Forum : La rinascita delle FFAA italiane

Soggetto : P 51 D Aeronautica Militare Italiana FINITO

 El-Condor :

29/2/2016 14:58
 Un cordiale saluto a tutti i partecipanti.
Per ovvi motivi non potevo mancare all'appello e mentre chiedevo lumi ad Enrico ecco che il vice CL ha la mia stessa idea. Patrizio mi hai anticipato !!! :-(

Ovviamente non farò quello del Generale Cupini ma un soggetto del 4° Stormo di stanza a Napoli Capodichino tra il 1948 - 1951.



LINK all'album

 MG42 :

1/3/2016 17:31
 Benvenuto nella campagna della Rinascita.
Soggetto molto importante e cattivo, forza bruta a base di eleganza.


ciao
enrico

 Michele Raus :

1/3/2016 17:53
 Quote:
El-Condor ha scritto: Un cordiale saluto a tutti i partecipanti. Per ovvi motivi non potevo mancare all'appello e mentre chiedevo lumi ad Enrico ecco che il vice CL ha la mia stessa idea. Patrizio mi hai anticipato !!! :-( Ovviamente non farò quello del Generale Cupini ma un soggetto del 4° Stormo di stanza a Napoli Capodichino tra il 1948 - 1951.

Ma Patrizio lo fa in 1:48 ;-)
Buona campagna!

 Patrizio :

2/3/2016 18:34
  Quote:
El-Condor ha scritto: Un cordiale saluto a tutti i partecipanti.
Per ovvi motivi non potevo mancare all'appello e mentre chiedevo lumi ad Enrico ecco che il vice CL ha la mia stessa idea. Patrizio mi hai anticipato !!! :-(



Vista l'interferenza ho proposto al CL di bannarti definitivamente, ma non ha accolto la richiesta ! :-P :-P :-P :-P
scherzo ovviamente! 
Ti seguirò con interesse, 

a presto 
pat ;-)

 El-Condor :

10/3/2016 23:10
 Sono in attesa che arrivino i colori ordinati, poi mi sciroppo una ottantina di Km tra l'andata e il ritorno per andare a ritirarli al negozio di Genova e inizio...lentamente ma inizio !!!!
Ciao a tutti

 El-Condor :

16/10/2016 17:10
 Un saluto cordiale a tutti i partecipanti.

Purtroppo da svariati mesi sono stato assente dal forum e dai modelli e solo da qualche giorno ho potuto iniziare la costruzione del kit. Mancando pochi giorni alla chiusura della Campagna, sembrerebbe un azzardo, ma spero di riuscire nell'impresa.
Qui di seguito le foto di quello che sono riuscito a realizzare in questa settimana.
Ciao e a presto !!!!











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 Michele Raus :

16/10/2016 18:18
 Bentornato e complimenti per il super-dettaglio in 1:72.
Ogni tanto potresti mettere il classico Cent vicino al dettaglio, in modo che si capisca che non si tratta di scale maggiori ;-)

 MG42 :

20/10/2016 09:14
 Veramente nn male dai che ci siamo !!!


ciao
enrico

 El-Condor :

27/10/2016 22:43
 Ciao, compatibilmente con il tempo libero sto proseguendo a ritmo serrato nella costruzione, se il diavolo ( non quello del 6° Stormo ) non ci mette la coda dovrei concludere in tempo.
Le foto del prosieguo dei lavori sono degli ultimi giorni, non avendole potute inserire a tempo debito in quanto sono stato una decina di giorni col PC in avaria e solo poche ore fa è stato riparato.
Per adesso sono allo stadio verniciatura.
Ho messo anche la foto dello scaletto rustico o meglio essenziale nella sua semplicità ma di indubbia validità per avere tutto in squadra nel montaggio, magari può essere di aiuto a qualche neofita.

Alla prossima.















Giusto per vedere se ci riuscivo...( la punta è da 0,3 mm).









Decals realizzate e stampate in proprio.

 vista85 :

28/10/2016 16:21
 Spero tu riesca a finire il lavoro in tempo, sono molto interessato in quanto ho appena finito di racimolare il materiale necessario per farne uno simile.
Complimenti per il dettaglio e le decals autoprodotte ;-)

Ne approfitto per una domanda: ho visto che hai fatto gli interni verdi, pensavo tutti i P-51 avessero gli interni in giallo cromo, mentre alcuni mi hanno detto che quelli italiani furono ridipinti in nero.
Purtroppo non ho foto di interni del Mustang a Vigna Valle....qualche spiegazione? :-)

 El-Condor :

29/10/2016 22:41
 Oggi ho passato tutto il pomeriggio al tavolo di lavoro. Volevo finire per stasera ma tutti i diavoletti citati prima si sono scatenati alla grande per cui spero di riuscire a concludere entro domani...

Per Vista 85: abbi la pazienza di aspettare qualche giorno, che una volta finito il Mustang sono a tua completa disposizione sia per la colorazione che per le dritte di montaggio ( ci sono due magagne macroscopiche da correggere ).

La foto seguente ha un senso: ci sono gli stessi colori e lo stesso aerografo, che uso tutt'ora, che utilizzai nel 1985 per costruire lo stesso Mustang in 1/48 ( scatola Monogram costata 2500 lire ). Per la cronaca il colore nero era un inizio produzione della Lifecolor dato in prova ai clienti, notare la scritta a mano identificativa, e a distanza di tanti anni è perfetto. L'aerografo in questi giorni aveva avuto una défaillance dovuta alla guarnizione dell'ago in perdita, prontamente sostituita con una sezione adatta di una fettina di guaina di gomma, non è il top ma mi ha permesso di continuare a verniciare. Ovviamente in attesa di comprare l'originale.









Spero di poter scrivere domani la parola Finito...
Diavoletti alla larga !!!!!!!

Un cordiale saluto.

 El-Condor :

30/10/2016 11:31
 Finalmente sono riuscito a finire in tempo.

Le foto non sono delle migliori ma ho poco tempo a disposizione per documentare l'avvenuta conclusione del montaggio.
Preciso che ho voluto rappresentare un esemplare nuovo appena arrivato al reparto.
Mi riservo di illustrare decentemente il tutto non appena rientro

Buon modellismo a tutti ( spero non così di fretta come ho dovuto fare io !!!!!)



























 Garand76 :

30/10/2016 17:18
 Ah che bello!

 Michele Raus :

30/10/2016 17:23
 Bel soggetto e mi devo complimentare nuovamente per il livello di dettaglio in 1:72.

 lillino :

30/10/2016 18:41
 Bel lavoro mi piace complimenti per il risultato e per la velocità.

 Patrizio :

31/10/2016 07:41
  Ciao Agostino, non posso far altro che unirmi ai complimenti che già ti hanno rivolto, ottimo risultato, ottimo lavoro di dettaglio in una scala per me ostica e soprattutto complimenti per aver terminato il lavoro entro il termine campagna ! 
Bravissimo! 
Pat 

 MG42 :

31/10/2016 19:48
 Veramente carino e ben fatto !!!

ciao
enrico

 Mario Bentivoglio :

31/10/2016 20:32
 Bravissimo Agostino !!!
Bel lavoro..complimenti !!!
:-)
un saluto
ciaoo
mario
:-)

 El-Condor :

1/11/2016 18:57
 Prima di tutto un caloroso saluto a tutti ed un grazie a coloro che hanno formulato un giudizio su quanto ho realizzato. Per rispondere a Vista85, per realizzare le decals ho acquistato on line dei fogli trasparenti e bianchi di decals per stampante ad inchiostro. Con un programma di grafica ho realizzato ciò che mi serviva e l'ho stampato con le modalità allegate alla merce ( qualità carta: comune e stampa: ottima). Poi ho steso un velo di Vernidas per consolidare il tutto, altrimenti in acqua il colore si scioglie. Una volta asciutte, la prassi di utilizzo è quella delle normali decals. La qualità è accettabile ma diversa dalle decal a corredo dei kit. Ovviamente se hai una stampante laser la merce va ordinata per tale stampante. Se hai la fortuna di possedere una stampante Oki non hai problemi in quanto stampa anche il bianco. Una dritta: per non avere sorprese e poter utilizzare i colori in mio possesso per eventuali ritocchi ho scannerizzato la tonalità di rosso e verde, poi col fotoritocco ho copiato le tonalità sulle coccarde. Generalmente utilizzo decal quando e dove sono indispensabili, il resto lo dipingo, vedasi ad esempio le targhette all'interno degli aerofreni. In alcune foto le decal sembrano di pessima qualità, è solo dovuto alla fretta in quanto è solo polvere depositata o leggero sporco da manipolazione; il tutto ingigantito dall'effetto macro delle foto. Dietro al poggiatesta quel filo bianco rappresenta l'isolatore dell'antenna. Per i colori, oltre ad innumerevoli foto e walkaround questo è uno dei tanti siti visitati ove c'è una ricerca attendibile sui colori degli interni degli aerei americani. http://www.ipmsstockholm.org/magazine/2004/01/stuff_eng_interior_colours_us.htm Si riporta che gli interni dell'abitacolo erano verniciati in Overall Green, il cruscotto in nero. Il pavimento in compensato era dipinto nella zona pedaliere in nero antisducciolo mentre il sedile era in Dull Dark Green. Sul web ho trovato alcune foto dell'abitacolo del RR- 11 prima del restauro che mostra che tutti gli interni, compreso i vani carrello sono in un verde scuro e in alcuni punti scrostati si intravede un colore più chiaro. Premetto che ho avuto il PC in riparazione nelle due settimane precedenti alla chiusura della Campagna e ho dovuto fidarmi nella colorazione finale della interpretazione delle foto delle due pubblicazioni cartacee in mio possesso. Questo in quanto la zona antiriflesso del muso è spesso indicata verniciata in Olive Drab e non in nero (vedasi anche Storia Militare n. 237 Giugno 2013). Preciso che in alcune foto fatte a suo tempo a Vigna di Valle ed in una di Patrizio (grazie ancora per la cortesia) si nota ad un attento esame che in particolari condizioni di luce il pannello anti riflesso del muso del RR-11 è un colore scuro che vira al verde scurissimo ben diverso dal pannello superiore del cruscotto decisamente nero, sempre nella stessa foto. Però in Monografie Aeronautiche Italiane n° 46 non si nota tale differenza nelle foto in B/N su quelli del 4° Stormo mentre alla fine di detta pubblicazione in una foto a metà pagina di quelli del 6° Stormo schierati la differenza tra il 6 nero in fusoliera, il nero dell'elica ed il colore del muso è notevole. Purtroppo non sono riuscito a trovare ed utilizzare la documentazione cartacea utilizzata nel 1985, tra cui un articolo con foto abbastanza grandi sui Mustang Italiani del mensile JP4. Tant'è che nel dubbio ed in attesa di ulteriore documentazione, non ho fissato l'ogiva del modello in modo tale che la ricolorazione del pannello antiriflesso in Olive Drab sia agevole. Questo anche grazie al sistema efficacissimo e senza conseguenze nefaste sperimentato da tempo sui colori che uso, anche a distanza di anni dalla verniciatura. Mi piace fare esperimenti sui materiali che utilizzo... Aggiungo altre foto, in quanto ho dovuto velocizzare e terminare il tutto domenica mattina, ma oggi posso completare quello che non avevo potuto realizzare: le guide del tettuccio e l'antenna. Quest'ultima, vista la scala, è stata realizzata con la collaborazione di mia figlia Cristina, fornitrice ufficiale di capelli, pardon di antenne filari aeronautiche in scala. Comunque non ho mai scritto la parola fine ai miei modelli, in quanto li arricchisco o modifico mano a mano che aumenta la documentazione in mio possesso. Un simpatico saluto a tutti.




Foto per votazione


E questo è il

LINK 


alla foto presente nell'Album nella mia Galleria .

SalvaSalva

 GP1964FG :

1/11/2016 19:40
  Caro Agostino, ti rinnovo i miei complimenti, il modello finito è uno spettacolo. Dal dettaglio autocostruito alla colorazione accurata dopo approfondite ricerche (come tu stesso hai spiegato) e con il plus delle decals autoprodotte... tutto questo sicuramente aggiunge valore al tuo lavoro, e poi il tutto fatto di corsa...
L'unica cosa che personalmente mi lascia perplesso è la larghezza e la profondità delle incisioni delle pannellature del modello (che non è opera tua, però, ma dell'Airfix): mi sembra davvero esagerata, forse anche ingrandita dalle foto macro, ma comunque molto visibile anche nelle foto a distanza.
Mi sembra strano che l' Airfix del "nuovo corso" non si sia adeguata agli standard moderni, da questo punto di vista; io ho un F86 E(M) e anche lì le linee di pannellatura sono un po' troppo evidenti, a mio avviso.
Comunque questo non toglie nulla alla qualità del tuo lavoro, che è ad altissimi livelli.

Ciao
Gianfranco

 vista85 :

3/11/2016 08:50
 Grazie mille per le preziose informazioni e precisazioni, a buon rendere :-)

 marcellodandrea :

3/11/2016 11:03
 Complimenti anche da parte mia :-)

 ThunderboltII :

3/11/2016 15:06
 Bello pulito e molto preciso, pur essendo un modernista iperconvinto, devo dirti Agostino che, il tuo lavoro mi piace assai.

 tax :

3/11/2016 16:49
 Ma che bel lavoro... bello pulito complimenti... ps le tue foto le conservo per quando farò il mio...
:-D :-D :-D

Gianmario

 El-Condor :

5/11/2016 18:25
 Ciao Gianfranco,
grazie per i tuoi apprezzamenti che mi gratificano sia per essermi rimesso in attività che dai ritmi da "catena di montaggio a cottimo" che ho dovuto sostenere per finire in tempo utile il montaggio.
Ho tardato a risponderti perchè avevo bisogno di riordinare un pò le idee. La tua giusta osservazione sull'evidenza delle pannellature probabilmente ha un motivo plausibile nel mio modo di verniciare "leggero", come illustrato alla fine del mio scritto. Anche perchè nelle recensioni che ho visionato, si parla di tutto ma non delle incisioni profonde e larghe anzi, a scopo di discussione, stralcio quella di Sky Model 68/12 :" ..Il kit è bello e si avvicina molto a quello nipponico con qualche differenza, le linee generali sono buone, così come le pannellature in negativo...". Siccome sono come un certo Santo, qualche giorno fa ho eseguito delle misurazioni abbastanza attendibili con strumenti adatti (spessimetro e calibro), riscontrando che le incisioni hanno una larghezza media tra i 0,25 e 0,30 mm e circa 0,30 mm di profondità. Non avendo avuto il tempo di effettuare una verniciatura "normale" sui due alettoni avanzati e non avendo sottomano nessun kit recente in 1/72 di ditte altolocate non posso esprimere un parere oggettivo.

Colgo l'occasione per esporre la mia esperienza di montaggio ed alcune considerazioni, spero utile agli altri utenti.
Il kit indubbiamente ha un ottimo rapporto qualità/prezzo ed il livello generale è sicuramente molto buono. I dettagli sono finemente realizzati (per esempio i fori dei radiatori sotto gli scarichi, il carrello di coda, i carrelli principali, i tubi di scarico, un discreto radiatore ventrale, il faro di atterraggio, gli incastri ben fatti per gli aerofreni, la cloche realistica e così sottile che l'ho rotta due volte...).
Vi sono alternative apprezzabili come due tipi di tettucci, la possibilità di montarli aperti e gli aerofreni in posizione a riposo e normale. Non siamo al top della categoria per qualche dimenticanza, per esempio non sono incisi i becchi di compensazione sulla parte mobile dei timoni di profondità, manca qualche pannellatura, il sediolino si poteva realizzare meglio... ma nel complesso mi ha piacevolmente sorpreso.
Il montaggio non mi ha creato particolari difficoltà tranne che per le ali ed il tettuccio scorrevole. Nelle prove a secco ho avuto la sgradita sorpresa di notare che le semiali unite creavano un dislivello in negativo: la parte esterna della semiala inferiore si incastrava troppo profondamente in quella superiore, pertanto ho dovuto adattarla facendo in modo di avere a filo le parti senza creare scompensi al resto. Visto il particolare incastro tra ala e fusoliera, onde evitare di imbrattare le zone limitrofe, consiglio di mettere poca colla solo nella parte anteriore e posteriore dell'ala e posizionarla senza urtare le altre parti; poi per capillarità incollare la parte superiore dell'ala al raccordo di fusoliera.
Il tettuccio scorrevole ha la parte trasparente (da non dipingere) separata dalla cornice che rappresenta la parte in metallo. Anche se sono stato attentissimo a separarla dal telaio di colata (è risaputo che la plastica trasparente è vetrosa), si è prodotta una piccola zona biancastra dovuta a microfratture. Visto il sistema di montaggio tale parte rimane in vista, non essendo comprensivo nel trasparente il telaio metallico come per altri kit, per cui se ci sono danni questi rimangono evidenti. Stesso problema per il parabrezza. Infatti era mia intenzione, in caso di danni evidenti, unire il telaio al trasparente e stamparli in un pezzo unico in vacumform. Per mia fortuna sono riuscito ad incollarli tra di loro senza creare ulteriori danni ai trasparenti notando che la zona leggermente biancastra è piccolissima e di difficile individuazione.
Peccato che il carrello di sinistra fosse stampato deformato ed essendo la plastica morbida e sottile sono riuscito con molta difficoltà, visto la delicatezza e la finezza del particolare, a raddrizzarlo senza renderlo inservibile. Inoltre la parte inferiore del telaio metallico del trasparente posteriore è troppo spessa per rappresentare correttamente il tettuccio aperto. Infatti non "calza" sulla fusoliera come dovrebbe e la parte anteriore assume una posizione innaturale molto sollevata verso l'alto. Per ottenere la corretta posizione, ho dovuto assottigliare l'interno centrale del frame così tanto da renderlo trasparente e fragilissimo. Le ruote, con effetto peso, hanno un delicato dettaglio di battistrada, peccato che per tutta la circonferenza è presente una sbavatura continua che bisogna eliminare con molta attenzione altrimenti il dettaglio centrale sparisce.
Per l'evidenza delle pannellature, specifico che le foto sono quasi tutte scattate in modalità macro ed in alcune di esse l'obiettivo è a pochissimi centimetri dal modello; inoltre la luce è data oltre che da una lampada alogena principale, da una secondaria molto vicina per evitare che l'ombra dell'obiettivo apparisse netta nel campo visivo, quindi il contrasto è sicuramente accentuato rispetto alla luce diffusa naturale. Come accennato all'inizio, forse tutto è dovuto anche alla mia abitudine di stendere un velo leggero di alluminio senza dare una mano di fondo in nero lucido, quindi lo spessore della vernice è veramente minimo. Per completezza aggiungo che non ho eseguito nessun lavaggio per capillarità tra i pannelli e neanche pre o post ombreggiatura; anzi devo fare una prova con del grigio chiarissimo o bianco molto stemperato per vedere se le incisioni diventano meno vistose; quindi concordo con Giancarlo che sul mio modello si notano.
Magari stuzzico l'inventiva di qualche modellista dicendo che tanto tempo fa avevo modificato la rotella di un tagliavetro, ma le incisioni ottenute erano così delicate che sparivano dopo la verniciatura.
Per differenziare i pannelli nella zona degli scarichi e per scurire gli stessi, ho effettuato una leggera velatura strofinando polvere di grafite. Dalle foto visionate quella è la zona comune a tutti i Mustang dove si nota bene una differenza di tonalità. Inoltre ho constatato che prendendo a riferimento un certo pannello, in alcuni aerei era evidente il contrasto mentre in altri era perfettamente uguale al resto, pertanto visto la scala e l'effetto globale del mio modello ho preferito non accentuare più di tanto le differenze cromatiche per non distogliere la visione generale dalla sagoma affusolata dell'aereo. Anche per questo l'ho volutamente rappresentato non appena arrivato al reparto. Purtroppo ho reperito solo tre foto utili dell'esemplare da me riprodotto quindi non ho potuto approfondire e mi sono dovuto adeguare.
Cosa avevo in mente di fare e non ho fatto per il poco tempo a disposizione: indubbiamente stuccare le pannellature delle ali ed evidenziare il fatto che erano dipinte in alluminio speculare. Questa era una delle caratteristiche dei Mustang, infatti l'ala col profilo laminare per rendere al meglio doveva essere levigata. A suo tempo avevo letto che i piloti dell'Asse affermavano di individuare, in lontananza e con largo anticipo, la presenza dei Mustang dal bagliore del sole sulle loro ali tirate a specchio. Inoltre volevo forare le aperture di raffreddamento sui cerchioni del carrello e sostituire i compassi antitorsione sullo stelo dell'ammortizzatore, nella realtà non sono un triangolo pieno ma una V (però il filo simulante il circuito dei freni l'ho messo anche se non troppo visibile), mettere i vetrini alle tre luci sotto l'ala destra...( immagino già cosa stia pensando chi legge e chiudo l'elenco !!!)
Nel complesso un modello onesto che anche montato da scatola non sfigura.
Per le considerazioni sul colore del pannello antiriflesso sul muso rimando ad altra occasione, sia per documentarmi meglio sia per non tediare chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui.
Spero di essere stato utile al forum condividendo quanto sopra, ad ogni modo sono disponibilissimo ad ulteriori scambi di esperienze o chiarimenti.
Un simpatico saluto da Agostino


Ps. Anche se l'ho fatto tempestivamente in privato, colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno lasciato un loro giudizio al mio modello.

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