Forum : Modelli di carta

Soggetto : Bette MZ

 Zailan :

9/12/2013 15:01
 Al fine di spiegare passo a passo la creazione di un papermodel, comincero' qui un topic dedicato alle nostre motozattere classe MZ in scala 1/200, costruite in due serie per la prevista invasione di Malta. Non sbarcarono mai truppe d'invasione, ma finirono per essere utilizzate come trasporti da e per la Libia e la Tunisia, oltre a svolgere la funzione di "Caccia-PTboat" in svariate occasioni. Il loro fondo piatto che le rendeva praticamente invulnerabili ai siluri, unito al possente armamento (un cannone da 76/40 e diverse scotti o breda da 20mm), fece si che queste unita' si scontrassero con successo contro le incursioni delle PT boat in almeno due occasioni, durante il blitz di Tobruk e durante la ritirata lungo lo stretto di Messina. Il modello sara' il piu' semplice possibile... per cui votazione adesso:

STIVA APERTA

O

STIVA CHIUSA

PS (Votate 2)

 enrico63 :

9/12/2013 16:02
 Stiva aperta!!!!!!!!!!!!

ciao :-)

 alcione :

10/12/2013 17:01
 Se la fai con la stiva aperta dovrai metterci il carico , magari un carro M :-P
Comunque sarà un bel vedere :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

10/12/2013 18:16
 Lavoro molto interessante :-)   aspetterò che il wip sia iniziato, poi lo inserirò nell'indice dei modelli navali italiani.

 

 Alle :

10/12/2013 18:26
 Io dico stiva aperta, ma sono molto, molto più interessato al passo-passo.
Ciao.

 Target :

10/12/2013 19:08
 In passato ho avuto la malsana idea di costruirmene una in 1/72, solo l' idea, sia ben chiaro, non l' ho fatta, chissà che il tuo wip non sia d' ispirazione.
Non conosco il soggetto per nulla, ma ti seguirò con interesse.

Stiva aperta!

Ciao Roberto.

 Zailan :

10/12/2013 21:21
 Ok, colpa mia che ho chiesto...

Ora dovro' pero ritardare un po' per modificare il 3d...

Cominciamo:

1) per prima cosa i piani. In Internet si trovano quelli di Bagnasco pubblicati su Rivista Marittima dell'aprile 69, ma ho recuperato anche alcuni bei piani polacchi dedicati alle nostre MZ seconda serie.
Infine, dei bei rendering, opera di Marco Gluck, nel sito tedesco http://historisches-marinearchiv.de dedicati alla MFP tedesche e, chissa' perche', anche alle nostre MZ.

2) si dividono i piani nelle 3 viste classiche, avendo cura che le misure, in pixel tornino. I piani di Bagnasco mi sono parsi un po' troppo abbananati, per cui, non avedo voglia di perdere tempo a raddrizzarli, ho utilizzato i rendering di Gluck, gia' belli squadrati, e le sezioni di Bagnasco, opportunamente modificata e della stessa risoluzione. Le sezioni, almeno nella parte inferiore, sono della stessa larghessa e curvatura laterale.

3) si comincia col 3d. Io ho utilizzato 3dmax. Il programma vede lo schermo diviso in 4: top, side. front e perspective. Si comincia da top, si crea un Plane (piano) dalla sezione, alla vostra destra, basic shape.
Il piano deve avere le dimensioni dell'immagine della vista dall'alto (1660x232px). Quindi si creano in successione i piani side e front. In alto, si clicca sul comando Allign, in modo da avere tutto in squadra. Si va nel menu "Material", si clicca su una delle palline, quindi in basso "Diffuse", poi "bitmap", e si carica l'immagine desiderata, quindi "assign the material to the selection". Alla fine, se tutto e' stato fatto correttamente, dovrebbe apparirvi cosi':

 Zailan :

10/12/2013 21:31
 Ora, dalla visuale front, si dovrebbe vedere la sezione della Motozattera. Ancora, una volta, dal menu laterale a destra, si sceglie "standard primitive" e il comando "Line". Funziona come il comando linea di paint o Gimp. Ricalcate la sezione. Una volta finita, vi chiedera' se volete chiudere la "Splines" dite di si. Ancora una volta a destra, si sceglie dal menu laterale "Modifiers" il comando "Extrude" (in pratica estendi). Digitate le dimensioni dell'estensione, in questo caso la lunghezza dell'intero modello. Dovreste ottenere questo:

 Zailan :

10/12/2013 21:43
 

Adesso abbiamo la forma base.
Quindi si clicca sul poligono che abbiamo appena ottenuto col tasto destro del mouse e clicchiamo "Convert to editable poly" altrimenti non potremmo modifficarlo.Il programma non permette di saldare oggetti se il poligono e' chiuso, quindi dovremmo eliminare la faccia lungo la quale i due oggetti saranno saldati (Modify, select "Face selection", calcare delecte sulle facce che vogliamo eliminare). Quindi "Clone" e copy. Sul clone, clicchiamo sul commando Mirror (da "edit), e otteniamo la faccia speculare della sezione, cosi' saremo sicuri che tutto sia simmetrico. Usiamo ancora Allign per assicurarci che tutto sia perfattamente in squadra. Ora uniamo i due oggetti. Si usa il commando Compound Object, Connect.
Ora di nuovo Modify, vertex selection. Selezioniamo i vertici e saldiamoli con Weld, di modo che i due solidi diventino uno solo. Alla fine dovreste aver ottenuto questo:

 

 enrico63 :

10/12/2013 21:48
 Insomma, vuoi proprio farmi venir la voglia di imparare ad usare un programma 3D!!

 Zailan :

12/12/2013 23:12
 

Be' non sarebbe male...

non oso immaginare cosa potresti ottenere!!!

Nel mentre, continuo col mio piccolo tutorial.

Come vi ho gia' detto, la larghezza e la forma della chiglia delle ns. bette era uguale. Quindi ci si posiziona sulla fista di fianco, si seleziona "Modify" e quindi "Vertex selection". Si selezionano i vertici e poi l'opzione "Move" (la croce a quattro frecce in alto, leggermente a sinistra). La "Chiglia" era stata divisa in quattro sezioni interne, che ho poi spostato nei punti dove la chiglia stessa si piegava. Una volta selezionati, ho spostato in alto e in basso la porzione di chiglia fino ha combacciare coi disegni della betta nel sottofondo. Per rimpicciolire (o ingrandire) si usa il comando "Scale in a uniform scale" posto in alto, quasi al centro (l'icone a due quadrati, uno piccolo e uno piu' grande, messi in "discesa"). Questo comando vi permette di scalare lungo un asse o lungo tutti e tre, a seconda di come lo impostate. Se le sezioni che avete impostato all'inizio non dovessero bastare, potete crearne altre con "Modify", menu delle modifiche, "Slice". E' un comando un po' ostico, in quando apparira' un quadrato che tagliera' il modello... bisogna regolarlo ingrandendo in modo che includi tutto il modello, e poi orientarlo nella direzione giusta con ruota (Chissa' perche', non mi esce mai nella direzione in cui voglio effettuarlo). Una volta girato, questo quadrato potra' essere mosso a vostro piacimento nella posizione in cui vorrete effettuare il taglio. Vi permette 4 opzioni: refine (quella che utilizzerete per aggiungere sezioni), taglia la parte superiore o quella inferiore, + un'atra che non ho mai utilizzato (e che non ricordo). Comunque, ora dovreste ottenere qualcosa di simile:



 

 Zailan :

12/12/2013 23:19
 Adesso la parte superiore.

Si ritorna al disegno della sezione di fronte e si disegna una nuova splines, di nuovo extrude per la lunghezza dell'intero modello, convert to editable poly, clone, mirror, connect, converto to editable poly, modify, weld vertex, modify, vertex selection e si fa nuovamente il lavoro di prima. Unica variante, si seleziona (modify, face selection) la parte finale della tuga e si cancella, visto che dietro era aperta.
A questo punto si dovrebbe aver ottenuto + o - questo:

 Zailan :

12/12/2013 23:26
 Ora, nell'immagine non si vede bene, ma il tetto della tuga e' leggermente arcuato, come dal disegno di Bagnasco.

Ora cominciano i guai. Mi avete chiesto il modello aperto, quindi ho dovuto rimettere mano alla chiglia.
Dalla sezione, in cui e' chiaramente visibile l'interno, ho creato un parallelepipedo delle dimensioni della stiva, quindi, dopo aver caricato il profilo di Bagnasco che mostra l'andamento interno della stiva, l'ho modificato con le opportune curve, cosi':

 marco1971 :

13/12/2013 22:29
 Ciao,

veramente un interessante topic. Lo seguirò con molto piacere.

Marco

 Zailan :

15/12/2013 12:47
 Grazie Marco, seguo anch'io il tuo Akashi!

Ora, creata la sagoma della stiva, andro' a sottrarre questo volume a quello dello scafo. Si seleziona quindi lo scafo, poi si va sul menu' a destra dove c'e' Standard primitive, e si seleziona "Compound Object", quindi "Boolean". Nel menu che apparira', clickate su "Pick operand B". Ci sono varie opzioni (es. fondi gli oggetti insieme, sottrai a su b, o sottrai b su a). Ovviamente, sottraremmo il volume B a quello A (PS. fatevi un clone di entrambi i volumi e nascondetteli, giusto per stare sul lato sicuro). Controllate ora che il poligono creato sia apposto (es. non centrato, o buchi). Se tutto e' apposto, dovrebbe apparire qualcosa del genere:



 Zailan :

16/12/2013 22:37
 Ora arriva il difficile, bisogna infatti tagliare il modello in modo da separare la parte bassa da quella superiore. Quindi si comincia creando un clone che verra' nascosto (tanto per andare sul sicuro e non sovrascrivere per errore sui file buoni). Il comando che si utilizzera' sara' "Slice". Si seleziona quindi l'oggetto, si va su Modify, si seleziona dai comandi a finestra "Slice". Quindi si evidenzia il comando e si utilizzano i comandi Move e Rotate per posizionare la lama nel punto desiderato, in questo caso la linea di demarcazione tra parte immersa ed emersa. Quindi si effetua il taglio, con "Remove top" o Remove bottom". Il programma non permette (o meglio, io non ci sono riuscito) di creare le due meta' di uno stesso oggetto contemporaneamente... quindi ho usato un piccolo trucco, o meglio, ho fatto un lungo giro: taglio la parte bassa e salvo, CTRL+Z e creo la parte alta semplicemente cambiando opzione, uso il comando "Merge" (da file), che vi permette di scegliere gli oggetti da importare da un'altro file. Quindi importo la parte bassa.
 




 ESSEBIEMME :

17/12/2013 19:01
 Ciao,
davvero complimenti per il soggetto. Sono anni che mi "sgolo" per promuoverlo a livello modellistico ma con poco successo, probabilmente dovuto ad una profonda ignoranza generalizzata della storia navale contemporanea italiana...
Polemiche a parte, ne ho autocostruita una nel 2001/2002 in scala 1/72 (con la stiva chiusa), esattamente la MZ 759 (Tobruk, agosto 1942) che forse qualcuno di voi ha visto a Novegro, ma ne avevo iniziata una seconda che giace sempre li, in attesa di voglia, da fare appunto con stiva aperta e carica.
E' veramente un soggetto intrigante: per documentarti, ti consiglio il libro "I Muli del Mare" di Tullio Marcon, edizioni Storia Militare.
Seguirò con interesse il tuo lavoro e ovviamente sono a tua disposizione se desideri qualsiasi informazione.
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME

 Zailan :

17/12/2013 21:53
 

Grazie Essebiemme...

Io pensavo alla MZ 756, artefice, con la Mz 759, della disfatta Inglese a Tobruk, oltre ad abbattere anche l'aereo che causo' il suo affondamento a Gioia Tauro. Se mi procuri una foto te ne sarei grato!
Come ho detto in precedenza, queste piccole, brutte navi fecero miracoli, diventando dei veri e propri caccia "Pt Boats" (a Tobruk ne furono persi 3). Con quasi 100 esemplari costruiti, sono la piu' chiara dimostrazione del fatto che la nostra industria, se fosse stata piu' razionale, avrebbe potuto fornire mezzi molto validi, e in quantita', alle nostre forze armate. 

 Zailan :

17/12/2013 22:50
 Adesso viene il difficile... ovvero la costruzione dell'intelaiatura interna.
Per chi usa Sketch-up, sappiate che esite un script gratuito, chiamato Slice, che risolve alla grande il problema: non solo vi crea l'ossattura interna (basta dire a che distanza volete le sezioni l'una dall'altra), ma vi crea anche gli incastri in automatico!
Probabilmente esiste qualcosa del genere anche per 3dmax, ma io non l'ho trovato, pertanto, via col metodo difficile.
Si parte con la parte bassa dello scafo, si seleziona Modify, Slice, quindi si sposta la lama sul punto desiderato, quindi "Remove the top" (o the bottom, dipende da come e' orientato il modello). Ora clickate col destro, "convert to editable poly", quindi Modify, "Edge selection". Di norma il bordo tagliato dovrebbe essere gia' selezionato, nel caso contrario clickate finche' non avrete selezionato l'intero bordo... quindi scorrendo il menu di Edge selecton dovreste trovare "Create shape from the selection". Vi chiedera'  quindi di nominare il nuovo oggetto, che altro non sara' che una Splines (Un contorno disegnato da una linea). Selezionatela, verra' considerata "editable splines" e vi apparira', su Modify, la selezione tra Vertex, Edge e Spline. Selezionate quest'ultima e clickate su "Close" (chiudera' eventuali buchi). Quindi andate sul menu scorrevole e selezionate "Extrude"... io non ho dato valori, ma puo' darsi che voi vigliate inserirvi lo spessore del cartoncino... ma visto che poi devo aprire il modello con Pepakura, preferisco tralasciare. Una volta finita la prima sezione, si procede verso la seconda, poi con la parte superiore.
Come vi ho detto, io devo rovinare ogni volta l'oggetto per tagliarlo, quindi, o si crea un clone da "tagliuzzare", o si importeranno gli oggetti da un'altro file (Merge). Dopo aver creato le sezioni trasversali, si creano quelle longitudinali. Io ho messo una sola sezione longitudinale in basso, e due in alto, lungo le pareti della stiva.










 ESSEBIEMME :

19/12/2013 09:29
 Ciao,
 conosco bene l'episodio di Tobruk: scelsi di fare la 759 perché era quella che proprio in quel periodo era comandata da mio nonno materno (comandante di squadriglia MZ). Fu proprio lui a scorgere gl inglesi ed attaccarli e per questo fu decorato al VM: l'episodio é raccontato nei dettagli sul libro che ti ho consigliato.
Purtroppo invece non ho immagini della 756. Forse c'é sul libro, ma non ricordo.
Invece, se accedi a Facebook e vai alla pagina di STORIA MILITARE (la rivista), tra le immagini delle copertine (della pagina Fb) troverai una bella foto di mz in allestimento a Monfalcone in cui si vede molto bene la prora scoperta a la prima parte di stiva, con la famosa celata fatta di assi (...)
Buon lavoro ancora.
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME

 marcellodandrea :

21/12/2013 08:30
 ciao Zailan, bel lavoro complimenti. Non so nulla di questi mezzi, ma su naviearmatori oggi c'è questa foto, per caso è uno degli stessi?

 ESSEBIEMME :

22/12/2013 12:33
 Si, Marcello. Quelle nella foto sono Motozattere.
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME

 marcellodandrea :

22/12/2013 15:05
 Ah ecco mi pareva :-)  

Noto ora il cognome. Parente di Erminio Bagnasco?

 Zailan :

23/12/2013 12:00
 Si, Marcello, quelle sono delle motozattere, anche se dall'aspetto e armamento mi paiono quelle tedesche. I tedeschi, in vista dell'invasione della Gran Bretagna, allestirono centinaia di questi mezzi le Marinefährprahm (MFP), per una produzione complessiva di oltre mille esemplari. Anche la numerazione italiana, che parte da 701, seguiva per l'appunto la numerazione tedesca, che lascio' a noi a disposizione la numerazione da 700 a 800. I tedeschi ne realizzarono varie serie (type a, b, c, d), soprattutto in versione antiaerea per integrare le loro batterie flak con 2 cannoni da 88, ma ne esistevano versioni per la posa di mine (con i fianchi allargati, di questa versione non so se ne esisteva anche una versione italiana: uno degli esemplari sopravvissuti presenta infatti questa modifica, ma non so se sia stata costruita cosi' in origine o se sia una modifica del dopoguerra. Le nostre Mz furono infatti profondamente modificate), cacciasommergibile e batterie costiere dotate di torrete con cannoni da 10,5. La versione italiana corrispondeva alla versione A, anche se con delle modifiche, infatti, anzicche' i motori Deutz da 130 cv, le nostre montavano dei diesel Om da 150, tratti dalla versione utilizzata sulle nostre Littorine ferroviarie. Le nostre MZ furono costruite in due serie, da 60 (701-760) e da 40 (761-800) esemplari, le ultime riconoscibili per la prua rialzata e un maggior armamento in posizione protetta. Erano lunghe 47 m, larghe 6,50 con una disloccamento di 220 t. Furono attive soprattutto durante l'avanzata fino ad El-Alammein, potendo sbarcare in luoghi non attrezzati, in convogli da Creta sino a Tobruk (dove si misero in luce come unita' combattenti), nei convogli della morte per la Tunisia e infine nella ritirata dalla Sicilia, anche qui rendendo la vita difficile alle Pt-boat. Queste ultime, che tanto avevano dato nel Pacifico, furono un fallimento nel Mediterraneo: per gli storici anglosassoni, la ragione e' da ricercarsi nella presenza dei nostri MAS, che diedero vita a furiosi e sanguinosi combattimenti, e proprio delle MZ. Costruite nel 1942, furono radiate nel 1987, utilizzate, se non erro, per i rifornimenti d'acqua a Pantelleria e Lampedusa (ma potrei sbagliarmi).

Ad ogni modo,

Buon Natale!

 marcellodandrea :

23/12/2013 16:25
 però, notizie interessanti.
ricambio gli auguri, buon Natale a tutti !!! :-) :-) :-)

 ESSEBIEMME :

24/12/2013 11:43
 Si, Marcello: é mio padre.
Auguri !

 Zailan :

24/12/2013 14:08
 Be', che dire?

DI fronte a cotanto ospite, MZ 759 sia!

Ora che il grosso e' fatto, restano da fare gli accessori. Avevo gia' realizzato alcuni di essi per gli altri modelli che avevo realizzato, per cui gli importero' per il modello finito (scialuppe, mitragliere e cannone da 76/40), restano da realizzare solo poche cose, ovvero il supporto per il cannone e la mitragliera e, come chiamarlo?, la "guaina" dell'elica. Tutto il resto si puo' realizzare con Gimp o Paintshop... visto che poi il modello deve essere aperto, e' meglio non complicarlo piu' di tanto. Giusto un consiglio... visto che i modelli sono per lo piu' simmetrici, vi consiglio di realizzare solo meta' modello, dupplicando e "riflettendo" poi il resto con Paint o Gimp... vi risparmierete un sacco di lavoro in progettazione e, sopratutto, in fase di apertura. I coni sono stati creati col commando cone, che vi chiedera' il radius (raggio) inferiore e superiore, l'altezza e il numero di suddivisioni... meglio creare una base, spostarla sul piano, e poi digittare questi valori a tastiera fino a quando corrispondono coi disegni. Il ponte di comando e' un semplice cubo a cui ho tolto il coperchio e smussato gli angoli




 Zailan :

24/12/2013 14:40
 Ora si arriva al bivio...

come mettere le texture (i disegni) al modello?

Ci sono due vie:

La prima e' di aprire il modello con pepakura, si otterranno le forme base e si disegnera' su quelle con GIMP/Paintshop.

La seconda e' di mettere direttamente le texture al modello 3d, di modo che, una volta aperto, le texture siano gia' sul modello.
 su
Personalmente andro' sulla prima via, ma vi spieghero' anche come effettuare la seconda.

Allora, il modello e' diviso in vari Object, oggetti tridimensionali. Per effettuare questo lavoro, possiamo selezionarli uno ad uno e affidarli un materiale (una texture) gia' creata precedentemente, con materials, che abbiamo gia' visto. Se invece dobbiamo creare un disegno su piu' face, selezioniamo l'oggetto, andiamo su Modify list, quindi su "Unwrap UVWs". Andiamo su "Map Parameters". Ci sono varie opzioni, tra cui Cylinder, Box, planar ecc... funzionano piu' o meno, come le proiezioni geografiche (scusate, insegno geografia), per questo oggetto useremo BOX, che in pratica, effettuera' 4 foto all'oggetto (su un viso o un corpo, invece, useremo Cylinder). Andiamo su Edit e vi apparira' una finestra nuova, con tanti triangolini confusi o, se siete fortunati, direttamente con quattro viste del vostro modello ordinate. Se cosi' non fosse, andate su "Mapping" in alto e provate le tre opzioni (Flatten, Normal, Unfold mapping) finche' non otterrete un insieme ordinato. Una volta ottenuto un insieme ordinato, salvate le UVW su File e poi andate su Tools, "Render UVW template", salvate come Jpg. In pratica salverete un'immagine nera con le viste del modello rese con dei traingolini verdi. Ora importate questi jpg su Paintshop e modificateli con le texture che avete creato: Bastera' creare piu' texture per cambiare aspetto al vostro modello. Qui ci sono degli esempi tratti dal mio vecchio Re 2000.








 ESSEBIEMME :

27/12/2013 10:32
 Ciao Zailan, questa é la foto di cui parlavo.
A me é servita molto per la costruzione dello scafo e della stiva.
Sono MZ della 1^ serie in allestimento a Monfalcone.
Buon lavoro !
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME

 Zailan :

24/1/2014 22:53
 E' un po' che non aggiorno questo forum, ma non perche' sia rimasto con le mani in mano... piuttosto stavo disegnando le varie texture del modello tentando di districarmi tra le varie foto e modifiche campali.

Tornando a noi... se il modello e' stato completato, e' ora di aprirlo e di stamparlo. Per Sketchup e Blender esistono alcuni plug-in appositi, ma una delle soluzioni piu' semplici e' usare Pepakura. Il programma costa 38 $, e si possono poi scaricare plug-in per l'alta definizione e per la taglierina elettronica Cameo (in pratica, una volta stampato il foglio, basta rimetterlo nella taglierina e la macchina tagliera' i pezzi per voi).

Pepakura e' molto semplice e intuitivo da usare, prima pero' dovrete esportare il modello 3d in un formato riconosciuto dal programma. Andate quindi su file, export, e scegliete di salvare il file in formato .3ds.
Ora lanciate Pepakura e aprite il file. Ci mettera un po', poi vi apparira' una finestra che vi dira' che qualche migliaio di vertici e' stato fuso assieme per semplificazione e che, poiche' ci sono molti poligoni, sara' molto difficile costruire il modello. Fregatevene e andate avanti. Se il modello e' gia' stato dotato di texture, dovrebbe apparirvi con esse gia' caricate, ma in alcuni casi sara' necessario ricaricarle manualmente (Settings, Texture settings, in alto a destra). Ora il modello apparira' al centro, e potrete ruotarlo e zoomarlo facilmente col mouse. Se passate il mouse sopra il modello, vedrete illuminarsi i bordi del poligono in verde. Cliccate sulla taglierina in alto (specify open edges). Ora, se cliccherete sui bordi verdi, rimaranno sottolineati di arancione: in pratica state indicando al programma dove volete che esso tagli il modello. Ci sono altre funzioni, come taglia il bordo e rendilo liscio (Split edges and make them smooth), o taglia i bordi in maniera speculare (Pick Simmetrical Edge). Ci vorra' un po' per tagliare il modello. Quando sarete piu' o meno soddisfatti del lavoro svolto, cliccate su Unfold: lo schermo si dividera' in due, a sinistra ci sara' il modello 3d, a destra il vostro modello aperto su fogli a4.... in una accozzaglia incredibile di pezzi sparsi, triangolini ecc... tanto che non ci capirete assoluttamente nulla e penserete che il programma non funzioni...

Non disperate... c'e' ancora del lavoro da fare!

 Zailan :

19/2/2014 22:12
 Ok, ultimo post prima di postare le foto del modello.

C'eravamo lasciati al modello appena aperto. Ora Pepakura prevede due set di comandi, uno per il 3d, e uno per il 2d. I pezzi, una volta svolto il modello, appariranno scompaginati in decine e decine di pezzi minuscoli, nonostante i vostri sforzi di creare un tutto pulito. I comandi che dovrete utilizzare sono nella seconda riga in alto. Nell'ordine sono, "Select and Move", seleziona e muovi i pezzi all'interno dei fogli. "Rotate parts", come dice il nome, vi permette di ruotare il pezzo all'interno delle pagine. "Divide e Connect Faces", sicuramente il comando piu' utile, vi permette infatti di incollare il pezzo sul foglio coi pezzi mancanti sparsi nel foglio (per intenderci, e' come un puzzle di pezzeti sparsi qua e la'), o viceversa, di separare i pezzi che vanno uniti ad altri. Quando selezionerete il margine vi apparira' infatti una linea rossa che si unira' al pezzo mancante o immediatamente successivo. Ora, molte volte il programma, specie nei pezzi curvi, vi creera' dei pezzi mal composti o con veri e propri buchi, per cui alle volte dovrete rismontare il pezzo e riprovare a ricrearlo utilizzando un diverso sistema di montaggio (per spiegarmi meglio, se i pezzi fossero dei rettangoli, il programma tende a unirli in lungo, unedondoli per l'altezza, anziche' unirli per la base). Ci sono poi altri comandi, "Set edge color" ovvero seleziona il colore dei bordi, "edit flap" ovvero le orecchiete (personalmente non lo uso mai) e "Insert text". Infine il comando "Place Image" ovvero seleziona le texture. Di questo ve ne avevo gia' parlato durante la creazione del modello: se avete messo le texture al modello, potrete accedere al menu' e selezionarle direttamente dal programma... anziche' salvare ogni volta il modello con texture diverse. Piu' importante l'ultimo comando "Check corresponding face", come dice il nome, selezionando un pezzo sul 2d, lo illuminera' nel 3d... cosi' da capire cosa diavolo e' quel pezzeto sparso che vi trovate in mezzo ai piedi!
Una volta ordinati i pezzi come piacciono a voi, esportate il tutto in Bitmap o Jpeg, in file unico se siete su una pagina o su piu' pagine "Multi-files Bitmap", selezionate la risoluzione (in dpi) e avrete infine il vostro modello!
Domani spero di postarvi le immagini del modello, che e' gia' a buon punto!

 marcellodandrea :

19/2/2014 23:00
 Se adesso inserisci il modello, possiamo mettere il wip nell'indice delle navi italiane.

Ma dovresti darmi la denominazione esatta dell'imbarcazione, la data di riferimento e la scala. :-)

 enrico63 :

20/2/2014 17:42
 Ciao Emanuele,
Dopo l'errore che ho fatto nel progetto del telaio del rimorchio del maz, mi sto convincendo sempre più che la modellazione 3D è assolutamente una buona cosa:-D
Mi devo convincere.

Non è che riesci a corredare la descrizione delle operazioni di pepapkura, con qualche screenshot??
Son mai contento .....vero?
:-D :-D

 Zailan :

20/2/2014 22:45
 

Qui casca l'asino...

Lo ammetto, non so come salvare lo screenshot dello schermo! Altrimenti avrei corredato le spiegazioni con le foto!

Comunque, anche col 3d rimane un problema... gli spessori della carta e del cartoncino. Ho visto che i modelli 3d delle ditte specializzate (Wak, Halinski e GPM) ne tengono conto, e qualcosa ho cominciato a realizzare anch'io con i pezzi della struttura, ma non con la carta dei pezzi esterni, ragion per cui lo scafo risulta sempre piu' corto del necessario (circa 2mm).

Ecco qui la struttura completa. Nei forum internazionali (leggi Papermodelers) avevo letto meraviglie del cartoncino delle scattole di cereali... Be', e' uno schifo, non usatelo!



 

 enrico63 :

20/2/2014 23:08
 Per lo screenshot è facilissimo. Quando vuoi salvare la schermata schiacci il tasto stamp/R sist, apri paint e schiacci Ctrl assieme alla V (oppure tasto destro del mouse e incolla) poi salvi come jpg o bmp o come vuoi. Tutto qui. Adesso che ti ho spiegato voglio le immagini:-D :-D

Per lo spessore della carta io faccio così: misuro lo spessore della carta che utilizzo (per la 140 gr. tengo conto di 2 decimi che è carta più vinavil) poi sul disegno maggioro di questa misura i pezzi et voila.
ad esempio per un cilindro: tappo tondo diametro 10 mm: allarghi il diametro di 2 decimi per parte e ottieni 10,4mm moltiplichi per 3,14 e ottieni la misura della carta per fare il corpo del cilindro. Nella costruzione 3d penso si possa applicare lo stesso concetto.

ciao

 svt67 :

20/2/2014 23:53
 Scusate la domanda secca e senza giri di parole..si potrebbe condividere i disegni? E'possibile riportarli in scala 1/72 per un'eventuale lavoro con il plasticard?

Non mi meraviglierei se a qualcuno interessasse in scala 1/35.

 Zailan :

21/2/2014 22:01
 Enrico, per le immagini di Pepakura dammi qualche giorno... sto correndo da una parte all'altra della provincia per fare supplenze (tra parentesi, se i miei calcoli sono esatti, per la straordinaria somma di 2,10 euro l'ora, mi sa che mi conviene chiedere le elemosina davanti alla citta' mercato).

svt67, i disegni delle Mz sono facilmente rintracciabili, sia per le versioni italiane che (soprattutto) per quelle tedesche, tieni pero' conto che in 1/72 ti viene 65cm e in 1/35 134cm...

Ecco le foto dei miei progressi:







 Zailan :

24/2/2014 19:41
 I lavori proseguono, lo scafo e' quasi ultimato... ecco le foto degli avanzamenti.








 marco1971 :

25/2/2014 20:21
 Ciao Zailan,

ottimo scafo!

Marco

 marcellodandrea :

25/2/2014 21:20
 Si mi associo. Zailan dammi nome corretto, data di riferimento e scala che te lo metto nell'indice  :-)

 Zailan :

24/3/2014 21:29
 


Scusate il ritardo,

un po' problemi di salute, un po' imageshack divenuto a pagamento (tutti vogliono soldi per cio' che prima era gratis ma nessuno assume...). Enrico, ti daro' le tue benedette foto su come si usa Pepakura, ma dovrai aspettare. Marcello, la Motozattera e' la MZ 759 in scala 1/200, 1942.

Ecco il cannone e la Scotti finite.







 

 marcellodandrea :

25/3/2014 08:32
 Bel lavoretto... :-) :-) :-)

ok sei nell'indice

 alcione :

25/3/2014 15:17
  un solo aggettivo : avvincete :-D
buon lavoro,
Francesco :-)

 enrico63 :

25/3/2014 15:49
 Ciao Emanuele,
proprio bellli!!!!!
Per le foto non ti preoccupare...quando riesci, con comodo;-)

 marco1971 :

25/3/2014 21:01
 Ciao, proprio un bel cannone! Meno male che dicevi di non riuscire a fare le canne! :-D

Marco

 Zailan :

7/4/2014 20:00
 

Un po' di aggiornamenti  sul mio lavoro...
(la saracinesca e' solo poggiata)




 

 enrico63 :

8/4/2014 23:07
 Bella!! ne farai un file scaricabile??

 Zailan :

14/4/2014 19:37
 Non lo so Enrico, ci sto pensando...
Sono molto disordinato col mio lavoro, in quanto modifico spesso le tavole e le ristampo quando faccio degli errori. Non segnando le talvole pero', poi perdo il filo di che cosa avevo corretto o cosa no, ad esempio nel Pegaso, le tavole delle fiancatte sono 6, ma non ho idea di quale sia la corretta, anche perche' alle volte ne stampo due contemporaneamente con due diverse modifiche, per poi montare quelle che mi paiono migliori. In ogni caso, saranno assolutamente senza istruzioni.

Qui la scialuppa ultimata:







 ESSEBIEMME :

17/4/2014 09:59
 Ciao Zailan,
seguo sempre con interesse l'avanzamento del tuo lavoro e mi complimento !
Volevo solo darti un'informazione difficlmente reperibile: la "saracinesca" (come l'hai chiamata tu) in realtà era solo una lunga serie di pannelli metallici INDIPENDENTI l'uno dall'altro, lievemente curvati per favorire lo scarico dell'acqua, tenuti fissi da due cavi d'acciaio che scorrevano dentro a una coppia di golfari (anelli ad U saldati) per ogni pannello. Un sistema semplice quanto...patetico.
Quando doveva essere aperta la stiva, si sfilava il cavo d'acciaio per la lunghezza necessaria e poi si levavano ad uno ad uno i pannelli da rimuovere...
Buon lavoro !
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME

 Zailan :

17/4/2014 14:46
 Oh, Grazie!!!

In effetti, da molte foto che avevo visto, anche a me sembrava che la copertura fosse fatta da delle specie di "tegoloni" che coprivano la stiva, tuttavia erano tutte foto di esemplari in costruzione. Sul thread di Betasom dedicato alle Motozattere si affermava pero' che l'appertura era a "saracinesca". Da una parte mi domandavo dove questa saracinesca potesse essere "arrotolata" visto che nei piani non era mostrato, o se slittasse sopra il soffitto (ma allora come facevano i boccaporti a rimanere aperti?), dall'altra mi pareva che l'apertura a "tegole" fosse troppo complicata e lenta da usare in ambiente operativo.
Questo significa che non mi ero preso una licenza poetica con le strisce bianche e rosse!

un po' di aggiornamenti:










 ESSEBIEMME :

19/4/2014 08:48
 Ciao,

si, confermo anche le striscie bianche e rosse, ma a prora estrema e non dove le hai riprodotte adesso. In sostanza, erano sui primi pannelli partendo da prora e per tutta la loro larghezza.
Stefano Bagnasco
P.S. Il "verso" delle bande é invertito rispetto allo standard ma in una foto della  759 era così.... boh ?

 Zailan :

19/4/2014 12:40
 Non ho nessuna foto che mostri le strisce bianche e rosse sulla Mz759, ma in tutte le foto che ho recuperato delle ns. Bette la posizione delle strisce bianche e rosse e' li' dove le ho posizionate, in un quadrato proprio alla fine della copertura, sia in esemplari in bacino che altri presi dall'alto. La disposizione a "prora" l'ho vista solo in diversi modellini, ma mai in foto, per cui ho seguito la fonte che mi e' parsa piu' sicura. Puo' essere tuttavia che mi sbagli.

 ESSEBIEMME :

19/4/2014 18:42
 Ciao, purtroppo sono fuori sede e non ho qui "I muli del mare", ma anche su quello, c'é una foto di una MZ nel canale di Corinto in cui si vede bene la posizione dove le ho dipinte io.
Per la 759, poi, ai tempi del modello io vidi diverse foto di mio nonno (che la comandava) e le striscie erano li....
In ogni caso, martedì rientro a Milano, controllo e ti faccio sapere.
Buon Pasqua !
Stefano Bagnasco

 ESSEBIEMME :

24/4/2014 09:23
 Ciao Zailan,

scusa il ritardo, ma oltre alle due foto che ti posto, ho cercato di approfondire la questione delle bande bianche&rosse sulle MZ confrontandomi con altri appassionati.
Allora, come vedrai dalle due foto che posto, sulle MZ italiane le bande erano posizionate dove le ho riprodotte io, mente la posizione che gli avevi dato tu corrisponde perfettamente a quella che avevano sulle MZ tedesche...
Nella prima foto, infatti, seppur ripresa in lontananza si vede chiaramente una MZ italiana a Suda nel 1942, mentre era in trasferimento verso il N.Africa (foto da "I Muli del mare" di T. Marcon, edizioni Storia Militare).
Nella seconda foto, una MZ tedesca (come si evince dal numero identificativo bianco sulla fiancata) in bacino a Spezia (foto collezione Erminio Bagnasco).
Purtroppo non ho reperito la foto a cui accennavo giorni fa', ripresa nel canale di Corinto, in cui si vedeva ancora più chiaramente l'esatta posizione delle bande italiane; ero convinto fosse dallo stesso libro della prima ma la memoria mi ha giocato un brutto scherzo... temo fosse del gruppo di foto di mio nonno.
Su tutto, comunque, considera che proprio per la struttura specifica della copertura della stiva, nulla vieta che i pannelli dipinti con le bande su alcune unità siano stati, occasionalmente o meno, spostati verso poppa, rispetto alla "norma"...
Buon lavoro !
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME


 Zailan :

25/4/2014 16:51
 Be'....

a quanto pare ho sbagliato... e' la prima che vedo con le strisce cosi', perche anche in una foto aerea di alcuni esemplari nelle spiagge libiche si vedevano le strisce proprio come nella seconda foto... Non e' un errore irrimediabile... mi bastera' infatti incollarci sopra quella giusta.

Se non fosse stato per questo il modello era ormai ultimato, mancavano solo le eliche e una passata di satinato per proteggere il modello.


























 ESSEBIEMME :

26/4/2014 07:45
 Zailan, hai fatto un GRAN BEL LAVORO, non preoccuparti per il dettaglio delle bande.
Soprattutto, se può farti piacere, hai fatto ricredere un "vecchio" modellista sul modellismo in carta; l'ho sempre guardato "con sospetto" ma devo dire che applicato su un soggetto a me familiare con la cura e la perizia che ci hai messo fa pensare.....
Bravo e grazie, quindi.
Stefano Bagnasco
ESSEBIEMME

 Zailan :

10/5/2014 19:09
 In attesa di correggere l'errore delle strisce, ecco le foto del modello ultimato nella sua pedana. Piu' alcune foto di confronto col Papa per apprezzarne meglio le dimensioni.















 MZ1958 :

19/1/2020 20:49
  Salve a tutti e in particolare al " cantire e maestranze" davvero un gran modello.

le MZ sono la mia passione.
ho parecchio materiale fotografico e qualche disegno anche di provenienza tedesca ( mfp tipo C - D - cannoniere  - posamine oltre a foto russe dei mezzi tedeschi da loro presi e usati....ancora oggi).

Domanda:
sarebbe possibile avere le foto sopra riportate, poiché
non riesco a vederle o le vedo male, per cause forse dovute a sistema pc.

ne sarei molto grato.
salutoni marco

 Zailan :

20/1/2020 17:47
 Le foto sono ancora visibili in questo altro forum:

http://www.papermodelers.com/forum/ships-watercraft/27972-motozattera-mz-759-1-200-a.html

 MZ1958 :

20/1/2020 21:58
  Da marco.

1.000 grazie per informazione.

se ti interessano alcune foto .....curiose in merito a mz guarda con....calma qui: 
navyworld.narod.ri/PDS.htm#Dtk221

salutoni marco

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