Forum : Aeronautica Militare

Soggetto : LA VIPERA del 23° Gruppo

 Paolomaglio :

6/8/2016 06:17
 Prima del WIP un poco di storia su questo velivolo.
L' F-16A ADF MM7244 è stato l'ultimo F-16 Special Color dell'Aeronautica Militare. Fu fortemente voluto dai piloti i quali, avendo già uno Special coi colori del Gruppo (l'MM7251 il Polipo) scelsero di rappresentare la VIPERA in onore del nick-name con cui affettuosamente chiamavano il loro caccia. Fu il loro modo di ringraziare un aereo che di lì a poco avrebbero dovuto abbandonare. Il progetto fu sponsorizzato da MV Agusta e relizzato dal solito LTJG Gilberto Maffessanti con vernici lavabili per muri, tante maschere e, negli ultimi giorni, con l'auito di 3-4 volontari.
Il roll out avvenne al tramonto del 15 Aprile 2010 come mostrano le foto seguenti





il giorno dopo, la mattina del 16, la Vipera fu affidata al comandante di Gruppo, l'allora TCOL Mauro Gnutti che la presentà, a sorpresa, durante la manifestazione "con la Diana sul petto".





La domenica si sarebbe dovuto replicare ma, causa eruzione del vulcano in Islanda la manifestazione aerea si trasformò in una statica.

Il 23 Aprile 2010 la Vipera montò d'allarme assieme alla Diana, armato con 1 x AIM-120C e 1 AIM-9L, due serbatoi subalari (non ridipinti) sostituirono quello alla centre line.

Dal 24 al 30, si tornò a montare il serbatoi piccolo al posto dei due subalari e la Viperà iniziò una serie di voli d'addestramento volti alla preparazione per il ruolo AGGRESSOR che avrebbe svolto a Decimomannu. Il 30 ci fu la partenza per la Sardegna dove il Gruppo rimase una settimana.
Al ritorno ci furono gli ultimi 30 giorni di vita del 23°Gruppo, si consumarono quindi le ore di volo ancora disponibili per la manciata di piloti che rimanevano in dotazione al reparto.
Il 4 Giugno 2010 la Vipera guidò il quintetto di F-16 che lasciarono Cervia per l'ultima volta per essere assegnati al 37°Stormo a Trapani.
Dalla base siciliano al Vipera (e la Diana) continuarono a volare ancora per due mesi, poi, subito dopo Ferragosto, arrivò l'ordine di ridipingere tutti gli Spaecial (Trapani ce n'erano 7 e solo il Green Lightning si salvò!) e la Vipera venne ricoperta da un'orribile vernicia grigio chiaro, con questa livrea prese parte alla prima fase della guerra in Libia armata di 4 x AIM-120C e 2 x AIM-9L.

 Paolomaglio :

6/8/2016 06:33
 Sebbene Gilberto mi abbia chiamato più volte ad aiutarlo, confesso che non ho voluto metter mano a questo Special, da una parte ero tropp impegnato con la Diana, dall'altra la metodologia di lavoro con mascherature e rulli era troppo diversa dal mio uso dell'aerografo a mano libera. Sono comunque molto affezionato a questo aereo tanto che da subito ho cercato di assicurarmi la possibilità di riprodurlo ottenendo i nulla osta dalla calotta del gruppo, da MV Agusta e da Gilberto.
Purtroppo Bob Sanchez ci ma messo sei anni buni a prepara le decals per questa bellezza in scala 1/48, solo ora quindi posso mettere le mani su una riproduzione degna.
Come ho già scritto nel topi dedicato agni Special di Cervia le decals sono tarate per il kit Kinetic/Eduard, abbiamo dovuto prendere questa decisione perchè le ottime derive per ADF della Cutting Edge sono ormai introvabili (io stesso ne ho consumate cinque!) e di altre conversioni valide non se ne trovano. Come sapete il kit Kinetic soffre di numerosi difetti, primo fra tutti una rozzezza insopportabile nella finitura delle parti, ho quindi scelto di limitare al minimo l'impiego della plastica Kinetic sostituendo, ove possibile, il magnifico kit Tamiya a quello cinese e impiegando le resine e le fotoincisioni Eduard per i dettagli.



In pratica ho deciso di usare la deriva Kinetic (tranne la parte posteriore che è Tamiya) e il dorso della fusoliera Kinetic, tutto il resto sarà Eduard o Tamiya. In questo modo ottengo la deriva da ADF e le pannellature per i serbatoi tipici degli F-16A, mentre mi tengo la finezza e la precisione Tamiya per il resto del modello. Ultimo vantaggio è quello di evitare il naso pendulo di cui soffrono, purtroppo, gli F-16 Kinetic.

 Paolomaglio :

6/8/2016 06:40
 

inutile dire che il progetto sarà tutt'altro che facile, non ci sono più incastri e occorre fare molti tagli si a livello freni aerodinamici che sotto e a fianco delle ali. Mi son comunque fatto coraggio pensando che l'opera di Gilberto merita queste fatiche e questi rischi, sul fatto di riuscirci ho ancora qualche dubbio ma me lo tengo per me :-D



la deriva di Kinetic è stata affinata e carteggiata a lungo, il poppino Tamiya si monta alla perfezione ed è molto meglio del pezzo Kinetic che ha incisioni profonde ed imprecise, i dispersori di elettricità statica saranno affinati in seguito, ora è più importante evitare di romperli.



vani e carrelli saranno quelli di Tamiya e qui la finezza di dettaglio è impagabile, i corrispettivi pezzi Kinetic sono veramente troppo rozzi, inoltre non è possibile eliminare la rugosità della plastica di Kinetic dai pozzetti e dalle facce interne dei portelli carrello, sono quindi convinto della mia scelta.

 Paolomaglio :

6/8/2016 06:42
 

speravo di poter utilizzare l'ala inferiore di Tamiya, purtroppo però quella superiore di Kinetic ha gli SLAT separati, le due parti quindi non coincidono, dovrò segare le due semiali Kinetic (che sono in un pezzo unico con la fusoliera) e spostarle sul questo modello. :-o

 ABC :

6/8/2016 11:47
 Ciao Paolo

Alta chirurgia modellistica, vedo; io non ne sarei mai capace.....

Riesci sempre a stuzzicare la mia curiosita' anche con soggetti apparentemente banali (il "solito" F-16 grigino e grigetto) a cui pero' trovi special colors sempre nuovi ed accattivanti.

Seguo con piacere.

Alessandro :-) :-) :-)

 Andrea66 :

6/8/2016 15:28
 Fa sempre piacere vedere qualcosa relativo alla nostra AMI, peccato che la TB non abbia preso in considerazione la scala regina del modellismo per questa ultima produzione, ma magari arriverà anche lei (prima o poi)!
Hasegawa non aveva fatto una scatola dedicata  a questo special color  o mi sbaglio?

 Paolomaglio :

7/8/2016 05:43
 Un grazie ad Andrea ed Alessandro per i commenti. Anche io pensavo di non riuscire nell'opera di taglio e cucito ma, per ora, sta andando tutto abbastanza bene, non vedo l'ora di passare oltre e dimenticarmi dei pezzi Kinetic che trovo davvero orrendi.

Andrea, non ti sbagli, all'inizio del lontano 2012 ho prodotto con Hasegawa una scatola in 72 dello stesso soggetto con tanto di mia foto sulla box art e decals stampate da Cartograf



il modello in 72 non ha problemi per la deriva, realizzata in tempi recenti su mio calco di quella vera! Purtroppo però quel kit è molto anziano e necessita di diverse parti in resina per essere un minimo dettagliato: scarico motore, serbatoi, sedile e tubo di Pitot vanno rimpiazzati.

 lillino :

7/8/2016 08:51
 Un gran lavoro da seguire sicuramente su un soggetto bellissimo 

 Paolomaglio :

8/8/2016 06:49
 Grazie anche ad Illino per il suo intervento.
Questo weekend bello fresco sono andato avanti con il montaggio incollando tutte le componenti principali, solo la parte di fusoliera che copre i pozzetti carrello non è fissata, questa infatti necessita che prima venga fissato il carrello principale, cosa che non voglio fare ora per ovvi problemi di vernicatura, probabilmente la incollerò solo con il Vinavil in modo da poterla rimuove, dopo la verniciatura per inserire il carrello.



come notate la giunzione fra ala Kinetic e fusoliera Tamiya ha richiesto una riga di stucco, mi consolo pensando che ancheil kit Tamiya (cho ho montato 4 volte) abbisogna di un ritocchino in quel punto. :-D

 Paolomaglio :

8/8/2016 06:54
 

ho quindi passato almeno 4 ore a lisciare flaps e slats di Kinetic, in particolare i flaps soffrono per la presenza di due enormi cerchietti degli estrattori che sporgono per 1 mm buono, è quindi un lavoro lunfo anche se semplice.
Ho quindi incollato queste due parti lievemente abbassate, La cosa non è stata facilissima per due motivi: la tappo verde Tamiya fatica a sciogliere la plastica di Kinetic e le parti non combaciavano bene perchè l'ala era lievemente svergolata, ho dovuta tenerla in posizione attacandoci col nastor adesivo un righello d'acciaio, poi ho fissato flaps e slats con altro nastro adesivo ed infine ho aggiunto la colla.
Flaps e slats sono colati in un pezzo unico di plastica ben rigido, fanno quindi da staffa all'ala che si irrigidisce e non si svergola più.
Per i lanciatori di estremità ho preferito usare i pezzi Tamiya, più rifiniti.
Limportante stuccatura che vedete fra le due semi-ali inferiori è comune anche al kit Tamiya in 48, in questo caso, il fatto che avrei comunuqe dovuto carteggiare l'ala per eliminare la rugosità della plastica ha semplificato la lisciatura dello stucco. ;-)

 Paolomaglio :

8/8/2016 06:59
 

stesso discorso per l'altra ala, come potete vedere ho approfittato per chiudere i fori per l'inserimento dei pilotini subalari inq uanto intendo configurare la Vipera come Aggressor.
Anche gli slats di Kinetic presentano due grossi fori ciascuno, penso servano per inserire le beer cans per le versioni più moderne dell'F-16, anche in questo caso ho tappato tutto con sezioni di plastic rod.

 Paolomaglio :

8/8/2016 07:08
 

come anticipato la chirurgia più critica è quella relativa alla zona posteriore della fusoliera dove dovranno innestarsi i piani di coda. Qui ho voluto recuperare aerofreni ed incastri Tamiya ho conseguentemente dovuto effetturare diversi tagli e poi rastremare il tutto con lo stucco. La deriva Kinetic ha il coraggio di non chiudere bene sulla fusoliera della stessa Kinetic, devo però dire che anche sul velivolo vero si nota una certa luce qua e là, quindi non stiamo ad impazzire...

 Paolomaglio :

8/8/2016 07:11
 
come potete vedere ho cominciato ad incollare le fotoincisioni Eduard per le placche di rinforzo e le basi per le IFF, lavoro davvero non facile con la ciano che tira prima che si riesca a centrare la posizione e il richio di sbavare tutto intorno... Molto meglio le placche adesive in vinile ove è possibile usarle come vi mostrerò in seguito. 8-)

 Paolomaglio :

8/8/2016 07:15
 

sulla fusoliera sinistra ho voluto usare un pezzo Kinetic che arriva già forato per ricevere la lente del faro di ricerca. La lende l'ho creata inserendo all'inteno un pezzo di nastro cromato auto-adesivo. Il pezzo comabaci aperfettamente con quelli Tamiya circostanzi, prova, a mio parere, che c'è stato un certo reverse-engineering fra il kit Tamiya e quello Kinetic.
Purtroppo ho dimenticato che il radome Tamiya è un poco più largo della fusoliera in cui va ad inserirsi, di solito è un difetto che non si nota perchè il radome degli F-16 ha un colore diverso dalla fusoliera, la Vipera invece usa il medesimo grigio, dovrò quindi rastremarlo un po' meglio la giunzione...

 Andrea66 :

8/8/2016 08:42
 Incredibile, per i miei standard, il lavoro che stai facendo!!
Se uno volesse fare lo stesso, ma in scala 1/72, da quale kit base dovrebbe partire?

 Paolomaglio :

8/8/2016 09:13
 Ciao Andrea, come ho scritto nella pagina precedente il kit Hasegawa in 72 arriva già con tutte le modifiche per ADF, comprese le placche di rinforzo adesive.
Trattasi però di kit anzianotto che pecca nei dettagli di scarico e sedile, questi due andrebbero rimpiazzati coi pezzi AIRES e Quickboost, inoltre il tubo di Pitot ha una forma molto approssimativa, meglio rimpiazzarlo con quello Master.

 Garand76 :

8/8/2016 12:09
 seguo sempre i modelli do Paolo con interesse anche per la storia che c'è dietro.
Certo fare questo "copia e incolla" tra due kit è un bell'impazzimento, solo a pensare di sistemare la giunzione tra radome e fusoliera mi vengono i brividi

 Andrea66 :

8/8/2016 12:53
 Grazie mille Paolo, la domanda sul kit di partenza l'ho fatta perché alcuni anni fà, parlando con degli amici molto più ferrati del sottoscritto sulle cose volanti, mi avevano detto che il kit Revell dedicato all'F-16 MLU era la miglior base di partenza per fare un esemplare italiano.
Comunque ho provveduto all'acquisto questa mattina del pezzo Hase sulla baia.
Per il seggiolino è possibile utilizzare, magari con dei ritocchi quello del kit, visto che ci metterò sopra un pilotino?
Grazie ancora e scusa se utilizzo il tuo spazio con queste domande.

 Icepol :

8/8/2016 13:41
  Oh ma quanto sei bravo!!?
Mi piacciono un sacco le tue realizzazioni ed invidio un pochino la tua vetrina di modelli   :-)!!!


 Paolomaglio :

8/8/2016 14:33
 aha :-D niente invida nè bravura, ma tanta passione e dedizione sì! ;-)

@ Andrea 66
Il kit Revell ho voluto provarlo, a 10 euro è regalato, ci sono però rimasto molto male, sì, alcune parti sono più dettagliate di quelle Hasegawa in 72 ma la fusoliera è troppo schiacciata, sembra che un gigante abbia messo un piede sul ricettacolo da rifornimento! :-P
Le parti più piccole tipo i lanciatori pe ri missili paiono poi decisamente sotto-dimensionate, veramente troppo sottili. Il Revell non risolve bene nemmeno il problema della presa d'aria poco profonda dell'Hasegaw aperchè il montaggio è troppo complesso e cervellotico e si finisce per perdere tutte le pannellature. Speriamo Tamiya facci apreso un modello di F-16 con motori P6W anche in 72, in quel caso saremmo a posto!
Per il seggiolino nessun problema se metti il pilota, coprirà tutto l'abitacolo e non si vedrà nulla. ;-)

 Paolomaglio :

10/8/2016 06:36
 

dunque, andando avanti ho limato il canopy con il Triple Grip della Squadron e l'ho lucidato col Tamiya Superfine Compound.
Ho steso del MR. SURFACER 100 diluito con colla tappo verde Tamiya tutto intorno alle placche di rinforzo e tolto l'eccesso con il Mr. Thinner.
La piccola placca sulla fusoliera sinisstra di solito stava solo a sinistra e non tutti i nostri Viper ce l'avevano (alla Diana mancava).

 Paolomaglio :

10/8/2016 06:39
 

ho quindi incollato il bellissimo terminale di fusoliera in resina della Eduard con un velo di ciano. Combacia bene nonostrante vada ad incollarsi a mezzo kit Kinetic (sopra) e mezzo kit Tamiya (sotto).
In ogni caso anche sul velivolo vero qui rimane uno scalino di qualche millimetro. Anche i due vetrini delle luci di posizione posteirore sono stati stuccati, poi carteggiati a filo e infine lucidati con la Triple Grip.

 Paolomaglio :

10/8/2016 06:43
 

come vedete le due placche di rinforzo che partono dalla base della deriva non sono fotoincise ma in vinile. Innanzi tutto tengo a dire che quelle dell'ADF erano particola, più lunghe di quelle poste qui in tutte le altre versioni dell'F-16 e che solo Eduard e DACO le fanno di dimensioni corrette per l'ADF. Qui ho preferito mettere quelle DACO in vinile perchè in quel punto passerà il grande corpo del serpente in decals, avere i bordi taglienti della fotoincisione avrebbe alzato troppo il rischio di tagliare le decals che, temo, saranno sottilissime. Quindi, anche se meno dettagliate, ho preferito le placche DACO, una volta ricoperte con le squame di serpente non si noterà che mancano di rivetti.

 Paolomaglio :

12/8/2016 07:49
 

a questo punto ho tralasciato i pallosissimi cockpit e bang seat, ho incollato il canopy col Vinavil come pure la parte inferiore della fusoliera e i portelli carrello principale, ho tagliato cerchietti col punch and die per mascherare le 4 luci e ho steso il grigio chiaro. L'intenzione di Gilberto era quella di replicare la mimetica originale (a due toni) dell'F-16 perchè la Vipera non avrebbe spiccato abbastanza d aun aereo usurato da sei anni di attività. Purtroppo non è che puoi andare in una ferramente e chiedere l'FS 36375 o l'FS 36118 in vernice lavabile per muri! Sono andati ad occhio e le tinte sono risultate essere parecchio più chiare di quelle originali. Hasegawa suggerisce il Gunze 338 per il grigio più chiaro, diciamo che ci può stare per un velivolo in 72 in piena luce, per la 48 ho preferito aggiungere qualche goccia di Gunze 337 finchè il tono di azzurro non è diventato lo stesso che riesco a vedere nelle foto. ;-)

 Paolomaglio :

12/8/2016 07:54
 

qui vedete il ventre e la zona del muso che non soffre più tanto del radome sovradimensionato, ho aggiunto le IFF inferiori perchè spero che qui non ci andrò a sbattere, in questo caso ho usato quelle fotoincise di EDuard ma ne ho ridotto l'altezza di quasi 1 mm. Il vano carrello anteriore non si può mascherare col cuo portello a causa dei montanti che sono solidali, l'ho quindi verniciato a parte e ho mascherato il vano stendendo del Blue Tack.



sì, ho provato a mettere anche le IFF superiori ma le ho staccate 2-3 volte in dieci minuti, a mio parere è impossibile non toccare questa zona nel corso del montaggio, e sarà pure peggio nella fase di posizionamento decals, le rimetterò quindi solo alla fine. :-D

 Garand76 :

12/8/2016 08:35
 Interessante; il canopy col vinavil perché non si formano quegli orrendi fumi bianchi?
Mentre il Tamiya Superfine Compound serve per lucidare la plastica trasparente?

 Paolomaglio :

12/8/2016 08:42
 certamente, il Vinavil non rovina nulla, e puoi rimuoverlo quando ti pare, uso sempre quello per i canopy, l'importante è metterne pochissimo perchè tende a creare un bello spessore.

Giusto anche quanto hai scritto sull'utilizzo del Superfine Compound, è veramente un prodotto eccezionale, basta metterne una goccia su un panno di cotone morbido che non perda fili e strofinarlo sulla superficie da lucidare e si otterrà un effetto specchio in pochi secondi. Attenzione a controllare che il panno non perda fili e non abbia elastici nella sua trama altrimenti si rischia il disastro, quindi niente calzini meglio una t-shirt lavata 100 volte! Da consumare senza moderazione ! :-P E' ottimo anche per togliere la buccia d'arancia dalla vernice lucida. 8-)

 Garand76 :

12/8/2016 09:45
 Grazie info utilissime

 Paolomaglio :

26/8/2016 06:43
 

Buongiorno ai miei quattro lettori, spero abbiate passato un buon Ferragosto, dopo la pausa vacanze riprendo in mano la Vipera per completare gli ultimi dettagli.
Incominciamo col risolvere il problema dei dispersori di elettricità statica. Questi sono delle aste in carbonio con all'interno un filamento metallico e base in acciaio, quelli veri hanno un diametro di 5 millimetri, qualcosa che è difficile da riprodurre in scal in maniera realistica. I pezzi in plastica di Kinetic sono ridicoli, quelli fotoincisi di Eduard sono piatti e saltano via anche solo a guardarli, rifarli in sprue filato crea dei filamenti che si spezzeranno con il solo respirare del modellista. Ho quindi deciso di optare per le setole di uno spazzolino da denti. Ieri mattina presto sono andato in un supermercato ed ho cercato fra gli scaffali uno spazzolino che avesse setole gialle. Il giallo serve perchè il terminale dei dispersori è appunto di questo colore, se dovessimo verniciarlo creeremmo uno spessore eccessivo in quanto il giallo, come sappiamo, non è mai coprente. Ho trovato solo uno spazzolino per bambini con le caratteristiche rischieste, le setole sono particolarmente sottili, forse anche troppo, ma sono indistruttibili. Con olta pazienza ho quindi aperto dei fori, 16 in tutto) sui bordi di uscita di timone, ali e piani di coda, usando una punta di trapano poco più spessa di un capello tenuta fra indice e pollice in quanto non esiste un mandrino che possa stringerla. L'uso manuale impedisce di rompere l apunta perchè si "sente" la tensione del metallo e poi la morbidezza dei polpastrelli impedisce di appricare una forza eccessiva. E' un lavoro lungo, di pazienza, da fare in condizioni di luce perfette e prendendosi le dovute pause per non perdere vista e nervi!
Poi ho preso le setole ad una ad una, le ho passate in una goccia di ciano e le ho inserite a fondo nei fori.
Dopo un minuto diventano indistruttibili, si pegheranno ma non salteranno via se il foro che le fissa è sufficientemente profondo. Ora si tratta di tagliarle a misura e dipingere il fusto di nero lasciando solo il terminale in gialo.

 Paolomaglio :

26/8/2016 06:55
 

Passiamo quindi al pilotino che dovrebbe rappresentare il TCol Mauro Gnutti. Quello della scatola Tamiya va abbastanza bene, bisogna scegliere la testa con il casco senza nigh glosses, limare fino a far sparire il rettangolino in rilievo che sta sopra al parasole. Per i colori occorre considerare che le tute di volo erano decisamente khaki e non verdi. Il casco negli ultimi tempi era ricoperto d auna stoffa nera opaca, l amaschera era grigio chiaro con qualche raccordo e placca nera. Le numerose patch ho provate a riprodurle con un pennellino.

 Paolomaglio :

26/8/2016 07:17
 

C'è poi la difficoltà del pannello strumenti: il kit Tamiya fornisce un bell'esemplare per un C, Block 25 o 50, noi dobbiamo retrodatarlo ad un 25 e, per farlo occorre eliminare il flat schreen posto sulla destra, quello predisposto a ricevere le immagini dei pod di acquisizione bersagli terrestri.
Fortunatamente Eduard fornisce delle belle fotoincisioni pre-colorate. Ho quindi eliminato ogni rilievo dal pezzo Tamiya e incolato i pezzettini fotoincisi Eduard.

Ho quindi tagliato l'HUD di Tamya rimpiazzandolo di nuovo con il pezzo fotoinciso di Eduard a cui ho incollato il vetrino ricavato dal foglio di acetato sempre di Eduard.



L'ultima operazione da compiere è forse la più delicata: i Block 15 avevano la telecamera posta davanti all'HUD. Questa era abbastaza fastidiosa per il pilota che se la trovava davanti al campo visibo, sui modelli di F-16 successivi la telecamenra fu spostata dietro all'HUD rivolta all'indietro e dotata di un sistema di ripresa alla rovescia per far sì che quando si va a rivedere il filmanto i numeri proiettati sull'HUD rimangano leggibili. Ad ogni modo quello che dobbiamo fare è tagliare la telecamera dalla sua sede con una lametta da barba (ogni altra lama risulterebbe troppo spessa e rigida e distruggerebbe il pezzettino di plastica) e riposizionarla davanti all'HUD. Spero che qualcosina si riesca a caipere dalle pessime foto che allego a questa descrizione.

 Paolomaglio :

28/8/2016 07:02
 Ultimamente faccio un sacco di caz... ate!
:-x
Per fortuna c'ho un amico che mi avvisa, scusandosi, manco la cazzata l'avesse fatta lui. Amici così sono da coltivare e presevare in quanto rarissimi! Per l acronaca il mio AMico si chiama Vincenzo il quale mi ha fatto notare:
- che nel post precedente vi ho fatto tutta una bella storiella sulla presenza di un solo flat schreen e poi ce ne ho messi due!
- che il poppino terminale di coda che ho usato non va bene per un F-16A!. :hammer:

All'inizio manco ci credevo a quanto mi diceva il buon Vincenzo, ha pure dovuto mandarmi della documentazione!
Insomma, quando ci si rilassa troppo si finisce per sbagliare.
La questione poppino è questa: oramai non ho più una scatola di montaggio per F-16 ma due scatoloni stracolmi di pezzi alla rinfusa di origine Hasegawa, Tamiya, Kinetic e Eduard, chili di plastica indistinta. Quando mi è servito il terminale per la deriva ho trovato per primo il pezzo Tamiya e me lo sono, stupidamente fatto adare bene. In veritò sull'A il terminale era più piccolo:



ho quindi staccato il pezzo in questione dal modello con un colpo secco di karate!
Ho provato fare altrettanto col terminale Kinetic da recuperare e mi sono rotto la mano! :-P
In effetti ho scoperto che non avevo trovato il terminale che mi serviva perchè era già incollato ad una base deriva non per ADF. Siccome la plastica Kinetic è spessa 3 millimetri buoni di staccare quel pezzo non c'è stato verso.
:-o
Ho dovuto segarlo con tanta pazienza. Poi l'ho incollato alla deriva ADF del mio modello

 Paolomaglio :

28/8/2016 07:05
 

come vedete ho trovato un modo per passare il tempo in attesa delle decals che devono ancora tornare dall tipografia.
Ora si tratta di correggere il pannello strumenti eliminando il flat schreen sulla destra e rimpiazzandolo con 3 "orologi".
Fortunatamente nel cockpit non ho ancora incollato nulla quindi Mauro può scendere un attimo mentre gli riparo la strumentazione

:-D

 Skyraider :

28/8/2016 08:53
 Come ti dicevo abbiamo notati gli errori in due quindi il merito/colpa non è tutta mia :-D

 Paolomaglio :

29/8/2016 07:09
 Va bene, allora GRAZIE anche all'altro misterioso e silente lettore! :-D

Ecco la correzione apportata all'IP della Vipera:



 vista85 :

29/8/2016 08:56
 Complimenti Paolo, anche in questo wip si nota la cura maniacale dei dettagli e l'assoluta conoscenza del soggetto, indispensabile anche per scovare gli errori che i super esperti ti hanno segnalato.
Non intervengo spesso nelle tue discussioni perché ho ben poco da suggerirti, ma seguo sempre con attenzione ;-)

 Michele Raus :

29/8/2016 14:49
 
Quote:
Paolomaglio ha scritto:
Buongiorno ai miei quattro lettori, spero abbiate passato un buon Ferragosto, ...

Sono sicuro che non sono solo quattro.
Ce ne sono sicuramente molti altri che non sanno come commentare e intanto prendono nota :-P

 Paolomaglio :

29/8/2016 15:05
 Grazie amici, adesso non so quasi più cosa fare in attesa delle decals e ho incominciato ad autocostruire il POD IAI AACMI che non è disponibile in commercio, a presto con nuove foto!

 matte :

29/8/2016 17:09
  Cura dei dettagli eccellente, come al solito, complimenti per la tanta ricerca/conoscenza che c'è alle spalle dei tuoi modelli :-)

 lillino :

29/8/2016 18:45
 
Quote:
Michele Raus ha scritto:
Sono sicuro che non sono solo quattro.
Ce ne sono sicuramente molti altri che non sanno come commentare e intanto prendono nota :-P



Io sono uno di quelli scrivo poco ma in compenso mi salvo tutti i tuoi post che vado a rivedere ogni tanto  :-D

 Bongy57 :

30/8/2016 03:04
  Complimenti per lo stupendo WIP....si imparano un sacco di cosette...non so se mi cimenterei nel "collage" di piu' kit, quindi un plauso in più per questa tua abilità.
Mi son spupazzato sto wip d'un fiato...in effetti trucchetti se ne intravedono a bizzeffe(uno dei più interessanti quello del compound "allisciante"...)...
Bravo...ed in effetti anche se molti non postano sappi che sei un riferimento, specialmente per i soggetti Nostrani....

Ciao

 Paolomaglio :

30/8/2016 06:45
 Grazie amici, non immaginate quanto siano corroboranti per me i vostri commenti!
Come ho scritto all'inizio la scelta di fare un modello sacrificando due kit è del tutto personale, volendo si può lavorare solo sul Kinetic avendo la pazienza di eliminare tutti i sink mark e le protuberanze lasciate sugli alberi di colata.

Veniamo dunque a parlare dei carichi, i nostri ADF erano limitati a soli due missili: gli AIM-120C-5 e gli AIM-9L, sia in versione live che dummies. C'erano poi i 3 serbatoi supplementari standard e due tipi di pod: l'AMD e l'AACMI.
L'AMD pod altro non era che un tubo di ferro dalla forma similare ad un Sidewinder privo di alette anteriori, si rese necessario per rendere visibili i nostri Viper ai radar civili e agli avversari durante le esercitazioni, la vernice stealth infatti era piuttosto efficace e all'inizio creò non pochi problemi di navigazione, in particolare un paio di Vipere che scortavano un 737 a Ciampino non furono mai individuate dal radar di Roma...
L'altro pod era l'Automatic ACMI costruito dalla IAI israeliana, questo pod, rispetto a quelli in uso a USAF ed US Navy, ha il vantaggio di non necessitare di un ACMI Range, in pratica funziona da solo in qualsiasi spazio aereo registrando la missione su una cartuccia di memoria solida che si inserisce nel suo terminale prima di andare in volo, una volta atterrati si estrae la cartuccia e si può rivedere la missione in aula briefing su una televisione.



la Vipera MM7244 montò l'AACMI già la settimana successiva alla sua presentazione al pubblico per prepararsi ad andare a Decimo a svolgere il ruolo Aggressor.
Poichè i due kit che ho utilizzato presentano dei lanciatori per tip alari non dettagliati nella faccia interna, è impossibile lasciarli vuoti, ho quindi scelto di autocostruire questo pod per l'ala destra, a sinistra invece monterò un dummy Sidewinder.

 Paolomaglio :

1/9/2016 07:11
 

eccovi un dettaglio del retro del pod AACMI con vano di inserimento cartuccia e pulsanti ON/OFF



la forma è relativamente semplice, un tubo con la punta rastremata e due fascette per fissarlo al pilone, in passato ne costruii un'altro partendo da un Sidewinder, però riprodurre le fascette non fu semplice, questa volta ho preferito partire dal pod ACMI USN che fornisce Tamiya



come vedete dalla foto qui sopra è facile trasformarlo in soli tre step:
1- ridurre la lunghezza taglaindo un pezzo di coda (prendere il lanciatore come riferimento per questa operazione)
2- eliminare la fasciatta di fissaggio anteriore con carta abrasiva
3 - sagomare la punta stondandola come da foto.

Ora toccherà dipingerlo cosa non proprio facile visto i paramenti grigi in prossimità dell'ogiva... 8-)

 Paolomaglio :

1/9/2016 07:18
 

normalmente gli AIM-9L dummy si differenziano dai live solo per la presenza di fasce blu al posto delle solite giallo/marroni, nel caso dell'AMI tuttavia ci sono da togliere anche gli "speroni" dalle alette di coda.
Questi che io chiamo speroni servono ad evitare che il missile prenda a girare su sè stesso, siccome un dummy non deve volare, gli speroni non servono a nulla! Alla consegna degli ADF i dummies avevano gli speroni d'ordinanza, questi tuttavia complicavano la manutenzione, andavano puliti ed oliati per potersi muovere liberamente, inoltre in hangar diventavano un pericolo sia per le magliette che per la pelle sottostante! :-x Dapprima si rimediò co blocchetti di polistirolo appositamente sagomati per coprire le lamelle affilatissime, poi - intorno al 2005 - furono definitivamente smontati dai missili per esercitazione come si vede in foto sopra (questa cosa non viene fatta in USA ma la ritroviamo in Svezia).



io ho quindi fatto la stessa operazione sul missile di Tamiya, solo che al posto del cacciavite ho usato una lametta da barba! :-P

 Icepol :

2/9/2016 09:53
  Che dirti.....i tuoi wip li trovo sempre affascinanti e ricchi di informazioni, veramente i miei complimenti!!!!

 Paolomaglio :

3/9/2016 06:54
 Grazie Icepol!
Metto ancora qualche fotina affinchè possa servivrvi da ispirazione:





;-)

 Paolomaglio :

24/9/2016 06:22
 Decals dispoibili da oggi, chi interessato può ordinarle dal produttore.

 combatmedic11 :

25/9/2016 07:19
  Curiosità: quanto tempo ci hanno messo per fare tutta la decorazione? E per ripulire?

 Paolomaglio :

25/9/2016 07:36
 Quote:
Curiosità: quanto tempo ci hanno messo per fare tutta la decorazione? E per ripulire?


Dunque, noi del team Diana comiciammo sabato mattina, a sei giorni dall'Open Day, a quel punto la Vipera era già in lavorazione da una settimana, con i grigi già stesi a rullo ma ancora opachi, considerando che la portarono fuori il venerdì sera verso le 18,30 penso abbiano impiegato circa 12 giorni ma loro non lavoravano il sabato e la domenica (noi sì!).
La pulitura non funzionò come già si sapeva (vedi piovrà) la pittura lavabile infatti aggrappa bene sula Haze Paint e poi si cuoce al sole al punto che diventa resistente ance all'idropulitrice.
Dopo Ferragosto arrivò l'ordine di far sparire tutti gli Special (sopravvissero solo il rosso e il nero del X e XVIII) ma non si puòì nulla, si limitarono a rivernicare i due special e le due derive decorate con verncie grigio chiaro aggiungendo ancora altri chili di peso ai velivoli...

 Paolomaglio :

1/10/2016 07:57
 Le mie decals sono ancor ai viaggio dal Texas ma nel frattempo ho completato i carichi: lo farò con allestimento Aggressor, subito prima della parttenza per Xmannu, diciamo intorno al 24-25 Aprile 2010, la data è importante per poter aggiugere un minimo di oil leaks ;-) ;-)
I carichi sono quindi: serbatoio centrale da 300 US GAL, pod IAI AACMI e dummy Sidewinder senza speroni





mmm... la striscia blu anteriore è troppo scura e storta, purtroppo finora non sono riuscito a trovar eun rimpiazzo, mi toccherà dipingerla....





quetsa ultima foto per mostrare a Vincenzo come ho corretto il terminale deriva :-D ci vuole ancor auna mano di Future e poi sperimao che arrivino le decals!!!

 ABC :

1/10/2016 10:54
 Ciao Pierpaolo

Lavoro stupendo: riesci a rendere interessante anche un soggetto che per me (appassionato degli aerei della prima e seconda G.M.) sarebbe stato altrimenti il solito "grigino e grigetto".

La scelta della livrea e' poi veramente accattivante.

Alessandro :-) :-) :-)

 Paolomaglio :

17/10/2016 10:41
 

Arrivate finalmente le decals! Due fogli, col serpente già pre-tagliato per aderire ai carrelli aperti e a tutte le curve della fusoliera, vediamo come si adattano in 3D ! :-D

 Paolomaglio :

19/10/2016 06:49
 

cominciamo l'applicazione delle decals! Noterete una differenza di toni del giallo, questa è dovuto al flash che è stato necessario impiegare a causa della giornata uggiosa, la foto sullo sfondo fu scattata il 4 giugno con un cielo di cobalto...

Ora, se tutte le decals fossero di questa qualità il nostro hobby sarebbe molto più gustoso. Pensate che la foto è stata scattata un secondo dopo aver posato la testa della Vipera, con la decals ancora bagnata e senza l'impiego di liquidi ammorbidenti. considerate poi che tutto l'interno della testa della vipera è costituto da fil trasparente, assolutamente invisibile.

C'è anche un rovoscio della medaglia, ovviamente: ci vuole un'attenzio ben superiore a quella che impiegheremmo con decals Hasegawa o Italeri.
Innanzi tutto non si può pensare di staccare la decal dal supporto di carta con un pennellino, anche la decals più minuta si attorciglierebbe all'istante!
E' quindi fondamentale portare il supporto di carta il più vicino possibile al modello e far scivolare l'immagine dolcemnte dalla carta alla plastica.
NON usate liquidi, solo acqua, FREDDA, non tiepida come al solito.
Liquidi o acqua fredda distruggerebbero le decals prima del tempo.
Aspettate cinque minuti dopo la posa, nel frattempo eliminate l'acqua in eccesso con un cotton fioc e tamponate gentilente facendo rotolare la testa del cotton fioc sull'immagine.

Dopo 5 minuti potete, se serve e dove serve, aggiungere il MICRO SET, per il MICRO SOL il mio consiglio è di aspettare alemno un ora, la decals deve essere quasi completamente asciutta.
Lo so che non è la tecnica solita, io stesso di solito decalizzo un velivolo in una sola sessione, ma questi prodotti aftermarket sono davvero delicati e necessitano del procedimento descritto, ho fatto 5 Diane in questo modo e posso dire di conoscerle bene.



non potendo più maneggiare il kit senza rovinare la testa della vipera, l'ho messo sotto-sopra, ed ho applicato una prima spira del serpente, tanto per verificare le dimensioni.
Come vedete combacia alla perfezione.
Noterete che dove la fusoliera forma uno scalino, in alto a sinistra, la decals è ancora sollevata, lasciatela così, datele tempo di asciugare un pochino, poi gli ammorbidenti faranno il resto. Non insistete subito o si romperà!
Ci vorrà un poco a completare questa bellezza ma le prospettive sono più che buone!

 Michele Raus :

19/10/2016 10:17
 Bel lavoro e ottime decal

 Paolomaglio :

19/10/2016 15:21
 Grazie Michele, essedo tu un vero esperto mi fà piacere sapere che apprezzi.
Oggi comunque stavo per rimangiarmi tutto!!!!!!!!!!!!!!!
Solito scenario 12,30 metto su l'acqua e apparecchio, giusto il tempo di metter su una decals prima che arrivano le ragazze...



Vabbè ne ho scelta una un po' grandina, sarà senz'altro compricata metterla su ma perchè è più corta di 6 mm??? Dovrebbe arrivare al bordo d'entrata dell'ala.... :-x :-x :-x :-x

immaginatevi una scena di panico assoluto, ho dieci munuti contati per risolvere questo casino, la decals si asciuga in fretta e la pasta sta per cuocersi e va scolata... :-?

 Paolomaglio :

19/10/2016 15:25
 per fortuna conosco bene l'F-16, riguardando meglio le istruzioni mi accorgo che è lì che Bob ha fatto una cazzata!
I disegni dei profili sono di un F-16A ADF, videversa i due disegni in pianta sono di F-16C!! :-x
Ora l'F-16C ha nototriamente una deriva con base molto più lunga dell'A, infatti è solo lì che sta il problema: la linea gialla di questa decals (la n°4) non deve passare in mezzo alla deriva ma subito davanti ad essa!
Spostando la decals in questo modo va tutto a posto:



sì è spezzata un pochino a causa di FLAPS e SLATS abbassati ma son dettagli facili da sistemare, vedrete... ;-)

 Paolomaglio :

20/10/2016 06:54
 

ecco la prova che avevo ragione: la decals successiva si raccorda alla perfezione e la linea gialla continua sull'altro lato della fusoliera in un'onda naturale.
Come potete notare l'aver aggiunto le placche di rinforzo fotoincise complica un poco la faccenda ma, ad asciugatura avvenuta, ritengo di poter far aderire le decals anche a queste sporgenze aggiungendo del Micro Set..



per ora sono molto soddisfatto di come queste grandi decals riescano a combaciare perfettamente le forme del modello, capisco perchè Bob ci ha messo sei anni a realizzarle, non deve essere stato nient'affatto facile...

 piolopa :

20/10/2016 10:59
 Che spettacolo...!!!!!

 Paolomaglio :

22/10/2016 06:57
 E invece, ieri sono andato all'indietro!
Prima delle foto vorrei fare una premessa: ho ultimato il kit 2 mesi prima che arrivassero le decals, brutto errore.
Chi volesse cimentarsi con questo soggetto deve assolutamente evitare di aggiungere antenne, piccole prese d'aria e quant'altro sporge dalla fusoliera del modello. Purtroppo diventano tutti ostacoli alla posa delle decals, sarebbe molto più facile se il modellista li incollasse dopo le decals, fra l'altro questi pezzettini sono quasi tutti neri, quindi non si avrebbe nemmeno il problema di vernciarli come la decals sottostante! PENSATECI!
Altro errore da me commesso è stato quello di incollare la parte inferiore della fusoliera che sta intorno ai pozzetti carrello. Così facendo ho reso impossibile l'accesso all'area che è ingombrata dagli attuatori dei portelloni che nel kit Tamiya sono solidali al pozzetto. Col senno di poi, anche il pilone centrale va omesso fino ad avvenuta posa delle decals.
Ieri ho quindi dovuto smontare questo pezzo e per pura fortuna sono riuscito a non romperlo! Purtropo per me è invece impossibile staccare il pilone che ha una superficie di incollaggio troppo vasta, voi ricordatevene.



ho quindi attaccato i portelloni del carrello al pezzo staccato di fusoliera usando del nastro adesivo dall'interno, in questo modo è possibile seguire la continuità delle linee e del disegno della pelle della Vipera.
Fin qui tutto bene direte voi....
E invece no!
:-x
Purtroppo, avendo staccato quel pezzo ho perso di vista il resto del modello ed ho applicato le decals al contrario: davanti - dietro e quindi anche destra - sinistra! :-x :-x

Purtroppo mi sono accorto di questa grossa cazz@@ta solo dopo diverse ore, quando erano oramai asciutte.
Le ho rimosse intere col nastro Kabuki, ma non si scollano da quest'ultimo, neppure dopo bollitura in acqua!
Temo quindi che dovrò rimpiazzarle.
Pazienza, vorrà dire che metterò un foglio decals parziale a disposizione di chi avrà dei problemi, sperando che con commetta i miei stessi identici errori. 8-)

 Paolomaglio :

23/10/2016 06:58
 Vedo con piacere che nessuno si è preoccupato per le difficoltà incontrate :-D avete fatto bene perchè si è risolto tutto nel modo migliore.

Il primo problema è stato quello di creare un colore che potesse combaciare col celeste violaceo della pelle del serpente, per inciso pare sia una vipera del Congo!



fortunatamente ho sviluppato un occhio clinico per le tinte e mi è bastato aggiungere del bianco a questo colore blu Vallejo per ottenere una tinta assolutamente perfetta. Col pennellino ho quindi ritoccato i punti dove le antennine e le prese d'aria avevano spaccato le decals, punti che voi non vedrete mai! :-P
Come scritto sopra, se vi ricorderete di non montare antennine e piccole prese d'aria prima di appricare le decals non vi servirà questo passaggio di ritocco.



ho quindi re-inserito il pilota sul suo AcesII e il pannello strumenti nel cockpit



a questo punto si tratta solo di dare una finitura realistica a questo retttile che brilla troppo per le mani di Future e per le decals, poi potrò rivedere gli ultimi dettagli e sporcare la zona APU.

:-)

 vista85 :

23/10/2016 13:25
 Per dare una mano in caso di problematiche del genere bisogna avere conoscenza e domestichezza in questo genere di lavori, quindi nel mio caso sarei di pochissimo aiuto :-D

Sono comunque contento che tu abbia risolto in maniera soddisfacente.
Domanda del giorno: come tagli decals così grandi e fragili in corrispondenza delle superfici mobili senza rovinarle?

 pony10 :

23/10/2016 15:31
 Ma che bel lavoro !
COMPLIMENTI

 Paolomaglio :

24/10/2016 08:04
 Dario: hai perfettamente ragione!

Ieri le ragazze sono andate in gita quindi io, tutto solo, non ho potuto fare altro che terminare anche questo. :-D



rimpiazzata la decals messa lla rovescia sul portello carrello è filato tutto liscio, in tutto il procedimento solo uno dei dispersori di elettricità statica in nylon si è staccato :-)



altri consigli su queste decals: come scritto il film trasparente è sottilissimo. Stesso discorso per il giallo, il rosso e il grigio scuro.
Viceversa il nero e il violetto sono passati più volte nella stampante e hanno creato uno strato più spesso, necessitano quindi di più ammorbidente.





una cosa strana di queste decals è che sono assolutamente insensibili al Mr. Softner (che, di solito è l'acido più forte) mentre reagiscono subito con i liquidi Micro, bho? :-? :-? :-?

 Paolomaglio :

24/10/2016 08:21
 



Nell'ultima foto qui sotto i dispersori devono ancora essere accorciati a misura

 Paolomaglio :

24/10/2016 08:23
 E per concludere mi sono pure fatto fare la fel pa dal nostro sponsor Avionshirt!



se vi intetessa chiedete a Giorgio di farvela nera perchè blu come mostrata sul suo sito stona un po'... ;-)

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