con poco lavoro si possano correggere tutti e tre gli errori identificati fino ad adesso.
Credo che alcune inesattezze siano dovute al fatto che l’Italeri ha in catalogo tre Ju87 in scala 1/48, nelle versioni B2, G2 e D5. Il rendere comuni alcune stampate ha creato dei compromessi, accettabili per il produttore ma decisamente non all’altezza dello stato dell’arte dei kits attuali e fastidiose per il modellista.
Per citarne uno: gli interni dell’abitacolo, sediolino compreso, sono comuni alle tre versioni anche se rappresentano verosimilmente quelli delle serie D e G. Conclusione alla quale siamo giunti in poco tempo in tre su un altro wip di questa Campagna e che non ho trovato menzionata nelle mie ricerche sul WEB, né in recensioni, né nei montaggi pubblicati dei B2.
Questo non per sollevare sterili polemiche ma per dovere di chiarezza: controllare è meglio che credere ciecamente…

Siccome la base di partenza è un D5 da modificare in D3 , la prima cosa che ho fatto è stata dedicarmi alle ali che dovevano essere ridotte in apertura. Il primo intervento è stato eliminare lo svergolamento pronunciato dell’ala inferiore. Poi nel montaggio a secco ho notato che i bordi di uscita alari avevano uno spessore eccessivo e fuori scala. Niente di trascendentale: è bastato assottigliare gli interni, prima di incollare, per risolvere il problema.
















Da notare un fastidioso scalino da eliminare presente all’estremità alari. Probabilmente presente solo nel kit del D5, forse dovuto ad una correzione del master per aumentare correttamente l’apertura alare.






Dal confronto dell’ala col trittico, la pianta e le linee di pannellatura risultano coerenti col D3. Alcuni sportelli sono di forma e posizione diversi. Mentre la pianta tratta da Aerei Modellismo combacia alla perfezione (tranne che per la forma di uno sportellino e per la striscia antiscivolo disegnata piena e non a tre strisce).
Qualcuno può aiutarmi indicandomi quella corretta per i D3 della Regia Aeronautica?

Infine con un tondino di sprue ho realizzato le due carenature delle MG alari, mancanti nel kit, incidendo anche i relativi pannelli sulle ali.






Ora spero di recuperare il tempo impiegato a documentarmi e proseguire nella costruzione.

Buon modellismo ponderato a tutti e alle prossime.
Ciao da Agostino

 Righettone :

10/3/2017 14:08
 
Ciao Agostino, hai un MP.

 El-Condor :

17/3/2017 22:39
 In seguito allo studio di altra documentazione inerente i D3 della Regia Aeronautica gentilmente inviatami da Righettone, ho sentito la necessità di sospendere la costruzione per documentarmi ulteriormente e avere la certezza sulla versione o quali ulteriori particolarità avesse l’esemplare che intendo riprodurre.
Da approfondimenti delle altre fonti citate all’inizio del WIP nonché di quanto già da anni in mio possesso, sono giunto alle considerazioni che elenco di seguito, ritenendole realistiche.

Pertanto ben venga chi può aiutare la ricerca storica con ulteriori notizie documentate.

Dalle foto visionate mi sono sorti ulteriori interrogativi circa le reali versioni inerenti i D in carico alla Regia.
Tutte le fonti citano la versione D3, però alcune foto presenti in un notiziario CMPR del 1990 mostrano velivoli con gli scarichi schermati e le ali allungate, oppure (anche altre pubblicazioni) con una sola delle due differenze citate, peculiarità di altre versioni e precisamente:
- D5, basato sul D3 ma con alcune differenze (apertura alare maggiorata, elica VS 111, MG 151 alari, etc);
- D7, versione notturna del D3 con gli scarichi schermati, motore Jumo 211P e nuovi apparati radio;
- D8, versione notturna del D5 (quindi ala maggiorata rispetto ai D3) con scarichi schermati .
Un unico autore identifica con le sigle D3N e D5N le versioni notturne, ma è il solo ad usare tale classificazione.

Non sono di aiuto neppure le notizie raccolte circa la provenienza dei velivoli e la loro consistenza.

Dimensione Cielo 6
pag. 37 “ nessuna matricola militare citata, n°49 Ju 87 D3 in carico ad Aprile- Giugno 1943”,
pag. 50 “ A metà aprile arrivarono i primi Ju 87 D3 provenienti dalla scuola di Graz. Altri 6 velivoli sono prelevati (20 aprile 1943) sull’aeroporto di Bari Palese……Il 28 aprile a Siena Ampugnano sono concentrati 41 Ju 87 D3 efficienti…”

Aviazione Italiana, La guerra in Italia, Ed. Albertelli cita al 7 settembre 1943 n° 7 Ju 87 D efficienti (206^ – 216^ Sq.) a Chilivani in Sardegna.

Da notare che in Italia operavano squadriglie di Ju 87 tedeschi, anche nella versione D3 e D5 nonchè in versione notturna con gli scarichi schermati. Considerato che dalle foto molti dei nostri Ju 87 D sulle ali hanno le insegne tedesche obliterate ma ben visibili (ed assenza dei fasci alari), posso presumere che una parte degli aerei siano stati ceduti dai reparti germanici ( Bari Palese ?) e quindi anche di versioni diverse dai D3, come risulta dalla documentazione fotografica.

Per quanto attiene la mia realizzazione, velivolo 216 – VIII, grazie ad un programma di elaborazione grafica, sono riuscito a schiarire nella zona degli scarichi la foto che ho postato, tanto da poter identificare chiaramente i sei tubi di scarico che insieme alla forma dell’ala tipica dei D3 mi solleva da ogni dubbio circa l’identificazione della reale versione dell’aereo che intendo rappresentare.






I prossimi argomenti di approfondimento saranno le insegne alari inferiori, il tipo di elica e il suo diametro.
Buon fine settimana modellistico da Agostino

 El-Condor :

23/3/2017 13:55
 Ad integrazione a quanto scritto precedentemente pubblico, a scopo di discussione, una foto leggermente elaborata nei punti di interesse, dove con le frecce bianche evidenzio lo scarico notturno (a forma tubolare) e il terminale alare (più lungo e di minore corda) tipico delle versioni successive ai D3.
Con quella rossa la fascia identificativa bianca ove, ingrandendo si può ipotizzate il codice IX.
La prima cifra verso il timone di coda appare come un I , mentre l’altra, unendo i tratti che sporgono sopra e sotto il timone di profondità risultano comporre una X.





A supporto di quanto presumo inserisco questa foto ove sono chiaramente visibili sia lo scarico notturno che il codice IX.




Per quanto riguarda le walkway o wingwalk alari, ho trovato la conferma che dal D3 in poi furono sostituite da strisce di metallo.
Mentre l’elica inizialmente VS 11 lignea , nel corso della produzione venne sostituita dalla VS 111.

Ciao da Agostino

 El-Condor :

26/5/2017 18:52
 Cordiali saluti.

Purtroppo per me non riesco a procedere nella realizzazione nei tempi che vorrei.
Ultimamente sono riuscito a completare solo le paratie laterali e il pianale dell’abitacolo.
Come documentazione ho utilizzato varie foto prese sia dal web che da varie pubblicazioni cartacee, principalmente l’esaustivo e completo Aerodetail.

Ho potuto constatare che quanto fornito dal kit Italeri è concorde con i disegni tecnici del menzionato Aerodetail, mancando di qualche dettaglio facilmente realizzabile.

Per quanto riguarda gli interni non ho dovuto far altro che aggiungere vari cablaggi e leve per ottenere un buon realismo. La cloche, confrontata con le foto, la reputo di buona fattura. I pedali, anche questi accettabili, hanno ricevuto le cinghie di ritenzione e delle striscette per realizzare i tre fori di alleggerimento nella parte inferiore.

Ciao e alla prossima.


















 Righettone :

26/5/2017 23:40
 Ciao Agostino, felice di ritrovarti su M+.
Lavoro molto accurato il tuo, continuo a seguirti pur se raramente. Il tuo wip mi tornerà utile quando deciderò di realizzare il mio vecchio ma ancora valido Fujimi in 72.

Buon proseguimento   Enrico

 El-Condor :

15/6/2017 17:49
 Una mancanza del kit Italeri è l’assenza sia del visore che permetteva al pilota l’identificazione dell’obbiettivo, che della relativa apertura sul fondo della fusoliera.

Questo particolare era una peculiarità dello Stuka e pertanto assolutamente da realizzare.

Ho visionato degli elaborati, nonché quanto realizzato da altre marche, notando che la posizione del dispositivo (se presente) è posta erroneamente molto in alto, a livello del pianale dell’abitacolo o addirittura oltre, e non sul fondo della fusoliera, falsando così sia le dimensioni che la lunghezza ed il dettaglio del condotto.

Grazie ad una sezione longitudinale di un B, allo stralcio del manuale ed alle foto di pubblico dominio dello Ju 87 G esposto a Duxfor, alle quali ho fatto riferimento per il rilievo delle misure, ne sono venuto ragionevolmente a capo.

Ho anche notato, dalle foto dell’abitacolo reale, che il pianale non si prolunga oltre l’ordinata di fusoliera che regge il cruscotto.


Un cordiale saluto.











 Icepol :

16/6/2017 09:06
  Gran bel lavoro ed ottima ricerca storica....complimenti!
Ciao

 El-Condor :

21/6/2017 22:24
 Grazie Paolo.

Ho sempre nutrito un notevole interesse per quanto riguarda la storia e la tecnica aeronautica, i risultati poi li applico, sui miei modelli, nella realizzazione di tanti piccoli particolari, per aumentarne il realismo.

L’unico rammarico è che riesco a realizzare un modello all’anno…

Ciao.

 Rick :

22/6/2017 18:54
 Anni fa ci fu un interessante articolo sulla versione D della Regia e mi sembra che il codice IX fosse identificato come D5; nel caso ti possa interessare lo ricerco.
Riccardo

 El-Condor :

22/6/2017 21:27
 Grazie Riccardo per il tuo interessamento, mi faresti cosa graditissima.

Ciao da Agostino

 El-Condor :

3/7/2017 15:40
 Un cordiale saluto.

Procedendo nella costruzione sto notando incostanza nel livello qualitativo, con particolari nella norma e delle inspiegabili approssimazioni.

Il radiatore (per l’esattezza i radiatori) posto sotto il motore, nei limiti dello stampaggio, riproduce quanto disegnato in Aero Detail 11 per il Type 2 e con poco lavoro se ne ricava un particolare realistico.
Inspiegabilmente è sottodimensionato, per cui ho dovuto fasciarlo con una striscia di plasticard per adattarlo alla sua sede.















Il comparto radio ed il sediolino del pilota, con piccoli interventi risultano accettabili.

Il primo, anche se alla fine risulterà praticamente poco visibile, mi ha stuzzicato nel realizzare le minuscole scale graduate di sintonia in due colori. Il secondo per riprodurre credibilmente lo schiacciamento e lo stato usurato delle imbottiture, anche se la posizione “rigida”delle imbragature verticali non mi soddisfa troppo. Le ho “vitalizzarle” con luci ed ombre ottenendo un risultato piacevole, purtroppo la forte luminosità utilizzata per fotografare in macro non permette di apprezzarlo come dal vivo.












La nota dolente è l’elica, stampata e riprodotta grossolanamente; inoltre l’ogiva, troppo tondeggiante, è più adatta alla versione B. Siccome lo spessore della plastica è esiguo, tanto da sconsigliare la correzione della forma, spero di trovarne una da adattare nella banca pezzi o realizzarla modificando un serbatoio od una bomba.






Per questi particolari, non sono ricorso al set della Quickboost, in quanto mi piace modificare o autocostruire (ovviamente quando ciò è alla mia portata, nonché una sfida con me stesso) ed ho constatato che con una serata di lavoro il risultato ottenuto è accettabile.







Buon modellismo a tutti.

 MG42 :

3/7/2017 16:51
 
Quote:
Righettone ha scritto: Ciao Agostino, felice di ritrovarti su M+.
Lavoro molto accurato il tuo, continuo a seguirti pur se raramente. Il tuo wip mi tornerà utile quando deciderò di realizzare il mio vecchio ma ancora valido Fujimi in 72.

Buon proseguimento   Enrico



Comandante Righettone con il kit Fujimi puoi fare solo il B1,il D3 si differenziava con un profilo diverso del tettino e dall'armamento costituito da  Mauser 81Z dette anche "Twin Mauser"

ciao
enrico

 Righettone :

3/7/2017 20:00
  Quote:
MG42 ha scritto:
Righettone ha scritto: Ciao Agostino, felice di ritrovarti su M+.
Lavoro molto accurato il tuo, continuo a seguirti pur se raramente. Il tuo wip mi tornerà utile quando deciderò di realizzare il mio vecchio ma ancora valido Fujimi in 72.

Buon proseguimento   Enrico



Comandante Righettone con il kit Fujimi puoi fare solo il B1,il D3 si differenziava con un profilo diverso del tettino e dall'armamento costituito da  Mauser 81Z dette anche "Twin Mauser"

ciao
enrico
Sciaramallo caro, forse facevi il tranviere 👨🏼‍✈️e hai confuso la versione con la linea della circolare 😜  B1. Volevi dire D1 che credo di poter convertire in D 3 se possibile. ✌🏻                                                                Enrico

 MG42 :

3/7/2017 21:31
 La versione B1 esiste come esiste la B2 la Regia ne prese in carica diversi, con il  Fujimi un D3 nn ti conviene
assolutamente farlo,Righettone capostazione sul binario B2 e D1 !!!
(quando torni a Roma famo i conti)







ciao
enrico



:-D :-D :-D

 El-Condor :

8/8/2017 23:48
 Un cordiale saluto e un sincero augurio di buone vacanze a voi e famiglie.


Il montaggio degli elementi fotoincisi del cruscotto e l’applicazione delle relative decals, è risultato di una semplicità estrema ed il risultato anche se buono, non mi appagava.

Ho valorizzato e messo maggiormente in evidenza gli strumenti non effettuando il solito dry-brush bensì dipingendo le cornici degli stessi anche lateralmente, alla fine ho applicando una goccia di Vernidash per simulare il vetro.

Dalle foto del cruscotto reale visionate in rete ho preso lo spunto per realizzare le leve mancanti nonché le cornici colorate dei quattro strumenti inferiori.



















Infine mi ha attratto il sistema di disappannamento dei vetri della cappottina e del collimatore, posto sopra la palpebra del cruscotto e visibile dall’esterno. La tentazione è stata forte e riprodurlo è stato tutt’uno…

Per porlo maggiormente in evidenza ho eseguito le foto prima di colorarlo.









L’apertura e l’inserimento del visore sul fondo della fusoliera ha comportato un imprevisto in quanto tutte le viste inferiori in mio possesso, di autori diversi, hanno disegnato la piastra di chiusura e non il vano relativo.
Inoltre ogni vista ha una posizione diversa del particolare.
La visione e le comparazioni effettuate con le foto dello Ju 87 di Duxford mi hanno permesso di risalire con accettabile esattezza alla posizione dell’apertura.












Chiusa la fusoliera ed incollate le ali è iniziata la parte più noiosa per me: l’incisione delle pannellature e dei rivetti persi per l’immancabile carteggiatura eseguita per pareggiare le parti incollate, nonché rendere continue le pannellature dei diversi elementi assemblati.

Giusto per staccare ogni tanto da un lavoro che non amo sono intervenuto sui pantaloni dei carrelli avendo notato a suo tempo le pannellature troppo larghe e profonde. Dopo averle stuccate e reincise ho provveduto anche ad assottigliare le due fasce che reggono le guarnizioni copri ammortizzatori che nella realtà sono piatte e non un cordone come nel kit.













Sono poi passato a migliorare il realismo dei timoni di profondità e di quello di direzione eliminando i rinvii stampati e aprendo con una punta da 0,3 mm le carenature passacavo.
Ho ricostruito i tiranti con un sottile filo di rame, schiacciato nella parte fissata alle superfici mobili, per rappresentare le squadrette come nella realtà.















Ciao e alla prossima.

 Righettone :

9/8/2017 19:52
 Grande Agostino, lavoro eccellente, preciso e meticoloso, lentamente ma giungerai alla meta con un gran bel risultato. Intanto ho salvato le foto   ;-)

Ciao    Enrico

 GP1964FG :

12/8/2017 10:06
  Ciao Ago, per problemi vari che sai, non frequento molto il sito. Ho visto il tuo bellissimo lavoro e voglio farti i più sinceri complimenti: è impressionante la cura e la precisione con cui realizzi particolari anche minimi. Il cruscotto è bellissimo e realistico; posso solo immaginare il lavoro che c'è dietro....
Inoltre, il tuo lavoro è davvero un riferimento per chi, come me, ha da anni il sogno di realizzare il modello dello Stuka (che mi piacerebbe appendere sotto il soffitto, simulando la sua micidiale picchiata...).

Bravissimo
Ciao
Gianfranco Pesola

 El-Condor :

15/8/2017 00:34
 Grazie per i commenti lusinghieri al mio lavoro, spero solo di concludere entro la fine della Campagna.

Come vedrete nei prossimi post, le modifiche che apporterò per realizzare un modello realistico saranno molto estese.

Buon Ferragosto da Agostino

 El-Condor :

23/8/2017 16:33
 Il prosieguo del montaggio ha subito un rallentamento in quanto sono stato molto indeciso su come intervenire sul cofano motore, risultato mezzo centimetro più corto.












Purtroppo la modifica non è stata semplice avendo dovuto studiare con attenzione i punti da modificare in quanto, per correggere la sagoma, non basta aggiungere lo spessore mancante da una sola parte, ma gli interventi da eseguire interessano tre zone distinte non contigue.

Questo ha stravolto e rallentato il montaggio avendo dovuto ricorrere a dei controlli incrociati per confrontare i vari trittici e trovare la soluzione più consona.
Infatti ogni disegno è diverso dall’altro per la posizione di particolari o per la forma generale.
Per esempio l’inclinazione del cofano motore/fusoliera è diversa per ogni autore: Aero Detail 18° , Notiziario CMPR 18°, Aerei Modellismo 18° , Kagero 16°, Sagitta 15° , Airfix Classic Airframe n° 5 14°.
Sono pochi gradi ma a seconda dell’inclinazione cambiano gli elementi interessati alla correzione, anche estesamente, e con loro l’aspetto finale.












Ho provato a venirne a capo visionando diverse centinaia di foto, ma causa la loro prospettiva non ottimale per i miei rilevamenti, il risultato è stato un nulla di fatto.
Da uno stralcio del manuale di manutenzione trovato in un’ennesima ricerca in rete, trittico dettagliato riguardante uno schema di impianto, ho rilevato che tale angolo è 18°.

Constatato che il kit rappresenta quanto disegnato dettagliatamente in Aero Detail 11, e deciso ad uscire dall’impasse ho ( finalmente !!! ) optato di proseguire il montaggio ed intervenire secondo i disegni di tale pubblicazione.








Non avendone la competenza non ho la presunzione di affermare di aver fatto la scelta migliore per rappresentare fedelmente il velivolo reale, ma sicuramente la ritengo la più opportuna e mirata per questo kit.
Questo lo dico per correttezza e a scanso di equivoci.



Per suffragare e documentare le incertezze descritte, inserisco tre trittici parziali, ovviamente tutti riportati all’identica scala.
Iniziate col confrontare tra di loro la forma delle ogive…







Faccio notare che alcune foto non sono molto esplicative in quanto affette da errori di parallasse dovuti alle limitazioni dell’obbiettivo della mia fotocamera in modalità macro (fortemente grandangolo quindi effetto bombato).


Un doveroso e sentito ringraziamento a roby69 per la documentazione inviatami.

Buon prosieguo di ferie.

 Righettone :

23/8/2017 17:33
 Ciao Agostino, a mio modesto parere credo che dopo la tua accurata ricerca, era da stabilire un compromesso, trovandoti dinanzi alle discrepanze dei disegni tecnici era logico scegliere la soluzione più praticabile per effettuare la modifica sul pezzo a disposizione, quindi secondo me vai nella giusta direzione.
Complimenti per la sagacia dimostrata. E poi guardando le foto anche l'occhiometro contribuisce   ;-)

Buon proseguimento   Enrico

 MG42 :

24/8/2017 07:24
 Accidenti che lavorone, pagina da salvare.
Complimenti !!!

ciao
enrico

 El-Condor :

19/9/2017 19:44
 Lasciate alle spalle le difficoltà descritte precedentemente il montaggio, anche se a rilento, prosegue.



Sportellino semiaperto della presa del filtro d’aria con i relativi comandi.






Scarichi forati e dipinti, inseriti a secco nel modello per controllare il risultato ottenuto.
















Montanti modificati dei timoni di profondità.








Pantaloni dei carrelli prima








e raccordati come nella realtà








Come da consuetudine modellistica, di solito anch’io coloro i montanti delle cappottine prima col colore degli interni e poi con quello della mimetizzazione, ma il risultato finale, specie in 1/48 non mi soddisfa, per cui, ove è fattibile, mi armo di calma e tanta pazienza e coloro i frames dall’interno.
Per aumentare il realismo ho riprodotto anche la rivettatura ed i tamponi rettangolari in gomma sulle battute di chiusura dei montanti, nonché le due maniglie e lo specchietto retrovisore.













Come risaputo, la peculiarità della cappottina scorrevole e delle altre rimanenti dello Stuka era di avere alcuni montanti interni al plexiglass.


Ho provato ad eliminarli, ma essendo molto vicini a quelli da lasciare esterni risultano difficili da carteggiare e da lucidare, per cui fatte alcune prove e i debiti confronti con i risultati ottenuti, ho soprasseduto a tale modifica.

Da notare che l’Italeri ha realizzato i montanti in sottile rilievo e purtroppo ruvidi. Questo, se da un lato facilita la colorazione dall’altro li rende leggermente visibili anche se colorati internamente e li si osserva da vicino lateralmente.

Nelle foto si nota con più evidenza a causa dall’effetto macro.

Per ottenere un risultato migliore ho usato delle striscioline di decals opportunamente colorate in RLM 66, limitandomi a colorare internamente solo i montanti di battuta.

Innegabilmente per l’esiguo spessore, l’ideale sarebbe stato utilizzare delle cappottine in vacuumform, ma non sono attrezzato per realizzare componenti di tali dimensioni.


















Qui sono stati aggiunti internamente i montanti laterali e quelli in diagonale di irrigidimento.









Antenna girevole in bachelite del radiogoniometro (non autocostruita ma solo colorata)








Limitatore di brandeggio delle MG
















Trasmettitore e ricevitore IFF TG 25 posti dietro la piastra corazzata a protezione della testa del pilota.








Ciao e buon modellismo

 adlertag :

20/9/2017 13:22
 A qualcuno piace il superdettaglio? Bellissimo davvero
Riccardo

 Corvo :

20/9/2017 22:02
  Bellissimo! Questo post me lo gusto con piacere.

 Righettone :

21/9/2017 14:38
 Si lavora di fino éh !? I dettagli fanno di "un" modello "IL" modello non c'è che dire.........
Bravo Agostino, continuo a seguirti e intanto prendo appunti 

Ciao   Enrico

 GP1964FG :

23/9/2017 09:25
  Sono sbalordito! Altro che orologeria....qui siamo alle nanotecnologie!
Ragazzi, i fili di comando della valvola a farfalla sulla presa d'aria non sono per me, neanche se torno a nascere ....con manine giapponesi !!!

Agostino, quando incomincerai a camminare sull'acqua, dimmelo...  :-o

Ciao
Gianfranco

 El-Condor :

21/11/2017 14:47
 Prima di tutto un cordiale saluto a tutti i frequentatori ed un doveroso ringraziamento a quei modellisti che seguendo il WIP si soffermano a lasciare un graditissimo commento.


Come da documentazione fotografica ho realizzato la parziale asportazione della guida del montante inferiore della cappottina scorrevole del pilota. Tale modifica permetteva la sua corretta chiusura senza interferire con la piastra blindata aggiuntiva.















Il tettuccio scorrevole risulta leggermente più alto del parabrezza in quanto è solo appoggiato sulla fusoliera. Inoltre ho realizzato la maniglia esterna di apertura di emergenza della parte mobile lasciandola non colorata per evidenziarla.





Il vano del faro di atterraggio è stato ridimensionato per portarlo alla corretta larghezza. All’interno ho inserito un condotto come rilevato da documentazione fotografica.







Partendo da un tondino di sprue, ho realizzato la parabola del faro di atterraggio svuotandolo a semisfera da un lato.





Nella cavità ottenuta ho incollato un sottilissimo foglio di alluminio alimentare





Con una lametta da barba ho eseguito la delicata rifinitura.





Inserimento della lampadina (come quelle delle auto ha solo la parte anteriore annerita) e risultato finale









Davanti al vetro blindato non ho incollato il pannello fotoinciso PH14 in quanto avrebbe creato uno scalino, non presente sul vero velivolo, pertanto ho inciso i particolari mancanti ottenendo una superficie continua e raccordata come nella realtà.








Fortunatamente le ali hanno avuto bisogno solo dell’incisione di ulteriori due sportellini, per il resto sia lo spessore che la corda sono congruenti con i disegni di Aero Detail. Per il momento non ho sostituito, sul bordo di uscita delle superfici mobili, il compensatore corretto in fotoincisione in quanto sarebbe risultato troppo delicato alla manipolazione, rimandando la modifica nelle fasi finali del montaggio.







Purtroppo le MG 151 sono minimaliste






Prime modifiche e realizzazione dei nastri delle munizioni


















Risultato finale ma non definitivo









Infatti intendo realizzare la cappottina del mitragliere aperta per cui devo dettagliare ulteriormente le armi e modificare le canne separandole dal congegno di mira. Quest’ultimo era solidale e scorrevole insieme alla parte mobile del tettuccio mentre le MG rimanevano fissate al loro affusto in fusoliera.


Buon modellismo
Agostino

 lananda :

21/11/2017 15:02
 lavoraccio invidiabile...ma io aspetto mamma Airfix8-)

 corale :

30/11/2017 21:24
 che lavoro certosino  :-o

 Righettone :

30/11/2017 22:49
 Ciao Agostino, no comment...continuo a salvare il wip per il mio Fujimi, ma in 72 sarà un'altra storia.     Super dettaglio encomiabile.  Bravo

Ciao    Enrico

 El-Condor :

30/11/2017 23:44
 Grazie Ferdinando, Alessandro ed Enrico per aver seguito il procedere del montaggio e principalmente per aver scritto un vostro commento.

Spero solo di riuscire a finire entro la chiusura della Campagna.

Un cordialissimo saluto da Agostino e alla prossima.

 yago :

1/12/2017 18:18
 Ciao Agostino, stupendo lavoro di super dettaglio e grandissima conoscenza tecnica del mezzo che denota la tua grande passione...
Il tuo WIP non me lo perdo di certo! :-)

Ciao
Gianfranco :-)

 El-Condor :

23/12/2017 14:01
 Colgo l’occasione per porgere a tutti i frequentatori ed alle loro famiglie i miei più sinceri auguri di Buon Natale.

Ringrazio Gianfranco " Yago " per quanto ha scritto: detto da chi sta facendo miracoli di dettaglio su un modello non allo stato d'arte ed in 1/72 è da sprone a proseguire.


Spero che questa sia l’ultima fase costruttiva ed il preludio alla verniciatura ( mai dire mai ???), anche perché mancano pochi giorni alla chiusura della Campagna e sarebbe deludente osservare da vicino e non oltrepassare la linea del traguardo.



Le gondole portabombe sub-alari fornite dalla scatola hanno minimi dettagli e sono poco realistiche, particolare maggiormente evidente se rappresentate senza le bombe agganciate.






Volendo realizzarle senza armamento, con l’ausilio di alcune foto le ho modificate e dettagliate.






Da un controllo incrociato di quanto in mio possesso ho notato che tutte le viste ed i trittici, di autori diversi, posizionano la mezzeria delle gondole con la congiunzione degli aerofreni e dei flap, mentre il kit le posiziona leggermente verso gli alettoni. Colto dal dubbio ho riguardato le centinaia di foto raccolte fino a trovarne alcune nitide ed esaustive. Come confermato dalle foto ( ne allego solo due, la prima ha la didascalia JU 87 D3), il kit Italeri individua la posizione esatta.










Stranamente Aerodetail a pag 60 mostra la posizione come da foto dell’aereo reale






Per poi spostarla nelle viste dal basso a pag 72 e seguenti








Anche Kagero nei disegni tecnici si uniforma agli altri autori, mentre nel trittico delle colorazioni ( esemplare E8 + CH) le mostra esatte.







I meccanismi che posizionavano in sede la bomba centrale sono drasticamente da eliminare







per ricostruirli nella forma e nella dimensione corrette






Per mostrare la postazione del mitragliere aperta, ho separato le canne delle MG dal supporto fisso della cappottina, come nell’aereo reale, ricostruendole con filo di rame di spessore adatto.







Ho volutamente lasciato i particolari non colorati per evidenziarli in quanto dipinti in nero risultavano indefiniti.







I mirini in fotoincisione ed altri particolari delicati li ho volutamente omessi in questa fase per posizionarli a mimetizzazione realizzata.


Concludo questo step rinnovando gli auguri di buone festività.

Agostino

 GP1964FG :

23/12/2017 20:57
  Semplicemente straordinario. Il livello di precisione e la capacità di realizzare dettagli così minuti sono per me incredibili.
Per uno che viaggia "rasoterra" come me, è una vera scuola...spero fortemente che tu faccia in tempo a presentare il modello e che esso riceva il giusto apprezzamento di tutti.

Ciao
Gianfranco Pesola

 euro :

24/12/2017 00:51
 lavori di dettaglio spettacolari, complimenti!!!
:-o :-o

 yago :

24/12/2017 08:41
 Ciao Agostino , come sempre stupendo e impeccabile lavoro di dettaglio , e notevole la perizia di ricerca storica sulla fedeltà dei particolari minori, bravissimo!
Dai che tra un panettone e l altro sono sicuro che riuscirai a finirlo in tempo :-)

Ciao
Gianfranco :-)

 El-Condor :

24/12/2017 16:32
 Grazie per quanto avete scritto, spero che il risultato finale non deluda in quanto sono fuori allenamento sia con l'aerografo che con l'invecchiamento, non credo di avere abbastanza tempo per impratichirmi: quindi " Buona alla prima !!!"

Spero vivamente di non incorrere in inconvenienti od imprevisti dell'ultima ora e di terminare in tempo con la chiusura della Campagna.

A tale riguardo oggi mi sono dedicato a creare i codici di Squadriglia e stamparli su decal vergine.




Prove per individuare il carattere e la grandezza esatta





Stampa provvisoria per conferma del risultato





Ciao e buon modellismo da Agostino

 El-Condor :

10/1/2018 16:21
 Un cordiale saluto. Mancano poche ore allo scadere della chiusura della Campagna e da pochi minuti ho concluso il montaggio. Descrivo velocemente le varie foto. Mascheratura con nastro Tesa ( grazie Ziochicchi per la dritta descritta in un intervento sui materiali)



e risultato finale senza scalini ( un grazie a Benedetto Iezzi che realizza i Lifecolor a prova di Pierino )



Preshading ala inferiore



Sperimentazione dei Liquid Pigment Lifecolor, le aspettative sono state ampiamente soddisfacenti, tanto per le pannellature che per il postshading sulle superfici. I pigmenti acrilici si amalgamano perfettamente con i colori sottostanti non lasciando aloni ed in caso di errore si possono eliminare senza lasciare traccia anche con acqua (preferibilmente demineralizzata).



Risultato finale ottenuto eliminando il superfluo con un cottonfioc inumidito con acqua. Anche se si nota poco ( come da due foto su Dimensione Cielo n°6 ) ho cancellato la croce identificativa con Grigio Azzurro Chiaro. I fasci alari sono stati stampati su decal trasparente



Primo inconveniente: la stampante ha iniziato a colorare a modo suo, pertanto, vista l’ora notturna, sono stato costretto a colorare le decal a pennello, se volevo proseguire nel lavoro senza perdite di tempo



Secondo inconveniente, sempre notturno: cosa si fa se si è dimenticato di incidere una pannellatura bene in vista ? Si fa finta di niente e si prosegue oppure approfittare della momentanea distrazione degli infermieri del manicomio e velocemente incidere, carteggiare e scendere in garage a ricolorare…


Inserisco qui di seguito delle foto per mostrare quanto realizzato in tempi ristretti. Postazione del mitragliere con inseriti i nastri dei proiettili negli appositi contenitori



La correzione della lunghezza del cofano motore ha comportato l'allungamento dei bracci anteriori del cestello portabomba



Attuatori realizzati in filo di rame e carrello posteriore dettagliato anello di aggancio e tirante




Per evitare che le decal ( purtroppo stampate lucide dal produttore) risaltassero troppo ho dovuto opacizzarle. Per uniformarle al grado di usura della mimetica le ho "velate" con i Liquid Pigment estremamente diluiti.



I fumi degli scarichi li ho eseguiti strofinando con un cottonfioc della polvere ottenuta grattugiando una matita nera



L'ogiva è stata assottigliata seguendo i disegni di Aerodetail. Essa è leggermente distanziata dal cofano motore come da foto dell'aereo reale




Foto per la votazione



Un grazie a tutti coloro che mi hanno supportato (o sopportato) in questa Campagna, senza il loro disinteressato ed amichevole contributo avrei fatto ben poca cosa. Un grazie a tutto lo Staff di Modellismopiu per il loro impegno e disponibilità. Alla prossima Campagna. Buon modellismo da Agostino


 Righettone :

10/1/2018 16:49
 Grande Agostino, lavoro spettacolare, per me è il più bel Picchiatello Dora visto sinora per la ricchezza di dettagli e per la manualità dell'esecuzione, l'usura della vernice è molto realistica,  faccio tesoro del tuo wip per un mio prossimo lavoro.

Complimenti ancora          Ciao   Enrico

 GP1964FG :

10/1/2018 17:16
  Bravo Agostino, sono contento che tu ce l'abbia fatta. Il risultato è un vero spettacolo, un manuale di Modellismo ( con la M maiuscola...).

Complimenti
Gianfranco Pesola

 yago :

10/1/2018 19:39
 Ciao Agostino , splendido lavoro!..... non avevo dubbi :-D

Ciao
Gianfranco :-)

 AndRoby :

10/1/2018 19:47
 Mi unisco al coro dei complimenti, davvero molto ben realizzato. Mi piace proprio il colpo d'occhio finale, quoto Righettone al 100%.
Bravo!

 e_pieranto :

10/1/2018 19:59
 Da profano di aerei, quello che vedo è un gran bel modello.

 euro :

10/1/2018 22:59
 bellissimo!!!
Sarà dura votare, come al solito...:-o :-o :-o

 MG42 :

11/1/2018 08:44
  Sicuramente uno dei migliori Stuka mai visti, complimenti !!!

Enrico





 El-Condor :

22/1/2018 10:29
 Con le scuse per il notevole ritardo, ringrazio tutti per gli apprezzamenti.

Ciao da Agostino

 berto30 :

24/1/2018 15:10
  bellissimo lavoro complimenti bel modello

:-)

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