Forum : W.I.P. WWI

Soggetto : Albatros D.Va Wingnutwings 1/32 (FINITO!)

 starflyer :

1/2/2011 01:04
 Finalmente mi è arrivata la scatola dalla Nuova Zelanda, insieme ad un S.E.5a!!

Sono strabiliato dalla bellezza del kit, non solo nelle stampate di grande qualità dettaglio e precisione, ma anche nella confezione dove tutto brilla per completezza e ottimi materiali che includono informazioni sia tecniche che storiche.

Decal Cartograf che non hanno bisogno di commenti per la alta qualità.....e anche la scatola di lusso non fanno altro che piacere.

La cosa più gradevole è che le istruzioni sono un condensato di monografia sull' Aereo originale con riferimenti fotografici del vero ai dettagli per ogni fase di montaggio, fornite su stampa di pregio in un libretto ben rilegato. Considero che andarsi a comprare anche un misero libretto sull' Albatros possa richiedere da un minimo di 10 Euro ad un massimo di 40....mentre nella scatola viene fornito incluso nel prezzo.
E' presente anche un foglietto di fotoincisioni per il radiatore e le Spandau.

Le stampate offrono tutti i tipi di elica in dotazione agli Albatros, tutti i tipi di parabrezza che furono montati e anche i copricerchi relativi alle versioni D III e D.V, così come entrambi i tipi di radiatore e motorizzazioni Mercedes. Più completo di così non si potrebbe!

Considerato che la Wingnutwings non è solo una ditta commerciale di kit, ma è costituita da veri appassionati dei biplani storici che come prima attività hanno quella del restauro e volo sui veri aerei della I guerra, si vede chiaramente che questo kit è un prodotto eccelso, dove per la prima volta mi capita di capire che il produttore ha privilegiato la qualità e la fedeltà totali piuttosto che trovare compromessi con necessità di produzione o di commercio.....e se ci è risucito questo produttore per soli 59 Dollari, potrebbero farlo anche altri che producono kit più popolari.
Sembra un prodotto fatto da modellisti per i modellisti......e ancora non credo a quanto vedono i miei occhi man mano che scorro le stampate.

Oltre ai tiranti non occorre aggiungere nulla, per quanto posso pensare di migliorare i dettagli presenti, non riesco a pensare di ottenere un risultato migliore di quello che è presente nel dettaglio delle stampate.

Giuro che non ho fatto patti con il fornitore, per pubblicizzare il prodotto, ma ho semplicemente aperto la scatola e gustato il contenuto. Sono convinto che chiunque ne abbia uno a casa potrà confermare quanto scrivo.

Il prezzo di acquisto include la spedizione, e per acquistare l' Albatros ho speso 59 Dollari.....così come per il S.E.5a che a mio parere, visto il contenuto, è un prezzo direi anche più onesto di moltri altri kit che non si possono nemmeno paragonare alla qualità e completezza di questi WNW.

Peccato che la dogana è stata implacabile chiedendomi ben 25 Euro di tasse....Ma questo è un fatto molto italiano, che rovina sempre l' entusiasmo di questo tipo di acquisti, specialmente quando si tratta del mio regalo di compleanno!!

Ma passando alla diretta emozione delle prime fasi di montaggio metto da parte altre parole per mostrare il primo scatto di questo WIP.....poi giuro che non parlo più fino alla fine:-D! !











Ho iniziato eliminando degli impercettibili segni di estrazione dello stampo presenti solo nell' interno delle semifusoliere, pe il resto il kit non presenta situazioni simili


Poi ho pensato che mi piacerebbe intravedere i segni delle chiodature che tengono i pannelli di legno, come mostrato da diverse foto dei veri Albatros. Quindi mano alla rivettatirce....



Spero presto di mostrare altriavanzamenti tempo permettendo.

Ciao

 ivancola :

1/2/2011 07:46
  Eh sì! E' proprio uno spettacolo! ;-)

 DREAM :

1/2/2011 10:05
 Ben tornato  Davide, dopo il G55 anche io farò un passo indietro storicamente parlando dedicandomi allo Spad XIII. Certo che tu ormai lanciato nella scala 1/32 .....mi spieghi dove li metti i modelli terminati?ci vogliano degli armadi-vetrina per contenerli tutti!!!!!!!!!!
Da come descrivi il modello deve essere davvero un piacere lavorarci sopra. Ti seguirò con estremo interesse.  Buon modellismo ciao Mario

 Cesko :

1/2/2011 10:59
 Sono in attesa dell'arrivo dello Re.8 "Harry Tate", e dello Hansa-Brandenburg W.29. E avendo anche il Roland D.VIa della Wingnut non posso far altro che confermare il tuo giudizio su questa azienda. Ho anche scambiato alcune mail con Dave Johnson che si occupa dei contatti con il pubblico e anche da questo lato ho trovato un'azienda bellissima. Dave risponde ai quesiti con chiarezza, tempestività e gentilezza rare. 
Al momento mi gusto questo tuo W.I.P. in attesa di aprire il mio su uno dei due soggetti sopraindicati. 

 pawn :

1/2/2011 13:00
 Il kit mi sembra molto bello, e sinceramente il nostro calimero saprà rendergli giustizia. Le aspettative ci sono tutte, buon divertimento.

 AleBandit :

1/2/2011 15:01
 Anch'io ero tentato di comperare un aereo di quell'azienda...adesso mi toccherà proprio ordinarlo :-D

 roby67 :

1/2/2011 16:44
 Certo è che per essere una ditta di appassionati gli stampi non hanno nulla di artigianale.
Nulla a che vedere con la Roland.

Guardate questo Gotha e ditemi se non vi prudono le mani.


 enrico1960 :

1/2/2011 17:52
 Caro Davide come potevi pensare che non avrei seguito il tuo vip...e poi hai scelto gli stessi aerei che piacciono a me!!
Resto in attesa del capolavoro e ti seguo ti seguo.
Risparmia la polvere di plastica per il gesto Michelangiolesco finale!! :-) :-)

 starflyer :

1/2/2011 21:10
 Un piccolo stratagemma per aiutarmi a dipingere meglio un bel dettaglio del kit e avere ricambi per future eliche.....
Prima uno stampino....


Una asportazione decisa ma delicata....


Per ottenere le flange da verniciare separatamente per tutte le eliche in dotazione.


Bellismo kit.....procuratevelo!!


 euro :

3/2/2011 19:10
 Un vero gioiello questa scatola, poi l'aereo mi è sempre piaciuto!!! :-) :-)
Le flange in resina sono uno spettacolo...

 enrico1960 :

4/2/2011 17:17
  Spero Davide non mi chiamerai "ricopione" (come quando ero bambino sono passati 42 anni da allora +8=50) ci sono cascato anch'io...ho comprato proprio adesso come ti dicevo due scatole....alla fine penso ne comprerò altre!!!
La mia è una profanazione...ma nel modellismo c'è posto anche per le schiappe come me! :-D :-D :-D

 comm :

6/2/2011 22:22
 Sarò banale, monotono e qunt'altro ma come si fa a non complimentarsi con il creatore di un nuovo, l'ennesimo capolavoro???
Ottimo lavoro spero di vederlo finito molto presto!!

Buon lavoro
Marco Marabotti 

 starflyer :

10/2/2011 19:39
 Alcuni progressi di su questo fantastico kit riguardano l' elica (eliche) che sono ormai colorate simulando un effetto legno laminato. mancano una bella mano di lucido e l' applicazione della flangia di fissaggio.





Le semifusoliere non hanno bisogno di nulla se non di un approfondimoento delle feritoie di aereazione...


Per poi passare anche qui ad un effetto legno, più precisamente, fra i vari tipi ho preferito simulare un compensato "giallo" perchè nella foto dell' originale velivolo che vorrei riprodurre il colore della zona in legno naturale si avvicina al colore della pelle dei piloti che posano sulla finacata della fuoliera, quindi lo immagino come chiaro piuttosto che scuro.







A presto con ulteriori aggiornamenti.

 DucadiYork :

10/2/2011 20:54
 Scusa l'ignoranza ma perchè hai 4 eliche? Potrei dedurre, ma e meglio che mi deduca tu prima di scrivere minc........... :-)

 spillone :

10/2/2011 21:26
 Passi per il numero, ma sono intarsiate nel legno, vero?  :-o
Ed anche l'interno lo hai rivestito; l'effetto è pazzesco!!!! Paroless!!!!!

Massimo

 lananda :

11/2/2011 13:08
 ...ecco il motivo per cui poi la gente si mette a costruire carri o presepi....o carri nei presepi:-D
Ti mando via email qualche tarlo che tengo sempre pronto alla bisogna:-x

domanda tecnica, anzi curiosità: le eliche le hai verniciate a mano libera o hai usato mascherine?
Ciao

 pantertank171 :

11/2/2011 14:56
 no comment...Spettacolare! :-)

 AndRoby :

11/2/2011 19:25
 Spettacolare davvero!
Il colore del legno per gli interni è azzeccatissimo, inoltre sembra vero!!
Anche le eliche sono molto belle, una piccola precisazione anche se mi sa che già lo sai, c'è la contro-piastra di fissaggio dietro l'elica...
Ti seguo!! Bravo davvero!

 euro :

11/2/2011 21:28
 Favoloso!!!! :-o :-o  Mi inchino!!! :-)

 eleonora :

11/2/2011 21:48
 semplicemente spettacolare !
Ti seguo con grande piacere
Eleonora

 syerra :

11/2/2011 21:58
  Bravo Davide bel lavoro...

Gianni

 starflyer :

13/2/2011 18:13
 I vostri complimenti mi ricuorano dato il fatto che sto utilizzando una tecnica assolutamente nuova per me per simulare il legno. Applicata alle eliche e ai fianchi della fusoliera non ero sicuro del risultato e ancora mi sento poco obbiettivo nel valutare, dato che mi sono un pò assuefatto a vedere il modello spesso e così "legnoso".
Devo ancora affinare la sperimentazione cosa che accadrà quando dovrò verniciare ancora l' esterno della fusoliera.

Nel frattempo ho completato il colore degli interni, rispetto a quando ho postato l' utlima foto.

Prima però ho aggiunto un dettaglio per aumentare il realismo ai bordi della apertura dell' abitacolo che risultava troppo liscio. Quindi ho aggiunto un pò di alluminio adesivo volutamente stropicciato....


Poi un classico lavaggio con Bruno Van Dik all' interno della fusoliera......


Un bellissimo dettaglio sul pannello dei commutatori è dato dalle bellissime decal Cartograf, mentre i rubinetti sono autocostruiti......


Negli interni ho differenziato alcuni pannelli spruzzando arancione o giallo trasparente della Gunze.....senza esagerare, ma solo per appagare l' occhio di una leggera differenza.....






Con una mano di opaco, gli interni sono completati e questo è quello che appare.....devo dire che mi piace più dal vivo che in foto....forse l' esposizione appiattisce un pò!








Presto dovrei iniziare con l' arredo interno.....

 starflyer :

13/2/2011 18:23
 Duca d i York mi chiedeva delle 4 eliche.....

Come scrivevo nella introdusione del W.I.P. dicevo che il kit fornisce tutti i tipi di eliche che montavano sugli Albatros. Le case costruttrici di eliche per gli aeroplani tedeschi erano tre (Axial; Wolf; Hien) mi pare che lo Wolff facesse addiruttura due modelli di eliche a seconda se l' Albatros montava il motor Mercedes DIIIa oppure Mercedes DIIIau.
Dato che ho voluto sperimentare una nuova tecnica per colorare l' effetto legno, non sentendomi sicuro del risultato, ho pensato di sperimentare su tutte scegliendo poi quella che mi piace di più, oppure quella che montavain realtà il soggetto che ho scelto di replicare (ma dalle foto del vero non si evince). Infatti, nella sperimentazione, la Wolff è quella riuscita peggio e la sto rifacendo dopo aver capito come gestire i colori.....è stata la prima!!

Quelle venute bene hanno già ricevuto la mano di lucido (Future a pennello 5 mani)




 eleonora :

13/2/2011 18:23
 Ciao Davide, questo modello ha un livello di realismo sinceramente incredibile, suppongo che anche i piani costruttivi lo siano altrettanto, ti volevo chiedere se era possibile avere documentazione su fusoliera, sezioni comprese, mi vorrei cimentare nella riproduzione di parte di essa... sempre 1/1... :-)
A presto Eleonora

 bobrok :

13/2/2011 18:26
  Complimenti,veramente bello.....seguo con interesse i tuoi wip,sono uno stimolo al modellare.Ho autocostruito un "Nieuport 17" seguendo il Tuo lavoro.   Ciao Roberto.

 starflyer :

13/2/2011 18:34
 Ciao Ele,

complimenti per tutte le tue riproduzioni in scala 1/1 che fai, non me ne sono persa una!

Dato che il kit che sto costruendo è realizzato da gente che ha ricostruito un vero Albatros mi fido ciecamente delle dimensioni e non penso di procurarmi un disegno costruttivo accurato, ma posso fare una ricerca in rete per vedere se ti trovo qualcosa.....sempre che Androby o altri appassionati WWI non abbiano già documentazione da offrirci
L' Albatros è bello grosso per cui scegli con accuratezza quale parte vuoi riprodurre, avevo visto un link di un tizio che ha ripordotto tutta la struttura che gli serviva per sostenere perti originali di un Albatros e ha realizzato un lavoro egregio guardatelo a questo link: http://www.aeroconservancy.com/albrestoration.htm

A presto

 starflyer :

13/2/2011 18:37
 
Quote:
bobrok ha scritto:  Complimenti,veramente bello.....seguo con interesse i tuoi wip,sono uno stimolo al modellare.Ho autocostruito un "Nieuport 17" seguendo il Tuo lavoro.   Ciao Roberto.



Che bello sapere che il mio lavoro ha dato spunto a costruire un modello.....è il motivo principale per cui fatico tanto a dettagliare fotograficamente tutto il risultato che ottengo!  Adesso spero tu inizi un Albatros allora a breve spiegherò come ho ottenuto l' effetto legno!

 bobrok :

13/2/2011 18:41
  Ho già autocostruito un Albatros,ora stò finendo il "Nieuport 17",ho qualche foto nelle gallerie,dagli un " Occhiata" e dimmi che ne pensi. Ciao Roberto.

 alebuio :

13/2/2011 19:06
 Resto ,ogni volta che vedo i tuoi lavori, a bocca aperta..............
Sei riuscito a metterci del tuo anche in questo modello  che di per se è fantastico !!
L' imbottitura e i rivetti , gli interuttori sull' pannello.....
Cosa dire , non ho parole per definire i tuoi lavori sempre eccelsi !!
mandi 
Alessandro :-)

 Fzanusbo :

13/2/2011 19:15
  Outstanding work, awesome details, amazing realistic look!

Go on!
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

 starflyer :

13/2/2011 19:59
 
Quote:
bobrok ha scritto:  Ho già autocostruito un Albatros,ora stò finendo il "Nieuport 17",ho qualche foto nelle gallerie,dagli un " Occhiata" e dimmi che ne pensi. Ciao Roberto.


Ci avevo giá dato una occhiata e sono rimasto a bocca aperta

 Righettone :

13/2/2011 22:15
  ECCEZZIUNALEVERAMENTE!!!!   Modello fantastico, seguirò il tuo lavoro grande interesse.

Ciao e buon divertimento       Enrico

 eleonora :

13/2/2011 22:56
 Grazie Davide, già ho visitato il sito... mi è venuta voglia di rifare quei bellissimi frammenti di 'fabric'..
e credo che lo farò.. sono sempre più affascinata da questo mondo meraviglioso e difficile..
Ragazzi allora sotto a chi tocca, chi ha piani costruttivi dettegliati da cui possa trarre le sezioni per rifare pezzo di fusoliera dell'albatros?
e mentre ci siete... livrea preferita?
Coraggio si accettano proposte
Un saluto

 AndRoby :

14/2/2011 00:15
 Ciao!
Il lavoro è egregio con qualche chicca, come l'alluminio adesivo che riproduce perfettamente l'andamento del cuoio originale.
Per Eleonora, apri un topic apposta per non invadere quello di Davide...poi....chi avrà mai i piani dell'Albatros??? Oltre a me tutto il mondo! Il D.V è uno degli aerei più famosi in internet trovi davvero tutto....ma se serve...sono qua!
Bravo Davide!

 ivancola :

14/2/2011 08:02
  Notevole!

 pawn :

14/2/2011 10:00
 Sono stupefatto dal livello delle foto che ci proponi. E come sempre il merito non è solo del kit e della scala...complimenti.
Le eliche, le tre mostrate, sono terminate?
Attendo il tutorial sul legno 
ciao

 eleonora :

14/2/2011 15:53
 Innanzi tutto 'domando perdonanza' a Davide per l'invasione...
e poi mi sposto subito ;-)

 AleBandit :

14/2/2011 16:24
 Lavoro incredibile, complimenti!!!!!!!!! :-o

Anch'io attendo ansioso il tutorial sull'effetto legno :-D

 fcmsdi796 :

14/2/2011 23:08
 Davide, non puoi lasciarci con il dubbio e la curiosità delle eliche.....hai usato la tecnica simile allo SVA 5, utlizzando i Vallejo per simulre il legno...anche se cosi fosse, la mia è solo un intuizione, non riuscirei neppure a imitare il tuo lavoro.

Ciao

Emanuele
;-)

 starflyer :

15/2/2011 21:22
 
Quote:
fcmsdi796 ha scritto: Davide, non puoi lasciarci con il dubbio e la curiosità delle eliche.....hai usato la tecnica simile allo SVA 5, utlizzando i Vallejo per simulre il legno...anche se cosi fosse, la mia è solo un intuizione, non riuscirei neppure a imitare il tuo lavoro. Ciao Emanuele ;-)



Grazie per i vostri complimenti, mi rincuorano sul fatto che la tecnica che ho provato ha un buon risultato, anche se ho visto di meglio nel web riguardo l' effetto legno.

@Pawn: Le eliche che vedi sono terminate, forse proverò a opacizzare leggermente una di queste per valutare se sarà più adatta al colpo d'occhio di un modello "vissuto". Le altre le conserverò per futuri Albatros.....

Per il tutorial sull' effetto legno vi chiedo un pò di pazienza perchè volevo realizzarlo più dettagliatamente quando realizzerò la parte di colorazione dell? esterno fusoliera, per ora vi dico che ci sono in ballo delle matite colorate.

Purtroppo riesco a postare con molta difficoltà a causa del mio coputer che sta esalando gli ultimi respiri e si disconnette ogni 3 minuti max!! Per cui caricare le foto e linkarle diventa un impresa......dovrei seriamente pensare a passare ad un Mac per risolvere per sempre i problemi di funzionamento di questi assemblati windows del piffero.

Ora chiudo prima che si impianti il sistema operativo!!

A presto.

 DucadiYork :

15/2/2011 22:13
 Bellissime le eliche, ma anche tutto il resto.
Ho notato che tante mani di future (anche se cancellano gli scalini delle decal), poi opacizzate fanno un pò sparire il lavoro fatto sotto, nelle mie prove ho usato l'opacizzante Tamiya acrilico, può essere quello?
Hai notato questo difetto e quale opacizzante mi consigli?

 MoroCutter :

15/2/2011 23:12
 Bravo Davide, gran bel lavoro.
Sbrigati a lavorare sull'esterno fusoliera, i curiosi aumentano di ora in ora....

@ Duca: mi permetto di intervenire sulla tua ultima domanda, cosa vuol dire che usi l'opacizzante Tamiya? Non sarà mica il famigerato X-21 Flat Base vero? Quello serve per fare diventare opachi colori lucidi miscelandolo con essi. Se lo usi da solo è un disastro. Per quel che può valere, io uso l'opaco Gunze acrilico, si diluisce benissimo anche con il diluente Tamiya ed è molto "friendly" nell'utilizzo e stabile nel tempo.

Scusa Davide, non volevo rubare il tuo spazio....
A proposito, volevo segnalarti che il mio pc impiega parecchio tempo per caricare le prime foto di questo topic, hai forse fatto qualcosa di strano con le loro dimensioni? Forse hanno una risoluzione troppo elevata? Non che siano affari miei, ovviamente, ma magari rendono meno fruibile questo tuo ennesimo splendido topic.

Buon modellismo
Alessandro

 Kruaxi :

15/2/2011 23:31
  Fantastico lavoro, e fantastico kit.

Salute e Latinum per tutti !

 AleBandit :

16/2/2011 16:07
 A me le foto le carica bene.

Per quanto riguarda l'opaco, io ho provato il Lifecolor con il suo diluente e mi sono trovato bene ;-)

 DucadiYork :

16/2/2011 19:39
 Quote:
MoroCutter ha scritto: @ Duca: mi permetto di intervenire sulla tua ultima domanda, cosa vuol dire che usi l'opacizzante Tamiya? Non sarà mica il famigerato X-21 Flat Base vero? Quello serve per fare diventare opachi colori lucidi miscelandolo con essi. Se lo usi da solo è un disastro. Per quel che può valere, io uso l'opaco Gunze acrilico, si diluisce benissimo anche con il diluente Tamiya ed è molto "friendly" nell'utilizzo e stabile nel tempo.


Mi sono spiegato male, ho sbagliato la marca, faccio come te, Gunze mix Tamiya. Sono già stato fregato anch'io con il flat base però gunze. 
I lifecolor sono vinilici e con il vinilico ad aerografo non vado d'accordo, molto probabilmente perchè non ho ancora trovato un diluente degno. :-)

 roby67 :

16/2/2011 20:51
 Per caso l'X-21 Flat è quello che ti sputacchia una marea di punti bianchi sul modello??

scusa Star l'OT ma mi preme saperlo.

ciao

ps
dimenticavo: lavoro superlativo come sempre.
anche questa volta dovrò sforzarmi per trovare dei diffetti.
:-D

 DucadiYork :

16/2/2011 21:48
 Si! Quando c'è scritto Flat base, è da mescolare con il lucido....... l'X 21 lo è (sputacchia bianco se usato da solo) :-)

L'opaco è il matt, H20 Gunze, funziona bene. Ma ho letto da qualche parte che ci sono opacizzanti migliori.

 MoroCutter :

16/2/2011 23:01
 Un paio di soci AMB usano l'opaco acrilico Pèbeo, si diluisce con acqua (meglio se distillata) ed è "più opaco" del Gunze.
Secondo loro è molto gestibile e la resa effettivamente è notevole, forse però per gli aerei è un po' troppo opaco.
Per chi volesse provarlo si trova anche nei negozi delle catene Bricocenter, OBI, ecc...

A questo punto rinnovo le scuse a Starflyer per l'invasione, spero sia almeno stata utile.

Attendo con ansia l'avanzamento di questo spettacolare lavoro.

Buon modellismo
Alessandro

 starflyer :

17/2/2011 00:54
 Ma perchè continuate a scusarvi?

E' piacevole leggere che un lavoro stimola discussioni sulle tecniche e i materiali.

Riguardo al Flat Base X-21 Tamiya effettivamente è un opacizzante che serve a opacizzare i colori in origine lucidi o semilucidi acrilici ovviamnete. Io l' ho utilizzato con successo anche diluito in alcool puro ma in percentuale piccolissima in modo da avere tanto alcool e spruzzarne poche velate per evitare l' effetto gessoso tipico del flat base, ma è capitato solo perchè avevo finito il trasparente opaco.

In genere uso uno smalto opaco trasparente della Xtracolor, oppure il vallejo che trovo ottimo anche se difficile da usare per grandi superfici perchè intasa l' aerografo, ma dato a pennello o su piccole zone è molto bello.

Se riuscirete a leggere quanto segue significa che il mio pc portatile "muletto" è riuscito a caricare tutte le foto necessarie e mi ha concesso di postare.....ma non so quanto reggerà ancora prima di morire definitivamente, per cui se mi troverete assente per un periodo sappiate che dipende dalla morte dei mei mezzi multimediali.

In merito alla tecnica che ho utilizzato sulle eliche vi posto le immagini con qualche commento esplicativo.

Innanzitutto ho visto utilizzare questa tecnica solo una volta da un modellista tedesco che ha riprodotto un elica in legno e mi aveva colpito molto. Il modellista non spiegava in dettaglio come fosse arrivato al risultato, ma mostrava solo un paio di foto con matite abbinate al lavoro in corso e poi il risultato finale.

Ho provato a sperimentare come poter arrivare ad un risultato simile con matite e quello che ho fatto è esattamente quanto segue:

Ho verniciato ad aerografo l' elica con una vernice color sabbia (va bene più o meno qualsiasi vernicie colore tan, sabbia, ocra che si avvicini ad un marrone come nella foto seguente) ma la cosa fondamentale da cui dipende la ottima riuscita della colorazione a matita è che la vernice base sia opaca, molto opaca.

Poi ho delineato le sagome del legno lamellare con una matita molto scura, nero o marrone scurissimo......




a seguire, ho iniziato a riempire le zone delineate di nero con un marrone (che può essere a scelta a seconda del tipo di legno che si vuole riprodurre) nel mio caso marrone medio.




Il bello di questa operazione tecnica è che se sbagliate potete usare una gomma per cancellare e ricominciare, ma sempre ricordando di mantere la superfice opaca per far aderire il colore della matita.

Dopo aver riempito di marrone medio le zone lamellari più scure le ho ripassate prima con rosso vermiglio scuro e poi con un altro marrone terra scuro, a questo punto la tonalità di colore della parte legno scuro era quello che volevo. Ovviamente per un futuro ho segnato su un foglio i codici delle matite utilizzate e la loro sequenza così potrò riprodurne simili in futuro.

Finito di colorare la parte scura sono passato al legno chiaro, iniziando a colorare con un giallo (giallo di napoli)............ 

Seguito da striuature color terra di siena e poi ancora una matita color ocra






Durante la colorazione conviene ralizzare una pala alla volta e passare una o due velate di opaco e quando sarà asciutto maneggiare l' elica per la pala già dipinta indossando dei guanti di lattice che evitano di farvi impiastricciare tutto il lavoro con impronte digitali di tutti i colori.



Or ala vostra domanda sorge spontanea, ma vi stoppo prima che inizate a farvi pippe infinite sulle marche e tipologie delle matite utilizzate. Ho già sperimentato io per voi.....vanno bene tutte le matite a patto che la superfice sia molto opaca. Ho utilizzato indifferentemente matite, dure morbide, acquacolor, marca DERWENT; Faber Castle, Caran Dache....sono andate tutte benissimo, proprio come quelle che usa vostro figlio per disegnare a scuola. L' unica cosa da conisderare è di avere una bella scelta di colori da sperimentare, suggerisco comecolori base:

Nero
Marrone scuro
Marrone medio
Terra naurale
Nocciola
Terracotta
Rosso
Giallo
Ocra
Sabbia
Arancione

Con questi colori ho ottenuto ottimi effetti legno su tutte le eliche che ho colorato.

Mentre per i pannelli di fuosoliera la tecnica è un mix.....ma prima di arrivare ad una ricetta ho fatto diverse e diverse prove per arrivare ad uno standard che mi ha permesso di ottenere il mio bel campionario di parquet modellistico fra cui scegliere le tonalità e tipologie di legno che vorrò riprodurre su eventuali modelli....

Più avanti scompriremo come ci sono arrivato.

Bye






 AleBandit :

17/2/2011 10:59
 Urca...superinteressante!!!

Grazie per la spiegazione ;-)

 pawn :

17/2/2011 11:06
 Geniale, 
signori, quest'uomo è un genio dato in prestito al modellismo :-D

Manca ancora un qualcosa, così finite non le vedo bene su un modello vissuto. Ma come già risposto so che ci stai lavorando

Mi piacciono questi tutorial a puntate 

 roby67 :

17/2/2011 17:19
 star quelli sono normali pastelli da disegno,giusto?
io uso dei Derwent Artists acquistati nel negozio di belle arti di fiducia...o vanno bene pure i Giotto di mio figlio?
Comunque mi sembra lampante che questa tecnica manda i pensione il sistema con gli olii.
Mi piacerebbe provare i pastelli a cera però,per via della finitura già lucida che lasciano...

ciao

 guidot :

18/2/2011 09:54
 Sono rimasto basito! !!!!!!

 euro :

18/2/2011 15:36
 Che forza 'sta tecnica :-o  e sembra pure facile da realizzare!!
Ho detto "sembra" eh... ;-) :-D

 michele :

20/2/2011 00:01
 Davide, ho linkato questo topic su Britmodeler, dove un altro costruttore del kit chiedeva lumi sulla laminazione delle eliche. Ti linko qui il topic inglese
LINK
perchè nel secondo intervento c'è un'interessante affermazione (da verificare)  sull'ordinata subito dietro il posto di pilotaggio.
michele


[ Modificato da Michele Raus il 20/3/2012 12:24 ]

 AndRoby :

20/2/2011 19:25
 Splendido sistema!
Magari potresti preparare un articolo ad hoc per M+ e....tutto il mondo!
Bravo!

 enrico1960 :

21/2/2011 16:59
  Caro Davide leggerti è un piacere perchè sembri un manuale di modellismo. La tecnica mi sembra ottima, quello che non mi piace è forse un eccessivo contrasto tra i due colori, cosa che però in realtà era così, ovvero si vedevano nelle eliche, a mio giudizio, due materiali lignei o di essenze diverse o tagliati in maniera diversa dopo l'incollaggio delle lamelle. Io però attenuerei la differenza tra i due colori, ma la tecnica è bella, molto bella e ben spiegata...il problema è che tu sei come Maradona, lui aveva il piede fatato, tu hai la manina fatata e quello non si impara. In compenso sei così generoso che ti sforzi di divulgarla a tutti.  Forse dando il lucido poi assumerà un altro aspetto.Ciao.
Dimenticavo: suggeriscila anche ai produttori del modello...meriteresti un encomio solo per la pubblicità indiretta che gli fai dato che tutti seguono il tuo post.

 starflyer :

19/3/2012 22:22
  A distanza di quasi un anno ecco cosa sono riuscito a finire stasera.

La paratia alle spalle del seggiolino che solitamente era chiusa con della tela. Provando a replicare l' effetto senza voler rifare una paratia vuota, ho provato a giocare d'"effetto"....non mi aveva molto convinto il risultato, ma quando ho chiesto a mia moglie cosa le ricordasse questo strano oggetto, la risposta è stata......"la pelle del tamburello!".....allora mi sono convinto

Ecco:

 

  Chissà a quando altri aggiornamenti........

:-)

 pawn :

19/3/2012 22:34
  Molto bello il tamburello, l'effetto è riuscito.

 Target :

19/3/2012 22:36
 Credo che  ti ogni commento sia superfluo, le fotosi commentano da se!!!!!!

Ciao Roberto.

 Righettone :

19/3/2012 23:11
   :-o :-o :-o :-o E che cavolo!!!!! Un'altro passo da sballo.......dove si andrà a finire  :-(

Super complimenti Davide

Enrico

 stebi51 :

20/3/2012 09:30
 Sono contento di rivedere un tuo lavoro, bello e piacevole come al solito, qui su M+.
Speriamo che non passino 6 mesi prima di vedere qualche altro sviluppo!!!
:-) :-) :-)

 Cesko :

20/3/2012 11:53
 Ritorno al Futuro.... Torna lo "Splendore" e tutti gli altri modelli del Gis (i miei di sicuro) si ridimensionano di conseguenza. Un pezzo dei tuoi ne vale dieci dei miei....  :-x :-P. Resiste solo Stebi, dall'alto del suo tornio.  :-D

 AndRoby :

20/3/2012 19:22
 Eppure....eppure...il "tamburello" è splendido al tuo solito ma c'è qualcosa che non mi convince....
Nel senso che non ho mai visto nessuna foto o disegno con la tela dietro ai seggiolini degli Albatros. Proprio una consuetudine che l'Albatros Werke non seguiva....
So che da "scassanieuport" potrei diventare "scassaalbatros", ma davvero ho molti dubbi...Se qualcuno ha foto o info è il benvenuto! Mi sono fatto un giro in internet alla ricerca di una foto chiarificatrice del D.Va dell'Australian War Memorial, uno dei pochi restauri che mi sento di consigliare ANCHE come fonte di informazioni reali...ma nisba...
:-? :-? :-?

 stebi51 :

20/3/2012 22:20
 Quote:
AndRoby ha scritto: Eppure....eppure...il "tamburello" è splendido al tuo solito ma c'è qualcosa che non mi convince.... Nel senso che non ho mai visto nessuna foto o disegno con la tela dietro ai seggiolini degli Albatros. 


Tratto da "Tamburi, tamburelli e putipù su Albatros e altra roba che vola" di Wolfgang S. Skazzen - ediz. Wurstel & Hamburger, 1968, Vienna.

"E' evidente l'assenza di qualsiasi prova fotografica circa la presenza del tamburello o di qualsiasi altro strumento a percussione sugli Albatros della WWI.
Non si può negare che circolino alcune leggende a proposito.
Si narra di uno di questi aerei che, nel primo dopoguerra e ancora prima di Linbergh, avesse attraversato l'Atlantico perchè il pilota era fermamente intenzionato ad allontanarsi dalla moglie, soprannominata affettuosamente Lilly la Pelosa.
Grazie ad enormi serbatoi supplementari di pelli di dromedario fatti costruire appositamente dal suo amico fraterno ing. Von Braun (papà del più noto Werner) in Marocco, riuscì nell'impresa atterrando fortunosamente con le ultime gocce di carburante nella Guyana francese, dove venne divorato in meno di 45 minuti dagli ergastolani ivi confinati (Papillon docet).
Dunque neanche qui nessuna traccia di tamburelli.
E' possibile che gli ergastolani della Guyana abbiano successivamente utilizzato la pelle dei dromedari per ricavarne dei bonghi, ma ciò rimane un'ipotesi remota e per nulla provata.
E' altresì vero il famoso detto della Guyana francese che recita "Er dromedario è come 'r maiale, 'nze butta via gnente!!!"
Un'altra leggenda legata alla presenza delle percussioni sui biplani dell'epoca narra di una grancassa posta dietro al motore rotativo.
Sembra che il tenente Otto Von Kazzentropp usasse questo artifizio, picchiando furiosamente sullo strumento, per far credere al nemico di sparargli con un cannone da 30mm anzichè una semplice mitragliatrice.
Nessun aereo abbattuto ma tre piloti nemici si arresero spontaneamente.
Tornata la pace, nel 1923 questi formarono il complessino jazz Il quartetto Otto che riscosse un discreto successo fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Cominciata questa i piloti, e non solo loro, furono costretti a pensare a ben altre cose che ai tamburelli."
:-P

 starflyer :

20/3/2012 22:49
  :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

Per il tamburello, la mia fonte di informazioni è questo sito:http://www.theaerodrome.com/forum/models/47714-again-wnw-albatros-d-v.html in particolare il thread che ho linkato è di un tedesco particolarmente fissato (come tutti quelli del sito) sull' albatros, che mi ha fatto notare precisamente che non avrei dovuto lasciare l' ordinata dietro al sedile in "legno" in quanto c'era appunto il tamburello, addirittura indicandomi che era fissata con 8 attacchi.

Non ha potuto ovviamente mostrarmi una foto, ma frequantando il loro sito sono sicuro che vanno molto a fondo sulle questioni dei biplani.

Poi ho guardato la ricostruzione di Miller in 3D dell' albatros che riporta una ordinata vuota dietro le spalle del pilota, probabilmente chiusa poi nella realtà da una probabile tela.

Gli appassionati veri di restauro e repliche di biplani , fra cui alcuni della Wignutwings hanno realizzato dei bei W.I.P.  di cui linko solo una parte (basta visitarsi anche questo sito per scoprire un mondo) dove hanno riprodotto iperfedelmente un Albatros DV 5a volante, questi non scherzano.....anche qui l' ordinata è vuota: 
http://thevintageaviator.co.nz/image/tid/151
   
Di mio ci metto questo ragionamento: come avrebbero fatto a ispezionare la sezione di coda (tiranteria e ordinate) se ci fosse stata una ordinata completamente chiusa? Data la conformazione dei vecchi biplani forse sarebbe stato impossibile non avendo portelli di accesso alla fusoliera. Quindi io ce la vedo tutta questa storia della tela a tamburello.

Altro non saprei.
:-(

 AndRoby :

21/3/2012 01:06
 Ciao!
Infatti il tuo ragionamento finale è quello giusto, io però arrivo alla conclusione che ci fosse l'ordinata normale senza nessun tipo di chiusura. La tela dietro il seggiolino era una cosa abbastanza standard ma non così tanto. Non era regola fissa.
Anche i nostri Balilla (ho partecipato al restauro di uno vero) non l'avevano, semplicemente dietro al pilota c'era un buco. Anzi, nei disegni di Miller si vede un "X" che rafforza l'ordinata e mi sembra più plausibile. Ripeto che ho visto molte foto di quello dell'AWM e in nessuna ricordo questo particolare.
Il tedesco di The Aerodrome non ha foto da mostrare, appunto. Sempre pronto a dire che mi sono sbagliato, ma al tuo posto io leverei il tamburello e lo regalerei a Stebi, così ci inventa un'altra divertente storiella! :-P :-D
Ciao!

 pgdm :

21/3/2012 07:16
 Io credo sarebbe opportuno contestare l'errore reale, non quello ipotetico.
Le ipotesi, quando sono tali e sono fondate, sono tutte rispettabili ma mi pare assai difficile arrivare ad un giudizio di prevalenza dell'una o dell'altra basato sull' "io penso che...".
Lo dico sul presupposto che il modello debba essere verosimile e non un'impossibile copia conforme all'originale.
Detto questo la cosa più bella è il ritorno del Maestro che mi da il senso della primavera... :-)

 carrob :

21/3/2012 09:01
 Sono d'accordo con l'avvocato  :-o :-o :-o :-o
se non c'è la prova certa tutte le soluzioni sono plausibili, ad es. se metto dietro la paratìa un compressore Fengda e un aerografo Iwata perchè il pilota colorava i modelli in volo, sarebbe un po' difficile provare il contrario senza documentazione certa (ovviamente è un esempio molto eccessivo, tanto per far capire).

 syerra :

21/3/2012 09:18
  se posso... anch'io son daccordo con AndRoyMariascassaalbatross ed anch'io possiedo il librone citato, dove non c'è traccia fotografica di questo dettaglio! e mi sembra davvero strano visto che il libro non è altro che una infinita successione di foto di ogni minimo dettaglio dell'esemplare riprodotto da questi pazzi scatenati basandosi su piani costruttivi originali e foto dell'epoca... inoltre personalmente nutro seri dubbi circa le ispezioni periodiche dell'interno fusoliera, poichè come tante volte detto i velivoli della WW I avevano una "scadenza" davvero mooolto breve (non era raro che compissero una sola missione venendo abbattuti). ciò ovviamente non mette in discussione il bel lavoro svolto dal nostro Davide! 



 andonio :

21/3/2012 09:55
 Come detto in altro thread ritengo che avere informazioni e discussioni con gente che ne sa più di noi (Il mitico AndRoby nella fattispecie ma - per quanto mi riguarda - tutti gli appartenenti al GIS che ne sanno molto più di me) sia utilissimo e stimolante perché instillando dubbi spinge a migliorare e ad incuriosire nonché ad approfondire.

Altro è poi la decisione libera ed insindacabile - sempre a mio avviso - di divertirsi con particolari che ci piacciono, ci diverte realizzare o che riteniamo verosimili anche se a volte non documentabili, voglio dire è ovvio che nessuno metterebbe un'alabarda spaziale o un'antenna radar ad un modello 1GM...
  Quindi godendomi i WIP del GIS che ritengo tutti (tranne i miei) di altissima qualità non mi disturba se c'è un particolare non rigorosamente documentabile, come non mi disturba se qualcuno pone in dubbio l'effettiva esistenza di quel dettaglio.
  Io personalmente sarei così soddisfatto della realizzazione del tamburello che non mi passerebbe nemmeno per l'anticamera del cervello di toglierlo, certamente - nel dubbio - se dovessi fare un ulteriore albatros non lo metterei più.
  Non amo in genere tornare sul lavoro fatto a meno di errori catastrofici (e sulla misura della catastroficità vale il metro della soggettività).

Per quel che contano questi sono i miei 2 centesimi. 

Ah dimenticavo: Davide, il tuo lavoro come sempre mi piace tantissimo e me lo godo come un buon vino...

Con affetto e stima per tutti

Antonio
  :-)

 Cesko :

21/3/2012 11:06
 Oh... un dibattito su un elemento tecnico sul quale probabilmente non si verrà mai a capo! Mi butto a capofitto !  :-D
Premessa, non ho una grande conoscenza dell'Albatros D.V e gia qua... dunque ho guardato i libretti di istruzione dei modelli Wingnut (io possiedo il modello del D.V) sui quali sono riportate le foto di un esemplare conservato in Australia.

Questa è la striscia di foto realtive all'Albatro D.Va conservato in Australia, estratta dal pdf delle istruzioni di montaggio del modello dell'Albatros D.Va che sta costruendo Davide. Nella foto centrale si nota come non ci sia alcuna parete di separazione fra abitacolo e parte posteriore della fusoliera. E, comunque questo pur non provando nulla, perchè la parete potrebbe essere stata rimossa,  indica che la struttura della fusoliera non prevedeva un'ordinata chiusa. 


Questa immagine tratta dal libretto istruzioni dell' Albatros D.V (il mio) è interessante perchè mostra la parte incriminata durante il restauro dell'aereo. Ancora più interessante è la didascalia che dice che  
questa parte della fusoliera durante il servizio veniva chiusa con uno "screen" (che si può tradurre come: schermo o anche paravento) per bloccare i flussi d'aria. A questo punto ho pensato che potrebbe essere valido sia che la parete venisse schermata con un pannello in compensato, ma anche che potesse essere chiusa con un la tela come ha fatto Davide nel suo modello. 





Mi raccomando, parliamo di tutto sempre in tono amichevole, nessuno vuole confutare nessuno. Qui si studia e basta. 

;-) :-D :-P

 pgdm :

21/3/2012 11:25
 
Quote:
Sono d'accordo con l'avvocato...


... allora me sa che ho detto 'na cazzata :-D :-D :-D
(scherzo carrob, lo sai che ti voglio bene..)

Io parto da un altro presupposto rispetto ad Andrea e a Syerra.
Se c'è un documento che testimonia che una cosa almeno sul soggetto interessato ad un dato momento c'era, è giusto che la si riproduca, se si riproduce quel modello in quel momento.
Se una cosa è plausibile ma non documentata può darsi ci fosse può darsi no. Sicuramente, se non è documentato che ci fosse non è neppure documentato che non ci fosse.
Dunque se vogliamo andare per sicurezze non possiamo escludere una cosa plausibile perchè non documentata.
Se vogliamo andare per presumibilità allora va accettato tutto ciò che è ragionevolmente presumibile (valga l'esempio fatto prima sul compressore).

 Cesko :

21/3/2012 12:02
  Anch'io sono d'accordo con l'avvocato...  :-D 8-)

 syerra :

21/3/2012 12:15
  fermo restando che stiamo parlando di dettagli in fin dei conti trascurabili, nella fattispecie realizzato davvero molto bene,  in linea di massima non condivido il Paoliano pensiero... mi spiego; se su foto si vede che quel dettaglio non c'era forse sarebbe meglio non metterlo! scusatemi allora basandosi sulla tesi un pò'  filosofale di Paolo in mancanza di foto certe di questo o quel dettaglio o di questo o quel colore possiamo tranquillamente decidere a nostro piacimento su quel tipo di colore o quel dettaglio! credo sia invece più realistico, visto che il dettaglio x o il colore y  non appare nelle foto conosciute, non usare il colore y o omettere il dettaglio x... altrimenti mi chiedo il perchè ci smaroniamo andando a cercare le foto se poi con tesi di "probabilità" o "plausibilità" ,a volte personali, andiamo comunque a decidere sempre a nostro piacimento?!

 pgdm :

21/3/2012 12:49
 Miiii. A mmia mi contraddici? :-D :-D

Non mi sono spiegato bene.
Concordo sul fatto che faccio una sciocchezza se:
1) penso che il tale aereo portasse un foto di Totti in fusoliera
2) non ci sono foto che lo provano ma neanche che lo escludono
3) metto la foto.

Io mi riferivo ad un particolare plausibile ossia la cui esistenza non sia parto della mia fantasia ma di cui si ha una generica conoscenza anche se non riferita allo specifico.
Si sa che una paratia del genere era usata (dato generico). Non so se in quello specifico aereo ci fosse o non ci fosse. So che poteva esserci come non esserci ma non ho prove certe in merito.
A questo punto metterla o non metterla ha lo stesso valore perchè la scelta si basa comunque su una presunzione (nel senso di presumo che...).
Del resto neanche tu (che sei intellettualmente onesto) affermi con certezza che non ci fosse, ma solo che sul libro che hai non è mostrata per cui immagini, presumi o deduci, come ti pare, che non ci fosse.
Ma non lo puoi garantire.

 syerra :

21/3/2012 13:17
 Paolo adesso seguo il tuo pensiero... e non posso che condividerlo! ecco perchè solitamente è consigliabile, quando possibile, scegliere un soggetto ben preciso di cui esista una buona camionata di documentazione fotografica! Mi sa che abbiamo invaso con il nostro blatterale il WIP di Daviduzzu che presto ci manderà dove ci fa meno piacere  :-P :-P :-P

 carrob :

21/3/2012 13:48
 Secondo me, il fatto di dover fare solo mezzi documentati con foto non è un problema per quelli moderni, dove le foto si trovano ovunque, ma può esserlo per quelli meno recenti, si rischia così di fare sempre gli stessi modelli con le stesse insegne e la stessa colorazione in quanto, come abbiamo visto, non si trovano molte foto dettagliate. Ogni tanto fa bene una licenza poetica sul tema.  :-)



PS Davide come al solito i tuoi lavori sono fantastici.

 pgdm :

21/3/2012 14:12
 Ma si, ma poi starsi a fare tanti problemi per un modesto modellista come Davide...
Bravino, fa quello che può... cerchiamo di incoraggiarlo..

:-D :-D :-D

 lananda :

21/3/2012 16:20
 
Quote:
pgdm ha scritto: Ma si, ma poi starsi a fare tanti problemi per un modesto modellista come Davide...
Bravino, fa quello che può... cerchiamo di incoraggiarlo..

:-D :-D :-D


d'altra parte che gli devi dire? sempre gli stessi  sperticati e scontati elogi? ci si dovrà pure appigliare a qualcosa  per scassare la uallera,no? :-D
manda

 starflyer :

21/3/2012 17:14
 ..............e siamo solo all' inizio....per un povero straccio di tela probabile (forse fornito come optional dalla Albatross ai più facoltosi aquirenti dell' epoca) ...si sà, la Mercedes oggi considera optional tutto ciò che non sia telaio+ motore, tipica politica commerciale tedesca!!!!!!

....figurati quando arriviamo al famigerato viola "mauve"!!!!

Ho gran piacere nel leggere il nostro confronto sul mio modellare, in fondo, tutto ciò arricchisce la conoscenza sul soggetto in questione di chi partecipa ed aggiunge, a mio parere, un valore appunto "aggiunto" al modello, che verrà realizzato non unicamente a "capocchia" (cioè la mia) ma anche con un contributo più o meno valido (Leggi: Stebi51 noto cantastorie che racconta di ottoni ma poi realizza manici di scopa...vedi il suo ultimo lavoro, appunto, in LEGNO!!! e PGDM; noto azzeccagarbugli...che io pago di nascosto per farvi da stimolatore e mio protettore in qualità di"avvocato del diavolo" ma che di biplani non ne ha mai visto l' ombra......forse dopo questo thread imparera???)

Sulla questione dei flussi d'aria in una fusoliera vuota che potevano essere schermati dalla probabile separazione tramite uno schermo ralizzato in qualche materiale, mi è venuto in mente di aver letto qualcosa di simile in un manuale.
Sono andato a leggere nel manuale del mio aeroplanino dove sono descritte le specifiche di volo senza installazione delle portiere laterali, e viene specificato di installare, se non già presente (è un optional), la paratia posteriore ai sedili del pilota per  non avere flussi d'aria vorticosi che disturbano il volo.
Parliamo degli anni 2000 ma il cono di coda è ancora un traliccio ( in metallo) di forma conica chiuso alla estremità dai piani di coda.....forse i tedeschi ci erano arrivati già 100 anni fa???

Tutti gli scherzi a parte ....vi voglio bene!!

Lascio la tela e vado al prossimo step.


:-D

 euro :

21/3/2012 18:43
 Davide, alla grande!!!!
Vai col prossimo step... ;-) :hammer: :hammer: :hammer:

 AndRoby :

21/3/2012 19:53
 Ciao!
Potremmo dire che "abbiamo ragione tutti"?? :-P :-D
Condivido in pieno il ragionamento di GiannisyerraMaria fino a che non si è venduto ad Ergastolo... :-P :-D
Allora, ovvio che il mio non è un attacco personale a Davide, ma appunto perchè fa modelli che rasentano la perfezione perchè fargli notare le cose a modello finito? Quello si che sarebbe da ba.....rdi!
Quindi rispetto la sua scelta di lasciare il tamburello, io nei miei Albatros non ci ho mai messo nulla e continuerò così. Aggiungo: il D.Va dell'AWM è un esemplare ORIGINALE al 100% catturato dagli australiani e restaurato un paio di volte nella sua vita. Per il discorso dei flussi nel retro della fusoliera sono d'accordo sulla loro incidenza in volo. Ma vi immaginate la scena?? Parto per un volo di guerra, ma il meccanico mi dice: "No, Herr Andervill, aspetti che smonto il seggiolino e mi metto a cucire la paratia di tela e poi le rimonto il seggiolino." ....e nelle foto originali dove sarebbero i fori per la paratia di tela?? Più probabile un pezzo di compensato "volante" no?? Se paratia dev'essere....
Prossimo step Davide!! Vai così!!
Ciao!

 pgdm :

21/3/2012 20:05
 Se si dovesse pensare ad attacchi personali allora addio! Fine del modellismo, fine del forum, fine di tutto.
Al massimo, ma proprio al massimo, si può pensare a uno spaccamarroni doc :-D :-D ma non di più.

Io penso che il tuo albatros senza paratia sia altrettanto corretto di quello con paratia, essendo entrambe le scelte basate sulla plausibilità.
E penso anche che se ci fosse la problematica dell' Herr Andreaville (:-P) allora la paratia non ci dovrebbe essere in nessun aereo, non solo negli albatros. O forse (se c'era) la smontavano e rimontavano solo in fase di manutenzione a terra. Poi, magari, se quelli che hanno costruito l'aereo (vero) di Davide raccomandano l'uso della paratia, magari qualcosa in proposito ne sapranno...

Perchè mi impiccio? Perchè avrei una mezza idea di.... :-)

 starflyer :

22/3/2012 00:41
  Sempre a titolo di approfondimento, ho trovato un altro caso (il terzo incluso me) che ha adottato la teoria della tela, mi piace molto anche come l' ha riprodotta (forse lo copio)

http://www.ww1aircraftmodels.com/page20.html

 starflyer :

28/3/2012 19:56
  I lavori stanno procedendo.......

 

Ho rifatto anche la copertura in tela dell' ordinata, mi sembra più credibile del tamburello precedente, contestualemente ho anche rifatto i due tubi (nel kit in plastica) della struttura dove poggia il sedile, utilizzando un filo in acciaio e un tubetto di ottone...

 




 starflyer :

21/9/2012 21:09
  Ho trovato un pò di tempo per rivangare l' Albatros e fare un passetto in avanti.
Ho realizzato la cloche e la pedaliera con minime aggiunte sono diventate piuttosto fedeli all' originale.

  
 

 

 

 

 


 Righettone :

21/9/2012 21:17
 GULP!  :-o......Poco ma buono, anzi.....Buonissimo caspita!
Non ripresentarti a Natale però! :bored:

Ciao    Enrico

 AndRoby :

22/9/2012 14:10
 Quoto Righettone!
Ora che l'hai ripreso...eddaiiii!!
Bravo!

 euro :

22/9/2012 14:42
 Non credo ci faccia attendere troppo per la fine di quest'altra meraviglia ;-)

 DREAM :

22/9/2012 21:33
  Bentornato Davide!. Guarda che ti tengo sotto controllo anche nascosto nel mio amato Cant.
Un lavoro favoloso su quella pedaliera. Complimenti Mario

 starflyer :

23/9/2012 13:26
  Grazie a tutti di seguire gli sviluppi anche se molto a rilento. Spero di mostrare più spesso avanzamenti, ma non corro più come una volta nel modellare :-)

Ecco il sedile che in origine è molto liscio, quindi ho preferito irruvidire leggermente la seduta con carta abraziva, sperando di avere un effetto migliore per la resa della pelle "rovinata".

 

  

Il sedile era rivestito in pelle molto scura, e come mia interpretazione ho voluto riprodurlo rovinato nei punti di maggiore usura, dipingendolo prima di marrone medio (Vallejo) e poi dipingerlo ad olio con un misto di nero di marte e bruno Van Dyk, andando successivamente a scolorire con un pennello bagnato di solvente solo i punti che mi interessava enfatizzare. Per finire un drybrush con colori Vallejo per satinare la superficie e amalgamare l' effetto.

 

Ora inizio la partia di fronte al pilota......


 MoroCutter :

23/9/2012 15:43
 Finalmente !!!
Insisti, insisti...
Seguire i tuoi lavori, a rilento oppure no, è sempre un vero piacere.

Buon modellismo
Ale

 pawn :

24/9/2012 11:02
  Che bello, tornano i wip :-D
L'idea della pelle o cuoio usurati la voglio provare quanto prima.
Per la struttura interna color legno, utilizzi tecniche particolari, è di grande effetto.

 starflyer :

24/9/2012 20:59
  Ciao Pawn, grazie per il tuo entusiasmo, e per la domanda. Avevo promesso all' inizio del post una spiegazione della tecnica che sto sperimentando su questo modello per simulare il legno che intendo riprodurre. Approfitto del tuo spunto per dare qualche illustrazione in merito.

La tecnica si basa sull' utlilizzo delle matite per creare le venature in modo molto controllato e per dare un' ombra di tonalità del legno e delle microvenature l' utilizzo ricade sugli oli.

Sono partito da una base chiara con il colore "radome" della Gunze.. 

Lo step successivo INDISPENSABILE è una mano di opaco trasparente, per creare una superficie dove le matite possano lasgiare un segno senza indugio.

Sono passato con diverse matite colorate in toni che vanno dal nocciola al giallo (ne ho usate tre) a disegnare delle venature a mio piacimento sui pannelli, trattandoli sigolarmente per creare un effetto di spezzatura fra il disegno dell venature di ciascun pannello. In questa fase, più si disegna un tratto sottile e con andamento veritiero più il risultato finale sarà appagante, ecco un esempio per mostrare in dettaglio i passaggi.

 

  
  

Al termine è necessario di nuovo un velo di trasparente per fissare i colori delle matite che altrimenti verrebbero cancellati dalla fase successiva. A seguire con una minima (impercettibile) quantità di colore o più colori ad olio, tramite una spugnetta (ma si può utilizzare anche un pennello) sono passato leggermente sul pezzo dipinto a matita per lasciare un velo con delle microstriature create dai colri ad olio....

 



Ho reputato questa fase necessaria per amalgamare i disegni delle matite che da soli non rendono giustizia alll' effetto legno che cercavo, inoltre, è possibile scegliendo i colori giusti dare un tono di calore alla superficie dipinta che ricordi il più possibile il tipo di legno che si vuole riprodurre.

Dopo che l' olio sraà asciutto si può verniciare con un trasparente lucido, satinato, opaco a seconda dei gusti e per il tipo di superficie che si intende riprodurre.




 Cesko :

25/9/2012 11:54
 Si! Se si escludono le decals (e cominciano a girarne di veramente impressionanti, come le ultime di Uschi Van Der Rosten) questa è certo la tecnica migliore per riprodurre la venatura del legno. Sempre bravissimo e da riferimento Davide.

 starflyer :

26/9/2012 18:55
  Sono riuscito a terminare alcuni sottoinsiemi che compongono l' abitacolo...

 

 

 

Posso porvare quindi un assemblaggio a secco e vedere come procedere.

 


 fabrix67 :

27/9/2012 09:40
 La solita meraviglia!
Che noia!
:-P :-P :-P

con ammirazione

fabrizio

 pgdm :

27/9/2012 18:05
 Un po' approssimativo come al solito ma, insomma, passabile...

:-D :-D :-D

 starflyer :

28/9/2012 16:10
  Ciao Paolo, che piacere! Vedo che stai riprendendo il tuo simpatico spirito.....ottimo segno :-)

 Skyraider :

28/9/2012 16:45
  Il metodo è ottimo, peccato che quasi sicuramente non mi servirà mai! :-(

 starflyer :

28/9/2012 19:22
  Altro miniaggiornamento di oggi....la strumentazione dell' epoca....erano attrezzati però!!!

 





 starflyer :

8/10/2012 19:41
  Mai dire mai......

Ecco il serbatoio con piccole aggiunte per aumentare dettagli che si vedranno con il cofano aperto....

  


 dato che ho comprato un  nuovo aerografo e non ho aspettato la fase del carrello per testarlo su alcuni pezzi dell' Albatros che già erano pronti per la verniciatura, manca un pò di opaco e alcune sporcature di dettaglio, ma già si intravede qualcosa....

 

 


 sandokan :

8/10/2012 20:56
 Lavoro strepitosooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!  La ricerca sull'elica poi una vera chicca!!
Stracomplimenti!!
Io ho il W29 ed attendo un'ispirazione, chissà! Sicuramente questo wip entra subito nei miei preferiti e mi servirà come guida!
Grazie
Tib
:-)

 Kruaxi :

8/10/2012 21:33
  Vederti lavorare è sempre impressionante...


Salute e Latinum per tutti !

 starflyer :

28/10/2012 15:09
  Siamo al serbatoio, non esiste fonte certa sull colore, tanti dicono che era in alluminio naturale, alcuni dicono che era protetto dalla vernice che ricopriva anche le altre parti in metallo dell' Albatros.

Dato questo ampio margina di probabilità, mi sono divertito a confonderle entrambe. Un serbatoio verniciato ma soggetto a usura al punto da mostrare la sottostante supericie  metallica.....ecco la mia interpretazione:

 






 walter_solito :

28/10/2012 15:14
 Complimenti per il lavorone di colorazione!

Sei veramente bravissimo!

 starflyer :

30/10/2012 19:57
  Il serbatoio è praticamente terminato con l' aggiunta dei vari tubi e qualche colatura nei punti tipici.....

 

 

Ho aggiunto in fusoliera il punto di attacco e tensionatura dei tiranti del carrello.....

 


 starflyer :

2/11/2012 18:46
  Finalmente è arrivato il momento di chiudere la fusoliera, ma prima un dettaglio che ho ricostruito per aumentare il realismo nella parte inferiore dove questi due tubicini daranno maggiore pregio piuttosto che i due finti in plastica

 

 

La fusoliera è ricca di dettagli che un occhio attento potrà comunque notare guardando dentro al foro dell' abitacolo, ma prima di chiudere ecco la panoramica di ciò che resta dentro...

 

 

Se ci fate caso ho sporcato i pannelli inferiori anteriori interni in quanto erano sotto al motore che immagino sporcasse di liquidi e olio...











 L' altra metà fusoliera già sporcata e pronta per l' incollaggio....


       

 Target :

2/11/2012 19:33
 UNO SPETTACOLO !!!!!!!!!

 starflyer :

4/11/2012 10:01
  La fusoliera è stata chiusa, un minimo di stucco è stato comunque necessario...

 

Ora posso farvi notare perchè ho sostituito i finti tubi in plastica con quelli in ottone.....

 


Il vano motore è stato leggermente sporcato e ora è pronto per ricevere il Mercedes...

 


 AleBandit :

7/11/2012 10:29
 Assolutamente strepitoso!!!

 lananda :

7/11/2012 12:51
 Anatema!!! non hai stuccato la giunzione dal lato interno e si vede il pin di giunzione grande quanto il tunnel dei neutrini della Gelmini!!!
E' porprio vero che non ci sono più gli Splendori di una volta.....

:-D :-D :-D :-D

 Cesko :

7/11/2012 15:58
 Che Splendore di modello ! 

 starflyer :

7/11/2012 22:35
 
Quote:
lananda ha scritto: Anatema!!! non hai stuccato la giunzione dal lato interno e si vede il pin di giunzione grande quanto il tunnel dei neutrini della Gelmini!!!
E' porprio vero che non ci sono più gli Splendori di una volta.....

:-D :-D :-D :-D


Opppsss...!!

....perchè saranno totalmente invisibili, coperti da motore e ogiva :-P

 AndRoby :

8/11/2012 20:03
 Ma....e stai anche a rispondergli???
Ottimo tutto quanto fino qua, vai che sei l'unico che tiene alto in questi giorni il GIS!!
Ciao!

 starflyer :

8/11/2012 23:07
  Ciao Roby, sentivo la tua mancanza.......o delle tue critiche

Inizia la questione motore......

 


 starflyer :

10/11/2012 19:16
  Il motore necessita di pochissime aggiunte per migliorare un pò, la prima riguarda le molle delle punterie che sono riprodotte talmente in scala che appaiono quasi come cilindretti....ma l' occhio vuole la sua parte e allora un minimo di autocostruzione aiuta....

 

 

 

 

 

 

 

Per stasera è tutto....forse domani il resto

:-?

 starflyer :

11/11/2012 19:46
  La verniciatura procede con una mano di Testor Metalizer sul banco motore....



e poi alcune sporcature con vari colori molto sfumati ad aerografo, lavaggi e qualche colatura a china ....

 

 

Le decal sono incredibili, cosi piccole ma precisissime....

 
Una prova per vedere se nell' insieme la finitura rimane "intonata"....



 euro :

11/11/2012 20:16
 ...e basta!!! Ma non immagini la fatica che facciamo noi per trovare aggettivi degni per i tuoi lavori?? :-D :-D  Io sono stanco ormai, non ce la faccio più... :-P :-P
Vabbuò, metto solo le faccine strabiliate... :-D

:-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o

 Skyraider :

11/11/2012 20:25
 Vedo che hai trovato subito un utilizzo per chine :-)

 Righettone :

11/11/2012 20:51
  A dir poco " spettacolare " un wip sempre più avvincente  :-o

Ciao                    Enrico

 AndRoby :

12/11/2012 19:17
 Ciao!
Se da un lato la scala grande aiuta con l'autocostruzione, dall'altro deve sembrare il più possibile come quello vero, quindi ribadisco i complimenti come fa Euro:
:-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o

 starflyer :

6/12/2012 22:01
  Un micro aggiornamento......ho faticato a scegliere di che colore fare il serbatoio....alla fine ho scelto così!!

 


 starflyer :

13/12/2013 18:42
  Ho finalmente ricevuto il set in resina della Taurus Models per dettagliare il motore Mercedes DIIIa del mio Albatros, che aggiunge un dettaglio spettacolare del sistema di comando valvole dei cilindri, gli attacchi dei manifold di alimentazione carburante e le candele.

Il set in resina si può acquistare comodamente dal sito di Taurus Models e si può scegliere fra vari set per dettagliare soltanto la parte che si desidera.

Le candele ancora non sono installate, ma appena trovo il tempo vi mostro le foto cone le suddette. Per ora vi mostro dove sono arrivato.....
 

 

 

 
 



 Barbara :

13/12/2013 20:37
 Che bello rivederti al lavoro sull'Albatros! :-)
Il set della Taurus è semplicemente perfetto, e costa anche poco, ma sul D.III proverò a farne a meno, tanto per complicarmi un po' la vita. :-D

Buon divertimento!
Barbara

 starflyer :

15/12/2013 13:13
  Ecco la testata dei comando valvole dipinta. Ho utilizzato vallejo Gun metal mischiato a nero e poi un drybrush con argento e rame.

 

 

Ora posso iniziare altri dettagli sul motore, come la pompa aria, ben riprodotta, ma per motivi di stampo è mancante della valvolina di spurgo e del tubo di ritorno. Premetto che ho scelto di realizzare la versione del Mercedes DIIIa da 180 Hp differente dalla versione da 200Hp per la mancanza del raffreddamento ad acqua dei collettori di aspirazione.

Per dettagliare la pompa aria è bastato un pò di sprue e filo di rame....le foto mostrano più chiaramente i passaggi.




 

 

 

 
Foto inserita unicamente a scopo di discussione modellistica (copyright by James Fahey)


 starflyer :

15/12/2013 18:22
  Continuando con i dettagli più visibili, il carburatore è sulla via per essere installato sul motore, ma prima qualche modifica....

 

Per la coibentazione, ho usato l' involucro in alluminio dei Ferrero Rocher, perchè i ricorda bene la trama del coibente usato sui veri Albatros

(Foto inserita unicamente per scopo discussione modellistica Copyright by James Fahey) 


 
 

 

 

 

 

.....che fatica questi motori!

 robraveheart :

15/12/2013 18:43
 eeeeeeeeeeeeeee...... :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o

 starflyer :

15/12/2013 19:45
  huuuuuuuuuu....... :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o  

:-P Un abbraccione Roberto

 AndRoby :

15/12/2013 20:35
 Ciao!!
Tutto molto bello, il set della Taurus è bello ma poi la tua manina fa il resto!
Ho un solo dubbio riguardo alla coibentazione: la foto che metti è di un esemplare restaurato o ricostruito immagino. Sule foto originali non ho mai notato questo particolare. Inverno russo?? ;-) :-D
Ciao!

 starflyer :

15/12/2013 21:11
  
interessante questione quella del rivestimento coibente sui collettori di aspirazione.
Su un sito molto autorevole in materia, da cui attingo info, e' stata fatta la tua stessa domanda, riporto il link per chi avesse voglia di leggere la questione.

http://www.theaerodrome.com/forum/replica-aircraft/55529-walkaround-photos-water-jacketed-mercedes-diiia-engine.html

In sostanza i collettori venivano coibentati per mantenere calda la miscela aria-carburante la quale veniva preriscaldata prima di entrare nel carburatore, questop er evitare il richio di ghiaccio ad alte quote anche con climi non freddi. Perr risolvere il problema definitivamente la Mercedes ha sviluppato la versione da 200hp addirittura con il riscaldamento ad acqua dei collettori di apirazione (visibile nel link che ho postato)

L a foto  dei collettori rivestiti che ho postato  in precednza riguarda una restauro funzionante del Mercedes DIIIa da 180hp installato su un Albatros volante.

 Barbara :

15/12/2013 21:22
 Finalmente risolto il mistero dei collettori bendati, certo è che preriscaldando l'aria in aspirazione si perde in efficienza e dunque potenza.

 starflyer :

16/12/2013 01:03
  Al link sotto una bella foto d'epoca di un Mercedes DIII con i collettori coibentati.
http://www.wingnutwings.com/ww/productdetail?productid=27&cat=1

 Cesko :

16/12/2013 11:15
 Adesso va a finire che Tu e Barbara mi fate iniziare il mio Albatros D.V che poi rimarrà nel cimitero dei non finiti.... ma resitserò alla tentazione di emularvi...   :roll: Devo! resistere alla tentazione di emularvi. :bored:  :-D

 Barbara :

16/12/2013 11:55
 Quote:
Postato da Cesko il 16/12/2013 11:15:44

Adesso va a finire che Tu e Barbara mi fate iniziare il mio Albatros D.V che poi rimarrà nel cimitero dei non finiti.... ma resitserò alla tentazione di emularvi... Devo! resistere alla tentazione di emularvi.


DEVI iniziare il tuo D.V, è il Kaiser che te lo chiede! :-P :-D

Barbara

 Cesko :

16/12/2013 12:25
  Quote:
Barbara ha scritto: Postato da Cesko il 16/12/2013 11:15:44 Adesso va a finire che Tu e Barbara mi fate iniziare il mio Albatros D.V che poi rimarrà nel cimitero dei non finiti.... ma resitserò alla tentazione di emularvi... Devo! resistere alla tentazione di emularvi. DEVI iniziare il tuo D.V, è il Kaiser che te lo chiede! :-P :-D Barbara



:evil: No!   Devo finire il MiG-21PFM. Devo resistere....  :cry:   :-D :-D

 starflyer :

16/12/2013 13:26
 Devi....devi..... :-D

 euro :

16/12/2013 14:36
 Ragazzi questa è tortura psicologica :-D !!

Lo devi fare, lo devi fare, lo devi fare... :-P :-P

 Cesko :

16/12/2013 16:39
  .... Quote:
euro ha scritto: Ragazzi questa è tortura psicologica :-D !! Lo devi fare, lo devi fare, lo devi fare... :-P :-P


Adesso ti ci metti anche tu?  Farò come Ulisse, mi faccio legare sulla sedia davanti all'Albatros. 
:-P :-P

 starflyer :

16/12/2013 19:54
  Vabbè....se Cesko non inizia, io continuo imperterrito a migliorare il motore.....

 

 

UN bel dettaglio delle candele sempre della Taurus Model, in questo caso versione "late" cioè lunghe montate sui Mercedes dopo la versione D III

  

...ma per mettere inmoto tutti questi motori mancano i cavi candele......qualcuno si vuole sbrigareeeee!!!!
 

Nell' attesa dei cavi ho migliorato anche un altro dettaglio in tutt'altra zona....

 




 AndRoby :

17/12/2013 18:51
 La spinetta per bloccare il copriruota! Che bel lavoro che hai fatto!
Una mia personale conclusione sul discorso coibentazione: a me pare che Wingnut per dare un tocco di "novità" ai suoi modelli spinga su particolari per farli diventare standard anche se standard non erano! Lo stesso discorso valeva per il "coperchio" dietro il pilota... Poi è ovvio che ognuno realizza il modello come meglio crede, ma mi pare davvero assurdo che dopo anni di "non coibentazione" sui nostri modelli supportati di decine di foto ora sembra addirittura che questa cosa sia standard...e personalmente continuerò a non realizzarla, a meno che non lo ambienti in Russia! ;-) :-D
Ciao!

 starflyer :

18/12/2013 13:33
 Caro Roby, grazie per i complimenti e per il tuo parere, ma vorrei proporti la mia personale risposta, e cioè:

Non credo che sia Wingnutwings ad indicare come realizzare la coibentazione dei collettori o la chiusura in tela dietro al pilota, almeno, non se ne fa cenno nelle istruzioni oppure della pagina web del loro sito dedicata al DVa.
Wingunt mette a disposizione soltanto nel loro sito una serie di foto d'epoca a beneficio dei modellisti che vogliano trarre spunti da attente osservazioni delle stesse.
Nel mio caso, per arrivare a scegliere di realizzare la coibentazione che è ampiamente dimostrato non essere standard, ma ben spiegato a cosa servisse sia dalle tante foto che da diverse discussioni di gente che si occupa di WWI più seriamente di quanto facciamo noi modellisti, è stata la voglia di arricchire con un particolare che mi piace il mio modello per renderlo più attraente senza fare comunque un falso storico.

I miei riferimenti non sono quelli proposti da Wingnutwings, seppur molto utili e sempre attendibili, perché comunque limitati, piuttosto attingo da un sito che parla unicamente di aerei e uomini WWI dove dal collezionista al ricercatore storico, piloti e produttori di repliche originali si occupano unicamente e approfonditamente dei dettagli sia storici che operativi dei velivoli, mostrando e dimostrando sempre (dato che è il loro lavoro) le attendibilità delle notizie da loro fornite.

Infine dico in aggiunta e per completezza dell' informazione che se la Mercedes a partire dalla versione DIIIau da 200 HP ha trasformato di serie (qunidi standard) i collettori di aspirazione dotandoli di riscaldamento ad acqua calda tramite una apposita intercapedine, significa che il fenomeno di rischio di ghiaccio al carburatore era un problema serio al punto di cambiare il progetto del motore, per cui non mi sorprenderei se alcuni piloti più "premurosi" prima di tale modifica si dotavano di coibentazione per volare più tranquilli a prescindere dalla Russia o meno.

Suggerisco a chiunque voglia approfondire le proprie conoscenze in merito ai velivoli WWI di "scavare" con la dovuta pazienza in questi due siti "www.theaerodrome.com" e "www.thegratwaraviation"dove si può scoprire il vero fascino che hanno gli aeroplani di quell' epoca e le tante conferme su dettagli e particolari molto interessanti anche dal punto di vista modellistico.

un abbraccio

 AndRoby :

20/12/2013 20:05
 Chiaro, conciso e ineccepibile!
Abbraccio!

 starflyer :

6/1/2015 12:57
 



  L'inizio dell' anno è propizio per aggiornamenti su questo Alabastro che dormiva da un po' nella sua scatola.....   Il motore è stato ulteriormente dettagliato con parti autocostruite per quanto riguarda i cavi candele.
 

 

 

 

 

Mi fa piacere condividere un semplice ma efficace stratagemma per ripulire punti "impossibili" come il seguente....


  é sufficiente ricrearsi una microlima da una più grande.....ideali le limette per unghie con varie facce abrasive.

 

Tramite le quali poi si puà accedere alla pulizia di unti irraggiungibili altrimenti.
 

Dopo questa ultima peripezia, il motore è terminato!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche il modello è pronto con la solita mano di primer.....si passa all' effetto legno "alternativo"!
 

 euro :

7/1/2015 14:25
 il motore è incredibile!!!! :-o :-o :-o
l'idea delle limette me la sono segnata, grazie :-) :-)

 nux :

7/1/2015 21:04
 Sono senza paroleeee

il modello di per se è uno spettacolo e la resa.... fantastica ..peccato che la 32 non sia la mia scala!!!
Choissa se arriveremo a questo dettaglio nella 1/72 ...BRAVISSIMO..ti seguo con vero piacere.


Nux
:-D

 Pierpaolo :

7/1/2015 21:30
 Quote:

euro ha scritto:
l'idea delle limette me la sono segnata, grazie :-) :-)


E per chi non avesse le limette di legno .. stecchino di gelato (suggerisco il magnum al Baileys ma anche quello al pistacchio va bene :-D ) , scotch biadesivo (non whisky) e carta vetrata della gradazione desiderata..

Strepitoso come sempre il lavoro fatto finora :-o

 Paolo11 :

8/1/2015 13:28
 quando fai così....non ti sopporto :-x :-P

ogni commento mi pare superfluo .

Ciao

Paolo

 DREAM :

8/1/2015 18:59
 Un vero capolavoro sia il motore che l'elica. Meritava tirarlo fuori e fagli prendere aria.
Ciao  Mario

 starflyer :

9/1/2015 18:59
  Direi che ci siamo......


 Cesko :

9/1/2015 19:15
  Si, direi che ci siamo sul serio.  E se dopo ci aggiungi del mordente fatto con un trasparenti appena un pelo aranciato dovrebbe essere perfetto. Vedi tu come è meglio.
I tuoi lavori sono sempre fantastici.  :-)

 starflyer :

9/1/2015 19:43
 Ciao Francesco,

Il "mordente" è già dato (giallo trasp. e arancio trasp.) e non ho esagerato perchè il legno di compensato non lo immagino più scuro di così. Le foto del mio soggetto mostrano un colore piuttosto chiaro, simile alla carne dei piloti che posano vicino l' aeroplano.

 Cesko :

9/1/2015 21:07
  Ciao Davide, scusa non avevo letto tutto il post e non avevo capito che avevi gia dato il mordente. Quanto al mio suggerimento lo avevo elaborato confrontanto il colore del legno sul tuo modello con quello di alcuni Albatros realizzati da The Vintage Aviators sui quali la finitura mi sembrava appena più mielosa e ambrata rispetto al tuo. Ma parliamo di inezie e di gusti personali. E dopotutto le finiture di questi arrei doveva variare sensibilmente anche fra esemplari dello stesso lotto.
Sempre complimenti e ammirazione per la tua realizzazione.  :-)

 euro :

10/1/2015 12:03
 Quote:

Paolo11 ha scritto:

quando fai così....non ti sopporto :-x :-P

ogni commento mi pare superfluo .

Ciao

Paolo


è vero Paolo :-D :-D , pure io lo "odio" quando fa così :-D :-P :-P

 starflyer :

17/1/2015 20:29
  ...non siete gli unici ad "odiarmi"....mi ci metto pure io! Ma chi me lo ha fatto fare di replicare una livrea così difficile......ho dovuto fare milioni di prove e almeno 4 tentativi per riuscire a disegnare la bandiera bavarese come sull' originale. Una scacchiera continua (cioè senza giunzioni) arrotolata e diagonale alla fusoliera......penso che non proverò più a ripetere un esperienza simile, stavo per desistere e scegliere un altro soggetto.


Ma.....se non fosse per il mio aiutante che ha fatto gran parte del lavoro......! Ecco il risultato.

 

 

  

 

 

 


 Target :

17/1/2015 21:52
 Be questa si merita l' oscar delle follie pittoriche!

Ciao Roberto.

 lananda :

18/1/2015 16:10
 ...se lo porti all'Oktoberfest ti danno un buono per birra da litro a vita....scusa ma hai ritagliato il nastro prima o dopo averlo applicato alla fusoliera?
ciao

 euro :

19/1/2015 13:19
 vi scrivo dal pronto soccorso:-o :-o :-o :-o :-o :-D :-D
Mò ci devi dire come l'hai fatta 'sta scacchiera!!!!!

 Paolo11 :

19/1/2015 13:29
 Beh ...io avrei desistito senza fare alcuna prova e avrei sicuramente cambiato soggetto...ma tu sei starflyer !! nulla è impossibile . Come già ti ha chiesto Nando e Vincenzo, ci dai qualche delucidazione in più per capire come "caspita" hai fatto a far quadrare il tutto ?? Hai chiamato qualche amico geometra ??

a presto

Ciao

Paolo

 AndRoby :

19/1/2015 13:50
 Ciao!
Io ne avevo fatto uno a scacchi bianconeri in 72 e la rogna fu la giunzione sotto la fusoliera, come hai fatto tu??
Il tutto è, come al solito, superlativo! Chettelodicoaffà??
Ciao!

 starflyer :

19/1/2015 20:24
 Provo a rispondere....anche se volevo proprio dimenticare la frustrazione per riuscire a fare questa scahacchiera, comunque, alla fine ho trovato una mia soluzione di  non facile applicazione....per cui, non fatelo a casa!

La scacchiera è stata molto dibattuta in altra sede dove mi hanno gentilemente fornito le foto per aiutarmi a replicare correttamente l'originale e dato indicazioni direttamente dalla fonte della famiglia del pilota. Per cui ho tratto le mie conlusioni per realizzare come meglio riesco esattamente la livrea del sosggetto originale, che come nota, ha avuto l' aggiunta diuno stemma laterale in fusoliera nel momento in cui il velivolo è stato assegnato ad un altro pilota della squadriglia, ma che non è l' oggetto della mia replica.

Innanzitutto, come mostra la seguente foto.....
 La scacchiera continua anche sul ventre, senza soluzione di continuità, quindi non ci sono giunzioni

 nella foto seguente dove meglio si apprezza il dorso.....
 
Si intuisce chiaramente che anche sul dorso non c'è linea di giunzione, quindi il problema di replicare tutto su una superficie irregolare come il cono posteriore della fusoliera non è da sottovalutare.

Io ho provato diverse strade tutte fallimentari....la prima realizzare un taglio degli rombi regolare su una superfice piana e poi applicarli in fusoliera, ma non può funzionare....infatti dopo due sere tentando di applicare rombi regolari alla fusoliera sono finito a letto con una tisana per non pensarci più.

La seconda, provare a ricavare i rombi dalla scansione del foglio decal dedicato......il quale purtroppo prevede giunzioni sul dorso e sul ventre e sulle parti di coda....risultato, un pasticcio di altre due sere di prove.

La terza era di abbandonare  e realizzare un altro soggetto....ma glià tutti visti e ripetitivi...e secondo me anche meno belli. Ho lasciato passare una settiamana senza sedermi al tavolo per lasciar venire in mente solo idee.....fra cui una mi ha ispirato più di altre che fallivano tutte perchè la gemoetria non si può ingannare.

Alla fine ho fatto così:

Ho rivestito tutta la zona con tre bande di nastro adesivo Tamiya largo giuntandoli a spirale sulla fusoliera. Ho realizzato un "righello" morbido adesivo col nastro Dymo che ho attaccato lungo linee immaginarie della scacchiera sulla fusoliera e ho disegnato con la matita sul nastro Tamiya le linee spostando di volta in volta li righello Dymo.

Dopo alcuni tentativi e una sera di lavoro ho ottenuto una schacchiera continua al 99% in cui solo un rombo non tornava. Soddisfatto, ho numerato sul modello tutti i rombi  per poter fare una mappa utile a riposizionarli successivamente, in quanto non c'è un esagono uguale all' altro e che possa andare in posizione diversa da quella dove è nato. Ho staccato il nastro Tamiya e riposizionato su una superficie piana, dove ho tagliato seguendo le linee. A questo punto ho ripsoizionato i rombi uno ad uno sulla fusoliera e aggiustato le posizioni allineandoli meglio possibile. Alla fine è bastato togliere gli esagoni da colorare e finalmente ho spruzzato il celeste.

Sul ventre ho lasciato ovviamente nel punto meno visibile il rombo anomalo di unione a tutto il mosaico.
 

Spero di essere riuscito a spiegare anche se non è facile, sia dirlo che farlo.....ora vi lascio, mi aspettano alla neuro! ;-)

 lananda :

19/1/2015 21:46
 beh il bello di questo hobby è che trovi sempre qualcuno che ti stupisce...e qui ne abbiamo più di uno!
Portati qualcosa da leggere alla neuro :martian:

 euro :

19/1/2015 21:50
 bè, adesso che hai spiegato come hai fatto è tutto più chiaro:-D :-D :-D

... non sei umano!!:-D :-P

 Paolo11 :

20/1/2015 13:49
 Stupefacente , non oso immaginare il numero di prove che hai dovuto fare per arrivare alla soluzione Finale !!! Al di la del rombo anomalo mi piace molto il fatto che non ci sia una simmetria assoluta in quello che hai riprodotto, di fatto rispecchia la stessa imperfezione presente sul modello vero

Non finisci mai di stupirci. Ti ammiro !

Ciao

Paolo

 AndRoby :

20/1/2015 17:01
 Ecco quello che dicevo. Nel mio erano scacchi e non rombi, ma pur provando e riprovando e con 4/5 foto del soggetto originale, nel sottopancia mi sono dovuto "arrangiare" e ottenere delle forme non proprio quadrate. Sai com'è, i meccanici-pittori avevano l'originale in 1/1, noi un pochino più piccolo!
Comunque un passo passo che è di sicura ispirazione. Grazie!
Vi regalo una foto del mio in 72....

 starflyer :

20/1/2015 19:11
  Azz...pure tu non scherzi Roby........mi sa che il lettino di fianco al mio nel reparto neuro è vuoto, hai già l'impegnativa o ti ricoverano d'urgenza come hanno fatto con me?

Intanto sono riuscito a invecchiare con i soliti colori a olio e ho provato la prima volta il liquido per scrostature della MIG, non male. Sicuramente molto più controllabile della tecnica del sale. Devo farci la mano.








     


 AndRoby :

20/1/2015 19:40
 Ciao!
La prima cosa per la quale vorrei farti i complimenti è che stai realizzando un "modello" e non un "giocattolone", cosa non facile vista la scala!
L'unica cosa che mi sento di dirti è che di solito le venature del legno seguivano il flusso dell'aria, quelle ad esempio del pianetto del carrello le "girerei"....
Ciao!

 starflyer :

20/1/2015 23:50
  

 AndRoby :

21/1/2015 11:33
 Ok Davide...ma quello della foto non deve volare! ;-) :-D
Comunque massimo rispetto sempre per le tue scelte.
Ciao!

 AleBandit :

22/1/2015 17:28
 :-o

Veramente incredibile.

 starflyer :

31/1/2015 13:07
  La fusoliera ha ricevuto la finitura finale opaca e ho aggiunto i i tiranti delle parti mobili di coda, Da ora posso dedicarmi aller ruote e alle ali.

 



   

 AndRoby :

3/2/2015 21:59
 Ciao!
Parli di "finitura opaca" ma dalle foto sembra un pochino satinata, assolutamente reale, visto che gli aerei partivano lucidi e con l'uso si opacizzavano....chetteledicoaffare? Bravo!
Davvero splendido, riesci ancora a dare un pelo di "peso" alle ruote?
Ciao!

 Paolo11 :

4/2/2015 13:12
 Semplicemente fantastico !

per la finitura opaca hai utilizzato i gunze MR Color o qualche altro prodotto ??

Per quanto riguarda le ruote, premettendo che ne so veramente poco di aerei WWI , non credo che l'effetto "peso" sul pneumatico fosse stato così evidente come nei velivoli WWII dove effettivamente si vedeva una chiara compressione. A mio avviso potrebbero andare bene così.

Ciao

a presto

Paolo

 starflyer :

4/2/2015 23:35
  Certo Roby, intendevo dire che ho dato il trasparente opaco ma ovviamente quanto basta per lasciare questo effetto semilucido che si nota in foto.
 Ho utilizzato il semilucido Mr color con aggiunta di una goccia di Flat base smooth sempre di Mr Color. Finalmente ho trovato una vernice trasparente che non procura l'effetto "gesso" nemmeno se si esagera.

 Cesko :

5/2/2015 09:21
 Lectio Magistralis di modellismo applicata ad un velivolo della Prima Guerra. 

 AndRoby :

5/2/2015 10:02
 Assolutamente d'accordo con Cesko!
Pregusto già che con le ali e la loro colorazione sarà un modello che spiccherà in qualsiasi mostra!
Tempo fa ho preso delle decals per fare i "Bavarian" in 72...mi stai ispirando!
Ciao!

 starflyer :

13/2/2015 11:36
  .....eco infatti le ali.
Finora sono arrivato alla colorazione base, la quale ha goduto solo di un invecchiamento tramte preshading.
Vedo che la maggior parte dei modellisti usa coprire le centine con una striscia di nastro dopo la verniciatura del colore base e scurire tramite un velo di smoke o simili, però io preferisco di più il preshading che amalgama in modo meno netto e più controllabile l' effetto schiaritura delle centine, poi magari aggiungerò delle ulteriori sfumature di invecchiamento tramite i soliti colori ad olio.

Ovviamente , per chi si intende di arerei tedeschi della prima guerra, il colore Mauve è la più grande incognita......io non trovando niente di nuovo sull' argomento mi sono affidato alle istruzioni di Wingutwings e ho tratto la mia interpretazione del colore...forse lo trovo ancora un pò scuro. Magari sul prossimo ne farò una versione più chiara.

Prima colorazione di base color tela
 

Schiaritura delle centine......

 

 

Colore finale...
 

 

 

 
A presto

 AndRoby :

13/2/2015 18:02
 Ciao!
Prima di rispondere mi sono andato a vedere le istruzioni di Wingnut per il tuo foglio decals e.....
La mia impressione è che si, il Mauve potrebbe essere un po' scuro, ma ti assicuro che veri esperti di WWI (non come me) indicano un range molto ampio di colori dal più verso il rosso a più verso il blu. Quindi secondo me va benissimo così.
Invece il verde dovrebbe essere più scuro. La tabella che hai tu nelle istruzioni parla di "Misterkit GC04" che è il "Pale Green" della mimetica a tre toni. Il colore più giusto per la mimetica a due toni è il "GC05". Quando realizzai la chip base di colore per Misterkit ti dico che usai semplicemente l'Humbrol 30 così com'era. Mentre vedo che Wingnut consiglia il 78.
Che colori hai usato tu? Miscele "homemade"?

La cosa che mi piace di più è che tieni chiara la sommità delle centine e scurisci intorno, un effetto assolutamente reale e realistico.

Ciao!

 Paolo11 :

14/2/2015 00:01
 Sei sempre innovativo e vai spesso contro gli schemi, e i risultati ti danno ragione . La lumeggiatura delle centine è veramente d effetto

ciao

Paolo

 Alex-AMB :

14/2/2015 16:39
 Ciao
il Modello è tutto uno SPETTACOLO,effetto tela è riuscito molto
bene prenderò spunto per il mio Pfalz ino
ciao
Alessandro

 starflyer :

28/2/2015 10:18
  Quote:
AndRoby ha scritto: ..........Mentre vedo che Wingnut consiglia il 78. Che colori hai usato tu? Miscele "homemade"? La cosa che mi piace di più è che tieni chiara la sommità delle centine e scurisci intorno, un effetto assolutamente reale e realistico. Ciao!


CIao Roberto,
per il verde ho usto come base l' humbrol 78 che poi ho schiarito aggiungendo sia giallo che bianco in microquantità, poi ho applicato un "filtro" di colore con vernice a olio diluita miscelando Verde Vescica e Bruno van Dik.

Oggi finalmente sono riuscito a invecchiare le ali, in particolare nella zona dove le ruote sporcano di più e poi ho dato un opaco trasparente quanto basta. Ecco le foto.

 

 

 

 

  

 

 

 

  

Un abbraccio a tutti, ci sentiamo alla prossima.

 dj :

28/2/2015 11:24
 Wow .....  :-o :-o :-o :-o :-o
Ho letto tutte le pagine del w.i.p. in completa full immersion.
Ci sono talmente tanti spunti che più che un w.i.p. è un vero e proprio trattato di modellismo. Più di un manuale .... da riferimento !
Scusate ma torno a rileggerlo ;-)

Giuseppe

 AndRoby :

28/2/2015 11:43
 Assolutamente d'accordo.
Bella la tecnica che usi per il chiaro/scuro delle centine.
Potrebbe funzionare anche in 72?
Sporcatura perfetta!
Ciao!

 starflyer :

28/2/2015 11:57
  Quote:
AndRoby ha scritto: Assolutamente d'accordo. Bella la tecnica che usi per il chiaro/scuro delle centine. Potrebbe funzionare anche in 72? Sporcatura perfetta! Ciao!


La tecnica può funzionare in qualsiasi scala penso, meglio se le centine hanno un leggero rilievo rispetto alla superficie della ali. Immagino che facendo tutto più in piccolo si ottenga lo stesso risultato, in fondo è una te4cnica di colorazione....penso prescinda dalla scala.

 euro :

28/2/2015 12:47
 ...da manuale  direi:-o :-o

 MoroCutter :

2/3/2015 00:36
 Come molti altri, continuo a seguire in religioso silenzio questo ennesimo lavoro strepitoso.
Alla fine mi salverò il topic, che diventerà l'ennesimo manuale di modellismo da consultare alla bisogna.

Tengo anche a sottolineare la notevole qualità delle fotografie che come sempre accompagnano i tuoi lavori.

Buon modellismo
Ale

 Cesko :

2/3/2015 10:33
  Quote:
MoroCutter ha scritto: Come molti altri, continuo a seguire in religioso silenzio questo ennesimo lavoro strepitoso.
Alla fine mi salverò il topic, che diventerà l'ennesimo manuale di modellismo da consultare alla bisogna.

Tengo anche a sottolineare la notevole qualità delle fotografie che come sempre accompagnano i tuoi lavori.

Buon modellismo
Ale



Ho salvato il topic subito all'inizio. Non avevo dubbi che sarebbe stato il solito modello da riferimento. 

:-) :-) Grande Davide! 

 AleBandit :

3/3/2015 17:35
 Sempre più senza parole :-o

 Paolo11 :

3/3/2015 18:06
 Visto dal vivo fa paura tanto è bello e ben fatto .

Ogni volta che vado a casa di Davide modellisticamente parlando mi DEPRIMO....

Grazie ancora per i tuoi workshop ;-) ;-)

Ciao

Paolo

 DREAM :

3/3/2015 19:56
 
Quote:
Paolo11 ha scritto: Visto dal vivo fa paura tanto è bello e ben fatto . Ogni volta che vado a casa di Davide modellisticamente parlando mi DEPRIMO.... Grazie ancora per i tuoi workshop ;-) ;-) Ciao Paolo


Beato te che riesci a vederli dal vivo i suoi lavori, noi comuni mortali utenti di M+ possiamo gustarli solo in foto :-x :-x.  Mario

 alby :

3/3/2015 21:44
 Grande lavoro come tuo solito !!!

 starflyer :

7/3/2015 15:59
  .......dai che se venite a alla mostra di Siena a fine Maggio lo potete vedere anche voi dal vivo, è un'occasione anche per vederci di persona.

Ieri ho affrontato le Spandau!!! Nel senso costruttivo....per fortuna .-)

Ho realizzato sia quelle da scatola che quelle della Master in ottone, che ovviamente sono eccelse, ma anche quelle da scatola si difendono molto bene.
  

 

 

 



  


 AndRoby :

7/3/2015 17:37
 Urca!
Sembrano vere! Ora ne hai 4! Per il prossimo....Fokker?
Ciao!

 lananda :

8/3/2015 09:28
 che spettacolo! ogni nuovo modello sali di un gradino.....
ciao

 starflyer :

8/3/2015 20:16
  Quote:
AndRoby ha scritto: Urca! Sembrano vere! Ora ne hai 4! Per il prossimo....Fokker? Ciao!


Il Fokker DVII mi attizza una cifra......ho la verisone OAW ma non saprei quale soggetto fare, devo ancora documentarmi, potrebbe essere il prossimo. I candidati sono Fokker D.VII - Pfalz DIIIa - Roland D.VIa - SE.5a Hisso

Magari per il prossimo inverno ;-)

 starflyer :

8/3/2015 20:21
  Quote:
lananda ha scritto: che spettacolo! ogni nuovo modello sali di un gradino.....
ciao


.......si ma questa scala non finisce mai....?

Oggi tocca alle ruote. Il grigio degli pneumtatici è un altro colore misterioso e la finitura liscia....un altro aspetto da valutare.

LA soluzione che mi è piaciuta di più è la sguente: Primer grigio e spolverata di polvere di grafite....poi un leggerissimo sporcamento con plveri MIG e le ruote sono in posizione.

 

 

 

 

 

 

 



 Cesko :

9/3/2015 10:30
 Ciao Davide im primis: Che SPETTACOLO ! Questo diventa il punto di riferimento per chi voglia costruire un Albatros Wingnut. (Di conseguenza ho messo il mio alla fine della pila di modelli.  :-D)

E poi, tanto per non intervenire solo per lodarti,  ti insinuo un dubbio  8-), Lo sapevi (credo di si) che alcuni Albatros D.Va avevano gli pneumatici realizzati in legno? In ogni caso non so dirti se il tuo li aveva in gomma o in legno.

Ciao.

 Cesko :

9/3/2015 10:40
 Mi permetto di sporcare il tuo topic con un immagine di un D.Va conservato al Museo della Guerra Australiano che mostra appunto uno pneumatico relizzato in legno.

 Immagine inserita a scopo di discussione

 AndRoby :

9/3/2015 13:56
 Ciao!
Belle le ruote, molto! Il mio dubbio invece riguarda il colore delle trecce elastiche che fungevano da ammortizzatori. Io le avrei fatte nere...
Ruote in legno?? Non si finisce mai di imparare!! Possibile soluzione a fine guerra per mancanza di materie prime? Oppure utilizzo delle ruote "fake" che utilizzavano nelle ditte dove venivano costruiti e/o riparati gli aeroplani?
Ciao!

 Cesko :

9/3/2015 17:10
 Le ruote venivano usate su aerei in linea per cui immagino, come hai detto tu,  che si trattasse di mancanza di materiale, che magari veniva risparmiato per essere usato su aerei più performanti come i D.VII, i Siemens e gli Pfalz D.XII solo per parlare dei caccia.

 Paolo11 :

10/3/2015 13:53
 Davide,

la brunitura delle mitragliatrici l'hai fatta con la solita tecnica delle polveri ?

Ciao

Paolo

 starflyer :

10/3/2015 19:13
  Quote:
Paolo11 ha scritto: Davide, la brunitura delle mitragliatrici l'hai fatta con la solita tecnica delle polveri ? Ciao Paolo


Ciao Paolo,
per le armi uso l' Humbrol Metal Cote 27004 che si può lucidare dopo l' essicazione, immagino ci sia un equivalente Mr Metal Color.

Passiamo ai tiranti:

Immagine inserita unicamente a scopo discussione modellistica tratta dal sito www.thevintageaviator.com



Molti si spaventano di questa operazione sul modello e secondo me tanti evtano di fare biblani per non affrontare questo momento.
Invece io vorre sfatare la leggenda che fare i tiranti sia complicato, è solo una questione di pazienza, attrezzi giusti e materiali giusti.

Ho copiato la tecnica che usa questo signore: http://forum.largescalemodeller.com/topic/1860-my-way-for-rigging-the-ww1-birds/

E da questo altro link: http://www.ww1aircraftmodels.com/page8.html

Quindi, mi sono procurato del filo in nilon da pesca economico diametro 1,2mm meglio se già scuro, due pinzette e una forbice da sutura per chiururgia, colla cianoacrilica liquida, e il micro tubo di Poliammide che ho acquistato su Amazon http://www.amazonsupply.com/dp/B0013HSOVG/ref=sp_dp_g2c_asin ideale per il mio scopo. 
 

 

Esistono anche degli aftermarket della Gaspatch Models per simulare gli arridatoi dei trianti http://www.gaspatchmodels.com/turnbuckles/




Se seguite le indicazioni del link su come realizza i tiranti il signore di cui sopra capite più facilmente che dalle mie foto, ma........dalle mie foto spero capiate che non è una cosa per pochi eletti, se ci sono riuscito io.....può farlo chiunque.

Ecco le foto dei miei tiranti attaccati alla sola ala superiore;



 

 

 

 

 

 




 starflyer :

15/3/2015 11:49
  Siamo alla battuta finale! Spero vi piacerà, è un kit stupendo.

 

 


 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 enrico63 :

15/3/2015 12:20
 "spero vi piacerà"  :-o :-o :-o

Stai scherzando....vero?!!!

Dire che è stupendo è dire niente!!! Di aerei non ci capisco niente (come di molte altre cose) ma la qualità modellistica va oltre le singole categorie. E tu di qualità modellistica ne hai da vendere e stravendere!!

Ti faccio i miei complimenti per questo gioiello!!!! Le foto che hai postato si possono vedere e rivedere mille volte. Ogni volta resti a bocca aperta:-o :-o

 dj :

15/3/2015 12:43
 
Quote:
starflyer ha scritto: Se seguite le indicazioni del link su come realizza i tiranti il signore di cui sopra capite più facilmente che dalle mie foto, ma........dalle mie foto spero capiate che non è una cosa per pochi eletti, se ci sono riuscito io.....può farlo chiunque.

Certo basta essere laureati in medicina con specialistica in microchirurgia ! :-D :-D :-D
Modello da Museo  dell'Aeronautica e topic da salvare come riferimento.
con lode e bacio accademico (da una bella ragazza) ;-)

 DREAM :

15/3/2015 20:52
 Non servono più i complimenti con un lavoro spettacolare come questo.
Standing ovation. 
Ciao  Mario

 Alex-AMB :

15/3/2015 20:57
 Complimenti Modello Eccezionale,Effetto Legno e i scacchi stupendi
Ciao
Alessandro

 lananda :

15/3/2015 21:43
 Per come la vedo io questo è uno dei più bei modelli in assoluto che si siano visti su questo sito!
E mi sa tanto che il prossimo sarà ancora meglio8-)
ciao

 Pierpaolo :

15/3/2015 22:47
 Vedendo un P-61 su Hyperscale stamattina ho pensato che fosse il più bel modello che avessi visto .. a distanza di poche ore è passato al secondo posto.. Straordinario

:-o

 AndRoby :

16/3/2015 15:37
 Mi accodo ai complimenti! Strameritati, un altro gioiello della collezione Splendore. Un cognome a caso?? :-P :-D
Bravo Davide, ora un praticello? C'è la scaletta.....ci manca un meccanico! :-D :-D

 CR.42 :

16/3/2015 17:20
 Spettacolare! Sembra vero !!!!!!!!
Uno dei migliori modelli mai visti.
Perfetto e curato in ogni particolare. Le parti in legno sono semplicemete fantastiche.
Mi piacciono in particolare l'accuratezza delle sporcature e la delicatezza nelle loro sfumature.

Complimenti.
Ermanno

 starflyer :

16/3/2015 18:36
  Grazie a tutti per i vostri commenti,
sono contento perchè il modello è stato un vero divertimento e palestra di sperimentazione per tante cose nuove come l' effetto legno e altre necessità che necessitano i biplani della prima guerra. Spero di poterne fare presto un altro.

 marcoaurelio :

16/3/2015 23:49
 Credo sia uno dei modelli più belli che io abbia mai visto..
E' perfetto sotto ogni punto di vista.
Sei di un'altra categoria, inarrivabile.. Complimenti..

:-)

 Cesko :

17/3/2015 10:40
 Si è vero, sei di un'altra categoria. I tuoi modelli sono gioielli da esposizione. E non saprei cos'altro dire... 
Ti saluto con sincera ammirazione. 

:-) :-) :-)

 Paolo11 :

17/3/2015 14:34
 A parte il rombo azzurro che non coincide simmetricamente nella parte inferiore della coda ( :-P :-P ) non c'è il minimo errore o sbavatura .

Sublime !!! sei il numero UNO indiscusso.

Ciao

Paolo

 ppozzo68 :

17/3/2015 21:40
 Difficile commentare... si resta senza parole...

non so se citare le tiranterie (eseguite "chirurgicamente"), l'effetto legno (degno di un falegname) oppure gli scacchi (che sono incredibili).

E' un modello eccezionale non c'è altro da dire...

 MoroCutter :

20/3/2015 23:12
 Ciao Davide, hai scritto "è un modello stupendo" inteso come kit.
Non ho nessun dubbio in proposito, però nelle tue mani è diventato semplicemente strepitoso!!!
Lavoro preciso e di pulizia estrema, l'ho salvato durante i vari avanzamenti ed ora lo posso finalmente salvare come terminato (insieme agli altri tuoi lavori).
Come già detto da altri "colleghi": un modello da riferimento assoluto, sotto moltissimi aspetti.
Non saprei che altro dirti se non BRAVO!

Buon modellismo
Alessandro

 starflyer :

28/3/2015 15:50
  Grazie ancora a tutti, mi riaffaccio per postare un fotomontaggio dedicato al pilota di questo soggetto.
Ci vediamo al prossimo modello.


 otto1 :

28/3/2015 21:28
 Un lavoro superbo, Starflyer!

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