Forum : Marina italiana - Navi e storia

Soggetto : Nave Aviere e nave Artigliere FINITO

 marcellodandrea :

4/1/2011 19:39
 ciao a tutti

completato il figurino del fante di marina passo al mio campo preferito, le navi.  :-)

Quella che cercherò di realizzare è la scena relativa alla seguente foto:



FOTO INSERITA AD ESCLUSIVO SCOPO MODELLISTICO

A presto con la presentazione della prima scatola e relativi dettagli.



 syerra :

4/1/2011 20:10
  bellissima scelta Marcello... le vuoi rappresentare con le sigle ottiche a lettere come in foto o con quelle successive?! In ogni caso le modifiche che dovrai apportare son parecchie in quanto i kit Dragon rappresentano delle unita durante la II WW e non quelle post belliche a cui appartengono i nostri Aviere Artigliere e Geniere e se la memoria non mi inganna anche le unità pariclasse fornite alla Marina Tedesca. Se hai bisogno di foto d'appoggio chiedi pure senza timore...

Gianni

 Gufonero :

4/1/2011 20:40
 Ciao ad entrambi....sono a cimentarmi nel creare nave Artigliere (comequello in foto) da un kit revell Fletcher 1/144 ...ma vedo che esiste un kit dragon in 1/350 ...ma quale è?
A proposito Syerra mi potresti passare quelche link per avere foto relative?
Grazie
Simone

 syerra :

4/1/2011 20:50
  



ciao Simone... spero che tu abbia preso il secondo kit relativo ai Fletcher post bellici, ovvero quello offerto sotto bandiera Marina Tedesca, che con lievi modifiche è l'equivalente dei nostri Aviere... in caso contrario sarà un lavoro davvero impegnativo!! per il link d'appoggio con piacere... idem per le foto!

Gianni 

 yamato01 :

5/1/2011 06:41
 Una bella impresa, gran bella idea

 marcellodandrea :

5/1/2011 10:02
 Se hai qualche foto di documentazione ulteriore è sempre MOOOOLTO benvenuta, perciò se le posti qui ti sarei grato anche io:-)  :-)  :-)

Rispondo alle domande. Il caccia Aviere D 554 è l'ex USS Nicholson della classe Gleaves (anche Livermoore - e non Fletcher) e si può ricavare partendo dal Buchanan della Dragon (stessa classe), ovviamente con una serie di modifiche relative alla configurazione postbellica. Ho scelto di fare quelli con sigle ottiche perchè sono i più vicini possibile alla configurazione americana e quindi posso usare convenientemente anche le foto del Nicholson, dal momento che quelle dell'Aviere sono miseramente poche e l'ufficio storico della marina militare non mi è stato di alcun aiuto.

Il caccia Artigliere D 553 è l'ex USS Woodworth della classe Benson, e si può ricavare dal Benson mod 1945 della Dragon in uscita in questo momento sul mercato. I Benson erano molto simili ai Gleaves, ma avevano la forma del fumaiolo squadrata, mentr nei Gleaves era rotonda, un dettaglio molto facile da vedere a occhio nelle foto, anche da lontano. Anche qui ci sono alcune modifiche da fare ma almeno in questo caso esiste un buon profilo, quello pubblicato a suo tempo su un articolo di Storia militare che ho avuto grazie ad alcuni amici di questo forum.

I caccia Fletcher (Geniere, Fante) sono un'altra classe e piuttosto diversi dai Benson/Gleaves. Per qualche notizia generale sui Benson/Gleaves italiani, tanto per orientarsi, si può vedere qui e qui . Sui Fletcher italiani qui.

Per notizie più orientate su tutte le varie classi c'è questo.

In questo momento sono in possesso del Buchanan e perciò sto cominciando a lavorare su questo. Il Benson l'ho ordinato al negozio di modellismo di Siena (il più vicino che ho, qui ad Arezzo non c'è nulla) e mi hanno promesso che sarebbe arrivato a breve. Le prime foto del lavoro tra pochissimo. ciao a tutti

 syerra :

5/1/2011 11:16
 Marcello perdona la miscellanea che ho fatto tra le due classi, ma vado a memoria e le nozioni si accavallano... in effetti è proprio come dici te! sempre a memoria una delle due classi non era formata da una terza unità di riserva? mi pare fosse proprio il Geniere ad essere l'unità di riserva o sbaglio? dovrei andare a rovistare tra i miei libri per rimettere ordine alla memoria...

P.S. per le foto le posto con piacere!

Gianni

 marcellodandrea :

5/1/2011 16:06
 Questa è la prima scatola, il Buchanan mod 1942. Esiste anche la versione 1945 (che teoricamente sarebbe più vicina al mio soggetto) ma ho preso questa scatola con un forte sconto quanto il negozio di mdellismo di Arezzo ha chiuso nel 2009, e poi in fin dei conti il lavoro da fare sarebbe stato il medesimo (modifica di tutte le postazione AA).







Si noti che lo scafo è diviso alla linea di galleggiamento, ma in realtà, se appoggiato a quell'altezza, risulta troppo "affondato" (nelle navi all'ancora è visibile una parte del'opera viva in nero). Per rialzarle ho utlizzato il polistirene dei fondi per torte, ottima plastica da modellismo a costo infimo. Lo spessore era perfetto, così ho messo dei riempimenti all'interno dello scafo e poi un fondo vero e proprio che rialza la linea di galleggiamento di ca. 2 mm.






Della freccia rossa in questa foto parleremo in seguito.

Altre foto sono nella galleria, comprese quelle delle fotoincisioni.  Link alla galleria.

 alcione :

5/1/2011 17:28
 Ti seguo con interesse e se posso esserti utile, fammi un fischio :-)

@Gianni, era il Lanciere - Classe Fante , con il Geniere - che operò solo dal 
Luglio 1969 al Febb. 1971, poi posto in riserva per fornire pezzi di rispetto alle
altre due unità in squadra.
Ciao,
Francesco  :-)

 marcellodandrea :

5/1/2011 19:26
 In questo momento l'unica cosa di cui ho bisogno è "documentazione", il più possibile. Io di mio possiedo, raccolte qua e là in questi ultimi mesi (soprattutto sul forum di betasom.it ma non solo) , una cinquantina di foto dell'Aviere distribuite dal 1952 al 1975 più un singolo profilo ultrasemplificato (che però mi permette di valutare le dimensioni in pianta e le altezze di profilo delle varie strutture, perlomeno) che mi ha spedito il museo navale di La Spezia. L'ufficio storico della Marina non ha avuto altro da darmi che due-tre fotocopie di un libro e niente foto. Delle foto che ho, quelle utilizzabili per i miei scopi (in epoche anni '50-'60, senza troppe modifiche di base a parte il nuovo radar e antenne varie) sono più o meno la metà. Il problema principale è che di tutte queste foto solo quattro o cinque sono abbastanza ravvicinate da permettere di decifrare dettagli significativi. Poi ho una diecina di foto del Nicholson, anche nel periodo immediatamente postbellico (1946-50) quindi in una configurazione vicina a quella italiana. Posso utilizzare anche alcune foto di qualche altro caccia americano nella medesima configurazione, ma giusto per qualche cosa minore (il guaio di queste classi è che erano fatte in serie costruttive diverse, per cui anche i caccia "della classe Gleaves" non sono tutti uguali ma semmai il contrario, tutti (o quasi) diversi... sob   :-(

Qualunque foto è benvenuta !!!!!!!!!!!!!!     :-)   :-)    :-)

Proseguendo nella costruzione, posto una foto di uno stadio immediatamente precedente ma che metto qui perchè il discorso era più logico parlando prima dello scafo nel complesso.

Ricordando che il kit di partenza NON è il Nicholson ma il Buchanan che appartiene ad una serie costruttiva completamente diversa, bisogno fare i conti con tutta una serie di modifiche minori che però sono attuabili solo fin quando ci assiste la documentazione. Comunque, per cominciare, sulla sinistra del castello di prua ci sono due oblò in più da fare (mentre a destra no, ecco spiegata la presenza della freccia nella foto precedente).



Altra modifica da fare subito riguarda la posizione delle bitte sulle fiancate. Nell'Aviere sono diverse, non perché le abbiano spostate (non si può !  le bitte sono ancorate a punti di forza dello scafo) ma perché erano diverse già nel Nicholson.




Le linee rosse indicano le posizioni originali delle bitte a poppa nonchè i fori relativi ai lanciabombe di profondità (i sei centrali - vanno coperti per poter usare le fotoincisioni) e il foro che alloggia la gru per la lancia baleniera (che sull'Aviere era solo a sinistra - si noti che a sinistra il foro rimane). Tutti questi fori vanno chiusi e, poi, le bitte riposizionate. Lo stesso a prua: si può vedere nella galleria. Solo le due bitte a prua rimangono nella stessa posizione.

Link alla galleria

 yamato01 :

6/1/2011 09:47
 Adoro veder realizzati mezzi navali Italiani, ti seguo con molto interesse

 Sandros :

6/1/2011 10:10
 

Ciao Marcello, vedo con piacere che in meno di un mese sei passato ad un secondo soggetto. Complimenti!
Stai facendo un bel wip. Bravo

Continua così e Buon lavoro
Sandro

 

 alcione :

6/1/2011 18:13
 Ho lo stesso materiale che hai trovato in Betasom da alcuni vecchi numeri di Aviazione & Marina;
ti posto queste due foto, di cui la seconda - che forse avrai da un'angolatutura diversa - scattata
a Brindisi nell' ott./ 51, con l'Artigliere e le cannoniere d'appoggio della classe Cani.
Ciao,
Francesco   :-)




 marcellodandrea :

7/1/2011 10:02
 Grazie mille per le foto, tutto fa comodo    :-)

Ho aggiunto i distanziatori per le eliche a poppa. Quelli delle fotoincisioni del Buchanan sono inutilizzabili, sia perchè del tipo angolato sia perchè fatti male e basta. Ho ricostruito quelli della forma giusta, con in più l'imbottitura (non so come altro chiamarla) presente sull'Aviere.

 marcellodandrea :

9/1/2011 10:17
 Ho modificato le piazzole delle armi AA sulla plancia e nelle tughe dietro. Quelle a prua sono più grandi e all'esterno, quelle centrali sono in posizione diversa (come si vede nella foto che metto qui), quelle a poppa sono di nuovo diverse.




Poi, senza incollare i vari livelli, ho dettagliato la plancia e le tughe dietro. I lavori principali consistono nel riposizionare e ingrandire la maggior parte degli oblò (il ché implica lisciare i dettagli superficiali e poi rimetterli), nell'aggiungere tutte le maniche a vento che nell'Aviere sono grandi e ben visibili (ma quelle della tuga centrale furono abbassate rispetto al Nicholson, perché al di sopra ci sono alloggiate le piazzole AA tra i due fumaioli) e varie cose minori dedotte: a) dalle foto dell'Aviere come tale; b) dalle foto del Nicholson quando quelle dell'Aviere non aiutano; c) dalle foto di altri caccia della stessa serie quando non aiutano le prime due... e speriamo meglio possibile :-)







La freccia indica i due paraschegge delle postazioni AA centrali, incollate su un lato. Poi via via vengono incollate tutto attorno. A poppa, il cerchio grigio è la base del cannone superiore, tagliata dal pezzo originale, portata a filo e incollata sul nuovo ponte in plasticard bianco.

 euro :

9/1/2011 12:52
 Davvero interessanti le tue modifiche/migliorie, complimenti! :-)

 marcellodandrea :

11/1/2011 18:51
 Ho completato i paraschegge delle postazioni AA nella loro configurazione di base. Qui posto due foto per illustrare la forma un po' particolare di quelle di poppa . Altre foto sono nella galleria.  Link alla galleria.






Ora sto facendo tutti i rinforzi interni in mezzo ai quali, nelle piazzole delle Bofors, ci sono le rastrelliere delle munizioni: sullo Slater in 1/240 mi è riuscito farle (le rastrelliere) , ma in questa scala non ho proprio idea se sarà possibile... comunque ci provo  :-) 

Sto facendo anche le postazioni delle centrali di tiro Mk 51, che nel Buchanan erano solo due basse (da buttare a parte l'inidicazione del diametro), qui sono 4 sopraelevate.

 Sandros :

12/1/2011 10:21
 La mia ricerca non ha fruttato molto, ma posto quel poco che ho trovato nella speranza che possa esserti utile.
Saluti
Sandro






Immagini tratte da: Uff. Stor. M.M., I Cacciatorpediniere italiani 1909-1969, Roma 1969, pp. 334 ss.

 marcellodandrea :

12/1/2011 14:52
 Il profilo me lo hanno mandato da La Spezia, la foto invece non ce l'avevo. In ogni caso perciò grazie  :-)

 marcellodandrea :

14/1/2011 09:23
 Ho completato i rinforzi interni delle piazzole AA e i bordi esterni. I triangolini sono in plasticard, tagliato a misura e incollato all'interno.
Link alla galleria.

Le postazioni di prua sono le uniche ad avere delle costolature esterne, sono di forma semicircolare ma il bordo è sagomato in modo da dare più campo di tiro alle armi sul fianco.






Anche nelle postazioni di poppa il bordo esterno è più basso per aumentare il campo di tiro.






Le sovrastrutture non sono ancora incollate ovviamente, solo appoggiate sui ponti.

 alcione :

14/1/2011 17:06
 Interessante e piacevole a seguirti.
Ciao,
Francesco
  :-)

 marcellodandrea :

14/1/2011 19:21
 Grazie, speriamo di arrivare in fondo con una riproduzione ragionevolmente fedele , ma con la documentazione disponibile inevitabilmente ci saranno alcune approssimazioni. Approfitto per specificare che il piccolo spessore bianco aggiunto in fondo alla tuga di centronave è necessario per adeguare la medesima al profilo dell'Aviere in pianta. Tuttavia, se poi questa sia effettivamente così o l'autore del profilo abbia spadellato, temo resterà un assoluto mistero.

 euro :

14/1/2011 21:16
 Quote:
alcione ha scritto: Interessante e piacevole a seguirti.
Ciao,
Francesco
  :-)

Lo stesso vale per me!!! ;-) ;-)

 marcellodandrea :

15/1/2011 19:34
 Andando avanti, ho fatto le postazioni per le direzioni di tiro delle mitragliere Bofors. Sono 4, una per ogni postazione AA, due a centro nave e due a poppa. Le postazioni di centro nave, probabilmente, sono state tolte in un secondo tempo, perchè in foto posteriori agli anni '50 non compaiono più mentre quelle a poppa, sempre probabilmente, sono state aperte sul fianco ricavando un accesso più comodo, dal momento che in foto sempre degli anni '60 e seguenti si nota, sul fianco esterno, appunto un rettangolo scuro che potrebbe essere solo un portello di accesso (la scaletta è corta e finisce proprio lì sulla macchia rettangolare scura).

Io le ho messe tutte e 4, dal momento che nelle foto dei primi anni '50 si vedono bene e le ho fatte completamente chiuse, nella forma che si vede nelle foto (sostenute da un pilone centrale più grande e da tre più piccoli chiaramente saldati sul bordo esterno) perchè così erano a fine guerra sulle navi che le imbarcavano (ad esempio i caccia di scorta classe Cannon, come lo Slater). Per accedervi si saliva su una scaletta laterale fino al bordo superiore e ci si calava dentro, evidentemente per proteggere completamente l'operatore da proiettili e schegge. Le scalette devo ancora metterle.




Lo spazio tra le due estremità del paraschegge viene stuccato e lisciato quando tutto è incollato per bene. Dimensioni e posizione sono ricavati dal profilo dell'Aviere.






Link alla galleria.

 marcellodandrea :

18/1/2011 12:44
 Ho aggiunto le paratie laterali con i dettagli interni. Le paratie sono tipicamente interrotte nell'Aviere e seguite da due postazioni per le Oerlikon con i relativi paraschegge. Ho aggiunto anche qualche dettaglio sulla tuga di poppa, ma l'aggiunta di questi è molto lenta perchè va "combinata" dal confronto di molte foto diverse, dell'Aviere e di altre navi americane pariclasse.



Link alla galleria

 alcione :

18/1/2011 17:03
 [quote] marcellodandrea ha scritto: ....... ma l'aggiunta di questi è molto lenta perchè va "combinata" dal confronto di molte foto diverse, dell'Aviere e di altre navi americane pariclasse. 

Se mi consenti,
continua su questa strada e se il particolare non dovesse essere perfetto o non molto
chiaro, hai la soddisfazione di non aver montato a scatola chiusa ma di esserti posto delle
domande e cercato il giusto compromesso, comunque frutto di un'accurata ricerca; io così
intendo il modellismo.
Buon prosieguo, 
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

18/1/2011 19:27
 

Sì grazie, penso anche io così ma non c'è niente di peggio che pensare su un dettaglio per settimane, metterlo in un certo modo e poi, zac! scappa fuori la foto che hai cercato per mesi dove il dettaglio è lì in bella mostra e diverso da come lo hai messo, ovviamente...

Purtroppo, in questi giorni, c'è anche il fatto che la mia cagnolina, che è molto anziana e molto malata, sembra proprio che non ce la faccia più e così molto tempo lo passo con lei  :-(

 marcellodandrea :

20/1/2011 15:16
 Ho messo i fumaioli sulla tuga centrale. Vanno incollati perché sono troppo delicati per lasciarli liberi. Sul fumaiolo anteriore manca completamente il sistema dei tromboncini e delle relative tubature, che vanno aggiunte.







Su tubi e fotoincisioni è possibile vedere, in alcuni punti, delle piccole macchie traslucide, sono goccioline di vinavil messe a fare spessore per dettagli simili, che non potevo replicare in altro modo. Una volta verniciato si uniformerà tutto (lo stesso per alcuni "pallini" intorno alle tughe e alla plancia, simulano le luci).

Link alla galleria

 marcellodandrea :

24/1/2011 15:14
 Ho sostituito le antenne sul fumaiolo posteriore, perchè mi sono accorto che quelle riportate dalle fotoincisioni del Buchanan erano sbagliate e dalle prime foto che avevo visto non avevo capito bene. La forma giusta è questa (base triangolare in carta e antenna tratta da una vecchia battagliola tagliata a misura).




Altre foto sono nella galleria. Link alla galleria.

 marcellodandrea :

27/1/2011 09:36
 Ho corretto il profilo del parabordo sul ponte della plancia allungandolo fino al bordo posteriore, per adeguarlo a quello postbellico. Ho rimesso anche i profilati interni e alcuni dettagli. Nessuna delle sovrastrutture è incollata salvo i fumaioli sulla tuga.



Link alla galleria.

 Patrizio :

27/1/2011 23:17
  Ciao Marcello, stai facendo un lavoro bellissimo, posso capire quanto lavoro ci sia dietro ogni scatto postato !!  :-P
Ti seguiamo con interesse !!!!
Pat   :-D

 alcione :

28/1/2011 10:36
 Quoto e seguo con estremo interesse.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

28/1/2011 15:27
 In questi giorni ho finito il mio carrarmatino JS2 in 1/72 nella campagna sul Fronte Orientale, così non avevo guardato qui. Grazie, in effetti ogni volta che metto qualcosa ci devo pensare parecchio perchè dalle foto (dell'Aviere o del Nicholson) spesso si capisce poco, senza considerare che certi dettagli non è detto che fossero presenti nel 1952 o giù di lì. Ma questo è un discorso già fatto, qualche errore ci sarà e salterà sicuramente fuori dopo che avrò finito tutto, come legge di Murphy insegna.

In questo momento sto lavorando all'armamento. L'Aviere aveva i cannoni 1, 2 e 4 scudati, quello n. 3 scoperto per ridurre il peso in alto ed evitare problemi di stabilità in mare. Aveva inoltre due Bofors quadrinate e due binate, due Oerlikon binate e due singole. Le Bofors quadrinate e quelle binate penso che le chiederò a L'Arsenal, perché sono davvero molto belle e comunque, volendo fare anche l'Artigliere (che ne aveva altrettante), non spreco nulla della confezione. Le Oerlikon binate invece le ricostruisco usando le canne di quelle singole presenti sul kit originale. Prima di fare tutto questo, però, e quindi anche l'ordinazione a l'Arsenal, devo vedere se riesco a rifare il cannone scoperto, usando la base (era la stessa) e la canna del kit Dragon, senza la scudatura sopra e rifacendo i dettagli interni. Sarebbe opportuno, perchè se compro anche questo mi ritrovo altri tre cannoni completi (4 in tutto nella confezione de l'Arsenal) e totalmente inutili, che dovrei semplicemente buttare via e sprecare così i soldi non mi piace.
Un discorso simile dovrei farlo anche per il radar di controllo del tiro, su Aviere e Artigliere era il Mk 25 circolare e non il tipo quadrato dei caccia USA. Le fotoincisioni del Buchanan che sto usando hanno "ovviamente" quello quadrato, e così per ovviare dovrei comprare un foglio della White Ensign con un sacco di vari tipi di radar (per me di nuovo totalmente inutili) e due soli (di numero) radar Mk 25. Anche nell'ipotesi che decidessi, in seguito, di fare il Fante o il Geniere in 1/350 ricavandoli da un Fletcher, mi troverei nella necessità di comprare ancora un altro foglio della WEM, per due altre antenne MK 25 e un'altra ventina di radar di ogni altro tipo da buttare...  (cioè, in altre parole, se ci fosse stato un foglio con almeno cinque o sei antenne Mk 25 lo avrei comprato, perchè nelle navi italiane ci sono, ma così è uno spreco).
Voglio provare, anche qui, a vedere cosa riesco a riciclare delle fotoincisioni e tentare di fare i due dischi dei radar, magari termoformandoli.

Nel frattempo spero che il negozio di Siena riesca a trovarmi il kit Dragon del USS Laffey (n. 1026) del 1942, che è un classe Benson con la plancia quadrata, come aveva l'Artigliere negli anni '50, prima delle modifiche. Avevo provato a cercare anche il Benson del 1945, ma mi dicono che è uscito solo in Giappone e passerà parecchio tempo prima di vederlo in Italia.

 marcellodandrea :

31/1/2011 12:35
 Ho fatto il cannone n. 3, utilizzando il basamento del kit (allargato come necessario) e la canna del cannone,  ma autocostruendo il resto come dicevo nel messaggio precedente. Ho poi montato gli altri cannoni, aggiungendo un piccolo dettaglio sulla canna che non era presente nel kit. Riguardo questi cannoni bisognerà vedere se ci sono scalette, perché in alcune foto dell'Aviere compaiono e in altre no   (tanto per cambiare...)     :-)

Nessuno dei cannoni è incollato ai ponti per ora.




Se qualcuno è interessato a immagini di questo cannone senza scudatura può guardare in questo link.


Altre foto sono nella galleria. Link alla galleria.

 marcellodandrea :

1/2/2011 18:46
 Ho fatto l'alberetto, che nei primi anni '50 è diverso sia da quello del Nicholson, sia da quello poi montato sull'Aviere negli anni seguenti. L'albero è un tondino di ottone rastremato verso l'alto, la parte posteriore del tripode è in acciaio (per trovare i diametri giusti...) , i dettagli sono fotoincisioni di recupero e sprue stirato.




Link alla galleria

 andrew :

3/2/2011 01:11
 Sono rimasto affascinato,( sono un appassionato di modellismo anche navale ma non ho mai fatto nulla) dal progress postati, mi sembrava di vedere un vero cantiere dove si costruiscono  le unità navali.
Partendo dall'inizio quando hai impostato lo scafo fino all'ultima foto hai illustrato molto bene il tuo lavoro  
Complimentissssimi
CIAOCIAO  

 marcellodandrea :

3/2/2011 15:06
 Eh grazie, ma i progressi a volte sono lenti perché, ad esempio, per decidere da quale parte aprire (per la scaletta, che nel kit non è prevista ma doveva pure esserci per salire sopra) la piattaforma della fotoelettrica dietro il secondo fumaiolo ci ho messo quattro giorni, fino a decifrare, speriamo bene, alcune foto dell'Aviere (che ce l'ha diversa, tanto per cambiare, da quella di altre navi simili etc. etc.).

 andrew :

5/2/2011 18:46
 Ma forse proprio queste difficoltà rendono più prezioso il modellismo, se tutta la stra è piana diventa noiosa, quando si incontrano difficoltà di percorso lo stimolo a superarle ci sprona anche se nel lungo termine.
Bravissimo mi diverto a seguire il tuo operato.

ciaociao

 marcellodandrea :

5/2/2011 18:46
 Ho messo le battagliole su tutte le soprastrutture, più qualche ulteriore dettaglio.



Ho fatto anche l'antenna Mk 28 del radar di controllo del tiro, utilizzando due antenne radio semicircolari ECM che ho unito assieme lungo la metà.



Il disco è appena più grande di quanto dovrebbe essere, ma non esistono fotoincisioni in commercio di questo tipo di radar e così ho cercato di fare meglio possibile. Nessuna delle sovrastrutture o dei cannoni, come al solito, è incollata, a parte i fumaioli.
 
A questo punto mi fermo e faccio la basetta, con la sua teca in vetro. Una volta pronta, potrò andare avanti con la verniciatura e il completamento del modello. Nel frattempo dovrebbero arrivare sia le Bofors AA dall'Arsenal, sia il Laffey (classe Benson) per fare l'Artigliere accanto all'Aviere, come nella foto.

Link alla galleria.

 marcellodandrea :

7/2/2011 09:24
 Bontà del lavoro a parte, più guardo il mio collage per rifare l'antenna del radar direzione tiro e più quella differenza dimensionale nel diametro totale, nella mia mente, tende a diventare chilometrica ... insomma, non va bene.
Il Laffey, che sto aspettando, ha per l'appunto un'antenna di quel tipo, anche se in plastica piena, ed è più stretta, si vede dalle foto delle recensioni.  Sono qui che rifletto su come fare per farne una più piccola mantenendo un minimo di frame interno (insomma, per non farla termoformata e quindi piena) ma per il momento non arrivo a nessuna conclusione soddisfacente.

Se qualcuno ha consigli sul come fare sono bene accetti.

Temo che l'alternativa, alla fine, salvo nuove idee, sia di farla piena, perchè il confronto diretto con la foto di partenza rende sensibile la differenza dimensionale.

 euro :

7/2/2011 17:52
 Suggerimenti non ne ho :-( , ma ti faccio tanti, tantissimi complimenti!!!! :-) :-) :-)

 marcellodandrea :

8/2/2011 11:18
 Invece udite udite ho trovato la soluzione :-)

Scartabellando fra le mie fotoincisioni rimaste, è saltato fuori il foglio GMM usato per lo Slater l'anno scorso (era un foglio dedicato sia ai caccia di scorta classe Buckley che ai flushdeck) e c'erano due ruote di timone inutilizzate, esattamente del diametro giusto (più piccolo, appunto). Ne ho presa una (ho bisogno di DUE radar, c'è anche l'Artigliere e deve averlo uguale), l'ho sagomata utilizzando una punta semisferica, poi l'ho montata al posto della vecchia e fa tutto un altro effetto. Purtroppo la scatola posteriore del'elettronica è ampia e copre la maggior parte del frame, però davanti si vede (che non è pieno) e la pittura lo evidenziarà di più.

Ormai finisco di mettere le battagliole sul ponte, poi metterò le foto.

 eleonora :

8/2/2011 22:01
 Ciao Marcello, sono veramente colpita dal tuo lavoro, sembra di stare in Arsenale, o sulla MOC... stai rifacendo le navi proprio come erano...
Sono interessatissima anche a sapere se nave FAnte esiste già come modello e se qualcuno l'ha già realizzata. Vi dirò ... la cosa è estremamente personale: mio padre è stato l'ultimo comandante del Fante ed ha poi 'accompagnato' la nave in disarmo... ricordo quel periodo, quelle imbarcazioni, il fante di picche messo su uno dei fumaioli...l'odore che c'era a bordo ed il clima che c'era... ho amato tutto di quella nave già stanca di guerra che comunque faceva con fierezza il suo lavoro sbuffando fumo...Stupendo! Ed anche il cane mascotte del molo, che ovviamente si chiamava walker, ed era veramente buffo!
Ok grazie se potrete fornirmi info
Eleonora

 AGOCAP :

8/2/2011 23:09
 sta venendo molto bene ...

 marcellodandrea :

9/2/2011 09:38
 Quote:
eleonora ha scritto: Ciao Marcello, sono veramente colpita dal tuo lavoro, sembra di stare in Arsenale, o sulla MOC... stai rifacendo le navi proprio come erano...
Sono interessatissima anche a sapere se nave FAnte esiste già come modello e se qualcuno l'ha già realizzata. Vi dirò ... la cosa è estremamente personale: mio padre è stato l'ultimo comandante del Fante ed ha poi 'accompagnato' la nave in disarmo... ricordo quel periodo, quelle imbarcazioni, il fante di picche messo su uno dei fumaioli...l'odore che c'era a bordo ed il clima che c'era... ho amato tutto di quella nave già stanca di guerra che comunque faceva con fierezza il suo lavoro sbuffando fumo...Stupendo! Ed anche il cane mascotte del molo, che ovviamente si chiamava walker, ed era veramente buffo!
Ok grazie se potrete fornirmi info
Eleonora




Buongiorno a te Eleonora

cerco di risponderti meglio che posso al momento

Nave Fante (o Geniere) sarebbe in teoria il mio prossimo progetto, finiti Aviere e Artigliere. I Fante sono derivati dalla classe Fletcher ma al momento non so dirti di più, perché di solito approfondisco quando comincio a cercare la documentazione, prima di iniziare.  I Fletcher in scala in 1/350 in plastica ci sono così come le fotoincisioni dedicate, salvo modifiche.  Non mi pare per altro che l'associazione navimodellisti bolognesi abbia in catalogo i piani di costruzione (a ordinate e fasciame)  del Fante o simili, sul catalogo on-line non lo vedo.

Uno dei miei problemi principali, cercando la documentazione di navi italiane, è che né l'ufficio storico della marina né il museo di La Spezia (o l'associazione marinai) sono molto attrezzati per questo e la documentazione che mi hanno potuto dare è stata scarsissima. Io possiedo al momento una quarantina di foto dell'Aviere e altrettante dell'Artigliere, tutte trovate su internet o liberamente o tramite appassionati (sul forum di  betasom.it per esempio) che mi hanno risposto e di queste solo tre o quattro sono ravvicinate e quindi utilizzabili per valutare un certo numero di dettagli. Se poi consideri che di anno in anno c'erano modifiche ... quindi come ho già detto l'Aviere sarà corretto all'80% ma sul restante 20% posso solo fare congetture, oppure rifarmi al Nicholson (con riserve abbondanti) o a dettagli simili (pochi) sull'Artigliere (anche qui con abbondanti riserve) etc. etc.

Quando ho fatto lo Slater, la mia idea iniziale era di fare in realtà l'Aldebaran o una nave simile. Scrissi anche lì all'ufficio storico e ricevetti tre-quattro foto dopo un bel po' di tempo, ma come al solito troppo lontane per valutare i dettagli, tanto più che la nave era tutta autocostruita in scala 1/240 (c'era in commercio il foglio GMM per le Buckley in quella scala ed era abbastanza grande da permettermi di fare da me le armi e tutto il resto). I piani di Franco Gay sull'Aldebaran (a ordinate e fasciame) era del tutto sommari e quasi inutili  (alla luce di quanto ho visto sullo Slater).

Scrissi anche alla marina americana (che mi rispose nel giro di poche ore, da sera a mattina) per avere qualche notizia sulla classe Cannon di partenza indirizzandomi al museo dello Slater dove avevo di fronte una nave fotografata tutta fino all'ultimo bullone. Alla fine ho fatto lo Slater ancorato nel suo museo, perché non c'era paragone nel livello di accuratezza che potevo avere.

Per concludere quindi, è senz'altro possibile fare il Fante o il Geniere in scala 1/350 (o maggiore), ma a patto di trovare una certa quantità di foto e/o di testimonianze di persone imbarcate che possano permettere, tra l'altro, di "fissare" una data e fare la nave come era in quel momento lì (in genere, la data è quella per la quale si possiede la maggior parte della documentazione, ovviamente).

Per ora non so dire di più, ma se mi permetti archivio il tuo intervento come promemoria, perché se poi davvero mi metterò a fare il Fante sarebbero utili per me le informazioni che potresti avere.

Ciao e grazie

 eleonora :

9/2/2011 21:57
 Non c'è problema, solo ero piccola e non erano tempi di fotocamere, però cercherò cosa è rimasto a casa e sono a tua disposizione.
Un saluto e buon lavoro
:-)

 marcellodandrea :

10/2/2011 11:56
 Grazie della disponibilità.

Aggiungo una cosa di cui mi ero dimenticato. Del Fletcher esiste anche un kit molto più grande, in scala 1/144, della Revell, è lungo quasi 80 cm e fatto come si deve dovrebbe risultare un bel modello. A quanto pare esistono anche fotoincisioni dedicate per questa scala. Puoi vedere le recensioni in questo link e in quest'altro.

Per il momento però non so dirti, perché non ho ancora fatto questa ricerca, se i tre caccia poi ceduti alla MMI facessero parte di un'unica serie costruttiva (credo che dei Fletcher ne siano stati costruiti oltre 170) o di serie diverse (come erano Aviere e Artigliere) e quindi se dal modello Revell si possa fare al meglio e con quali modifiche uno qualsiasi dei caccia italiani.

Beh per il momento è tutto. Grazie di nuovo e ciao :-)

 marcellodandrea :

11/2/2011 19:20
 Come dicevo, ho sostituito il radar fatto in precedenza con uno nuovo più piccolo, ricavato anche questo da una fotoincisione di recupero. Si può notare come sia senz'altro più simile a quello reale della foto iniziale.




Ho messo vari altri dettagli, tra cui tutte le battagliole. Ho cominciato anche a fare l'albero, utilizzando un tondino di ottone rastremato verso la cima.



Link alla galleria.

 Francesco Tedeschi :

12/2/2011 09:49
 Come sempre accade cercando altro, ho trovato questo sito, ricco di foto: non ci sono quelle delle navi che stai realizzando, ma c'è qualcosa riguardo i radar e sopratutto ci sono delle fonti bibliografiche:
http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=34223&st=40

 marcellodandrea :

12/2/2011 15:26
 Sì lo conoscevo grazie  :-)  sono iscritto al forum di betasom.it, che anzi consiglio sempre a tutti quelli interessati al modellismo navale, spesso l'ho citato anche qui ...  in particolare il radar circolare che compare nella pagina è il Mk.25 con un'antenna un po' più grande e fu installato in seguito, quello originale alla presa di servizion nella MMI, il Mk. 28, aveva l'antenna più piccola e spero che quella che ho messo sul modello gli assomigli un po' ma, credo, senz'altro più di quella che avevo messo prima    :-)

 grandecima :

13/2/2011 10:02
 Premesso che le navi mi hanno sempre affascinato, e sono tentato sempre di prendermi una scatola da costruire...direi che questa tua realizzazione è veramente SUPERBA....veramente bella....!!!! :-o :-o :-o
Anche voi con queste cosine così piccole avete una manualità da MAESTRI 8-)....
Complimenti veramente (e prima o poi anch'io cercherò di buttar giù qualche cosa che assimigli ad una nave.... :-?..spero..???)
Buon lavoro....!!!!

 marcellodandrea :

16/2/2011 12:02
 Ho completao l'albero e dato una prima mano di primer a tutto il modello. Le sovrastrutture sono ancora tutte separate fra loro, ma le ho appoggiate nella posizione corretta per fare la foto sottostante. Il primer mostra qualche difetto di lisciatura, a livello del castello di prua, nella giunzione tra lo scafo e il plasticard aggiunto sotto per alzare il bordo e avere l'altezza giusta sull'acqua, ma penso che un pochino di stucco risolverà il problema (d'altra parte il passaggio col primer serve anche a questo).



Link alla galleria

 Patrizio :

16/2/2011 13:27
  Marcello, stai facendo un lavoro bellissimo  :-D  bravo !!! 

 syerra :

16/2/2011 13:35
  WOOOW... spettacolare Marcello!!! "non chi comincia ma quel che persevera"... davvero un lavoro con i contro...fiocchi!!! Bravo Bravo Bravo... i miei sinceri complimenti!!! ;-)

Gianni

 marcellodandrea :

16/2/2011 14:33
 Grazie :-)  

Come si vede, mancano però ancora tutte le armi AA, che devo fare.
Nel frattempo dovrebbe essere pronta la bacheca, così posso cominciare a impostare il diorama e, sempre nel frattempo, speriamo che arrivi il Laffey, da cui trarre l'Artigliere.

 andrew :

17/2/2011 00:52
 bel lavoro anche in fase di completamento, complimenti per il tuo progress che ho seguito dall'inizio.
Penso che anche la scenetta sarà all'altezza del tuo operato.
Buon lavoro e complimenti

Ciaociao

 marcellodandrea :

17/2/2011 08:33
 La scenetta sarà minimale (vedi foto iniziale) con Artigliere e Aviere impacchettati uno a fianco dell'altro, accanto al molo. L'interesse dovrebbe risiedere più che altro nelle due navi, simili e in realtà molto diverse tra loro. Non ho idea di dove si trovasse quel pezzo di molo a La Spezia, così come devo informarmi sulla sua colorazione, penso che al Museo navale sappiano dirmi qualcosa.

Dimenticavo di aggiungere che all'Aviere non mancano solo le armi AA ma anche molti altri dettagli che devo per forza aggiungere dopo la coloraizone: lanciabombe e rastrelliere a poppa, sostegni dei canotti, lancia baleniera, sostegni vari della plancia etc.

 euro :

17/2/2011 17:40
 Bellissima!!! :-o :-o

 marcellodandrea :

17/2/2011 19:03
 Speriamo sia "bellissimo" anche il diorama finito, cioè dopo la colorazione.
Aspettiamo a dirlo...  per scaramanzia  :-)  :-)  :-)

 alcione :

18/2/2011 09:26
 Lo è già così ! mi incuriosisce il diorama che intendi realizzare con i due
cctt. ormeggiati a pacchetto.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

19/2/2011 19:23
 

La bacheca è pronta, così posso cominciare a impostare la scenetta, in pratica il molo e la posizione delle due navi. Speriamo che il Laffey arrivi presto, la lavorazione dovrebbe essere assai più rapida dal momento che parecchie idee me le sono chiarite sull'Aviere (fermo restando che l'Artigliere ha un bel po' di cose diverse).



Link alla galleria

 marcellodandrea :

28/2/2011 19:25
 Tanto per non perdere troppo l'abitudine, sempre in infinita attesa che arrivi il modello del Laffey (alla fine l'ho ordinato on-line, visto che il distributore non ce l'ha mai) , posto la foto del molo a metà dei lavori (in legno, lisciato e con una passata di primer, all'esterno ancora da uniformare al resto della basetta con l'impregnante color noce). Ho preparato anche la carta sagomata per simulare la superficie increspata dell'acqua. Ancora non è fissato nulla, la nave ovviamente no, ma neppure la carta o il molo.
La sagoma vuota è quella per l'Artigliere, l'Aviere infatti sta all'esterno (vedi foto).


 marcellodandrea :

13/3/2011 18:38
 Il negozio on-line a cui ho ordinato il Laffey mi annuncia che è già stato spedito via corriere, quindi spero di riceverlo domani: considerando che ho cominciato a cercalo a Natale... gaudeamus igitur :-D

Nel frattempo sono arrivate anche le bofors de l'Arsenal e le ho montate sia per l'Aviere che per l'Artigliere. Qui non ci ho messo quasi niente di mio, salvo stare attento a non romperle (la resina è fragile come un filo d'ostia), buttare via le scudature (non c'erano), modificare le battagliole posteriori (erano diverse), aggiungere la base circolare di quelle quadrinate che non c'è e qualche altro ammenicolo... 

 marcellodandrea :

18/3/2011 18:51
 E così, finalmente, è arrivato il Laffey (cioè un caccia classe Benson con caratteristiche molto simili a quelle che mi servono per fare l'Artigliere - ricordo che l'Aviere è un classe Gleaves).  Nella galleria troverete le foto della scatola etc. Qui per brevità metterò l'essenziale. La prima foto che posto perciò è lo scafo con lo spessore (per rialzarlo sull'acqua, altrimenti è troppo basso, foto e misure alla mano) già sistemato, stuccato e lisciato (molte procedure sono uguali per i due modelli), appoggiato accanto all'Aviere nella basetta, tanto per vedere l'effetto che fa... :-)




Link alla galleria

 eleonora :

18/3/2011 19:40
 Avanti tutta Marcello!
Lavoro encomiabile..

 soldier75 :

18/3/2011 22:11
 non vedo l'ora di vederlo concluso

 marcellodandrea :

19/3/2011 15:02
 Quote:
eleonora ha scritto: Avanti tutta Marcello! Lavoro encomiabile..

grazie, ma anche l'Artigliere avrà le sue rogne ...  :-)

Quote:
soldier75 ha scritto: non vedo l'ora di vederlo concluso


anche io... :-D

 marcellodandrea :

23/3/2011 14:34
 Ho cominciato a fare le sovrastrutture, per altro simili all'Aviere, montando la base della plancia e le tughe di centronave e poppa. Ho chiuso le posizioni di alcune bitte, perchè sono diverse nella nave italiana (e lo erano nel Woodworth, ovviamente, rispetto al Laffey). Ho tolto le vecchie postazioni AA e aggiunto il basamento delle nuove, nel caso di quella di poppa sostituendo tutto il ponte perchè (come nell'Aviere) si fa prima e viene più corretto. Rispetto all'Aviere sono diverse le postazioni AA di prua, così come i volumi di tutta la struttura della tuga dietro il secondo fumaiolo (che è molto simile a quella del Laffey salvo la modifica in plastica bianca che si vede in foto; foto dell'Artigliere alla mano, il disegno dell'Artigliere nell'articolo di Storia Militare è sbagliato, dal momento che riporta la struttura della tuga dell'Aviere e non dell'Artigliere - in quel disegno ci sono altri particolari importanti sbagliati, di cui dirò in seguito). Per finire, qui come nell'Aviere, ho lisciato il ponte dei fumaioli, sia per uniformarlo a quello della tuga di poppa sia per togliere di mezzo un dettaglio molto bello a vedersi ma del tutto fuori scala (ingranditi di 350 volte sarebbero canyons, non pavimenti antisdrucciolo) e neppure presente (c'erano i camminamenti antisdrucciolo, semmai).



Link alla galleria
(nella galleria le foto dell'Artigliere sono in cima prima di quelle dell'Aviere, a causa dell'ordine alfabetico)

 euro :

23/3/2011 15:11
 Puro spettacolo!!! :-o :-o

 marcellodandrea :

23/3/2011 15:42
 Beh adesso vado un pochino più veloce perchè ormai comincio a familiarizzare con le due navi, però ho paura che per l'Artigliere avrò un margine di incertezza maggiore su un certo numero di dettagli, perchè sto notando che le foto che ho a disposizione sono peggiori, sotto questo aspetto, di quelle per l'Aviere.
Per il resto grazie  :-)

 Sandros :

24/3/2011 11:16
 Sta venendo un gran bel lavoro, complimenti!
Ti seguo con interesse.

Saluti
Sandro

 marcellodandrea :

24/3/2011 12:12
 Grazie  :-)

Nel mentre, si pone un problema che sto cercando di risolvere, e cioè la presenza, o meno, dei codici di identificazione ottica (le grosse lettere sulle fiancate a prua) anche sullo specchio di poppa, ed eventualmente in posizione singola (al centro dello specchio di poppa) o doppia (ai due lati).

Mentre per i codici NATO (lettera e numeri) è tutto ben documentato (colori e posizioni) , per quelli di sole lettere in stile prebellico non c'è gran che da vedere.

Anche se non esistono foto a colori degli anni '50 di queste due navi (o almeno io non le ho mai viste) le lettere sono rosse e su questo siamo abbastanza sicuri (sono rosse su tutte le navi - sembrano nere nelle foto in b/n perché sono rosso pieno su fondo grigio cinerino chiarissimo).

Riguardo la loro presenza a poppa, sul disegno dell'articolo di Storia Militare l'autore le mette, data la posizione devono essere due, una per lato. Quel disegno ha qualche errore (come dicevo in precedenza) e questo non depone bene, ma sul sito di betasom.it è saltata fuori in una discussione una foto della corvetta Cassiopea fotografata nei primi anni '50, con le lettere di identificazione chiaramente anche a poppa, e in posizione doppia (sui due lati).

Concludendo, credo che le metterò anche a poppa. Il problema sarà trovare i trasferibili delle giuste dimensioni per avere riferimenti precisi, perché per quelli grossi li avevo (neri, da dipingere in rosso).

A presto  :-)

 alcione :

25/3/2011 11:05
 Prendo nota di tutto quello che dici in merito ai due CC.TT. e vado ad allegare il
tutto all'articolo su Storia Militare.
Buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

25/3/2011 14:19
 Nel senso che tutto quello che dico potrà essere usato contro di me ??? :-D :-P :-D

 alcione :

25/3/2011 17:05
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Nel senso che tutto quello che dico potrà essere usato contro di me ??? :-D :-P :-D


Colpito ed...... affondato :-P :-P :-P :-P
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

30/3/2011 19:33
 Visto che Alcione verbalizza tutto, devo andarci coi piedi di piombo...

Dunque ho portato avanti le strutture della plancia e della tuga, completando le piazzole AA. Ho sostituito i "funghi" degli areatori perché sul Woodworth/Artigliere erano molto più grossi e alti di quelli presenti sul Laffey o di quelli dell'Aviere (il kit del Laffey in realtà è uguale all'80% a quello del Buchanan come è facile immaginare, non ho indagato a fondo ma secondo me anche a scapito di quanto fossero realmente simili queste due navi, che appartengono a classi diverse). Ho poi rifilato il ponte dei fumaioli perchè a differenza di quello del kit (identico, anche questo, a quello del Buchanan salvo la parte terminale dietro il secondo fumaiolo), il ponte dei caccia classe Benson erano molto più stretti in certi punti di quelli classe Gleaves, in particolare sul lato destro scorrevano al di sotto  della base del fumaiolo, che quindi (appunto sul lato destro - vedi foto) sporgeva al di fuori. A poppa del secondo fumaiolo, infine, non esisteva la passerella trasversale che invece viene messa sul kit: la passerella andava semplicemente dal lato sinistro del secondo fumaiolo alla tuga di poppa.

Un dettaglio che ho aggiunto ignorando completamente di che cosa si tratti è quella specie di casottino attaccato a destra del castello di prua, dove comincia il ponte dei fumaioli. E' più piccolo di un uomo e non può starci nessuno in piedi dentro. Però esiste sia sull'Artigliere che su altri caccia in tempo di guerra e quello che ha sopra sembra in tutta evidenza una tettoia con dei vetri (i vetri li farò in seguito con il cristal clear). Chiederò al mio amico curatore del museo dello Slater, magari lo sa, poi vi faccio sapere :-)





Ho messo anche la piastra di rinforzo dietro l'occhio di cubia, dove appoggia l'ancora. Sull'Aviere non mi ero accorto che c'era, così dovrò aggiungerla anche lì.



ciao alla prossima

Link alla galleria

 maru :

30/3/2011 20:36
 Marcello, se può esserti utile ti posto un disegno del aviere ed una foto con i numeri di matricola evidenziati a poppa.

Ciao Fab

Photobucket
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 marcellodandrea :

31/3/2011 08:16
 Grazie  :-)

Devo dire che senza i forum e l'aiuto dei colleghi modellisti avrei avuto meno della metà della documentazione che ho ora.

 marcellodandrea :

31/3/2011 15:13
 Devo correggere una mia affermazione di poc'anzi. La piastra che ho messo dietro l'occhio di cubia dell'Artigliere c'era, a quanto pare, solo sull'Artigliere. Nell'Aviere "non mi ero accorto che c'era" perché non c'è, ho controllato e ricontrollato tutte le foto che ho dove la nave è mostrata con l'ancora abbassata e la piastra non c'è proprio (oppure siamo tremendamente sfortunati e le condizioni di illuminazione la cancellano sempre: però non c'è neppure quando si vedono Aviere e Artigliere affiancati).

 maru :

31/3/2011 16:08
 Hai ragione Marcello, però dalle foto la piastra mi sembra abbia forma circolare e non quadrata...

Ciao Fab

Photobucket
Photobucket

 marcellodandrea :

1/4/2011 09:47
 No in altre foto si vede più chiaramente, è senz'altro quadrato


TUTTE LE IMMAGINI INSERITE SONO AD ESCLUSIVO SCOPO DI DISCUSSIONE MODELLISTICA





Una foto dell'Artigliere nel 1960






Qui insieme all'Aviere nei cantieri di New York, nel 1951 immediatamente prima del trasferimento alla MMI (non ho tagliato apposta la prua dell'Aviere dietro, ma purtroppo non c'è nella foto originale - comunque in molte altre foto dell'Aviere non c'è niente del genere, come dicevo)

Già che ci sono aggiungo che il dettaglio misterioso (una specie di casottino posto avanti e a destra del primo fumaiolo, attaccato alla parete del castello di prua) chiaramente visibile in alcune foto dell'Artigliere (e anche di altri caccia classe Benson in periodo bellico) forse (sottolineo forse) ha una spiegazione: il mio amico Tim del museo dello Slater mi risponde così:

 I don't know what year the picture, but perhaps an air conditioning system for the wardroom.

Non ho idea di dove fosse il quadrato ufficiali sull'Artigliere, ma probabilmente stava da quelle parti, questo spiegherebbe perché nonostante l'apparenza sia troppo basso per alloggiare un uomo in piedi. Quello che continuo a non capire è la struttura posta sopra però, conoscendo la sua funzione, quasi sicuramente non è vetrata come avevo ipotizzato all'inizio facendomi un po' fuorviaria dall'apparenza di "casottino", ma una rete o un filtro di qualche tipo (... ergo il frame di fotoincisione utilizzato per fare la parte superiore, che presumevo poi di riempire con il cristal clear, va sostituito probabilmente con un semplice cubo di plastica dipinto adeguatamente, perchè, appunto, non è vetro e sinceramente non vedo in quale altro modo simularlo.




Foto del Caldwell DD605 nel 1945  (ho trovato la medesima struttura su altri caccia classe Benson, in foto del 1942 e 1943)

Link alla galleria

 alcione :

1/4/2011 10:19
 Sicuramente, Marcello, ne sai più tù di tutti noi; visto che sembra una condotta per 
l'impianto di condizionamento propendo per una protezione in rete , con un telaio di
sostegno, al fine di non ingerire corpi estranei.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

1/4/2011 14:38
 No non credo proprio di sapere più di tutti voi, come ho già detto senza forum e l'aiuto di tutti gli altri vari avrei molto meno della metà delle informazioni che ho ora. 

Riguardo la funzione dell'aggeggio di cui sopra, sempre il mio amico Tim ha girato la mia richiesta ad altri reduci ex US Navy ed esperti di caccia classe Benson Livermore. Appena so qualcosa di più preciso vi faccio sapere.

 andrew :

4/4/2011 01:11
 realizzazione superba complimentoni

 marcellodandrea :

8/4/2011 15:18
 Sono andato un po' avanti, anche se lentamente, il fatto è che ogni dettaglio ha bisogno di mille controlli e poi viene fuori che è sbagliato etc. etc. ... sob

La prima foto sono Artigliere e Aviere affiancati, ora che l'Artigliere è un po' più avanti si comincia a vedere l'effetto finale, per così dire. Come per l'Aviere, tutte le sovrastrutture sono solo appoggiate e non incollate. Penso che dalla foto si veda la forma squadrata anteriore della plancia, rispetto all'Aviere che ce l'ha arrotondata. La forma è proprio piatta e non con una costolatura centrale come era sul Laffey e che quindi ho dovuto togliere. Questo, tra l'altro, è un secondo errore del disegno su Storia militare che riporta la forma tondeggiante. In effetti l'Artigliere è stato successivamente modificato e le foto degli anni '60 mostrano la plancia tondeggiante, identica a quella dell'Aviere. Ma quando portava i codici di sole lettere AR, come nel disegno, la plancia era quadrata (però l'Artigliere non ha mai avuto la tuga posteriore al 2° fumaiolo della forma disegnata nell'articolo, neppure dopo i rimodernamenti).




Nella seconda foto modifiche e aggiunte si vedono meglio, praticamente è tutto quanto è in plastica bianca, non moltissimo ma essenziale.


Oltre le postazioni AA, di cui ho già parlato, la terza foto ne illustra tre dell'Artigliere: i due "balconcini" semicircolari ai lati della plancia più alta (che sull'Aviere invece non ci sono), i due  "balconi" squadrati sulla plancia intermedia (che ospitavano due Oerlikon nel 1945) e la forma della prima plancia, in basso, con la piattaforma laterale all'albero (che ugualmente è assente dell'Aviere). In tutti i casi sono caratteristiche del Woodworth e non aggiunte italiane. Ho sistemato un tondino di ottone per evidenziare la posizione dell'albero.





A questo punto parlo anche di una cosa che mi ha assillato per parecchi giorni, finché non ho deciso di lasciare tutto com'è. Si tratta del ponte fumaioli tra la plancia e il primo fumaiolo. Su alcuni caccia classe Benson il ponte semplicemente non c'è, ci sono invece delle passerelle ai lati, mentre la parte sotto (le coperture dei tubi di scarico del vapore) sono in vista.

Tanto per tornare sulle magagne commerciali, mi viene il dubbio che questa sia un'altra di quelle cose standardizzate dalla Dragon per risparmiare, però non ho le prove perché in tutte le foto che ho del Laffey questo dettaglio non si vede purtroppo. Però, per esempio, la forma squadrata della plancia con la costolatura centrale è invece esatta per il Laffey, che ce l'aveva proprio così, dalle foto si vede benissimo.

Mi è capitato di leggere in alcuni forum stranieri discussioni sul fatto se il ponte lì ci fosse o no, e alcuni sostengono che nei Benson probabilmente non c'era mai. L'unica foto che io possiedo dell'Artigliere dove si vede bene questa zona è del 1964 e mostra il ponte tutto coperto così come è ora nel modello. Ho poi una foto ravvicinata della metà anteriore dell'Artigliere nel 1953, presa evidentemente da una barca che stava accostando purtroppo controsole dove traspare, tra il buio sottostante della tuga e la chiglia della lancia baleniera di sopra, una sottilissima striscia bianca che, in teoria, potrebbe anche essere il cielo dietro. Mi sono scervellato per giorni su quella striscia bianca, tentando di calcolare se il profilo fosse teoricamente a livello del ponte o più in basso, a indicare l'assenza di copertura sopra. Tagliare il ponte fumaioli del modello, ricostruire la copertura delle tubature sotto e farci sopra delle  passerelle così come si vede in molte foto dei Benson durante la guerra non era difficile, ma il fatto è che così come furono fatti diversi lavori, anche cospicui, sulle sovrastrtture prima della consegna all'Italia, potevano benissimo aver chiuso anche il ponte e io, ripeto, nell'unica foto che ho dell'Artigliere dove si vede quella parte, vedo il ponte regolarmente coperto.

Intendiamoci, però... una vocina dentro mi dice che era scoperto e che l'hanno chiuso solo negli anni '60 ...   :-)









 alcione :

8/4/2011 16:57
 Marcello ho compreso quello che dici - ciò messo un po ..... :-P -
alla prosssima fai uno scatto di prua dei due CCTT., con l'ingrandimento
della terza foto ? grazie.
Un saluto,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

8/4/2011 21:14
 Quote:
alcione ha scritto: con l'ingrandimento
della terza foto ? grazie.
Un saluto,
Francesco :-)


Volevo farlo subito uno scatto di prua, ma poi mi toccava risistemare il cartoncino dietro e sono stato un po' pigro. Lo farò nei prossimi giorni.

A maggiore chiarezza, il discorso sul ponte fumaioli che c'è oppure no riguarda il punto dove scende l'albero, subito davanti il primo fumaiolo. Si vede nella foto del Caldwell che ho messo qualche messaggio indietro, quella con la freccia rossa Si vede bene che davanti al fumaiolo il ponte non c'è.

Aggiungo che non c'era neppure sul Woodworth sotto bandiera americana almeno fino al 1944. Una foto appena saltata fuori (1944) mostra lo spazio tra fumaiolo e plancia scoperto, con le regolamentari passerelle...

Insomma nell'unica foto dell'Artigliere che lo mostra (1964)  il ponte è coperto, ma quando era nella USNavy era scoperto. Bisogna però considerare che per passare alla MMI nel 1951, il Woodworth fece alcuni lavori di ristrutturazione importanti che comportarono lo sbarco dei lanciasiluri e il rifacimento di tutte le postazioni AA delle Bofors,  in una configurazione che però non era "nuova", bensì era quella "anti kamikaze" che si ritrova già su altri caccia di questo tipo nelle ultime fasi di guerra (vd. ad es. il Nields DD 616 nel 1945). Come è evidente, la medesima configurazione AA fu applicata anche sull'Aviere.

In questi lavori avranno chiuso anche la tuga davanti al primo fumaiolo oppure no ???

Forse lanciare la monetina è l'unica soluzione...  sob

Diciamo però, a uso e consumo di chi vorrà fare un classe Benson, che è meglio che controlli attentamente le foto perchè secondo me non dico con assoluta certezza ma è molto molto probabile che il ponte della tuga davanti al primo fumaiolo, sui Benson, almeno per tutta la guerra,  non ci sia mai stato (e quindi il modello del Laffey è sbagliato, hanno fatto la copertura della tuga unita come nel modello del Buchanan per evitare di rifare il pezzo nuovo e aggiungere i pezzi relativi alle tubature del fumaiolo e alle passerelle).


Francesco che intendi per "ingrandimento della terza foto"?

 

 marcellodandrea :

15/4/2011 09:27
 Ancora qualche passo avanti. Intanto metto una foto di prua come mi avevano chiesto. Ho fatto i fumaioli (meno le antenne laterali) e l'albero con il radar (che è uguale a quello dell'Aviere).





Rispetto alle ultime foto a prua dell'Aviere manca l'alberetto del jack perchè è di plastica e si è rotto, devo sostituirlo (purtroppo metterli di metallo è inutile perché sono comunque appoggiati sopra il passacavi e quello delle fotoincisioni è orribile)





Per i fumaioli ho dovuto fare artigianalmente le due ... non so come chiamarle, ringhiere? sulla cima, che girano tutto intorno al fumaiolo. Sull'Aviere sono circolari e quindi ci sono sulle fotoincisioni, mentre l'Artigliere ha i fumaioli rettangolari e così le ho dovute ricavare tagliando longitudinalmente una scaletta e piegandola seguendo il bordo. Agigungo che la posizione della scaletta del primo fumaiolo, nella versione in plastica del kit , è sbagliata, perché i Benson ce l'avevano in mezzo come si vede qui sotto e non di fianco come sui Gleaves (Aviere compreso).





Mi chiedo tra l'altro perché la GMM faccia le fotoincisioni in questo modo: cioè, facendo una ventina di porte supplementari del tutto inutili  alcune "aperte" e altre "chiuse" (ci sono già quelle del modello in fotoincisione e incise da ambo le parti per farle sia aperte che chiuse - le uniche con un dettaglio in più rispetto a quelle del  modello sono le due con l'oblò ma, se volete la mia opinione, tutte quelle in plastica sono altrettanto ben fatte) e limitando tutto il resto al Buchanan (classe Gleaves) nudo e crudo, quando potrebbe con poco sforzo aggiungere il traliccio più corto del proiettore dietro il secondo fumaiolo (altrimenti va tagliato a metà) e le "ringhiere" squadrate di cui sopra per i fumaioli per i modelli sia del Laffey che del Benson (e volendo pure il piccolo radar circolare Mk 28 della direzione di tiro, visto che il traliccio fotoinciso c'è già).

 alcione :

15/4/2011 09:44
 Grazie Marcello, così posso meglio apprezzare il disegno della plancia
coperta confrontandolo con la foto dell'Artigliere negli USA nel '51.
un saluto,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

15/4/2011 14:42
 Quote:
alcione ha scritto: Grazie Marcello, così posso meglio apprezzare il disegno della plancia
coperta confrontandolo con la foto dell'Artigliere negli USA nel '51.
un saluto,
Francesco :-)



prego  :-)  come è ovvio mancano tutti i numerosi sostegni alle varie plance e postazioni AA, che dovrò aggiungere alla fine a modelli montati.

Non so se hai notato, ma il solito disegno è sbagliato anche su un altro punto: la lancia baleniera era portata solo a sinistra, come sull'Aviere mentre a destra c'era il battello in gomma (ora non sto a metterla ma ho una foto datata 8 luglio 1952 del lato destro dell'Artigliere,  con il codice AR, dove lancia e relative gru assolutamente non ci sono).

Il prossimo passo sarà di fare l'alberetto a poppa e mettere le battagliole protette dietro il castello di prua fino a centro nave, comprese le due postazioni AA sul ponte, del tutto simili a quelle sull'Aviere. Poi farò il radar mk 28 e metterò le battagliole a tutta la nave.

A quel punto, grosso modo, dovremmo essere pronti per la verniciatura finale (la faccio tutta assieme perchè temo che dovrò farmi il colore grigio cinerino e preferisco fare una mescola sola, le navi erano verniciate di fresco e saranno state sostanzialmente uguali anche nei toni).

 alcione :

15/4/2011 16:31
 Felice navigazione, Marcello; le zattere sono quelle originali USA e non i nostrani
Carley.
A proposito, iscriviti come Sostenitore al neo GIS M.M.; i numeri li hai   ;-) spero che 
Claudio - alias bertho72 - e Roberto siano daccordo.
Ciao,
Francesco  :-)

 RobertoC :

15/4/2011 16:58
 Stavo per sollecitare io Marcello a offrirsi come sostenitore, vista:

a) la sua maestria
b) il suo metodo
c) la sua documentazione

Se non tu, Marcello, chi altri?

per intanto complimenti

Roberto

 marcellodandrea :

15/4/2011 19:03
 Grazie dell'invito al GIS MM che accetto senz'altro molto volentieri e grazie pure dei complimenti ma, ecco, ehm, veramente ...   mi ero già iscritto qualche tempo fa !!!   :-D

 RobertoC :

15/4/2011 20:06
 Come sostenitore? allora OK

Roberto

 marcellodandrea :

16/4/2011 08:00
 No, veramente con una semplice adesione, il fatto è che non mi ritengo così competente da fare l'esperto, per così dire. Però vedo, dal post relativo a quel GIS MM, che i sostenitori sono pochi e che ci sono dei numeri minimi necessari per attivare un GIS.  Continuo a pensare di non avere le competenze necessarie anche perchè le mie esperienze dirette in tema modellistico navale italiano (con relativa documentazione) si limitano a questi due cacciatorpediniere e ai caccia di scorta/fregate tipo Aldebaran(spero, finiti questi, di fare un Fante/Geniere/Fletcher per il quale sto cercando la documentazione, ma insomma è poco più). Diciamo che mi metto a disposizione, però prima di tornare su quel post e iscrivermi di nuovo come sostenitore preferisco che mi diciate voi se è il caso. ciao grazie

 RobertoC :

16/4/2011 10:00
 È il caso, è il caso...

Roberto

 marcellodandrea :

21/4/2011 11:09
 Ho fatto l'alberetto a poppa e il radar direzione tiro mk 28 (usando una fotoincisione avanzata come per l'Aviere - ne avevo ovviamente due identiche - dal momento che, ricordo, sul foglio GMM l'antenna circolare non c'è), almeno questi sono uguali a quelli dell'Aviere e così ho fatto presto. Purtroppo in questi giorni ho un familiare in ospedale che ne avrà per un paio di settimane buone, così sono sempre di corsa e le navi le vedo da lontano  :-)



Link alla galleria

 alcione :

21/4/2011 16:33
 Auguri per il familiare, Marcello, il modellismo può attendere.
Ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

22/4/2011 09:52
 Grazie per gli auguri  :-)

Comunque penso che il modellismo sia un anti-stress più potente di moltissimi farmaci, non credi?

 alcione :

22/4/2011 11:23
 Dopo una giornata di inc.......re al lavoro non c'è niente di meglio che combattere
con plastica e colla, con i telefoni rigorosamente spenti   :-P
Buona Pasqua; pregustavo queste giornate per il modellismo, ma la moglie ha deciso
che si deve andare fuori, e non ha tutti i torti, pazienza.
Ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

22/4/2011 15:05
 non brontolare, vedrai che poi ti diverti  :-)

Buona Pasqua a tutti anche da parte mia

 marcellodandrea :

2/5/2011 19:03
 Eccomi di nuovo, con qualche altro passo avanti. In pratica, ho sostanzialmente finito la nave prima di passare alla verniciatura, ma mancano ovviamente tutti quei particolari che devono obbligatoriamente essere messi dopo la verniciatura e il montaggio dei vari ponti (oltre le mitragliere AA e le direzioni di tiro, i sostegni dei vari ponti, alcune scalette inclinate, le gru delle baleniere e le baleniere medesime, i sostegni dei gommoni e i gommoni etc.), sia sull'Artigliere che sull'Aviere ovviamente.

La foto sotto mostra la parte interna delle battagliole coperte a centro nave, con tutti i loro sostegni aggiunti, ma anche un certo numero di scarichi lungo le fiancate a poppa (i rettangolini bianchi) che ho messo anche sull'Aviere per quanto lì siano in posizione diversa.




Nella foto seguente si dovrebbe vedere abbastanza bene la forma della plancia più alta, che mostra tre differenze importanti rispetto a quella dell'Aviere: ci sono due balconcini semicircolari ai due lati posteriori, le battagliole posteriori sono scoperte, le due piattaforme laterali sono sopraelevate (nell'Aviere sono a livello del ponte e le battagliole sono aperte in corrispondenza) il ché qui mi pone il problema di come si facesse a salirci sopra, ma credo che non ci fossero scalette di sorta, semplicemente bastava utilizzare la battagliola di metallo).



Infine l'ultima foto per una vista d'insieme, con le antenne ai lati dei fumaioli montate e, anche, le griglie (? come si chiamano? comunque fatte con le solite fotoincisioni di recupero) ai due lati dei teli dei cannoni (sia a prua che a poppa), che invece sull'Aviere non ci sono (né i teli né le griglie - sulla foto iniziale a La Spezia si vede benissimo).



A questo punto, dal momento che sennò si rompono sempre (non posso farli di metallo perchè sono sopra il passacavo), non monto gli alberetti delle bandiere se non a verniciatura ultimata. Ora passerò al primer, poi una foto d'insieme di tutto il diorama con ambedue le navi e infine cominciamo la verniciatura vera e propria.

 soldier75 :

2/5/2011 19:23
 bellissimo lavoro, complimenti ;-)

 marcellodandrea :

8/5/2011 15:42
 

Volevo avvisarvi che sto facendo una piccola ricerca sulla conformazione della banchina di ormeggio di queste due navi a La Spezia (come da foto iniziale).
Per chi fosse interessato, la discussione, con le relative foto che sono venute fuori con i commenti, l'aiuto e le testimonianze degli altri modellisti, è nel forum  NAVI & C.
La buona notizia è che la situazione adesso è abbastanza chiara, la brutta è che devo rifare il pontile 
:-)

 marcellodandrea :

13/5/2011 23:40
 Ho fatto il molo e la banchina sulla base di quanto è venuto fuori dalla discussione nel forum Navi & C. (la banchina e il molo sono a palafitta).  Il molo è tutto in legno, respingenti e bitte sono tondini di plastica di varie misure (sprue). Le misure le ho ricavate dalle immagini di google maps: il molo è lungo circa 20 metri. Le strisce bianco/nere sono oblique come da foto originale (e non verticali come sono oggi),







ma non le ho messe anche sul lato interno della banchina (come sono oggi -  per "lato interno" intendo  quello a poppa delle navi dalla parte esterna della basetta, sull'estrema destra della foto qui sotto) perchè da una foto di fine anni '50 non risultano.

L'Artigliere è quello ancorato di fianco al molo.



L'altezza sull'acqua del molo è calcolata sulla base della foto originale delle due navi ancorate (altezza del molo rispetto al bordo sinistro dell' Artigliere).

Il molo per il momento è solo appoggiato. Prima devo dipingere il mare, poi le navi e completarle, poi sistemarle sulla basetta entro le sagome ritagliate nella carta da disegno (quella bianca che copre il fondo, ruvida, spessa e ondulata), raccodare la carta adeguatamente dipinta agli scafi con il vernidas lucido, quindi mettere il molo e completare (a occhio e croce).

 RobertoC :

14/5/2011 00:11
 Bella realizzazione, Marcello.

Certo che, ripensando all'elaborazione del molo, tra foto d'epoca, google map, reminiscenze di naia in marina e di patente nautica, e dulcis in fundo sito delle foto dei patiti degli orologi....

Ma ce ne facciamo di seghe mentali, noi modellisti !!!

Roberto

 marcellodandrea :

14/5/2011 00:18
 Io in verità mi sono divertito... :-)   

Poi c'è sempre il cruccio che come al solito tra qualche tempo salterà certamente fuori la foto perfetta di quel molo nel 1952 e ci sarà sicuramente qualcosa di diverso da quello che ho messo io...

... come appunto è saltata fuori giusto qualche giorno fa una splendida foto (tutta seppia e coperta di appunti a inchiostro) dell'Aviere nel 1955 a Venezia (con alle spalle il Duca degli Abruzzi) vista dal fianco sinistro e abbastanza in alto da osservare a meraviglia alcuni dettagli che, appunto, dovrò rifare sul modello perchè li avevo interpretati male. Per fortuna è poca roba e in mezz'ora avrò modificato tutto.
(Intendiamoci, nel 1955 erano già state fatte alcune modifiche "nazionali" all'Aviere rispetto alla versione del 1952 a La Spezia, ma io qui sto parlando di dettagli che guardando bene si intravedono nelle foto del 1951-52 quando le navi avevano ancora la sigla di identificzione di sole lettere, solo che io appunto li avevo fraintesi o ignorati mentre vedendoli da un'altra angolazione si capisce meglio come erano realmente)

Poi sarà  tempo di pensare al "grigio cinerino" delle navi, e per il momento non ho le idee molto chiare :-)

 marcellodandrea :

14/5/2011 08:57
 Ho pensato per comodità di ri-aggiungere qui il link alla foto della banchina scalo a La Spezia, la medesima dove erano ancorati Aviere e artigliere (molto probabilmente) e che ospitava a fine anni '50 le nostre corvette.

Il traliccio per i fanali non l'ho messo, ma a parte il fatto di aggiustare qualche fotoincisione per farlo, non sono sicuro che dietro le mie navi ci fosse (e che ci fosse una diecina di anni prima, anche se comunque la notte qualche forma di illuminazione ci sarà stata) perchè la foto lo mostra in un settore diverso della banchina (o è più a destra, o a sinistra del molo, guardando il mare).

Le corvette della foto sono ormeggiate alla catena ben visibile che corre dietro la banchina. E' probabile che anche Aviere e Artigl lo fossero, ma in questo caso mi evito il dubbio dal momento che devo arretrare il molo per dare abbastanza spazio a prua delle navi per far scendere in acqua con una angolazione credibile le catene di ancoraggio al corpo morto sott'acqua. Le cime di ormeggio a poppa le farò terminare semplicemente oltre la banchina. Ammetto che era una cosa interessante da mettere, ma quando ho preparato la basetta non avevo questa informazione, altrimenti l'avrei fatta qualche centimetro più lunga.

Come si vede chiaramente, nella parte posteriore della banchina (dove è stesa la catena) non c'è alcuna colorazione a strisce bianche/nere.

Infine, si vede la forma delle bitte e il fatto che erano colorate in un colore scuro uniforme (io le ho fatte grigio ferro arrugginito - oggi invece hanno la testa bianca)

 soldier75 :

14/5/2011 22:50
 oltre le navi, bellissimo anche il molo :-o

 yamato01 :

16/5/2011 15:18
 Il lavoro fatto sino ad ora e' semplicemente spettacolare, complimenti vivissimi, non vedo l'ora di vederlo terminato

 marcellodandrea :

18/5/2011 21:13
 Ho dato il bianco cinerino (con ricetta casalinga: bianco opaco e lucido Tamiya al 50% + qualche minuscola goccia di ocean grey) e fatto le linee di galleggiamento nere. Sulle sovrastrutture farò poi qualche luce piena con il bianco puro, per esempio sui fumaioli. Tutte le sovrastrutture come sempre sono solo appoggiate, perchè prima di incollarle devo dipingere i ponti. Il prossimo passo sarà di mettere le lettere di identificazione a prua e poppa e poi dipingerle di rosso (purtroppo i trasferibili li ho solo neri - comunque cercherò prima di trovare qualcosa di adatto nel negozio di belle arti, se potessi fare una mascherina adesiva, almeno per le lettere grandi a prua, sarebbe meglio).

Ho dipinto l'acqua ma non ho ancora dato il trasparente lucido, quello servirà a "legare" gli scafi al resto dell'acqua. Il chiarore dell'acqua  che si vede lungo lo scafo dell'Artigliere vorrebbe essere appunto il riflesso della nave nell'acqua, spero che una volta lucidato sia ancora visibile perchè è molto leggero (idem per l'Aviere).






Link alla galleria

 alcione :

19/5/2011 17:17
 Solo parole di entusiastico apprezzamento; hai fatto un lavoro ed una ricerca
invidiabile ......nei tuoi panni al molo non gli avrei dato peso più di tanto , ma tu...... ;-)
grande, Marcello
ciao,
Francesco :-)

 AGOCAP :

19/5/2011 21:39
 Una meraviglia, veramente bravo... :-o

 RobertoC :

19/5/2011 22:07
 mi sto memorizzando il tuo lavoro.

Non per questi caccia, ma per come riprodurre navi italiane in 1:350.

Trovo che sia un'ottima scuola, vedrò di mettere in pratica gli insegnamenti.

Complimenti ancora

Roberto

 marcellodandrea :

19/5/2011 22:43
 Grazie per i complimenti, ma anche io ho cominciato dipingendo un Airacobra in verde pisello e marrone dorato (lucidi, naturalmente). E' un aeroplanino che conservo gelosamente, tanto per ricordare che si può sempre migliorare :-)

Il molo si evitava solo facendo le navi in navigazione, così va fatto con un minimo di attinenza, oltre tutto è anche interessante nella sua tipologia (e ho imparato qualcosa sull'ancoraggio "all'andana").

Tanto per restare sul vecchio tema delle disponibilità modellistiche qui in terra d'Arezzo, al negozio di belle arti ho trovato solo rotoli di frisket da 19 euro l'uno, un po' troppo per due letterine... così ho messo le lettere con i trasferibili neri (ne ho ancora di diverse misure). Ho cominciato a dipingerli di rosso con l'ausilio della lente d'ingrandimento, non è male ma ci sarà bisogno di tutta una serie di piccoli ritocchi naturalmente.

 marcellodandrea :

30/5/2011 21:33
 Ho cominciato a montare assieme quelle parti delle navi che potevo considerare complessivamente finite. Le navi non sono ancora incollate alla basetta, ma le strutture montate sulle navi sono fissate.

A dir la verità devo risolvere ancora un paio di piccoli dettagli, e cioè come era colorata esattamente la battagliola della piattaforma dei tromboncini sul primo fumaiolo dell'Aviere (bianca, nera, o metà e metà? nonostante come l'ho dipinta ora, credo fosse tutta bianca e probabilmente dovrò modificarla), nonché il colore dell'alberetto in entrambe le navi che nel 1952 era sì ancora tutto bianco ma con un paio di particolari neri o grigio scuro, stando alle foto.

Le lettere rosse a prua e poppa sono trasferibili neri ridipinti a mano.







Qui sotto si vedono i camminamenti antisdrucciolo di origine US Navy, la cui presenza nei modelli è basata su una foto che ho dell'Aviere nel 1955 a Venezia dove, almeno a poppa, i camminamenti sono ben visibili e più scuri del ponte. I camminamenti sono decals molto belle ma assolutamente lucide, dato lo spazio ristretto è impossibile ridare sopra il satinato ad aerografo e se si utilizza il pennello diventano ancora più lucide. La cosa migliore è abbassare la loro lucentezza con un trasparente opaco, poi dare una mano leggera di satinato a coprire tutto.
Ovviamente non ci sono i camminamenti già fatti per le nuove postazioni AA  (quelli presenti riguardano la vecchia configurazione US Navy), ma per fortuna ci sono alcune strisce di camminamenti in più che possono essere utilizzati per le modifiche.






Nella foto sopra si nota la battagliola vicino alla scaletta adiacente alla postazione del cannone n. 3 leggermente deformata, devo averla urtata con la mano senza accorgermene durante le foto, ovviamente va raddrizzata.

Link alla galleria

 marcellodandrea :

7/6/2011 21:20
 Posto le foto dell'Aviere (AV) ormai prossimo al completamento. Mancano ancora alcuni dettagli più  ovviamente la lancia baleniera e i gommoni di salvataggio.










Una nota a parte merita l'orientamento dei lanciabombe di profondità, ai due lati della tuga di poppa.  Sull'Aviere l'orientamento è chiaramente (nelle mie foto) invertito (e non simmetrico) tra i due lati: i lanciabombe del lato destro (come si vede nella quarta e ultima foto qui sopra) hanno le rastrelliere sul lato di prua, quelli del lato sinistro (la seconda foto qui sopra) verso poppa. Vedremo che nell'Artigliere le cose sono diverse.

Rispetto alle foto precedenti ho aggiunto gli scolatoi (spero si possano chiamare così) sulle fiancate, dipingendoli di grigio perchè tali sembrano (o magari sono semplicemente sporchi) nelle foto.

Tra qualche giorno metto l'Artigliere. Ciao a presto


Link alla galleria

 alebuio :

7/6/2011 21:28
 Ciao
Magari riuscissi a fare lavori come i tuoi.........
 Non vedo l'ora di vedere il lavoro finito , sarà veramente bello !
Complimenti davvero.
Alessandro :-)

 soldier75 :

7/6/2011 21:29
 farti i complimenti ormai è banale,hai fatto un lavoro a dir poco stupendo... :-o :-o :-o

 alcione :

7/6/2011 23:09
 Che brutto termine , Marcello...... scolatoi :-( forse.... ombrinali suona meglio :-P
a parte questa schiocchezza, giusto per farsi due risate, procedi alla grande.
ciao.
Francesco :-)

 marcellodandrea :

8/6/2011 14:21
 No non è una sciocchezza, in galeoni e vascelli ombrinali è il termine corretto, ma non avevo idea se andasse bene anche oggi (dagli ombrinali si gettava fuoribordo anche gli escrementi liquidi). Davvero non lo so, se mi dite che va bene ombrinali lasciamo quello  :-)

 alcione :

8/6/2011 17:19
 nullQuote:
marcellodandrea ha scritto: No non è una sciocchezza, in galeoni e vascelli ombrinali è il termine corretto, ma non avevo idea se andasse bene anche oggi (dagli ombrinali si gettava fuoribordo anche gli escrementi liquidi). Davvero non lo so, se mi dite che va bene ombrinali lasciamo quello  :-)


Vedi Marcello, in epoca velica le latrine - per tutti - erano situate a prua estrema in posizione
aperta, tra il dritto di prua ed il bompresso; solo il c.te aveva la latrina personale, a poppa 
lateralmente al giardinetto.
Gli ombrinali scaricavano in mare l'acqua di lavanda dei ponti, mentre i rifiuti solidi venivano
versati direttamente in mare.
Nelle navi moderne ci sono degli scarichi a mare generalmente all'altezza della linea di 
galleggiamento.

Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

12/6/2011 09:32
 Senza aggiornare il vecchio post sul molo di La Spezie nella sezione navi, aggiungo direttamente qui le novità. Ho trovato questa foto del molo dove sono ormeggiati il Dandolo e dietro il Toti nel 1969 (così dice la datazione della foto).



FOTO INSERITA A ESCLUSIVO SCOPO DI DISCUSSIONE MODELLISTICA




Tra l'altro, guarda caso, dietro ci sono pure l'Artigliere in primo piano e l'Aviere dietro.

Il molo, comunque, non è verniciato tutto a strisce bianche e nere, ma solo sui piloni che affondano in acqua. Qui le strisce sono già (???) verticali e non oblique, MA si noti che al termine del molo le strisce oblique sembrano sovrapposte a quelle verticali.

Ho deciso perciò di togliere (almeno) le strisce dal molo ad eccezione dei piloni. Sulla banchina non ho indicazioni, ma dal momento che oggi ci sono, le lascerò anche io.

Dal momento che una foto del 1959 mostra i tralicci con le luci (ma senza la parte bassa coperta), ho deciso, se riesco a torvare qualche fotoincisione adatta, di mettere quello immediatamente a destra del molo, che rientra nella basetta che ho fatto io.

 marcellodandrea :

12/6/2011 15:26
 Ed ecco l'Artigliere. Si può notare la diversa conformazione delle sovrastrutture a prua, così come la mancanza di sostegni vari per i gommoni di salvataggio (erano alloggiati sui sostegni delle postazioni AA).




Qui si nota invece la disposizione dei lanciabombe di profondità. Quelli di sinistra dovrebbero essere disposti come sul modello (in modo inverso rispetto all'Aviere). Dico "dovrebbero" perché non ho foto dirette dell'Artigliere che mostrino chiaramente il dettaglio in questo periodo (1952), ma il Woodworth li aveva così a fine guerra.



Per finire una vista d'insieme da poppa. 
Come dicevo nel messaggio precedente, la colorazione del molo deve essere modificata di nuovo (quella della banchina resta uguale).



Link alla galleria

 Utente2662 :

14/6/2011 13:50
 uno dei lavori più belli che abbia mai visto sino ad ora pubblicati su questo forum. Un wip da antologia. Un risultato da favola. Complimenti Marcello, hai fatto davvero un lavoro eccezionale, curatissimo sia nella parte storica che modellistica, una gioia per gli occhi.

Bravissimo.

Bob smascellato :-o :-)

 alcione :

14/6/2011 14:21
 Quote:
Roberto Carfagna ha scritto: uno dei lavori più belli che abbia mai visto sino ad ora pubblicati su questo forum. Un wip da antologia. Un risultato da favola. Complimenti Marcello, hai fatto davvero un lavoro eccezionale, curatissimo sia nella parte storica che modellistica, una gioia per gli occhi. Bravissimo. Bob smascellato :-o :-)


Mi associo, è un gran bel vedere e leggere.
Bravo - in tutti i sensi - Marcello.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

14/6/2011 14:59
 i complimenti mi imbarazzano sempre, ma naturalmente grazie :-)  :-)  :-)

 Emanuele :

14/6/2011 16:02
 Come non essere d'accordo con chi mi precede!!! Il dettaglio di quelle navi è impressionante, così come la precisione e pulizia nel montaggio e colorazione. A diorama finito sarà uno spettacolo, ne sono certo!
:-) :-) :-)

 Cesko :

14/6/2011 16:16
 Stavo per scrivere la stessa cosa che ha detto Roberto. Sembrano vere. A vederle danno un senso di compiutezza ed equilibrio che si vede raramente anche in lavori di alto modellismo...   Applausi a scena aperta.

 pgdm :

14/6/2011 19:40
 Fantastico: non sono un "barcarolo" e quindi il mio parere conta pochissimo, ma trovo per nulla esagerate le parole del Carfagna alle quali mi associo.

 euro :

14/6/2011 20:11
 Puoi pure imbarazzarti :-D :-D, ma il tuo lavoro resta un capo-lavoro!!!;-) ;-)
Mi sembra di sentire la tipica puzza delle navi...:-P :-P

 Ariete :

15/6/2011 06:28
 

Marcello..
Anch'io di navi ne capisco tanto quanto Corona ne capisce di fisica quantistica..
Ma trovo il tuo lavoro semplicemente spettacolare!

Bravissimo! :-)

 marcellodandrea :

15/6/2011 08:28
 Quote:
euro ha scritto: Mi sembra di sentire la tipica puzza delle navi...:-P :-P


per quella devi aspettare le mostre, dopo che avrò aggiunto un po' di alghe e nafta...  :-)

 enrico63 :

15/6/2011 10:40
 quoto in pieno i commenti precedenti ...... un lavoro assolutamente fantastico!!!!!!

grandissime doti modellistiche sicuramente abbinate a una passione sconfinata per la marina militare!!

ancora complimenti. :-)

 syerra :

15/6/2011 19:31
 il Carfagna stavolta dice il giusto... aggiungere altro sarebbe superfluo! sinceri complimenti Marcello  ;-)

 marcellodandrea :

17/6/2011 09:16
 

Come avevo detto, ho cercato di riprodurre uno dei tralicci per l'illuminazione che si trovavano sul molo. Nella foto del 1959 riportatata qui sotto (un gruppo di corvette classe Gabbiano ormeggiate alla banchina scali di La Spezia, la medesima banchina dove si trova il molo della foto iniziale di questo post) il traliccio visibile è numerato con "6". Nella foto del 1969 riportata qualche messaggio sopra, i tralicci sono effettivamente 6 e quindi quello visibile qui sotto dovrebbe essere o il primo (di là dal molo, oltre il Toti) o l'ultimo (il più vicino, in primo piano). Disgraziatamente se si confrontano le due foto e si controlla l'eventuale posizione del molo, si vede benissimo che non può essere nessuno dei due. Non sapendo bene a questo punto come numerarlo gli ho dato (per il momento) il numero 5, perchè 5 è il numero con cui è attualmente siglato il casottino dietro il molo corrispondente a quella posizione.




FOTO INSERITA AD ESCLUSIVO SCOPO DI DISCUSSIONE MODELLISTICA


Per il traliccio ho utilizzato l'unica cosa che avevo somigliante, cioè una parte della gru di poppa della Musashi, nel foglio di fotoincisioni rimastomi quando ho fatto la Yamato. Il traliccio è troppo alto, va accorciato (ho tolto due sezioni in alto) fino ad una altezza totale di circa 27 mm (calcolata sulle foto che ho facendo il raffronto con l'altezza delle battagliole delle corvette). Ho utilizzato sprue tirato a caldo per completare il traliccio in modo che fosse almeno somigliante.



Nella foto seguente si vede anche la nuova colorazione del molo, con le strisce bianche e nere solo sui piloni. Purtroppo non ho alcuna prova fotografica che le strisce fossero presenti anche sulla banchina così come le ho messe io, semplicemente sono così oggi (per quanto verticali).
Il cartello con il numero 5 sul traliccio è stampato a computer. il numero è rosso perchè nella foto delle corvette sopra si vede grigio chiaro su bianco. Escluso il nero su bianco, il rosso mi sembrava l'unico colore plausibile.





I
I gommoni li ho già montati, ora sto facendo le baleniere. Poi in effetti cominciamo a vedere la fine...    :-)


Link alla galleria
 

 marcellodandrea :

21/6/2011 22:52
 Un piccolo aggiornamento. Ho messo le catene delle ancore...




e rifatto completamente le antenne ecm (credo siano le antenne ecm) in cima all'alberetto sulla tuga di poppa, perchè quelle di prima erano troppo grossolane, ho cercato di renderle più sottili possibile. Adesso mi sembrano un pochino meglio di prima.




Link alla galleria

 yamato01 :

22/6/2011 01:32
 Semplicemente spettacolare

 marcellodandrea :

24/6/2011 19:32
 come legge di Murphy vuole, ecco che vado a rifare l'antenna radio sull'alberetto per la terza volta  :-(

avendo finalmente avuto a disposizione (immediatamente dopo averle rifatte per la seconda volta) una foto dove si vede bene, per quanto piccola. Eccola rifatta in entrambe le navi....




Ho messo anche gli avvolgicavi sulla tuga di poppa, facendoli con un tondino di sprue e qualche fotoincisione di recupero. Il cavo nero è sprue tirato a caldo.



Link alla galleria

 RobertoC :

24/6/2011 19:43
 Marcello, complimenti vivissimi.

Due gran bei modelli, e una lezione di modellismo navale da non perdere.

Grazie

Roberto

 marcellodandrea :

24/6/2011 23:18
 Grazie, ma non mi ritengo così bravo da dare lezioni ...   :-)

a dimostrazione, sob, ho dovuto rifare due volte anche alcuni cavi e cavetti del cordame vario perché li avevo interpretati male, tanto per cambiare  (è come se montandoli, comunque, anche se sbagliati, ti si aprissero gli occhi : poi riguardi le medesime foto e le vedi con occhi diversi e finalmente capisci come stavano realmente le cose).

Ho finito di mettere anche le baleniere. Faccio le foto e poi le posto.

 marcellodandrea :

25/6/2011 23:33
 Come dicevo, ecco le baleniere, sono sostanzialmente uguali sulle due navi. Le ho coperte perchè così sono sulla foto di partenza: stante le foto che ho, su Aviere e Artigliere sono sempre state esclusivamente sul lato sinistro, mai su entrambe (un altro errore dell'articolo di Storia Militare).




Link alla galleria

 marcellodandrea :

28/6/2011 15:41
 Ho sistemato l'ancoraggio al corpo morto a prua così come appare nella foto originale e messo i jack che nella foto si vedono anche se non stanno sventolando come li ho messi io.

Si noti che le ancore dei kit Dragon sono sottodimensionate di almeno un 20% (i bracci dovrebbero raggiungere e quasi oltrepassare il capodibanda).



link alla galleria

 Patrizio :

29/6/2011 16:11
  Ciao Marcello, non posso che unirmi all'unanime coro di complimenti per cio' che sei stato in grado fare, un lavoro splenido trovo tutto bellissimo e in ogni dettaglio traspare una cura encomiabile !!!    ;-)
PAT

 maxcomelli :

29/6/2011 23:04
 Bellissimo lavoro, una lettura molto interessante questo post.
Non me ne intendo affatto di navi ( posso quasi dire che faccio fatica a distinguere una corazzata da una portaerei :-D :-D ) ma questi due modelli e tutto il diorama sono uno spettacolo per gli occhi.

Complimenti, una cura encomiabile nella realizzazione ed una ricerca storiografica davvero notevole.
Bravo

Ciao Max

 marcellodandrea :

30/6/2011 00:18
 Per ringraziarvi, ho messo le bandiere di combattimento... :-)





Ora mancano solo gli ormeggi a poppa, il traliccio delle luci sulla banchina e poche minuzie 

:-) :-) :-)

link alla galleria

 soldier75 :

30/6/2011 00:46
 che meraviglia!!! :-o :-o :-o

 marcellodandrea :

4/7/2011 19:33
 Ed ecco completati anche gli ormeggi alla banchina.




Stavo pensando, nei prossimi giorni che avrò un po' di tempo libero, di rimettere qui i due disegni che si trovano in circolazione di queste navi (quello del libro della MMI e quello su Storia Militare) e fare un elenco con freccette varie di tutte le cose giuste e sbagliate (stando a quanto ho capito io). Magari sarà utile.

Link alla galleria

 soldier75 :

4/7/2011 20:10
 sarebbe utilissimo per chi vollesse cimentarsi nel lavoro ;-)

 deepice :

4/7/2011 20:57
  Bellissimo ti faccio i miei complimenti veramente un lavoro superbo!!!!

 maru :

4/7/2011 21:04
 Non ho aggettivi idonei, posso solamente darti un 10+

Ciao Fab

 MG42 :

4/7/2011 21:16
 9849 letture :-o :-o :-o Complimenti per tutto !!!

ciao
enrico

 marcellodandrea :

5/7/2011 08:55
 Aggiungo, a precisazione della foto degli ormeggi, che alla banchina scali, stante le foto degli anni 50-60 che ho (ma anche oggi è così) le bitte sono situate solo sulle passerelle grandi, mentre quella che si vede appena accennata sul lato destro del diorama è una piccola. Le gomene venivano agganciate ad una catena che correva parallela al molo, ma un po' più indietro e quindi fuori vista. Perciò nella scenetta le ho dovute giocoforza far finire così, sospese nel vuoto.  La disposizione utilizzata è visibile in una foto contenuta in questo forum, che mostra un gruppo di corvette ormeggiate alla solita banchina scali a La Spezia.

 Tunguska :

5/7/2011 10:31
 Lavoro molto bello, complimenti!

 marcellodandrea :

5/7/2011 15:23
 Allora, come dicevo, aggiungo qualche commento ai profili disponibili (o perlomeno a quelli che io ho potuto consultare, anche grazie a molti amici che mi hanno inviato il materiale che avevano disponibile).

Comincio con quello del libro "I cacciatorpediniere italiani", edito dall'Ufficio storico della Marina militare, Roma 1969 (ho tolto il disegno centrale, uno spaccato con gli interni).




1: la plancia alta ha ovviamente le battagliole rivestite di tela, in questo caso probabilmente mancano per mostrare qualche dettaglio interno.

2: il radar riportato qui è quello precedente utilizzato sull'USS Nicholson: l'Aviere (o l'Artigliere) non lo hanno mai imbarcato.

3: questa parte dell'albero è misteriosa: a quell'altezza doverbbe esserci il primo tipo di radar imbarcato negli anni '51-55 ma non si vede niente del genere. In ogni caso l'albero è nudo, mentre era dotato di molte piccole piattaforme con varie dotazioni.

4: mancano i piloni inclinati che reggono la plancia di comando, due di questi finiscono davanti al primo fumaiolo e dovrebbero essere ben visibili:

5: l'antenna riportata qui sul secondo fumaiolo è quella dell'Artigliere (doppia e connessa) , l'Aviere ne aveva due semplici (= molto distanziate fra loro e staccate l'una rispetto all'altra).

6: il profilo della tuga riportato subito dietro la fotoelettrica (a scendere verso il basso)  è quello dell'Artigliere (di sotto, in pianta, è quello dell'Aviere).

7: l'inclinazione dell'alberetto è eccessiva.

8: il profilo dei paraschegge è quello dell'Artigliere, nell'Aviere questi continuavano verso poppa per circa un metro o poco più.

9: il cannone n. 3 sull'Aviere è SEMPRE stato scoperto fin dalla consegna alla MMI. Il profilo del disegno è quello originario della torre n.3 del Nicholson nel 1941.

10: manca l'avvolgicavo

11: mancano i lanciabombe laterali (2 per lato)

12: la zattera sui piloni della postazione AA era la configurazione dell'Artigliere alla consegna. L'Aviere li aveva su appositi sostegni (come si vede in pianta sotto).

13: qui correttamente non ci sono due oblò che, invece, sono presenti sull'altro lato.

14: il"cerchio" intorno al cannone 4 non ha alcun riscontro, non saprei che cosa sia.

15: mancano le paratie laterali (una davanti verso prua, l'altra dietro verso poppa) della postazione AA.

16: mancano le torrette delle direzioni di tiro (circolari in pianta).

17: idem come sopra

18: manca la scialuppa, portata solo a sinistra.


Poi posterò il disegno tratto da Storia Militare (sperando, appunto, che possa tornare utile in futuro)  :-)

 Sandros :

5/7/2011 20:02
 

Complimenti Marcello, davvero complimenti, non solo per il magnifico lavoro svolto, ma anche per l'accuratezza della ricerca storica e tecnica che rendono questo WIP esemplare.

Saluti

Sandro

 marcellodandrea :

5/7/2011 23:12
 Grazie  :-)

Continuando, veniamo al profilo dell'articolo di  Storia militare.







1: mancano i volani per la manovra delle ancore

2: il telo alla base dei cannoni, per l’Artigliere nel 1951/2, è giusto; l’Aviere non aveva il telo (ma nel corso degli anni successivi, il telo va e viene, in entrambe le navi)

3: la forma della tuga al di sotto della plancia di comando è quella dell’Aviere; nell’Artigliere la forma è squadrata nel 1951/2 (l’Artigliere avrà la tuga della plancia arrotondata come l’Aviere dopo il 1959)

4: la scialuppa è solo a sinistra in Aviere e Artigliere, per tutta la loro vita operativa

5. per la stessa ragione nell’Aviere non c’è questa gru a destra

6: qui ci sono le casse delle munizioni per le Oerlikon

7: le zattere su supporti di questo tipo si trovano solo sull’Aviere nel 1951/2. L’Artigliere aveva le zattere appoggiate ai supporti delle piattaforme AA a prua e poppa, su supporti ribaltabili a centro nave. In seguito (la prima foto che le mostra è del 1963 per quanto ne so), le zattere dell'Artigliere sono state sistemate su supporti simili a quelli dell’Aviere

8: questo è giusto, qui non ci sono oblò, ma sul fianco sinistro ce ne sono due nella stessa posizione, sotto la prima gru della scialuppa

9: il profilo della tuga riportato qui è quello dell’Aviere (quello giusto di profilo per l’Artigliere è il n. 6 del disegno precedente, tratto dal libro della MMI). In pianta, entrambi i disegni (questo di Storia Militare e quello del libro) riportano l’Aviere

10: il piccolo bordo posteriore colorato di rosso (verso poppa) dei paraschegge della piazzola AA sulla tuga di poppa è quello dell’Aviere. Nell’Artigliere il paraschegge finiva al bordo della tuga, non proseguiva verso poppa (= non c'è la parte rossa)

11: dalle foto non vedo mai gli avvolgicavi sul ponte, solo quello sopra la tuga

12: sulla tuga centrale dell’Aviere mancano gli areatori (2 per parte)

13. le zattere di centro nave non sono alloggiate su strutture come quella raffigurata ma appoggiate ai parabordi laterali


Tutto questo, per quanto posso capire dalle foto in mio possesso.

Esiste un altro disegno di cui sono a conoscenza, tratto da Interconair. Ma mostra l'Aviere nella configurazione di nave-esperienze nel 1973 e, per quanto posso vedere confrontando con le foto, è giusto, ma confesso di non aver approfondito questo periodo.

Poi ci saranno le ultime foto del lavoro terminato  :-)  :-)  :-)

 eleonora :

6/7/2011 15:19
 Continuo a seguirti estasiata. Spero che tu possa pubblicare il tutto in un fascicolo del tipo 'windsock di marina' ! SArebbe eccezionale
:-D

 marcellodandrea :

6/7/2011 19:19
 per il momento prossimamente su Model Time. Poi vedremo... in realtà credo che una ricerca "vera" avrebbe dovuto coinvolgere anche le varie associazioni di reduci e in effetti avevo scritto ai marinai d'Italia ma non ho avuto molti riscontri, così mi sono limitato alle foto che avevo (comunque una cinquantina per ogni nave, sufficienti per una accuratezza sull'85% direi).

Se poi decidessi di mettere in cantiere Fante o Geniere mi faresti avere qualcosa delle tue informazioni?

 alebuio :

6/7/2011 20:07
     :-o :-o   che LAVORO...........!!!!
Un capolavoro ..bravissimo !!!
mandi , Alessandro  :-)

 marcellodandrea :

6/7/2011 22:52
 L'ultimo dettaglio di rilievo da illustrare sono i dielettrici delle radio e le varie manovre (per le bandiere etc.).





Il cavo che scende dalla cima dell'albero principale giù dietro fino alla base del secondo fumaiolo è senza dubbio singolo: così è , a volte molto chiaramente, in tutte le foto che ho guardato, sia delle navi italiane (AV e AR) sia dei loro equivalenti in servizio USA (Nicholson e Woodworth). Per il resto le differenza sono minime, le più evidenti a livello dell'andamento dei cavi che collegano  i due fumaioli (nell'Aviere il cavo passa per l'antenna superiore del secondo fumaiolo, nell'Artigliere al centro dell'antenna doppia).
Un'altra differenza che invece si nota poco a occhio è la presenza, nell'Artigliere,  di due piccole antenne orizzontali sul retro della torre del radar direzione tiro: da qui partono due cavi che salgono all'albero.

Link alla galleria

 tax :

7/7/2011 15:09
 Ciao
Non sono un fanatico delle navi, ma questo lavoro mi ha impressionato fin dall' inizio, Complimenti!

 marcellodandrea :

7/7/2011 15:47
 

Come da regolamento, posto infine le foto canoniche nelle 4 viste:













Ringrazio una volta di più tutti i modellisti del forum, anche per l'aiuto sotto forma di numerose informazioni o foto che altrimenti sarebbe stato difficile avere a disposizione   :-)  :-)  :-)

Link alla galleria

 Ariete :

7/7/2011 16:32
 Semplicemente fantastiche! :-)

 alcione :

7/7/2011 16:43
 Le senti le sirene della Squadra navale  in rada ? il gran pavese ed il saluto alla
voce degli equipaggi schierati.....HURRA' !
Buon approdo Marcello, dopo tanto periglio   :-D
Ciao,
Francesco :-)

 enrico63 :

7/7/2011 17:53
 Lavoro stupendo!!!
un colpo d'occhio eccezzionale!!!!

peccato non poterle ammirare dal vero.

 Hoot :

7/7/2011 19:42
 ...veramente bellissimo!!!

:-o

 Utente2662 :

7/7/2011 20:03
 a questo punto, solo tanti, ma tanti applausi...

clap clap clap


Bob :-)

 Patrizio :

7/7/2011 23:06
  Marcello Complimenti ! Lavoro bellissimo ! BRAVO !!!! voto assicurato !!   :-P

 marcellodandrea :

7/7/2011 23:10
 Per vederle dal vero non so, credo che l'unica mostra a portata della mia macchina sia quella dell'Unione Modellisti Perugini il prossimo settembre. Non so se c'è altro in giro, ma forse lì riesco ad andare. Per il resto, grazie, e ammetto pure che un po' di travaglio e di fatica ci sono state.


A questo punto mi trovo con molte foto di Aviere e Artigliere che messe tutte assieme sarebbero un discreto archivio, perciò sarebbe opportuno condividerle ma, anche, sarebbe carino proporle tutte assieme. Se parte il GIS Marina Militare va bene, se no vedrò cosa mi consigliano i coordinatori qui sul forum.

 lillino :

7/7/2011 23:26
  Semplicemente STUPENDE   :nerd: :nerd: :nerd: :nerd: :nerd: :nerd:

 soldier75 :

8/7/2011 10:00
 rinnovo i miemi complimenti e tutta la mia ammirazione,un diorama eccezionale :-o :-o

 ppozzo68 :

8/7/2011 23:00
 Ho seguito tutto il topic... ora posso dirlo un lavoro da lasciare senza fiato!
Fantastico.
:-o

 svt67 :

9/7/2011 08:40
 

..lo spettacolo del modellismo..standing ovation

 CR.42 :

9/7/2011 08:48
 Veramente un lavoro stupendo!
Un'opera d'arte.
In questa scala, una simile ricchezza di particolari e accuratezza si raggiungono solo se si è veramente bravi.

Ermanno

 Riccardo La Barbera :

9/7/2011 08:51
 Bellissimo !!!
complimenti

saluti

 Utente2662 :

9/7/2011 10:57
 Venerdì, ero a pranzo con il tenente responsabile delle macchine dell'Aviere, ovviamente oggi in pensione. Ha fatto un anno di imbarco su questa unità negli anni '50, gli ho parlato dei tuoi magnifici modelli, gli darà un'occhiata. Interessanti i commenti sull'ottima unità, e sul fatto che fossero navi a perdere, scafo saldato, che al contrario hanno avuto una carriera ben più lunga...

Complimenti ancora.

un saluto alla marinanra

Bob :-)

 Cesko :

9/7/2011 11:46
 Meravigliose !!!   :pint: :nerd:

 marcellodandrea :

9/7/2011 12:32
 Quote:
Roberto Carfagna ha scritto: Venerdì, ero a pranzo con il tenente responsabile delle macchine dell'Aviere, ovviamente oggi in pensione. Ha fatto un anno di imbarco su questa unità negli anni '50, gli ho parlato dei tuoi magnifici modelli, gli darà un'occhiata. Interessanti i commenti sull'ottima unità, e sul fatto che fossero navi a perdere, scafo saldato, che al contrario hanno avuto una carriera ben più lunga... Complimenti ancora. un saluto alla marinanra Bob :-)




sob.... esattamente il tipo di testimonianze di cui avrei avuto bisogno io  :-)

 alebuio :

10/7/2011 09:27
 Ogni tanto mi rivedo questo post..........
Il mio rammarico è di non poterli vedere dal vero..........!!!
Sono sicuro che dal vero   sono meravigliosi !!!!!
Complimentoni 
Alessandro :-)

 AGOCAP :

10/7/2011 14:05
 Semplicemente Splendide

Standing Ovation
:nerd: :nerd: :nerd:

 marcellodandrea :

25/7/2011 23:37
 un'ultima foto per i modelli "in stile" con l'immagine originale di partenza...  certo ci vorrebbe lo sfondo con le colline etc. ma pazienza  :-)



di nuovo ciao a tutti
Link alla galleria

 RobertoC :

26/7/2011 12:48
 Semplicemente splendide, Marcello. Spero di riuscire a vederle dal vivo, prima o poi.

Complimenti.

Roberto

 euro :

26/7/2011 19:18
 Splendido, un lavoro davvero splendido!!!!:-o :-o :-o :-o :-o
Con lo sfondo potrebbero passare per vere ;-)

 Righettone :

26/7/2011 22:06
 Bellissime! Un gran lavoro, stupefacente. :-o :-o :-o :-o :-o

Complimentoni           Enrico

 DucadiYork :

26/7/2011 22:43
 

Bravissimo, anche io penso di averne visti pochi di diorami navali così belli e precisi, l'unico appunto che mi viene da dire, è sui i cavi, se riuscivi a farli più sottili, la foto spaccava per il realismo.

 marcellodandrea :

27/7/2011 08:44
 Di nuovo grazie a tutti. Riguardo i cavi Duca ha ragione. A parte le sartie principali che sostengonol'albero e che sono un pochino più grosse, gli altri dovrebbero essere assai più sottili.  Ma se scendo sotto un certo limite di stiratura i fili di sprue diventano inconsistenti e senza alcuna resistenza. E' un po' il limite delle scale piccole credo.

 Sandros :

27/7/2011 10:06
 Però sulle foto a colori lo spessore dei cavi si nota di meno.
Per realizzare cime, cavi e antenne io non uso mai lo sprue stirato, proprio per questo problema. Oltre al refe navale, esiste in commercio anche il filo elatico da 0.50 o 0.25 mm, per le prossime credo ti convenga usare questi prodotti.

Saluti
Sandro

 Tunguska :

27/7/2011 10:51
 Veramente un gran bel lavoro....e la foto inbinco e nero ne esalta la qualità ed il realismo....complimenti!


 DucadiYork :

27/7/2011 20:25
 Nelle schede elettroniche da buttare, di qualsiasi tipo, è facile trovare delle bobine di relè o delle induttanze, dove srotolare il filo di rame.
Alcune hanno del filo misurabile in micron e per verniciarle di nero basta un indelebile.
Per farle rimanere dritte , basta mettere un capo in morsa e tirare l'altro capo, fino a che non rimane completamente dritto ( lo passo anche con una carta finissima per fare attaccare meglio la vernice ).
Un altra alternativa sono i capelli, verniciabili e elastici a vita, e oltre :-).

 marcellodandrea :

27/7/2011 23:30
 sì lo so, ma l'impressione che ho sempre avuto io in scale piccole è che per incollarli ad un capo abbastanza bene da farli restare in posizione una volta messi in tirare, si rischi sempre di sporcare tutto il resto (soprattutto là dove poi è impossibile ritoccare con un pennello perchè non c'entra più). Ma proverò ancora   :-)

 Svizzero :

29/7/2011 16:55
 

Non posso che unirmi ai complimenti per lo splendido lavoro. Sono davvero sbalordito dall'accuratezza dei tuoi modelli.
Mi hai fatto venir voglia di cimentarmi anche in una di queste splendide navi.

Complimenti ancora!
 

 maru :

29/7/2011 18:10
 Ciao Marcello, complimenti per il tuo lavoro stupendo. Ho notato, dai vari interveti, che eri un po' incerto su i vari fili e cavi delle navi. Suggerisco a te e ai vari "marinai" una soluzione che personalmente mi ha soddisfatto e cioe: Ci sono in giro degli spaghi in plastica con l'interno un'anima fatta di settilissimi fili, basta avere la pazienza di sfilare il tutto, applicati li puoi trattare con il metodo del calore.

Photobucket

Photobucket

Ciao Fab

 marcellodandrea :

29/7/2011 18:35
 grazie del suggerimento   :-)
ma dove li trovo? in ferramenta?

 Alessandro-tigre86 :

29/7/2011 20:24
 Complimenti! Veramente ottimo lavoro :-o

 maru :

29/7/2011 20:48
 Marcello, erano in uso a fare pacchetti specie regali, suppongo si trovino ancora in qualche drogheria oppure in qualche negozio di passamaneria.
Non avendo una fotocamera digitale ho scannarezzato gli oggetti, questi spaghetti sono come un filo elettrico plastificato, levi la guaina e trovi i filamenti.

Ciao Fab

 maru :

29/7/2011 21:01
 Marcello, invio una foto di altro materiale dal quale puoi ricavare fili molto fini, questo è un cordone di una semplice busta di plastica usata dai negozi per sistemare la merce che comperi.

Photobucket

Ciao Fab

 Michele Raus :

30/7/2011 01:24
 Molto in ritardo, ma ci tengo a congratularmi per la splendida realizzazione.
Complimenti sinceri.

 eleonora :

30/7/2011 07:33
 Caro Marcello, hai fatto rivivere un pezzo di storia recente, sei stato di un meticoloso, di uno scientifico... insomma un ricercatore puro. E' stato bellissimo seguirti ed io ti invito a creare un dvd, o qualcosa di simile. Un tutorial insomma che serva per ognuno di coloro che si accostano al modellismo, ed anche per chi come noi prova grande piacere a vedere un w.i.p. di questa portata..
Grazie davvero e particolarmente da parte mia.
P.S. ed adesso a cosa passerai??
SAi che potresti rifarle 1:1 se ti prestano l'Arsenale di Taranto? Secondo me sei capace :-D

 marcellodandrea :

30/7/2011 08:58
 cara Eleonora,

grazie ma non esageriamo  :-)   se le rifaccio 1:1 saranno pronte per la campagna del 200°... e finiranno i miei  nipoti.

Per quello che farò in futuro vedremo, dipende dalla documentazione che riesco a trovare. Per il momento mi limito a stare dietro alla mia nuova cagnolina, che è appena arrivata. A febbraio avevo preso al canile una cucciola di tre mesi (Liù) che è cresciuta con me, ma poi poco tempo fa l'ho portata a sterilizzare e alla sera è morta con una emorragia interna. Spero che non sia colpa di nessuno ma solo una fatalità, sta di fatto che è stato un grosso shock ed è un mese che ci sto male. Adesso c'è Minnie (altra meticcia dal canile) e dobbiamo fare conoscenza, perché è molto impaurita e ha bisogno di qualche attenzione supplementare.

Nel mentre sto cercando documentazione per i caccia tipo Fante/Geniere/Lanciere e a questo punto mi farebbero comodo pure le informazioni che potresti darmi tu, se hai qualcosa a disposizione. Non so quale dei tre farò, dipende appunto dalla documentazione che trovo.

Un'altra idea sarebbe di passare su plastica il modellino in carta di una torpediniera degli anni '30, la Generale Prestinari (un "tre pipe") , che è molto carina e ho trovato gratis sul web. E infine c'è sempre il RMS Queen Elizabeth (1/600) che aspetta, ma lì sono fermo perché ho pochissime informazioni sul ponte scialuppe e l'unico posto dove c'è un modellone (davvero grande e precisissimo) del QE da cui potrei ricavare queste informazioni è il museo di Glasgow, che però non risponde ai miei appelli... :-)

Riguardo il dvd credo sia al di là della mia portata. Però ho chiesto allo staff se era possibile mettere in comune sul forum tutte le foto che ho raccolto su Aviere e Artigliere, che sono tantine... e messe assieme formano un discreto pacchetto di documentazione. Io non escludo affatto di aver preso fischi per fiaschi nel caso di certi dettagli molto dubbi, però le foto sono oggettive per così dire e ognuno può utilizzarle al meglio. Vediamo se questo sarà possibile.

di nuovo grazie a tutti

 marcellodandrea :

30/7/2011 15:19
 Un amico del forum ha fatto questa ulteriore elaborazione, invitandomi a postarla qui. Grazie infinite del regalo, molto gradito  :-)



Link alla galleria

 Spillone71 :

30/7/2011 16:17
 Semplicemente perfette!
L'elaborazione grafica ha reso giustizia alla perfezione dei modelli ed alla loro bellezza!
Non solo sembra un vero diorama per l'accuratezza della grafica e il fascino dei due modelli ma...la foto stessa potrebbe sembrare vera da quanto le hai fatte bene.
Ciao.

 marcellodandrea :

7/8/2011 23:18
 Volevo informarvi che, riguardo la mia documentazione fotografica, su consiglio di Fabio ho postato tutte le foto di Aviere e Artigliere che avevo a disposizione, ho trovato su internet oppure ho ricevuto su richiesta,  in questo album, che per il momento si trova nella galleria della campagna ma in seguito sarà spostato nei contenuti. 

Link alla galleria

 yamato01 :

8/8/2011 09:38
 Marcello devo dire spettacolare sembrano vere

 theblacksheep :

8/8/2011 09:54
 A dir poco dei capolavori!
Complimentissimi e buon modellismo, Felix! :-P

 marcellodandrea :

8/8/2011 15:24
 Grazie :-)
Tornando alle foto delle navi originali citate nel messaggi precedente, le ho postate tutte senza ridurle di dimensioni, in grandezza originale, alcune sono anche piuttosto grandi e quindi di discreta utilità. Consiglio davvero tutti quelli interessati alle navi italiane di scaricarsele tutte, anche perché non si sa mai, potrebbe saltar fuori qualche copyright e allora dovremmo cancellarle.

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